SEDUTA DI MARTEDÌ 19 APRILE 2011

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1 30 SEDUTA DI MARTEDÌ 19 APRILE 2011 PRESIDENZA DEL VICE PENATI INDI DEL VICE NICOLI CRISTIANI INDI DEL BONI INDI DEL VICE PENATI INDI DEL BONI INDICE Commemorazione... 1 Congedi... 1 Ordine dei lavori Luca Gaffuri... 2 Romano Colozzi - Assessore... 3 Stefano Zamponi... 3

2 Paolo Valentini Puccitelli... 3 Comunicazioni del Presidente del Consiglio... 4 Progetti di legge (annunzio)... 4 Risposte scritte ad interrogazioni (annunzio)... 5 Progetto di legge n. 82 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione dei parchi) - Istituzione del Parco naturale delle Groane e ampliamento dei confini del Parco regionale, d iniziativa del Presidente della Giunta regionale (LCR n BURL n. 18, Supplemento del 3 maggio LR n. 7 del 29 aprile 2011). Discussione generale Jari Colla - Relatore... 6 Fabrizio Santantonio... 7 Massimiliano Romeo... 8 Stefano Zamponi... 9 Discussione e votazione dei singoli articoli Votazione finale Progetto di legge n. 13 Disciplina del Consiglio delle pari opportunità ai sensi dell articolo 63 dello Statuto d Autonomia della Lombardia, d iniziativa dei Consiglieri Valmaggi, Penati, Alfieri, Alloni, Barboni, Borghetti, Brambilla, Cavicchioli, Civati, Costanzo, Ferrari, Gaffuri, Girelli, Martina, Mirabelli, Pavesi, Pizzul, Prina, Santantonio, Spreafico, Tosi e Villani. Abbinato a: Progetto di legge n. 64 Istituzione del Consiglio per le pari opportunità, d iniziativa dei Consiglieri Boni, Nicoli Cristiani e Ponzoni. Unificati in: Istituzione del Consiglio per le pari opportunità (LCR n BURL n. 18, Supplemento del 3 maggio LR n. 8 del 29 aprile 2011). Discussione generale Elisabetta Fatuzzo - Relatore Sara Valmaggi Franco Mirabelli Luciana Ruffinelli Margherita Peroni Chiara Cremonesi Ordine del giorno n. 375 relativo ai progetti di legge nn. 13 e 64 (DCR IX/180). Annunzio Discussione e votazione dei singoli articoli Votazione di ordine del giorno Franco Mirabelli Votazione finale... 22

3 Progetto di legge n. 3 Norme per la tutela della sicurezza dei cantieri e la trasparenza degli appalti delle opere per Expo 2015, d iniziativa dei Consiglieri Mirabelli, Valmaggi, Borghetti, Prina, Pizzul e Cavicchioli. Abbinato a: Progetto di legge n. 47 Prevenzione del sovraindebitamento e contrasto dell usura, d iniziativa dei Consiglieri Alboni, Carugo, Peroni, Riparbelli, Pesato, Parolini, Zuffada, Valentini Puccitelli, Minetti, Pozzi, Sala e Puricelli. Abbinato a: Progetto di legge n. 49 Norme per la prevenzione e il contrasto della criminalità e della promozione dell educazione alla legalità, d iniziativa dei Consiglieri Penati, Borghetti, Gaffuri, Mirabelli, Martina, Villani, Spreafico, Barboni e Girelli. Abbinato a: Progetto di legge n. 50 Iniziative volte all affermazione della legalità e al contrasto del fenomeno delle truffe ai danni della popolazione anziana, d iniziativa dei Consiglieri Fatuzzo e Sola. Unificati in: Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità (LCR n BURL n. 18, Supplemento del 6 maggio LR n. 9 del 3 maggio 2011). Discussione generale Sante Zuffada - Relatore Carlo Borghetti Elisabetta Fatuzzo Chiara Cremonesi Massimiliano Romeo Giulio Cavalli Luca Gaffuri Ordine del giorno n. 376 concernente la condanna dei manifesti affissi a Milano Fuori le BR dalla Procura. Annunzio Luca Gaffuri Stefano Zamponi Discussione e votazione dei singoli articoli Dichiarazioni di voto Valerio Bettoni Elisabetta Fatuzzo Franco Mirabelli Stefano Zamponi Roberto Alboni Votazione finale Mozione n. 128, in data 14 aprile 2011, a firma dei Consiglieri Marcora, Peroni, Qua-

4 drini, Pizzul, Barboni, Alboni, Pesato, Azzi, Bettoni, Puricelli, Orsatti, Rinaldin, Gaffuri, Prina, Girelli, Borghetti, Giammario, Spreafico, Riparbelli, Carugo e Saffioti, concernente le scuole paritarie dell infanzia (DCR IX/183). Annunzio Svolgimento Enrico Marcora Margherita Peroni Fabio Pizzul Francesco Patitucci Enrico Marcora Mario Barboni Massimiliano Orsatti Giovanni Rossoni - Assessore Fabrizio Santantonio Votazione Proposta di nomina n. 28 Nomina del Difensore regionale. Paolo Valentini Puccitelli Rienzo Azzi Interpellanze, interrogazioni e mozioni (annunzio) Allegati Verbali di votazione I testi dei documenti sono reperibili sul sito internet del Consiglio regionale nella sezione Banche dati.

5 1 Presidenza del Vice Presidente Penati (La seduta inizia alle ore 10.35) Dichiaro aperta la seduta. (I Consiglieri, in piedi, ascoltano l esecuzione dell inno nazionale) (Applausi in aula consiliare) Commemorazione Il 15 aprile scorso è stato ucciso a Gaza il volontario italiano Vittorio Arrigoni, rapito il giorno precedente da un gruppo di terroristi. Era nato a Besana in Brianza il 4 febbraio 1975, collaboratore di Peace Reporter, Radio Popolare e Il Manifesto. Dopo un breve periodo di lavoro nell azienda di famiglia, si era dedicato agli aiuti umanitari con particolare interesse per la causa del popolo palestinese, trasferendosi dal 2008 nella Striscia di Gaza. Nell esprimere a nome dell Ufficio di Presidenza la più ferma condanna per questo barbaro assassinio, invito il Consiglio a rispettare un minuto di silenzio in segno di cordoglio ai familiari per la tragica scomparsa del volontario e giornalista lombardo. (Tutti i presenti osservano un minuto di raccoglimento) Congedi Comunico che sono pervenute alla Presidenza le seguenti richieste di congedo. Per motivi personali: Boni Davide - Minetti Nicole - Ponzoni Massimo - Pozzi Giorgio - Quadrini Gianmarco - Rinaldin Gianluca; per motivi di salute: Cecchetti Fabrizio. Se non vi sono opposizioni, i congedi si intendono concessi ai sensi dell articolo 63 del Regolamento generale del Consiglio. Comunico altresì che è presente in qualità di Consigliere Segretario il Consigliere Spreafico.

6 2 Ordine dei lavori Prima di dare inizio al Consiglio, do notizia del fatto che è pervenuta all Ufficio di Presidenza la comunicazione del Presidente Formigoni che sarebbe intenzionato - e concorderemo nella prossima seduta dell Ufficio di Presidenza le modalità e la data - ad effettuare una comunicazione al Consiglio nel modo più tempestivo possibile circa le novità della Newco per i terreni dell Expo. Quindi, nella prossima riunione dell Ufficio di Presidenza e successivamente con i Capigruppo, troveremo e concorderemo le modalità e il tempo perché il Presidente Formigoni possa svolgere questa comunicazione al Consiglio regionale. La parola al Consigliere Gaffuri. GAFFURI Luca Dopo le notizie dell iscrizione sul registro degli indagati di Consiglieri provinciali, Consiglieri comunali e Sindaci inquisiti per il reato di falsa certificazione delle firme a sostegno della lista elettorale del candidato Presidente Formigoni, ci saremmo aspettati da parte del Presidente, che inizialmente a- vevamo visto in aula, una comunicazione che illustrasse al Consiglio il suo punto di vista e la sua versione circa lo svolgimento dei fatti e non di leggere attraverso i resoconti della stampa le sue esternazioni. Consideriamo quanto sta avvenendo estremamente preoccupante. La possibile frode sulla quale sta indagando la Magistratura sembra ormai acclarata dagli stessi rappresentanti della maggioranza, che definiscono i responsabili della raccolta delle firme del PdL dell ultima tornata elettorale come inetti, irresponsabili o dilettanti allo sbaraglio da prendere a calci. Le dichiarazioni pubbliche delle persone alle quali, a loro insaputa, sono state estorte, falsificandone le generalità, le firme dimostrano in modo incontrovertibile le pesanti anomalie che hanno distinto la fase di presentazione delle liste la scorsa primavera. Seguiremo con profonda attenzione lo sviluppo della vicenda giudiziaria e adegueremo il nostro comportamento in Consiglio agli esiti dell inchiesta. Siamo rispettosi del risultato elettorale ma, proprio per il rispetto di quel risultato, abbiamo sempre presente, e lo ricordiamo al Presidente Formigoni e ai Colleghi della maggioranza, che la democrazia esige il rispetto delle regole. Non si può invocare il principio di maggioranza contro il rispetto delle regole, regole che quando appaiono di difficile applicazione o di scarsa trasparenza vanno cambiate ma mai disattese. Una Regione come la Lombardia e il suo Consiglio non può derogare da questo elemento costitutivo della democrazia. In attesa degli sviluppi dell inchiesta in corso, chiediamo che la iscriva tra le sue priorità la nuova legge elettorale e le procedure per la disciplina della presentazione delle liste e delle candidature per garantire la trasparenza. Ne va dell immagine di. La parola all Assessore Colozzi.

7 3 COLOZZI Romano Non avevamo bisogno di questo intervento del Presidente Gaffuri per avere un ulteriore conferma dell involuzione giustizialista del partito a cui lui appartiene. In ogni caso, stupisce che un partito che sta facendo ormai come unica bandiera del proprio credo politico il rispetto della Magistratura, in un momento in cui su una questione così importante la Magistratura è all opera e tutte le parti coinvolte hanno già affermato che seguono con rispetto il lavoro della Magistratura, dicevo, stupisce che un partito abbia già deciso l esito dell inchiesta, l esito del giudizio, la condanna e, quindi, chieda già degli atti conseguenti. Noi non abbiamo altro che da confermare che, quando la Magistratura lavora, si aspetta l esito del suo lavoro e poi si assumono le decisioni conseguenti al giudizio della Magistratura. In ogni caso, riteniamo che questa sete giustizialista, di cui il Presidente Gaffuri ha dato un ulteriore conferma oggi, dovrebbe spingere i rappresentanti del partito a cui lui appartiene a fare anche un esame di coscienza approfondito, per verificare che, su una importante questione come quella della raccolta delle firme, tutti hanno le carte in regola, anche quelli che urlano più forte degli altri, anche per assumere una pretesa di innocenza che dovrebbe essere dimostrata dai fatti e non dalle proprie affermazioni roboanti. (Applausi in aula consiliare) La parola al Consigliere Zamponi. ZAMPONI Stefano Volevo semplicemente osservare che sarebbe già sufficiente che il Presidente Formigoni restasse almeno in aula. Ha firmato per la presenza, si è fatto vedere ad uso di telecamera e poi è scomparso. Allora, io rispetto l Assessore Colozzi, anche se ritengo che queste parole nel verbale di oggi, quando sarà il momento in cui il giudizio verrà emesso, peseranno e peseranno come macigni. Però, non è l Assessore Colozzi che è interessato a questa vicenda, non è un problema della Giunta regionale, ma è un problema di responsabilità politica, non giudiziaria, del Presidente Formigoni. Ora, il minimo che si possa chiedere è che sia presente in aula. La parola al Consigliere Valentini Puccitelli. VALENTINI PUCCITELLI Paolo Presidente, mi rendo conto che siamo in un periodo pre-elettorale e, quindi, ogni occasione è buona

8 4 per andare sui giornali e in televisione, però mi sembra che ci sia un ordine del giorno da rispettare. Infatti, è quello che volevo fare, passare alla trattazione dell ordine del giorno. La ringrazio. Comunicazioni del Presidente del Consiglio (Argomento n. 1 all ordine del giorno) Comunico che la Giunta regionale, ai sensi dell articolo 28, lett. h), dello Statuto d autonomia, ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio regionale copia dei seguenti atti di nomina: - Deliberazione n. IX/1523 del 6 aprile 2011 Designazione di due componenti, in rappresentanza della, nel Consiglio direttivo del Centro di Cultura scientifica Alessandro Volta. Designati i signori Giorgio Pozzi e Luciano Ferrara. Ai sensi dell articolo 116 del Regolamento generale, l Assessore alla famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale, Giulio Boscagli, ha dato risposta in terza Commissione alle seguenti interrogazioni: - ITR/3056, in data 11 febbraio 2011, a firma dei Consiglieri Zamponi e Patitucci, concernente la scadenza del Consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto Morcelliano di Chiari (BS). Decisione in merito della Commissione di controllo dell ASL di Brescia. - ITR/3063, in data 1 marzo 2011, a firma dei Consiglieri Sola, Cavalli, Patitucci e Zamponi, concernente il bando di gara per la gestione dei servizi dell ASP Villa Carpaneda di Rodigo (MN). La Giunta regionale ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio, ai sensi della normativa vigente, copia della seguente deliberazione: - Deliberazione n. IX/1519 del 6 aprile 2011 Variazioni al bilancio per l esercizio finanziario 2011 e bilancio pluriennale a legislazione vigente e programmatico (lr 34/78, art. 49, comma 7, comma 3; lr 35/97, art. 27, comma 12) - III provvedimento. Annunzio di progetti di legge Comunico che, ai sensi dell articolo 81 del Regolamento generale del Consiglio, è stato presentato

9 5 e assegnato alla competente Commissione consiliare il seguente provvedimento: - PDL/0090 Gestione del patrimonio residenziale delle Aziende di Servizi alla Persona, di iniziativa dei Consiglieri regionali Mirabelli, Martina, Borghetti, Cavicchioli, Penati, Pizzul, Prina, Valmaggi, Alloni, Tosi e Villani, assegnato alla Commissione consiliare III. Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni La Giunta regionale ha dato risposta alle sottoelencate interrogazioni tramite l Assessore indicato. ITR/2077, in data 28 settembre 2010, a firma dei Consiglieri Sola, Cavalli, Patitucci e Zamponi, concernente le problematiche strutturali del nuovo ospedale Beato Giovanni XXIII di Bergamo, ha dato risposta il Sottosegretario del Presidente per l attuazione del programma ed Expo 2015, Paolo Alli; ITR/2126, in data 23 dicembre 2010, a firma dei Consiglieri Santantonio, Valmaggi, Alfieri, Barboni, Borghetti, Civati e Girelli, concernente le coperte con simboli di partito regalate agli ospiti della RSA di Casalpusterlengo, ha dato risposta l Assessore alla famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale, Giulio Boscagli; ITR/2144, in data 3 febbraio 2011, a firma del Consigliere Pavesi, concernente le procedure per la predisposizione di bandi di gara presso la Casa di riposo Villa Carpaneda di Mantova, ha dato risposta l Assessore alla famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale, Giulio Boscagli; ITR/2149, in data 9 febbraio 2011, a firma del Consigliere Pavesi, concernente il blocco dell impianto per biomasse vegetali di Quingetole (MN), ha dato risposta l Assessore al territorio e urbanistica, Daniele Belotti; ITR/2163, in data 4 marzo 2011, a firma dei Consiglieri Ferrari, Alloni, Girelli, Mirabelli, Prina, Villani e Tosi, concernente un nuovo centro di distribuzione e logistica merci Saf-Er in comune di Azzano Mella (BS), ha dato risposta l Assessore al territorio e urbanistica, Daniele Belotti; ITR/2165, in data 8 marzo 2011, a firma del Consigliere Borghetti, concernente la riqualificazione di Piazza Daini nel quartiere milanese di Bicocca, ha dato risposta l Assessore al territorio e urbanistica, Daniele Belotti; ITR/2174, in data 16 marzo 2011, a firma del Consigliere Borghetti, concernente il progetto espositivo della Triennale di Milano a New York, ha dato risposta l Assessore alla Cultura, Massimo Buscemi. Comunico di aver ricevuto, ai sensi dell articolo 67 del Regolamento generale, la richiesta di trattazione della mozione urgente, n. 132, che sarà iscritta quale ultimo punto dell odierno ordine del giorno. Inoltre è pervenuta la richiesta, a norma regolamentare, di inversione di ordine del giorno, per trattare quale primo punto il progetto di legge n. 82. La parola al Consigliere Galli.

10 6 GALLI Stefano, non ci sono sotterfugi o inganni; il Collega Colla ha un impegno urgente, una questione riservata, quindi, chiedevo se era possibile iniziare i lavori con il progetto di legge n. 82. Con l assenso dell aula, la richiesta di inversione è accolta. Progetto di legge n. 82 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione dei parchi) - Istituzione del Parco naturale delle Groane e ampliamento dei confini del Parco regionale, d iniziativa del Presidente della Giunta regionale. (Argomento n. 5 all ordine del giorno) Discussione generale A norma dell art. 35 dello Statuto, invito il Consiglio a procedere alla discussione generale del progetto di legge n. 82, facendo presente che il medesimo è stato esaminato dall VIII Commissione consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Colla. Grazie. COLLA Jari Signor Presidente, Colleghi Consiglieri, il progetto di legge n. 82, di modifica alla legge regionale 16 del 2007 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di istituzione dei parchi), istituisce il Parco naturale delle Groane e amplia il perimetro del Parco regionale delle Groane. La legge istitutiva del Parco delle Groane, la legge regionale n. 31 del 1976, è infatti confluita nel predetto Testo Unico e il progetto di legge, come previsto dalla legge regionale n. 7/2006 che disciplina la redazione di testi unici regionali, è formulato in termini di modifiche al Testo Unico. L articolo 2 del progetto di legge istituisce e disciplina il Parco naturale e amplia i confini del Parco regionale. Nello specifico, si abroga l articolo 11 della summenzionata legge, relativo alle zone di protezione esterna, in quanto già inserite nel perimetro del Parco regionale. Si ampliano i confini del Parco regionale, definendo da un lato le procedure di formazione del Piano territoriale di coordinamento nelle aree in ampliamento e, dall altro, stabilendo le norme di salvaguardia vigenti nelle aree in ampliamento fino all approvazione del Piano del Parco regionale. Inoltre,

11 7 si garantisce il rispetto delle caratteristiche naturali e paesistiche dell area proposta a parco con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat. Tali norme sono state elaborate facendo riferimento alla legislazione vigente in materia di Parchi regionali e alle caratteristiche peculiari del luogo. Nel dettaglio gli ampliamenti del perimetro del parco sono localizzati sui territori provinciali di Milano e della Brianza, nei Comuni di Arese, Bollate, Cesano Maderno, Cesate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Senago, Seveso e Solaro. Hanno una superficie complessiva di 395 ettari, portando così la superficie totale dell area a ettari circa con un incremento dell 11 per cento rispetto all estensione attuale. In particolare, a Cesano Maderno entreranno nel Parco delle Groane una nuova area al Villaggio Acna di 19 ettari, una in via Groane di 16 ettari e due più piccole tra la Fornace Snia e il Centro Alex Langer, oltre alla vasta area del Biulé che si estende per 21 ettari anche in territorio di Seveso. A Lentate sul Seveso entreranno nel perimetro del parco i 40 ettari intorno alla Cascina Grigioni. Tra Solaro e Cesate 88 ettari di aree agricole tra Cascina Emanuela e Cascina Selva. A Seveso i cinque ettari del Fosso del Ronchetto, il Fosso delle Brughiere e un corridoio ecologico di tre ettari in via San Matteo. A Limbiate, in via Cacciatori delle Alpi, poco meno di due ettari. Il progetto di legge istituisce anche un Parco naturale che va a tutelare gli ambiti che presentano maggior valenza naturalistica e paesaggistica. L area del nuovo Parco naturale è distribuita su una superficie di ettari sui complessivi del Parco delle Groane, circa poco più del 33 per cento, e godrà di un regime di maggior protezione soprattutto nei cosiddetti siti di importanza comunitaria come i Boschi delle Groane e la Pineta di Cesate risalente al XVII secolo. In termini finanziari si segnala che il provvedimento non comporta spese aggiuntive rispetto a quanto già stanziato con i capitoli della legge regionale n. 86 del 1983, in quanto la gestione del Parco naturale sarà affidata all attuale Consorzio del Parco regionale delle Groane. Si sottolinea infine che l Ente gestore del Parco delle Groane ha indetto, in data 13 marzo 2009, la Conferenza programmatica prevista dall articolo 22, comma 1, lettera a), della legge n. 394 del 1991, per l istituzione del Parco naturale e per l ampliamento del Parco regionale, convocando la Provincia di Milano e tutti i Sindaci dei Comuni costituenti il Parco regionale. Questa condivisione territoriale si è riverberata positivamente sui componenti dell VIII Commissione, che mi preme ringraziare, che hanno approvato all unanimità il progetto di legge di iniziativa della Giunta, dando così all Assemblea regionale la possibilità di esaminarlo celermente. Il mio augurio, ovviamente, è che anche l aula confermi la grande convergenza bipartisan che si è registrata in sede di votazione finale. La parola al Consigliere Santantonio. SANTANTONIO Fabrizio Signor Presidente, questo intervento è per confermare gli auspici del Relatore che, nella chiusura della sua relazione, chiedeva all aula un atteggiamento conforme a quanto era stato già rappresentato all interno della Commissione.

12 8 Chiaramente, non si può non essere favorevoli all attuazione di un provvedimento di questo genere, che amplia le tutele delle politiche territoriali e soprattutto rilancia uno strumento, quello del Parco, che in questo periodo è oggetto di trattazione e di attenzione anche in Commissione, con un progetto di legge presentato dalla Giunta. Questo provvedimento di istituzione del Parco naturale e di ampliamento del Parco regionale delle Groane, chiaramente, in questo contesto, in questa particolare situazione nella quale ci stiamo apprestando a continuare la discussione all interno della Commissione della modifica della lr 86 del 1983, ci deve in qualche modo responsabilizzare rispetto al tema della tutela dei beni naturali, in particolare di quel patrimonio che è il patrimonio delle aree naturali e anche il patrimonio terra. Questa iniziativa, che tutti gli Enti locali hanno condiviso, ci richiama soprattutto all interesse e al rispetto del patrimonio naturale, in particolare in queste zone altamente antropizzate, e deve guidare l azione complessiva di questa Amministrazione e di questa Regione che, sia sui temi dei parchi, ma più in generale sul rispetto dei beni naturali, a mio avviso deve fare il centro, il perno della propria a- zione politica, così come spesso anche da questi banchi viene incalzata. Terra, acqua e aria rappresentano beni sempre più rari e sempre più preziosi che chiamano a delle politiche di tutela e di valorizzazione. E sotto questo aspetto va sottolineato il protagonismo degli Enti locali, attori di questa iniziativa, protagonisti della gestione attraverso il consorzio di questa area, che rappresentano certamente un elemento su cui bisogna investire, oggi e anche domani nelle politiche di modifica, in questo caso legislativa, su cui stiamo lavorando. Per cui, bene per questo provvedimento, la mia è anche una dichiarazione di voto, quindi, di un sostegno pieno del Partito Democratico a questa modifica di legge, che permette l istituzione del Parco naturale e l ampliamento del Parco delle Groane, e l auspicio che questo atteggiamento possa vedersi anche compiuto nelle modifiche di legge che vedono protagonisti quest aula e la Commissione VIII per quanto riguarda la citata legge 86. La parola al Consigliere Romeo. ROMEO Massimiliano Signor Presidente, ho chiesto di intervenire non certo per sostituirmi al brillante intervento del Relatore, che ha illustrato bene il contenuto della legge riguardante sia l ampliamento dei confini del Parco regionale, così come l istituzione vera e propria del Parco naturale, con una valorizzazione di quelli che sono alcuni ambiti a livello paesaggistico e naturalistico che hanno una valenza particolare. Il mio intervento, invece, si richiama ad una norma che è contenuta in questa legge, visto che il Parco praticamente ha i suoi confini un po nella provincia di Monza e Brianza, un po nella provincia di Milano, quindi, a cavallo tra le due Province; all interno dell articolato vi è, relativamente all articolo 12 legato ai divieti, una norma molto precisa, dove si elenca tutta una serie di divieti ma restano esclusi dai divieti - recita questo articolo - quelli che sono gli interventi relativi alla viabilità minore, agli elettrodotti in media-bassa tensione interrati, alle reti di distribuzione dei vettori energetici di servizio ad insediamenti esistenti e agli interventi di razionalizzazione e risanamento degli elettrodotti in alta tensione esistenti, comprese - questo è il punto importante - le opere di traslazione della linea, finalizzati alla tutela della popolazione dall esposizione ai campi elettrici e magnetici, nonché al miglioramento dell impatto ambientale, territoriale e paesaggistico. Cioè, vengono fatti una serie di

13 9 divieti legati al fatto che non si possono introdurre degli elettrodotti nel parco, salvo queste precise condizioni. Questa è un operazione importantissima, infatti ringrazio la Giunta per aver proposto la legge e inserito questa norma, così come la Commissione che ha dato anche una certa celerità in questa direzione. Questa legge consentirà finalmente a Terna di spostare quei cavi dell alta tensione di 380 e 220 KW legati all altopiano di Seveso, che aspetta da più di dieci anni questo tipo di intervento. La popolazione, ovviamente, soffre di questa presenza. ARPA ha fatto delle rilevazioni che sono assolutamente sopra la media e dopo tanti anni, finalmente, c è stata la disponibilità di Terna, in una riunione che si è tenuta il 24 febbraio scorso presso il Comune di Seveso, proprio per cercare di inserire nel loro piano di riorganizzazione e di risanamento l intervento sull altopiano di Seveso. Quindi, ci voleva per forza questa normativa per consentire che lo spostamento avvenisse all interno del tracciato e dei confini del Parco delle Groane. Questa è una la legge, per il territorio di Monza e della Brianza, ma soprattutto per i cittadini di Seveso, molto, molto importante. Proprio qualche giorno fa, esattamente lunedì scorso, l 11 di aprile, ci sono stati degli attimi di panico perché una betoniera, inavvertitamente, in Via degli Aceri, che è proprio la zona in cui ci sono questi cavi, ha toccato un filo dell alta tensione mentre svolgeva un servizio su un cantiere edile presente. Questo ha generato una scarica elettrica che ha provocato una duplice fiammata, ha fatto saltare la corrente elettrica in tutta la strada, mandando fuori uso anche i contatori del gas. Ci sono stati dei veri e propri attimi di panico. Lo stesso operatore della betoniera si è salvato miracolosamente. Questo per testimoniare che, purtroppo, la situazione è molto disperata per gli abitanti e questa legge consentirà finalmente a Terna, in accordo con la, e faccio anche un appello all Assessore all ambiente per invitarlo a fare in modo che questo protocollo di intesa venga redatto il prima possibile, perché Regione e Terna insieme possano operare direttamente questo spostamento e questo risanamento della linea dell alta tensione. In questo modo si darà finalmente un po di speranza per una vita migliore ai cittadini che si trovano, purtroppo, a vivere in queste abitazioni proprio a pochi passi, con tutte quelle che possono essere le conseguenze per la salute che già probabilmente hanno avuto, ma che si spera possano non avere anche per il futuro. Ci tenevo a questo intervento per questa ragione. Ringrazio il Relatore, ringrazio la Commissione, ringrazio tutti anche per la celerità con la quale questo provvedimento è arrivato in aula e mi auguro, ma penso di averlo già compreso dagli interventi che mi hanno preceduto, che ci sia un unanimità. Questo è un caso particolarmente isolato, però importante. Ci tenevo perché tante volte per alcune leggi, per alcune norme dettate proprio dalla burocrazia non si riescono a fare determinati interventi. La parola al Consigliere Zamponi. ZAMPONI Stefano Signor Presidente, come diceva giustamente il Presidente Valentini siamo in periodo elettorale e l intervento che mi ha preceduto è frutto, probabilmente, di qualche attenzione per un territorio che sarà interessato dal voto di Desio e di Limbiate.

14 10 Siccome noi abbiamo sempre tenuto... Per favore, si può ascoltare. Abbiamo ascoltato tutti e credo che il Consigliere abbia il diritto di fare il suo intervento senza essere interrotto. ZAMPONI Stefano Io non riesco a capire l irrequietezza prima di aver sentito quello che devo dire. Siccome noi dell Italia dei Valori abbiamo sempre tenuto ben separato l interesse di parte o di partito da quello dei cittadini, riteniamo che questo provvedimento sia un provvedimento nell interesse dei cittadini. Esprimeremo un voto a favore indipendentemente dall utilizzazione propagandistica che qualcuno potrà fare di questa approvazione. Dichiaro chiusa la discussione generale. Discussione e votazione dei singoli articoli Pongo in discussione e in successiva votazione, articolo per articolo, il progetto di legge n. 82 nel testo formulato dall ottava Commissione consiliare. Pongo in votazione, per alzata di mano, l articolo 1 nel testo proposto dalla Commissione. Pongo in votazione, per alzata di mano, l articolo 2 nel testo proposto dalla Commissione. Pongo in votazione, per alzata di mano, l articolo 3 nel testo proposto dalla Commissione.

15 11 Votazione finale Ai sensi dell articolo 94 del Regolamento generale, pongo in votazione finale, per appello nominale con procedura elettronica, il progetto di legge n. 82. Ultimata la votazione, ne comunico l esito: Presenti e Votanti n. 63 Maggioranza richiesta n. 32 Voti a favore n. 63 Voti contrari n. -- Astenuti n. -- do atto che il Consiglio approva il progetto di legge n. 82. (Il verbale di votazione n. 1 è riportato in allegato) Progetto di legge n. 13 Disciplina del Consiglio delle pari opportunità ai sensi dell articolo 63 dello Statuto d Autonomia della Lombardia, d iniziativa dei Consiglieri Valmaggi, Penati, Alfieri, Alloni, Barboni, Borghetti, Brambilla, Cavicchioli, Civati, Costanzo, Ferrari, Gaffuri, Girelli, Martina, Mirabelli, Pavesi, Pizzul, Prina, Santantonio, Spreafico, Tosi e Villani. Abbinato a: Progetto di legge n. 64 Istituzione del Consiglio per le pari opportunità, d iniziativa dei Consiglieri Boni, Nicoli Cristiani e Ponzoni. Unificati in: Istituzione del Consiglio per le pari opportunità. (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Discussione generale A norma dell art. 35 dello Statuto, invito il Consiglio a procedere alla discussione abbinata dei progetti di legge n. 13 e n. 64, esaminati dalla II Commissione consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Fatuzzo.

16 12 FATUZZO Elisabetta Signor Presidente, l articolo 63 del nuovo Statuto di Autonomia della Lombardia istituisce il Consiglio per le pari opportunità (CPO), organo che sostituisce la precedente Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna, istituita in applicazione della legge regionale 2 maggio 1992, n. 16. Lo Statuto ha spostato al Consiglio regionale la competenza di valutazione dell attuazione della parità, affidandola a questo nuovo organismo. Lo Statuto prevede inoltre che sia la legge regionale a stabilire la composizione e le funzioni. Mi scusi, Presidente Fatuzzo. Chiedo ai Consiglieri un minimo di attenzione o quanto meno di silenzio. FATUZZO Elisabetta La scelta che si effettua è quella di avere una composizione altamente qualificata del Consiglio per le pari opportunità, i cui componenti, previsti nel numero di sette, devono essere in possesso della cittadinanza italiana, nonché di diploma di laurea in ambito giuridico, economico, politico, sociale e psicologico, ovvero di comprovata esperienza almeno quinquennale maturata presso associazioni, organizzazioni, Enti, aziende pubbliche o private. I candidati devono avere elevata e riconosciuta competenza, in ogni caso, negli ambiti di intervento riconducibili alle funzioni e ai compiti del Consiglio delle pari opportunità. È previsto che alle sedute del CPO partecipi, su invito dello stesso organismo, il Consigliere di parità regionale. Il testo si compone di quindici articoli suddivisi in tre titoli. Definito all articolo 1 il ruolo e il contesto di azione del CPO, nel Titolo I sono disciplinate le modalità di elezione, le cause di ineleggibilità ed incompatibilità. In particolare, si segnala l applicazione della legge regionale numero 25/2009 in tema di nomine del Consiglio regionale e la durata in carica. Per quanto riguarda la sede si recepisce la novità prevista dal nostro nuovo Statuto che pone il CPO presso il Consiglio regionale, non più presso la Giunta, Consiglio regionale che fornisce i locali, le risorse umane e strumentali adeguate alle funzioni da svolgere. Nel Titolo II sono disciplinate le modalità di esercizio delle funzioni consultive, di proposta e di controllo allo scopo di realizzare le finalità di cui agli articoli 11 e 63 dello Statuto. In particolare, si stabilisce che il CPO valuti lo stato di attuazione nella Regione delle leggi statali e regionali, nonché della normativa dell Unione Europea inerenti le pari opportunità, fornisca indicazioni per la redazione dei documenti programmatori della Regione ed esprima parere sulle proposte di legge regionale in materia statutaria, elettorale e di nomine, sui progetti di legge e sugli atti che hanno rilevanza diretta o indiretta in materia di pari opportunità. Si prevede, inoltre, che il CPO operi per la diffusione della cultura della parità in Lombardia, così come previsto dallo Statuto, promuovendo iniziative di diffusione delle informazioni acquisite nei confronti delle istituzioni, della società civile, nonché, in linea generale, del mondo dell informazione.

17 13 Si conferma la collocazione presso la Giunta regionale, come già previsto dalla legge 2 maggio 1992, n. 16 (Istituzione e funzioni della Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna), dell albo regionale delle associazioni e dei movimenti per le pari opportunità, la cui gestione è affidata alla stessa Giunta regionale, nonché del centro risorse regionale per l integrazione delle donne nella vita economica e sociale, organismo che ha un attività intensa e utile. Il Titolo III contiene le disposizioni finali e le abrogazioni. Sul provvedimento si sono svolte numerose audizioni con associazioni e organizzazioni in rappresentanza della società civile, dalle quali sono emersi utili contributi per la formalizzazione del testo. Un ringraziamento particolare va, infatti, a tutte queste associazioni che hanno dato suggerimenti e idee utili al nostro lavoro. In particolare, è stata recepita l istanza di aumentare il numero dei componenti: rispetto al testo iniziale che prevedeva cinque componenti, sono stati portati a sette, quindi, è stata recepita l istanza di avere una rappresentanza più ampia, senza peraltro creare un organismo pletorico e comunque nel rispetto della tendenza al contenimento della spesa. Anche con riferimento ai requisiti dei componenti si è previsto, in alternativa al diploma di laurea, un esperienza quinquennale sulle materie riconducibili agli ambiti di intervento del CPO, in accoglimento di richieste pervenute in tal senso. Non è stato possibile accogliere l istanza che il CPO fosse composto unicamente da donne, in quanto il nostro stesso Statuto prevede la promozione della democrazia paritaria. Peraltro, chiaramente, in sede di presentazione delle candidature, i Gruppi e i Consiglieri potranno fare delle scelte politiche autonome sulle persone da candidare. Per l istruttoria e la stesura del testo è stato costituito un Comitato ristretto che ha svolto sei sedute. Un ringraziamento particolare vorrei fare non solo al Presidente della Commissione Zuffada, ma a tutti i componenti del Comitato ristretto della II Commissione, perché abbiamo lavorato intensamente, quindi, i Consiglieri Mirabelli, Marcora, Cremonesi, Ruffinelli, Valmaggi e Peroni. Vorrei ringraziare anche i funzionari tutti del Consiglio, ma in particolare della II Commissione, la dottoressa Elisa Restelli e il dottor Giuliano Banterle, che davvero ci hanno sostenuto tecnicamente in modo egregio nella redazione del testo. Un ringraziamento particolare, consentitemelo, anche alla dottoressa Marilena La Fratta della Giunta regionale, che ci ha dato modo di approfondire alcuni temi molto importanti e che ha dato il suo contributo anche alla redazione materiale del testo. Abbiamo fatto di tutto per arrivare a un testo condiviso il più possibile. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Anticipo che ho presentato un emendamento, alla norma finanziaria, ma è un emendamento tecnico. Si tratta di una semplice dimenticanza. Laddove si prevedono gli oneri derivanti dall articolo 5, che è quello sui compensi, ho aggiunto appunto il riferimento all articolo 6, che è quello in generale del funzionamento e che, per una svista, non è stato riportato. Grazie a tutti per il lavoro svolto. Presidenza del Vice Presidente Nicoli Cristiani Ha la parola il Consigliere Valmaggi.

18 14 VALMAGGI Sara Signor Presidente, com è stato ricordato nella relazione del Presidente Fatuzzo, oggi, con l approvazione di questa legge, noi andiamo incontro alla necessità di applicare fino in fondo il nostro Statuto regionale, che, all articolo 11, richiama il principio della democrazia paritaria - poi su questo ci torno - e prevede appunto l istituzione del Consiglio delle pari opportunità. Noi oggi, con l approvazione di questa legge, modifichiamo anche una legge importante, che è la legge n. 16 del 1992 che, a nostro avviso, ha svolto più che egregiamente la sua funzione. Proprio perché modifichiamo quella legge, mi pare opportuno oggi ricordare l unico Presidente donna che questa Regione ha avuto, Fiorella Ghilardotti, che quella legge ha fortemente voluto e che nel tempo che gli è stato dato ha lavorato anche per applicarla ed applicarla bene e fino in fondo. Quella legge istituiva un organismo di tutela del principio delle pari opportunità, che era la Commissione regionale per le pari opportunità. Io voglio ringraziare anche le donne che negli anni hanno fatto parte di questa Commissione. Oggi noi siamo consapevoli, nel momento in cui abbiamo presentato il nostro progetto di legge, che poi è stato uno dei testi in discussione nel gruppo di lavoro e in Commissione, che molte cose e molte situazioni sono cambiate, riguardo al tema di cui discutiamo oggi, cioè il tema delle pari opportunità. Tra le cose importanti che sono variate dal punto di vista normativo e legislativo, oltre il cambio delle norme nazionali e costituzionali, è cambiato anche il nostro Statuto regionale. In particolare, all interno dello Statuto regionale è stato approvato l articolo 11, che riconosce appunto il principio della democrazia paritaria, che è altra cosa, è qualcosa in più rispetto alla tutela delle quote, è un principio che ha come caratteristica fondante la necessità di costruire, nei diversi ambiti e in particolare in, la democrazia compiuta. La democrazia compiuta si costruisce con una pari rappresentanza di uomini e donne all interno di tutte le Istituzioni e anche degli altri organismi che sono partecipati dalle Istituzioni. La nostra è l unica Regione in Italia che ha nello Statuto questo principio, quello appunto della democrazia paritaria. Noi ne dovremmo essere orgogliosi. Tuttavia, credo che il lavoro per applicare fino in fondo quel principio sancito dallo Statuto è ancora lungo, anche e soprattutto in. Lo ricordiamo spesso, ma lo voglio ricordare anche qui oggi, noi sappiamo che la rappresentanza istituzionale delle donne sedute in questo Consiglio non è una rappresentanza istituzionale degna della presenza effettiva delle donne in, del lavoro che svolgono le donne in Regione Lombardia, del lavoro nelle aziende e nei centri di produzione, anche della doppia fatica e cura che fanno le donne per raggiungere determinati livelli anche in. La rappresentanza numerica delle donne in questo Consiglio non è degna dei risultati che hanno raggiunto le donne della, non è degna l unica rappresentante, ovviamente in termini quantitativi, l unica presenza femminile all interno della Giunta, non è degna della forza delle donne della anche la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate da. Per cui, il lavoro per applicare fino in fondo quel principio statutario in questa Regione è ancora lungo da fare. L auspicio è che, approvando questa legge, il nuovo Consiglio delle pari opportunità possa lavorare efficacemente per tutelare un principio, ma anche per tutelare la presenza e la garanzia delle donne nei diversi gradi istituzionali, al fine di sancire il principio della democrazia. Non è un tema di tutela di una parte, è il tema della tutela del principio democratico della pari rappresentanza. C è un lavoro di azione positiva che dovrà fare questo Consiglio, c è un lavoro che sicuramente viene dopo la funzione di controllo, che è quello della necessità di una diffusione della cultura delle pari opportunità nella nostra Regione.

19 15 Anche su questo c è un lavoro da fare; io, Colleghi, lo voglio dire con franchezza e lo voglio dire soprattutto ai Colleghi uomini di questo Consiglio, è un lavoro da fare anche all interno di quest aula, talvolta credo che sia necessario farlo anche all interno di quest aula. Questo è un compito nostro, delle donne, ma io spero anche degli uomini e dovrà essere anche uno, non il solo, compito del nuovo Consiglio delle pari opportunità. Dal 1992 ad oggi molte cose sono mutate. Anche le esigenze che portano alla necessità di istituire un organismo che tuteli il principio delle pari opportunità è cambiato. La riflessione che abbiamo fatto in Commissione e nel gruppo di lavoro, presentando i nostri progetti di legge, è una riflessione che nasce dall esigenza di istituire un Consiglio che abbia come scopo prioritario, funzione prioritaria, la funzione del controllo sugli atti, sia sugli atti della Giunta, sia sul processo legislativo, affinché il processo legislativo sia effettivamente applicato nella tutela dei principi delle pari opportunità e sia anche di controllo sugli atti conseguenti a quelli che vengono dopo le delibere e le leggi, gli atti amministrativi. La precedente Commissione per le pari opportunità era costituita da tredici persone. Il Consiglio che oggi proponiamo sarà costituito da sette persone e c è sostanzialmente un dimezzamento. Io credo sia importante sollecitare o comunque richiamare un principio fondamentale. Queste sette persone che faranno parte del nuovo Consiglio delle pari opportunità dovranno avere un alta competenza, un alta competenza professionale, un alta competenza in termini di conoscenza giuridica dei percorsi e dei processi amministrativi, un alta competenza ed esperienza in temi che riguardano le pari opportunità. Questo credo debba essere un principio da sottolineare con forza, perché il lavoro di controllo è un lavoro spesso sottovalutato. Invece, è un lavoro fondamentale, anche nel sostegno e nell aiuto a chi ha altre e diverse funzioni di controllo come le nostre funzioni, per cui le funzioni dei Consiglieri. Questa sarà la sua funzione fondamentale, quella del controllo e della valutazione degli atti. Su quello dovranno essere prodotte delle relazioni che, io auspico, saranno oggetto anche dell interesse dei Consiglieri. Poi, è importante che questo nuovo Consiglio abbia comunque un rapporto fondamentale con l altra ricchezza tipica della nostra Regione, che è stata citata nella relazione dal Presidente Fatuzzo, che è rappresentata dalle molteplici associazioni presenti nel nostro territorio, che da anni, in maniera diversa e diversificata, si battono per la tutela del principio delle pari opportunità. Per cui, è importante che questo Consiglio costruisca relazioni forti, sia con la Giunta, che ha e conferma alcune competenze importanti che sono richiamate in questa legge, e con gli Uffici della Giunta, che giustamente sono stati citati e che in questi anni hanno lavorato per la valorizzazione dell associazionismo e per la produzione di atti che vanno nel senso della tutela delle pari opportunità, sia un rapporto diretto con le associazioni iscritte a quest albo. Nel progetto di legge, è già stato detto, sono comunque tutelate anche dal punto di vista finanziario alcune attività che giustamente, a mio avviso, rimangono in capo alla Giunta e che sono la tenuta dell albo delle associazioni, l implementazione del centro risorse per le iniziative rivolte alle donne nella vita economica e sociale e alle attività di ricerca e formazione. Il Consiglio avrà un altro compito fondamentale e forte e dovrà avere, io credo, almeno tre caratteristiche: l autorevolezza, la competenza e l autonomia. Questo è un altro principio fondamentale. Abbiamo voluto che fosse in capo al Consiglio proprio per garantirgli la massima autonomia dai luoghi della decisione politica di e della Giunta. Per esercitare fino in fondo questa autonomia è indispensabile che questo nuovo organismo abbia le risorse umane e strumentali per lavorare efficacemente e che le competenze che saranno utilizzate in questo Consiglio abbiano il giusto riconoscimento economico, così da non lasciare questo impegno sulla carta ma dargli gambe per aiutare a costruire una che sia effettivamente più attenta ai bisogni e alle necessità delle donne.

20 16 La parola al Consigliere Mirabelli. MIRABELLI Franco Mi dispiace che non ci sia in quest aula la dovuta attenzione a quello che comunque è un adempimento statutario importante che stiamo compiendo e che interviene su un tema - dico solo questo perché voglio intervenire sull ordine del giorno che abbiamo presentato - su cui questo Consiglio, questa Regione e la politica hanno molto da lavorare. Come diceva la collega Valmaggi, è la composizione stessa di questo Consiglio, della Giunta, dei consigli di amministrazione degli Enti che la Regione presiede che ci dice che c è molto da lavorare per mettere in campo politiche e azioni positive per garantire quel percorso importante, necessario ed europeo che porta al riconoscimento concreto e fattivo della parità di genere. In particolare, credo che noi abbiamo molto da fare in questa Istituzione, ma credo che abbiamo molto da fare anche sul territorio perché questo principio si affermi. Quello che attribuiamo al Consiglio per le pari opportunità è un compito sicuramente gravoso che vogliamo affidare, così abbiamo deciso, a persone molto qualificate ed esperte; se vogliamo però che queste persone siano in grado davvero di assolvere ai compiti che la legge costitutiva del Consiglio affida allo stesso, dobbiamo sapere che devono essere messe in condizione di lavorare, in condizione di assolvere agli impegni che la legge prevede, cioè dare parere obbligatorio su tutti gli atti e le proposte che il Consiglio regionale produce, mettere in campo iniziative che alimentino la partecipazione in rapporto con le associazioni iscritte all albo. Dunque, un lavoro molto significativo. Per questo abbiamo presentato quest ordine del giorno, perché il Consiglio ha bisogno di essere messo nelle condizioni di assolverlo. Questo vuol dire che occorre che ci sia una struttura tecnica di supporto adeguata, che ci siano finanziamenti adeguati e un riconoscimento adeguato alle qualifiche che richiediamo per essere nominati nel Consiglio delle pari opportunità, adeguato alle personalità che vogliamo introdurre in questo Consiglio. Quindi, strumenti e finanziamenti. Con la legge noi abbiamo delegato all Ufficio di Presidenza la necessità di stabilire le quantità e le modalità di funzionamento da questo punto di vista del Consiglio. L ordine del giorno è teso a chiedere all Ufficio di Presidenza appunto questo, di essere attento a mettere nelle condizioni migliori per lavorare e per assolvere ai compiti importanti che attribuiamo al Consiglio per le pari opportunità. Rendo noto all aula che è pervenuta la richiesta di iscrizione della: MOZ/0133, in data 19 aprile 2011, a firma dei Consiglieri Bettoni, Gaffuri, Tosi, Pizzul, Prina, Santantonio, Costanzo, Alfieri, Mirabelli, Martina, Girelli, Barboni e Ferrari, concernente la tutela dei lavoratori transfrontalieri lombardi. Detta mozione verrà iscritta all ultimo punto dell ordine del giorno odierno. Comunico che il Presidente Boni è rientrato dal congedo. La parola al Consigliere Ruffinelli.

21 17 RUFFINELLI Luciana Signor Presidente, cari Colleghi, oggi discutiamo di un progetto di legge frutto di un buon lavoro in sede di Comitato ristretto della Commissione II Affari Istituzionali e condiviso ampiamente da tutte le forze politiche che hanno partecipato ai lavori. Abbiamo sentito la collega Fatuzzo descrivere nel dettaglio il progetto di legge, sul quale facciamo anche noi alcune considerazioni. Questo progetto attua uno specifico organismo previsto dallo Statuto di Autonomia della Regione Lombardia, con ciò contribuendo a caratterizzare questa legislatura come il compimento di riforme avviate e lo sviluppo e il perfezionamento della normativa regionale, in questo caso su un tema fondamentale come quello dell attuazione del principio di parità e uguaglianza fra donne e uomini nella vita sociale. La giunge ad avere un organismo innovativo rispetto alla precedente Commissione regionale Pari Opportunità e rispetto alle altre Regioni, un organismo che dovrà verificare e valutare l applicazione delle norme regionali, individuando le eventuali norme discriminatorie e suggerendo gli strumenti per giungere alla piena realizzazione del principio di parità. Avrà, inoltre, un altro rilevante compito, quello cioè della diffusione della cultura della parità in Lombardia. È un principio che la Lega ha voluto fortemente restasse in questa legge. Il percorso regionale si inserisce perfettamente in quello europeo, di cui ricordo brevemente alcuni passaggi: la direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 19 dicembre del 1978 per la parità tra uomini e donne in materia di sicurezza sociale e di tutela della maternità; la decisione della Commissione Europea del 9 dicembre 1981 con la quale si crea un Comitato consultivo per l uguaglianza; il Trattato di Amsterdam del 1997 che, tra l altro, si pone l obiettivo di eliminare l ineguaglianza; la carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori adottata a Strasburgo nell 89; il Trattato di Maastricht. Gli stessi principi li troviamo nella nostra Costituzione e sono recepiti nel nostro ordinamento con decreti legislativi in materia di pari opportunità, come il codice delle pari opportunità tra uomo e donna che pone le basi del riassetto delle disposizioni vigenti in materia. Anche la Regione, per realizzare compiutamente l obiettivo delle pari opportunità, deve dotarsi di validi strumenti e adeguare la propria normativa, vagliando l efficacia delle misure adottate. Deve sviluppare una rete di interlocutori e un azione di sensibilizzazione costante. Deve monitorare l evoluzione della materia delle pari opportunità per scambiare esperienze. Con il progetto di legge che approviamo oggi diamo vita a un organismo, come dicevo, innovativo a cui affidiamo la missione di realizzare, o quanto meno di favorire la realizzazione di fondamentali obiettivi spesso invocati ma mai pienamente raggiunti, tra i quali ricordo, a titolo di esempio e in maniera non esaustiva, l inclusione nelle istituzioni e nel mercato del lavoro delle donne per ridurre la disparità di genere, una migliore organizzazione della produttività e della qualità del lavoro per favorire una migliore conciliazione tra la vita familiare e quella professionale, l elaborazione di progetti inerenti le problematiche della parità e delle pari opportunità, l acquisizione e l organizzazione di informazioni anche attraverso banche dati e la promozione di iniziative conseguenti. L eccellenza della nostra Regione non potrà dirsi veramente raggiunta fino a quando non saranno del tutto rimossi gli ostacoli che impediscono la completa inclusione delle donne nella vita sociale e che oggi continuano a riguardare, purtroppo, alcune fasce sociali, taluni ruoli precisi, è stata ricordata la politica, alcune culture subentranti come l Islam, le generazioni più giovani in cui le ragazze stentano a trovare lavoro e quelle di mezza età per cui le donne vengono espulse dal mondo del lavoro. Concludo associandomi al ringraziamento per le Commissioni che negli anni si sono succedute alle pari opportunità e hanno lavorato proprio per questi obiettivi.

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