PROVINCIA DI BERGAMO. Settore Lavoro, Formazione, Politiche Sociali ed Istruzione Servizio S.P.I.Di.S.

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1 PROVINCIA DI BERGAMO Settore Lavoro, Formazione, Politiche Sociali ed Istruzione Servizio S.P.I.Di.S. PERCORSO FORMATIVO SULL ASSISTENZA ALLA COMUNICAZIONE PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI E STUDENTI DISABILI UDITIVI SITO:

2 L AUDIOGRAMMA L'audiogramma è un grafico che rappresenta le capacità uditive di una persona per ciascun orecchio, indicando il grado e la tipologia di perdite uditive. Nella parte alta del grafico, sono presenti dei numeri da 125 a Questi numeri indicano le frequenze cioè le diverse altezze del suono. La frequenza è espressa in Hertz. Più grande è la frequenza e maggiore sarà l'altezza del suono. Ad esempio, 250 Hertz (Hz) corrisponde ad un rubinetto che gocciola, mentre la suoneria di un telefono raggiunge circa gli 8000 Hz.

3 L'intensità è misurata in decibel ed è riportata sulla sinistra del grafico, parte da 0 a 120 db. Zero decibel (0 db) non significa "assenza di suono", ma solo un suono molto debole mentre 120 db è un valore davvero molto forte quasi quanto un jet che decolla quando ci si trova a soli 25 metri di distanza. Durante il test, l'audiologo propone i suoni ad una frequenza alla volta. Sull'audiogramma viene segnato il tono più debole che una persona riesce a sentire in corrispondenza di quella frequenza e intensità. Questo viene definito "soglia uditiva". L orecchio destro è indicato con il colore rosso e O L orecchio sinistro con il colore blu e X

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6 Il bambino sordo a scuola Tipo di sordità Anamnesi ( conoscenza della famiglia e del vissuto del bambino ) Tipo di protesizzazione (protesi, Impianto..) Terapie ( logopedia, musicoterapia, psicomotricità ) Osservazione diretta: relazione coi coetanei/adulti, produzione verbale, terminologie e strutture grammaticali conosciute, comportamenti

7 Adesso cominciamo a lavorare: OBIETTIVI METODI DI LAVORO Uguali ai coetanei Linguaggio semplice Utilizzo di immagini Spiegazione e verifica in itinere dei messaggi proposti Semplificazione del testo Domande con risposta multipla Mimica Attività pratiche Utilizzo Lim, tablet, computer Mappe, schemi. Appunti, sottolineature Obiettivi minimi Piccolo gruppo o individuale Lis Logogenia (apprendimento della grammatica e della sintassi attraverso processi mentali guidati)

8 TOMBOLA DEL CORPO UMANO

9 CAPUCCETTO ROSSO

10 LA CANZONE DEI NANETTI (Cheik appena protesizzato straniero, mezzani scuola materna. L obbiettivo era dargli in breve tempo uno strumento per comunicare i bisogni primari) La sulla montagna La la la Si svegliano i nanetti La la la

11 La sulla montagna La la la Parlano i nanatti La la la

12 La sulla montagna La la la Guardano i nanetti La la la

13 Scuola materna Giochi classici Strega comanda color (oltre a pronunciare il nome del colore alzo dei cartoncini colorati) Un due tre stella! (quando conto uno. Due, tre eseguo dei saltelli e poi mi volto) Telefono senza fili (pronuncio la parola senza voce guardando in viso il mio compagno) Nascondino ( in piccolo gruppo, ambiente circoscritto uno dei bambini che si nasconde suona un tamburello. Bisogna trovarlo)

14 IL COSTUME DI ARLECCHINO C era una volta un bambino molto povero che si chiamava Arlecchino e viveva con la sua mamma in una misera casetta. Arlecchino andava a scuola e, per carnevale, la maestra organizzò una bella festa e disse a tutti i bambini di vestirsi in maschera. Erano tutti felici e pensano ai loro vestiti colorati e bellissimi. Ma Arlecchino era zitto, in un angolo, perché sapeva che la sua mamma era povera e non avrebbe potuto comprargli un costume. I suoi compagni, vedendo Arlecchino tanto triste, decisero di portare alla sua mamma un pezzetto di stoffa avanzata dai loro vestiti colorati. La mamma di Arlecchino lavorò tutta la notte, cucì fra loro tutti i pezzi diversi e ne fece un abito. Al mattino Arlecchino trovò un bellissimo costume di tanti colori. Alla festa della scuola fu proprio lui la maschera più bella e tutto questo grazie all aiuto dei suoi compagni. Così, la leggenda ci racconta, è nato il costume di Arlecchino.

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17 NELLA NUOVA SCUOLA (Marta 4 elementare sordità profonda) Ottavia stava per iniziare la quinta elementare. La sua famiglia aveva traslocato (= CAMBIATO CASA) a maggio e nella nuova scuola non aveva conosciuto bene gli insegnanti e i compagni. La scuola non le era piaciuta: sembrava noiosa. I ragazzi dovevano ripetere a memoria la Storia e la Geografia. Appena arrivata, la maestra l aveva presentata ai compagni velocemente e l aveva messa nell ultimo banco. Ottavia era contenta, perché dietro poteva controllare (= VEDERE TUTTO) tutta la classe. La sua vicina di banco era Lucrezia ma non erano amiche. Lucrezia era bellissima: aveva i capelli lunghi e neri con un cerchietto e gli occhi verdi; era alta e snella (= MAGRA). Aveva vestiti firmati, gonne lunghe e calze bianche traforate. Faceva danza classica. A Ottavia sembrava una ballerina o una principessa un po antipatica. Ottavia non giocava con le altre bambine. Soltanto Marcella un pomeriggio, mentre uscivano da scuola, le aveva sorriso e le aveva detto: Ciao!

18 VOCABOLARIO AVEVA TRASLOCATO (cambiare casa) = CONTROLLARE (vedere tutto) = SNELLA (magra)= VESTITI FIRMATI =

19 CALZE TRAFORATE = DANZA CLASSICA= VERO O FALSO (sì o no) OTTAVIA E IN QUINTA IN QUARTA ERA ARRIVATA A SCUOLA A MAGGIO LA SCUOLA LE ERA PIACIUTA ERA NELL ULTIMO BANCO LA SUA VICINA DI BANCO ERA MARCELLA OTTAVIA NON GIOCAVA CON LE ALTRE BAMBINE DOMANDE A SCELTA MULTIPLA OTTAVIA AVEVA CONOSCIUTO I SUOI COMPAGNI IN: TERZA QUARTA QUINTA LA SCUOLA NON LE ERA PIACIUTA, PERCHE ERA: PICCOLA FREDDA NOIOSA OTTAVIA ERA CONTENTA DI STARE ALL ULTIMO BANCO, PERCHE : POTEVA CONTROLLARE TUTTI POTEVA COPIARE I COMPITI POTEVA LEGGERE I FUMETTI LUCREZIA, SECONDO OTTAVIA: SEMBRAVA UNA FATA ERA UNA BALLERINA O UNA PRINCIPESSA SEMBRAVA UNA BALLERINA O UNA PRINCIPESSA MARCELLA E : LA SUA VICINA DI CASA L UNICA COMPAGNA CHE LA SALUTA LA SUA COMPAGNA DI BANCO

20 COPPIE MINIME DAMMI LA GOMMA DAMMI IL PENNARELLO TOCCA IL PENNARELLO TOCCALO TOCCA LA GOMMA O IL PENNARELLO TOCCALI DAMMELI

21 VERIFICA SEMPLIFICATA Diminuito la quantità degli esercizi Risposte a scelta multipla Stessi obbiettivi e stessi esercizi

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23 LA TERRA ( Alexis 3 media, geografia, ragazzino sordo straniero ) La Terra è formata da tre strati: Lo strato più esterno è un guscio duro e freddo che si chiama crosta terrestre. Sotto la crosta terrestre c è il mantello, che è più caldo. Nella parte più interna c è il nucleo esterno, liquido e molto caldo Infine al suo interno c è il nucleo interno che è incandescente, cioè caldissimo, e solido a causa dell altissima pressione. La crosta terrestre più il mantello superiore formano la litosfera. Sotto la litosfera si trova una zona chiamata astenosfera che è fluida (pensa al budini quando è caldo) e quindi la litosfera vi galleggia sopra e si muove.

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25 FRANCESCO BORROMINI (Valentina Storia dell arte, 5 liceo artistico. Le parti in rosso sono informazioni fornite del professore durante la spiegazione; quelle tra parentesi sono semplificazioni) Francesco Castelli, conosciuto come Borromini, nacque a Bissone, sul lago di Lugano nel Caton Ticino, il 25 settembre del La sua arte si ricollega alla tradizione dei Magistri Cumacini che erano dei costruttori, muratori, stuccatori ed artisti, raggruppati in una corporazione di imprese edili itineranti, attive fin dal VII-VIII secolo in Lombardia. Per questa sua conoscenza si occuperà in maniera sublime (meravigliosa) della tecnica della lavorazione della pietra. Nel 1620 si trasferisce a Roma dove comincia a lavorare come aiuto di Gianlorenzo Bernini nella costruzione del Baldacchino di San Pietro (che tuttavia è noto solo come "baldacchino del Bernini"). Trovatosi da subito in contrasto (non andava d accordo) con Bernini, cominciò la sua attività autonomamente (da solo) con la realizzazione del progetto (costruendo), il chiostro di San Carlo alle Quattro Fontane detta il San Carlino.

26 Il chiostro (piccolo cortile circondato da un portico) è a pianta ottagonale ellittica ( un ottagono con gli angoli un po curvi), presenta l'ordine inferiore costituito da serliane (La serliana è un elemento architettonico composto da un arco a tutto sesto affiancato da due aperture sormontate da un architrave; fra l'arco e le due aperture sono collocate due colonne. Tale struttura la possiamo trovare anche agli Uffizi a Firenze e nel Palazzo del te a Mantova).Le colonne sono doriche binate (abbinate due a due) collegate da una cornice continua, motivo che si ripropone anche nell'ordine superiore ma con colonne più esili (sottili) abbellito da una balaustra a eleganti pilastrini triangolari. Al centro del cortile è situato un pozzo ottagonale In questo modo, con grande raffinatezza nelle linee, Borromini riesce a dare, un senso di accoglienza, togliendo la sensazione di oppressione che deriverebbe dalle piccole dimensioni dell'ambiente. In questa situazione ho aggiunto un maggior numero di immagini e disegni rispetto a quelli proposti dal libro di testo.

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