COMUNE DI CAPOLIVERI PROVINCIA DI LIVORNO
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1 COMUNE DI CAPOLIVERI PROVINCIA DI LIVORNO PROGRAMMA UNITARIO DI VALORIZZAZIONE TERITORIALE PER LA VARIANTE AL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE ANTICIPATRICE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO per il cambio di destinazione d uso di terreni di proprietà comunale, da zona territoriale omogenea per l istruzione/zona agricola (F), a zona territoriale omogenea B1 di completamento. E.02 MAGGIO 2012
2 INDICE FINALITÀ E CONTENUTI DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE...3 ELENCO DEGLI IMMOBILI...3 MOTIVAZIONI...4 INQUADRAMENTO URBANISTICO...4 IL PIANO STRUTTURALE...4 LO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE ( IL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE )...8 INTERVENTI NECESSARI A GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DEL CONTESTO URBANO E TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Pag. 2 di 10
3 FINALITÀ E CONTENUTI DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE In attuazione del D.L , n. 201,1 convertito, con modificazioni, dalla L , n. 214, con la pubblicazione della L.R , n.8, la Regione Toscana promuove la valorizzazione dei patrimonio immobiliare pubblico attraverso la formazione di Programmi Unitari di Valorizzazione Territoriale (PUV) finalizzati alla definizione delle modalità per il riutilizzo funzionale e la rigenerazione di tale patrimonio, attraverso procedure di concertazione tra Regione ed Enti Locali, ovvero attivando procedure semplificate, per l approvazione delle varianti urbanistiche, in relazione ai piani di alienazione e valorizzazione non compresi all interno dei PUV. I beni immobili, oggetto della presente variante agli strumenti urbanistici comunali, rientrano all interno del previsto Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale in quanto, ai sensi della lettera e) c.3 Art.3 della L.r.t. 8/12, la necessaria variante allo strumento urbanistico comunale (P. di F.) comporta un mutamento della destinazione urbanistica di aree inedificate dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi dell art.136 del D.lgs n.42 ( vincolo paesaggistico D.M. 16/08/1952 G.U. 222 del 1952 ). Nei contenuti tecnici, il PUV deve assicurare, con riferimento agli immobili interessati: - la coerenza degli interventi di valorizzazione tra loro e con il contesto territoriale a cui si riferiscono; - la coerente definizione delle nuove destinazioni d uso degli immobili rispetto agli obiettivi definiti dagli strumenti della pianificazione territoriale; - gli eventuali interventi necessari per garantire il miglioramento qualitativo del contesto urbano e territoriale di riferimento. La proposta di Piano, contenente l elenco e la descrizione degli immobili interessati è accompagnata da una relazione illustrativa in cui sono descritte le motivazioni e gli effetti della destinazione urbanistica proposta in relazione alle finalità di valorizzazione perseguite e della conseguente necessaria variante agli strumenti urbanistici. ELENCO DEGLI IMMOBILI Oggetto della variante è un terreno di proprietà del Comune di Capoliveri, ubicato nel centro abitato del Capoluogo, in località San Rocco, e localizzato esternamente al margine ovest del perimetro del Centro Storico cittadino, catastalmente rappresentato al N.C.T. nel Foglio 20, dalle particelle n. 83, 84. Foglio Particella Mq. Dest. urbanistica Zona per l istruzione (art. 32/1) Zona per l istruzione art. 32/1 zona F agricola (art. 40) 1 D.L , n. 211 Disposizioni urgenti per la cfrescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici. Pag. 3 di 10
4 MOTIVAZIONI L Articolo 58 della L. 133/2008 (ex D.L. 112/2008) promuove la valorizzazione, o la dismissione, del patrimonio immobiliare disponibile degli Enti Locali. Tale intervento mira ad attivare un nuovo approccio gestionale del patrimonio immobiliare pubblico, a incominciare dalla costituzione dell elenco degli immobili pubblici disponibili.2 L inserimento degli immobili nel piano di valorizzazione o alienazione, previsto dalla legge, ne determina la classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica. Con Delibera 204 del 22 settembre 2011, la Giunta Comunale del Comune di Capoliveri, richiamata la legge 133/2008, ha individuato i terreni di proprietà comunale, oggetto della presente variante, su cui variare la destinazione urbanistica, al fine di produrre una valorizzazione delle aree, permettendone così l alienazione. INQUADRAMENTO URBANISTICO Il comune di Capoliveri con Delibera di Consiglio Comunale in data , e successiva Delibera della Giunta Regionale n del , ha approvato la variante generale al Programma di Fabbricazione. L area oggetto della presente variante è rappresentata alla 1a, scala 1: 2.000, degli elaborati del Programma di Fabbricazione, per parte in zona per spazi pubblici (art. 32 delle N.T.A.) sottozona per l istruzione e la scuola dell obbligo (art. 32/1) e per la restante porzione in zona territoriale F ambito delle zone agricole (ai sensi dell art. 40 della variante per le zone agricole approvata con Delibera di Consiglio Comunale n. 28 del ). Con Delibera di Consiglio Comunale n. 52/bis del 18 luglio 2002, ai sensi della legge Regionale n. 5/1995, il Comune di Capoliveri adottava il Piano Strutturale, approvato con stralci con Delibera di Consiglio Comunale n. 82/2008, ad oggi in fase di approvazione definitiva. Il Comune di Capoliveri ritiene di adottare la presente variante al Programma di Fabbricazione quale variante anticipatrice del Regolamento Urbanistico, in conformità con le prescrizioni ed i contenuti del vigente Piano Strutturale, finalizzata a valorizzare il patrimonio immobiliare di proprietà comunale ai sensi dell art. 58 del D.L. n.112/08, convertito in L. n. 133/08. La variante propone il cambio di destinazione urbanistica dell area in oggetto dalle attuali previsioni di zone per l istruzione zone agricole F, in zona residenziale di completamento B1 (art. 36/1-N.T.A. del P. di F.). IL PIANO STRUTTURALE Il Piano attraverso le norme costituenti lo Statuto del Territorio applica i principi e le finalità stabilite dalla Legge Regionale n.01 del Ai sensi dell Art. 2 delle relative Norme di Attuazione (Statuto del Territorio), il Comune di Capoliveri persegue la conservazione e l arricchimento delle risorse territoriali, in modo da affidarle integre e valorizzate alle generazioni future 3. 2 Risorse dei Comuni Il patrimonio immobiliare del Comune. Privatizzazioni, quali vantaggi per l ente locale - atti del seminario Milano 3 Piano Strutturale Statuto del Territorio - Art. 2 Principi e finalità del governo del territorio Pag. 4 di 10
5 In relazione alle strategie generali di sviluppo sostenibile, il Piano Strutturale individua obiettivi strategici d area, riguardanti singole parti del territorio comunale ed in particolare i Sistemi e Sub Sistemi Territoriali e Funzionali, come definiti e individuati rispettivamente al Titolo III, 4 nonché le relative Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) 5. Scheda n. 1 - SISTEMA TERRITORIALE DI CAPOLIVERI SUB SITEMA ORIENTALE DI CAPOLIVERI AMBITO TERRITORIALE COLLINARE ( Art. 18 Statuto del Territorio ). SUB SISTEMA AMBITO TERRITORIALE SISTEMA ORIENTALE DI CAPOLIVERI OBIETTIVI STRATEGICI DA PERSEGUIRE AZIONI COMPATIBILI miglioramento qualitativo del territorio tutela delle zone a prevalente funzione agricola per le potenzialità di una produzione agricola specialistica e innovativa; incentivazione della valorizzazione e il ripristino delle coltivazioni agricole; la tutela e la valorizzazione degli arenili; la riqualificazione del centro abitato di Capoliveri; ORIENTALE COLLINARE Miglioramento qualitativo degli insediamenti il consolidamento delle funzioni urbane del Capoluogo con consolidamento e potenziamento della residenza e dei servizi nei quali sono comprese il completamento delle previsioni in corso di attuazione e le due medie strutture commerciali, della superficie di vendita non superiore a mq. 400,00, ammessi dal piano previgente; la riqualificazione e il potenziamento del sistema turistico e produttivo; rafforzamento dei servizi e dell armatura urbanistica, tutela e valorizzazione del territorio rurale intrecciato con gli insediamenti il divieto, esternamente al perimetro del Capoluogo, di nuova edificazione salvo quella connessa all attività agricola; la riqualificazione e il riuso del patrimonio edilizio esistente compatibilmente con i valori naturali e l assetto agricolo. 4 Piano Strutturale Statuto del Territorio Titolo III, STRUTTURA E ARTICOLAZIONE DEL TERRITORIO-SISTEMI E SUBSISTEMI. 5 Piano Strutturale Statuto del Territorio - Art. 32 Definizione delle strategie generali. Pag. 5 di 10
6 Scheda n. 2 - U.T.O.E. DI CAPOLIVERI - individuazione dei singoli tematismi dello Statuto del Territorio all interno del perimetro della UTOE e relazione con l area oggetto della variante UTOE CAPOLIVERI TEMATISMO DESCRIZIONE TAV. PS RELAZIONE CON L AREA OGGETTO DI VARIANTE Dlgs 42/2004 art. 136 (ex RD 1497/39) TAV. 2/a Vincoli Vincolo idrogeologico (R.D. 3267/23) Boschi ed aree assimilate (L.R. 39/2000) Vincolo cimiteriale TAV. 2/c Insediamenti diffusi Sabbie eoliche Cumuli di detrito Criticità (geologiche, ambientali, paesaggistiche) Porfidi granitici Alternanze ad elevata pericolosità geologica TAV. 16 Corsi d acqua Aree ad elevata pericolosità idraulica Boschi Macchie e arbusteti Centro storico di Capoliveri Territorio agricolo funzionale alla integrazione del paesaggio agrario Valori di Paesaggio Strade parco 17 Testimonianze archeologiche Oliveti Terrazzamenti Invarianti Visuali da terra di maggior valore Sistema idrogeologico Centro Storico Edifici presenti al 1880 Edifici dal 1880 al 1940 (*) Muri a secco Rete primaria/principale distribuzione ambito extraurbano Rete secondaria ambito urbano ed extraurbano Rete locale ambito urbano ed extraurbano Rete locale di collegamento poderale Corsi d acqua Aree di elevata pericolosità idraulica Aree boscate Formazioni riparie discontinue 18 (*) - L area pur non presentando al suo interno alcun edificio, nella 06 QC ricade in parte all interno del tessuto storicizzato datato nel periodo 1880/1940 Pag. 6 di 10
7 Scheda n. 3 DIMENSIONAMENTO DELL U.T.O.E. U.T.O.E. Capoliveri Funzione Unità di misura Esistente (realizzato e/o convenzionato) in corso di attuazione Residuo di P.diF. ( non convenz. - non realizzato ) confermato Previsioni di P.S. Totale P.S. + P. di F: Totale dimensionamento P.S. A B C D = B+C E = A+D Residenziale * Turistico alberghiero Posti letto Ampliamento posti letto / / / 4*** *** Turistico extraalberghiero Campeggi / / / / / Residence cav. / / 2.000** / / Commerciale Direzionale / 300* 300* Artigianale Industriale / Servizi Verde mq Parcheggi mq / N.B. * le volumetrie sono riferite agli ipotetici ampliamenti degli edifici esistenti senza incremento delle unità abitative o posti letto. ** le volumetrie sono riferite agli ipotetici ampliamenti degli edifici esistenti al fine di incentivare la trasformazione della ricettività extralberghiera in alberghiera. *** l incremento di posti letto sono riferiti agli ipotetici ampliamenti delle strutture turistiche esistenti al fine di incentivare il passaggio a categoria superiore e miglioramento dei servizi. la volumetria comprende 788 di ampliamento degli edifici esistenti. le volumetrie sono comprensive del PIP in corso di attuazione. In dettaglio si evidenziano le previsioni per il settore residenziale: Scheda n. 4 DIMENSIONAMENTO DELLA FUNZIONE RESIDENZIALE NELLA U.T.O.E. CAPOLIVERI Residenziale Ampl. Edifici esistenti Residui di P. di F. Nuove volumetrie 5.000* / Pag. 7 di 10 Ampliamento edifici esistenti Conferma residui di P. di F. Previsioni di P.S. Volumetrie nuovi edifici TOTALE P.S.+P.di F * le volumetrie sono riferite agli ipotetici ampliamenti degli edifici esistenti senza incremento delle unità abitative o posti letto.
8 LO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE ( IL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE ) Scheda n. 5 - CONFRONTO SULLE POTENZIALITÀ EDIFICATORIE DELL AREA: STATO ATTUALE/STATO VARIATO P. di F. vigente N.T.A. 32/1 Zona urbanistica Zone per spazi pubblici Indice di utilizzazione U mq./mq. Altezza massima H ml. Parcheggi inerenti le costruzioni P 0,44 7,50 4 mq./80 F F / / / P. di F. variato Art. 36 B.1 0,33 6,50 4 mq./80 La variante non altera i rapporti urbanistici del piano in quanto gli standard previsti sono già stati realizzati e la nuova quota di edilizia residenziale rientra nel dimensionamento dell attuale strumento urbanistico. Calcolando gli abitanti equivalenti previsti dalla nuova destinazione urbanistica si evidenzia un aumento contenuto e limitato sia della popolazione prevista (26 ab/equ.) sia delle nuove volumetrie (2.130 ) che rientrano abbondantemente nelle previsioni consentite per l UTOE dal PS ( ) e non alterano la previsione di standard dello strumento urbanistico vigente (P. di F.). Scheda n. 6 - CALCOLO DEGLI ABITANTI EQUIVALENTI A B C D E Sup. area Mq Indice di utilizzazione ( U ) 0,33 mq./mq. Sup. Prevista mq. Indice di fabbricabilità ( I ) Volume previsto Ab./equivalenti (D.m. 1444/1968) Tot. Incremento abitanti previsti 703 1,0 /mq ab./80 26 Scheda n. 7 - VERIFICA DEI RAPPORTI DI STANDARD STATO ATTUALE/STATO VARIATO (*) ATREZZATURE P.di F. vigente mq./ab. P. di F. variato mq./ab. D.M. 1444/1968 mq./ab. Regione Toscana mq./ab. (*) ISTRUZIONE ,58 4,00 5,00 VERDE 27,20 27,10 15,00 18,50 PARCHEGGI 2,82 2,82 2,50 2,50 (*) I VALORI RIPORTATI SI RIFERISCONO AI DATI CONTENUTI NELLA RELAZIONE DI VARIANTE GENRALE AL P. DI F. D.C.C D.G.R. N DEL CONFORMITÀ DEI CONTENUTI DI VARIANTE ALLE DISPOSIZIONI DI PIANO STRUTTURALE ED AGLI INDIRIZZI PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO. La presente Variante non comporta modifiche al Piano Strutturale né al perimetro del sistema insediativo, incrementa di n. 26 abitanti equivalenti e di le previsioni di residenziale nell attuale strumento urbanistico, valori ammissibili nel bilancio dell UTOE di Capoliveri. Pag. 8 di 10
9 Scheda n. 8 BILANCIO DELLA VOLUMETRIA RESIDUA DI PIANO STRUTTURALE VOLUMETRIA NUOVI EDIFICI PREVISIONE DI PS VARIANTE P.di F. RESIDUO DI P. S. MC. MC. MC. RESIDENZIALE Scheda n. 9 COERENZA DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE 2.QC /b VALUTAZIONE DELLA COERENZA URBANISTICA DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE Contenuti P.S. coerenze P.S. pertinenti (art. note TAV. all area oggetto NTA) di variante Vincoli Risorse antropiche Criticità geologiche, ambientali e paesaggistiche Valori di paesaggio Invarianti Sistemi Funzionali Art.7 Art. 14 vincolo di tutela paesaggistico D.Lgs. 42/04 art.136 (ex RD 1497/39) Ampliamento dal 1880 al 1940 Ampliamento dal 1985 al 1992 Aree ad elevata pericolosità idraulica; Porfidi granitici Alterazioni liotipi, lapidei e argillosi Insediamenti diffusi Art. 15 / Titolo II Ampliamento dal 1880 al 1940 Artt. 26 Area ad economia agricola debole, marginale e di frangia determinata dalla presenza di insediamenti = POSITIVA = CON PRESCRIZIONI = NEGATIVA L intervento se opportunamente curato nella progettazione non incide in maniera significativa sui rapporti paesaggistici. Deve comunque essere sottoposto a parere preventivo. Nello specifico l area non accoglie al suo interno emergenze di valore antropico. Fattibilità geomofologica F2 (fattibilità con normali vincoli) Fatibilità Idraulica F1 (Bassa) Con prescrizione di integrare, in sede di progettazione esecutiva dei singoli interventi, con una relazione geologico-tecnica che verifichi in situ i caratteri geotecnici del sub-strato roccioso. L area di variante non risulta individuata con particolari valori estetico percettivi o di valore naturale né con caratteri antropici storico testimoniali sia di carattere culturale, militare o archeologico. Nello specifico l area non accoglie al suo interno elementi considerati invariante dallo Statuto del Territorio Indica il territorio caratterizzato da insediamenti e da resedi i cui spazi sono utilizzati per scopi non agricoli. All interno di queste aree sono presenti nuclei insediativi piuttosto concentrati ed organizzati da un punto di vista delle infrastrutture, tanto da aver perso i connotati delle aree rurali, risultando legati a funzioni di interesse sociale, ricreativo, turistico, residenziale. Il RU dovrà disciplinare queste aree in modo da limitarne il loro ulteriore proliferare, mentre le attività agricole dovranno essere favorite ed incentivate soprattutto nel recupero degli spazi in abbandono. Pag. 9 di 10
10 INTERVENTI NECESSARI A GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DEL CONTESTO URBANO E TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Prioritariamente alla realizzazione dell intervento, dovrà essere garantita l accessibilità di persone e merci all area attraverso il miglioramento delle condizioni viarie esistenti, l approvvigionamento idrico, la disponibilità di energia, lo smaltimento e la depurazione delle acque reflue mediante l allacciamento alla pubblica fognatura, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La nuova edificazione dovrà essere coerente con gli indirizzi di cui all art. 36 dello Statuto del Territorio e con le tutele di cui al Titolo II delle norme di Piano Strutturale. Nei nuovi interventi edilizi si dovrà valutare attentamente l inserimento paesaggistico dell edificato, assoggettandone le scelte architettoniche. Gli arredi del verde connettivo e di arredo urbano saranno prioritariamente finalizzati al mantenimento degli elementi identitari del paesaggio agricolo collinare. A tal fine, le nuove piantumazioni dovranno essere realizzate con specie autoctone, mentre le caratteristiche edilizie dei nuovi interventi dovranno garantire risultati di alta qualità architettonica, nonché un corretto inserimento nel contesto paesaggistico in maniera da non compromettere le visuali verso il mare e dal mare verso la costa ed in particolare verso le pendici sottostanti il centro abitato. Il Tecnico incaricato Pag. 10 di 10
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