,FRPSXWHUFDPELDQRLOPHUFDWRGHOODYRUR"DOFXQL FRQWULEXWLGHOODVFLHQ]DHFRQRPLFD
|
|
- Beniamino Carboni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ,FRPSXWHUFDPELDQRLOPHUFDWRGHOODYRUR"DOFXQL FRQWULEXWLGHOODVFLHQ]DHFRQRPLFD Scritto con Maria Cristina Piva. Pubblicato su Rassegna Sindacale Il mercato del lavoro degli Stati Uniti e quello dei grandi paesi dell Europa continentale sono alle prese, da circa un ventennio, con storie e problemi diversi. La difficoltà di creare nuovi posti di lavoro e la decisa crescita dei differenziali salariali tra le diverse categorie di lavoratori hanno prodotto, infatti, situazioni non omogenee, ma ugualmente preoccupanti: i lavoratori europei si sono ormai abituati a tassi di disoccupazione a due cifre, che hanno riguardato soprattutto i giovani in cerca di prima occupazione e i disoccupati di lunga durata, mentre, dall altra parte dell oceano, l aumento della dispersione salariale sembra strettamente collegato con il crescente numero di persone costrette a vivere in prossimità della soglia di povertà. Se pochi sono i dubbi che riguardano tali evidenze, molte sono invece le perplessità su come la scienza economica abbia provato a spiegarle e, proponendo misure di politica economica, a risolvere i problemi ad esse collegate. L aspirazione di riuscire a comprendere entrambi i fenomeni all interno di uno stesso quadro analitico, insieme alla nota passione per le soluzioni fornite dalla metafora della mano invisibile, ha portato sempre più spesso gli economisti a pensare che la causa del male europeo fosse da ricercare nella rigidità del mercato del lavoro. Secondo questa diagnosi le istituzioni di uno stato sociale sempre più ingombrante avrebbero impedito all offerta di lavoro di soddisfare le mutate esigenze della domanda con la stessa efficienza mostrata dal mercato del lavoro americano. Le cause di tali mutamenti ed i problemi ad esse collegate sono rimasti in secondo piano, considerati nell analisi come cambiamenti di breve periodo, facilmente risolvibili dai meccanismi automatici del mercato. Gran parte del dibattito si è concentrato, date queste premesse teoriche, su quale tipo di flessibilità introdurre nei vari contesti nazionali, tralasciando quali potessero essere invece le politiche coerenti con i cambiamenti che hanno modificato le caratteristiche della domanda di lavoro. Il progresso tecnologico, che negli ultimi vent anni ha tumultuosamente accompagnato sia le ristrutturazioni industriali che la nascita di nuovi servizi, è così rimasto fuori dall analisi. Negli Stati Uniti l atteggiamento nei confronti del problema della crescente disuguaglianza è stato notevolmente più pragmatico. Data una ben definita evidenza empirica come quella del chiaro allargamento del differenziale salariale fra le diverse categorie dei lavoratori, si è provato a misurare, con l aiuto di note teorie economiche e di tecniche econometriche sempre più sofisticate, 1
2 quali altri cambiamenti registrati nello stesso periodo di tempo potessero dar conto del fenomeno. Dato che la categoria che ha visto deteriorare maggiormente la sua posizione relativa è stata quella dei lavoratori meno qualificati, numerosi lavori hanno sostenuto, con evidenze abbastanza robuste, che la causa di tale fenomeno sia stato uno spostamento a loro sfavorevole della domanda di lavoro; tale spostamento avrebbe più che controbilanciato l aumento dell offerta di manodopera qualificata, dovuto al costante aumento dei tassi di scolarizzazione. Il problema, ancora oggi lontano da una soluzione condivisa, è diventato allora trovare le cause che riuscissero a spiegare, almeno in parte, uno spostamento della domanda di lavoro a favore dei lavoratori qualificati.. Si è assistito così ad un singolare duello fra economisti: da un lato del campo di battaglia si sono schierati gli economisti internazionali, che hanno attribuito la responsabilità della crescita della disuguaglianza all aumento del commercio estero con i paesi in via di sviluppo, in grado di produrre a prezzi più competitivi beni ad alta intensità di manodopera poco qualificata. I lavoratori statunitensi poco pagati, in definitiva, avrebbero dovuto competere con i loro colleghi asiatici o latino americani. Nell altro schieramento gli economisti del lavoro hanno, invece, puntato il mirino sulla variabile progresso tecnologico ed in particolare sull uso dei computer, sostenendo che le nuove tecnologie avrebbero, al tempo stesso, aumentato la domanda di lavoratori con un elevato livello d istruzione e diminuito quella di lavoratori poco qualificati, resi inutili dalle nuove macchine e ritenuti incapaci di imparare ad usarle in tempi brevi. I lavoratori statunitensi poco pagati, in questo caso, avrebbero dovuto competere sia con l aumento della produttività dei lavoratori qualificati che con le nuove macchine, introdotte grazie ad un cambiamento tecnologico perciò definito VNLOOELDVHG. Alcuni insuccessi del primo gruppo di duellanti, i quali hanno trovato l aumento del commercio estero capace di spiegare solo una piccola parte dei cambiamenti descritti, hanno contribuito a rendere la seconda ipotesi più interessante ed alcune delle più note riviste accademiche americane, sin dalla metà degli anni novanta, hanno dedicato numeri speciali al problema. Più recentemente, alcuni autori hanno provato a verificare l ipotesi del cambiamento tecnologico VNLOO ELDVHG in ottica internazionale, considerando nell analisi anche alcuni paesi europei; nel dibattito scientifico, quindi, seppure per via indiretta, il progresso tecnologico è tornato ad essere, anche nel vecchio continente, una variabile rilevante per spiegare le dinamiche e gli squilibri del mercato del lavoro. Discutere le conclusioni raggiunte dal gran numero di lavori empirici che hanno cercato evidenze a favore dell ipotesi di progresso tecnico VNLOOELDVHG è di per sé un compito arduo. I risultati sono stati infatti diversi a seconda sia del tipo di variabili considerate, che del livello di aggregazione scelto nell analisi. Inoltre la scelta di indicatori capaci di misurare l intensità del 2
3 progresso tecnologico e le abilità dei lavoratori costituisce un problema aperto. Esistono però in letteratura tre evidenze sulle quali vi è ormai un vasto consenso, che vale la pena commentare brevemente. La prima si può interpretare come un sostegno, seppure indiretto, all importanza del progresso tecnologico: in molti paesi industrializzati i cambiamenti della struttura occupazionale che hanno favorito i lavoratori qualificati, sia in termini di differenziali salariali che di occupazione relativa e indipendentemente dal livello di aggregazione prescelto, sembrano dovuti a cambiamenti LQWHUQL a ciascun settore piuttosto che a variazioni del pesorelativo avvenute IUD dei settori. Un cambiamento interno ad ogni settore indica, in via preliminare, che il progresso tecnologico pervasivo possa essere la causa della variazione aggregata. In sostanza, se sono stati i computer i responsabili del cambiamento, è ragionevole pensare che tutti i settori dell economia ne siano stati interessati, dato che i calcolatori hanno trovato utili applicazioni in tutte le aree produttive. La seconda evidenza, da molti considerata come un punto debole dell ipotesi VNLOOELDV, può essere considerata, invece, come uno stimolo a specificare in che senso le nuove tecnologie possano aver favorito determinate classi di lavoratori qualificati: alcuni studi micro-econometrici hanno dimostrato che l alta correlazione, riscontrata in diversi lavori empirici, fra l uso del computer sul posto di lavoro e gli alti salari, non è dovuta alla capacità dei calcolatori di far aumentare drammaticamente la produttività dei singoli lavoratori in grado di utilizzarli. Piuttosto alcuni profili professionali, già destinati per le loro qualifiche a percepire salari più alti, hanno una più alta probabilità di utilizzare i computer, data la loro particolare posizione e i loro compiti specifici. In definitiva gli effetti delle nuove tecnologie non sono così evidenti sulla produttività dei VLQJROL lavoratori che le utilizzano e l ipotesi del cambiamento tecnologico VNLOOELDV deve necessariamente complicarsi, tenendo presente, per esempio, che non tutte le occupazioni che prevedono l uso dei computer richiedono necessariamente grandi qualifiche o che gli effetti che le tecnologie dell informazione hanno sul modo di produrre non sono affatto scontate. La terza evidenza empirica è fornita da lavori che hanno studiato la relazione fra il progresso tecnologico e le competenze dei lavoratori con dati che consentono confronti internazionali: i lavoratori qualificati hanno migliorato la loro posizione relativa in quasi tutti i paesi industrializzati, ma le nuove macchine sembrano aver inciso più profondamente, sia in termini di salari che di occupazione relativa, sulla struttura occupazionale di Stati Uniti e Gran Bretagna. Gli effetti del progresso tecnico sulle condizioni dei lavoratori dell Europa continentale, che per altro, come già ricordato, non hanno visto aumentare di molto i loro differenziali salariali, sono stati più modesti. I lavoratori poco qualificati, che nei paesi anglosassoni hanno vissuto un notevole deterioramento economico e sociale, non sembrano quindi averci guadagnato in termini di maggiore occupazione 3
4 relativa. E lecito ipotizzare, data questa evidenza, che le differenti dinamiche delle due aree geografiche siano state il risultato non solo dei differenti assetti istituzionali che regolano il mercato del lavoro, ma di diversi mutamenti dei sistemi produttivi, interessati in maniera non omogenea dalle dinamiche tecnologiche degli ultimi anni. In Italia, per esempio, sembra, da alcuni recenti dati raccolti dall OCSE, che il basso aumento della quota di lavoratori qualificati rispetto agli altri paesi industrializzati, dipenda dal minor tasso di crescita delle spese in ricerca e sviluppo e dal settore dei servizi, all interno del quale viene sovrautilizzata manodopera poco qualificata e a basso costo. Le luci e le ombre proiettate dalle evidenze empiriche indicano che i punti deboli dell ipotesi del cambiamento tecnologico VNLOOELDV, derivano dalle sue fragili basi analitiche. E molto semplice affermare genericamente che i computer avvantaggino i lavoratori qualificati e lo facciano in maniera uniforme in tutti i paesi industrializzati. Ad un analisi più attenta, che incrocia, alle evidenze messe in luce dall economia politica, contributi di storia della tecnologia, la complementarietà fra capitale tecnologico e capitale umano non è poi così scontata. In primo luogo il progresso tecnico, dalla rivoluzione industriale in poi, è sempre stato accompagnato da cambiamenti della struttura occupazionale tanto drammatici, quanto complessi, che raramente hanno avuto effetti univoci sulle caratteristiche della forza lavoro. Un esempio su tutti è fornito dalla famosa fabbrica di spilli di Adam Smith: la divisione del lavoro, nella sua continua interazione con la creazione e la diffusione delle nuove tecnologie, ha avuto spesso effetti molto simili a quelli di una distruzione creatrice schumpeteriana. La vera e propria rivoluzione industriale innescata da quella che oggi tutti chiamano economia della conoscenza ha, naturalmente, le sue peculiarità anche nel suo modo di distruggere e creare competenze e nuove professionalità; peculiarità che vanno ricercate nel modo in cui l uso dei computer all interno delle imprese ha modificato le caratteristiche della domanda di lavoro. In secondo luogo, nonostante l aumento delle interdipendenze tecnologiche fra i paesi industrializzati, è utile pensare al progresso tecnologico non come a qualcosa che interessa uniformemente tutte le aree geografiche, ma come un processo complesso che spesso ha un forte carattere nazionale o addirittura regionale. Un recente articolo di Timothy Bresnahan, professore dell università di Stanford da anni impegnato nello studio degli effetti dell introduzione delle nuove tecnologie, sembra andare in questa direzione, complicando la discussione sull ipotesi VNLOOELDV e cercando di reinterpretarla. La tesi forte del suo lavoro è che i computer, come del resto altri tipi di tecnologie, non producano i loro effetti automaticamente, ma necessitino di profonde modifiche dell organizzazione interna alle imprese, in grado, per esempio, di ridurre le gerarchie aziendali e valorizzare la capacità di lavorare in gruppo e la creatività dei singoli lavoratori. Andrebbero così fatte le dovute distinzioni da un lato fra le varie applicazioni dei calcolatori e dall altro fra le competenze e le qualifiche che tali 4
5 applicazioni hanno premiato. Alcuni dati raccolti in imprese statunitensi sembrano confermare le sue tesi, dimostrando che la domanda di lavoro ha conosciuto mutamenti strutturali solo quando l introduzione dei computer è stata accompagnata da riorganizzazioni interne alle imprese e da ulteriori innovazioni. Si tratta di un tipo di impostazione che richiede un grande sforzo nella direzione di una maggiore comprensione dei meccanismi microeconomici interni all impresa, ma che ammonisce sui pericoli delle scorciatoie indicate dai nuovi determinismi tecnologici e pone al centro dell analisi, nella sua interazione con le nuove macchine, l importanza dell organizzazione e della qualità del lavoro. Insieme alla protezione di coloro i quali, dato il loro basso livello di istruzione, sembrano non poter usufruire dei benefici del progresso tecnologico, appare questa una delle priorità che le politiche devono considerare.. 5
Economia del Lavoro. Capitolo 8 2 Borjas. La mobilità del lavoro
Economia del Lavoro Capitolo 8 2 Borjas La mobilità del lavoro - 1 US paese molto mobile: tra il 2003 e il 2004, il 2,8% della popolazione si è trasferita tra nello stesso stato e un altro 2,6% tra stati
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliCAPITOLO 10 I SINDACATI
CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliDisoccupazione e salario reale
Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliInflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste:
Inflazione e Produzione In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste: Da cosa è determinata l Inflazione? Perché le autorità monetarie tendono a combatterla? Attraverso quali canali
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliLE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado
DettagliIL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI
IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni
DettagliSERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?
LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali
Dettagli5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato
5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliDecentramento e federalismo
Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
DettagliConvegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00
Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione
DettagliCorso di Economia dell istruzione e delle formazione A.a. 2014 2015
Corso di Economia dell istruzione e delle formazione A.a. 2014 2015 Prof Giuseppe Favretto Materiale strutturato da: Maddalena Formicuzzi maddalena.formicuzzi@univr.it Il contesto: perché parlare di economia
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano - L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni 1 L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni La forma del profilo età guadagni
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia
ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliTasso fisso o tasso variabile?
Tasso fisso o tasso variabile? Questa guida ti spiega perché è una decisione importante e ti suggerisce le domande da farti per scegliere al meglio LOGO BANCA 2 Tasso fisso o tasso variabile? CARO CLIENTE,
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliIndice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliAspettative, consumo e investimento
Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina
DettagliGli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale
Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-1 La discriminazione del mercato del lavoro -Introduzione -Il coefficiente di discriminazione 1 Introduzione Nei capitoli precedenti abbiamo studiato come le differenze
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti
DettagliLavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 30 maggio 2005 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da
Lavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 3 maggio 25 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da sei-sette anni. Tra quelli occupazionali, riservati cioè a
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliProgetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT
Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014 A cura del gruppo di lavoro TelePAT L articolazione del sistema di monitoraggio Focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento Verificare lo
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliRegione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014
1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale
DettagliAutismo e teoria della mente
Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo
DettagliPIL : produzione e reddito
PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliLA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?
LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho
DettagliUN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE
UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliWorkflow grafico. Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale
Workflow grafico Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale Considerazioni Il mercato ANALISI - CONSIDERAZIONI
DettagliLa Leadership. Salvatore Savarese
La Leadership Salvatore Savarese 1 Introduzione Lavorare all interno di organizzazioni induce un evoluzione professionale ed umana in più direzioni: aumentano le competenze tecniche specifiche, si sviluppano
DettagliLe imprese artigiane e la crisi d impresa
Corso di Laurea in Economia Aziendale Prova finale di Laurea Le imprese artigiane e la crisi d impresa Relatrice Ch.ma Prof.ssa Maria Silvia Avi Laureanda Lara Citon Matricola 826904 Indice Pag. Introduzione..
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Argomenti Cosa è l Economia politica I principi fondamentali dell Economia politica Cosa studia l Economia politica Perché studiare l Economia politica 1.1 COSA È L ECONOMIA POLITICA
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliArchivi e database. Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014
Archivi e database Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014 Introduzione L esigenza di archiviare (conservare documenti, immagini, ricordi, ecc.) è un attività senza tempo che è insita nell animo umano Primi
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;
DettagliÈ un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale
Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliIncentivi e Premi. Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più
Incentivi e Premi Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più efficiente. Premio è tutto ciò che ne deriva da un obiettivo ben formato raggiunto ed assimilato
DettagliCapitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica
Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica
Dettagliqueste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.
ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliI GRUPPI TRANSFRONTALIERI.
I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliL Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane
L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina
DettagliInvestimenti Diretti Esteri
Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliInnovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014
Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliLa professione di Psicologo in Campania
La professione di Psicologo in Campania Responsabili: Antonella Bozzaotra, Fausta Nasti Premessa È innegabile che l attuale condizione professionale presenti aree di criticità espressione di differenti
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
DettagliUNIONE TERRE DI CASTELLI OPPORTUNITÀ DELLO STARE INSIEME
QuickTime e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine. UNIONE TERRE DI CASTELLI OPPORTUNITÀ DELLO STARE INSIEME ANALISI DI ECONOMICITÀ, EFFICACIA ED EFFICIENZA
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Ampliamo la teoria ipotizzando che ci siano molti tipi differenti di lavoratori (i.e. specializzati, non specializzati) e molti tipi differenti
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.
Dettagli"Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato". Henry Ford
"Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato". Henry Ford MARKETING Marketing significa letteralmente piazzare sul mercato e comprende quindi tutte le azioni aziendali
DettagliEducation at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia
Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 7-1 La distribuzione del salario - Introduzione -La distribuzione del salario e del reddito 1 Introduzione Nel mkt del lavoro nazionale non esiste un unico salario, bensì
DettagliLa Teoria Moderna del Consumo
La Teoria Moderna del Consumo Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it Spesa per consumi Il consumo è la componente predominante della
DettagliIstituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 1 Introduzione
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 1 Introduzione Prof. Gianmaria Martini Cosa studia l economia L economia è la scienza delle decisioni di soggetti razionali
DettagliQUESTIONARIO. Grazie
QUESTIONARIO Il questionario, anonimo, serve a rilevare in modo sistematico le opinioni degli studenti che hanno completato un corso di studi. Queste conoscenze potranno aiutare a valutare la qualità dei
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI
E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI 1 ultimo aggiornamento: febbraio 2002 Le leggi di riforma dell ordinamento degli Enti Locali e più in generale della Pubblica Amministrazione che si sono succedute in modo
DettagliCina e India cambiano l economia mondiale. Michela Floris micfloris@unica.it
Cina e India cambiano l economia mondiale Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa L Asia non è nuova a miracoli economici Giappone, Corea del Sud, Cina e India sono protagonisti di una rapida crescita
DettagliIntervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.
Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliCorso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6
Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
Dettagli