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1 Ministero della Salute Guida alla conduzione di Audit della Qualità - Giugno 2011

2 Guida elaborata a cura del Centro Nazionale Sangue Centro Nazionale Sangue Via Giano della Bella, Roma Tel: Fax: cns@iss.it Autori: Ivana Menichini, Silvana Aristodemo, Giuliano Grazzini, Giugno 2011 Opera rilasciata con licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0, Italy. Per leggere una copia della licenza visita il sito web 2

3 INDICE 1. INTRODUZIONE SCOPO DELLA GUIDA STRUTTURA DELLA GUIDA DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFICI CRITERI PER LA CONDUZIONE DEGLI AUDIT DELLA QUALITÀ REQUISITI STRUTTURALI REQUISITI TECNOLOGICI REQUISITI ORGANIZZATIVI

4 1. Introduzione La presente Guida intende costituire un supporto alle attività dei Valutatori per il Sistema trasfusionale italiano qualificati a seguito della partecipazione al Programma di formazione realizzato dal Centro Nazionale Sangue, di concerto con il Ministero della Salute, in applicazione dell Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano del 16 dicembre 2010, con il quale sono stati approvati i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti, nonché il modello per le visite da applicare nei processi di autorizzazione e accreditamento a livello regionale. Fra i presupposti condivisi come basi motivazionali dell Accordo 16 dicembre 2010, è opportuno richiamare i seguenti: la necessità di garantire livelli qualitativi omogenei delle attività trasfusionali su tutto il territorio nazionale, a fronte di un quadro di significativa disomogeneità fra regioni oggi esistente; la necessità inderogabile di conformare le attività trasfusionali alle norme nazionali di recepimento delle direttive europee in materia di sangue ed emocomponenti (che prevedono la garanzia di livelli definiti ed omogenei di qualità e sicurezza dei prodotti e delle prestazioni del sistema trasfusionale su tutto il territorio dell Unione Europea), nonché di garantire la conformità a specifici requisiti, previsti dalle norme comunitarie inerenti ai medicinali per uso umano, che si applicano al plasma prodotto dai servizi trasfusionali italiani come materia prima da avviare alla lavorazione industriale per la produzione di medicinali emoderivati; l esigenza di promuovere l armonizzazione dei criteri di valutazione del livello di conformità delle strutture operanti nel Sistema trasfusionale ai requisiti minimi stabiliti dall Accordo, mediante l applicazione in tutte le Regioni e Province autonome di un modello per le visite dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti da adottare nei processi di autorizzazione e accreditamento degli stessi, ferme restando le prerogative e competenze regionali; come previsto dal Decreto legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, la necessità di garantire l esercizio della responsabilità del rispetto dei requisiti minimi definiti nell Accordo da parte delle autorità all uopo individuate ai sensi dell articolo 3 del medesimo decreto (Ministero della Salute, Centro Nazionale Sangue, Regioni e Province autonome), per le rispettive competenze. 4

5 2. Scopo della Guida Lo scopo della presente Guida è quello di fornire un supporto ai Valutatori nella corretta interpretazione dei requisiti specifici (di tipo strutturale, tecnologico ed organizzativo) applicabili per i Servizi Trasfusionali, e nella individuazione delle diverse tipologie di evidenza oggettiva che possono essere acquisite presso le Strutture valutate al fine di comprovare il soddisfacimento dei requisiti stessi. 3. Struttura della Guida Il Cap. 6 della Guida è strutturato in tabelle che indicano: I requisiti (codice e descrizione) applicabili per i Servizi Trasfusionali, elencati nello stesso ordine con cui sono presentati nell Allegato A dell Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano del 16 dicembre In corrispondenza di ciascun requisito, i riferimenti normativi applicabili (normativa nazionale, principali disposizioni e raccomandazioni disponibili a livello nazionale ed europeo). Le modalità consigliate, nel corso della conduzione dell Audit, al fine di acquisire l evidenza oggettiva della rispondenza dell Organizzazione valutata ai requisiti applicabili: - = Evidenza documentale (documento che contiene standard e regole in vigore presso la Struttura e/o registrazioni/dati che attestano il sistematico svolgimento delle attività previste. Es. Procedure per la valutazione periodica della persistenza delle competenze del personale; Cartelle donatore); - = Evidenza acquisita attraverso osservazione diretta (Es. di stoccaggio dei materiali; Disponibilità ed adeguatezza dei locali previsti). Esempi di evidenza oggettiva della rispondenza dell Organizzazione valutata ai requisiti applicabili. 5

6 4. Definizioni ed abbreviazioni Audit della qualità Azione correttiva Azione preventiva Back-up Campionamento Cartella donatore Controllo di processo Convalida Esame sistematico indipendente e documentato finalizzato a stabilire se le attività svolte per la qualità ed i risultati ottenuti sono in accordo con quanto pianificato e se quanto predisposto viene attuato efficacemente e risulta idoneo al conseguimento degli obiettivi. Azione finalizzata a prevenire il ripetersi di una situazione di non conformità rispetto ad uno standard specificato, mediante la rimozione della relativa causa. Azione finalizzata a prevenire il verificarsi di una potenziale situazione di non conformità rispetto ad uno standard specificato o comunque di una situazione critica, mediante la rimozione della relativa causa. Operazione tesa a duplicare su differenti supporti le informazioni (siano esse dati o programmi) presenti nelle memorie di una stazione di lavoro o sui server di produzione, normalmente svolta con una periodicità stabilita. Attività di prelievo o di costituzione di un campione. Insieme di tutte le registrazioni inerenti al donatore, effettuate in forma cartacea e/o in forma elettronica. Attività di alcune variabili di un processo considerate critiche ai fini del corretto svolgimento delle attività e dunque della qualità degli output del processo stesso. Allestimento di prove documentate ed obiettive comprovanti che i requisiti prestabiliti di una procedura o di un processo specifico possono essere sistematicamente soddisfatti (Direttiva della Commissione Europea 2005/62/CE). Attestazione di efficacia di un processo/attività (modalità, risorse impiegate, tempi, etc.) rispetto agli scopi previsti, ottenuta a seguito di attività pianificate che comprendono: la definizione dei risultati da perseguire; la definizione dei criteri di accettabilità; l identificazione delle variabili critiche del processo/attività; la pianificazione e l effettuazione di prove atte a produrre, ove applicabile, evidenze statisticamente significative; la conseguente produzione di evidenze documentali che forniscono garanzie in merito alla capacità del processo/attività di pervenire ai risultati definiti. 6

7 CSE Dati e registrazioni della qualità Documenti prescrittivi Emergenza trasfusionale Emovigilanza Cellule Staminali Emopoietiche. Tutti i dati e le registrazioni, su supporto cartaceo, elettronico o magnetico, necessari a fornire evidenza del sistematico svolgimento delle attività previste e/o del soddisfacimento degli standard gestionali ed operativi definiti da una Organizzazione. Tutti i documenti, su supporto cartaceo o elettronico, che definiscono le regole e gli standard da applicare nell ambito di un Organizzazione. Situazione in cui le condizioni cliniche del paziente sono tali per cui il differimento della trasfusione può mettere in pericolo la vita del paziente stesso, per cui non è possibile seguire le normali procedure di selezione delle unità e di compatibilità pretrasfusionale. Sistema delle procedure volte alla rilevazione e al monitoraggio delle reazioni indesiderate gravi o inaspettate e degli incidenti gravi inerenti al processo trasfusionale, nonché alla sorveglianza delle malattie infettive trasmissibili con la trasfusione. I sistemi di emovigilanza sono regolamentati da specifiche disposizioni normative comunitarie, e conseguenti normative di recepimento nazionali con i seguenti obiettivi: - costituire una rete europea di basi informative di tipo epidemiologico finalizzata ad orientare strategie e programmi di miglioramento continuo della qualità e sicurezza del processo trasfusionale e dei suoi prodotti, ed a sostenere processi decisionali basati sulle evidenze; - costituire un sistema di rilevazione degli eventi avversi gravi che possono influenzare la qualità e la sicurezza del sangue e degli emocomponenti, e la sicurezza dei riceventi e dei donatori, finalizzato ad intraprendere azioni correttive e preventive, anche nell ottica dei modelli di allerta rapida. Evento avverso Evento near miss Evento inatteso correlato al processo di donazione o di trasfusione che può comportare un danno al donatore/paziente, non intenzionale e indesiderabile. Situazione di pericolo che non si è tradotta in un evento avverso per l intervento di una causa di protezione. Ogni accadimento che avrebbe potuto, ma non ha, per caso o abilità di gestione, originato un evento. Evidenza oggettiva Informazione la cui veridicità può essere dimostrata sulla base di fatti acquisiti a seguito di osservazioni, misurazioni, prove o altri nessi. 7

8 Follow-up post-trasfusionale Indicatore Linea Guida clinica Look Back Modulo, modulistica Non conformità Organigramma Qualità Procedura Processo Periodo di osservazione, secondo un definito protocollo di indagini anamnestiche e cliniche, in cui vengono osservate determinate variabili biologiche e/o cliniche di un ricevente allo scopo di ottenere informazioni sugli effetti della trasfusione. Strumento per la misurazione delle caratteristiche di un processo o di un prodotto/servizio. Insieme di raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate attraverso un formale percorso metodologico che include una revisione sistematica delle informazioni scientifiche disponibili e la interpretazione multidisciplinare e multiprofessionale di queste ultime. Il suo obiettivo è indirizzare le decisioni cliniche in modo da favorire l impiego di interventi di documentata efficacia nelle circostanze cliniche e nei contesti organizzativi appropriati. Effettuazione di indagini e valutazioni retrospettive relative al rischio di malattie trasmissibili con la trasfusione inerenti ad un donatore, nel caso in cui una o più donazioni effettuate dallo stesso risultino a rischio o potenzialmente a rischio di trasmissione di malattie, a seguito di rilievi clinico-anamnestici e/o diagnostici, o siano implicate in casi di sospetta trasmissione di malattia con la trasfusione. Le indagini sono finalizzate anche a garantire eventuali adempimenti associati alla possibile implicazione di una o più donazioni in situazioni di rischio di trasmissione di malattia attraverso emocomponenti o farmaci plasmaderivati, nei confronti di Enti terzi interessati (ad esempio: aziende convenzionate per la trasformazione farmaceutica del plasma ed Enti gestori delle normative di indennizzo dei danni alla persona imputabili alla trasfusione). Formato standardizzato (su supporto cartaceo o elettronico) destinato a contenere dati o a registrare attività, adottato al fine di garantire omogeneità nella compilazione da parte del personale interessato. Scostamento rispetto a requisiti specificati. Rappresentazione della configurazione di una Organizzazione per livelli di responsabilità. Conformità di un prodotto, di un processo o di loro parti a standard definiti. Documento che definisce la sequenza di attività, le responsabilità e le modalità necessarie a regolamentare un processo o una attività a fronte di obiettivi prefissati. L estensione ed il livello di dettaglio delle procedure possono differire in funzione del grado di complessità/articolazione dei processi/attività da esse regolamentate e dal livello di competenza del personale preposto alla loro applicazione. Successione strutturata di attività finalizzate a produrre un risultato che ha valore per il cliente (interno o esterno) finale. 8

9 Protocollo Qualificazione Reazione avversa Ricevente Rintracciabilità Schema pre-definito, localmente concordato, di comportamento ottimale per lo svolgimento di attività cliniche (o operative). Dà conto delle ragioni, vincoli, obiettivi delle attività in oggetto. Azione, facente parte della convalida, consistente nell accertare che i membri del personale, i locali, le attrezzature o il materiale assolvono correttamente le loro funzioni e danno i risultati previsti (Direttiva della Commissione Europea 2005/62/CE). Un effetto indesiderato osservato in un soggetto in relazione ad una donazione, ad una trasfusione o ad una procedura diagnostica o terapeutica. La persona cui sono stati nominativamente assegnati uno o più emocomponenti, o che ha ricevuto gli emocomponenti assegnati. Capacità di risalire alla storia, all utilizzazione o all ubicazione dell elemento considerato. Applicata ad una unità di sangue o ad un emocomponente da essa derivato, la rintracciabilità si riferisce alla possibilità di ricostruirne il percorso dal donatore alla sua destinazione finale, o viceversa. Servizi Trasfusionali ST Tracciabilità Unità di Raccolta Le strutture e le relative articolazioni organizzative, comprese quelle per le attività di raccolta, previste dalla normativa vigente secondo i modelli organizzativi regionali, che sono responsabili sotto qualsiasi aspetto della raccolta e del controllo del sangue umano e dei suoi componenti, quale ne sia la destinazione, nonché della lavorazione, conservazione, distribuzione e assegnazione quando gli stessi sono destinati alla trasfusione. (D. Lgs. 20 dicembre 2007, n. 261, articolo 2, comma 1, lettera e). Servizio Trasfusionale Vedi Rintracciabilità. Le strutture incaricate della raccolta, previa autorizzazione delle regioni o province autonome competenti, gestite dalle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue convenzionate e costituite ai sensi della normativa vigente; le unità di raccolta, gestite singolarmente o in forma aggregata dalle predette Associazioni/Federazioni, operano sotto la responsabilità tecnica del servizio trasfusionale di riferimento. (D. Lgs. 20 dicembre 2007, n. 261, articolo 2, comma 1, lettera f). Le sedi di raccolta gestite direttamente dal Servizio Trasfusionale come articolazioni ospedaliere o extraospedaliere all interno del proprio contesto organizzativo (Unità Operativa, Dipartimento aziendale, Dipartimento interaziendale, etc.) - che spesso sono anch esse denominate Unità di Raccolta - sono da considerare a tutti gli effetti parte integrante dell organizzazione del Servizio Trasfusionale. (Allegato A) - Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie dei servizi 9

10 trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti, ai sensi dell articolo 6, comma 1, lettera a) e dell articolo 19, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219). La titolarità dell autorizzazione all esercizio demarca la distinzione fra Unità di Raccolta propriamente detta, secondo la definizione del D. Lgs. 261/2007, e le sedi di raccolta gestite direttamente dai Servizi Trasfusionali come proprie articolazioni organizzative. Ciò vale anche nei casi in cui le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti sono svolte in forma collaborativa fra il Servizio Trasfusionale e le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue. Pertanto, le Unità di Raccolta - e le loro eventuali articolazioni organizzative - sono quelle ove la titolarità autorizzativa è in capo ad una Associazione o Federazione di donatori di sangue. UdR Urgenza trasfusionale Validazione biologica Unità di Raccolta (del sangue e degli emocomponenti). Situazione in cui le condizioni cliniche del paziente sono tali per cui è consentito un differimento limitato della trasfusione. Valutazione finale dell insieme degli elementi di qualificazione biologica della donazione e dei relativi prodotti, che consente di dichiararne l idoneità alla trasfusione (previo accertamento della compatibilità immunologica) e di effettuarne l etichettatura definitiva. Gli elementi di qualificazione biologica della donazione e dei relativi prodotti comprendono: a) i risultati dei test microbiologici ed immunoematologici previsti dalle disposizioni normative vigenti; b) il trattamento delle informazioni disponibili correlate alla donazione ed al donatore, con particolare riferimento ad eventuali specifici rilievi anamnestici e clinici in fase di selezione e ad eventuali rilievi/informazioni post donazione; c) eventuali test di qualificazione biologica non previsti dalle disposizioni normative, effettuati per soddisfare particolari requisiti di sicurezza degli emocomponenti e/o specifiche necessità cliniche. 10

11 5. Riferimenti normativi e bibliografici 1) Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano del 16 dicembre 2010: Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti e Modello per le visite dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti. G.U. n. 113, 17 maggio 2011, Suppl. Ordinario n ) Decreto del Ministro della Salute 26 maggio Istituzione di un elenco nazionale di valutatori per il sistema trasfusionale per lo svolgimento di visite presso i servizi trasfusionali e le unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti. In corso di pubblicazione in G.U. 3) European Commission, Health and Consumers Directorate-General. The Rules Governing Medicinal Products in The European Union, Volume 4, EU Guidelines for Good Manufacturing Practice for Medicinal Products for Human and Veterinary Use. Annex 14 - Manufacture of Medicinal Products Derived from Human Blood or Plasma. 4) Linea Guida CNS 03. Linea guida per la prevenzione della TRALI (Transfusion Related Acute Lung Injury. Danno polmonare acuto associato alla trasfusione). Rev. 0 del 15 dicembre ) Centro Nazionale Sangue. TRALI (Transfusion Related Acute Lung Injury. Danno polmonare acuto associato alla trasfusione): Percorsi diagnostici e indicazioni per la prevenzione; Rapporto Tecnico. 1a Ed. del dicembre ) Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n.16. Attuazione delle direttive 2006/17/CE E 2006/86/CE, che attuano la direttiva 2004/23/CE per quanto riguarda le prescrizioni tecniche per la donazione, l approvvigionamento e il controllo di tessuti e cellule umani, nonché per quanto riguarda le prescrizioni in tema di rintracciabilità, la notifica di reazioni ed eventi avversi gravi e determinate prescrizioni tecniche per la codifica, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule. G.U. n. 40 del 18 febbraio ) EDQM - European Directorate for the Quality of Medicines & Healthcare, Council of Europe. Guide to the preparation, use and quality assurance of blood components, 16 th edition (2010). 8) SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia). Standard di Medicina Trasfusionale. Edizioni SIMTI, 2 a Ed., ) Linea Guida CNS 01. Adozione di misure di sicurezza nella gestione dei processi produttivi e diagnostici. Rev. 1 del 22 dicembre

12 10) Linea Guida CNS 01. Adozione di misure di sicurezza nella gestione dei processi produttivi e diagnostici. Rev. 0 del 7 luglio ) Linea Guida CNS 02. Prevenzione della contaminazione batterica del sangue intero e degli emocomponenti. Rev. 0 del 7 luglio ) Decreto del Ministro della Salute 27 marzo Modificazioni dell allegato 7 del decreto 3 marzo 2005, in materia di esami obbligatori ad ogni donazione di sangue controlli periodici. G.U. n.117 del 20 maggio ) Accordo 20 marzo 2008 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Principi generali e criteri per la regolamentazione dei rapporti tra le Regioni e le Province autonome e le Associazioni e Federazioni di donatori di sangue. 14) Decreto Legislativo 20 dicembre 2007, n Revisione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, recante attuazione della direttiva 2002/98/CE che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti. G.U. n. 19 del 23 gennaio ) Decreto del Ministro della Salute 21 dicembre Istituzione del Sistema informativo dei servizi trasfusionali (SISTRA). G.U. n.13 del16 gennaio ) Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n Attuazione della Direttiva 2005/61/CE che applica la direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda la prescrizione in tema di rintracciabilità del sangue e degli emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi. G.U. n. 261 del 9 novembre 2007, Suppl. Ordinario n ) Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n Attuazione della direttiva 2005/62/CE che applica la direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie relative ad un sistema di qualità per i servizi trasfusionali. G.U. n. 261 del 9 novembre 2007, Suppl. Ordinario n ) Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n Attuazione della direttiva 2004/23/CE sulla definizione delle norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani. G.U. n. 261 del 9 novembre 2007, Suppl. Ordinario n ) Pharmaceutical Inspection Co-operation scheme (PIC/s). GMP guide for blood establishments. PE 005-3, 25 September

13 20) Decreto del Ministro della Salute 5 dicembre Modifica del decreto ministeriale 3 marzo 2005, recante Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue ed emocomponenti. G.U. n. 57 del 9 marzo ) Direttiva 2006/86/CE della Commissione del 24 ottobre 2006 che attua la direttiva 2004/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in tema di rintracciabilità, la notifica di reazioni ed eventi avversi gravi e determinate prescrizioni tecniche per la codifica, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani. G.U. dell Unione Europea n. 294 del 25 ottobre ) Decreto legislativo 24 aprile 2006, n Attuazione della direttiva 2001/83/CE e successive direttive di modifica relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE. G.U. n.143 del 21 giugno ) Direttiva 2006/17/CE della Commissione dell 8 febbraio 2006 che attua la direttiva 2004/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche per la donazione, l'approvvigionamento e il controllo di tessuti e cellule umani. G.U. dell Unione Europea n. 38 del 9 febbraio ) Legge 21 ottobre 2005, n Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati. G.U. n. 251 del 27 ottobre ) Decreto del Ministro della Salute Disciplina dei rapporti tra le strutture pubbliche provviste di servizi trasfusionali e quelle pubbliche e private, accreditate e non accreditate, dotate di frigoemoteca. G.U. n. 240 del 13 ottobre ) Direttiva 2005/61/CE della Commissione del 30 settembre 2005 che applica la direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in tema di rintracciabilità e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi. G.U. dell Unione Europea n. 256 del 1 ottobre ) Direttiva 2005/62/CE della Commissione del 30 settembre 2005 recante applicazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie relative ad un sistema di qualità per i servizi trasfusionali. G.U. dell Unione Europea n. 256 del 1 ottobre ) Comunicato relativo al decreto 3 marzo 2005 del Ministero della salute recante Protocolli per l accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti (Decreto pubblicato nella G.U. serie generale - n. 85, 13 aprile 2005). G.U. n. 112 del 16 maggio 2005, Rettifiche. 13

14 29) Decreto del Ministro della Salute 3 marzo Protocolli per l accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti. G.U. n. 85 del 13 aprile ) Decreto del Ministro della Salute 3 marzo Caratteristiche e modalità per la donazione del sangue e di emocomponenti. G.U. n. 85 del 13 aprile ) Direttiva 2004/23/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 sulla definizione di norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani. G.U. dell Unione Europea n. 102 del 7 aprile ) Direttiva 2004/33/CE della Commissione Europea del 22 marzo 2004 che applica la direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a taluni requisiti tecnici del sangue e degli emocomponenti. G.U. dell Unione Europea n. 91 del 30 marzo ) Direttiva 2002/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 gennaio 2003 che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti e che modifica la direttiva 2001/83/CE. G.U. dell Unione Europea n. 33 del 8 febbraio ) Decreto del Presidente della Repubblica 14/01/97. Approvazione dell Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni e alle P.A. di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnici e organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private e successive modifiche e integrazioni. G.U. n. 42 del 20 febbraio 1997, Suppl. Ordinario n ) Decreto del Ministro della Sanità Integrazione al decreto ministeriale 1 settembre 1995 concernente la costituzione e compiti dei comitati per il buon uso del sangue presso i presidi ospedalieri. G.U. n. 292 del 13 dicembre ) Decreto del Ministro della Sanità Costituzione e compiti dei comitati per il buon uso del sangue presso i presìdi ospedalieri. G.U. n. 240 del 13 ottobre

15 6. Criteri per la conduzione degli Audit della qualità 6.1 Requisiti Strutturali S.1 Il Servizio Trasfusionale dispone di locali atti a garantire l idoneità all uso previsto, con specifico riferimento alla esigenza di consentire lo svolgimento delle diverse attività in ordine logico, al fine di contenere il rischio di errori, nonché operazioni di pulizia e manutenzione atte a minimizzare il rischio di contaminazioni , art.1, com.1 n.208, art.3.1 PIC/S GMPs, 7.1 Ed, Principles. chap.1 par.3. Standards, chap.1, par.2 Documentazione tecnica comprovante l idoneità dei locali della Struttura all uso previsto. Verifica compatibilità locali con il flusso operativo a livello di macroprocesso trasfusionale (Es. disposizione dei locali all interno della Struttura) e di singoli processi (Es. organizzazione degli spazi e disposizione degli arredi/apparecchiature all interno dei locali, adeguatezza dei percorsi logistici); Verifica idoneità locali, arredi e apparecchiature all esecuzione delle operazioni di pulizia e manutenzione previste. 15

16 S.1.1 Deve essere garantita l idoneità dei locali prima dell utilizzo, ad intervalli regolari e a seguito di modifiche rilevanti. S.2 I locali e gli spazi devono essere commisurati alle tipologie ed ai volumi delle prestazioni erogate art.1, com n.208, art.3.1 DPR Documentazione tecnica comprovante l idoneità dei locali della Struttura all uso previsto (V. S.1). Piani per la verifica periodica di idoneità dei locali (responsabilità, periodicità, criteri di verifica, registrazioni da produrre); Registrazioni inerenti alle verifiche di idoneità periodiche e a quelle apportate a seguito di modifiche rilevanti. Verifica compatibilità locali con le attività svolte dal ST conformemente a quanto definito al S.3. Verifica adeguatezza locali con volumi prodotti/prestazioni documentati (Es. deducibili dai dati di attività del ST). S.3 Devono essere presenti almeno: S.3.1 un area per attesa e accettazione dei donatori di sangue e di emocomponenti; DPR Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area per attesa e accettazione dei donatori di sangue e di emocomponenti. S.3.2 un locale destinato al colloquio e alla valutazione delle condizioni generali di salute del donatore per la definizione del giudizio di idoneità alla donazione, tale da tutelare il diritto del donatore alla privacy e da garantire la confidenzialità necessaria per una corretta e completa acquisizione delle informazioni anamnestiche rilevanti ai fini della sicurezza dei prodotti del sangue; n.208,art.3.2 PIC/S GMPs, 7.5 Ed., Standards, chap.3, par.1 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un locale destinato al colloquio e alla valutazione delle condizioni generali di salute del donatore; - adeguatezza locale in relazione alla capacità di garantire la necessaria riservatezza. 16

17 S.3.3 un locale destinato alla raccolta di sangue ed emocomponenti, strutturato in modo tale da salvaguardare la sicurezza dei donatori e del personale e da prevenire errori nelle procedure di raccolta; n.208, art.3.3 PIC/S GMPs, 7.4; 7.6 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un locale destinato alla raccolta di sangue ed emocomponenti; - adeguatezza locale in relazione alla capacità di salvaguardare la sicurezza dei donatori e del personale e di prevenire errori nelle procedure di raccolta (Es. collocazione impianti per interventi di emergenza in caso di reazioni avverse alla donazione, ampiezza e disposizione spazi tali da garantire la movimentazione rapida dei donatori in situazioni di emergenza, presenza di vie di fuga, ordine logico arredi/apparecchiature). S.3.4 un area destinata al riposo/ristoro postdonazione; n.208, art.3.2 Layout locali in dotazione a ST: - disponibilità di un area destinata al riposo/ristoro post-donazione del donatore. S.3.5 un area adibita alla conservazione del sangue e degli emocomponenti che consenta lo stoccaggio differenziato e sicuro degli emocomponenti in base a tipologia e stato (Es. globuli rossi, piastrine, plasma; unità da validare, validate, in quarantena), nonché a criteri specifici di raccolta (Es. unità ad uso autologo); n.208, art PIC/S GMP, 7.10 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area adibita alla conservazione del sangue e degli emocomponenti, atta a consentire lo stoccaggio differenziato e sicuro degli emocomponenti in base a tipologia, stato e criteri specifici di raccolta. 17

18 S.3.6 un area per lo stoccaggio dei materiali, dispositivi e reagenti da impiegare; DPR Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area per lo stoccaggio dei materiali, dei dispositivi e dei reagenti da impiegare. S.3.7 un area destinata esclusivamente alla lavorazione del sangue e degli emocomponenti in circuito chiuso, accessibile solo a personale autorizzato; in tale area deve essere periodicamente monitorata la contaminazione microbica delle attrezzature, delle superfici e dell ambiente; n.208, art.3.4 PIC/S GMP, 7.7; 7.11; 11.6 Ed., Principles, chap.4, par.2 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area destinata esclusivamente alla lavorazione del sangue e degli emocomponenti. Evidenze di regolamentazione dell accesso alle aree, consentito solo a personale autorizzato (Es. Cartelli). Piani di monitoraggio della contaminazione microbica delle attrezzature, delle superfici e dell ambiente. Registrazioni inerenti ai monitoraggi effettuati su attrezzature, superfici ad ambiente. Registrazioni inerenti alle eventuali azioni correttive avviate a fronte di accertata contaminazione microbica di attrezzature, superfici o ambiente. S.3.8 un area destinata esclusivamente alle attività diagnostiche di laboratorio di pertinenza, accessibile solo a personale autorizzato; n.208, art.3.4 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area destinata alle attività diagnostiche di laboratorio. Evidenze di regolamentazione dell accesso alle aree, consentito solo a personale autorizzato (Es. Cartelli). 18

19 S.3.9 un area destinata a deposito temporaneo sicuro dei residui, dei materiali e dispositivi monouso utilizzati, nonché del sangue e degli emocomponenti a qualunque titolo scartati; n.208, art.3.6 Ed., Standards, chap.4, par.2 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area destinata a deposito temporaneo sicuro di residui, materiali e dispositivi monouso utilizzati e sangue/emocomponenti scartati. - chiara identificazione delle aree destinate a deposito temporaneo sicuro di residui, materiali e dispositivi monouso utilizzati e sangue/emocomponenti scartati. S.3.10 un area di attesa, un locale per la valutazione clinica dei pazienti e un locale per l erogazione di trattamenti terapeutici, ove il Servizio Trasfusionale eroghi prestazioni cliniche di medicina trasfusionale; DPR Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di un area di attesa; - disponibilità di un locale per la valutazione clinica dei pazienti; - disponibilità di un locale per l erogazione di trattamenti terapeutici. S.3.11 servizi igienici separati per utenti e personale. DPR S.4 Ove il Servizio Trasfusionale svolga attività di raccolta, processazione, controllo e distribuzione di cellule staminali emopoietiche, si applicano anche le specifiche disposizioni normative vigenti in materia di tessuti e cellule umani. D. Lgs n n.16 Layout locali in dotazione al ST: - disponibilità di servizi igienici separati per utenti e personale. / Oltre alla verifica di conformità ai requisiti inerenti alle cellule staminali emopoietiche previsti dall Allegato A) dell Accordo Stato- Regioni 16 dicembre 2010, sono applicabili i requisiti generali di cui al D. Lgs. 6 novembre 2007, n. 191 e quelli specifici di cui al D. Lgs. 25 gennaio 2010 n. 16, in attesa della definizione dei requisiti minimi di cui all articolo 6, comma 1, del 6 novembre 2007, n

20 6.2 Requisiti Tecnologici / In relazione a tutti i Requisiti Tecnologici: Elenco apparecchiature in dotazione al ST. In relazione ai Requisiti T.1, T.2, T.4, T.5, T.7, T.8, T.9, T.11, T,12, T.13, T.15: Procedure per la qualificazione - preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti - delle apparecchiature che influiscono sulla qualità e sulla sicurezza del sangue, degli emocomponenti e, ove applicabile, delle CSE (responsabilità e modalità di pianificazione ed effettuazione delle attività di qualificazione, nonchè di documentazione degli esiti). V. O.10. In relazione ai Requisiti T.10, T.14: Procedure per la convalida e riconvalida dei sistemi/apparecchiature che influiscono sulla qualità e sulla sicurezza del sangue, degli emocomponenti e, ove applicabile, delle CSE (responsabilità e modalità di pianificazione ed effettuazione degli studi di convalida, nonchè di documentazione degli esiti). 20

21 T.1 Per la raccolta di sangue intero, emocomponenti e cellule staminali emopoietiche periferiche devono essere utilizzati dispositivi di prelievo dedicati allo specifico impiego e conformi alla normativa vigente. T.1.1 Devono essere utilizzati esclusivamente sistemi di prelievo del sangue intero e degli emocomponenti che garantiscano la prevenzione del rischio di contaminazione microbica, quali ad esempio la deviazione del primo volume di sangue raccolto art.6, com.1 n.208, art PIC/S GMPs, 8.2; 10.3 n.208, art LG CNS Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei dispositivi di prelievo per la raccolta di sangue intero, emocomponenti e CSE. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei dispositivi di prelievo per la raccolta di sangue intero, emocomponenti e CSE. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei dispositivi di prelievo per la raccolta di sangue intero, emocomponenti e CSE (V. T.1), tra cui quelli inerenti all idoneità a prevenire il rischio di contaminazione microbica. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei sistemi di prelievo (V. T.1). T.2 Per la raccolta di sangue intero, emocomponenti e cellule staminali emopoietiche periferiche devono essere utilizzati lettini o poltrone da prelievo atti a garantire le basilari manovre di primo soccorso. n.208, art.3.3 Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei lettini o poltrone da prelievo, tra cui quelli inerenti a garantire le basilari manovre di primo soccorso. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei lettini/poltrone da prelievo. T.3 Deve essere disponibile un numero di apparecchi per la determinazione della concentrazione emoglobinica pre-donazione atto a garantire il back-up , art.7, com.1, all.5 Elenco apparecchiature in dotazione al ST. Verifica che la dotazione tecnologica del ST sia adeguata a garantire sempre la determinazione della concentrazione emoglobinica, obbligatoria prima di ogni donazione. 21

22 T.4 Per la raccolta del sangue intero devono essere utilizzate bilance automatizzate basculanti atte a garantire la corretta miscelazione del sangue raccolto con l anticoagulante e almeno la rilevazione del volume del sangue prelevato ed il tempo di prelievo art.1, com.5 Ed., Standards, chap.3, par.5 SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione delle bilance automatizzate basculanti, tra cui quelli inerenti alla corretta miscelazione del sangue raccolto con l anticoagulante e la rilevazione del volume del sangue prelevato e del tempo di prelievo. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) delle bilance automatizzate basculanti. T.4.1 Per ogni postazione attiva deve essere disponibile una bilancia automatizzata , art.1, com.5 Elenco apparecchiature in dotazione al ST. Verifica disponibilità di una bilancia automatizzata per ogni postazione attiva. T.5 Per le attività di aferesi produttiva devono essere utilizzati separatori cellulari dotati di caratteristiche prestazionali atte a garantire il massimo grado di sicurezza per il donatore, nonché la qualità dei prodotti finali, mediante il soddisfacimento dei requisiti relativi alla raccolta degli emocomponenti da aferesi previsti dalla normativa vigente. SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei separatori cellulari impiegati per le attività di aferesi produttiva. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei separatori cellulari impiegati per le attività di aferesi produttiva. T.6 Deve essere garantita la dotazione per la gestione delle emergenze cliniche prevista dalla normativa vigente , art.1, com.1 n.208, art.3.3 Documenti che definiscono la dotazione prevista per la gestione delle emergenze cliniche e le relative modalità di controllo. 22

23 T.7 Per la saldatura dei circuiti di raccordo dei sistemi di prelievo devono essere disponibili sistemi di saldatura idonei a prevenire il rischio di contaminazione microbica in fase di raccolta e in fase di produzione degli emocomponenti. SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. PIC/S GMPs Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei sistemi di saldatura, tra cui quelli che garantiscono l idoneità a prevenire il rischio di contaminazione microbica in fase di raccolta e di produzione degli emocomponenti. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei sistemi di saldatura. T.8 Per le attività di frazionamento del sangue intero in circuito chiuso con mezzi fisici semplici devono essere disponibili: almeno una centrifuga refrigerata per sacche con funzionalità di gestione e controllo della accelerazione e della velocità di centrifugazione; sistemi automatizzati per la scomposizione del sangue intero, atti a garantire almeno la rilevazione dei volumi dei singoli emocomponenti prodotti. SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione delle centrifughe, tra cui quelli inerenti alla refrigerazione e alle funzionalità di gestione e controllo della accelerazione e della velocità di centrifugazione. Registrazioni inerenti alla qualificazione preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti, dei delle centrifughe. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei sistemi automatizzati per la scomposizione del sangue intero, tra cui quelli inerenti alla rilevazione dei volumi dei singoli emocomponenti prodotti. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei sistemi automatizzati per la scomposizione del sangue intero. 23

24 T.9 Le apparecchiature destinate alla conservazione del sangue e degli emocomponenti devono essere dotate: di un sistema di controllo e di registrazione della temperatura, nonché di allarme acustico e visivo in caso di escursioni anomale rispetto alle temperature di esercizio definite; di dispositivi di allarme remotizzato sia acustici che visivi o di equivalenti strumenti di allerta qualora esse siano ubicate in locali o zone non costantemente presidiate da personale del Servizio o da altro personale a ciò deputato , art.8, com.1 PIC/S GMPs, 7.13; 7.14 Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione delle apparecchiature destinate alla conservazione del sangue e degli emocomponenti, tra cui quelli inerenti al sistema di controllo e di registrazione della temperatura, di allarme acustico e visivo in caso di escursioni anomale e di allarme remotizzato (sia acustici che visivi) o di equivalenti strumenti di allerta qualora esse siano ubicate in locali o zone non costantemente presidiate da personale del Servizio o da altro personale a ciò deputato. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) delle apparecchiature destinate alla conservazione di sangue ed emocomponenti. T.10 Per il trasporto del sangue e degli emocomponenti devono essere disponibili dispositivi atti a garantire l integrità e la preservazione delle proprietà biologiche dei prodotti, preventivamente convalidati e periodicamente riconvalidati per la capacità di garantire le temperature di esercizio definite , art.16, com.1 n.208, art.1.2.2; art.7, com.5 Documenti che definiscono i requisiti previsti per la convalida delle apparecchiature destinate al trasporto di sangue ed emocomponenti al fine di garantire, durante il trasferimento delle unità, le temperature di esercizio definite. Registrazioni inerenti alla convalida preliminare e periodica delle apparecchiature destinate alla conservazione del sangue e degli emocomponenti. 24

25 T.11 Deve essere disponibile almeno un apparecchio per il congelamento del plasma prodotto atto a garantire la conformità alle specifiche definite dalle normative vigenti , art.7, com.4 SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione degli apparecchi per il congelamento del plasma prodotto. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) degli apparecchi per il congelamento del plasma prodotto. T.12 Devono essere disponibili almeno due congelatori per la conservazione del plasma alla temperatura di -25 C o inferiore , art.7, com.4 Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei congelatori per la conservazione del plasma. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei congelatori per la conservazione del plasma. T.13 Deve essere disponibile almeno un apparecchio per lo scongelamento del plasma, atto a garantire lo scongelamento a temperatura controllata , art.7, com.4, all.2 Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione degli apparecchi per lo scongelamento del plasma, tra cui quelli inerenti alla capacità di garantire lo scongelamento a temperatura controllata. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) degli apparecchi per lo scongelamento del plasma. T.14 Per l assemblaggio di emocomponenti con interruzione del circuito chiuso deve essere disponibile almeno un sistema di connessione sterile. Le procedure di connessione sterile devono essere convalidate e riconvalidate ad intervalli periodici e a seguito di modifiche rilevanti, in relazione alla capacità del , art.7, com.4 PIC/S GMPs, 11.8 Ed., Documenti che definiscono i requisiti previsti per la convalida dei sistemi di connessione sterile, tra cui quelli atti a garantire il corretto allineamento dei segmenti saldati, la tenuta delle saldature ed il mantenimento della sterilità degli emocomponenti assemblati. Registrazioni inerenti alla convalida 25

26 sistema di garantire il corretto allineamento dei segmenti saldati, la tenuta delle saldature ed il mantenimento della sterilità degli emocomponenti assemblati. Standards, chap.4, par.1 SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. preliminare, periodica e a seguito di modifiche rilevanti, dei sistemi di connessione sterile. T.15 Per le attività di aferesi terapeutica e per la raccolta di cellule staminali emopoietiche periferiche da donatori allogenici e da pazienti candidati al trapianto autologo devono essere utilizzate apparecchiature dotate di caratteristiche prestazionali atte a garantire un elevato grado di sicurezza per i donatori e per i pazienti, nonché, nel caso della raccolta di cellule staminali emopoietiche periferiche, il soddisfacimento di standard trapiantologici definiti di concerto con le Unità di trapianto emopoietico interessate. DM , art.5, com.3 SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. Documenti che definiscono i requisiti previsti per la qualificazione dei separatori cellulari impiegati per le attività di aferesi produttiva. Registrazioni inerenti alla qualificazione (preliminare, periodica e a fronte di modifiche rilevanti) dei separatori cellulari impiegati per le attività di aferesi produttiva. Per quanto attiene alle apparecchiature impiegate per la raccolta di CSE, evidenza documentale della condivisione dei requisiti con le Unità di trapianto emopoietico interessate. T.16 Nel caso in cui il Servizio Trasfusionale svolga attività di processazione, controllo e distribuzione di cellule staminali emopoietiche, si applicano le specifiche disposizioni normative vigenti in materia di tessuti e cellule umani. D. Lgs n n.16 / Oltre alla verifica di conformità ai requisiti inerenti alle cellule staminali emopoietiche previsti dall Allegato A) dell Accordo Stato- Regioni 16 dicembre 2010, sono applicabili i requisiti generali di cui al D. Lgs. 6 novembre 2007, n. 191 e quelli specifici di cui al D. Lgs. 25 gennaio 2010 n. 16, in attesa della definizione dei requisiti minimi di cui all articolo 6, comma 1, del D. Lgs. 6 novembre 2007, n

27 6.3 Requisiti Organizzativi SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (Funzione di Garanzia della qualità, gestione documenti e registrazioni) O.1 Il Servizio Trasfusionale deve istituire e mantenere un Sistema di gestione per la qualità. Legge , n.219, art.21, com.6 n.208, art.2, com n.261 art.8 PIC/S GMP, 5.1 Ed., Standards, chap.1, par.1 EU GMPs ANNEX 14 Elenco Documenti prescrittivi in vigore nell ambito del Sistema Qualità (Procedure, Istruzioni operative, Protocolli,...). Elenco format standardizzati da impiegare per le registrazioni previste (Es. Moduli) in vigore nell ambito del Sistema Qualità. Elenco Registrazioni della qualità di cui la Struttura garantisce la rintracciabilità per un periodo definito. 27

28 O.2 Deve esistere una funzione di Garanzia della qualità alla quale, indipendentemente da altre responsabilità, venga demandata la responsabilità della supervisione di tutti i processi che hanno influenza sulla qualità., n.208, PIC/S GMPs, 5.3 Ed., Standards, chap.1, par.1 Organigramma del ST comprendente la funzione di Garanzia della qualità. Documento che formalizza la delega per la funzione di Garanzia della qualità da parte del responsabile del ST. Documenti che descrivono le responsabilità demandate alla funzione di Garanzia della qualità. O.3 Le procedure che influiscono sulla qualità e sulla sicurezza del sangue, degli emocomponenti e, ove applicabile, delle cellule staminali emopoietiche (lavorazione, conservazione, assegnazione, distribuzione e trasporto del sangue intero e degli emocomponenti; procedure analitiche di laboratorio) devono essere convalidate prima di essere introdotte e riconvalidate ad intervalli regolari e a seguito di modifiche rilevanti., n.208, SIMTI, Standard di Med. Trasf., 2 a Ed. Procedure per la convalida e riconvalida dei processi normati dalle procedure che influiscono sulla qualità e sulla sicurezza del sangue, degli emocomponenti e, ove applicabile, delle CSE: lavorazione, conservazione, assegnazione, distribuzione e trasporto del sangue intero e degli emocomponenti; procedure analitiche di laboratorio (responsabilità e modalità di pianificazione ed effettuazione degli studi di convalida e di documentazione degli esiti). Piani per la convalida e riconvalida del processi ( Validation Master Plan ). Registrazioni inerenti alla convalida e riconvalida dei processi normati dalle suddette procedure. V. Requisiti O.57, O.59, O.60, O.63, O.76, O.79, O

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