Corso di Fotografia Centro Iniziative Sociali Roberto Borgheresi
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1 Corso di Fotografia Centro Iniziative Sociali Roberto Borgheresi
2 2 La Macchina Fotografica
3 3 Come già detto, la macchina fotografica è strutturata a imitazione dell occhio umano. E costituita da un obiettivo (1) che ha la funzione del cristallino e da un corpo macchina (2) che riproduce il bulbo oculare. Al corpo macchina è accoppiato (incorporato o distinto) un magazzino (3) dov è alloggiata la pellicola che rappresenta la retina.
4 4 É costituito da un insieme di lenti che formano uno schema ottico. Il suo compito è quello di raccogliere i raggi luminosi provenienti dal soggetto e di focalizzarli sulla pellicola in modo tale che la scena ripresa dal fotografo venga riprodotta sulla pellicola senza distorsioni, con la miglior nitidezza e resa cromatica possibile.
5 5 Al suo interno, tra le varie lenti, è posizionato il diaframma che, in base all apertura, regola la quantità di luce raccolta dall obiettivo. Tutti gli obiettivi sono poi dotati di un sistema di messa a fuoco. In linea generale, una fotografia viene considerata tecnicamente ben riuscita quando è dotata di nitidezza, ossia quando è perfettamente a fuoco. Questo vale, se non per tutto il fotogramma, almeno per il soggetto principale.
6 6 Nell obiettivo è incorporato un sistema di lamelle, detto diaframma, che come l iride ha un foro centrale. Questo foro può essere allargato o ristretto e comportandosi come la pupilla consente di controllare la quantità di luce che arriva sulla pellicola. Più il diaframma è aperto (foro largo) più luce passa
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8 8 Mettere a fuoco significa intervenire sulla distanza obiettivo/pellicola, per fare in modo che l'obiettivo proietti sulla pellicola un'immagine nitida del soggetto da fotografare; le due condizioni estreme sono le seguenti: Quando il soggetto è molto lontano dal punto di ripresa, l'obiettivo va regolato sull'infinito. In questo caso si ha la distanza minima tra obiettivo e pellicola. Quando il soggetto è molto vicino al punto di ripresa, l'obiettivo va regolato sul punto di messa a fuoco ravvicinata. In questo caso si ha la distanza massima tra obiettivo e pellicola.
9 9 I dispositivi per la regolazione e il controllo della messa a fuoco sono di vario tipo; eccone qualcuno, dai più semplici ai più sofisticati: valutazione "stimata" della distanza del soggetto. L'obiettivo riporta dei simboli o una scala di distanze sulla ghiera della messa a fuoco, a cui si deve fare riferimento dopo aver valutato a occhio la distanza dal soggetto da fotografare; telemetro; nel mirino l'immagine è sdoppiata quando è fuori fuoco; stigmometro; è presente al centro del mirino delle reflex e spezza in due l'immagine non perfettamente a fuoco; microprismi; sgranano l'immagine sfocata, mentre la ricompongono normalmente quando è a fuoco. Telemetro, stigmometro e microprismi sono tre dispositivi di messa a fuoco basati su principi del tutto simili;
10 10 Usato sempre meno e sostituito da tecnologie più comode, il telemetro ottico è generalmente formato da un cilindro con due fori distinti ad una distanza fissa l'uno dall'altro, all'interno del primo foro corrisponde un prisma (1) che riflette l'immagine su uno specchio semitrasparente (2) posto all'interno del secondo foro. L'utilizzatore agendo sulla rotazione del prisma farà in modo che le due immagini dell'oggetto (3) composte dallo specchio si sovrappongano. Raggiunta la sovrapposizione, il grado di rotazione del prisma indicherà, tramite una scala, la distanza dell'oggetto. Questo tipo di telemetro è anche detto "a coincidenza"
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13 13 autofocus; dispositivo di messa a fuoco automatica, controllato elettronicamente dall'apparecchio, senza l'intervento dell'operatore. Gli ultimi tre o quattro dispositivi citati possono essere presenti contemporaneamente. Nelle moderne macchine fotografiche l'autofocus è molto diffuso e perfezionato; in questo caso, generalmente, l'automatismo può essere disinserito per effettuare una focheggiatura manuale.
14 14 Nel corpo macchina sono contenuti tutti, o quasi tutti, gli altri controlli necessari per ottenere una buona fotografia e per rendere più semplice la realizzazione della fotografia. Questi controlli sono: il pulsante di scatto, l otturatore, la rotella di selezione del tempo d otturazione o di scatto, il mirino, l esposimetro, l impostazione della sensibilità della pellicola, il sistema di trascinamento della pellicola.
15 15 Premendo il pulsante di scatto si fa scattare l otturatore. Aprendosi l otturatore lascia passare la luce che va ad impressionare la pellicola creando così di fatto la fotografia. Può essere di tipo meccanico oppure elettromagnetico. Il pulsante di scatto elettromagnetico deve essere alimentato da una batteria, ma è molto più sensibile di quello meccanico. Ciò evita di muovere la macchina fotografica durante lo scatto.
16 16 La quantità di luce che entra dall obbiettivo è controllata anche da un altro dispositivo: l otturatore. L otturatore è formato da delle tendine, di metallo o ditela, che permettono il passaggio della luce, dall obiettivo verso la pellicola, solamente quando viene premuto il pulsante di scatto. Il tempo di apertura delle tendine è selezionabile dal fotografo agendo su una rotella o su dei tasti posti sul corpo macchina.
17 17 La rotella di selezione del tempo di scatto nelle moderne macchine reflex è sostituita dal selettore delle modalità di scatto.
18 18 La prima cosa che si fa quando si vuole fare una fotografia è osservare ciò che si vuole fotografare attraverso il mirino. Attraverso il mirino si compone la fotografia, si mette a fuoco il soggetto e, nella maggioranza dei casi, si controllano i vari parametri dell esposizione (tempo e diaframma). Alla fine si preme il pulsante di scatto. Esistono vari tipi di mirino: Sportivo Galileiano Telemetro A pozzetto Pentaprisma
19 19 Il tipo più semplice di mirino è il mirino sportivo: costituito da una cornice che viene inquadrata attraverso una seconda cornicetta che fa da oculare; non ci sono lenti, prismi o specchi, ma un semplice sistema di visione diretta. Data la loro struttura, i mirini sportivi forniscono soltanto un'idea approssimativa di quella che sarà l'inquadratura nel fotogramma. Scarsa precisione, errore di parallasse, nessun aiuto alla messa a fuoco ed alla profondità di campo, sporge da corpo macchina
20 20 Al contrario del mirino sportivo, che ormai è quasi del tutto abbandonato, il mirino galileiano ha a tutt'oggi una grande importanza. Infatti lo si trova su un folto numero di fotocamere: economiche, compatte, a telemetro, digitali. La longevità del mirino galileiano deriva dalla struttura semplice, economica e al tempo stesso funzionale. In genere si tratta di un sistema ottico a due lenti (da qui il nome, per la similitudine col cannocchiale di Galilei), alloggiato in una finestrella posta di fianco all'obiettivo. La sua luminosità è molto buona, come pure la nitidezza del campo inquadrato.
21 21 Tuttavia il metodo costruttivo porta con sé alcuni difetti: innanzitutto una maggiore o minore imprecisione nell' inquadratura (ciò che si vede non è perfettamente uguale a ciò che risulterà sul fotogramma) e un inevitabile errore di parallasse (dovuto alla non coincidenza dell'asse del mirino con l'asse dell'obiettivo). Il mirino galileiano come quello sportivo risiedono difetta nella mancanza di indicazioni per un'esatta messa a fuoco e per il controllo della profondità di campo.
22 22 Errore di Parallasse
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24 24 Il telemetro in sé non è un mirino, ma un sistema ottico che, in unione con un mirino galileiano, è in grado di fornire indicazioni sulla perfetta messa a fuoco del soggetto da fotografare. Quando si accosta l'occhio ad un mirino telemetrico, si osservano due immagini più o meno sdoppiate; una è quella che deriva da un mirino galileiano tradizionale, l'altra (più piccola e al centro) proviene dal sistema ottico aggiuntivo del telemetro, che è collegato alla ghiera di messa a fuoco dell'obiettivo. Il tutto è congegnato in modo che si ha la messa a fuoco perfetta quando le due immagini del soggetto da fotografare si sovrappongono esattamente. La messa a fuoco coi mirini a telemetro è agevole soltanto in condizioni di buona illuminazione della scena e quando il soggetto presenta linee ben marcate.
25 25 Lo specchio serve a raddrizzare l'immagine: mentre sulla pellicola ciò che è in alto nel soggetto viene proiettato nella parte bassa, nello schermo di messa a fuoco di un mirino a pozzetto si ha un raddrizzamento dell'immagine inquadrata. Tuttavia rimane un'inversione tra destra e sinistra: se il soggetto inquadrato si muove da sinistra verso destra, nel mirino a pozzetto lo vedremo muovere in senso inverso, da destra a sinistra. al giorno d'oggi esso esiste soltanto sulle macchine fotografiche di medio e grande. Il mirino a pozzetto offre due grandi pregi, dovuti al fatto di essere reflex: restituisce un'idea esatta dell'inquadratura, senza errori di parallasse.
26 26 Col mirino a pozzetto facciamo il primo vero incontro col concetto di macchina fotografica reflex, dove l'obiettivo della fotocamera viene utilizzato sia in fase di inquadratura dal mirino, sia al momento dello scatto per impressionare il fotogramma. Ciò significa che tutti i mirini a pozzetto fanno capo ad una struttura reflex della macchina fotografica. Nel mirino a pozzetto lo schermo di messa a fuoco è costituito da un vetro smerigliato a contatto con una lente di Fresnel.
27 27 Nel mirino reflex a pentaprisma l'immagine proveniente dall'obiettivo viene deviata verso l'alto da uno specchio inclinato a 45 gradi e si forma sullo schermo di messa a fuoco (vetro smerigliato + lente di Fresnel); da qui rimbalza due volte all'interno del pentaprisma ed esce dall'oculare. Pertanto il fotografo vede esattamente ciò che rimarrà impressionato sulla pellicola al momento dello scatto
28 28 Il mirino reflex a pentaprisma soddisfa tutte le possibili esigenze del fotografo: fa vedere esattamente ciò che viene inquadrato, è esente dall errore di parallasse, consente una messa a fuoco accurata, mostra l'immagine raddrizzata in tutti i versi, consente il controllo della profondità di campo. L'unico difetto consiste in una visione discontinua durante lo scatto, a causa del sollevamento dello specchio. Tutto questo si traduce in una grande versatilità e facilità d'uso; si possono cambiare a piacimento gli obiettivi, si seguono facilmente soggetti in movimento rapido, si possono eseguire macrofotografie con la certezza del risultato finale.
29 Conoscere i tipi di fotocamere Uno dei tanti libri di fotografia che avevo letto iniziava con un detto: Povero è il falegname che accusa i suoi attrezzi. 29 Sicuramente le attrezzature professionali aiutano e molto alla realizzazione di belle fotografie, accattivanti, interessanti, piacevoli, che comunicano una sensazione, un pensiero, una azione, un luogo particolare e tanto altro, ma questo non vieta di ottenere fotografie fantastiche anche con macchine fotografiche entry-level o per così dire economiche. Esistono fotografi professionisti che hanno vinto premi con fotografie scattare grazie a fotocamere economiche e non fotocamere professionali. L importante è il momento!
30 30 Le macchine fotografiche si dividono in 5 macro categorie: Compatte, Bridge, Medio Formato DSLR, DSLR professionali.
31 31 Fotocamere compatte Le fotocamere compatte sono le più comuni. Quasi tutti i fotografi, anche professionisti, ne hanno una in tasca e a portata di mano per non farsi sfuggire l attimo! Hanno disponibili molte funzionalità, e le piccole dimensioni e il conseguente basso peso ne permettono il trasporto in modo agevole. Se consideriamo la generale capacità di creazione di fotografie, si va da fotocamere compatte che devono essere considerate modelli entry-level a fotocamere che invece sono sicuramente molto più sofisticate.
32 32 Oggi le fotocamere compatte hanno sensori che vanno da 8 megapixel a 10 e anche 14 megapixel, zoom più o meno prestanti, larghi display LCD, possibilità di gestire le foto macro e tanti modi di scatto in base alla specifica scena che si vuole catturare ad esempio se si stanno scattando foto per un party, sulla spiaggia, sulla neve, se l argomento dello scatto sono fuochi d artificio oppure scatti notturni. Inoltre tutte le fotocamere compatte oramai hanno la possibilità di registrare anche piccoli filmati a 640x480 pixel di definizione fino alle fotocamere compatte più evolute che riesco ad acquisire filmati anche in Full HD a 720p
33 33 Questi tipi di fotocamere quindi sono veramente buone per le persone che iniziano ad addentrarsi nel fantastico mondo creativo della fotografia senza appesantirsi con tanti strumenti. Lo svantaggio principale di una fotocamera digitale compatta è comunque quello di non lasciar spazio per la crescita. Non permettono di applicare tutte le regole della fotografia in quanto non hanno la possibilità di impostazioni manuali delle varie risorse della macchina stessa. Non sono reflex, mirino ottico e schermo lcd posteriore Il loro costo varia da 70,00 fino ad arrivare a 350,00.
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35 35 Fotocamere bridge Le fotocamere bridge sono il ponte tra le fotocamere compatte e le più costose e sofisticate DSLR con capacità di interscambio di ottiche. Questo tipo di fotocamera offrono In più però permettono la gestione del formato RAW, hanno uno zoom più potente anche se le lenti non sono intercambiabili, alcune hanno la possibilità di montare un flash esterno per migliorare l illuminazione della scena, hanno generalmente un formato del sensore più grande delle compatte (generalmente il formato è il 4/3 cioè circa 17,3mm x 13mm).
36 36 Si può dire quindi che le fotocamere bridge sono una buona scelta per tutte quelle persone che vogliono inoltrarsi nel mondo della fotografia ma al tempo stesso sono anche interessate ad approfondirlo, utilizzando però una fotocamera non troppo larga e pesante e che abbia una buona dose di caratteristiche sia manuali che automatiche simili a quelle delle fotocamere DSLR. Il loro grande limite è che non hanno ottiche intercambiabili. Non sono reflex, mirino elettronico e lcd posteriore Il loro costo varia da 200,00 fino ad arrivare a 650,00.
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38 38 MIRINO ELETTRONICO
39 39 Fotocamere Medio Formato Quando un fotografo richiede la massima risoluzione possibile allora è necessario utilizzare una fotocamere detta di Medio Formato. Il termine Medio Formato deriva dal termine utilizzato nel passato per definire la dimensione della pellicola impiegata nelle fotocamere quali la Hasselblad e la Mamiya. Entrambe queste due aziende realizzano oggigiorno fotocamere di Medio Formato digitali, e molti fotografi di studio, commerciali o di panorami, utilizzano questi tipi di fotocamere perché realizzano fotografie di dimensioni molto grandi e di elevata definizione grazie al grande numero di pixel che tali fotocamere impiegano.
40 40 Per far funzionare la fotocamera di Medio Formato è necessario installare il dorso digitale al posto del dorso per pellicola. Queste fotocamere con i relativi dorsi, permetto di acquisire fotografie che vanno da circa 16 Megapixel a 60 Megapixel. Esistono comunque anche dorsi che possono arrivare a 144 Megapixel e generano file delle dimensioni inimmaginabili, circa 397 Mbyte se poi si lavora a 16-bit la dimensione sale a 794 Mbyte! Ovviamente tutto questo ha un costo, e non piccolo, infatti un sistema a medio formato parte da circa ,00 fino ad arrivare a ,00. In più è necessario aggiungere il costo delle ottiche e del dorso digitale che a sua volta può variare da 6.000,00 fino a ,00.
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42 42 Fotocamere DSLR (Digital Single Lens Reflex) non FF All acquisto di una fotocamere DSRL uno si sente finalmente fotografo, è una sensazione strana! Inizi finalmente ad avere il totale controllo sulla foto che vuoi scattare! La flessibilità e il totale controllo fanno si che le DSLR siano le fotocamere perfette per i fotografi amatoriali e professionisti alte risoluzioni, abbassamento del degrado dei dettagli e dei colori, controllo manuale dell esposizione, elevato numero di punti di messa a fuoco, possibilità di utilizzare un vasto insieme di ottiche intercambiabili unità flash.
43 43 Inoltre alcune fotocamere DSLR, anche semiprofessionali, permettono l acquisizione di video ad alta risoluzione, basti pensare alla Canon EOS 7D che permette, tramite i suoi 2 processori, di acquisire video Full HD a 1080p. Ovviamente tutto questo ha un prezzo, sia economico, questo tipo di fotocamera costa sicuramente qual cosina di più di una compatta, sia in termini di dimensione e peso, non sono ovviamente trasportabili nella tasca di una camicia! Inoltre in alcune situazioni particolare sono troppo vistose ed ingombranti, ecco perché molti fotografi hanno sempre con se anche una buona fotocamera compatta.
44 44 Comunque le fotocamere DSLR sono lo strumento fondamentale per i fotografi professionisti o amatoriali evoluti che richiedono sempre più potenza e flessibilità. Infatti se si ha la necessità di stampare fotografie di grandi dimensioni, o di scattare a raffica cioè ad alta velocità (ad esempio per acquisire oggetti, automobili, o persone in rapido movimento), oppure in situazioni ambientali difficili è sicuramente necessario l acquisto di una fotocamera DSLR. Sono reflex, mirino tramite specchio e pentaprisma Il loro costo varia da 400,00 fino ad arrivare a 1.250,00.
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46 46 Fotocamere DSLR (Digital Single Lens Reflex) FF La fotocamera DSLR professionale permette al fotografo di gestire tutti i parametri (tempo, apertura, sensibilità, fuoco, esposizione) per ottenere fotografie ad alta risoluzione (queste fotocamere hanno dei sensori che vanno da 12 megapixel a 24 megapixel e oltre) con un dettaglio e una bontà di immagine senza paragoni. Queste fotocamere generalmente utilizzano dei sensori così detti Full Frame cioè di dimensione paragonabili al frame (dimensione e forma) del vecchio rullino a pellicola cioè il 35mm Normalmente non hanno il flash incorporato
47 47 Sono costruite con materiali molto robusti ma al tempo stesso molto leggere, generalmente in lega di magnesio, in grado di essere immuni alle condizioni ambientali difficili come polvere, alte e basse temperature e umidità. Inoltre hanno dimensioni leggermente più grandi delle DSLR amatoriali. Tutto questo, ovviamente, comporta un più alto costo di acquisto. Sono reflex, mirino tramite specchio e pentaprisma Il loro costo varia da 2.500,00 fino ad arrivare a 6.500,00, veramente tanto per fotografi amatoriali.
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49 49 SISTEMA REFLEX
50 50 Fotocamere DSLR (Digital Single Lens Reflex) a specchio fisso Esistono anche alcune reflex che adottano uno specchio fisso semitrasparente. Rispetto alle SLR canoniche le reflex a schermo fisso offrono un tempo di reazione decisamente più breve. Sono state inventate soprattutto per la fotografia sportiva e naturalistica dove pochi millesimi di secondo possono fare la differenza fra un immagine perfetta e una totalmente inutilizzabile. Offrono una anteprima ininterrotta del soggetto inquadrato a differenza delle reflex a specchio mobile nelle quali al momento dello scatto nel mirino non è più visibile l immagine
51 51 D altro canto però, le reflex a specchio fisso, oltre ad essere oramai nettamente più rare, presentano qualche problema di restituzione della luce. Lo specchio di questi modelli, infatti, oltre a essere semitrasparente, va a otturare la camera dell obiettivo, causando una netta dispersione della luce. Questo fenomeno, oltre a rendere estremamente meno sensibili e le macchine fotografiche che adottano questo sistema, causa una differenza di illuminazione fra la scena vista nel mirino e l immagine acquisita.
52 52 Fotocamere Reflex con specchio mobile
53 53 Fotocamere Reflex con specchio fisso
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