CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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1 Pregiatissimo Signor Bruno Dorigatti Presidente del Consiglio Provinciale SEDE Proposta di mozione n. 4 Proposta di trasferimento competenze sulla tutela della qualità e repressione delle frodi sui prodotti alimentari dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali alla Provincia Autonoma di Trento L'elevato livello qualitativo del nostro sistema agroalimentare è dovuto anche al composito e complesso sistema di controlli che, non solo assicura la conformità delle produzioni ai canoni di salubrità, qualità e lealtà commerciale, ma contribuisce a colmare le diffuse asimmetrie informative generate, nonostante l'accortezza dei consumatori, dalla non completa conoscibilità e verificabilità delle caratteristiche dei prodotti e dei sistemi di produzione che, opportunisticamente sfruttate da alcuni operatori, determinano situazioni di ambiguità e scarsa trasparenza, rappresentando terreno propizio per la commissione di frodi di natura merceologica. L Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (I.C.Q.R.F.), istituito con legge 7 agosto 1986, n.462, è un organo di controllo ufficiale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, operante sull intero territorio nazionale; attraverso la lotta alle frodi e, più in generale, con azioni di prevenzione e di contrasto agli illeciti, l Ispettorato svolge un ruolo di tutela dei consumatori e di salvaguardia dei produttori da fenomeni di sleale concorrenza.

2 Si articola, sul territorio nazionale, in dodici uffici ispettivi, con diciassette sedi distaccate, cinque laboratori di analisi, specializzati per settore merceologico, ai quali si aggiunge il Laboratorio centrale di Roma. L Ispettorato svolge le seguenti attività: controlli sulla qualità, genuinità ed identità dei prodotti agro-alimentari e dei mezzi tecnici di produzione agricola (sementi, mangimi, fertilizzanti e fitosanitari), finalizzati alla prevenzione e repressione delle frodi e degli illeciti, di carattere essenzialmente merceologico; funzioni di vigilanza sugli organismi di controllo che operano nell ambito delle produzioni di qualità regolamentata (prodotti alimentari a DOP, IGP, STG vini a denominazione d origine ed indicazione geografica, prodotti da agricoltura biologica, carni bovine e di pollame con etichettatura facoltativa in aggiunta a quella obbligatoria); irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie in materia agricola e agro-alimentare di competenza statale. Gli interventi a carattere prioritario interessano: nel settore dei mangimi, la verifica della qualità merceologica e la prevenzione della BSE; nel comparto oli di oliva, il piano annuale di controllo sulla genuinità, qualità e conformità del sistema di etichettatura; nel settore delle sementi, l'azione volta a prevenire la contaminazione da Ogm di mais e soia; la tutela delle produzioni di qualità regolamentate: prodotti da agricoltura biologica, vini VQPRD e IGT e prodotti a Denominazione di origine (ad es. prodotti lattiero caseari); le produzioni colpite da situazioni congiunturali di mercato, quali i prodotti lattiero caseari, gli oli di oliva, il pomodoro fresco d'importazione e le conserve di pomodoro. L articolo 1, comma 1047 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 ha demandato all Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari ulteriori funzioni di competenza statale, consistenti nella vigilanza sull'attività di controllo delle strutture pubbliche e private, operanti nell'ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità regolamentata. La vigilanza ha come principale obiettivo la verifica dell attività svolta dalle strutture di controllo. In particolare, sono verificate l applicazione delle disposizioni impartite dal Ministero al momento

3 dell autorizzazione, l imparzialità delle condotte nei confronti di tutti i soggetti controllati, l accesso al sistema degli operatori di filiera che deve essere libero e non soggetto a discriminazioni. La vigilanza è rivolta alle strutture autorizzate che svolgono attività di controllo sulle produzioni agroalimentari quali i prodotti ad indicazione geografica, i prodotti da agricoltura biologica e le carni bovine ed avicole con etichettatura facoltativa. L Ufficio VICO I svolge attività di indirizzo e coordinamento dell'attività di vigilanza che gli uffici periferici svolgono sulle strutture di controllo operanti nell'ambito dei regimi delle produzioni agroalimentari di qualità registrata sopracitati. Si occupa, inoltre, dell istruttoria per l autorizzazione delle strutture di controllo acquisendo il parere dei vari Comitati o Gruppi tecnici all uopo costituiti. Il personale dell Ispettorato esplica le proprie funzioni in attività di prevenzione e repressione degli illeciti, compiendo attività di polizia amministrativa e/o giudiziaria, anche in concorso con altri organi di controllo che agiscono sul territorio nazionale, quali il Comando Carabinieri per la Sanità (NAS), i Nuclei di polizia tributaria della Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia di Stato e l'arma dei Carabinieri, il Comando Carabinieri Politiche Agricole (art. 6 della Legge 462/86). Il personale ispettivo risulta in possesso della qualifica di Ufficiale o agente di Polizia Giudiziaria ai sensi degli artt. 55 e 57 comma 3 c.p.p., ed utilizza automezzo di servizio con dotazione di segnale distintivo (paletta) e dispositivo supplementare di segnalazione visiva blu, che gli consentono di operare il fermo di automezzi. E chiamato all esecuzione di ispezioni in fase di produzione, stoccaggio, commercializzazione e trasporto dei prodotti, nel corso delle quali procede a verifiche di carattere documentale, all'accertamento del corretto svolgimento dei processi produttivi ed, eventualmente, al prelievo di campioni dei prodotti controllati. Si occupa dell elevazione di contestazioni amministrative (anche di importo significativo) e/o dell'inoltro di notizie di reato alla competente Autorità Giudiziaria, in caso di accertamento di irregolarità di carattere penale. Qualora ne ravvisi la necessità, effettua il sequestro delle merci risultate irregolari, per evitarne la diffusione al consumo. A S. Michele all Adige (TN) opera, con competenza regionale sulle Province Autonome di Trento e Bolzano, la sede distaccata dell Ufficio periferico di Conegliano.

4 Presso l ufficio di S. Michele operano attualmente n. 6 dipendenti Ispettivi e n. 4 dipendenti amministrativi: due dipendenti Ispettivi Area III F4 di cui uno con l incarico di responsabile di sede distaccata; un dipendente Ispettivo Area III F3; un dipendente Ispettivo Area III F2; due dipendenti Ispettivi Area II F4; un dipendente amministrativo Area III F3; un dipendente amministrativo area II F5; due dipendenti amministrativi area II F3. L incarico di Direttore è attribuito attualmente ad un Dirigente preposto all Ufficio di Conegliano (TV), che coordina anche l attività delle sedi distaccate di S. Michele a/adige, Udine e Verona. Gli spazi occupati dall Ufficio di S. Michele a/adige sono attualmente dati in locazione dalla Fondazione E. Mach: il contratto ha per oggetto l affitto di uffici per complessivi 260 metri quadrati, oltre a 100 metri quadrati di magazzino e 7 posti auto esterni fronte sede. A favore di questa proposta si evidenziano i seguenti aspetti: in un territorio ad alta vocazione agricola, come il Trentino, la presenza in loco di un apporto di elevata professionalità nell istituzione di controlli e nell attività di prevenzione relativamente a tale area, rappresenta un valore aggiunto. Tale professionalità è stata spesso riconosciuta esplicitamente dagli operatori di settore, ed ha portato anche all attuazione di iniziative di collaborazione, in particolare nell ambito di attività di informazione e formazione da parte del personale d ufficio, anche presso i plessi scolastici interessati per materia. L eventuale trasferimento di personale consentirebbe una continuità nelle funzioni svolte, utilizzando tra l altro competenze ed esperienze maturate da anni negli ambiti di riferimento. In tal modo, le Istituzioni locali si potrebbero far carico: della tutela della salute dei cittadini, offrendo un messaggio positivo di sicurezza nell acquisto e consumo dei prodotti, disponibili negli esercizi presenti sul territorio;

5 del controllo sulla produzione e commercializzazione, finalizzato a scoraggiare frodi, e ad evitare possibili danni d immagine per il settore agricolo, e in particolare vitivinicolo, del Trentino; della realizzazione di forme di supporto e informazione agli operatori per quanto riguarda gli adempimenti normativi propri del settore, disponibili direttamente sul territorio di riferimento, e, quindi, in forma decentrata e, conseguentemente, con maggiore prossimità e conoscenza della peculiarità locale; si renderebbe più agevole il coordinamento dell attività ispettiva svolta da A.P.S.S. e I.C.Q.R.F., al fine di evitare la duplicazione di controlli, consentendo, da un lato, un utilizzo più efficiente ed efficace delle risorse, e dall altro senza pressare gli operatori del settore agro-alimentare; sarebbe possibile fornire un apporto di elevate competenze nell attività di vigilanza delle Strutture pubbliche e private, operanti nell'ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità regolamentata, nonché degli operatori assoggettati a tali sistemi (DOC/DOP, IGT/IGP, indicazioni facoltative in etichetta). Tale competenza è il risultato di ampia formazione professionale di alto livello nel settore della Qualità, nonchè di esperienze pratiche acquisite sul campo; non da ultimo, poter offrire prodotti di qualità, accompagnati da idonee certificazioni, verificate sul territorio, può contribuire a diffondere e ulteriormente rafforzare l immagine positiva dei prodotti di origine trentina, permettendone la commercializzazione sui mercati, non solo nazionali. Tutto ciò premesso, il Consiglio impegna la giunta a valutare la possibilità che la Provincia Autonoma di Trento assuma, previo accordo con i competenti organi, le funzioni, attualmente svolte a livello statale, nelle materie di competenza del suddetto Ispettorato. Cons.

6 Trento, 12 dicembre 2013

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