19/05/14. La centralità funzionale del fegato è indicata dal fatto che di solito definiamo gli altri organi extraepatici o periferici.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "19/05/14. La centralità funzionale del fegato è indicata dal fatto che di solito definiamo gli altri organi extraepatici o periferici."

Transcript

1 Anche nelle cellule più semplici i processi metabolici devono essere coordinati in modo che vie opposte non possano procedere contemporaneamente e che l organismo possa rispondere a eventuali variazioni dell ambiente. Negli animali superiori questo compito è semplificato dalla DIVISIONE DEI LAVORI METABOLICI tra i tessuti. La coordinazione di questi lavori è poi assicurata da segnalazioni nervose e dagli ormoni. In questa parte di programma esamineremo il metabolismo energetico specializzato dei vari organi e le vie metaboliche che li collegano. Esamineremo inoltre i meccanismi tramite i quali gli ormoni extracellulari influenzano gli eventi intracellulari nei diversi organi. La centralità funzionale del fegato è indicata dal fatto che di solito definiamo gli altri organi extraepatici o periferici. 1

2 Due composti si trovano nei punti di incrocio delle principali vie metaboliche: il piruvato e l acetil-coa. Solo il fegato è in grado di catalizzare tutte le reazioni della figura, nelle altre cellule solo una minima parte avviene a velocità significativa. I metaboliti transitano nei diversi organi in funzione dello stato nutrizionale dell animale. Dopo un pasto i metaboliti sono disponibili dall intestino, nel digiuno sarà il fegato a fornire glucosio e corpi chetonici mentre il tessuto adiposo fornirà i grassi per tutto l organismo. Andiamo a considerare il metabolismo in alcuni organi dei mammiferi. La preminenza del tessuto glucidico è testimoniata dall attività dell esochinasi, 20 volte più elevata rispetto agli altri tessuti. L esochinasi cerebrale è saldamente legata ai mitocondri e gli enzimi glicolitici sono presenti sia nel corpo cellulare del neurone che nell assone. 9/10 di glucosio glicolisi-ciclo di Krebs 1/10 via fosfogluconato Rappresenta il 2% della massa corporea ma è responsabile del consumo del 20% di O 2 il 25% del glucosio utilizzati dall intero organismo in condizioni di riposo. La maggior parte dell energia è utilizzata dalle pompe Na 2+ K + ATPasi per il mantenimento del potenziale di membrana. 2

3 Nel digiuno prolungato si adatta ad adoperare i corpi chetonici. Il cervello è incapace di ossidare gli acidi grassi per mancanza di enzimi della β-ossidazione Possiede poco glicogeno per cui il cervello dipende quasi esclusivamente dal glucosio plasmatico Il metabolismo basale del cervello non è controllato dall insulina, incapace di attraversare la barriera ematoencefalica 5 mm di glucosio nel sangue disfunzioni a livello celebrale Al disotto di questo valore coma, danni irreversibili infine morte I lipidi (50% massa solida) che costituiscono il tessuto nervoso sono fosfolipidi, sfingomieline e fosfatidilinositoli (40%) glicolipidi (35%) colesterolo (20%). Biosintesi intensa anche per intenso turnover dei lipidi di membrana. Primariamente nelle guaine mieliniche e la loro perdita è alla base della sclerosi multipla. 3

4 Il 75% è costituito da a. glutammico e a. aspartico. Il glutammato deriva per il 60% dal plasma per il 40% sintetizzato da glucosio. Nella reazione della glutammina sintetasi fissa l ammoniaca che, se in eccesso, risulta altamente lesiva per le funzioni cerebrali. L aspartato viene acetilato a spese dell acetil-coa per formare N- acetilaspartato la cui funzione è ignota. L N-acetilaspartato è concentrato nelle cellule cerebrali ed è considerato un marcatore per queste cellule. Analisi spettroscopica in risonanza magnetica In condizioni di riposo sintetizza e accumula GLICOGENO che costituisce l 1-2 % della massa. Lo sforzo della sintesi di glicogeno è conveniente perché il glicogeno è mobilizzato velocemente e in condizioni di anareobiosi 4

5 Il metabolismo che avviene nelle cellule del muscolo scheletrico è specializzato per produrre ATP disponibile per la contrazione Fibre muscolari lente o rosse Fibre muscolari veloci o bianche Ricche di mitocondri e ben ossigenate attraverso una ricca rete di capillari sanguigni sono resistenti alla fatica e producono ATP attraverso la FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA Posseggono pochi mitocondri e sono meno vascolarizzate ma sono in grado di produrre tensioni muscolari elevate ma in tempi brevi. Utilizzano velocemente ATP ma non riescono a rigenerarlo in maniera veloce. In tutti gli individui la proporzione di fibre rosse e bianche è dovuta ad una componente genetica ma l allenamento può potenziare la resistenza delle fibre muscolari veloci La contrazione muscolare è determinata dall idrolisi dell ATP, che a riposo deve venire rigenerato. La respirazione è la fonte principale di rifornimento di ATP. Il muscolo a riposo consuma il 30% del O 2 consumato da l uomo. Il consumo sale per un aumentato carico di lavoro ma il consumo di ATP sale di più. Inizialmente l ATP è generato dalla FOSFOCREATINA CrP + ADP Creatina chinasi Cr + ATP Il rifornimento di ATP da parte della creatina fosfato dura però solo 4 sec. Dopo questo tempo quindi l ATP viene fornito dalla glicolisi il cui flusso supera di gran lunga quello del ciclo dell acido citrico e della fosforilazione ossidativa. Il glucosio 6-fosfato è quindi degradata a lattato che esportato nel sangue alleggerisce il carico respiratorio del muscolo. L affaticamento muscolare è dovuto all abbassamento di ph determinato dall acido lattico nel sangue. 5

6 Fonti di ATP durante l esercizio fisico nell uomo Lo spostamento dal metabolismo anaerobico a quello aerobico avviene dopo 90 sec o più tardi negli atleti ben allenati Nelle prime fasi dell esercizio muscolare il glucosio, che è la fonte principale di energia, deriva dalle riserve di glicogeno; in seguito quando le riserve sono finite, gli acidi grassi diventano il principale combustibile. Muscolo a riposo Acidi grassi dal tessuto adiposo o corpi chetonici dal fegato Muscolo moderatamente attivo Anche glucosio del sangue Muscolo in intensa attività ( fibre veloci) Demolizione del glicogeno a lattato (fermentazione lattica) con risparmio di un ATP 6

7 Ha sempre un metabolismo aerobico, possiede infatti molti più mitocondri del muscolo scheletrico occupano infatti il 40% dello spazio citoplasmatico. Come nutrienti utilizza una miscela di glucosio, acidi grassi e corpi chetonici che gli arrivano dal sangue. Non conserva glicogeno in grandi quantità ed ha una piccola riserva energetica di creatina fosfato. Il rifornimento di ossigeno e combustibili dal sangue deve essere sempre continuo. Gli acidi grassi sono la fonte energetica preferita dal cuore ma durante uno sforzo intenso aumenta il consumo di glucosio. Il tessuto adiposo è il tessuto meno ricco in acqua (8-10%), più ricco in trigliceridi (85-90%) e tra i più diffusi (15-20% sul peso totale) dell organismo. FUNZIONI: Protezione meccanica degli organi interni Isolamento termico Riserva di metaboliti energetici TESSUTO ADIPOSO BIANCO svolge tutte le funzioni sopra menzionate TESSUTO ADIPOSO BRUNO Solo la funzione di termogenesi 7

8 Gli adipociti sono metabolicamente molto attivi e sotto stimolo ormonale modificano velocemente il loro metabolismo integrandolo con quello del fegato, del muscolo scheletrico e del cuore. La sua funzione è di accumulare grassi e rilasciare acidi grassi quando sono necessari come fonte di energia all organismo. Il tessuto adiposo di un uomo normale di 70 Kg contiene circa 15 Kg di grasso che rappresentano una quantità energetica pari a KJ, suffiecenti per tre mesi di vita. Gli adipociti sono metabolicamente molto attivi e sotto stimolo ormonale modificano velocemente il loro metabolismo integrandolo con quello del fegato, del muscolo scheletrico e del cuore. La sua funzione è di accumulare grassi e rilasciare acidi grassi quando sono necessari come fonte di energia all organismo. Il tessuto adiposo di un uomo normale di 70 Kg contiene circa 15 Kg di grasso che rappresentano una quantità energetica pari a KJ, sufficenti per tre mesi di vita. 8

9 1. Metabolismo ossidativo con utilizzo di glucosio e acidi grassi è modesto e il consumo di ossigeno pure è molto basso 2. Sintesi di acidi grassi e triacilgliceroli (alimentazione abbondante) 3. Rilascio di acidi grassi e glicerolo (digiuno) La biosintesi e deposito dei trigliceridi: La disponibilità dei trigliceridi è assicurata dal PLASMA e dalla BIOSINTESI EX NOVO a partire da glucosio. Il tessuto adiposo riceve la maggior parte dei suoi acidi grassi dalle lipoproteine circolanti (chilomicroni e VLDL). Le lipoproteine si legano mediante l Apo C II ( apolipoproteina) ad una LIPOPROTEINA LIPASI legata mediante una catenella polisaccaridica alla superficie endoteliale della cellula. La lipasi rompe i legami estere dei trigliceridi, gli acidi grassi entrano nella cellula mentre il glicerolo va libero nel sangue. Il glicerolo non entra nella cellula perchè i grassi, non posseggono la GLICEROLO CHINASI e quindi non lo possono adoperare per la sintesi dei triacilgliceroli. Il glicerolo-3-fosfato per la sintesi dei trigliceridi deriva dal diidrossiacetone fosfato (GLICOLISI). 9

10 La biosintesi dei triacil gliceroli richiede la previa attivazione degli acidi grassi ad acil-coa, operata dalla acil-coa sintetasi e la presenza di glicerolo 3-fosfato deriva dal deidrossiacetonfosfato per riduzione operata dalla glicerolo 3-fosfato deidrogenasi. Il processo è attivato dall INSULINA L INSULINA: Facilita l ingresso di glucosio (GLUT4) Stimola la glicolisi aumentando i livelli di fruttosio 2,6- bisfosfato Attiva la lipoproteina lipasi Attiva gli enzimi della sintesi In condizioni di necessità metabolica gli adipociti idrolizzano i trigliceridi mediante una lipasi (enzima attivo nella forma fosforilata), ormone sensibile (glucagone) e rilasciano gli acidi grassi che vengono trasportati nel sangue con l albumina. Se il glicerolo-3- fosfato è abbondante molti FFA vengono esterificati se manca, gli acidi grassi sono liberati nel sangue. La mobilizzazione degli acidi grassi dipende in parte dalla velocità di assorbimento del glucosio. 10

11 Nella maggior parte dei mammiferi, compreso l uomo, la normale produzione di calore che vede implicati soprattutto i tessuti muscolare ed epatico ma anche il tessuto adiposo bianco è più che sufficiente per mantenere costante la temperatura corporea. Il tessuto adiposo bruno rimane limitato a piccole isole dell organismo animale. Nella prima infanzia, dove il rapporto tra la produzione e la perdita di calore è a favore della seconda, il tessuto adiposo bruno è molto più sviluppato. Un ruolo chiave è svolto dal tessuto adiposo negli animali IBERNANTI, che ne posseggono grandi quantità (fino al 5% della massa corporea). Piante calde che emanano cattivo odore ARACEE Filodendri Gigli bianchi cavoli Processo respiratorio alternativo Producono calore prima dell impollinazione determinando l evaporazione di molecole maleodoranti L energia che potrebbe essere conservata come ATP viene rilasciata sottoforma di calore 11

12 Negli animali in letargo, l ossidazione degli acidi grassi fornisce l energia metabolica, calore ed acqua, necessari per un animale che non mangia e non beve per un periodo molto lungo La demolizione dei triacilgliceroli produce glicerolo, che viene convertito in glucosio m e d i a n t e l a gluconeogenesi. L orso riassorbe al livello renale e ricicla anche l urea prodotta dalla degradazione degli aminoacidi Il grizzly usa il grasso corporeo come unica fonte di energia nel periodo di letargo, mantenendo una temperatura corporea di C. Circolazione enteroepatica molecole assorbite dal tratto digerente Arteria epatica sostanze prodotte dal metabolismo di altri organi Gli epatociti sono le cellule responsabili delle funzioni peculiari del fegato. Sono cellule a basso turnover e lunga vita media, manifestano grande capacità rigenerativa, tanto che dopo resezione chirurgica, la parte residua rigenera, in poche settimane, la massa asportata. 12

13 Il fegato è l organo che mantiene nel sangue la giusta concentrazione di prodotti energetici necessari al cervello, muscolo e a tutti gli altri tessuti (OMEOSTASI). Più di ogni altro tessuto presenta un ampia versatilità e flessibilità metabolica, tanto che tutti i processi metabolici, con l eccezione di alcuni peculiari dei tessuti altamente specializzati, si riscontrano in questo organo. POSIZIONE STRATEGICA: tutte le sostanze assimilate dall intestino, a parte i grassi, sono rilasciate nella vena porta che si riversa nel fegato. Tra le sostanze introdotte con l alimentazione. O accidentalmente, vi possono essere molecole tossiche (etanolo, farmaci, tossine naturali, conservanti industriali o sostanze nocive derivanti dalla flora batterica). TUTTE sono prese in carico dal fegato per la DETOSSIFICAZIONE La modulazione dell espressione degli enzimi epatici (sintesi e degradazione) avviene ad una velocità 5-10 volte superiore a quella osservata in altri tessuti. Il fegato inoltre consuma il 20% del fabbisogno totale di ossigeno dell organismo in condizioni di riposo. 13

14 GLUT2 e Glucochinasi Trasporta il primo e trasforma, il secondo, il glucosio circolante in glucosio-6-fosfato entrambi Km 10 mm La glucochinasi non è inibita dal suo prodotto ed è specifica per il glucosio La sua attività aumenta attivamente quando il glucosio è abbondante nel sangue, così come aumenta il flusso di glucosio attraverso la GLUT2. la concentrazione di glucosio portale dopo un pasto varia da 10 a 40 mm. 1. Può formare glucosio attraverso la glucosio 6 fosfatasi ( Glu. Nel sangue < 5 mm) 2. Può essere trasformato in glicogeno, quando la richiesta da parte dell organismo è bassa 3. Può essere trasformato in acetil- CoA per ottenere energia per le funzioni sintetiche cellulari o per la sintesi dei grassi 4. Può essere trasformato nella via dei pentoso fosfati per produrre NADPH per la sintesi dei grassi o zuccheri per la sintesi dei nucleotidi. 14

15 La capacità di sintesi del glicogeno è dovuta alla GLUCOCHINASI: q Inducibile dall insulina q Fosforila il glucosio anche quando la concentrazione di prodotto è elevata Inoltre nel fegato la GLICOGENO FOSFORILASI è inibita da elevate concentrazioni di glucosio che diventa più sensibile all azione della fosforilasi-fosfatasi Nel fegato la riserva epatica è a disposizione degli altri tessuti, ad esempio durante un esercizio muscolare. Il deposito di glicogeno del fegato decresce molto più rapidamente che non lo stesso glicogeno muscolare. Capacità di rilasciare glucosio propria del fegato è dovuta alla la glucosio-6- P fosfatasi Nell epatocita il glucosio trova adito a tutte le possibili vie metaboliche, alcune delle quali sono assenti o limitate in altri organi. Vie di sintesi 15

16 È con questo processo che il fegato mantiene la glicemia nei limiti fisiologici nei periodi di digiuno prolungato. Per il processo il fegato utilizza: a.a. glucogenici. Glicerolo e acido lattico. Gli a.a. derivano per lo più dai muscoli in seguito a proteolisi (digiuno prolungato e esercizio fisico intenso. Glicerolo è prodotto dall idrolisi degli acidi grassi. Quando glucosio scarso e a. grassi abbondanti: glicerolo è glucosio a.grassi è corpi chetonici 16

17 L acido lattico proviene al fegato dal muscolo (fibre bianche) dagli eritrociti e dalla midollare del rene e da altri distretti scarsamente ossigenati. La gluconeogenesi è sostenuta dal punto di vista energetico dal catabolismo degli acidi grassi Gli acidi grassi a lunga catena sono i principali substrati per il fegato, soprattutto a digiuno. Derivano dal tessuto adiposo ed arrivano al fegato come acidi liberi attraverso l albumina. Acidi grassi a catena media i corta sono abbondanti nel neonato in quanto presenti nel latte materno in forma di trigliceridi. Digeriti al livello intestinale, non sono riconvertiti in trigliceridi, seguono la corrente portale e come tali arrivano al fegato dove vengono convertiti ad Acil-CoA da enzimi specifici (fegato e rene) per poi seguire il destino mitocondriale della β-ossidazione. 17

18 Quando nell organismo animale la domanda di carburanti metabolici è elevata gli acidi grassi sono degradati, nel fegato, ad acetil-coa ed in seguito a CORPI CHETONICI per essere trasportati ai tessuti extraepatici. Oppure possono essere trasformati in fosfolipidi per essere inseriti nelle membrane. Quando la domanda di carburante è bassa, gli zuccheri in eccesso vengono trasformati in trigliceridi ed inseriti nelle lipoproteine VLDL per essere trasportati agli adipociti Quando gli acidi grassi sono sintetizzati nel fegato non possono venire nello stesso tempo ossidati ad Acetil-CoA (ciclo futile) perché il Malonil-CoA, che si forma nella sintesi, va ad inibire il trasporto degli Acil-CoA nel mitocondrio, legandosi all acil-carnitina transferasi I. Nella sintesi il substrato e il carburante derivano dagli zuccheri 18

19 Formazione dei corpi chetonici ê conc. di glucosio ê Insulina é Lipolisi adipocitica é Β-ossidazione nel fegato Stessa situazione nel diabete mellito senza però la diminuzione della glicemia I mitocondri epatici sono la sede esclusiva della sintesi dei corpi chetonici. L eccesso di acetil-coa rispetto allo smaltimento nel ciclo di Krebs viene trasformato in corpi chetonici. 19

20 Gli amminoacidi sono degradati nel fegato ad intermedi metabolici che possono venire o completamente ossidati a CO 2 e H 2 O o trasformati in GLUCOSIO e CORPI CHETONICI. L ossidazione fornisce energia metabolica immediatamente dopo un pasto oppure durante il digiuno prolungato dove gli amminoacidi GLUCOGENICI sono trasformati in glucosio ed i CHETOGENICI in corpi chetonici Le proteine oltre a svolgere un importante funzione strutturale sono quindi anche importanti riserve di energia 1. Gli amminoacidi precursori della sintesi proteica 2. Turnover proteico di pochi giorni Nei periodi di digiuno Vengono sintetizzate la maggior parte delle proteine plasmatiche 20

21 ALBUMINA responsabile del trasporto di molte sostanze PROTEINE DI TRASPORTO Trasferrina, ceruloplasmina PROTEINE DELLA COAGULAZIONE APOPROTEINE INIBITORI DELLE PROTEASI FATTORI DEL COMPLEMENTO Ecc. La frazione più importante di a.a. che contribuisce alla sintesi di urea è quella proveniente dall intestino, in particolare citrullina e arginina. La citrullina viene trasformata in arginina nei reni e l arginina vien e catturata dal fegato e trasformata in ornitina. La somministrazione di arginina e citrullina sopprime immediatamente i sintomi da accumulo di ammoniaca. Se al gatto, uno dei mammiferi più sensibili all accumulo di ammoniaca, viene somministrato un pasto proteico deficiente di arginine e citrullina, si instaura un intossicazione da ammoniaca che si manifesta con vomito e nei casi più gravi con coma e morte dell animale. 21

22 Tutti gli organi che abbiamo esaminato rispondono a stimoli ormonali interagendo tra di loro. Questo scambio di metaboliti ed informazione avviene grazie al sangue. In questo periodo di intensa attività muscolare la respirazione accelera. La maggior parte dell ossigeno assunto viene usato dal fegato per produrre ATP con la fosforilazione ossidativa che servirà per rigenerare glucosio dal lattosio attraverso la gluconeogenesi. Dopo un esercizio intenso sono necessari 30 min prima che la velocità di consumo di O 2 diminuisca fino a livelli basali. Questo elevato consumo di O 2 compensa il DEBITO DI OSSIGENO creato dalla domanda di ATP per la gluconeogenesi nel fegato. 22

23 L alanina viene trasportata dal muscolo al fegato in una via simile al ciclo di Cori: il CICLO GLUCOSIO-ALANINA. Nel muscolo alcune transferasi adoperano come α- amminoacido il PIRUVATO a.a. + piruvato α-amminoacido + alanina Questo ciclo è un sistema di trasporto dell azoto dal muscolo al fegato. In condizioni di digiuno il glucosio viene adoperato anche da altri tessuti con conseguente interruzione del ciclo. 23

24 Diversamente da gli altri nutrienti i grassi dei chilomicroni non sono captati direttamente dal fegato vi arrivano solo dopo essere stati svuotati da tutti gli altri organi dalla lipoproteina lipasi come rimanenze dei chilomicroni 24

09/05/17. REGOLAZIONE ALLOSTERICA determinano cambiamenti di velocità delle vie

09/05/17. REGOLAZIONE ALLOSTERICA determinano cambiamenti di velocità delle vie 1 FASE DI ASSORBIMENTO due quattro ore successive ad un pasto a. Aumento glucosio ematico, a.a. Ed trigliceridi b. Aumento secrezione insulina diminuzione glucagone c. Aumento sintesi del glicogeno, proteine

Dettagli

Ruolo del fegato nella nutrizione

Ruolo del fegato nella nutrizione Ruolo del fegato nella nutrizione Centro di distribuzione dei nutrienti per tutti gli altri organi Annulla le fluttuazioni del metabolismo determinate dall assunzione intermittente del cibo Funge da deposito

Dettagli

Lattato. Glicolisi. Piruvato

Lattato. Glicolisi. Piruvato Lattato Glicolisi Piruvato REAZIONI MITOCONDRIALI DEL PIRUVATO + Piruvato Deidrogenasi + CO 2 + H 2 O ATP ADP + Pi Piruvato Carbossilasi + 2 H + ossalacetato La Piruvato Carbossilasi è una proteina Mitocondriale

Dettagli

Il trasporto del glucosio

Il trasporto del glucosio Il trasporto del glucosio Il glucosio non può diffondere direttamente nelle cellule Esso entra nelle cellule mediante due meccanismi di trasporto: a) diffusione facilitata Na + indipendente b) co-trasporto

Dettagli

AGISCONO NEL SISTEMA NAVETTA 2 ISOFORME DELL ENZIMA: UNA FORMA MITOCONDRIALE ( MEMBRANA MIT. INTERNA) FAD-dipendente

AGISCONO NEL SISTEMA NAVETTA 2 ISOFORME DELL ENZIMA: UNA FORMA MITOCONDRIALE ( MEMBRANA MIT. INTERNA) FAD-dipendente METABOLISMO AEROBIO I NADH prodotti durante la glicolisi nel citosol, in condizioni aerobiche (respirazione mitocondriale attiva), possono trasferire elettroni all interno del mitocondrio attraverso i

Dettagli

Metabolismo degli amminoacidi

Metabolismo degli amminoacidi Metabolismo degli amminoacidi Gli amminoacidi derivati in gran parte dalla degradazione delle proteine della dieta o intracellulari possono essere ossidati per generare energia. La quantità di energia

Dettagli

I LIPIDI. Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi

I LIPIDI. Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi Metabolismo Lipidi I LIPIDI Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi In media il 40% o anche più dell energia richiesta giornalmente dall uomo nei paesi industrializzati

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO GLICOGENO: Polisaccaride di riserva del regno animale Organi principali: FEGATO MUSCOLO SCHELETRICO Glicogeno Glucosio Glucosio-6P Via del pentoso fosfato Glucosio Fruttosio-6P

Dettagli

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico Obesità e sovrappeso L obesità e il sovrappeso sono l epidemia del Duemila. Un grave problema medico-sociale che richiede un mosaico di interventi: -Approccio cognitivo comportamentale -Educazione alimentare

Dettagli

Gluconeogenesi. Sintesi de-novo di glucosio

Gluconeogenesi. Sintesi de-novo di glucosio Gluconeogenesi Sintesi de-novo di glucosio La gluconeogenesi garantisce il mantenimento dei livelli di glucosio nel sangue anche per molto tempo dopo l assorbimento e la completa ossidazione del glucosio

Dettagli

Biosintesi dei carboidrati

Biosintesi dei carboidrati Biosintesi dei carboidrati Gluconeogenesi: sintesi di glucosio da precursori non saccaridici La riserva di glucosio dell organismo (glucosio + glicogeno) è sufficiente per circa 1 giorno. La via gluconeogenetica

Dettagli

a-amilasi salivare e pancreatica destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi saccarasi superficie luminale degli enterociti

a-amilasi salivare e pancreatica destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi saccarasi superficie luminale degli enterociti Metabolismo glucidico Digestione degli zuccheri a-amilasi salivare e pancreatica maltotrioso destrina maltosio glucosio lattosio amido saccarosio maltosio maltotrioso destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi

Dettagli

TESSUTO ADIPOSO. Caldarera Lehninger, cap.21

TESSUTO ADIPOSO. Caldarera Lehninger, cap.21 TESSUTO ADIPOSO E' costituito dall'insieme di numerose cellule, chiamate ADIPOCITI, deputate alla sintesi dei trigliceridi ed al loro rilascio sotto forma di glicerolo + acidi grassi. 1. Funzione meccanica:

Dettagli

Gluconeogenesi sintesi di glucosio da precursori non glucidici

Gluconeogenesi sintesi di glucosio da precursori non glucidici GLUCONEOGENESI Gluconeogenesi sintesi di glucosio da precursori non glucidici Precursori: Lattato, ossalacetato, glicerolo Amminoacidi (scheletro carbonioso) Usa le reazioni glicolitiche in direzione

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

INTEGRAZIONE E REGOLAZIONE DEL METABOLISMO

INTEGRAZIONE E REGOLAZIONE DEL METABOLISMO INTEGRAZIONE E REGOLAZIONE DEL METABOLISMO Le principali vie del metabolismo energetico Ogni via metabolica e la sua regolazione devono essere considerate nel contesto dell organismo Due caratteristiche

Dettagli

Disponibilità di trasportatori del glucosio ESOCHINASI

Disponibilità di trasportatori del glucosio ESOCHINASI ESOCHINASI Disponibilità di trasportatori del glucosio Le esochinasi sono attivate dall elevato flusso di glucosio in direzione intracellulare (la loro attività è aumentata dalla concentrazione del substrato

Dettagli

(2 x) (2 x) (2 x) Il NADH prodotto in questa reazione DEVE essere ri-ossidato affinché la glicolisi non si fermi. Gliceraldeide 3-fosfato deidrogenasi

(2 x) (2 x) (2 x) Il NADH prodotto in questa reazione DEVE essere ri-ossidato affinché la glicolisi non si fermi. Gliceraldeide 3-fosfato deidrogenasi Il NADH prodotto in questa reazione DEVE essere ri-ossidato affinché la glicolisi non si fermi (2 x) (2 x) Gliceraldeide 3-fosfato Fosfato inorganico Gliceraldeide 3-fosfato deidrogenasi Reazione di ossidoriduzione:

Dettagli

Metabolismo. Il metabolismo è l insieme delle migliaia di reazioni chimiche che avvengono in tutte le cellule.

Metabolismo. Il metabolismo è l insieme delle migliaia di reazioni chimiche che avvengono in tutte le cellule. Metabolismo Il metabolismo è l insieme delle migliaia di reazioni chimiche che avvengono in tutte le cellule. Le reazioni chimiche che compongono il metabolismo sono organizzate nelle : VIE METABOLICHE

Dettagli

Formazione dei chilomicroni

Formazione dei chilomicroni Formazione dei chilomicroni I triacilgliceroli forniscono il combustibile per i lunghi voli migratori del Piviere minore. I triacilgliceroli sono riserve di energia molto concentrate essendo ridotti ed

Dettagli

Utilizzazione metabolica dei nutrienti

Utilizzazione metabolica dei nutrienti Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione

Dettagli

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi Insieme di numerose cellule, ADIPOCITI: AG + Glicerolo TAG 1. Funzione meccanica: protezione contro gli urti e sostegno degli organi interni 2. Funzione

Dettagli

Carboidrati! Oligosaccaridi Polisaccaridi. B) Carboidrati complessi

Carboidrati! Oligosaccaridi Polisaccaridi. B) Carboidrati complessi Carboidrati! Sono i composti organici più abbondanti sulla terra Contengono: C, H, O Sono Aldeidi o Chetoni poliossidrilici Possono essere suddivisi in: A) Zuccheri semplici Monosaccaridi B) Carboidrati

Dettagli

Il metabolismo dei lipidi

Il metabolismo dei lipidi Il metabolismo dei lipidi Digestione, assorbimento e trasporto dei lipidi Concetti chiave I triacilgliceroli sono demoliti dalle lipasi e i prodotti derivanti dalla loro scissione sono assorbiti dall intestino.

Dettagli

METABOLISMO CELLULARE

METABOLISMO CELLULARE METABOLISMO CELLULARE Struttura dell ATP (Adenosintrifosfato) Adenina (base azotata), Ribosio (zucchero) e un gruppo fosforico ATP Il legame covalente tra i gruppi fosforici si spezza facilmente liberando

Dettagli

Esempi di quiz di biochimica. 1. E un disaccaride: A) galattosio B) lattosio C) cellulosa D) fruttosio

Esempi di quiz di biochimica. 1. E un disaccaride: A) galattosio B) lattosio C) cellulosa D) fruttosio Esempi di quiz di biochimica 1. E un disaccaride: A) galattosio B) lattosio C) cellulosa D) fruttosio 2. Il glicogeno è un: A) disaccaride B) polisaccaride C) monosaccaride D) amino zucchero 3. E un composto

Dettagli

Laboratorio Fitness & Wellness

Laboratorio Fitness & Wellness Laboratorio Fitness & Wellness Anno Accademico 2015/2016 Ewan Thomas, MSc Principi di Bioenergetica e Biomeccanica Metabolismo Catabolismo Processi di degradazione che permettono di liberare energia Anabolismo

Dettagli

Modulo 15 metabolismo dei lipidi

Modulo 15 metabolismo dei lipidi Modulo 15 metabolismo dei lipidi Il metabolismo cellulare dei lipidi (AG= acido grasso) AGE= AG essenziale 7 Digestione ed assorbimento e utilizzazione dei lipidi 90% dieta triacilgliceroli 10% colesterolo,

Dettagli

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 24-04-2013 3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 1. METABOLISMO OSSIDATIVO (GLICOLISI AEROBICA) CONSUMO DI OSSIGENO 2. M. ANAEROBICO LATTACIDO (FERMENTAZIONE LATTICA) ACIDO LATTICO 3. M. ANAEROBICO

Dettagli

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento Introduzione alla fisiologia Metabolismo cellulare Il sistema cardiovascolare: funzione cardiaca vasi, flusso, pressione

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO GLICOGENO: Polisaccaride di riserva del regno animale Organi principali: FEGATO MUSCOLO SCHELETRICO Glicogeno Glucosio Glucosio-6P Via del pentoso fosfato Glucosio Fruttosio-6P

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

Digestione ed assorbimento dei lipidi della dieta

Digestione ed assorbimento dei lipidi della dieta Metabolismo Lipidi Digestione ed assorbimento dei lipidi della dieta Il principale pigmento biliare è la BILIRUBINA, derivata dalla biliverdina, prodotta dalla degradazione dell EME nell intestino è convertita

Dettagli

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%

Dettagli

Protidi. Metabolismo

Protidi. Metabolismo Protidi Metabolismo CONTINUO RICAMBIO PROTEICO Serve energia sia per la sintesi che per la degradazione: 15-20 % del bilancio energetico La continua demolizione e sintesi è fondamentale per degradare e

Dettagli

Regolazione della Glicolisi

Regolazione della Glicolisi Regolazione della Glicolisi Enzimi regolati della glicolisi: 1) esochinasi. da: Champe La esochinasi: ha bassa Km per Glu 0,2mM: questo assicura la captazione anche di poche molecole di glucosio, presenti

Dettagli

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE Principali lipidi assunti con la dieta Fosfolipidi e colesterolo (membrane) Triacilgliceroli (olii e grassi) Le cellule importano ACIDI GRASSI e GLICEROLO SATURI MONOINSATURI

Dettagli

Reazione prossima all equilibrio Molto rapida. Trioso-fosfato isomerasi

Reazione prossima all equilibrio Molto rapida. Trioso-fosfato isomerasi 5 a reazione Delle 2 molecole prodotte dalla scissione del fruttosio 1,6-bisfosfato solo la gliceraldeide 3-P è il substrato della successiva reazione della glicolisi, perciò il diidrossiacetonefosfato

Dettagli

Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI

Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI Glucosio= forma di energia immediatamente disponibile LIPIDI= Deposito energetico utilizzabile da tutti i tessuti, tranne cervello e globuli rossi Rispetto ai carboidrati,

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Digestione degli zuccheri a-amilasi salivare e pancreatica maltotrioso destrina maltosio glucosio lattosio amido saccarosio maltosio maltotrioso destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi

Dettagli

2 a reazione della glicolisi: isomerizzazione del glucosio 6-fosfato in fruttosio 6-fosfato

2 a reazione della glicolisi: isomerizzazione del glucosio 6-fosfato in fruttosio 6-fosfato 2 a reazione della glicolisi: isomerizzazione del glucosio 6-fosfato in fruttosio 6-fosfato Glucosio 6-fosfato isomerasi Glucosio 6-fosfato anomero α Fruttosio 6-fosfato anomero α Glucosio 6-fosfato Fruttosio

Dettagli

Metabolismo del glucosio

Metabolismo del glucosio Metabolismo del glucosio Metabolismo del glucosio La glicolisi avviene in tutte le cellule umane Percorsi metabolici del glucosio in varie cellule: è metabolizzato in modo diverso nelle varie cellule TABELLA

Dettagli

GLUCOSIO. Vena porta DIGESTIONE DEI DISACCARIDI. Enzimi parete intestinale

GLUCOSIO. Vena porta DIGESTIONE DEI DISACCARIDI. Enzimi parete intestinale DIGESTIONE DELL AMIDO AMIDO Amilasi salivare DESTRINE Amilasi pancreatica MALTOSIO Enzimi parete intestinale GLUCOSIO Vena porta DIGESTIONE DEI DISACCARIDI DISACCARIDI Enzimi parete intestinale MONOSACCARIDI

Dettagli

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione INTRODUZIONE AL METABOLISMO dal gr. metabolè = trasformazione IL Metabolismo Il metabolismo è la somma di tutte le trasformazioni chimiche che avvengono in una cellula o in un organismo. E costituito da

Dettagli

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014 Regolazione ormonale del metabolismo energetico Lezione del 11 marzo 2014 Effetti fisiologici e metabolici dell adrenalina: preparazione all azione EFFETTO IMMEDIATO EFFETTO COMPLESSIVO Effetto fisiologico

Dettagli

Il catabolismo degli acidi grassi

Il catabolismo degli acidi grassi Il catabolismo degli acidi grassi I trigliceridi sono la principale fonte di energia Il processo a 4 tappe di ossidazione degli acidi grassi a catena lunga ad acetil-coa, noto come β-ossidazione, è una

Dettagli

METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI

METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI Glicolisi: Glucosio Glucosio Piruvato Piruvato Gluconeogenesi La Glicolisi (dal greco glykys dolce e lysis scissione) E` la via metabolica che

Dettagli

Biosintesi degli acidi grassi

Biosintesi degli acidi grassi Biosintesi degli acidi grassi NADPH 1 Acetil-CoA Carbossilasi (ACC):il primo enzima della sintesi degli acidi grassi Precursore principale della biosintesi La reazione avviene in due tappe come in tutte

Dettagli

La fissazione dell azoto

La fissazione dell azoto La fissazione dell azoto Complesso della nitrogenasi N +10H + + 8e + 16ATP N 2 + 10 H + 8e + 16ATP 2NH 4+ + 16ADP + 16P + H2 Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi

Dettagli

Energia nel corpo umano

Energia nel corpo umano ll corpo umano ha bisogno di una certa quantità di Energia che dipende da diversi fattori quali la corporatura, il tipo e la quantità di lavoro effettuato, eccetera. Si definisce bisogno energetico basale

Dettagli

La quantità di glu presente nei liquidi extracellulari è di circa 20g, 80kcal.

La quantità di glu presente nei liquidi extracellulari è di circa 20g, 80kcal. I principali nutrienti metabolici sono il glucosio e gli acidi grassi. In circostanze normali il glucosio è l unico nutriente che possa essere utilizzato dal cervello. E anche utilizzato preferenzialmente

Dettagli

IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI

IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI GLUCONEOGENESI IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI Quando la quantità di glucosio fornito dagli alimenti o dalle riserve è insufficiente, i diversi organismi sintetizzano glucosio

Dettagli

ANABOLISMO DEI LIPIDI

ANABOLISMO DEI LIPIDI ANABOLISMO DEI LIPIDI Sintesi di Acidi Grassi I grassi depositati come riserva nel nostro organismo non provengono soltanto dai grassi alimentari normalmente i grassi alimentari rappresentano una quota

Dettagli

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) 1 2 Il glucosio viene trasportato all interno della cellula

Dettagli

Degradazione degli acidi grassi

Degradazione degli acidi grassi Degradazione degli acidi grassi I grassi della dieta sono assorbiti nell intestino tenue Il diametro della particella dei chilomicroni varia da circa 100 a circa 500 nm. Mobilizzazione dei triacilgliceroli

Dettagli

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi Digestione e assorbimento dei lipidi β-ossidazione degli acidi grassi I grassi della dieta sono assorbiti nell intestino tenue Il diametro della particella dei chilomicroni varia da circa 100 a circa 500

Dettagli

ghiandole salivari bocca amilasi stomaco HCl (ph 1) pepsinogeno pepsina

ghiandole salivari bocca amilasi stomaco HCl (ph 1) pepsinogeno pepsina Metabolismo lipidico Digestione I lipidi della dieta sono Trigliceridi Fosfolipidi Colesterolo processi digestivi ghiandole salivari amilasi bocca HCl (ph 1) pepsinogeno pepsina stomaco processi digestivi

Dettagli

Biologia Terza edizione Capitolo 6:

Biologia Terza edizione Capitolo 6: D. SADAVA et al. Biologia Terza edizione Capitolo 6: Energia, enzimi e metabolismo D. Sadava et al., BIOLOGIA 3/E, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2009 6 1 6 2 Metabolismo Il metabolismo (dal greco

Dettagli

Catabolismo dei lipidi

Catabolismo dei lipidi Catabolismo dei lipidi Il 90% dei lipidi è costituito da trigliceridi o triacilgliceroli o grassi neutri! 5 25 % peso corporeo dei mammiferi! E la fonte primaria di riserva di energia degli animali! Nel

Dettagli

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH.

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH. Cibo ed Energia Il glucosio e altre molecole nutritive per esempio i grassi vengono demolite attraverso un ossidazione graduale controllata per fornire energia chimica in una forma utilizzabile dalla cellula,

Dettagli

Fosforilazione a livello del substrato

Fosforilazione a livello del substrato 10 piruvato chinasi Fosfoenolpiruvato Rib Adenina Piruvato ADP Rib ATP Adenina Fosforilazione a livello del substrato 3 Fosfofruttochinasi-1 (PFK-1) Fruttosio 6-fosfato Fruttosio 1,6-bisfosfato 1 esochinasi

Dettagli

I lipidi Digestione e assorbimento

I lipidi Digestione e assorbimento I lipidi Digestione e assorbimento Digestione dei lipidi I lipidi, a differenza dei carboidrati e delle proteine, passano quasi immodificati attraverso la bocca e lo stomaco e solo quando arrivano nel

Dettagli

REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO

REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa I principali ormoni che controllano il

Dettagli

DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO

DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO MUSCOLO SCHELETRICO è predisposto a produrre ATP che sarà utilizzato per generare lavoro meccanico TESSUTO ADIPOSO conserva e distribuisce energia sotto forma di triacilgliceroli,

Dettagli

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO L'insieme delle trasformazioni chimiche ed energetiche che si verificano nelle cellule di un organismo vivente e ne garantiscono la conservazione,

Dettagli

GLICOLISI ADP ATP. Condizioni aerobiche. Condizioni anaerobiche ATP

GLICOLISI ADP ATP. Condizioni aerobiche. Condizioni anaerobiche ATP GLICOLISI È la parte iniziale del processo di degradazione ossidativa dei carboidrati. Durante la loro ossidazione l energia immagazzinata nel loro scheletro carbonioso è utilizzata per produrre ATP e

Dettagli

I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia

I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia Edizione 2016-2017 Metabolismo: equilibrio e omeostasi dei processi cellulari Lezione: Le principali vie metaboliche, il

Dettagli

11 mm Glucosio. [Insulina] (mu/l) Ora de pasto

11 mm Glucosio. [Insulina] (mu/l) Ora de pasto [Insulina] (mu/l) Insulina e metabolismo nel diabete La concentrazione ematica di glucosio costituisce il più importante segnale fisiologico in grado di regolare la secrezione di insulina. Le isole di

Dettagli

Fegato e metabolismo lipidico

Fegato e metabolismo lipidico Fegato e metabolismo lipidico LIPIDI : Acidi grassi liberi o esterificati ad Acil gliceroli ( mono, di, tri) Fosfolipidi e colesterolo FONTI : Grassi della dieta Depositati sotto forma di goccioline (tessuto

Dettagli

Cap.16 GLICOLISI. Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H +

Cap.16 GLICOLISI. Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H + Cap.16 GLICOLISI Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP 2 + 2 H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H + Via metabolica in 10 tappe (reazioni) La glicolisi può

Dettagli

Variazioni di energia libera nella glicolisi

Variazioni di energia libera nella glicolisi Variazioni di energia libera nella glicolisi 10 piruvato chinasi Fosfoenolpiruvato Rib Adenina Piruvato ADP Rib ATP Adenina Fosforilazione a livello del substrato 3 Fosfofruttochinasi-1 (PFK-1) Fruttosio

Dettagli

Fosforilazione a livello del substrato

Fosforilazione a livello del substrato 10 piruvato chinasi Fosfoenolpiruvato Rib Adenina Piruvato ADP Rib ATP Adenina Fosforilazione a livello del substrato 3 Fosfofruttochinasi-1 (PFK-1) Fruttosio 6-fosfato Fruttosio 1,6-bisfosfato 1 esochinasi

Dettagli

La classificazione delle proteine

La classificazione delle proteine protidi 1 La classificazione delle proteine In base al valore biologico (ovvero al contenuto di AAE) si distinguono: - p. ad alto valore biologico contengono tutti gli AAE (es. carne, pesce, uova, latte

Dettagli

Il FEGATO Cardarera, cap.3

Il FEGATO Cardarera, cap.3 Il FEGATO Cardarera, cap.3 2.5% della massa corporea 1,6-1.8 Kg nel maschio 1.3-1.4 Kg nella femmina Tramite la vena porta, è il primo organo a ricevere il sangue arricchito di nutrienti assorbiti dall

Dettagli

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo Inizio esercizio Lo stimolo nervoso a livello della placca neuro-muscolare determina l inizio della contrazione: il muscolo comincia a contrarsi e utilizza ATP (quello già disponibile) ha la durata 1-2

Dettagli

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare e respiratorio. Svolge quindi un ruolo particolarmente rilevante nella prevenzione delle patologie cerebrovascolari,

Dettagli

Il pancreas endocrino

Il pancreas endocrino Il pancreas endocrino 1 Indice degli argomenti Che cos è il pancreas endocrino??? Funzioni principali degli ormoni pancreatici Anatomia del pancreas endocrino Innervazione nervosa Cellule β : INSULINA

Dettagli

Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI

Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI Sintesi di Acidi Grassi I grassi depositati come riserva nel nostro organismo non provengono soltanto dai grassi alimentari normalmente i grassi alimentari rappresentano una

Dettagli

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo.

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo. Metabolismo Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Metabolismo

Dettagli

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR INSULINA RECERE REC INSULINA TTORE OR Lipidi Sono un gruppo eterogeneo di composti con una caratteristica comune: l isolubilità in acqua Lipidi di riserva (triacilgliceroli o trigliceridi e cere) Lipidi

Dettagli

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI Nelle piante l ossidazione degli acidi grassi avviene nei perossisomi delle foglie e nei gliossisomi dei semi Nelle cellule animali il sito principale

Dettagli

Il Fegato - ruolo centrale nel metabolismo

Il Fegato - ruolo centrale nel metabolismo Il Fegato - ruolo centrale nel metabolismo 1) È una ghiandola esocrina: produce bile cistifellea intestino tenue 2) È un organo a secrezione interna (endocrina): prodotti metabolici torrente circolatorio

Dettagli

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Apparato endocrino Controllo della glicemia Il pancreas endocrino 1 Insulina: struttura e biosintesi

Dettagli

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI Nelle piante l ossidazione degli acidi grassi avviene nei perossisomi delle foglie e nei gliossisomi dei semi Nelle cellule animali il sito principale

Dettagli

FONTI DI AMMINOACIDI: PROTEINE ASSUNTE CON GLI ALIMENTI PROTEINE ENDOGENE (TURNOVER) BIOSINTESI

FONTI DI AMMINOACIDI: PROTEINE ASSUNTE CON GLI ALIMENTI PROTEINE ENDOGENE (TURNOVER) BIOSINTESI FONTI DI AMMINOACIDI: PROTEINE ASSUNTE CON GLI ALIMENTI PROTEINE ENDOGENE (TURNOVER) BIOSINTESI ZIMOGENI ATTIVATI NEL LUME INTESTINALE DURANTE LA DIGESTIONE DELLE PROTEINE ESOGENE Tripsina, chimotripsina,

Dettagli

4. MED Nella respirazione aerobica si ha ossidazione delle molecole di: A) glucosio B) ossigeno C) biossido di carbonio D) acqua E) NAD +

4. MED Nella respirazione aerobica si ha ossidazione delle molecole di: A) glucosio B) ossigeno C) biossido di carbonio D) acqua E) NAD + 1. MED 1997 - La tappa di passaggio dalla glicolisi al ciclo di Krebs e' la trasformazione: A) del glucosio in piruvato B) del piruvato in glucosio C) del piruvato in acetil-coa D) del glucosio in acetil-coa

Dettagli

CHETOGENESI (PRODUZIONE DI CORPI CHETONICI)

CHETOGENESI (PRODUZIONE DI CORPI CHETONICI) CHETOGENESI (PRODUZIONE DI CORPI CHETONICI) Bassa glicemia (es.: digiuno) o di Diabete mellito non trattato (insufficiente captazione insulino-dipendente di glucosio) La glicolisi è inibita ma la β-ossidazione

Dettagli

07/01/2015. Un esempio semplice... L N-Acetilglucosamina. Cosa mangiano i batteri (oltre al glucosio)?

07/01/2015. Un esempio semplice... L N-Acetilglucosamina. Cosa mangiano i batteri (oltre al glucosio)? Cosa mangiano i batteri (oltre al glucosio)? Altri zuccheri (amino zuccheri, disaccaridi, etc.) Aminoacidi Acidi grassi, altri acidi organici, nucleotidi, etc... I batteri eterotrofi possono crescere utilizzando

Dettagli

Lezione 5. Il metabolismo dei carboidrati

Lezione 5. Il metabolismo dei carboidrati Lezione 5 Il metabolismo dei carboidrati 1 La produzione di energia: catabolismo dei nutrienti La degradazione enzimatica delle sostanze nutritive principali (carboidrati, lipidi e proteine) procede attraverso

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA 4

Prof. Maria Nicola GADALETA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA 4 Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche FOSFORILAZIONE

Dettagli

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Esiste una relazione tra intensità di esercizio e consumo di grassi, scopriamo qu L'energia necessaria per soddisfare le richieste energetiche dell'organismo

Dettagli

NADH e NADPH. ATP = 1 moneta (energetica) della cellula NADH, NADPH = 2 moneta (potere riducente)

NADH e NADPH. ATP = 1 moneta (energetica) della cellula NADH, NADPH = 2 moneta (potere riducente) NADH e NADPH ATP = 1 moneta (energetica) della cellula NADH, NADPH = 2 moneta (potere riducente) NADH e NADPH non sono funzionalmente intercambiabili. [NAD + ]/[NADH] ~ 1000 favorisce ossidazione [NADP

Dettagli

FONTI DI AMMINOACIDI: PROTEINE ASSUNTE CON GLI ALIMENTI PROTEINE ENDOGENE (TURNOVER) BIOSINTESI

FONTI DI AMMINOACIDI: PROTEINE ASSUNTE CON GLI ALIMENTI PROTEINE ENDOGENE (TURNOVER) BIOSINTESI FONTI DI AMMINOACIDI: PROTEINE ASSUNTE CON GLI ALIMENTI PROTEINE ENDOGENE (TURNOVER) BIOSINTESI ZIMOGENI ATTIVATI NEL LUME INTESTINALE DURANTE LA DIGESTIONE DELLE PROTEINE ESOGENE Tripsina, chimotripsina,

Dettagli

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 1 Unità di misura 1 Energia e calore 3 Struttura dell atomo 3 Tavola periodica degli elementi 4 Legami chimici 8 Legami covalenti 8 Legami non covalenti

Dettagli