PECo Melano. Sintesi non tecnica. Comune di Melano. Nerio Cereghetti, Francesca Cellina, Luca Pampuri, Michela Sormani OGGETTO TITOLO COMMITTENTE

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1 OGGETTO TITOLO PECo Melano Sintesi non tecnica COMMITTENTE Comune di Melano ESTENSORI DEL RAPPORTO Nerio Cereghetti, Francesca Cellina, Luca Pampuri, Michela Sormani LUOGO E DATA Trevano,

2 Indice 1 La pianificazione energetica comunale: finalità e responsabilità 4 2 Il quadro di riferimento normativo e programmatico La politica energetica e climatica della Confederazione Società 2000 Watt e Società 1 ton CO La politica energetica cantonale Analisi della situazione attuale (2009) Contesto socio-economico Consumi di energia Produzione di energia Bilancio energetico Melano (2009) Le emissioni di gas ad effetto serra 14 5 Il confronto con la Società 2000 Watt e la Società 1 ton CO I potenziali Produzione di energia da fonti rinnovabili - fonti considerate Produzione di energia da infrastrutture - fonti considerate Risparmio energetico nei settori di consumo finale - settori considerati Visione d insieme - energia termica Produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili e infrastrutture Efficienza energetica - energia termica Potenziali di copertura del fabbisogno energia termica Carta delle risorse energia termica Energia elettrica Produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili Efficienza energetica - energia elettrica Potenziali di copertura del fabbisogno energia elettrica Carta delle risorse copertura del fabbisogno di energia elettrica 30 7 Potenziale di realizzazione di reti di teleriscaldamento 31 Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 2/73

3 8 Valutazione dei potenziali Valutazione tecnica qualitativa Valutazione politico-sociale qualitativa (workshop) Obiettivi Visione strategica Obiettivi generali Strategie d intervento Due strategie alternative Scelta tra le due strategie Piano d azione A. Coordinamento e attuazione del PECo B. Informazione e sensibilizzazione C. Edificato D. Aziende E. Comune F. Infrastrutture per la produzione di energia Visione d insieme e budget PECo Il monitoraggio dell efficacia del piano Gli indicatori per il monitoraggio Allegati 62 Il piano d azione PECo Melano visione d insieme delle misure Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 3/73

4 1 La pianificazione energetica comunale: finalità e responsabilità In data 3 marzo 2010, il Municipio di Melano ha incaricato l Istituto Sostenibilità Applicata all Ambiente Costruito (ISAAC) della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) di elaborare un piano energetico comunale (PECo). Il Municipio ha spontaneamente deciso di adottare questo strumento quale base integrativa agli strumenti di pianificazione territoriale, con l obiettivo di fissare obiettivi e strategie chiare in ambito di approvvigionamento energetico comunale. Il PECo affronta in primo luogo l analisi del territorio comunale dal punto di vista della produzione e dei consumi di energia, nonché delle emissioni di gas ad effetto serra, con riferimento all anno Quindi prende in considerazione le potenzialità del territorio dal punto di vista dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, della riduzione dei consumi nell edificato e dello sviluppo di reti di teleriscaldamento. Emergono dunque le maggiori criticità ma anche le opportunità da perseguire: ciò consente di delineare una visione di riferimento per l evoluzione del territorio dal punto di vista energetico e climatico. Sulla base di tale visione vengono definiti obiettivi generali, accompagnati da una strategia da perseguire e dalle misure che ne garantiscono l attuazione (piano d azione). Il PECo affronta in modo approfondito il sistema dell edificato. Il tema della mobilità e dei trasporti viene invece solo accennato e non è oggetto di approfondimenti specifici. Figura 1 Il percorso di pianificazione energetica Il PECo è uno strumento dinamico, comunale. che vive nel tempo. Esso è affiancato da un monitoraggio quadriennale, che consente di verificare lo stato di avanzamento delle misure proposte e valutarne l efficacia in termini di consumi e produzione energetica. È essenziale che il piano sia inteso come uno strumento a favore del territorio, e non quale ostacolo o vincolo pianificatorio: per questo le proposte del PECo sono illustrate, discusse e condivise con i cittadini, che sono i principali responsabili dell attuazione del piano. I Comuni hanno infatti un ruolo di coordinamento e di verifica ma il raggiungimento degli obiettivi dipende essenzialmente dalle scelte quotidianamente operate dai singoli. La Legge sull energia non regolamenta in modo specifico la procedura per l adozione e l approvazione dei piani energetici comunali. Si può quindi ritenere che l elaborazione e l aggiornamento del PECo siano di competenza del Municipio, mentre l adozione e l approvazione siano compito del Consiglio Comunale. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 4/73

5 2 Il quadro di riferimento normativo e programmatico 2.1 La politica energetica e climatica della Confederazione La Confederazione ha definito la propria politica energetica nel 2007, basandola sui cosiddetti quattro pilastri : efficienza energetica nel consumo, promozione delle energie rinnovabili, impianti di grande potenza per la produzione di energie elettrica (impianti nucleari o impianti a gas a ciclo combinato) e maggiore collaborazione con l Unione Europea. Nel maggio 2011 il Consiglio federale ha tuttavia definito una nuova strategia (Prospettive energetiche 2050), con la quale ha deciso che le centrali nucleari esistenti dovranno essere disattivate alla fine del loro ciclo di vita e non potranno essere sostituite. Per garantire la sicurezza di approvvigionamento la Svizzera dovrà quindi puntare su: maggiore risparmio energetico (efficienza energetica); potenziamento dell'energia idroelettrica e delle nuove energie rinnovabili; produzione di energia elettrica a partire da combustibili fossili (impianti di cogenerazione, centrali a gas a ciclo combinato) (se necessario); ampliamento delle reti di trasporto dell'energia elettrica (in tempi brevi) e importazioni. La Svizzera è inoltre impegnata a livello internazionale per quanto riguarda la politica climatica: alla ratifica del Protocollo di Kyoto del 1997, avvenuta nel 2003, ha fatto seguito la ratifica dell Accordo di Copenhagen del La Svizzera si è quindi impegnata a ridurre le emissioni dell 8% rispetto ai livelli del 1990 sul periodo (Protocollo di Kyoto) e a mettere in atto tutti gli sforzi necessari a contenere l incremento medio mondiale della temperatura terrestre di soli 2 C (Accordo di Copenhagen). Nel gennaio 2010 è stato lanciato il Programma di risanamento degli edifici ( volto a incentivare il risanamento energetico degli edifici. Esso sussidia interventi di sostituzione dei serramenti e di miglioramento dell isolamento termico di pareti, pavimenti e soffitti ed è alimentato mediante i proventi della tassa federale sul CO Società 2000 Watt e Società 1 ton CO 2 Un ambizioso riferimento per il futuro è costituito dalle visioni sviluppate negli anni scorsi dal Politecnico di Zurigo, che delineano una società a 2000 Watt e a 1 ton di CO 2. La visione Società 2000 Watt è stata delineata nel 1998: l idea di fondo è che sia possibile ridurre i consumi pro capite di circa un terzo rispetto a quelli attuali, senza causare una riduzione del benessere attuale. La visione punta a realizzare una società in cui i consumi energetici annui pro capite (espressi mediante la potenza continuativa necessaria per soddisfarli) non superino i 2000 Watt, valore corrispondente all attuale valore medio mondiale. Figura 2 Il percorso verso la Società 2000 Watt. A titolo di riferimento, oggi il cittadino svizzero medio sfrutta una potenza superiore a 6'300 Watt e il cittadino ticinese pari a circa 5'600 Watt. Fonte: Vivere più leggermente, 2011 Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 5/73

6 Secondo i fautori di tale visione, il raggiungimento di questi standard di consumo non provoca impatti negativi sulla qualità di vita: sono infatti già disponibili opzioni tecnologiche e nuovi modelli di comportamento che potrebbero consentire di raggiungere tali obiettivi senza interferire con il livello di benessere di cui la società svizzera attualmente gode. Dieci anni dopo aver lanciato la visione Società 2000 Watt, nel 2008 il Politecnico di Zurigo ha avanzato una nuova visione di riferimento, quella della Società a 1 ton di CO 2. Essa attribuisce alla questione climatica importanza prioritaria: riconosciuto il ruolo antropico nell influenzare il cambiamento climatico in atto, essa mira alla stabilizzazione della concentrazione di CO 2 in atmosfera al valore di 500 ppm entro l anno 2100, per contenere l incremento medio di temperatura a livello mondiale tra i 2 C e i 4 C. Questa configurazione potrebbe essere raggiunta se le emissioni di CO 2 su base annua si limitassero a 1 ton CO 2 pro capite. A titolo di riferimento, si consideri che attualmente il cittadino medio svizzero è responsabile dell emissione di 8.7 ton CO 2 /anno, mentre quello ticinese di 7.84 ton CO 2 /anno [Piano Energetico Comunale, 2010]. La visione 1 ton CO 2 attribuisce priorità agli investimenti per la conversione energetica (decarbonizzazione dell economia): solo quando sarà raggiunto l obiettivo di contenimento delle emissioni a 1 ton CO 2 pro capite, gli investimenti potranno concentrarsi sulla riduzione dei consumi nei settori finali. Nel complesso la nuova visione Emissioni CO 2 [ton CO 2 /ab] accetta che il fabbisogno di energia primaria pro-capite (espresso come potenza continuativa) si attesti su valori compresi tra 4'000 e 6'000 Mondo 2005 Watt. La visione della società a 1 ton di CO 2 attribuisce un ruolo di grande importanza all energia elettrica, che dovrebbe [kw/ab] diventare la spina dorsale Figura 3 Obiettivi della Società 1 ton CO 2. dell economia. Essa non esclude il ricorso all energia nucleare, l unico strumento che, in combinazione con le energie rinnovabili, consentirebbe di coprire un fabbisogno energetico pro-capite tra 4'000 e 6'000 Watt, senza superare la soglia di 1 ton di emissione di CO 2. Le due visioni delineano un percorso comune per i prossimi anni; successivamente, la visione Società 2000 Watt richiede che gli investimenti siano prioritariamente rivolti all efficienza energetica, mentre la visione Società 1 ton di CO 2 richiede che siano prioritariamente rivolti alla conversione energetica (decarbonizzazione): esse dunque entrano in conflitto. Il Consiglio Federale ha posto come obiettivo a lungo termine della strategia per la politica energetica svizzera il concetto di Società 2000 Watt, senza tuttavia definire un termine temporale per il suo raggiungimento. Fonte: Energy strategy for ETH Zurich, Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 6/73

7 2.3 La politica energetica cantonale Gli indirizzi generali della politica energetica cantonale sono delineati dalle Linee Direttive e dalla scheda di Piano Direttore sul tema dell energia (Scheda V3 Energia) e sono stati integralmente confermati dal Piano Energetico Cantonale (PEC), attualmente in fase di consultazione: efficienza energetica: riduzione dei consumi negli usi finali dell energia, attraverso l attivazione sistematica di misure di efficienza energetica: a lungo termine, consumi stabilizzati a 2000 Watt; conversione energetica: sostituzione dei vettori energetici, con progressivo abbandono dei combustibili fossili, in particolare olio combustibile e carburanti liquidi: a medio termine, emissioni stabilizzate a 1 ton CO 2 pro capite; produzione energetica ed approvvigionamento efficienti, sicuri e sostenibili: diversificazione dell approvvigionamento, valorizzazione della risorsa acqua, confermando ed assicurando le riversioni e il ruolo dell AET, e promozione delle altre fonti rinnovabili indigene, quali solare (termico e fotovoltaico), eolico, biomassa, calore ambiente e geotermia di profondità. Il PEC in consultazione impone inoltre che le misure di efficienza energetica nel consumo siano adottate da subito, senza una gerarchizzazione tra gli obiettivi di conversione energetica e quelli volti al contenimento dei consumi, per riuscire ad arrivare tra il 2100 e il 2150 alla configurazione 2000 Watt e 1 Ton CO 2 pro capite. Figura 4 Gli indirizzi strategici cantonali. Fonte: PEC, rapporto per la consultazione, agosto 2010 Il rapporto PEC posto in consultazione riconosce inoltre che: la transizione verso il nuovo modello energetico sarà lunga (almeno anni) e per questo è necessario avviarla subito, senza indugio; nella fase di transizione assume un ruolo importante il gas naturale, in sostituzione dell olio combustibile, in quanto più sostenibile sia dal punto di vista climatico sia ambientale; il Cantone favorisce e sostiene la realizzazione di reti di teleriscaldamento, con il fine ultimo di farle diventare elemento essenziale dell urbanizzazione, al pari dell acquedotto e della fognatura. Infine il rapporto PEC posto in consultazione delinea il ruolo per i Comuni, rimarcando: la necessità di dare l esempio nella diffusione di nuovi stili di vita e nuovi approcci; la necessità di sensibilizzare la popolazione e di contribuire alla creazione di una nuova consapevolezza ambientale, anche attraverso l organizzazione di momenti di partecipazione e incontro con la cittadinanza; Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 7/73

8 l importanza di dotarsi di una visione strategica e di elaborare piani energetici comunali. Si segnala inoltre il Regolamento sull utilizzazione dell energia (RUEn), entrato in vigore nel settembre del 2008, che definisce nuovi valori limite per il fabbisogno energetico degli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ampliamento o ristrutturazione, introduce prescrizioni per i sistemi di riscaldamento per gli edifici di nuova costruzione e gli ampliamenti (l energia non rinnovabile deve coprire al massimo l 80% del fabbisogno ammissibile di calore per il riscaldamento e l acqua calda sanitaria) e introduce il divieto di installazione di nuovi impianti di riscaldamento elettrici (impianti di riscaldamento fissi a resistenza elettrica). Esso inoltre pone condizioni più rigide per gli edifici di proprietà pubblica, para-statale o sussidiata (nuovi edifici o ampliamenti e ristrutturazioni): obbligo di costruzione e risanamento secondo lo standard MINERGIE (con obbligo di verificare la fattibilità di un successivo adeguamento allo standard MINERGIE-P e valutazione dei provvedimenti necessari a raggiungere lo standard Minergie-ECO o assimilabile materiali e impianti con basso impatto sull uomo e sul natura); possibilità di utilizzare i vettori energetici fossili per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria solo nel caso in cui l edificio è conforme allo standard MINERGIE-P ; nel caso di interventi parziali, limitati a singoli elementi dell involucro, questi devono rispettare i valori previsti per gli edifici nuovi e comunque non devono compromettere la possibilità di raggiungere lo standard MINERGIE per l intero edificio. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 8/73

9 3 Analisi della situazione attuale (2009) In questo capitolo si delinea lo stato energetico di Melano all anno 2009, scelto come anno di riferimento in quanto primo anno per il quale erano integralmente disponibili i dati al momento dell inizio dei lavori per il PECo. Si segnala che per diversi vettori energetici non è stato possibile accedere a dati direttamente misurati ma si è dovuto fare ricorso a ipotesi e modelli di stima, descritti in modo esaustivo nel Rapporto tecnico e nei rispettivi Allegati. Solo per l energia elettrica è infatti stato possibile ricostruire gli effettivi dati di consumo, poiché la distribuzione di tali vettori energetici è effettuata in termini centralizzati dalle Aziende Industriali di Lugano (AIL). 3.1 Contesto socio-economico I dati relativi alla consistenza della popolazione e degli addetti (addetti equivalenti al tempo pieno, ETP) al 2009 sono desunti dalla Statistica dello stato annuale della popolazione (ESPOP) e dal Censimento federale delle aziende 2008 dell Ufficio federale di statistica (USTAT). Tabella 1 : Popolazione e addetti equivalenti a tempo pieno. Popolazione 1 Addetti equivalenti 2 No. ETP/abitante Melano 1' % Dati cantonali '003 48% I dati raccolti mostrano quindi che Melano è un Comune di piccole dimensioni a vocazione prevalentemente residenziale, caratterizzato da un economia basata principalmente sui servizi. I dati forniti dall autorità comunale confermano questo risultato indicando l ARVI SA attiva nel commercio di vini come unica grande azienda presente sul territorio. 3.2 Consumi di energia Nel 2009 i consumi complessivi di energia sul territorio di Melano sono stati pari a 28'665 MWh. L utilizzo dei diversi vettori energetici, in termini percentuali, risulta in linea con i valori medi cantonali: il cittadino medio di Melano risulta immerso nel petrolio fino alla vita e, in generale, nei combustibili fossili fino a metà del busto (si veda la Figura 5). L analisi dei consumi pro capite evidenzia come i dati di consumo di Melano non si distanzino da quelli rilevati a livello cantonale nel 2008 [PEC, 2010], nei quali la quota di energia non rinnovabile corrispondeva al 77%. In media in Ticino siamo immersi sino alla vita in vettori energetici derivanti dal petrolio. Considerando anche il gas naturale e la quota di elettricità non rinnovabile, il livello si alza sino alle spalle. 1 Popolazione al , dati USTAT. 2 Censimento federale delle aziende e degli addetti 2008, BFS. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 9/73

10 Figura 5: Quote di consumo di energia finale pro capite in riferimento alla tipologia di vettore energetico di Melano (a sinistra) a confronto con quelle cantonali (a destra). Circa il 70% del consumo globale di energia a livello comunale può essere ricondotta ai carburanti (39%) e all olio combustibile (29%). Con una quota complessiva pari al 25%, anche l elettricità copre un ruolo importante nell ambito dell approvvigionamento energetico del comune, in particolare per quanto concerne gli apparecchi e l illuminazione. Tabella 2 : Panoramica dei consumi di energia suddivisi per vettore energetico a Melano (2009). Energia per il riscaldamento Mobilità App. illumin. 3 Energia elettrica Gas naturale Olio combust. Legna Calore amb. Energia solare Carb. [MWh/a] Energia elettrica 4 Energia elettrica [MWh/a] [MWh/a] [MWh/a] [MWh/a] [MWh/a] [MWh/a] [MWh/a] [MWh/a] % 1% 29% 2% 5% 0% 39% 2% 14% 28'665 MWh/a La maggior parte dell energia consumata sul territorio di Melano è di origine fossile (69% 5 ). 3 Inclusa l illuminazione pubblica pari a 147 MWh/a. 4 Energia elettrica FFS. 5 Esclusa la quota di elettricità non rinnovabile. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 10/73

11 Il 58% del totale dei consumi di energia sul territorio di Melano è riconducibile al riscaldamento degli edifici (inclusa l acqua calda sanitaria), all illuminazione privata e al funzionamento degli apparecchi 6. La maggior parte dei consumi per il riscaldamento e il funzionamento di apparecchi e illuminazione sul territorio comunale possono essere ricondotti agli edifici residenziali (82%). Seguono i settori commercio e servizi (15%), industria e artigianato (2%) e agricoltura (1%). Questo risultato non stupisce dal momento che Melano presenta caratteristiche prevalentemente residenziali. Esso lascia intuire che il potenziale di riduzione più elevato risiede proprio nell edificato esistente, in particolare nelle economie domestiche. Tabella 3 : Panoramica dei consumi di energia per il riscaldamento e il funzionamento di apparecchi e illuminazione suddivisi per settore di utenza e vettore energetico a Melano (2009). Economie domestiche Industria artigianato Commercio e servizi Energia elettrica [MWh/a] Gas naturale [MWh/a] Energia per il riscaldamento Olio comb. [MWh/a] Legna [MWh/a] Calore amb. [MWh/a] Energia solare [MWh/a] App. illumin. 7 Energia elettrica [MWh/a] Totale [MWh/a] Agricoltura MWh/a 6 Solo illuminazione e apparecchi, escluse quindi: illuminazione pubblica (147 MWh/a); elettricità mobilità FFS (662 MWh/a). 7 Esclusa l illuminazione pubblica, pari a 147 MWh/a. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 11/73

12 3.3 Produzione di energia Il territorio di Melano non ospita impianti di produzione di energia di media e grande potenza, né elettrici né termici. Per quanto concerne lo sfruttamento delle energie rinnovabili, sul territorio vi sono unicamente alcuni impianti solari termici di piccola potenza che sfruttano l energia solare per la produzione di calore. I dati forniti dall autorità comunale indicano che a Melano sono presenti cinque impianti solari termici, per una superficie totale di 48 m 2. La tipologia di edificio e le superfici installate indicano che gli impianti vengono probabilmente utilizzati unicamente per la produzione di acqua calda sanitaria. Tabella 4: Impianti solari termici comune di Melano (2009). Riferimento geografico Superficie Vettore en. princ. Tipologia di edificio Mappale m 2 Gas Centro sportivo Melano Mappale 84 6 m 2 Pompa di calore Casa monofamiliare Mappale 85 6 m 2 Pompa di calore Casa monofamiliare Mappale m 2 Pompa di calore Casa monofamiliare Mappale m 2 Pompa di calore Casa plurifamiliare (2) Il calore ottenibile grazie a questi impianti è stimabile in circa 21 MWh/a. La quota di calore prodotto da energia solare rispetto al totale di fabbisogno di energia per il riscaldamento (12'708 MWh/a) corrisponde a circa il 0.15%, una percentuale quindi poco significativa. 3.4 Bilancio energetico Melano (2009) Affiancando le stime di consumo di energia con quelle di produzione di energia, è possibile ricostruire il bilancio energetico del territorio di Melano, riportato in Figura 6. Per definire la percentuale di energia rinnovabile rispetto al consumo totale di energia, è necessario tenere conto anche della quota di energia rinnovabile insita nei consumi di elettricità (7'231 MWh/a). A questo scopo sono state applicate ai consumi di energia elettrica del comune le rispettive quote estrapolate dal mix di fornitura di AET. Per definire la quota rinnovabile presente nella quantità di energia elettrica non omologabile (2'051 MWh/a), sono invece state applicate le quote del mix europeo. Secondo questo approccio, la quantità di energia rinnovabile nell energia elettrica del comune di Melano risulta pari a MWh/a. Ciò indica che circa il 65% dell energia elettrica consumata sul territorio comunale proviene da fonti energetiche rinnovabili. Se non si considera la quota rinnovabile presente nell energia elettrica, tale percentuale si riduce a circa il 6%. La quota totale di energia rinnovabile rispetto al consumo globale di energia a livello comunale ammonta al 23% e include: calore ambientale (1'449 MWh/a); legna (413 MWh/a); energia solare (21 MWh/a); quota rinnovabile presente nel mix elettrico (4'661 MWh/a). Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 12/73

13 Figura 6: Bilancio energetico del comune di Melano (2009). Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 13/73

14 4 Le emissioni di gas ad effetto serra I gas ad effetto serra sono componenti dell atmosfera in grado di assorbire e ri-emettere la radiazione terrestre a lunghezze d onda specifiche. La loro presenza influenza l assorbimento, la riflessione e la dissipazione della radiazione infrarossa terrestre verso l esterno dell atmosfera, favorendo l'accumulo di energia termica e l'innalzamento della temperatura superficiale terrestre. I principali gas ad effetto serra contenuti naturalmente in atmosfera sono il vapore acqueo (H 2 O), il diossido di carbonio (CO 2 ), l ossido di diazoto (N 2 O), il metano (CH 4 ), l ozono (O 3 ). Il CO 2 è considerato il gas serra di riferimento, poiché più dell 80% delle emissioni di gas serra sono emissioni di CO 2. L insieme dei gas serra è pertanto frequentemente misurato in termini di CO 2 equivalente (CO 2 eq), un parametro che pondera i diversi gas in base potenziale di riscaldamento climatico di ciascuno di essi rispetto a quello del CO 2. Le emissioni di gas serra sul territorio di Melano possono essere stimate secondo due approcci, descritti in modo esaustivo nell allegato 4 del rapporto tecnico: l approccio più semplificato si riferisce alla stima delle emissioni prodotte sul territorio comunale (emissioni dirette), attraverso il consumo diretto di combustibili e carburanti di origine fossile, cioè all atto della combustione. Il secondo approccio fornisce invece numeri più realistici circa le emissioni di gas ad effetto serra dovute ai consumi complessivi del territorio di Melano, indipendentemente dal luogo in cui avvengono i processi di combustione (emissioni riferite al ciclo di vita Life Cycle Assessment). Nel seguito si seguirà questo secondo approccio. Le emissioni di gas ad effetto serra (CO 2 eq) complessivamente riconducibili ai consumi del territorio di Melano (emissioni riferite al ciclo di vita) sono pari a 6.5 ton CO 2 eq/anno pro capite. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 14/73

15 5 Il confronto con la Società 2000 Watt e la Società 1 ton CO 2 Per stimare la distanza rispetto alla Società 2000 Watt occorre risalire ai consumi di energia primaria, cioè all energia necessaria per rendere disponibile l energia finale consumata. Le stime di consumo presentate nelle pagine precedenti si riferiscono invece alla energia finale, cioè l energia risultante da processi di conversione, che la rendono disponibile ad esempio nella forma di elettricità o di combustibili raffinati. Applicando il modello descritto nell allegato 3 del rapporto tecnico, sul territorio di Melano risulta un consumo di energia primaria equivalente a una potenza di 4'435 Watt pro capite. Le emissioni di gas ad effetto serra secondo l approccio del ciclo di vita sono invece pari a 6.5 ton CO 2 equivalente/anno pro capite. Nella situazione attuale (anno 2009), Melano si trova al di sotto della media cantonale e svizzera: questa differenza può essere ricondotta al carattere prevalentemente residenziale del comune, che non presenta quindi una struttura economica tale da poter essere rappresentativa di quelli che sono i valori medi nazionali: sul territorio comunale sono infatti assenti grandi consumatori di energia/grandi emettitori (industrie, centri commerciali ecc.). Figura 7 La situazione attuale di Melano (2009) a confronto con la Società 2000 Watt e la Società 1 ton CO 2. L utilizzo di energie rinnovabili sul territorio comunale e il consumo di carburante pro capite sono invece perfettamente in linea con i valori nazionali. Il primo dovrebbe tuttavia essere pari a circa il doppio di quello attuale rispettivamente il secondo ridotto di quasi quattro volte per soddisfare gli obiettivi della Società 2000 Watt. Figura 8: Confronto dei consumi di Melano (2009) con la media svizzera e la Società 2000 Watt. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 15/73

16 6 I potenziali Le analisi condotte hanno preso in considerazione i potenziali rispetto ai seguenti aspetti: produzione di energia (termica ed elettrica) da fonti rinnovabili; produzione di energia (termica ed elettrica) da infrastrutture; risparmio energetico nei settori di consumo finale; sviluppo di reti di teleriscaldamento. La descrizione dei potenziali è articolata come segue: le Schede informative descrivono le fonti di energia, i criteri generali per il loro sfruttamento e gli eventuali vincoli definiti a livello federale e cantonale; gli Allegati al Rapporto tecnico PECo Melano descrivono i modelli di calcolo cui ci si è appoggiati per la stima dei potenziali; il Rapporto tecnico PECo Melano sintetizza i valori di potenziale per ciascuna fonte di energia, ponendoli a confronto con il fabbisogno energetico espresso dal territorio; in questo documento di Sintesi non tecnica si riportano unicamente le conclusioni a cui si è giunti, fornendo una visione d insieme dei potenziali. I potenziali analizzati per il PECo sono riepilogati in Tabella 5 e sintetizzati nei paragrafi seguenti. Tabella 5 L insieme dei potenziali analizzati per il PECo Melano. Aspetto Copertura del fabbisogno di energia termica Copertura del fabbisogno di energia elettrica Efficienza nei settori di consumo finale Potenziale Solare termico Biomassa legname da energia Biomassa scarti organici Calore ambientale aria Calore ambientale sottosuolo Calore ambientale acque sotterranee Calore ambientale acque superficiali (lago di Lugano) Calore da infrastrutture (acqua potabile, acque luride e IDA) Calore residuo da processi produttivi Reti di teleriscaldamento Solare fotovoltaico Energia elettrica da acque superficiali (torrente Sovaglia) Energia elettrica da infrastrutture (acqua potabile) Risanamento edifici Apparecchi elettrici e illuminazione privata Illuminazione pubblica Commercio e servizi Artigianato e industria Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 16/73

17 6.1 Produzione di energia da fonti rinnovabili - fonti considerate In ragione di una valutazione preliminare delle caratteristiche e potenzialità del territorio di Melano, si è ritenuto opportuno considerare le seguenti fonti di energia rinnovabile: sole: termico e fotovoltaico; biomassa: bosco e scarti organici; calore ambiente: o geotermia: sottosuolo e acque sotterranee; o acque superficiali - lago di Lugano; o aria; acque superficiali torrente Sovaglia: idroelettrico. Non sono prese in considerazione le seguenti fonti di energia rinnovabile: eolico: l installazione di impianti eolici è ragionevole negli ambiti caratterizzati da campi di vento costanti e di elevata velocità, che non si ritrovano sul territorio di Melano né, salvo rare eccezioni, in altre località del territorio cantonale; calore ambiente - acque superficiali torrente Sovaglia: lo sfruttamento delle acque del fiume a fini termici richiederebbe l installazione di meccanismi di prelievo all interno del letto del Sovaglia; poiché esso non garantisce portate costati nel tempo, l investimento risulterebbe oltremodo oneroso. 6.2 Produzione di energia da infrastrutture - fonti considerate Le infrastrutture esistenti sul territorio possono svolgere una duplice funzione: oltre a quella primaria per cui sono state progettate e realizzate, esse possono costituire una fonte di energia, termica o elettrica, con un doppio beneficio. È ad esempio teoricamente possibile sfruttare mediante pompe di calore l energia termica contenuta nell acqua dell acquedotto o della rete fognaria, a scopo di riscaldamento in inverno o raffrescamento in estate. Tali fluidi hanno infatti una temperatura generalmente costante nel corso dell anno, quasi costantemente superiore a 10 C: d inverno dunque tali fluidi sono più caldi della temperatura dell aria esterna, d estate sono più freddi. Laddove vi sia un salto idraulico adeguato alla portata, l acqua dell acquedotto e della rete fognaria può anche essere sfruttata a scopo di produzione idroelettrica: in diversi comuni anche in Ticino sono state installate micro-turbine idroelettriche negli acquedotti, mentre l utilizzo sulle fognature è ancora poco diffuso anche a livello svizzero. Anche gli impianti per la depurazione delle acque (IDA) costituiscono un importante fonte energetica: i fanghi risultanti dal processo di depurazione possono essere sottoposti a un processo di fermentazione anaerobica, per la produzione di biogas. Questo può essere sottoposto a un processo di purificazione, volto ad aumentare la concentrazione del gas naturale (metano), e immesso in rete per riscaldamento o autotrazione, oppure può essere sottoposto a combustione in un generatore/turbina, per la produzione contemporanea di energia elettrica e calore (cogenerazione). Infine, è di interesse anche il potenziale di recupero del calore residuo da processi produttivi di tipo industriale. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 17/73

18 Tabella 6 Le modalità di produzione di energia termica ed elettrica sfruttando le infrastrutture esistenti. Tra parentesi quadre sono riportate le modalità non prese in considerazione per il PECo Melano. Acquedotto Collettore fognario/acque luride Impianto di depurazione delle acque (IDA) Processi produttivi (calore residuo) Energia termica Energia elettrica Pompe di calore (singoli impianti/impianto Micro-turbine centralizzato con rete di teleriscaldamento) Pompe di calore (singoli impianti/impianto Micro-turbine centralizzato con rete di teleriscaldamento) Biogas (cogenerazione) e rete di teleriscaldamento Pompe di calore sulle acque depurate in uscita, con rete di --- teleriscaldamento Rete di teleriscaldamento Risparmio energetico nei settori di consumo finale - settori considerati Il potenziale di riduzione dei consumi nei settori di uso finale dell energia è estremamente elevato. Ai fini di quantificare tale potenziale per il territorio di Melano, in coerenza con quanto effettuato per il bilancio energetico, sono presi in considerazione i seguenti settori: Abitazioni: riscaldamento; Abitazioni: illuminazione privata e apparecchiature elettriche; Commercio e servizi; Artigianato e industria; Illuminazione pubblica. Sebbene esso abbia un ruolo rilevante nel contribuire ai consumi del territorio di Melano, il settore Mobilità è affrontato dal PECo in modo marginale: non vengono infatti definiti i potenziali di riduzione dei consumi, per i quali si rimanda alle analisi più adeguate svolte nell ambito di altri piani di settore, quali piani dei trasporti, piani urbani del traffico, piani della mobilità dolce, programmi di agglomerato e simili. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 18/73

19 6.4 Visione d insieme - energia termica Produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili e infrastrutture Il fabbisogno di energia termica stimato per il comune di Melano al 2009 si attesta a 12'708 MWh/a (cfr. Tabella 3). La tabella che segue riporta una panoramica dei potenziali presenti sul territorio comunale in riferimento alla possibilità di sfruttare calore prodotto da fonti energetiche rinnovabili e infrastrutture. Tabella 7: Panoramica dei potenziali locali per la produzione di energia termica mediante fonti rinnovabili e infrastrutture sul territorio di Melano. Energia rinnovabile Energia solare Calore Legname da energia Descrizione Potenziale Copertura consumi Posa collettori solari per acqua calda rif. tipo di edificio: 970 m 2 nucleo m 2 non nucleo Approvvigionamento con legname indigeno: 99 m 3 Melano m 3 regione 8 Produzione di calore: 416 MWh/a MWh/a Produzione di calore: 276 MWh/a Melano MWh/a regione Quota fabbisogno attuale: 3% (nucleo) 9% (non nucleo) 9% (nucleo non considerato causa vincoli ISOS) Quota fabbisogno attuale: 2% Melano 37% regione Scarti organici Calore ambientale Aria Calore ambientale Sottosuolo 4'430 m 3 : sud ponte diga Melide Valorizzazione energetica degli scarti organici per la produzione di biogas. Pompe di calore aria-acqua edifici monofamigliari con olio combustibile: - 2'840 MWh/a Pompe di calore geotermiche edifici plurifamigliari con olio combustibile situati nella zona idonea: MWh/a 12'372 MWh/a sud ponte diga Melide Il potenziale sul territorio comunale è nullo. Non vi è margine di manovra per la realizzazione di un impianto. Produzione di calore: MWh/a a fronte del consumo di 947 MWh/a di energia elettrica Produzione di calore: MWh/a da calore ambientale a fronte del consumo di 733 MWh/a di energia elettrica 97% sud ponte diga Melide Quota fabbisogno attuale: 0% 0% Quota fabbisogno attuale: 22% (con consumo di elettricità) Quota fabbisogno attuale: 17% (con consumo di elettricità) 8 Riferito ai comuni di: Arogno, Bissone, Maroggia, Melano, Mendrisio (quartieri Capolago e Mendrisio), Riva San Vitale, Rovio. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 19/73

20 CONTINUAZIONE Tabella 7 Calore ambientale Descrizione Potenziale Copertura consumi Calore ambientale Acque sotterranee Calore ambientale Acque superficiali Calore residuo IDA Calore residuo Acque luride Calore residuo Acqua potabile Calore residuo Processi Pompe di calore acquaacqua edifici plurifamigliari con olio combustibile situati nella zona idonea: MWh/a Pompe di calore acquaacqua edifici situati sulla riva del lago: 470 MWh/a dist. 30 m 890 MWh/a dist. 50 m 182 MWh/a nuova zona riva lago Utilizzo del calore residuo dell IDA in abbinamento a pompe di calore acquaacqua. Utilizzo del calore residuo delle canalizzazioni in abbinamento a pompe di calore acqua-acqua. Utilizzo del calore residuo delle canalizzazioni in abbinamento a pompe di calore acqua-acqua per edifici con impianti > 150 kw: 650 MWh/a Utilizzo del calore residuo di processi rispettivamente grandi impianti per il riscaldamento degli edifici. Produzione di calore: MWh/a da calore ambientale a fronte del consumo di 1'700 MWh/a di energia elettrica Produzione di calore: 890 MWh/a calore ambientale a fronte del consumo di 297 MWh/a di energia elettrica Il potenziale sul territorio comunale è nullo. Non vi è un impianto di depurazione delle acque. Il potenziale sul territorio comunale è nullo. Il bacino di utenti è troppo piccolo per garantire un sufficiente flusso di acque luride. Produzione di calore: 650 MWh/a da infrastrutture a fronte del consumo di 215 MWh/a di energia elettrica Il potenziale sul territorio comunale è nullo. Il non vi sono grandi impianti o industrie. Quota fabbisogno attuale: 40% (con consumo di elettricità) Quota fabbisogno attuale: 7% (con consumo di elettricità) Quota fabbisogno attuale: 0% Quota fabbisogno attuale: 0% Quota fabbisogno attuale: 5% (con consumo di elettricità) Quota fabbisogno attuale: 0% I valori riportati in Tabella 7 sono rappresentati anche in Figura 9. Se si considera la disponibilità di vettori energetici rinnovabili sul territorio, i potenziali maggiori per la produzione di energia termica risiedono nello sfruttamento del calore ambientale presente nelle acque di falda rispettivamente nell aria. Si sottolinea che per il potenziale di produzione di calore mediante solare termico non sono stati considerati i tetti degli edifici contenuti nel nucleo, in quanto si tratta di un insediamento iscritto nell Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS) e sulla sua trasformazione vigono limitazioni più stringenti che negli altri contesti edificati. Il potenziale energetico del bosco del comune di Melano è molto limitato (sebbene l area boschiva sia molto estesa, essa è caratterizzata da difficoltà di accesso tali da renderne economicamente poco interessante lo sfruttamento); il potenziale energetico risulta invece molto più elevato se si prende in considerazione il legname estraibile dai boschi limitrofi, che si estendono sui territori a sud del Ponte diga di Melide: in virtù della loro prossimità con il territorio di Melano, tale legname viene considerato a tutti gli effetti legname indigeno. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 20/73

21 Figura 9: Potenziali di produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili e infrastrutture riferiti al Comune di Melano. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 21/73

22 Per poter valutare in modo corretto i potenziali riportati in Tabella 7 è sempre necessario tenere conto delle ipotesi di partenza sulla quale sono state fondate le analisi. I potenziali sono innanzitutto stati definiti in base al parco edifici esistente e sono pertanto riferiti ad esso. Il potenziale di utilizzo di calore da acque superficiali e quindi dal lago risulta ad esempio poco elevato (790 MWh/a) anche perché nella zona riva lago (distanza < 50 m) non vi sono ampie aree edificate rispettivamente edifici con un fabbisogno di energia particolarmente elevato. Il potenziale di sfruttamento delle acque di falda è invece influenzato dall ipotesi che questa tecnologia venga prevalentemente adottata in edifici plurifamigliari riscaldati con olio combustibile. In questo caso la copertura dei consumi resta a circa il 30% poiché il parco edifici di Melano è costituito prevalentemente da edifici monofamigliari. Tutte le ipotesi adottate hanno permesso di definire dei potenziali che possono essere considerati realistici. Lo sfruttamento integrale di tali potenziali consentirebbe di coprire con le energie rinnovabili il fabbisogno di energia termica espresso dal territorio comunale (potenziale di produzione di calore totale: 13'082 MW/h/anno considerando il solo legname estraibile dal territorio di Melano, 25'178 considerando il legname estraibile dalla regione a Sud del Ponte diga di Melide) a patto di accettare un importante aumento dei consumi di energia elettrica con cui alimentare le pompe di calore per l estrazione del calore dall ambiente e dalle infrastrutture (fino a 3'892 MWh/anno). L ipotesi di sfruttare integralmente tali potenziali pare tuttavia estrema e comunque difficile da concretizzare: può essere conveniente attivare contestualmente misure di efficienza energetica per la riduzione del fabbisogno di energia termica Efficienza energetica - energia termica In assenza di grandi insediamenti di natura produttiva, sul territorio di Melano il fabbisogno di energia termica è integralmente riconducibile al settore dell edificato (edifici residenziali, per commercio e servizi, artigianato e industria): è pertanto all interno di esso che devono essere valorizzati i potenziali di efficienza energetica. La tabella seguente sintetizza i potenziali di efficienza energetica stimati per il territorio comunale, con riferimento al calore: essi sono legati all adozione di standard di efficienza energetica per il risanamento degli edifici esistenti e sono definiti con riferimento al fabbisogno di energia termica del parco edifici stimato per il comune di Melano al 2009 (12'708 MWh/a). Tabella 8: Sintesi dei potenziali di efficienza termica sul territorio di Melano in base a tre scenari di risanamento degli edifici esistenti (RUEn, MINERGIE, MINERGIE-P ). Settore Descrizione Potenziale Riscaldamento edifici Riscaldamento edifici Riscaldamento edifici Risanamento del parco edifici esistente secondo le disposizioni RUEn. Risanamento del parco edifici esistente secondo le disposizioni dello standard MINERGIE. Risanamento del parco edifici esistente secondo le disposizioni dello standard MINERGIE-P. Riduzione consumi Potenziale riduzione: - 12% 1'582 MWh/a Potenziale riduzione: MWh/a - 47% Potenziale riduzione: MWh/a - 73% Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 22/73

23 I valori riportati in Tabella 8 sono rappresentati in Figura 10. Il potenziale di riduzione dei consumi maggiore risiede nel risanamento MINERGIE-P, che permetterebbe di ridurre il consumo di energia termica del 73%. Nella considerazione dei potenziali di efficienza termica è importante tenere presente la loro valenza prettamente indicativa. Non è infatti realistico ritenere che l intero parco edifici comunale venga risanato secondo uno degli scenari considerati, non solo per motivazioni di tipo socio-economico (ad esempio costi di investimento) ma anche per motivazioni tecniche (architettura edifici, nucleo ecc.). L analisi sottolinea tuttavia in modo chiaro l enorme potenziale di riduzione che risiede nel parco edifici esistente. Figura 10: Potenziali di riduzione del consumo di energia termica secondo tre scenari di risanamento degli edifici esistenti (edifici residenziali, per commercio e servizi, artigianato e industria) Potenziali di copertura del fabbisogno energia termica Ponendo a confronto gli elementi mostrati nelle tabelle e nei grafici precedenti, è possibile ottenere indicazioni in merito ai potenziali di copertura del fabbisogno termico sul territorio di Melano: ipotizzando di mettere in atto interventi di efficienza energetica in termini importanti, il nuovo fabbisogno termico degli edifici potrebbe essere integralmente coperto da fonti rinnovabili o infrastrutture. Una strategia di intervento che punti contestualmente all attuazione di interventi di efficienza energetica e alla produzione di energia termica con fonti rinnovabili o infrastrutture consentirebbe dunque al Comune di Melano di raggiungere l autonomia dal punto di vista termico. Come evidenziato in Figura 11, tuttavia, ciò comporterà un aumento dei consumi di energia elettrica (alimentazione delle pompe di calore con cui estrarre il calore dall ambiente e dalle infrastrutture, al massimo pari a 3'892 MWh/anno, a fronte di 14'542 MWh/anno termici prodotti): il Comune di Melano potrà dirsi effettivamente autosufficiente dal punto di vista termico solo nel caso in cui anche i consumi di energia elettrica per le pompe di calore possano essere coperti con fonti energetiche rinnovabili. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 23/73

24 Figura 11: Potenziali di copertura del fabbisogno termico, a fronte di scenari di riduzione dei consumi Carta delle risorse energia termica I potenziali di efficienza energetica sopra sintetizzati sono distribuiti in maniera uniforme sul territorio comunale, poiché attuabili su tutti gli edifici; non lo stesso può dirsi per i potenziali di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e infrastrutture, che invece sono fortemente dipendenti dalle caratteristiche territoriali. La Carta delle risorse energia termica riportata in Figura 12 mostra infatti che: sull intero territorio comunale è sensato lo sfruttamento dell energia solare, della legna indigena (di provenienza regionale, poiché la legna prodotta sul solo territorio di Melano non è sufficiente), del calore ambiente contenuto nell aria e del calore delle acque che scorrono nell acquedotto (si ricorda tuttavia che all interno del nucleo non è prevista la possibilità di installazione di impianti solari termici, in quanto nucleo protetto ISOS); il calore contenuto nel sottosuolo (geotermia di superficie) può essere sfruttato solo su una fascia ristretta, coincidente con gli insediamenti del nucleo storico e dell area residenziale a est della strada cantonale; il calore contenuto nelle acque sotterranee può essere sfruttato nelle aree a ovest della strada cantonale, fino alla sponda lacuale, e lungo una stretta fascia a est della strada cantonale, fatta eccezione per l area di protezione del pozzo di approvvigionamento idrico Sovaglia; il nucleo storico è in gran parte escluso dalla possibilità di sfruttamento delle acque sotterranee. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 24/73

25 Legenda Potenziale calore ambiente - acque superficiali Potenziale calore ambiente - sottosuolo Potenziale acque luride Potenziale calore ambiente - acque sotterraeee Potenziale solare termico, legna, calore ambiente, infrastrutture e - acquedotto Limiti comunali Figura 12: La carta delle risorse per la copertura del fabbisogno di energia termica. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 25/73

26 6.5 Energia elettrica Il fabbisogno di energia elettrica globale stimato per il Comune di Melano al 2009 si attesta a MWh/a (cfr. cap.3.4). Se da questa cifra si sottraggono i consumi per la mobilità (662 MWh/anno), non analizzati in questo studio, e quelli per il riscaldamento degli edifici (2'430 MWh/anno), già considerati per la copertura del fabbisogno termico, si ottiene un fabbisogno complessivo di energia elettrica per gli usi finali pari a 4'139 MWh/anno Produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili La tabella seguente riporta una panoramica dei potenziali presenti sul territorio comunale in riferimento alla possibilità di produrre elettricità da fonti energetiche rinnovabili. Tabella 9: Panoramica dei potenziali locali per la produzione di elettricità proveniente da energie rinnovabili sul territorio di Melano. Vettore energetico Energia solare Fotovoltaico Acque superficiali Acqua potabile Descrizione Potenziale Copertura consumi Posa di moduli fotovoltaici (25% sup. totale tetti): m 2 nucleo m 2 non nucleo Turbinaggio delle acque del fiume Sovaglia in uscita dal bacino di raccolta. Turbinaggio dell acqua potabile in entrata ai serbatoi di raccolta. Produzione di elettricità: 336 MWh/a (nucleo) 1'536 MWh/a (non nucleo) Il potenziale non può essere stimato: mancano i dati di portata. Il potenziale sul territorio comunale è nullo. Le portate delle sorgenti e la caduta non consentono una produzione e gestione sostenibile. Quota fabbisogno attuale: 8% (nucleo) 38% (non nucleo) 38% (nucleo non considerato causa vincoli ISOS) Quota fabbisogno attuale:?% Quota fabbisogno attuale: 0% I valori riportati in Tabella 9 sono rappresentati in Figura 13. L analisi sottolinea che in base all attuale disponibilità di dati mancano ad esempio i rilevamenti per definire la possibilità di produrre elettricità con il turbinaggio delle acque del fiume Sovaglia - a Melano il potenziale maggiore per la produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili è rappresentato dal fotovoltaico. Installando moduli fotovoltaici sul 25% delle superfici di tetto disponibili, e comunque all esterno del nucleo, che è incluso tra i nuclei protetti nell inventario federale ISOS, sarebbe infatti possibile arrivare a coprire il 38% dei consumi di elettricità registrati sul territorio comunale. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 26/73

27 Figura 13: Potenziali produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili Efficienza energetica - energia elettrica La tabella seguente riporta una panoramica dei potenziali di efficienza presenti sul territorio comunale riferiti all energia elettrica. L efficienza è stata definita sia in riferimento al fabbisogno di energia elettrica per l illuminazione pubblica e privata e il funzionamento degli apparecchi. Tabella 10: Panoramica dei potenziali di efficienza elettrica sul territorio di Melano, riferiti ai differenti settori di utenza. Settore Descrizione Potenziale Riduzione consumi Economie domestiche Commercio e servizi Artigianato e industria Illuminazione pubblica Riduzione consumi di elettricità nelle economie domestiche riferiti al fabbisogno di elettricità totale per illuminazione pubblica e privata e apparecchi. Riduzione consumi di elettricità in commercio e servizi riferiti al fabbisogno di elettricità totale per illuminazione pubblica e privata e apparecchi. Riduzione consumi di elettricità in artigianato e industria riferiti al fabbisogno di elettricità totale per illuminazione pubblica e privata e apparecchi. Riduzione consumi di elettricità nell illuminazione pubblica riferiti al fabbisogno di elettricità totale per illuminazione pubblica e privata e apparecchi. Potenziale riduzione: 742 MWh/a Potenziale riduzione: 520 MWh/a Potenziale riduzione: 61 MWh/a Potenziale riduzione: 69 MWh/a -18% -13% -1% -2% Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 27/73

28 I valori riportati in Tabella 10 sono rappresentati in Figura 14. Il potenziale di riduzione maggiore risiede nelle economie domestiche: l utilizzo di lampadine ed elettrodomestici efficienti e la riduzione dei consumi in standby permetterebbe infatti di ridurre il consumo di energia termica del 18%. Questo risultato deve essere interpretato considerando che il comune di Melano ha un carattere principalmente residenziale, è quindi logico che il potenziale massimo di riduzione dei consumi di elettricità si situi in questo settore di utenza finale. Il potenziale totale di diminuzione dei consumi riferito all elettricità è pari al 34%. Nella considerazione dei potenziali di efficienza elettrica è comunque importante tenere presente la loro valenza prettamente indicativa. Non è infatti realistico ritenere che in tutte le abitazioni vengano utilizzati esclusivamente elettrodomestici o lampadine efficienti, rispettivamente vengano sempre spenti gli apparecchi quando non utilizzati. L analisi sottolinea tuttavia in modo chiaro il potenziale di efficienza in relazione ai settori di utenza finali. Figura 14: Potenziali di riduzione del consumo di energia elettrica rispetto al fabbisogno attuale (2009) Potenziali di copertura del fabbisogno energia elettrica Ponendo a confronto gli elementi mostrati nelle tabelle e nei grafici precedenti, è possibile ottenere indicazioni in merito ai potenziali di copertura del fabbisogno elettrico sul territorio di Melano: anche ipotizzando di mettere in atto interventi importanti di efficienza elettrica nei settori di consumo finale, il fabbisogno elettrico espresso dal territorio potrebbe essere solo parzialmente coperto da fonti rinnovabili o infrastrutture. Se i potenziali di efficienza energetica fosse sfruttati integralmente, il fabbisogno elettrico futuro ammonterebbe a 2'747 MWh/anno, mentre il potenziale di produzione elettrica ammonta al massimo a 1'536 MWh/anno: al massimo quindi il fabbisogno di energia elettrica potrebbe essere coperto autonomamente per il 56%. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 28/73

29 Figura 15: Potenziali di copertura del fabbisogno elettrico. Il consumo di energia elettrica non è solo destinato a diminuire, grazie alle misure di efficienza energetica attuate. Nel par è stato infatti prospettato un aumento del consumo di energia elettrica a causa di una maggiore diffusione delle pompe di calore che sfruttano il calore ambiente e il calore contenuto nelle infrastrutture: ipotizzando di sfruttare tutto il potenziale termico offerto dalle fonti rinnovabili e dalle infrastrutture, si registrerebbe un aumento di fabbisogno di energia elettrica pari a 3'892 MWh/anno. Si può ipotizzare che tale aumento non si verifichi integralmente, poiché la diminuzione del fabbisogno termico degli edifici comporterà una diminuzione del fabbisogno energetico delle pompe di calore con cui sono riscaldati; nel caso peggiore in cui l aumento di fabbisogno elettrico per le pompe di calore si assesti effettivamente su 3'892 MWh/anno, esso potrebbe essere coperto da fonti rinnovabili locali (fotovoltaico) per circa il 40%. Figura 16: Potenziali di copertura del fabbisogno elettrico, inclusi i futuri nuovi consumi legati alla copertura del fabbisogno termico mediante pompe di calore. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 29/73

30 6.5.4 Carta delle risorse copertura del fabbisogno di energia elettrica Il potenziale di produzione di energia elettrica fotovoltaica è distribuito in maniera uniforme sul territorio comunale, come mostrato dalla Carta delle risorse riportata in Figura 17. Legenda Potenziale solare fotovoltaico Limiti comunali Figura 17: La carta delle risorse per la copertura del fabbisogno di energia elettrica. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 30/73

31 7 Potenziale di realizzazione di reti di teleriscaldamento Un sistema di teleriscaldamento è costituito da una rete di distribuzione del calore collegata ad una centrale termica al servizio di un determinato comparto urbano (residenziale, commerciale, ospedaliero ecc.). La produzione centralizzata del calore consente complessivamente maggiore efficienza energetica, e quindi minori emissioni atmosferiche e di gas ad effetto serra, rispetto alla produzione con singoli impianti di combustione. La rete di distribuzione del calore è costituita da tubature di andata e ritorno in acciaio isolate e interrate, attraverso le quali circola un fluido (generalmente acqua) che trasporta il calore dalla centrale termica all utenza e da quest ultima nuovamente alla centrale. Poiché l investimento per la realizzazione della rete è molto oneroso, occorre che sia supportato da una domanda termica sufficientemente elevata (densità di fabbisogno termico per ettaro almeno pari a 350 MWh/ha anno), tale da ripagare in un periodo di tempo contenuto i costi d investimento. Figura 18: Densità del fabbisogno termico annuo del parco edifici esistente a Melano, per ettaro (2009). I risultati dell analisi condotta sono rappresentati in Figura 18 e identificano quattro zone caratterizzate da una densità di fabbisogno termico annuo maggiore a 400 MWh/ha e due con una densità superiore ai 500 MWh/ha. L area maggiormente estesa atta ad una valutazione più approfondita in merito alla possibilità di realizzare una rete di teleriscaldamento risulta coincidere con una parte del nucleo 9 tradizionale di Melano. Questo risultato non sorprende se si considera che le zone nucleo sono generalmente caratterizzate da un elevata densificazione edilizia e, vista la limitata possibilità di intervento sugli edifici, da un elevato fabbisogno energetico rispetto a zone di più recente edificazione. 9 L intera analisi è stata svolta escludendo il fabbisogno termico della ex filanda, recentemente sottoposta a risanamento e per la quale è già stato previsto un sistema di riscaldamento sostitutivo. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 31/73

32 Un primo approfondimento è stato effettuato con riferimento alla zona nucleo tradizionale di Melano come definita dal Piano regolatore. Ciò non esclude tuttavia la possibilità di valutare, nell ambito di un eventuale studio di fattibilità dettagliato, l ampliamento della rete sino ad integrare anche le aree 1a, 2a e 2b evidenziate in Figura 18. La densità di fabbisogno termico annuo del nucleo tradizionale risulta pari a circa 660 MWh/ha ed è quindi idonea alla realizzazione di una rete di teleriscaldamento. Il potenziale massimo di copertura con rete di teleriscaldamento è pari al fabbisogno degli edifici situati nel nucleo e si attesta a circa MWh/a. Questa stima tiene conto del fabbisogno di tutti gli edifici presenti nel nucleo, indipendentemente dal loro vettore di approvvigionamento energetico (cfr. Figura 19). È tuttavia necessario considerare che molti degli edifici presenti nell area non sono riscaldati con olio da riscaldamento ma con elettricità. In questi casi, generalmente è assente un sistema idraulico di distribuzione del calore all interno dell edificio, Figura 19: Densità del fabbisogno termico annuo del nucleo elemento necessario per tradizionale di Melano e impianti in base al vettore di l allacciamento a una rete di approvvigionamento energetico (2009). teleriscaldamento la cui realizzazione comporta un costo di investimento molto elevato. Inoltre, alcuni proprietari potrebbero avere appena sostituito il generatore di calore principale e non essere quindi interessati ad affrontare, a medio termine, un ulteriore spesa di allacciamento. Nel caso in cui il comune dovesse reputare interessante approfondire la possibilità di realizzare una rete di distribuzione di calore nel nucleo, la disponibilità di allacciamento da parte di tutti gli utenti dovrebbe essere chiarita attraverso un sondaggio. Considerando esclusivamente gli edifici presenti nel nucleo dotati di impianto a nafta, la densità di fabbisogno termico del nucleo si attesta a circa 344 MWh/ha, valore reputato limite per la fattibilità di una rete di teleriscaldamento. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 32/73

33 Malgrado queste necessità di approfondimento, la realizzazione di una rete di teleriscaldamento nel nucleo potrebbe rivelarsi molto sensata se, oltre ai normali vantaggi derivanti dall attuazione di questi sistemi ( Scheda informativa Reti di teleriscaldamento ), si considera che: il margine di manovra dei proprietari di edifici situati nei nuclei storici nell ambito di interventi sugli elementi costruttivi e dell impiantistica è molto limitato e quindi: o una rete di teleriscaldamento potrebbe rivelarsi una valida alternativa; o vi è maggiore garanzia che il fabbisogno di energia termica resti costante a lungo termine rispetto ad altre zone edificate, dove possono più facilmente essere effettuati risanamenti e le nuove edificazioni sono maggiormente efficienti; dal momento che ad esclusione di alcuni mappali la costruzione di nuovi edifici negli spazi liberi del nucleo non è ammessa 10, la centrale termica potrebbe entrare in funzione sin da subito a pieno regime. La centrale termica potrebbe essere alimentata mediante la legna indigena. Sebbene la potenza della centrale dipenda dall estensione della rete (solo ambito 1.b o anche altri ambiti), la sola legna disponibile sul territorio di Melano (stimata in 39 m 3 /anno, equivalenti a 276 MWh/anno) non potrà soddisfare integralmente la domanda espressa dalla centrale termica. Sarà pertanto necessario approvvigionarsi presso i comuni limitrofi, presso i quali sono disponibili maggiori quantitativi (la legna disponibile nei Comuni situati a Sud del ponte diga di Melide è stata complessivamente stimata in 4'430 m 3 /anno, equivalenti a 12'372 MWh/anno). Nell ambito di uno studio di fattibilità occorrerà dunque anche valutare se tali quantitativi non siano già in corso di utilizzo dai rispettivi Comuni di produzione. In alternativa, la rete di teleriscaldamento potrebbe essere alimentata con l acqua di falda, facilmente sfruttabile nella zona del nucleo (cfr. Figura 12), attraverso una pompa di calore centralizzata in grado di estrarne il calore. Le analisi dei potenziali svolte portano invece ad escludere gli altri vettori energetici: il calore geotermico non è disponibile nei pressi del nucleo (cfr. Figura 12); il calore contenuto nelle acque del lago è di qualità inferiore rispetto a quello contenuto nelle acque sotterranee (La tecnica considerata utilizza il calore contenuto nelle acque. Più esso è importante più la fonte viene considerata di qualità elevata. La temperatura delle acque del lago è generalmente inferiore a quella delle acque di falda); inoltre, il suo sfruttamento imporrebbe di realizzare infrastrutture con cui convogliare le acque del lago fino al nucleo: pertanto questo vettore energetico risulta meno interessante dal punto di vista economico rispetto all utilizzo delle acque sotterranee. 10 Art. 9, NAPR Piano Particolareggiato del Nucleo Tradizionale, Fanno eccezione le parcelle 291, 304, 321, 335, 416, 425, 473, 474 e 531. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 33/73

34 8 Valutazione dei potenziali I singoli potenziali individuati sul territorio comunale sono stati valutati qualitativamente dai consulenti SUPSI da un punto di vista tecnico. Per farlo sono stati definiti dei criteri sia ambientali sia socio-economici (cfr.figura 20), in merito ai quali è stato valutato l effetto dell utilizzo di un determinato potenziale sul comune. Dal momento che l importanza di un determinato criterio rispetto a un altro - ad esempio aspetti ambientali ed aspetti economici - non può essere valutata in modo scientifico e obiettivo ma dipende dalle opinioni e dalla sensibilità soggettiva dei singoli, all analisi qualitativa tecnica svolta dai consulenti è stata integrata una ponderazione dei medesimi criteri di riferimento (cfr. Figura 20) che permettesse di tenere conto della posizione del comune (analisi a molti criteri). Per chiarire la posizione di Melano nei confronti di tali criteri è stato scelto un approccio partecipativo, che si è concretizzato con un workshop al quale hanno preso parte diversi rappresentanti comunali. Dalle due analisi - tecnica e politico-sociale -, è stata elaborata la valutazione completa dei potenziali, base per poter poi definire le priorità di intervento e le misure concrete del piano energetico comunale (cfr. cap. 10) in riferimento agli obiettivi di politica energetica sovra ordinati (cfr. cap. 9). Figura 20: Schema dei criteri ambientali e socio-economici utilizzati per la valutazione tecnica e politica (workshop) dei potenziali. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 34/73

35 8.1 Valutazione tecnica qualitativa La valutazione tecnica qualitativa dei potenziali - che includono sia l efficienza energetica sia le opportunità di sfruttamento delle energie rinnovabili - in riferimento ai criteri riportati in Figura 20 è stata effettuata dai consulenti SUPSI. A ogni potenziale individuato sul territorio di Melano è stata assegnata una valutazione (cfr. Tabella 11) in riferimento a ciascun criterio considerato. Tabella 11 : Scala di valutazione adottata dai consulenti SUPSI nell ambito dell analisi tecnica qualitativa dei potenziali. Simbolo valutazione Descrizione valutazione Punteggio Molto positivo 7 Positivo 6 Abbastanza Positivo 5 0 Nessun influenza 4 Abbastanza negativo 3 Negativo 2 Molto negativo 1 Il risultato della valutazione svolta è rappresentato nella tabella successiva. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 35/73

36 CRITERIO POTENZIALE Energia solare Calore Legname da energia senza rete di teleriscaldamento (singoli impianti) Legname da energia con rete di teleriscaldamento (centrale termica di quartiere) Calore ambientale Aria Calore ambientale Sottosuolo Calore ambientale Acque sotterranee Calore ambientale Acque superficiali Calore residuo Acqua potabile Energia solare Fotovoltaico Acque superficiali Turbinaggio Sovaglia Energia termica Energia elettrica Illuminazione pubblica e apparecchi edifici pubblici Energia elettrica Illuminazione privata (insegne, giardini) e apparecchi economie domestiche. CRITERI AMBIENTALI CRITERI SOCIO-ECONOMICI Impatto sul paesaggio locale Impatto locale Impatto esterno al territorio comunale [MWh eq /MWh] Emissioni di CO 2 (LCA) [gco 2eq /kwh] Costi a carico del comune (risp. contractor privati) Costi a carico di privati (cittadini) Impatto sull'economia locale Presenza competenze sul territorio Possibile intrusione visiva, contenibile integrando gli impianti negli elementi costruttivi. Nessun impatto ambientale locale. Approvvigionamento locale tramite irraggiamento naturale [MWh eq /MWh] 28.8 Costi di investimento di media portata da aggiungere ai costi dell'impianto centrale (tecnologia integrativa). Per i comuni sono in genere costi sostenibili. Costi di investimento di media portata da aggiungere ai costi dell'impianto centrale (tecnologia integrativa). Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale di SWISSOLAR. Molti impianti realizzati Singoli impianti negli edifici, nessuna interferenza con il paesaggio. Emissione di polveri fini ma contributo positivo alla biodiversità dei boschi e nessun rumore. Approvvigionamento locale/regionale, trasporto su gomma [MWh eq /MWh] (media legna in pezzi, cippato e pellet) 19.2 (media cippato, legna in pezzi, pellet) Investimento: -50% risp. caldaia a gasolio con solare termico, 100% rinnovabile. Investimento: -50% risp. caldaia a gasolio con solare termico, 100% rinnovabile. Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale AELSI ed Energia legno CH. Molti impianti realizzati Intrusione visiva centrale, necessità di interventi sul territorio per la posa delle condotte della rete. Grandi impianti gestiti in modo ottimale e dotati di filtri per l'abbattimento delle polveri fini, contributo positivo alla biodiversità dei boschi e nessun rumore. Approvvigionamento locale/regionale, trasporto su gomma [MWh eq /MWh] (valore cippato) 10.8 (valore cippato) Investimento: costi molto elevati, viene generalmente realizzato solo se economicamente sostenibile, non si esclude che i tempi di ritorno possano tuttavia essere elevati. Investimento solo per la sotto-stazione e risparmio sui costi di gestione. Filiera bosco-energia locale: promozione attività forestali e creazione di nuovi introiti a livello locale. Contratto di approvv. locale con il gestore. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale AELSI ed Energia legno CH. Molti impianti realizzati Singoli impianti negli edifici, nessuna interferenza con il paesaggio. Nessun impatto ambientale locale. Allacciamento alla rete elettrica e approvvigionamento locale. calore ambientale: 1.71 [MWheq/MWh] 82.2 Investimento: -10% risp. caldaia a gasolio con solare termico, 65% rinnovabile, minori costi di gestione. Per i comuni sono in genere costi sostenibili. Investimento: -10% risp. caldaia a gasolio con solare termico, 65% rinnovabile, minori costi di gestione. Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale AAP. Molti impianti realizzati / Singoli impianti negli edifici, nessuna interferenza con il paesaggio. Rischio di inquinamento delle acque in caso di perdite dell'impianto. Allacciamento alla rete elettrica e approvvigionamento locale. calore ambientale: 1.52 [MWheq/MWh] 61.2 Investimento: +60% risp. caldaia a gasolio con solare termico, 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Per i comuni sono in genere costi sostenibili. Investimento: +60% risp. caldaia a gasolio con solare termico, 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Costi elevati per il cittadino. Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale géothermie. Molti impianti realizzati / Singoli impianti negli edifici, nessuna interferenza con il paesaggio. Rischio di inquinamento delle acque in caso di perdite dell'impianto. Allacciamento alla rete elettrica e approvvigionamento locale. calore ambientale: 1.52 [MWheq/MWh] (dato rif. PDC sonda) 82.2 Costi presa d'acqua e re-immissione. 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Per i comuni sono in genere costi sostenibili. Costi presa d'acqua e re-immissione. 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale AAP. Molti impianti realizzati / Singoli impianti negli edifici, nessuna interferenza con il paesaggio. Rischio di inquinamento delle acque in caso di perdite dell'impianto. Allacciamento alla rete elettrica e approvvigionamento locale. calore ambientale: 1.52 [MWheq/MWh] (dato rif. PDC sonda) 82.2 Costi variabili a dip. della distanza dal lago e costi misure di igiene acqua. 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Per i comuni sono in genere costi sostenibili. Costi variabili a dip. della distanza dal lago e costi misure di igiene acqua. 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono stati realizzati alcuni impianti, rappresentanza regionale AAP / / Singoli impianti negli edifici, nessuna interferenza con il paesaggio. Rischio di inquinamento delle acque in caso di perdite dell'impianto. Allacciamento alla rete elettrica e approvvigionamento locale. calore ambientale: 0.01 [MWheq/MWh] (dato rif. acque luride) 82.2 Costi eventuale allacciamento agg. rete acqua potabile, sistema di emissione. 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Per i comuni sono in genere costi sostenibili. Costi eventuale allacciamento agg. rete acqua potabile, sistema di emissione. 75% rinnovabile, minori costi di gestione. Impatto positivo sugli introiti dell'aap in caso di concessioni a fini energetici (nessuna re-immissione in rete). L'utilizzo dell'acqua potabile per il riscaldamento non è praticamente conosciuto, a livello cantonale mancano tuttora le basi legislative. A livello nazionali pochi casi concreti / Possibile intrusione visiva, contenibile integrando gli impianti negli elementi costruttivi. Nessun impatto ambientale locale. Approvvigionamento locale tramite irraggiamento naturale [MWh eq /MWh] 97.2 Costi di investimento di elevata portata, generalmente sostenibili a livello comunale. Costi di investimento di elevata portata per il singolo proprietario. Impatto positivo per le installazioni realizzate da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Sul territorio sono presenti professionisti, rappresentanza regionale di SWISSOLAR. Molti impianti realizzati (anche con contractor) / Intrusione visiva centrale, eventuale influenza sul contesto fluviale. Impatto sulla flora e la fauna fluviali, contenibile adottando provvedimenti mirati (rif: direttive naturemade star). Approvvigionamento locale, diminuizione utilizzo mix elettrico EU [MWh eq /MWh] 21.6 Investimento: costi molto elevati, viene generalmente realizzato solo se economicamente sostenibile, non si esclude che i tempi di ritorno possano tuttavia essere elevati. Questa tipologia di impianto non viene generalmente realizzata da singoli cittadini. Impatto positivo sugli introiti comunali derivante dalla vendita dell'energia prodotta. Idroelettricità molto conosciuta, programma microcentrali (smallhydro) di supporto alla realizzazione a livello nazionale / / Gli interventi comportano modifiche all'edificato che possono essere positive o negative. Diminuisce il consumo di energia e quindi le emissioni locali. Impatto per la lavorazione e il trasporto dei materiali da costruzione e per lo smaltimento degli elementi costruttivi sostituiti, diminuisce il consumo di energia e quindi le emissioni esterne. Diminuzione delle emissioni di CO 2 grazie al minor consumo di energia termica ma utilizzo di materiali nuovi la cui produzione causa emissioni di CO 2. I comuni sono tenuti a realizzare i nuovi edifici rispettivamente i risanamenti secondo lo standard MINERGIE (RUEn 2008). I costi di intervento sono molto variabili a dipendenza del tipo di edificio e di obiettivo. Per risanamenti (in particolare MINERGIE o MINERGIE-P ) sono tuttavia generalmente molto elevati. Impatto positivo per le installazioni realizzate e i prodotti e materiali acuistati da aziende presenti sul territorio locale-regionale. Standard di costruzione e analisi energetiche riconosciuti (MINERGIE, CECE), indicazioni tecniche (SIA, RUEn, Programma edifici). Professionisti riconosciuti poco presenti sul territorio / / La sostituzione dell'illuminazione pubblica e una sua migliore gestione consentono di ridurre l'inquinamento luminoso. Un minore inquinamento luminioso favorisce la fauna locale. Diminuisce in modo poco significativo il consumo di energia elettrica. Diminuzione delle emissioni di CO 2 grazie al minor consumo di energia elettrica ma utilizzo di nuovi apparecchi la cui produzione causa emissioni di CO 2. Sostituzione del'illuminazione pubblica onerosa, è possibile ridurre i consumi anche con una migliore gestione, che non necessariamente implica costi elevati. Nessun costo a carico del privato. Impatto solo sull'azienda di approvvigionamento energetico. Tecnologia e professionisti presenti sul territorio, le aziende elettriche si tengono al passo realizzando progetti pilota ad hoc / / / La sostituzione dell'illuminazione privata esterna e una sua migliore gestione consentono di ridurre l'inquinamento luminoso. Un minore inquinamento luminioso favorisce la fauna locale. Diminuisce in modo poco significativo il consumo di energia elettrica: effetto rimbalzo porta all'acquisto di più apparecchi e a un loro maggiore utilizzo. Diminuzione delle emissioni di CO 2 grazie al minor consumo di energia elettrica ma utilizzo di nuovi apparecchi la cui produzione causa emissioni di CO 2 ed effetto rimbalzo. Nessun costo a carico del comune o di un eventuale contractor privato. Costi di investimento bassi rispetto ad altre tipologie di intervento risp. alla sostituzione dell'impianto. Basso impatto economico. Strumenti di mercato tali da favorire l'acquisto di prodotti efficienti (EtichettaEnergia, label di qualità). Valutazione tecnica EFFICIENZA ELETTRICITÀ ENERGIA TERMICA Tabella 12: Valutazione tecnica dei potenziali identificati sul territorio di Melano in base ai criteri di valutazione. Fonti: Confronto dei costi di diversi sistemi di riscaldamento, Associazione gas naturale, 2010; Energia Legno Svizzera; Associazione per l energia del legno della Svizzera italiana; Associazione Professionale Svizzera delle Pompe di Calore (APP); SWISSOLAR; Svizzera Energia per le Infrastrutture. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 36/73

37 8.2 Valutazione politico-sociale qualitativa (workshop) La sensibilità del comune per tematiche specifiche rispettivamente la sua predisposizione verso determinati criteri possono influenzare notevolmente la scelta degli indirizzi per la definizione delle priorità di intervento e l elaborazione delle misure concrete da inserire nel piano energetico comunale. Allo scopo di tenere in considerazione questi aspetti, in data è stato effettuato un workshop, nell ambito del quale 17 persone hanno ponderato i criteri utilizzati per valutare i potenziali individuati sul territorio di Melano da un punto di vista socio-politico (cfr. Figura 20). I risultati della ponderazione dei criteri avvenuta nell ambito del workshop sono mostrati nella Tabella 13, che, per semplicità, riporta i valori medi delle ponderazioni espressi dai 17 partecipanti al workshop. Tabella 13 I valori medi delle ponderazioni espresse dai partecipanti al workshop (tanto più elevato è il punteggio numerico nella colonna Media generale criterio, tanto preferito è il criterio). Criteri Media generale criterio Rango Impatto sul paesaggio Impatto locale Impatto esterno al territorio comunale Emissioni di CO Costi di investimento a carico del comune Costi di investimento a carico dei privati Impatto sull'economia locale Presenza competenze sul territorio I criteri maggiormente significativi, cioè quelli caratterizzati da una ponderazione più elevata, risultano essere: 1. Emissioni di CO2, che viene valutato come il criterio più importante (rango 1); 2. Impatto locale (emissione di sostanze inquinanti, biodiversità, inquinamento fonico), in seconda posizione (rango 2); 3. Costi d investimento a carico dei privati (rango 3). Due preoccupazioni di natura climatica e ambientale si collocano dunque nelle prime due posizioni, davanti a quelle prettamente economico-finanziarie relative ai costi d investimento a carico dei privati. Si rileva inoltre che l impatto ambientale all esterno del territorio comunale (rango 7) è ritenuto decisamente meno importante rispetto all impatto sull ambiente locale (rango 2). Anche l impatto sull economia locale è ritenuto poco importante (rango 6). Abbinando la valutazione qualitativa tecnica di Tabella 12 a quella politico-sociale (ponderazione) risultante dal workshop, è possibile ottenere una valutazione complessiva dei potenziali riferiti al singolo vettore energetico. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 37/73

38 I potenziali emersi come preferiti dai soggetti che hanno partecipato ai workshop sono i seguenti: legname da energia (sfruttato sia mediante rete di teleriscaldamento sia mediante singoli impianti); energia solare termica; calore ambientale contenuto nell aria. Il potenziale che invece emerge come assolutamente poco interessante è quello legato allo sfruttamento delle acque del torrente Sovaglia a fini di produzione di energia idroelettrica. Ciò è in parte anche legato al fatto che ad oggi non è possibile esprimere una valutazione circa la fattibilità di tale impianto idroelettrico, poiché mancano i dati relativi alla portata utilizzabile. Anche alla promozione dell efficienza energetica nel settore dell edilizia (energia termica) è pure attribuita una priorità abbastanza bassa, molto probabilmente in ragione degli elevati costi d investimento a carico dei privati. Le considerazioni emerse dal workshop non devono essere considerate come vincolanti ma indicano una direzione verso la quale indirizzare le pianificazione energetica comunale. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 38/73

39 9 Obiettivi Gli obiettivi considerati sono suddivisi in differenti livelli e strutturati in riferimento a traguardi sovraordinati - che competono la politica energetica nazionale a lungo termine -, obiettivi generali - che competono la politica nazionale e cantonale a medio termine - e obiettivi di settore, che riguardano specificatamente il comune e sono influenzati sia dagli effettivi potenziali individuati sul territorio nell ambito della presente analisi sia dalla volontà politica (cfr. Figura 21). Obiettivi sovraordinati Visione strategica a lungo termine ( ) Obiettivi generali Visione a medio termine ( ) Scenari d intervento e misure concrete del Piano Energetico Comunale (piano d azione) Figura 21: La struttura degli obiettivi e il loro ruolo rispetto al PECo. L analisi di tutti gli obiettivi in riferimento al margine di manovra del comune (potenziali) permetterà di definire la strategia d intervento e le misure concrete del piano (piano d azione) che consentiranno al comune di intraprendere il cammino verso la visione strategica a lungo termine. 9.1 Visione strategica In linea con quanto pianificato a livello federale e cantonale, la visione strategica a lungo termine ( ) per il comune di Melano coincide da un lato con gli obiettivi fissati per la Società 2000 Watt, dall altro con quelli della Società 1 ton CO 2. Tale configurazione richiede che si agisca sia sulla riduzione dei consumi sia sulla conversione energetica e l abbandono delle fonti energetiche fossili. 9.2 Obiettivi generali Ai fini di sviluppare gli obiettivi e le misure del piano energetico, è necessario definire un orizzonte temporale di riferimento. Ciò consente di calibrare gli obiettivi e le misure del piano affinché siano realistici; di monitorare con efficacia il grado di raggiungimento degli obiettivi, nel corso dell attuazione del piano (fase di monitoraggio del PECo). Per il PECo Melano si è scelto di fare riferimento a tre orizzonti temporali: Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 39/73

40 il 2020, quale orizzonte di breve-medio periodo (10 anni); il 2035, quale orizzonte di medio periodo (25 anni); il 2050, quale orizzonte di medio-lungo periodo (40 anni). L orizzonte temporale più vicino permette di monitorare e valutare in modo efficace e a breve termine il grado di raggiungimento degli obiettivi così da consentire eventuali correzioni delle strategie adottate. Il 2035 coincide con il più vicino dei due orizzonti temporali utilizzati dal Piano Energetico Cantonale (PEC), il 2035 e il Questa scelta consente di far dialogare il PEC e il PECo: è infatti possibile tenere conto in termini quantitativi degli obiettivi proposti dal PEC ed evidenziare in che termini il PECo Melano contribuisce al loro raggiungimento. Per poter definire gli obiettivi generali sono stati considerati i riferimenti riportati in Tabella 14. In questo contesto si è deciso di adottare gli obiettivi proposti dal programma SvizzeraEnergia per i Comuni per i seguenti motivi: sono obiettivi specificatamente attinenti alla Società 2000 Watt, che consentono a lungo termine di raggiungere anche il traguardo della Società 1 ton CO 2 ; sono obiettivi specificatamente formulati per comuni e regioni e corredati da indicazioni inerenti la loro traduzione nel concreto; dal 2008 Melano detiene il riconoscimento intermedio di SvizzeraEnergia per i Comuni Comune energeticamente consapevole e mira a diventare una Città dell energia entro il Tabella 14: I riferimenti normativi e programmatici considerati per la definizione degli obiettivi generali. Quote per il 2020 Quote per il 2035 Quote per il 2050 SvizzeraEnergia per i Comuni 11-15% Watt pro capite - 25% ton CO 2 eq pro capite - 30% watt pro capite - 50% ton CO 2 eq pro capite - 45% watt pro capite - 75% ton CO 2 eq pro capite PEC Piano CLIMA - 30% watt pro capite - 33% ton CO 2 eq pro capite - 53% watt pro capite - 72% ton CO2eq pro capite PEC Piano OPEN - 10% watt pro capite - 20% ton CO 2 eq pro capite - 35% watt pro capite - 61% ton CO2 eq pro capite Confederazione Piani d azione Unione europea - 20% energie fossili + 50% consumo di energie rinnovabili (rif.: 1990) - 20% consumo energie fossili + 20% efficienza usi finali - 20% emissioni CO 2 eq (rif. 1990) Applicando i fattori di riduzione di SvizzeraEnergia per i Comuni ai dati di consumo ed emissione stimati per il comune di Melano (2009, cfr. cap. 4), gli obiettivi generali per il comune si traducono quantitativamente come illustrato nella tabella sottostante. 11 Comuni, città e regioni verso la Società 2000 Watt, ottobre Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 40/73

41 Tabella 15: Obiettivi generali per il comune di Melano riferiti ai traguardi del programma SvizzeraEnergia per i Comuni (oggi) Watt pro Capite (energia primaria) Emissioni di CO (ton CO 2eq /abitante a) L analisi di tali obiettivi indica chiaramente che rispettando i fattori di riduzione riferiti al consumo di energia rispettivamente alle emissioni di CO 2 pro capite definiti nell ambito del programma SvizzeraEnergia per i Comuni, Melano potrebbe avvicinarsi notevolmente alla configurazione della Società 2000 Watt già per il 2050 e quindi su un orizzonte temporale a medio-lungo periodo (cfr. Tabella 15 risp. Figura 22). Figura 22: Rappresentazione grafica degli obiettivi generali del comune di Melano riferiti al programma SvizzeraEnergia per i Comuni rispettivamente alla Società 2000 Watt. Ciò può essere ricondotto al fatto che Melano parte da valori di consumo e di emissioni di CO 2 pro capite inferiori rispetto alla media Svizzera (cfr. cap. 5). La situazione di partenza del comune fa coincidere la visione strategica a lungo termine (cfr. cap. 9.1) con gli obiettivi generali a medio-lungo termine definiti da SvizzeraEnergia per i Comuni. Nel valutare questi dati è tuttavia importante tenere presente che il cammino di riduzione della Società 2000 Watt si riferisce alla media nazionale e che tale percorso è definito in percentuali e non in termini assoluti. L obiettivo nazionale intermedio riferito al 2050 per la Società 2000 Watt diventerebbe quindi una realtà applicando in tutti i comuni - indipendentemente dalla loro struttura socio-economica e quindi dalla situazione di Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 41/73

42 partenza - i fattori percentuali di riduzione definiti in Tabella 14. Ciò significa da un lato che tutti i comuni devono attuare il medesimo sforzo di riduzione percentuale, dall altro che il loro obiettivo a lungo termine può essere maggiore o inferiore ai 2000 Watt a dipendenza della situazione di partenza, poiché a fare stato è la media nazionale. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 42/73

43 10 Strategie d intervento Per dare concretezza agli obiettivi generali presentati nel capitolo precedente occorre dotarsi di una chiara linea di intervento, che porti a delineare le misure più adeguate, settore per settore: gli obiettivi generali indicano infatti il riferimento per il futuro ma non specificano in che direzione muoversi per raggiungerlo. Al fine di favorire interventi di efficienza energetica e di promozione delle energie rinnovabili (copertura del fabbisogno termico ed elettrico) si propone la seguente logica di intervento: per il nuovo edificato si introducono regolamenti (più stringenti per l edificato in nuovi quartieri); per l edificato esistente si attivano misure di sensibilizzazione e incentivazione e gli studi di fattibilità per la rete di teleriscaldamento; per gli stabili comunali e l illuminazione pubblica si introducono standard di efficienza energetica più restrittivi di quelli in vigore, così da dare l esempio alla cittadinanza. Fermi restando questi punti chiave, per raggiungere gli obiettivi si possono comunque imboccare percorsi diversi. Per facilitare la scelta, che è di tipo soggettivo e politico, sono state elaborate due possibili strategie, alternative l una con l altra, che rispondono a logiche differenti, entrambe fattibili dal punto di vista tecnico (cfr. Figura 23). Figura 23: Il percorso di costruzione del Piano energetico comunale. Sintesi non tecnica PECo Melano.doc 43/73

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