I.T.S.O.S. ALBE STEINER Via S. Dionigi, 36 Milano a.s PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE (PAI)

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1 Premessa e Normativa I.T.S.O.S. ALBE STEINER Via S. Dionigi, 36 Mila a.s PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE (PAI) L obiettivo di una scuola sempre più incluva è perseguibile solo rispondendo in modo flesbile alle egenze di ogni ngolo alun. Nella consapevolezza della divertà come risorsa, la cui valorizzazione richiede ai stemi educativi nuove capacità d individuazione dei bisogni e di differenziazione nelle risposte, la flesbilità deve diventare la caratteristica saliente della scuola incluva. L educazione incluva richiede che i stemi educativi sviluppi una pedagogia centrata sul ngolo alun, rispondendo in modo flesbile alle egenze di ciascu. In ogni classe ci so alunni che presenta una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla n coscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. [ ] Quest area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche diverse, è indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali.. Vi so comprese tre grandi sotto-categorie: 1. Quella della diversa abilità (Legge 5 febbraio 1992, n. 104); 2. Quella dei disturbi evolutivi specifici: o Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) (Legge 8 ottobre 2010, n.170); o Deficit del linguaggio; o Deficit delle abilità n verbali, o Deficit della coordinazione motoria; o Deficit dell attenzione e dell iperattività (A.D.H.D.); 3. Quella dello svantaggio linguistico, culturale e socio-ecomico. Al fine di favorire il successo formativo, la scuola deve essere capace di promuovere l attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento, ponendo una particolare attenzione alla lettura dei loro bisogni, creando un ambiente accogliente e supportivo, monitorando e documentando le strategie e metodologie più idonee, in modo da rispondere ai bisogni rilevati. Una scuola che include è una scuola che pensa e che progetta tenendo a mente proprio tutti. [ ] Una scuola incluva è una scuola che deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alun a sentito come n appartenente, n pensato e quindi n accolto. 1 Il Pia Annuale per l incluvità (P.A.I.) allegato al POF e previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e dalla C.M. n.8/2013, analizza le criticità e i punti di forza del pia per l incluone della scuola allo scopo di progettare azioni di miglioramento. All inter di questo documento è 1 P. Sandri, Scuola di qualità e incluone.

2 compresa un ipote globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e n, per incrementare il livello di incluvità generale della scuola. So quindi programmati gli obiettivi da perseguire e le attività da porre in essere. Principali riferimenti rmativi: Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l asstenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate Decreto del Predente della Repubblica 8 marzo 1999 n.275 Regolamento recante rme in materia di automia delle Istituzioni scolastiche, ai sen dell art.21 della legge 15 marzo 1997 n.59 Decreto del Predente della Repubblica 23 luglio 1998 n.323 art.13 Regolamento recante la disciplina degli Esami di Stato concluvi dei cor di studio di istruzione secondaria superiore a rma dell art.1 della Legge 10 dicembre 1997 n.425 Legge 28 marzo 2003 n.53 Delega al Gover per la definizione delle rme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione profesonale MIUR 2006 Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri Decreto del Predente del Conglio dei Ministri, 23 febbraio 2006, n. 185 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alun come soggetto in tuazione di handicap, ai sen dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289" Decreto del Predente della Repubblica 20 marzo 2009 n.89 Regolamento recante Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione Decreto del Predente della Repubblica 22 giug 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle rme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sen degli articoli 2 e 3 del decreto-legge I settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 MIUR 2009 Linee guida per l integrazione scolastica degli alunni con la disabilità C.M del 4 dicembre 2009 Problematiche collegate alla presenza nelle clas di alunni affetti da ndrome ADHD (deficit di attenzione/iperattività) Decreto del Predente della Repubblica 15 marzo 2010 Regolamento recante rme concernenti il riordi degli istituti profesonali ai sen dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giug 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Decreto del Predente della Repubblica 15 marzo 2010 Regolamento recante rme concernenti il riordi degli istituti tecnici ai sen dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giug 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Decreto del Predente della Repubblica 15 marzo 2010 Regolamento recante Revione dell assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sen dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giug 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 C.M. del 15 giug 2010 Disturbo di deficit di attenzione e iperattività Legge 8 ottobre 2010 n.170 Nuove rme in materia di Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 n Decreto attuativo della Legge n.170/2010. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA).

3 C.M. n.48 del 31 maggio2012 Esame di Stato concluvo del primo ciclo d istruzione. Istruzioni a carattere permanente Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l incluone scolastica. Accordo tra Gover, Regioni e province autome di Trento e Bolza su Indicazioni per la diag e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA) Documento Conferenza Stato/Regioni del contenente Indicazioni per la diag e la certificazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Delibera Regione Lombardia nr del Delibera regione Lombardia nr del C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l incluone scolastica. Indicazioni operative. Ordinanza Ministeriale del 24 aprile 2013 n.13 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento degli Esami di Stato concluvi dei cor di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e n statali Nota prot.6721 del 29 maggio 2013 Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia Romagna Nota prot de 21 agosto Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia Romagna Nota MIUR 2563 del Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali a.s Chiarimenti O.M. 37 del 19/05/ art. 7, comma 14. Candidati esterni DSA o con BES. dicembre 2014: Linee Guida USR Lombardia Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l incluone scolastica: concetti chiave e orientamenti per l azione. Parte I anali dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 44 mirati vista 0 mirati udito 2 Pcofici disturbi evolutivi specifici DSA 132 ADHD/DOP 0 Borderline cognitivo 0 Altro 0 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-ecomico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali 220 % su popolazione scolastica 23% N PEI redatti dai GLH 88 N di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria 132 N di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria

4 B. Risorse profesonali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sosteg Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC (asstenti educatori culturali) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Asstenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento 1 per area Sosteg agli studenti Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) 1 Referente DVA BES1 1 Referente DSA BES2 BES3 Pcopedagogisti e affini esterni/interni 1 pcologo inter Docenti tutor/mentor Altro: C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Sì / No Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Coordinatori di classe Progetti didattico-educativi per l incluone dei BES Presenza commisone BES Si Partecipazione a GLI (solo referente DVA) Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Docenti di sosteg Progetti didattico-educativi per l incluone dei BES Presenza commisone BES (solo referente DVA) Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Presenza Commisone BES Altri docenti curricolari Progetti didattico-educativi per l incluone dei BES Altro: D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie Asstenza alunni disabili Collaborazione con i docenti Altro: Condivione PDP e scelte educative Coinvolgimento in progetti di incluone Condivione percor orientativi

5 F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla curezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità o su disagio e mili Informazione Consulenza Formazione Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento sulla disabilità e sul disagio Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica incluva Didattica interculturale / italia L2 Pcologia e pcopatologia dell età evolutiva (compre DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) - CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA Criticità: l Istituto richiama un utenza proveniente da numero comuni limitrofi e ciò, da un lato può essere conderato un vantaggio, ma dall altro impone alla scuola di dover confrontare e relazionare con numero enti; presenza di diver alunni stranieri con difficoltà linguistiche; difficoltà nel desumere dalla documentazione presentata dagli alunni neo-iscritti, informazioni sufficienti ed utili a prevedere eventuali BES per l an scolastico succesvo. baci di utenta di scuole limitrofe problematico Punti di forza: presenza di un dipartimento del sosteg; presenza di n. 23 docenti specializzati nel sosteg degli alunni con disabilità; presenza di n.9 Asstenti Educativi Specifici; collaboratori scolastici impegnati nel processo di incluone. Aree di intervento per l a.s previste dal PAI 1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo 2. Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti 3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve; 4. Organizzazione dei diver tipi di sosteg presenti all inter della scuola 5. Organizzazione dei diver tipi di sosteg presenti all ester della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti;

6 6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguarda l organizzazione delle attività educative; 7. Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi; 8. Valorizzazione delle risorse estenti 9. Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone 10. Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandisco l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. Parte II Obiettivi di incremento dell incluvità proposti per il prosmo an Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Risorse umane: Dirigente Scolastico; Coordinatori per le attività di sosteg e referenti DSA/BES/DVA; Docenti curricolari; Docenti di sosteg; Personale ATA; Asstenti all automia e alla comunicazione GLI: ha il compito di realizzare pienamente il diritto all apprendimento per tutti gli alunni in tuazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6/3/2013, attraverso la redazione di un Pia Annuale per l Incluone. Compiti e funzioni del GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di incluvità della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commisone BES; elaborazione di una proposta di PAI (Pia Annuale per l Incluvità) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni an scolastico (entro il mese di giug) con supporto delle Figure Strumentali. Compozione del gruppo: E preeduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituito dal referente DVA, da una rappresentanza dei genitori, dei docenti curricolari e degli educatori, da rappresentanti del personale ATA, da rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti. Il GLI riunisce alme due volte l an per coordinare le azioni o le attività dei vari Congli di Classe; nel mese di giug discute e recepisce la proposta di Pia Annuale per l incluone e formula la richiesta delle risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese di settembre adatta la proposta di Pia Annuale per l incluone in base alle risorse assegnate alla scuola. Commisone BES: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; confronto sui ca, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle clas; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES. Congli di classe: Individuazione ca in cui a necessaria e opportuna l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di tutte le certificazioni n DVA e n DSA; rilevazione alunni BES di natura socioecomica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle conderazioni pcopedagogiche e didattiche che induco ad individuare come BES alunni n in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento;

7 definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivione progetti personalizzati; individuazione e propozione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i proces incluvi; stesura e applicazione Pia di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia; condivione con insegnante di sosteg (se presente). Docenti di sosteg/ Docenti Italia L2: Partecipazione alla programmazione educativodidattica; supporto al conglio di classe nell assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche incluve; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla coscenza degli studenti; rilevazione ca BES; coordinamento stesura e applicazione Pia di Lavoro (PEI e PDP). Asstente educatore: Collaborazione alla programmazione e all organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei percor didattici. Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giug); esplicitazione nel POF di un concreto impeg programmatico per l incluone; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse profesonali presenti; impeg a partecipare ad azioni di formazione anche a livello territoriale. Funzione Strumentale Sosteg agli Studenti : collaborazione attiva alla stesura della bozza del PAI. Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti So presenti tra il personale dell istituto docenti formati in tema di incluone con Master Univertari, Cor di Formazione certificati e docenti specializzati per il sosteg. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti n come semplici destinatari, ma come profesonisti che rifletto e attiva modalità didattiche orientate all integrazione efficaci nel rmale contesto del fare scuola quotidia. Si prevede l attuazione di interventi di formazione su: metodologie didattiche e pedagogia incluva; strumenti compensativi e dispensativi per l'incluone; nuove teclogie per l'incluone; le rme a favore dell'incluone; strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni; Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES. Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve La valutazione del PAI avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. La Commisone BES raccoglierà e documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle clas, proporrà strategie di lavoro per il GLI. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di incluvità della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni an scolastico. Il filo conduttore che guiderà l azione della scuola sarà quello del diritto all apprendimento di tutti gli alunni. L esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impeg in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmisone-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto traduce nel passaggio, dalla scuola

8 dell insegnare alla scuola dell apprendere che tiene ineme l importanza dell oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengo conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verifica quanto gli obiettivi a riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percor personalizzati i Congli di Classe concorda le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individua modalità di verifica dei risultati raggiunti che preveda anche prove equipollenti e/o asmilabili a quelle del percorso comune. Stabilisco livelli essenziali di competenza che consenta di valutare la contiguità con il percorso comune e la posbilità del passaggio alla classe succesva. Per n disattendere gli obiettivi dell apprendimento, della condivione e dell incluone, è indispensabile che la programmazione delle attività a realizzata da tutti i docenti curricolari. Organizzazione dei diver tipi di sosteg presenti all inter della scuola Le metodologie e gli interventi diverficati a per gli alunni diversamente abili, a per i ragazzi con disturbo specifico d apprendimento (DSA) o con svantaggio sociale, linguistico, ecomico, con deficit da disturbo dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD) o con funzionamento cognitivo limite (borderline), vedran impegnate le risorse umane (già citate) e strumentali (laboratori scientifico, linguistico e informatico) interne all istituto. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguarda l organizzazione delle attività educative Le famiglie avran un ruolo di fondamentale importanza nella presa in carico, ineme alla scuola, delle problematiche dei propri figli e saran chiamate a dare il loro assenso per l attuazione di particolari percor formativi. Saran chiamate a dare continuità alle scelte metodologiche, alle strategie e ai percor individuati dalla scuola. Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi Individuazione degli alunni con problematiche di escluone, programmazione dei percor differenziati, individuazione degli strumenti compensativi e/o dispensativi, impiego funzionale delle risorse umane, strumentali e finanziarie. Valorizzazione delle risorse estenti Verran utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali nei percor previsti dal Pia annuale dell incluone.

9 Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Richiesta al Comune di Mila di finanziamenti per l acquisto di strumenti teclogici Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandisco l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. Si rafforzeran i contatti e i momenti di confronto delle attività di orientamento in ingresso e in uscita. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Incluone in data Deliberato dal Collegio dei Docenti in data