ITALIA - Il mercato autovetture nuove Gennaio/Giugno 2014
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- Leonora Battaglia
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1 ITALIA - Il mercato autovetture nuove Gennaio/Giugno 2014 Da dicembre ad aprile 2014, il mercato dell auto che aveva finalmente conseguito risultati positivi, a maggio subiva una battuta d arresto: -3,6% su maggio, che era già in calo del 7,5% su maggio A giugno invece il mercato risale: +3,8%, anche se il confronto avviene con giugno che aveva totalizzato appena unità, un risultato mai così basso, per questo mese, dal lontano 1978 ( unità). Analizzando il trend di questi ultimi 20 anni, oltre ai volumi di giugno 1996, risultano inferiori ai volumi di giugno 1995, adottato come anno base ( immatricolazioni), quelli degli ultimi 3 anni: 2012, e 2014, in cui l Italia risulta in piena recessione e sembra avviata ad una ripresa lentissima. A giugno 2014 sono state immatricolate oltre 127mila autovetture e nei primi 6 mesi dell anno sono state registrate complessivamente poco più di 757mila nuove auto, con un incremento che scende al 3,4%, dal 6,1% di gennaio-marzo. 1
2 La spinta al mercato è stata data nella prima parte dell anno dal noleggio, con un aumento delle vendite del 19% e una quota del 23,5% sul totale mercato, mentre permane la contrazione delle vendite ai privati, che continuano a perdere peso. A maggio il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, la quota dei disoccupati tra i anni sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 43,0%. Del resto il ritmo di espansione dell'attività economica, in questo primo semestre dell anno, è stato modesto. Secondo le previsioni dell Istat (Nota Mensile Giugno 2014) il recupero dei ritmi di attività economica dovrebbe risultare più graduale di quanto atteso all inizio dell anno. L evoluzione dell economia nel corso del 2014 risulterebbe condizionata dagli alti livelli di incertezza e dalle condizioni ancora difficili sul mercato del credito, giudicato solo in lieve miglioramento. Le marche nazionali che nel mese registrano un incremento del 3%, nel cumulato da inizio anno totalizzano 213 mila vendite e una quota del 28% sul mercato totale. A gennaio/giugno 2014 sono cinque i modelli del costruttore nazionale che dominano la classifica, in ordine: Fiat Panda, 500L, Punto, 500 e Lancia Ypsilon. Regina della auto diesel è Fiat 500L, in testa alla top ten, al 3 posto Fiat Panda e al 7 posto Fiat Punto. Buone le performance di Maserati: nei primi 6 mesi del 2014 sono state immatricolate 689 autovetture, contro le 258 dell intero anno. La produzione nella fabbrica di Grugliasco vola: prodotti nel 1 trimestre 2014 oltre 10 mila esemplari, destinati quasi interamente all estero (ottima perfomance del marchio del Tridente in Giappone: +117% le vendite nel ). Nel semestre hanno anche segno positivo le vendite di Fiat (+0,68%) e Ferrari (+36%). Il buon andamento del portafoglio ordini attenua solo in parte le preoccupazioni per i prossimi mesi, a giugno 2014 gli ordini raccolti ammontano a circa 117mila unità, in crescita del 6,5% rispetto a giugno. Nel primo semestre 2014, gli ordini registrati sono circa 756mila, circa l 8% in più rispetto ad un anno fa. Nel 2 trimestre 2014 gli ordini però registrano una crescita del 4,5% più contenuta rispetto a quella dell 11% dei primi 3 mesi dell anno. Confronto con i major markets europei - Da un confronto con i major markets europei, secondo dati preliminari diffusi dalle Associazioni di settore, a giugno si registrano i seguenti andamenti : Germania -1,9% con vetture immatricolate nel mese di giugno 2014 e +2,4% con nei primi 6 mesi dell anno; Spagna +23,9% e auto nuove nel mese e +17,8% con auto nel cumulato; Francia +3,2% e nuove registrazioni a giugno e +2,9% con auto nuove nei primi 6 mesi; UK +6,2% con auto a giugno e +10,6% con vendite nel cumulato. Spagna e Regno Unito hanno aggredito la crisi della propria industria automotive, con una politica industriale in cui sono stati messi in campo molti strumenti a sostegno dell attività e dell occupazione, che si stanno traducendo in risultati positivi per mercato, produzione ed export. Con le medesime finalità Anfia spinge da tempo sul Governo Italiano affinché la Consulta Automotive produca strumenti a salvaguardia di un settore fondamentale a trainare economia, esportazioni e ricerca&sviluppo. Eurozone Economic Outlook - Secondo le previsioni analizzate dall Istituto di studi e previsione economica tedesco Ifo, dall Istituto francese Insee e dall Istituto nazionale di statistica italiano Istat pubblicate nell Eurozone Economic Outlook, la ripresa nell'area dell'euro proseguirebbe nel secondo trimestre del 2014 con un incremento congiunturale del Pil reale dello 0,3% (0,2% in T1). Ci si attende che la crescita si stabilizzi nella seconda metà dell'anno (0,3% in T3 e T4) e che sia maggiormente diffusa tra i settori e i paesi rispetto al. 2
3 La domanda interna costituirà il principale fattore trainante mentre per le esportazioni nette è atteso un incremento marginale. Nell'orizzonte di previsione, gli investimenti fissi lordi continueranno a migliorare, stimolati dall'aumento della produzione e dalla necessità di ricostituire la capacità produttiva. Le prospettive per i consumi privati, invece, rimarranno meno favorevoli a causa delle condizioni ancora negative del mercato del lavoro e della bassa crescita del reddito disponibile in termini reali. Sotto l'ipotesi che il prezzo del petrolio si stabilizzi a 114$ al barile e che il tasso di cambio dollaro-euro fluttui attorno a 1,36, l'inflazione totale dovrebbe crescere solo marginalmente nei prossimi due trimestri. I principali rischi associati a questo scenario sono al ribasso e includono un incremento del risparmio delle famiglie effettuato a scopo di deleveraging, un indebolimento della domanda estera da parte delle economie emergenti, in particolare Asia e America Latina, e un inasprimento delle tensioni geopolitiche internazionali nell'europa dell'est e dei conflitti militari in Iraq e Siria. Oltreoceano - Fiat-Chrysler registra un ottimo risultato, immatricolando negli Stati Uniti nel mese di giugno oltre 170mila light vehices, con un incremento del 9,1% e light vehicles nei primi sei mesi dell anno, il 12,2% in più; il brand Fiat registra invece un incremento del 15,5% con 25mila unità. Il risultato di FCA è particolarmente positivo se raffrontato con quello delle vendite di Ford in calo del 2,1%, mentre GM registra un incremento del 2,5%. La quota di Fiat Chrysler nei primi 6 mesi dell anno è pari al 12,5% (era dell 11,5% un anno fa). Il mercato statunitense totalizza nei primi 6 mesi 2014 oltre 8,1 mln di light vehicles (+4,2%). Le proiezioni stimano un mercato a fine anno di oltre 16 mln di LV (+4% sul ), Dati Ward s. In Brasile, Fiat mantiene la leadership nelle vendite di light vehicles nei primi 5 mesi 2014 con il 21,8% del mercato (dati Anfavea, l associazione di settore brasiliana), grazie all ottimo andamento delle vendite di veicoli commerciali che crescono del 30%, compensando il calo del 17% delle vetture. Il mercato brasiliano dei light vehicles totalizza immatricolazioni (-5,5% su gennaio/maggio ). 3
4 Analisi del mercato ITALIA nel dettaglio: Mercato per alimentazione Il mercato delle vetture diesel cresce dell 8% a gennaio-giugno 2014 e conquista il 55,7% del totale mercato. Le vetture a benzina raggiungono la quota del 30%. Le vendite di vetture ad alimentazione alternativa aumentano del 6,6% nel mese di giugno conquistando il 15,5% del totale mercato nel mese e del 14,4% nel cumulato. Il buon risultato di maggio e giugno contiene il calo nella prima metà dell anno allo 0,3% (era al 5,9% a gennaio/aprile). Continua il buon andamento delle vendite delle vetture ibride (+61%), che hanno totalizzato unità, mentre il mercato delle vetture solo elettriche conta 556 unità (+38%). Immatricolazioni autovetture nuove con alimentazione alternative Trend mensile /2014 VOLUMI giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 GPL METANO PEV/IBRIDE TOTALE QUOTE giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 GPL 9,1 8,9 10,1 9,0 8,3 8,5 8,6 8,2 8,3 7,5 7,4 9,4 9,0 METANO 4,9 5,3 6,5 5,5 4,8 5,5 5,9 5,0 3,7 4,2 4,2 5,1 4,9 PEV/IBRIDE 1,1 1,3 0,9 1,6 1,5 1,6 1,8 1,4 1,4 1,4 1,3 2,2 1,6 TOTALE 15,1 15,6 17,5 16,0 14,6 15,6 16,3 14,5 13,4 13,2 12,9 16,6 15,5 L aumento dei prezzi dei carburanti e il calo generalizzato dei consumi, incluso quelli di benzina e gasolio, hanno spinto gli acquirenti verso modelli ad alimentazione alternativa, le cui vendite sono passate dal 5,6% di quota del 2011 al 15,3% del, attestandosi nel 1 semestre 2014 al 14,4%. 4
5 L incidenza fiscale (accise+iva) sul prezzo medio alla pompa dei carburanti settimanale al 30 giugno 2014 si mantiene al 59,6% del prezzo della benzina, al 55,8% del prezzo del gasolio e al 37,1% del GPL. Alle accise nazionali si aggiungono poi anche quelle regionali (applicate in Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria), che il federalismo ha determinato. /lt ITALIA MEDIA UE. Benzina s. pb 0,711 0,687 0,024. Gasolio auto 0,727 0,706 0,021. Gpl auto 0,483 0,435 0,048 Rispetto ai prezzi medi europei, alla stessa data (30/06/2014), il prezzo industriale dei carburanti risulta più alto in Italia rispetto alla media europea. Sul fronte dei consumi nel, i Consumi di carburante - Numeri indice (2009=100) consumi di benzina e gasolio si contraggono rispettivamente del 4,8% e Benzina del 2,8%, dopo i cali del 2012: -10,6% Gasolio benzina, -10,4% gasolio auto. Continuano a crescere i consumi di GPL: +12,2% nel GPL , dopo il +6,5% nel Nei primi 5 mesi 2014 si registrano nuovi cali dei consumi: del 3,8% per la benzina e dell 1,4% per il gasolio auto. Salgono del 4,2% i consumi di GPL per autotrazione. L emissione media di CO 2 delle nuove vetture vendute nei primi 6 mesi 2014 scende a 119,3 g/km da 122,5 di gennaio-giugno, pari a 3,2 g/km in meno. 5
6 Mercato per modalità d acquisto A giugno l indice del clima di fiducia dei consumatori in base 2005=100 diminuisce lievemente, passando a 105,7 da 106,2 del mese precedente. La componente economica diminuisce a 116,4 da 118,0, mentre quella personale aumenta leggermente (a 102,2 da 102,0). L indice riferito al clima corrente è in lieve diminuzione (104,5 da 104,6), mentre quello relativo alla componente futura scende a 107,2 da 108,7. I giudizi sulla situazione economica della famiglia subiscono un leggero peggioramento (il saldo passa a -54 da -52), così come quelli riguardo alle prospettive familiari future (il saldo passa a -8 da - 5). Quanto al bilancio personale, aumentano invece i giudizi positivi (il saldo passa a -13 da -14). Le opinioni sull opportunità attuale di risparmio registrano un aumento (a 122 da 119 il saldo) e sono in recupero anche le opinioni sulle possibilità future (a -45 da -54 il saldo). Le valutazioni sull opportunità di acquisto di beni durevoli mostrano un peggioramento (il saldo passa a -76 da -70). A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-est, diminuisce nel Nord-ovest e al Centro, resta stabile nel Mezzogiorno. Indagine sulla fiducia dei consumatori: serie grezze Intenzioni di acquisto di beni durevoli PERIODO (b) ++ + Autovettura NR 2011 I trim 1,2 3,1 3,8 91,7 0,4 II trim 1,3 3,4 9,7 85,5 0,3 III trim 0,9 1,9 4,3 92,5 0,5 IV trim 0,7 2,1 3,5 93,4 0, I trim 1,1 1,9 5,4 91,1 0,6 II trim 0,9 2,7 8,2 88,0 0,4 III trim 1,3 3,0 6,8 88,7 0,3 IV trim 1,1 2,6 5,6 90,3 0,5 I trim 1,1 1,7 4,7 92,2 0,5 II trim 0,9 2,1 4,6 92,3 0,2 III trim 1,4 5,0 6,8 86,6 0,4 IV trim 1,6 4,9 5,8 87,2 0, I trim 1,1 4,0 4,8 89,9 0,4 II trim 2,5 5,1 5,6 86,3 0,6 (a) Frequenze percentuali per modalità di risposta (b) Modalità di risposta: "++": certamente si; "+": probabilmente si ; "-": probabilmente no; "--": certamente no; NR: non sa, non risponde N.B: per effetto degli arrotondamenti la somma delle modalità delle singole domande può discostarsi da 100 La percentuale di consumatori che ha manifestato l intenzione di acquisto, secondo l indagine ISTAT, sale da 5,1 del 1 trimestre a 7,6 nel 2 trimestre. Dopo l anno 2009, in Italia non sono più state stanziate politiche d incentivo pubblico che negli anni precedenti avevano sostenuto il settore, anticipando di fatto la domanda di sostituzione. Alla mancanza di sostegno pubblico si è sommata la difficoltà per le famiglie di accedere al mercato del credito, che aveva sostenuto le compravendite prima della recessione, infine si è aggiunto un vero e proprio cambiamento delle abitudini di consumo, legato a fattori diversi come l invecchiamento della popolazione, modalità alternative di trasporto (voli low cost, treni ad alta velocità, noleggio, car sharing, bicicletta, a piedi), la crisi dei redditi e gli elevati costi per l utilizzo dell auto (aumento di: prezzi carburanti, premi assicurativi, pedaggi autostradali, ipt, superbollo, multe, parcheggi, etc). La crisi che ha congelato la domanda di mobilità complessiva, ha determinato per contro una crescente domanda di trasporto pubblico, che invece non ha trovato e non trova risposte per garantire e soddisfare il diritto alla mobilità dei cittadini, attraverso un servizio moderno ed efficiente. L assenza di una programmazione degli investimenti a medio termine e di una organizzazione coerente degli strumenti per costruire servizi di trasporto pubblico adeguati a garantire continuità e accesso generalizzato da parte di tutti i cittadini, ha determinato anche la fine di un comparto industriale, quale quello della produzione domestica di autobus e l invecchiamento delle flotte adibite al TPL. 6
7 Se i redditi da lavoro restano al palo, la pressione fiscale si mantiene su livelli altissimi, la capacità di spesa delle famiglie non aumenta, la possibilità di accedere al credito rimane contenuta, va da sé che la situazione prima descritta lascia molti cittadini a piedi. Non si può ridurre il crollo del mercato alla perdita di appeal del bene auto, viste le alternative non sempre adeguate, di certo il mondo dell automobile sta cambiando, anzi potremmo dire evolvendo, grazie alle grandi opportunità che tecnologia e innovazione continuano ad offrire sia in termini di prodotto (veicoli più efficienti, puliti e sicuri) sia in termini di servizi offerti ad un numero crescente di utilizzatori e non più possessori dell auto (car sharing, car pooling, noleggio). L auto farà parte sempre più di un sistema di mobilità che andrà integrandosi tra le diverse modalità di trasporto. L offerta di tecnologia che va estendendosi su tutti i modelli, anche quelli più economici, migliora gli standard di sicurezza, riduce i consumi, consente l interconnessione con l esterno. Sarebbe finalmente il momento di mettere in campo tutti gli strumenti (fiscali, normativi, economici) che facilitino il rinnovamento del parco e gli investimenti in infrastrutture per sistemi di trasporto intelligenti. Immatricolazioni per tipologia di acquirente TOTALE 2012 % TOTALE /12 GEN/GIU % GEN/GIU /13 Privati proprietari , ,9-7, , ,7-1,2 Leasing persone fisiche , ,7 4, , ,4-9,8 Società proprietarie , ,7-4, , ,6 1,5 Leasing persone giur , ,5-15, , ,5 9,9 Noleggio , ,9-7, , ,5 19,2 Taxi , ,3 5, , ,3-7,3 Altri 282 0, ,0-36, , ,0 98,5 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,4 A gennaio-giugno 2014 le vetture intestate a persone fisiche rappresentano solo il 58,7% di tutto l immatricolato, pari a 2,7 punti in meno rispetto alla quota di un anno fa. Le vetture acquistate direttamente da privati (persone fisiche) sono passate dal 64,9% del 2011 al 62,3% del 2012, per calare ancora nel al 61,9% e nel 1 semestre 2014 al 58,7%. Complessivamente, le vetture intestate ad aziende (società, leasing, noleggio, taxi) sono il 38,1% del mercato nel contro il 37,7% del 2012.Le vetture intestate ad aziende (società, leasing, noleggio, taxi) sono il 41,3%, il noleggio registra una crescita del 19% e una quota che passa al 23,5% dal 20,3% di un anno fa. 7
8 La stagionalità del noleggio si evidenzia in un aumento delle vendite tra i mesi di febbraio/marzo e giugno, in questi mesi nel 2014 il peso percentuale è più alto dei due anni precedenti. Possiamo evidenziare tra le tendenze in atto che contribuiscono a modificare la struttura della domanda un interesse crescente del consumatore verso quelle formule che privilegiano l uso del bene automobile rispetto al possesso: noleggio e car sharing in particolare. La formula del noleggio potrebbe diventare interessante anche per i privati, una parte dei quali sembrano già indirizzati verso l affitto dell auto piuttosto che l acquisto. Saranno le offerte formulate dalle aziende ai cosiddetti codici fiscali che renderanno appetibile e praticabile questa strada. Pesa, però su tutto il comparto delle vetture intestate a società e noleggio, la sfavorevole fiscalità rispetto agli altri Paesi europei. In Italia, la deducibilità è stata ridotta in pochi mesi (prima dalla Legge Fornero e poi dalla Legge di Stabilità ) dal 40% al 20%, mentre in ambito UE arriva fino al 100%. Inoltre, le soglie di deducibilità per le auto utilizzate da imprese e professionisti sono ferme addirittura al 1997, non essendo mai state rivalutate secondo gli indici Istat come, invece, sarebbe previsto. Anche l Iva è detraibile solo al 40%, mentre nei principali Paesi UE la detraibilità arriva al 100%. Per queste ragioni, l incidenza delle auto aziendali in Italia resta comunque molto più bassa che in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Le Associazioni chiedono almeno un ripristino alla normativa precedente alla Legge Fornero. Il 13% della popolazione in Italia ha preso parte almeno una volta all economia collaborativa (sharing economy). Dal 2011 ad oggi i numeri sono più che triplicati in particolare nell ambito dei trasporti (tra i servizi più utilizzati ci sono quelli legati alla mobilità, come il car-sharing), delle energie, dell alimentazione e del design. Tra i vantaggi del car-sharing la convenienza è il fattore più rilevante: risparmio sui costi di gestione e manutenzione del veicolo. Il car-sharing è una valida alternativa all acquisto di una nuova auto, elimina gli impegni legati alla manutenzione dell auto, l utilizzo di smartphone ne facilita l accesso, grazie ad applicazioni facili che permettono adesione alla formula e all utilizzo del veicolo (anche più semplice del noleggio), consente l accesso alle zone ZTL, ai parcheggi per residenti. Nelle aree congestionate dal traffico con alta densità di popolazione, il carsharing è un alternativa che vede accrescere il suo appeal in particolare tra i giovani, le persone con più alti livelli di istruzione e famiglie con bambini. Il numero degli utenti e la flotta dei veicoli in car sharing in Europa, e in Italia in particolare, è destinata nei prossimi anni a crescere in modo significativo. Nel Vecchio continente la Germania è oggi il Paese in cui l auto condivisa è più diffusa. 8
9 La diffusione del servizio, determinerà, secondo una ricerca di Alix Partners, nei prossimi sei anni una significativa perdita nella vendita di auto nuove in Usa e in Europa. I grandi gruppi automobilistici non potranno non tenere conto di questi dati nella definizione delle loro strategie di breve-medio e lungo termine e dovranno essere in grado di cogliere l opportunità del car sharing introducendo modelli e dotazioni pensati ad hoc e sviluppando alleanze con i fornitori del servizio al fine di diventare player integrati nell offerta di servizi di car sharing e dovranno compensare i fattori che limitano il consumatore nell acquisto di nuove auto - come l integrazione dei costi di gestione in pacchetti prepagati, semplificazione delle operazioni di manutenzione - e migliorare la politica di comunicazione e di pricing. Mercato per segmento A gennaio/giugno 2014 crescono le vendite di tutti i segmenti ad eccezione di utilitarie, medie, superiori, sportive, SUV medi, Monovolumi medi e Multispazio. Le vetture alto di gamma (Superiori, Lusso, Sportive, SUV Grandi, Monovolumi Grandi) recuperano più il 4,3% (era il 5,5% nel cumulato a fine aprile), dopo la pesante flessione del 23% circa nel, dovuta all introduzione del superbollo, che ha penalizzato le vendite dei modelli con potenza superiore a 185 KW, soggetti alla sovrattassa. Le vendite dei cosiddetti combi, veicoli che nascono come veicoli commerciali ma sono immatricolati come autovetture, sono più che raddoppiate nei primi 6 mesi dell anno. Immatricolazioni per segmento TOTALE 2012 % TOTALE /12 GEN/GIU % GEN/GIU /13 Superutilitarie , ,1-7, , ,7 0,2 Utilitarie , ,3-10, , ,3-1,0 Medio-inferiori , ,6-2, , ,0 3,6 Medie , ,9-24, , ,0-14,7 Superiori , ,3-14, , ,0-11,0 Lusso , ,1-27, , ,1 47,0 Sportive , ,4-34, , ,3-15,4 SUV Piccoli , ,0 70, , ,3 70,6 SUV Compatti , ,6-7, , ,2 8,0 SUV Medi/ , ,1-24, , ,6-15,5 SUV Grandi , ,9-21, , ,0 35,3 Monovolumi piccol , ,7 25, , ,6 20,8 Monovolumi medi , ,7-21, , ,4-11,5 Monovolumi grand , ,4-33, , ,4-0,1 Multispazio , ,5-13, , ,2-21,8 Combi , ,5-5, , ,8 70,2 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,4 alto di gamma , ,0-22, , ,9 4,3 9
10 Mercato per area geografica Nei primi 6 mesi dell anno crescono le immatricolazioni in Val d Aosta (+838%) e Trentino Alto-Adige (+20,5%), come effetto dell aumento delle vendite nel comparto del noleggio. Le regioni autonome (Valle d Aosta e Trentino Alto Adige), non hanno adottato, grazie ai loro statuti speciali, gli obblighi di maggiorazione sull IPT previsti dalle Legge n. 148/2011 entrata in vigore il 17 settembre 2011, che avevano sostanzialmente abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Il successivo D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 art. 9, comma 2 convertito nella Legge 7 dicembre 2012, n. 213 ha infatti ulteriormente rivisto la disciplina dell imposta provinciale di trascrizione, consentendo di eseguire le formalità relative all IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio). Tuttavia, tale modifica non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli. Immatricolazioni per regione TOTALE 2012 % TOTALE /12 GEN/GIU % GEN/GIU /13 VALLE D'AOSTA , ,6-77, , ,4 838,2 PIEMONTE , ,4 9, , ,1-25,7 LOMBARDIA , ,8-7, , ,2 1,6 LIGURIA , ,1-7, , ,0 0,0 ITALIA NORD-OVEST , ,0-7, , ,7 0,5 FRIULI , ,8-6, , ,8 9,4 TRENTINO ALTO ADIGE , ,6-11, , ,0 20,5 VENETO , ,7-6, , ,4 4,6 EMILIA ROMAGNA , ,7-1, , ,2 0,2 ITALIA NORD-EST , ,8-7, , ,4 10,7 TOSCANA , ,1 12, , ,0 5,6 UMBRIA , ,3-8, , ,2-1,5 MARCHE , ,3-6, , ,2 0,8 LAZIO , ,7-15, , ,8-7,8 ITALIA CENTRO , ,4-4, , ,1-0,9 ABRUZZI , ,6-10, , ,5 0,1 BASILICATA , ,4-3, , ,4 11,6 CAMPANIA , ,7-11, , ,6 3,3 MOLISE , ,2-10, , ,2 4,7 PUGLIA , ,1-4, , ,8-2,5 CALABRIA , ,6-7, , ,4-1,3 SICILIA , ,7-14, , ,3-3,3 SARDEGNA , ,6-10, , ,6 7,1 ITALIA SUD-ISOLE , ,8-9, , ,8 0,5 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,4 Le regioni del Nord-Est registrano un aumento dell immatricolato del 10,7%, grazie ai volumi immatricolati nel Trentino Alto Adige, e conquistano il 33,4% del mercato, pari a 2,2 punti in più rispetto ad un anno fa. Il Nord-Ovest recupera lo 0,5%, grazie alle immatricolazioni in Valle d Aosta (23mila in più rispetto allo stesso semestre ); le regioni del Centro registrano un calo di mercato medio dello 0,9%; le vendite nelle regioni del Sud e le isole aumentano dello 0,5%. 10
11 Trasferimenti di proprietà e radiazioni Nella prima metà dell anno sono stati registrati 2,11 milioni di passaggi di proprietà, al lordo delle minivolture, con un decremento dell 1,37% sui volumi di un anno fa (dati Ministero dei Trasporti) Parco auto al Secondo i dati preliminari di ACI, il parco circolante delle autovetture a fine ammonta a unità (150mila auto in meno rispetto al 2011). Le autovetture diesel sono il 41% del parco, quelle a benzina il 52%. Le autovetture Euro 0,1,2 pesano ancora per il 31,5% del totale. Le auto ante Euro4 invece pesano per il 50,9%. Parco per alimentazione e classe euro al EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 NON IDENTIF. ALTRE ALIM BENZINA BENZINA O GAS LIQUIDO BENZINA O METANO GASOLIO NON IDENTIFICATO TOTALE % SUL TOTALE 11,1 4,2 16,2 19,4 33,8 14,3 1,0 0,1 100,0 Secondo l età, suddivisa per alimentazione, risulta che l età mediana nel (in aumento rispetto al 2012) è pari a: 1) per le autovetture a benzina 12 anni e 2 mesi 2) per le autovetture a gasolio - 7 anni e 7 mesi 3) per le autovetture a benzina/gpl 5 anni e 1 mese 4) per le autovetture a benzina/metano 5 anni e 4 mesi. A fine 2007 le autovetture con 10 anni di età rappresentavano il 65% del parco, a fine il peso percentuale scende al 53%. totale Marisa Saglietto ANFIA Area Studi e Statistiche TORINO Corso G. Ferraris 61 m.saglietto@anfia.it Il presente documento è disponibile su: 11
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