La medicalizzazione della gravidanza e del parto
|
|
- Oliviero Tonelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi del Sannio Facoltà di Economia La medicalizzazione della gravidanza e del parto Tesi di Maria Giovanna Esposito Relatore: Prof. Paola Mancini a.a
2 INTRODUZIONE Il fenomeno Circa un secolo fa, la medicina andava di pari passo con la scienza e la fisica classica e meccanica, applicando queste discipline scientifiche al corpo umano e alle sue funzioni. Tale visione venne adottata anche nell ambito della gravidanza e del parto. I sistemi occidentali di assistenza medica sono oggi caratterizzati dall utilizzo del potere della scienza: essi, infatti, hanno una visione meccanicistica del corpo umano il quale può essere riparato meccanicamente, cioè mediante farmaci e chirurgia. Coerentemente a concezioni come queste, il periodo prenatale viene considerato come una fase che porta con sé un alto rischio di patologia e il parto è ritenuto un problema medico. Quindi, il presupposto sul quale si basa il modello medico è che la gravidanza e le fasi ad essa connesse sono patologie. La donna, vista come soggetto passivo, nel periodo che va dal concepimento al parto, è sotto stretto controllo medico, con esami preventivi e cure particolari per le pazienti ritenute ad alto rischio. Ciò fa sì che nelle soluzioni tecnologiche vi si ripone sempre più una maggiore fiducia ritenendole non tanto appropriate bensì necessarie. Non sono però da trascurare i fattori psicologici, sociali e ambientali che devono essere enfatizzati in quanto determinanti per la salute della donna in stato interessante e per il nascituro. Se si tiene conto di questa concezione la gravidanza non è una malattia, ovvero un processo puramente fisiologico e biochimico ma combinato ad elementi mentali e spirituali. Lo stesso dicasi per il parto. La gestante non deve essere necessariamente trattata come una paziente e non necessariamente il parto richiede una procedura chirurgica, naturalmente salvo i casi di gravidanze a rischio. Quindi la tecnologia non va rifiutata ma utilizzata in modo adeguata. Da quando la riproduzione umana è divenuta campo esclusivo della medicina, la gravidanza e il parto sono stati trasformati in eventi medici, da 3
3 curare. Da un loro stato naturale si è passati a quello patologico: si fa sempre più largo un procedimento standardizzato e specialistico rivolto indiscriminatamente a tutte le donne, anche a quelle in perfetta salute. Queste ultime sembrano aver perduto anche la capacità di scegliere strumenti, modalità e tempi per affrontare al meglio la maternità e di conseguenza aumentano le loro tensioni, paure e insicurezze. Nell ambiente medico, si assiste ad un uso di procedure che sono state testate su gruppi a rischio, nella convinzione che se una procedura è efficace nell assistenza del rischio, a maggior ragione sarà efficace nei casi normali : gli interventi, l uso esclusivo di esami, test diagnostici (anche quelli invasivi) e i tagli cesarei si fanno sempre più numerosi. Ciò non si mostra funzionale ad un miglioramento effettivo dell assistenza della gravidanza sino al parto, ma all organizzazione della stessa struttura sanitaria. Attualmente, in tutti i paesi sviluppati, incluso il nostro, si sta assistendo ad una crescente medicalizzazione della gravidanza e del parto, ovvero ad un aumento della frequenza di procedure diagnostiche e terapeutiche complesse e invasive estese alla totalità delle gravidanze senza nessuna prova scientifica della loro necessità ed efficacia. Situazione, questa, che porta con sé conseguenze negative non solo alla sanità, alla quale vengono tolte delle risorse in quanto si sostengono delle inutili spese, ma anche alla persona stessa delle donne, di cui anziché tener conto delle sue necessità fisiologiche e psicologiche (e anche del bambino), si bada alle necessità dei medici e del sistema ospedaliero. I protocolli Per fronteggiare questo problema, l OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, nata nel 1948 per ben definire i sistemi sanitari nazionali, ha posto molta attenzione sulla sorveglianza della gestazione, del parto e del periodo postnatale. Infatti essa esaminò i servizi all assistenza nel percorso nascita per poi formulare, nel 1985, delle conclusioni alla cui base c è il 4
4 principio che la gravidanza non è una malattia ma un processo naturale e normale durante il quale ogni donna ha il diritto di ricevere un assistenza appropriata e che essa abbia un ruolo centrale in tutti gli aspetti di questa assistenza, compresa la partecipazione nel pianificare e valutare l assistenza stessa. Per quanto concerne le cure prenatali, il modello raccomandato dall OMS prevedeva inizialmente una visita al mese fino alla 30 a settimana, 2 al mese dalla 30 a alla 36 a settimana e poi una a settimana fino al momento del parto, per un totale di visite. Diversi studi dimostrarono però che tale modello non si basava su evidenze scientifiche (Villar, Carroli et al., 2006; Banta, 2003) e non giustificava le differenze nel ricorso alle cure che si riscontravano fra paesi o all interno di uno stesso paese (Blondel et al., 1986; Haertsch et al., 1999). Il motivo per il quale non esisteva una certa concordanza tra protocollo e pratica è da ricercare nella limitata sperimentazione delle cure prenatali. Alcuni anni dopo le raccomandazioni dell OMS furono sì snellite ma comunque prove di controllo randomizzato le confermarono. Infatti, il nuovo modello proposto dall OMS elimina le cure che possono essere considerate superflue per le donne con gravidanze non a rischio riducendo le cure prenatali a solo 4 visite, che possono essere effettuate anche da un ostetrica o dal medico generico e che includono ogni volta un controllo accurato delle condizioni a rischio: misurazione della pressione sanguigna, esame delle urine, 2 analisi del sangue, 1 ecografia ostetrica entro la 24 a settimana per confermare l età gestazionale, una serie di screening ed una specifica educazione sanitaria. Inoltre l OMS suggerisce una percentuale di parti cesarei non superiore al 15%, nella maggioranza dei casi. Quindi tale protocollo si propone come obiettivo la riduzione dell intensità di cure e di usare procedure di provata efficacia in modo che non si interferisca nell evoluzione naturale. Inoltre la ricerca nei paesi sviluppati ha evidenziato che non sono tanto i fattori medici, ma quelli socio-economici a spiegare maggiormente le differenze dell uso delle cure prenatali nei paesi occidentali. 5
5 In Italia, dato che la mortalità materna e infantile toccano i livelli più bassi tra quelli caratteristici dei paesi sviluppati, il Ministero della Salute nel 1998 ha decretato la possibilità alle donne in gravidanza di poter usufruire gratuitamente nelle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, inclusi i consultori, di: 8 visite, 3 ecografie ostetriche (la seconda delle quali è di tipo morfologica e dovrebbe essere effettuata fra il quinto e il sesto mese di gestazione), un esame delle urine ad ogni visita, 3 esami del sangue, lo screening per l HIV, la diagnosi prenatale per le donne di oltre 34 anni e/o con precedenti familiari che la consiglino. Nonostante nel nostro paese la quantità delle cure prenatali raccomandata sia maggiore di quella suggerita dall OMS, le donne italiane medicalizzano sempre più la loro gravidanza. Ma non solo. I tagli cesarei aumentano vertiginosamente, diventando ormai di routine. 6
La Gravidanza fisiologica o presunta tale: il ruolo del territorio
La Gravidanza fisiologica o presunta tale: il ruolo del territorio 17 giugno 2016 Dott.ssa M.R.Giolito Dott.ssa P. Ghiotti Coordinamento Regionale dei Consultori Assessorato Tutela della Salute e Sanità
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1666 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore SILVESTRI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 GIUGNO 2007 Disposizioni in materia di professione sanitaria ostetrica
DettagliFUCCI, CIRACÌ, POLVERINI, VIGNALI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3095 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI FUCCI, CIRACÌ, POLVERINI, VIGNALI Norme per la promozione del parto fisiologico Presentata
DettagliIl ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche
Il ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche "La tutela della salute in ambito materno-infantile costituisce un impegno di valenza
DettagliL assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana
L assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia eleonora.fanti@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana XXXVII Congresso
Dettagli- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP
Il percorso nascita nell ASL di Lecco tra territorio e ospedale 13 dicembre 2014 Indicatori di salute e percorso nascita - Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e
DettagliDal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio
Dal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio Giovanna Faggiano L'OSTETRICIA E LE EVIDENZE 2014: PRESENTE E FUTURO PER SCELTE EFFICACI... con uno sguardo
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail LAVAZZA ELENA Nazionalità italiana Data di nascita 03,08,1953 ESPERIENZA LAVORATIVA
DettagliCdL in Infermieristica VECCHIO ORDINAMENTO Studenti immatricolati fino all a.a. 2010/2011
CdL in Infermieristica VECCHIO ORDINAMENTO Studenti immatricolati fino all a.a. 2010/2011 Patologia Medicina Interna Generale e Farmacologia Medicina Interna Specialistica Chirurgia Generale e Specialistica
DettagliRapporto sulla Natalità
REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale SALERNO 3 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Salerno 3 Anno 2005 A cura di: GIUSEPPE DELLA GRECA, ANNA MARIA TRANI, GIUSEPPINA MONTORO PREMESSA
DettagliAMBULATORIO DI MEDICINA INTEGRATA PER LA SALUTE DELLA DONNA
AMBULATORIO DI MEDICINA INTEGRATA PER LA SALUTE DELLA DONNA PREMESSE L OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ha stabilito che alla salute delle donne deve essere dato il più elevato livello di visibilità
DettagliL ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità
L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità garantendo continuità assistenziale durante tutto il percorso gravidanza, parto, puerperio
DettagliTappe essenziali nella proposta di diagnosi prenatale SAPERE PER SCEGLIERE
DIAGNOSI PRENATALE la diagnosi prenatale è un insieme di indagini strumentali e di laboratorio finalizzate al monitoraggio dello stato di salute del concepito durante tutto il decorso della gravidanza
DettagliPARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007
PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 Paolo Longoni CSeRMEG, Milano P.L. 2007 1 Questa mattina Certezza e incertezza in Medicina Generale Gli screening Il caso del PSA P.L. 2007 2 interventi
DettagliDirettiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita.
Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita. LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti: la Legge regionale 27/89 Norme concernenti la realizzazione di politiche di sostegno
DettagliMetodologia per valutare l aderenza nelle terapie farmacologiche
Metodologia per valutare l aderenza nelle terapie farmacologiche U.O. Farmacia Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord MISURARE L ADERENZA METODI diretti indiretti Terapia direttamente osservata
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
RELAZIONE ILLUSTRATIVA L esigenza di un disegno di legge che promuova la tutela dei diritti della partoriente, il parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato nasce dalla convinzione che
DettagliIl Percorso Materno Infantile in Regione Toscana. Anno 2012
Il Percorso Materno Infantile in Regione Toscana Focus sui Migranti Anno 2012 Anna Maria Murante Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna Le fonti dei dati Le fonti dei dati Flusso Certificato
DettagliPERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio
PERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio Tullia Todros Dipartimento di Ostetricia e Neonatologia ASO OIRM-Sant Anna Università di Torino Università di Torino Centro Interdisciplinare
DettagliRapporto sulla Natalità
REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale NAPOLI 2 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Anno 2005 A cura di: ANTONINO PARLATO - PAOLO RUSSO PREMESSA L Azienda Sanitaria Napoli
DettagliCONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA
Sono strutture preposte alla tutela della salute della donna, del bambino e della famiglia. Si caratterizzano per le attività di promozione, informazione e prevenzione. Comprende le seguenti macroaree
DettagliLA MEDICALIZZAZIONE DELLA NASCITA
LA MEDICALIZZAZIONE DELLA NASCITA Michele Grandolfo Reparto Salute della donna e dell età evolutiva LA NASCITA Una cartina di tornasole: Per la qualità dei servizi socio-sanitari Per i modelli di riferimento
DettagliREGIONE DEL VENETö 32 23MAR.2017 DEL. giunta regionale. Mod. B - copia
DEcRET0 N REGIONE DEL VENETö giunta regionale 32 23MAR.2017 DEL OGGETTO: Approvazione del documento di indirizzo operativo per 1 identificazione precoce e Ia gestione della sepsi in ostetricia. NOTE PER
DettagliLa Nascita in Italia e a Pordenone
La Nascita in Italia e a Pordenone Promozione e valutazione della qualità di modelli operativi Risultati 1 questionario Responsabili della ricerca: dott. Elodia Del Pup, dott. Tiziana Martuscelli Gruppo
DettagliUna sala operatoria per i bambini di Rosangela
Una sala operatoria per i bambini di Rosangela L idea del progetto è nata nel Novembre 2005 a seguito delle indicazioni dell Organizzazione Mondiale della Sanità che sollecitava interventi medici a tutela
DettagliFlori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014
Le politiche per ridurre le nascite premature in Lazio Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014 Epidemiologia delle nascite pretermine (I)
DettagliL assistenza al post partum Silvia Vaccari
Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula
DettagliIL SISTEMA REGIONALE PER IL PERCORSO NASCITA
Allegato A IL SISTEMA REGIONALE PER IL PERCORSO NASCITA Con la DGR 298/2012 e la successiva DGR 1226/2012 la Regione Toscana ha disciplinato l'organizzazione del sistema dei servizi pediatrici ed ha istituito
DettagliNEL 2016 SONO NATI 9010 BAMBINI NEI PUNTI NASCITA DELL'AUSL TOSCANA CENTRO
NEL 2016 SONO NATI 9010 BAMBINI NEI PUNTI NASCITA DELL'AUSL TOSCANA CENTRO IL PRIMATO A PRATO CON 2502 NASCITE. IN DIMINUZIONI LE MADRI ITALIANE, IN AUMENTO QUELLE STRANIERE Scritto da Vania Vannucchi,
DettagliAUSL 6 Palermo. in relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69 INFORMAZIONI PERSONALI
in relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69 AUSL 6 Palermo INFORMAZIONI PERSONALI COGNOME, Nome SCHILLACI, Michele Data di nascita 27/06/1949 Posto di lavoro
DettagliIndice delle tavole statistiche
CONDIZIONI DI SALUTE E RICORSO AI SERVIZI SANITARI. ANNO 2013 1 Indice delle tavole statistiche Parte prima - Le condizioni di salute della popolazione 1.1 La salute percepita Tavola 1.1.1 Tavola 1.1.2
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliTABELLE DATI REGIONALI
INDAGINE CONOSCITIVA SUL PERCORSO NASCITA, 2002 ASPETTI METODOLOGICI E RISULTATI NAZIONALI Michele Grandolfo, Serena Donati e Angela Giusti Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione
DettagliREGIONE SICILIA AZIENDA OSPEDALIERA PAPARDO. Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia. Direttore: Dott: S. Caudullo
REGIONE SICILIA AZIENDA OSPEDALIERA PAPARDO Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia Direttore: Dott: S. Caudullo L U.O.C. rappresenta un punto di riferimento per la patologia complessa sia
DettagliTranslucenza Nucale e Difetti Cromosomici: valutazione della letteratura internazionale alla luce della nostra esperienza clinica
Università degli Studi di Ancona Facoltà di Medicina e Chirurgia Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologica SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA Direttore: Prof. Giuseppe Gioele Garzetti
DettagliLa valutazione del percorso nascita come strumento di governance
La valutazione del percorso nascita come strumento di governance Manila Bonciani, Barbara Lupi Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna, Pisa Valutazione e governance La raccolta sistematica
DettagliUnità Operava Complessa: Ostetricia e Ginecologia
REPARTI Unità Operava Complessa: Ostetricia e Ginecologia Reparto di Ostetricia e Puerperio Pad. 30, Piano 3, Ospedale Donna e Bambino Tel: 045 812 2746 (Puerperio) 045 812 2747 (Ostetricia) Referente:
DettagliRACCOMANDAZIONI DI COMPORTAMENTO CLINICO SUL PERCORSO NASCITA COLLEGIO PROVINCIALE DELLE OSTETRICHE DI ROMA
RACCOMANDAZIONI DI COMPORTAMENTO CLINICO SUL PERCORSO NASCITA COLLEGIO PROVINCIALE DELLE OSTETRICHE DI ROMA 1 Il D.L.C.P.S. n 233/46, istitutivo degli Ordini e Collegi Professionali, costituisce la norma
DettagliSTRUMENTI DELL ASSISTENZA OSTETRICA E LORO UTILIZZO
STRUMENTI DELL ASSISTENZA OSTETRICA E LORO UTILIZZO SCELTA PER IL PARTO BOLOGNA 12 Ottobre, 2 Novembre, 16 Novembre ostetrica Giovanna Troiano, AUSL Romagna-Forlì Nel 1985 l Organizzazione Mondiale della
DettagliREGOLE PER L ISCRIZIONE AL SECONDO ANNO
E TABELLA DELLE PER ISCRIZIONE ALL A.A. 2018/2019 (delibera C.C.L. del 28.09.2017 e del 16.03.2018 e 16.10.2018) REGOLE PER L ISCRIZIONE AL SECONDO ANNO Per iscriversi al SECONDO ANNO IN CORSO non è necessario
DettagliPer poter sostenere l esame di: è richiesto il superamento dei seguenti esami
REGOLE PER L ISCRIZIONE AD ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO E TABELLA DELLE REGOLE PER L ISCRIZIONE AL SECONDO ANNO Per iscriversi al SECONDO ANNO IN CORSO è necessario aver superato, entro l appello di recupero
DettagliSessione estiva - Ordinaria C3 Anatomia Umana I prova parziale 03/06/ /06/ /07/ /09/ /09/ /01/ /01/2020
CALENDARIO ESAMI DI PROFITTO a.a. 2018/2019 - CLM MEDICINA E CHIRURGIA CLM MEDICINA E CHIRURGIA - I anno Anno Accademico 2018-2019 - Coorte 2018/2019 12011C3 Anatomia Umana I prova parziale 03/06/2019
DettagliSECONDO APPELLO PRIMO APPELLO SECONDO APPELLO PRIMO APPELLO SECONDO APPELLO PRIMO APPELLO SECONDO APPELLO PRIMO APPELLO SECONDO APPELLO PRIMO APPELLO
I SEDE TO2 CALENDARIO ESAMI A.A. 2014/15 PRIMO ANNO (NUOVO ORDINAMENTO D.M. 270/2004) INSEGNAMENTO APPELLI I SETTEMBRE 2015 INFERMIERISTICA GENERALE STRUTTURA E MORFOLOGIA DEL CORPO UMANO FUNZIONAMENTO
DettagliBreast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino
Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,
DettagliLe Cure amiche della madre
Le Cure amiche della madre P.R. Prosperi Porta Verbania 19 o:obre 2012 Una madre ed un bambino formano una unità biologica e sociale indivisibile; non è possibile considerare la salute e l alimentazione
Dettagli1) Aspetti immunitari biologici della plasmaferesi. Università Cattolica del Sacro Cuore. Roma, 25 Novembre ) Ecografia in ginecologia.
1) Aspetti immunitari biologici della plasmaferesi. Roma, 25 Novembre 1981. 2) Ecografia in ginecologia. Roma, 23 Novembre 1990. 3) Amniocentesi, Cordocentesi. 1 / 10 Roma, 30 Novembre 1990. 4) Terapie
DettagliORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI
Allegato alla deliberazione n. 908 del 30 ottobre 2008 ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI Direzione Medica di Ospedale Servizio di Farmacia Ospedaliera Strutture semplici Direzione Medica del Presidio
DettagliServizio Sanitario della Toscana. Quello che i cittadini devono sapere. Il Dipartimento Materno Infantile
Servizio Sanitario della Toscana Quello che i cittadini devono sapere Il Dipartimento Materno Infantile Liceo Artistico Statale Artemisia Progetto Regionale per migliorare l informazione ed il rapporto
DettagliRapporto sulla Natalità
REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale AVELLINO 2 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Avellino 2 Anno 2005 A cura di: MARIA ANTONIETTA FERRARA - GIUSEPPINA MARINELLI - ADDA MAFALDA
DettagliLa mortalità perinatale è un evento sentinella che richiede audit clinico per valutare la quota di mortalità evitabile. E un buon indicatore della
INDICATORI CONSIDERATI 1. Mortalità perinatale e neonatale 2. Nati non malformati di peso < 1000 g 3. Gravidanze in età adolescenziale (< 16 anni) 4. Proporzione di taglio cesareo Daniela Celin Azienda
Dettagli90 Laurea in Ostetricia Medicina
90 Laurea in Ostetricia Medicina ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Dall a.a. 15/16 il Corso di Laurea in Ostetricia è istituito come Corso Interateneo ed attivato ad anni alterni presso le Università degli di Udine
DettagliATTIVITA' DI COMPLEMENTO ALLA DIDATTICA
ATTVTA' D COMPLEMENTO ALLA DDATTCA CORSO D LAUREA N OSTETRCA ANNO ACCADEMCO /13 PERSONALE COMPARTO Anno di Corso Semestre Corso integrato Disciplina Attività di Complemento richiesta n ore Profilo professionale
DettagliPsicologo di Base: i vantaggi per i pazienti
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliREGOLE PER L ISCRIZIONE AL SECONDO ANNO
E TABELLA DELLE REGOLE PER L ISCRIZIONE AL SECONDO ANNO Per iscriversi al SECONDO ANNO IN CORSO non è necessario aver superato alcun esame entro il mese di Aprile. Gli esami mancanti devono essere superati
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 25 febbraio 2019, n. 233
60 6.3.2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 25 febbraio 2019, n. 233 DGR 1371/2018: modalità di accesso e compartecipazione nell ambito del protocollo regionale delle
DettagliTESI DI LAUREA LE NEOPLASIE IN GRAVIDANZA: IL RUOLO DELL OSTETRICA NELL ASSISTENZA ALLA GESTANTE CON CARCINOMA MAMMARIO.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE AMEDEO AVOGADRO FACOLTÀ DI MEDICINA, CHIRURGIA E SCIENZE DELLA SALUTE CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA Presidente del Corso: Prof. Nicola SURICO TESI DI LAUREA
DettagliB Regolamento dei piani di studio. 1 Anno B COORTE 2012 OSTETRICIA. Anno di definizione/revisione MEDICINA E CHIRURGIA.
Regolamento dei piani di studio B163-12-12 COORTE 2012 OSTETRICIA B007614 Anno di definizione/revisione 2012 Schema di piano Facoltà GEN - PIANO DI STUDIO UFFICIALE MEDICINA E CHIRURGIA Dipartimento Corso
DettagliNATALITÀ NEL LAZIO 2016
NATALITÀ NEL LAZIO 2016 Tasso di natalità nel Lazio e in Italia. 1973-2016 Il tasso di natalità nel Lazio ha raggiunto il minimo storico. Nel 2016 si sono registrati 46.970 nati vivi. Le cause di tale
DettagliAPPELLI ORDINARI A.A CORSO DI STUDIO IN INFERMIERISTICA 1 anno Corso integrato Gennaio Febbraio Giugno Luglio Settembre
Fisica, Biologia, Genetica e Statistica Fisica medica,, statistica, radioprot, lab. Inform., biologia, genetica gen. Genetica med. Università degli Studi di Genova SCUOLA DI SCIENZE MEDICHE E FARMACEUTICHE
DettagliL EVENTO NASCITA NELL ATS INSUBRIA: RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2015
L EVENTO NASCITA NELL ATS INSUBRIA: RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2015 A cura di: DIREZIONE GENERALE U.O.S. Sorveglianza Epidemiologica - U.O.C.
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Allegato n. 2 alla delibera n. 1429 del 30 dicembre 2004 REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 8 via Forestuzzo, n. 41, Asolo (TV) L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ASSETTO ORGANIZZATIVO UNITÀ LOCALE
DettagliIL FUTURO DEGLI INFERMIERI IN NEONATOLOGIA
CONGRESSO NAZIONALE S.I.N. - ROMA 9-11 OTTOBRE 2014 11 Ottobre Sessione Infermieristica ASPETTI CLINICO ASSISTENZIALI TRA SICUREZZA E QUALITA' DELLE CURE PER IL LATE PRETERM Graziella COSTAMAGNA Infermiera
DettagliIL PARTO VAGINALE NELLE PAZIENTI PREECLAMPTICHE: GLI STRUMENTI DELLA FISIOLOGIA APPLICATI ALLA PATOLOGIA
IL PARTO VAGINALE NELLE PAZIENTI PREECLAMPTICHE: GLI STRUMENTI DELLA FISIOLOGIA APPLICATI ALLA PATOLOGIA L Ostetricia e le Evidenze 2017 Presente e futuro per scelte efficaci con uno sguardo alla ginecologia
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 346
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 346 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore DE POLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 MARZO 2013 Norme per la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia
DettagliInformazioni per lo studio medico
Il test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per lo studio medico Indagare il rischio di trisomie fetali con la misurazione della translucenza nucale unitamente alla PAPP-A e alla ß-hCG libera nel siero
DettagliPer poter sostenere l esame di:
REGOLE PER L ISCRIZIONE AL SECONDO ANNO Per iscriversi al SECONDO ANNO IN CORSO è necessario aver superato, entro l appello di recupero di Febbraio relativo all a.a. precedente, 4 esami tra quelli previsti
DettagliCurriculum Vitae di MARINA ZORZI
Curriculum Vitae di MARINA ZORZI DATI PERSONALI nato a ZEVIO il 02-04-1979 Profilo breve Dirigente medico I livello Ostetricia e Ginecologia Ospedale S. Maria del Carmine Rovereto (TN) TITOLI DI STUDIO
DettagliLa classificazione ICD-PM
Sistema di sorveglianza della mortalità perinatale SPItOSS Incontro di formazione per i professionisti sanitari Firenze, 15 giugno 2017, Villa la Quiete La classificazione ICD-PM Serena Donati, Paola D
DettagliANDAMENTO NASCITE
L ATTIVITA DELL OSTETRICIA E GINECOLOGIA DEL S. PAOLO Negli ultimi 25 anni la pratica ostetrica ha subito cambiamenti radicali con risultati eclatanti soprattutto in termini di riduzione della mortalità
DettagliI bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006
I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità Modena 1 marzo 2006 Dal programma salute donna.. favorire un attenzione alla salute femminile
DettagliL EVENTO NASCITA NELL ATS INSUBRIA: RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2016
L EVENTO NASCITA NELL ATS INSUBRIA: RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2016 A cura di: DIREZIONE SANITARIA U.O.S. Registri - U.O.C. Epidemiologia Il
DettagliAPPELLI ORDINARI A.A. 2015-16 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA 1 anno Corso integrato Gennaio Febbraio Giugno Luglio Settembre
Università degli Studi di Genova SCUOLA DI SCIENZE MEDICHE E FARMACEUTICHE C.L. in INFERMIERISTICA Fisica, Biologia, Genetica e Statistica Fisica medica,, statistica, radioprot, lab. Inform., biologia,
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI ISTRUZIONE. Nome / Cognome DOTT. FILIPPO BORRONI. Luogo / Data di nascita. Meina / 18 Agosto 1954
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome / Cognome Luogo / Data di nascita DOTT. FILIPPO BORRONI Meina / 18 Agosto 1954 ISTRUZIONE Sessione 1989 Idoneità Nazionale a Primario in Ostetricia e Ginecologia
DettagliDAL CONCEPIMENTO ALLA NASCITA: DA -9 A 0
DAL CONCEPIMENTO ALLA NASCITA: DA -9 A 0 COUNSELLING PER FARMACISTI Progetto educazionale di Formazione a distanza con il contributo non condizionato di Laboratori Alter Responsabile Scientifico Prof.
DettagliRAPPORTO ANNUALE SINTETICO SULLA NATIMORTALITA
RAPPORTO ANNUALE SINTETICO SULLA NATIMORTALITA Anno 2016 Dipartimento di Governance Servizio Epidemiologia Clinica e Valutativa Trento agosto 2017 A cura di Mariangela Pedron Riccardo Pertile Silvano Piffer
DettagliL EVENTO NASCITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2012
L EVENTO NASCITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2012 A cura di: Dr.ssa M. L. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi,
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche e Sanità Pubblica Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica TESI DI LAUREA Tiroide e gravidanza
DettagliDirezione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Regione Emilia-Romagna
Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Regione Emilia-Romagna 1 L ipotesi di introduzione dei Test Prenatali Non Invasivi (NIPT) nel percorso prenatale del Servizio Sanitario dell Emilia-Romagna
DettagliCurriculum Vitae. Informazioni personali. Indirizzo. Telefono. . Cittadinanza I. Data di nascita. Esperienza professionale
Curriculum Vitae Informazioni personali Nome / Cognome Elisabetta Vaianella Indirizzo Telefono E-mail Cittadinanza I Data di nascita Esperienza professionale 2004 2007 Tirocino di 2230 ore totale presso
DettagliLa salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita
La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita Stefania Guidomei Responsabile DATeR Percorso Nascita e
DettagliD 01 D01. Legge Finanziaria 2001 art.85. Legge Finanziaria 2001 art.85. Legge Finanziaria 2001 art.85 D 05 D05 A V593 A V599 A
N. Descrizione Codice Subcodi ce Note Vecchia Biffatura Biffatura Nuova 1 Prestazioni diagnostiche nell ambito di campagne di screening autorizzate dalla Regione (ad. I comma 4 lett. a del [17]) D 01 D01
DettagliPositivo. A chi si può rivolgere. Ambulatorio della gravidanza (servizio che segue solo le donne in gravidanza)
Donna in età fertile Effettua il test di Positivo Esame ematico Beta-HCG Conferma della A chi si può rivolgere Distretto Consultorio Ambulatorio della (servizio che segue solo le donne in ) Ginecologo
Dettagli82 Laurea in Ostetricia Medicina ATTIVITÀ FORMATIVE CFU S.S.D. DIDATTICO
82 Laurea in Ostetricia Medicina O S T E T R I C I A 1 anno Scienze fisiche e biochimiche 7 I semestre 01.10.2014 - Fisica applicata 1 FIS/07 06.02.2015 - Statistica medica 2 MED/01 - Biochimica 2 BIO/10
DettagliUniversità del Piemonte Orientale - Scuola di Medicina - Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica - aa
Sede del Corso di Laurea Anno Semest re Codice UGOV Padre Codice UGOV Figlio Insegnamento Corso Integrato Disciplina Settore INS CFU Ore Aula Ora Studio Ore Totali Tipo Attività Novara 1 I MS0134 MS0034
DettagliLo Status dell Area Professionale Ostetrica. Dott.ssa Barbara Mazzucato
Lo Status dell Area Professionale Ostetrica Dott.ssa Barbara Mazzucato Percorso Formativo In Italia Laurea in Ostetricia Formazione post-base Finalità del corso: Formare professionisti competenti nell
DettagliSI SCRIVE INFERMIERE. SI PRONUNCIA LAVORO.
SI SCRIVE INFERMIERE. SI PRONUNCIA LAVORO. L Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza, in collaborazione con l Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma, ha attivato
DettagliVia Leonida Bissolati, 57, Brescia - SI SCRIVE INFERMIERE. SI PRONUNCIA LAVORO.
Via Leonida Bissolati, 57, 25124 Brescia - www.poliambulanza.it SI SCRIVE INFERMIERE. SI PRONUNCIA LAVORO. L Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza, in collaborazione con l Università Cattolica
DettagliBUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE
BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE Presentazione delle attività dei servizi sanitari e sociali provinciali : Consultori
DettagliDott.Patrizia Ruggeri. 1 Febbraio 2017
Dott.Patrizia Ruggeri 1 Febbraio 2017 MEDICI DIABETOLOGI DIABETE MALATTIA CRONICA CHRONIC CARE MODEL Centralità della Persona Gestione Integrata Passare dalla cura al prendersi cura significa superare
DettagliPRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2008 SULL IMMIGRAZIONE IN PIEMONTE
PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 28 SULL IMMIGRAZIONE IN PIEMONTE Torino 3 luglio 29 Luisa Mondo Servizio Regionale di Epidemiologia ASL TO3 Regione Piemonte Circa la metà della popolazione immigrata è rappresentata
DettagliIl PAZIENTE ha il diritto:
AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA La Carta dei Diritti e dei Doveri del Paziente è stata elaborata dall U.O. Comunicazione e URP Anno 2018 Il PAZIENTE ha il diritto: ad essere assistito e curato con premura
DettagliINCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia. Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria
Servizio PSAL INCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia Giovanni Pianosi Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria Milano, 5 giugno 2012 PERCHE LA SORVEGLIANZA SANITARIA? La risposta (giuridica) è
DettagliTelemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico
Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica
DettagliPiano di studi del Corso di laurea in Infermieristica Aosta
Piano di studi del Corso di laurea in Infermieristica Aosta INSEGNAMENTO A.A. 0/0 I ANNO I SEMESTRE D.M. 70/04 SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU ORE MED GENERALE MED/ GENERALE M-PSI/07 PSICOLOGIA DELLE
DettagliFARMACI E GENERE: GLI ASPETTI REGOLATORI Prof. Pani Agenzia Italiana del Farmaco
FARMACI E GENERE: GLI ASPETTI REGOLATORI Prof. Pani Agenzia Italiana del Farmaco L immissione in commercio di un medicinale passa necessariamente attraverso una corretta valutazione della popolazione in
DettagliLA MORTALITA INFANTILE : come educare alla prevenzione
LA MORTALITA INFANTILE : come educare alla prevenzione LA STORIA Nel 1971 un gruppo di medici e giornalisti francesi fondano Médecins Sans Frontières (MSF) I NOSTRI PRINCIPI ORGANIZZAZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE
DettagliVALUTAZIONE DEGLI INDICATORI DI SALUTE PERINATALE (ANNI )
ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE Dipartimento per le Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico VALUTAZIONE DEGLI INDICATORI DI SALUTE PERINATALE (ANNI 2007-2017) Introduzione La gravidanza e
DettagliUniversità degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Sede di Foligno
Piano degli Studi A.A. 2014/201 L. 20 - I ANNO I SEMESTRE n. esami INSEGNAMENTI S. S. D. MODULI UNIVERSITARI MODULI A.U.S.L.3 1 BASI DELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA Infermieristica generale Organizzazione
DettagliPRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO
ALLEGATO 10B PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO All inizio della gravidanza, possibilmente nel PRIMO TRIMESTRE (entro 13 settimane+6
Dettagli