Giugno La fase degli alloggi. Obiettivi, azioni e soggetto attuatore

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1 Piano di intervento per il reperimento di abitazioni provvisorie a favore di persone coinvolte nel sisma nelle aree colpite della Provincia di Mantova Progetto Alloggi Giugno 2012 La fase degli alloggi Dopo la fase di immediata emergenza si aprono scenari maggiormente differenziati di bisogno, di natura ricostruttiva delle relazioni, di mantenimento di legami sociali, di ricostituzione anche simbolica delle comunità. Ciò che tuttavia emerge come maggiormente rilevante ed urgente è la questione abitativa che corrisponde al ripristinare nel più breve tempo possibile le condizioni di vita dei nuclei familiari entro spazi sicuri. Il superamento sia di soluzioni provvisorie individuali che lo svuotamento dei campi impone la definizione di un piano organico di reperimento di nuovi alloggi a breve distanza dalla originaria residenza per i nuclei familiari a cui è stata dichiarata inagibile l abitazione. La soluzione abitativa deve tener conto dell opportunità di non allontanare le famiglie dai posti di lavoro e dalla vita delle comunità originarie. Obiettivi, azioni e soggetto attuatore Obiettivo del progetto è quello di innestare un processo virtuoso di matching tra la necessità di riallocare i nuclei familiari e la disponibilità di alloggi sul territorio. L obiettivo generale si traduce quindi nella necessità di censire i bisogni (come si sta già facendo ad opera dei servizi sociali comunali) e di verificare la disponibilità di alloggi sicuri in priorità nelle stesse aree o in quelle limitrofe. In pratica è necessario attivare tre azioni Un azione di rilevazione della domanda di alloggio: con verifica dello stato pregresso delle abitazioni inagibili e delle situazioni familiari Un azione di mediazione linguistico-culturale e accompagnamento relazionale dei nuclei familiari extracomunitari presenti nei campi

2 Un azione di rilevazione dell offerta di locazioni, della disponibilità del mercato immobiliare limitrofo a soddisfare la domanda Per ottenere le finalità sopra indicate si rende necessaria l individuazione di un soggetto operativo che possa facilitare la ricollocazione temporanea delle famiglie in alloggi sicuri e vicini. A tale proposito si è individuato l Associazione Casa per Tutti come gestore della mediazione logistica. L associazione di Enti Casa per tutti comprende tra i soci, la Provincia di Mantova, Caritas diocesana, attraverso l associazione Abramo ONLUS, i Comuni di Gonzaga, Pegognaga, Suzzara, Motteggiana, che sono tra i Comuni interessati dal sisma. Nella sua azione ordinaria e tra i propositi statutariamente stabiliti, Casa per Tutti si occupa della: facilitazione della ricerca di alloggio da parte di nuclei in maggiore difficoltà sociale (in genere segnalati dai Servizi Sociali comunali e i Centri di ascolto delle povertà diocesani) e quindi l incrocio tra domanda e offerta di alloggi, l assistenza nella redazione delle pratiche, la prestazione di garanzia (per apposito fondo) ai proprietari rispetto al rischio di insolvenza; il sostegno nel pagamento delle rate di affitto delle famiglie selezionate secondo criteri obiettivi l assunzione diretta di alloggi in affitto per sublocazione nei casi di grave indigenza. Si tratta dunque di uno strumento pensato per le ordinarie difficoltà che mostra le attitudini per poter operare nell ulteriore emergenza determinata dall evento terremoto se adeguatamente potenziato nelle sue funzioni. Le riflessioni al riguardo sono state ripetutamente condivise in incontri tra la Provincia di Mantova, la Caritas, il CSVM e vari organismi di terzo settore e in sede di assemblea dei soci della associazione Casa per tutti tenuta a Suzzara in data 26 giugno. Si tratterebbe comunque di rifunzionalizzare professionalmente e dare una diversa capacità ed efficacia operativa all Associazione attraverso l assunzione di personale qualificato: una Nuova Casa per Tutti in grado di affrontare e gestire l obiettivo di esaurire il bisogno abitativo della comunità in emergenza. Tra i criteri di azione individuati per lo specifico progetto vi sono: la selezione dei casi secondo il possesso di un certificato di inagibilità dell alloggio pregresso in tutti i Comuni terremotati (a prescindere dall appartenenza dei Comuni stessi all Associazione o meno) la considerazione dei redditi e degli eventuali sussidi a disposizione per la definizione delle misure e dell entità degli interventi lo stretto rapporto di comunicazione con i Servizi Sociali comunali e i Centri di ascolto delle povertà per l individuazione dei casi e l accompagnamento degli stessi la sottoscrizione di contratti in forma di housing sociale, ossia secondo le necessità e le specificità del nucleo e per tempi circoscritti la conservazione dell alloggio, per quanto possibile, nel territorio del Comune di residenza ovvero nella minor distanza (con impegno dei Comuni a mantenere l iscrizione anagrafica). I criteri di priorità nell individuazione dei bisogni terranno conto delle disposizioni regionali in materia e verranno condivisi da tutti i soci di Casa per Tutti. 2

3 La soluzione presentata avrebbe il vantaggio di un notevole alleggerimento del lavoro già iniziato dai servizi sociali dei comuni interessati che potranno così rivolgersi ad altre esigenze. L accompagnamento mediato La popolazione sfollata a seguito del sisma e residente nei campi di accoglienza è costituita in buona parte da migranti.e per questa popolazione si ritiene utile proporre azioni di mediazione culturale e accompagnamento relazionale volto a non disperdere i legami comunitari già operanti. L esperienza vissuta nei campi, che ha rappresentato sicuramente un occasione di cooperazione concreta per affrontare bisogni e difficoltà comuni, va superata con un progetto di ricollocazione dei nuclei familiari in abitazioni sicure. In questo contesto la pratica sperimentata del segretariato sociale, con operatori in grado di supportare i servizi e le famiglie così come l intervento dei mediatori linguistico culturali, permette di sostenere questo processo di accompagnamento. In particolare l affiancamento e il lavoro in sinergia del mediatori linguistico culturali con le assistenti sociali e gli psicologi potranno favorire il superamento dei traumi subiti dalla popolazione migrante con una particolare attenzione ai minori. Risorse Il Progetto Alloggi ipotizza l utilizzo di euro Le aree di impegno possono essere ricondotte per gran parte al Fondo di Garanzia per la contrattualistica di affitto, alle risorse destinate alla gestione dell incontro tra domanda e offerta di alloggio (segreteria e ricognizione territoriale) ed alla mediazione culturale e accompagnamento relazionale. La tabella che segue esemplifica una possibile suddivisione delle aree di impegno. 3

4 PROSPETTO DEL PIANO ECONOMICO uscite ACCESSO ALL'ABITAZIONE Fondo per la garanzia dell adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di locazione (3 mensilità per un canone ipotetico di 450,00 per n contratti) Canoni di locazione a carico dell associazione ( 450,00 mensili per 12 mesi per 20 appartamenti) Contributo canoni da utenti (per l ipotesi di contratti di locazione stipulati dall associazione a favore di famiglie in grado di sostenere un canone moderato. Importo ipotizzato di 250,00 mensili per 12 mesi per 20 appartamenti) Contributo spese ingresso (registrazioni, marche da bollo, attivazione utenze ecc.) Importo ipotizzato per 105 contratti Totale entrate PERSONALE DIPENDENTE Stipendio 1 (segretaria fulltime per 12 mesi) Stipendio 2 (segretaria part-time per 12 mesi) Rimborsi (Avvocato,commercialista,consulente del lavoro, su presentazione fattura Rimborsi chilometrici Totale MEDIATORI CULTURALI, SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO RELAZIONALE E SOSTEGNO PSICOLOGICO ALTRE TIPOLOGIE DI SPESA Postali 400 Cancelleria 700 Telefono - internet Computer (1 portatile) Utenze Totale TOTALE PROGETTO

5 Tempi Si è condivisa la stretta esigenza di un lavoro molto intenso e per un periodo tutto sommato breve, in grado di dare risultati significativi nel giro di pochissimi mesi (durante l estate 2012) e sino ad un anno. Le azioni di rilievo dei bisogni familiari e del censimento delle abitazioni disponibili sono già iniziate e incrementeranno con la dotazione del personale dell associazione Casa per Tutti. Per le famiglie alloggiate si pensa ad un periodo di 12 mesi come sufficiente per rielaborare un progetto di vita. Monitoraggio La valutazione in itinere ed ex-post dell azione progettuale verrà assicurata dal team proposto dai soci di Casa per Tutti. Lo stesso avrà cura di discutere il riorientamento del progetto sulla base delle emergenze valutative. Il monitoraggio avrà anche come obiettivo la verifica della dinamica della contrattualizzazione in rapporto all emergere di nuovi bisogni delle famiglie in vista del reperimento di nuovi canali di risorse. 5