SCUOLA ELEMENTARE LEOPOLDO OTTINO VIA BRISSOGNE 32 TORINO

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1 CITTA DI TORINO SCUOLA ELEMENTARE LEOPOLDO OTTINO VIA BRISSOGNE 32 TORINO Novembre 2007 MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA SCUOLA ELEMENTARE L. OTTINO SITA IN VIA BRISSOGNE 32 OPERE DI CONSOLIDAMENTO II LOTTO RELAZIONE TECNICA 1

2 1. PREMESSA il sottoscritto Crovella ing. Flavio, iscritto all Albo degli Ingegneri della Provincia di Torino N 3833Y, con studio in San Maurizio C.se , Via De Gasperi, incaricato in data 26/03/2006 e successivamente per integrazione in data 05/09/2006 dal Vs. settore per prestazioni relative a Progettazione Preliminare, Definitiva Esecutiva e Coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione, per le opere di Consolidamento Scuola Elementare Ottino di via Brissogne n. 32, Lotto II, considerato lo stato di fessurazione delle murature dell edificio, con la presente relazione indica il tipo e la profondità dei micropali previsti per il consolidamento della parte dell edificio interessata dal fenomeno di cedimento dei piani di fondazione dei plinti dell edificio. Le opere previste consistono nel proseguimento della realizzazione di una serie di micropali, precedentemente già realizzati presso l ala destra dell edificio, che saranno ubicati mediamente in corrispondenza dei pilastri e del muro di fondazione dell ala sinistra (rispetto all ingresso principale) e di parte del corpo centrale (ingresso), in modo tale da consentire una migliore diffusione degli sforzi nel terreno, fino a raggiungerne i livelli più competenti e limitando i cedimenti della struttura. Per quanto riguarda il futuro contratto pubblico relativo ai succitati lavori si farà riferimento al DECRETO LEGISLATIVO 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (G.U. n 100 del 02/05/2006 Suppl. Ordinario n 107) 2. INDAGINI GEOGNOSTICHE Per quanto riguarda l assetto stratigrafico di massima relativo all area si fa riferimento all allegata relazione redatta, in occasione della realizzazione del I lotto dal dott. Perotto, geologo con studio in Almese (To) via Michela INTERVENTI IN PROGETTO Sulla base dell assetto geotecnico locale e dell entità dei carichi agenti sulle fondazioni, è evidente come strutture fondazionali esistenti di tipo diretto, siano risultate poco idonee con riferimento alle pressioni ammissibili sul terreno ed ai cedimenti attesi. 2

3 Per il consolidamento risulta necessario prevedere opere di fondazione di tipo indiretto mediante l impiego di micropali valvolati, immorsati in profondità, a partire da un profondità media assunta pari a circa 13 m dall attuale piano campagna. Per trasmettere tale carico al terreno di fondazione si è previsto di utilizzare più micropali posti in corrispondenza dei singoli pilastri e del muro di fondazione, ottenuti con una perforazione di diametro 200 mm, aventi armatura tubolare di diametro pari a 139,7 mm e spessore 10 mm. L iniezione dei micropali avverrà in due fasi, mediante l utilizzo di valvole lungo il bulbo, intervallate di 1 m circa. 4. DISPOSIZIONE DEI MICROPALI SUCCITATI: - In corrispondenza del rango di plinti centrali ubicati nel vespaio dell edificio saranno iniettati n 4 o più micropali attorno ai plinti e verranno successivamente collegati ai medesimi a mezzo di staffe bloccate con resina bicomponente e di un apposita coronatura in c.a : la lunghezza di suddetti pali è prevista di m 19, con direzione prossima alla verticale (lieve inclinazione a divergere rispetto alla verticale del pilastro sopra stante) - In corrispondenza del locale refezione, occorrerà praticare delle aperture nel pavimento al fine di poter trivellare i pali, in quanto l altezza del vespaio non consente l accesso ad alcun macchinario; al termine dell esecuzione dei micropali e del loro collegamento ai plinti, si provvederà a richiudere i varchi praticati. - In corrispondenza del muro perimetrale di fondazione ed in prossimità dei pilastri saranno iniettati n 2 o più pali (ciascun pilastro) con inclinazione variabile da 20 a 30 (l inclinazione esatta sarà valutata in fase d opera, in funzione del tipo di fondazione del muro che sarà rilevata) ; si precisa che i pali sul lato esterno del muro di fondazione avranno una lunghezza di perforazione di circa 22 metri, ma un armatura e un iniezione di boiacca di cls. per 20 metri circa, in quanto a quel livello interesseranno il basamento del muro; i pali dal lato interno avranno una profondità di circa 19 metri - Ulteriori pali (in alcuni casi 3 pali per plinto) saranno realizzati in corrispondenza dei plinti situati al di sotto dell atrio dell edificio, avranno direzione prossima alla verticale (lieve inclinazione a divergere rispetto alla verticale del pilastro sopra stante; suddetti pali non necessitano di coronatura, in quanto sarà direttamente perforato il plinto, realizzando in tal modo un collegamento diretto tra palo e struttura esistente 3

4 - Per il numero dei pali e la loro disposizione si rimanda all allegata planimetria 5. INDICAZIONE DELLA PROCEDURA DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI CONSOLIDAMENTO: - Dopo aver realizzato alcune opere provvisionali, quali la recinzione dell area interessata dai lavori, l installazione delle baracche di cantiere, gli allacciamenti elettrici ecc.. si procederà a realizzare 4 scivoli e relativi varchi nel muro di fondazione, per accedere al piano interrato del vespaio delle fondazioni - All interno del vespaio occorrerà rimuovere e ripristinare, al termine dei lavori, alcune tubazioni dell acqua e del riscaldamento - Ancora all interno del vespaio, si dovrà rimuovere un breve tratto di tubazione di scarico in amianto cemento. - Attorno ai plinti del rango centrale, del rango laterale e del retro occorrerà scavare a mano una sezione della profondità di circa 60 cm fino al piano di appoggio del plinto e non oltre al fine di non intaccare minimamente la portata del terreno sottostante ai plinti. - Realizzazione di varco tra il vespaio e il locale sottostante l atrio ed ampliamento dei varchi porte d accesso ai locali tecnici dell interrato - Installazione di aspiratori delle polveri dal vespaio e dei macchinari necessari per la realizzazioni dei pali (compressore silenziato, centrale olio idraulico, pompa boiacca di cls. ecc.) - Trivellazione dei pali attorno ai plinti del rango centrale, del rango laterale e del retro (lieve inclinazione a divergere rispetto alla verticale del pilastro sopra stante) al fine di poter operare la trivella che dovrà essere di dimensioni atte ad operare nell ambiente di altezza ridotta del vespaio (metri 1.80) ; visto il discreto numero di micropali da eseguirsi presso i plinti centrali e la difficoltà operativa dei macchinari sarebbe opportuno, per rispettare il cronoprogramma esecutivo delle opere, disporre di due trivelle operanti contemporaneamente all interno del vespaio, possibilmente in settori non adiacenti - Realizzazione delle coronature con relativi ancoraggi ed armature, presso i plinti del rango centrale, del rango laterale e del retro ed iniezione della boiacca per i medesimi - Trivellazione di micropali sottostanti i locali mensa, cucina ecc., si dovrà utilizzare una trivella di ridotto peso, in quanto la medesima dovrà operare su solaio in c.a. misto. 4

5 - Trivellazione dei pali presso il muro di fondazione lato esterno, verticali alternati ad altri con inclinazione di circa 15 ed iniezione della boiacca di cls. per i medesimi (da realizzarsi anche contemporaneamente ai lavori di cui al punto precedente) - Trivellazione dei pali presso i plinti sotto stanti l atrio d ingresso, si precisa che per i medesimi si dovrà operare con trivella che dovrà essere di dimensioni tali da consentirne il passaggio negli esistenti varchi di accesso (porte), senza dover eseguire eccessive demolizioni di muratura. - Ripristini e rinterri dei terreni scavati, opere di rifinitura e chiusura del cantiere. Si precisa che tutti i macchinari impiegati dovranno essere del tipo silenziato al fine di ridurre al minimo i disagi per i bambini e gli insegnanti che frequentano la struttura scolastica; altrettanto le maestranze, per quanto possibile, dovranno impegnarsi a limitare al massimo i rumori, la polvere ecc., mentre le aree soggette ad intervento Dovranno essere rigorosamente limitate da recinzione provvisoria e dovrà essere proibito l accesso ai non addetti ai lavori. 6. INDICAZIONE DELLE ZONE DI INTERVENTO E DETTAGLIO DELLA PROCEDURA DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI CONSOLIDAMENTO: Considerando il numero dei locali soggetti all intervento e la loro dimensione, l ala sinistra dell edificio è stata suddivisa in 5 zone e precisamente: 1) Locali tecnici: sono i locali adibiti a cantina, centrale per i quadri elettrici, corridoio, centrale termica, locali non utilizzati e vano scala che in parte sono sottostanti l atrio dell edificio. Durante i lavori in questa zona, ed in particolare nei locali dei quadri elettrici, probabilmente occorrerà interrompere l erogazione dell energia elettrica al complesso scolastico. Ai locali si potrà accedere con i macchinari dal lato cortile, realizzando una rampa di discesa ed aprendo un varco nel muro di cls. di fondazione. 2) Locali refezione: si trovano sul lato verso il cortile dell edificio al di sotto della palestra, e comprendono un locale per la cucinetta, un locale dispensa e un locale mensa per i bambini. Da ispezione effettuata si presume che al di sotto dei succitati locali vi sia un intercapedine dell altezza di soli metri 1.40 circa. Al fine di ridurre i costi di intervento si realizzeranno, ove possibile, i pali perimetrali operando dall esterno, limitando l intervento di consolidamento delle colonne interne, operando nel locale mensa ove la pavimentazione è realizzata in 5

6 linoleum. I micropali realizzati a lato dei plinti centrali saranno collegati a questi ultimi a mezzo di una coronatura in c.a. dotata di opportune staffe bloccate nel plinto esistente con resina bicomponente. L accesso dei macchinari a questa parte dell edificio, avverrà a livello dall esterno, con la sola rimozione di alcuni infissi e l ampliamento dei relativi varchi. 3) Locale denominato fronte : si tratta dei locali sottostanti alle aule ed ai vani prospicienti la via Brissogne: anche in questo caso si realizzeranno i micropali ove possibile operando dall esterno, con la sola demolizione del marciapiede; per il consolidamento delle colonne centrali si opererà all interno dell intercapedine di fondazione, al cui interno i macchinari accederanno a mezzo di due rampe e relativi varchi nel muro di fondazione, realizzati sul fronte edificio e dal lato cortile. La presenza di travi rovesce e di travi ribassate del solaio, limita l altezza utile di passaggio dei macchinari a meno di 140 cm, mentre l altezza utile tra il piano di appoggio dei plinti e quindi del piano di trivellazione, è di metri 2,40 2,30, occorrerà pertanto operare con idoneo macchinario di dimensioni ridotte. Anche in questo caso si dovrà procedere alla coronatura dei plinti come descritto al punto precedente. 4) Locale denominato lato è del tutto analogo al locale denominato fronte, l accesso avverrà da questo ultimo, i locali interessati sono quelli prospicienti la via Bard. Occorre notare che una parte del vespaio ha un altezza ridotta di metri 1,50; in tale area si dovrà operare con opportuno macchinario (altezza operativa metri 2.00 circa) 5) Locale denominato retro : è del tutto analogo ai locali denominati fronte e lato, poiché questo locale è separato dagli altri dal un muro in cls. di fondazione, l accesso dei macchinari e del personale avverrà dall esterno con una rampa ed attraverso un varco aperto nel muro perimetrale di fondazione. Nei locali fronte, lato e retro, come citato precedentemente, alcune tubazioni di mandata e di scarico dell acqua sanitaria, nonché di svariate tubazioni dell impianto di riscaldamento. La rimozione di queste ultime, necessaria per il transito dei macchinari, sarà curata direttamente dall ente gestore del riscaldamento dell edificio. Durante l esecuzione delle opere, per un limitato periodo di tempo, occorrerà sospendere l erogazione dell energia elettrica e parzialmente dell acqua sanitaria all edificio, mentre per il tempo restante l edificio sarà agibile, salvo il disagio dovuto 6

7 al rumore ed alle vibrazioni prodotte dalle perforazioni, che si cercherà di limitare, almeno nelle fasi più acute, alle ore di assenza dei bambini dalle aule. Tutte le opere sopra descritte termineranno con il ripristino di tutti gli scavi, delle demolizioni e degli impianti. 7

8 7. CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA E PREVISIONE DI SPESA TOTALE OPERE A MISURA ,60 ONERI DI SICUREZZA CONTRATTUALI NON SOGG. A RIBASSO ,00 TOTALE ,60 IVA 20% ,12 TOTALE ,72 ONERI DI SMALTIMENTO R.S.A.- AMIAT (IVA 20%COMPRESA) 8.000,00 TOTALE ,72 SPESE TECNICHE INCARICO DI PROG. E COORD. SIC. FASE DI PROGETTAZIONE ING. CROVELLA (Det / /31) ,27 INCARICO D.L. E COORD. SIC. FASE DI ESECUZIONE (ING. CROVELLA) ,68 SPESE PER IMPREVISTI (ex art. 17 c.1b4 D.P.R. 554/99)) 8.744,33 SPESE DI PUBBLICITA' (ex art. 80 D. Lgs. 163/2006) ,00 TOTALE COMPLESSIVO ,00 8

9 6. RISPONDENZA ALLA LEGISLAZIONE VIGENTE Ai sensi dell Art. 2 del D.L. 163 del 12/04/2006, si attestano gli accertamenti preliminari in appresso riportati: A. UTILITA DELL OPERA Si attesta l avvenuto accertamento dell utilità dei lavori in progetto come segue: - la verifica delle esigenze cui i lavori devono corrispondere è illustrata al punto1; - le caratteristiche tecniche dei lavori in progetto sono documentate al punto ; - la stima sommaria dei costi risulta, come dal Totale complessivo di Previsione di Spesa di cui al punto 7, per complessivi EURO ,00=. La valutazione dei benefici economici e sociali conseguibili è positiva, trattandosi di intervento di manutenzione ai fini del mantenimento del patrimonio edilizio scolastico della Città di Torino. B. FATTIBILITA AMMINISTRATIVA E TECNICA Le opere in progetto sono inserite, per l esercizio 2006, nel Programma Triennale dei LL.PP , approvato contestualmente al Bilancio Previsione 2006, con deliberazione del Consiglio Comunale, in data (mecc /24) esecutiva dal I tempi di esecuzione dei lavori in progetto sono previsti in giorni 350 I lavori saranno affidati mediante asta pubblica, nelle forme previste dalla Legge. La spesa sarà coperta con finanziamento a medio/lungo termine da richiedere ad Istituto da stabilire, ed i lavori saranno affidati secondo le forme previste dalla legge. La redazione del progetto definitivo, affidata con incarico professionale esterno, sarà completata in 30 giorni. Trattandosi di progetto specifico di Manutenzione Straordinaria dove l entità presunta del cantiere è superiore a 200 uomini/giorno ai sensi dell art. 3 del D.Lgs 494/96 e s.m.i. occorrerà designare il Coordinatore della Sicurezza. 9

10 Ai sensi dell art. 53 comma 4 del D.Lgs. 163/2006, i contratti per l esecuzione dei lavori, saranno stipulati a misura sulla base degli Elenchi Prezzi di riferimento per Opere e Lavori Pubblici nella Regione Piemonte, edizione Dicembre 2005 (DGR. n del BUR n. 11 del ), adottato con deliberazione della Giunta Comunale del mecc /29 esecutiva dal in ottemperanza all art. 133 comma 8 del D.Lgs. 163/2006. Ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 554/1999 trattandosi di opere da eseguire in edifici comunali, si attesta l avvenuta verifica e l accertamento sommario della fattibilità amministrativa e tecnica dei lavori in progetto, demandando alla fase di approvazione del successivo progetto definitivo le attestazioni di conformità alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie ed alle norme di sicurezza sanitarie, ambientali e paesaggistiche. Torino IL PROGETTISTA (ing. Flavio CROVELLA) IL DIRIGENTE SETTORE TECNICO E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (ing. Pierluigi PONCINI) 10

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi. dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA

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