Relazione degli Amministratori sulla gestione dell'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2014

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1 BILANCIO 2014

2 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2014 Signori Azionisti, il bilancio al , che sottoponiamo alla vostra approvazione, chiude con un risultato di esercizio positivo di Euro al netto delle imposte (+4% rispetto al risultato relativo all esercizio 2013). Il patrimonio netto della Banca era a fine anno pari a Euro (a fine 2013 era pari a Euro ). I. Il contesto generale Il quadro internazionale nel 2014 I primi mesi del 2014 sono stati caratterizzati da un lato dalla continuazione della fase di miglioramento, iniziata nella seconda parte del 2013, degli indicatori macroeconomici delle principali economie, dall altro dal sorgere di elementi di preoccupazione, alcuni dei quali di breve durata, altri destinati a continuare nel corso dell anno. Negli Stati Uniti un inverno particolarmente rigido faceva inizialmente temere una decelerazione del ritmo di crescita registrato nel secondo semestre del Già a marzo, tuttavia, gli effetti negativi risultavano assorbiti rendendo non necessaria una modifica della politica monetaria della Federal Reserve, nel frattempo passata senza traumi sotto la guida del nuovo Presidente Janet Yellen. Anche se molto più timida rispetto agli Stati Uniti, la fase di recupero della zona Euro sembrava poter continuare nei primi mesi del 2014, con una prospettiva di crescita per l intero anno vicina all 1%, dopo due anni consecutivi di calo del PIL. Meno favorevoli, invece, apparivano le prospettive della economia giapponese, nonostante le coraggiose misure di politica monetaria e fiscale introdotte nel 2013, e, soprattutto, quelle della economia cinese dove ai timori di un rallentamento si aggiungevano quelli relativi alla fragilità del sistema finanziario. Nei primi mesi del 2014 si apriva, inoltre, con la annessione della Crimea alla Russia, la crisi Russo-Ucraina, i cui effetti a livello economico oltre che geopolitico si sarebbero fatti sentire per tutto l anno. Nel secondo trimestre, nonostante la fase di ripresa della economia americana, cominciavano ad apparire non realistiche le ipotesi di crescita dell economia mondiale fino a quel momento fatte. A costringere ad una revisione delle stime erano in particolare le economie della zona Euro, a partire da Francia ed Italia. Iniziavano così a divergere in maniera più evidente le politiche monetarie di USA e UK da una parte, vicine ad una normalizzazione dopo una lunga fase espansiva, rispetto a quella della zona Euro, dove la BCE cominciava a delineare misure più incisive a favore della ripresa, pur tra i contrasti dovuti alla contrarietà della Germania. A giugno la BCE riduceva i tassi di riferimento, in particolare portando in negativo (-0.10%) il tasso sui depositi, ed annunciava misure, sulla falsariga del Quantitative Easing americano, volte a incoraggiare e facilitare le banche nel finanziamento dell economia. Nel terzo trimestre il divario fra Stati Uniti e resto del mondo appariva ancor più evidente. Dopo un forte rimbalzo registrato nel secondo trimestre, l economia americana manteneva lo slancio anche nel corso dell estate mentre la crescita delle economie della Zona Euro continuava a rallentare. Cominciavano infatti a pesare, in particolare su Germania ed Italia, le conseguenze del regime sanzionatorio nei confronti della Russia provocato dalla crisi Ucraina, mentre la Francia appariva sempre più condizionata da un generale clima di sfiducia sulla azione del governo. Col rallentamento, il rischio per la zona Euro di entrare in una fase deflazione induceva la BCE ad un nuovo taglio del tasso di rifinanziamento (giunto a 0.05%) accompagnato da dichiarazioni più precise circa l entità prevista per le operazioni di acquisto di titoli. Segnali di debolezza venivano, inoltre, da UK e dal Giappone, mentre fra le economie emergenti, la Russia iniziava a risentire delle sanzioni e la Cina proseguiva nella ricerca di un equilibrio della propria economia, con una crescita più debole ma, almeno nelle attese, più sana e sostenibile. Il quarto trimestre del 2014 registrava due eventi di grande importanza per gli equilibri economici e finanziari di tutti i Paesi: il calo del prezzo del petrolio e l apprezzamento del dollaro USA nei confronti di tutte le principali valute. La caduta del prezzo del greggio, dimezzato rispetto a inizio 2014, è essenzialmente conseguenza del calo della domanda dovuta al rallentamento/stagnazione delle principali economie, incluse quelle emergenti e con la sola eccezione degli Stati Uniti, in mancanza di una correzione delle quote estrattive. Il rafforzamento del dollaro 1

3 USA è a sua volta conseguenza del ruolo di motore della economia mondiale assunto dagli Stati Uniti, a fronte della debolezza di tutti gli altri principali Paesi, oltre che della progressiva normalizzazione della Politica Monetaria, con conseguenti attese di un rialzo dei tassi di interesse. Nell ultima parte dell anno, l avanzamento dell economia USA è stata favorita, in particolare, dalla domanda interna. A spingere i consumi è stata la disoccupazione in calo, il miglioramento del mercato immobiliare e la caduta del prezzo del petrolio (con il prezzo della benzina sceso del 30% nel giro di sei mesi). La situazione della zona Euro è invece risultata ancora debole, combinazione di un netto rallentamento della economia tedesca, contrazione del PIL italiano e stagnazione per la Francia. Prendeva quindi nuovamente corpo il timore di una spirale deflattiva, a questo punto spinta anche dal vistoso calo del prezzo del petrolio. Quanto agli altri principali Paesi, il Giappone con il secondo consecutivo calo trimestrale del PIL è ritornato ufficialmente in recessione, la Russia ha cominciato a sentire pesantemente dell effetto combinato delle sanzioni europee e americane e del crollo del prezzo del greggio, con drammatici effetti sul cambio del rublo (- 45% contro dollaro Usa rispetto a inizio 2014) mentre in Cina è proseguita la fase di rallentamento secondo i piani governativi. Evoluzione dei Tassi di Riferimento nel 2014 dal Tasso% FED ,25% (invariato per tutto il 2014) dal Tasso% BCE ,25% 0,15% 0,05% Le maggiori economie nel 2014 GDP Inflazione Disoccupazione USA +2,5% +1,6% 6,1% Area Euro +0,9% +0,4% 11,6% Cina +7,4% +2,0% 4,1% India +6,0% +6.4% 8,8%* Brasile +0,3% +6,3% 4,8% *Dato a fine 2013 I Mercati Finanziari nel 2014 Mercato azionario L indice azionario mondiale (MSCI World) ha terminato il 2014 con un incremento del 7.7%. Il risultato positivo è tuttavia la risultante di un andamento caratterizzato nel corso dell anno da alcune discontinuità e da rotazioni fra mercati e fra settori. La prima discontinuità si è registrata a fine gennaio, allorché timori sulla tenuta della ripresa in USA e sull andamento dei Paesi Emergenti si traducevano in prese di beneficio, in particolare sul mercato americano. Superata questa fase, i mercati hanno chiuso positivamente il primo semestre con l eccezione di quello cinese. In particolare evidenza il mercato azionario italiano e quello spagnolo i quali a inizio di giugno raggiungevano i livelli massimi per il 2014 (rispettivamente +14% e +13% rispetto a inizio anno). Nel corso del mese di agosto si verificava una nuova fase di correzione, dovuta ai dati economici europei deludenti, all inasprirsi delle tensioni geopolitiche (Ucraina, Medio Oriente) ed ai timori circa la fragilità dei bilanci bancari. In questo periodo, caratterizzato da una maggior avversione al rischio, cominciava ad avvantaggiarsi il mercato americano, mentre i mercati che meglio si erano comportati nel primo semestre, in particolare quello italiano, subivano le maggiori correzioni. Il resto dell anno è stato caratterizzato da una crescente volatilità con un andamento altalenante per tutti i mercati. Dopo un buon recupero a settembre, si verificava un nuovo cedimento a ottobre, per gli stessi motivi che avevano provocato la correzione di agosto seguito da un recupero sulla scia del buon andamento del mercato americano a sua volta sostenuto dai dati macroeconomici in miglioramento. Il mese di dicembre è stato segnato in negativo dagli effetti della forte discesa del prezzo del petrolio, visto come segnale di rallentamento mondiale e di possibile deflazione, e in positivo dalla buona tenuta della borsa americana. Andamento dei mercati azionari Anno 2013 Anno 2014 Stati Uniti S&P ,6% +11,39% NASDAQ +38,32% +13,40% Europa DJ Euro Stoxx ,95% +1,20% DJ Stoxx ,37% +4,35% FTSE MIB +16,56% +0,23% Giappone Nikkei ,72% +7,12% Paesi Emergenti MSCI EM -4,98% -4,62% Mondo World MSCI +24,10% +7,70% Nota: variazione degli indici calcolata in valuta locale MSCI EM e World MSCI in US$. Mercato obbligazionario Il mercato obbligazionario nel corso del 2014 è stato spinto dalla continua discesa dei tassi di interesse che hanno via via superato livelli 2

4 precedentemente considerati incomprimibili. La ricerca di rendimenti accettabili ha portato gli investitori sempre più verso emissioni di minore qualità, il cui andamento, tuttavia, ha registrato le stesse discontinuità viste sul mercato azionario in ragione della momentanea maggiore o minore avversione al rischio. A illustrare gli effetti della compressione dei rendimenti obbligazionari nel corso del 2014 è sufficiente rilevare come per un Titolo di Stato tedesco con durata decennale la discesa del rendimento dal 1.93% allo 0.50% nel corso del 2014 ha portato ad un incremento del suo prezzo del 14%. Tassi e rendimenti obbligazionari a fine anno US$ 3 mesi (Tit. di Stato USA) 0,07% 0,26% 2 anni 0,38% 0,90% 10 anni 3,03% 2,28% Titoli societari 3,35% 3,79% EURO 3 mesi (Tit.di Stato Germania) 0,09% -0,18% 2 anni 0,21% -0,11% 10 anni 1,93% 0,54% 3 mesi (Tit.di Stato Italia) 0,34% 0,15% 2 anni 1,26% 0,49% 10 anni 4,13% 1,88% Titoli societari 2,08% 1,35% Differenza di rendimento (spread) fra i Titoli di Stato decennali italiani e tedeschi (in punti base) a inizio anno ,5 Massimo dell anno ,6 (data) (27.3) (24/1) Minimo dell anno ,5 (data) (31.12) (4/12) a fine anno ,2 Valore medio ,09 Mercato valutario Il 2014 è stato, soprattutto nella seconda parte, l anno del recupero della moneta americana. Dopo due anni di continuo, e difficilmente spiegabile, arretramento nei confronti dell Euro, a partire da aprile il dollaro iniziava un continuo recupero in parallelo con il progressivo divergere dell economia americana rispetto a quella della zona Euro. Rispetto al cambio di inizio 2014, a fine anno il dollaro si era apprezzato del 12%, raggiungendo livelli non più toccati dal Altro evento importante è stato il violento crollo del Rublo (nell anno -45% nei confronti del dollaro) causato dall effetto combinato delle sanzioni seguite alla crisi Russo Ucraina e, soprattutto, dal crollo del prezzo del petrolio. Andamento dell Euro rispetto alle principali valute Anno 2013 Anno 2014 Euro/Dollaro USA +4,17% -11,11% Euro/Lira sterlina UK +2,26% -5,96% Euro/Yen giapponese +26,45% +0,98% Euro/Franco svizzero +1,63% -2,30% I primi mesi del 2015 I primi mesi dell anno hanno visto il proseguire delle principali tendenze manifestatesi nella seconda parte del 2014: indebolimento dell Euro, a fronte del dollaro ed alle valute ad esso legate, e del prezzo del petrolio. Una prima conseguenza sul fronte valutario è stato, nel mese di gennaio, l abbandono da parte della Banca Nazionale Svizzera dell ancoraggio del Franco svizzero all Euro. Il cambio, dal 2011 e fino a quel momento tenuto intorno al livello di 1.20 Franchi per Euro mediante massicci acquisti di Euro, è immediatamente scivolato sotto il livello di 1 Franco contro 1 Euro per poi stabilizzarsi intorno al livello di Alla fine del mese di marzo, grazie alla contemporanea rivalutazione del Dollaro USA il cambio fra queste due monete era poco distante dalla parità. L abbandono dell ancoraggio del Franco svizzero all Euro ha preceduto di pochi giorni l annuncio da parte della BCE dell avvio di una massiccia operazione di Quantitative Easing articolata su diciotto mesi a partire da marzo 2015 e volta a stimolare le economie dei Paesi dell Eurozona e a prevenire un consolidarsi delle tendenze deflattive. La combinazione di più eventi positivi - ribasso del prezzo del petrolio, ulteriore discesa dei tassi di interesse grazie al Quantitative Easing, svalutazione consistente dell Euro - ha mutato le attese circa la economia europea, in particolare quella della zona Euro. Immediati sono stati gli effetti sui mercati azionari europei, tutti in forte recupero (oltre 20%) rispetto a inizio anno con una progressione che ben poco ha risentito di eventi negativi, quali la situazione finanziaria Greca e quella geopolitica di Ucraina e Nord- Africa. Si è così registrata una rotazione fra il mercato azionario americano, oggetto di prese di profitto dopo il buon andamento del 2014, e quelli europei rimasti maggiormente penalizzati dalle incertezze del I mercati di riferimento ed il posizionamento di Banca Albertini Syz. Il principale mercato di riferimento è quello dei prodotti e servizi di Private Banking, al quale la Banca partecipa offrendo gestioni patrimoniali, investimenti in titoli o tramite 3

5 Fondi, servizi di consulenza agli investimenti, di amministrazione titoli nonché di raccolta ordini e negoziazione. Oltre che alla clientela privata tipica del private banking, l offerta di Fondi nonché il servizio di consulenza sono diretti anche alla clientela istituzionale. La clientela alla quale si rivolge la Banca è quasi esclusivamente italiana. Secondo lo studio di Banca d Italia su La ricchezza delle famiglie italiane-2013 pubblicato a fine 2014, la ricchezza delle famiglie italiane, al netto di passività per circa 900 Miliardi, a fine 2013 era pari a circa Miliardi di Euro, in calo del 1.7% a prezzi costanti. La diminuzione della ricchezza netta è in atto da tempo, rispetto a fine 2007 è scesa complessivamente dell 8%, e non accenna ad arrestarsi (-1.2% nel primo semestre del 2014). Così come negli anni precedenti, nel 2013, e probabilmente ancora nel 2014, il calo è dovuto alla discesa dei prezzi medi delle abitazioni, solo in parte compensata dal recupero dei prezzi degli investimenti finanziari. La ricchezza netta per circa il 40% è rappresentata da attività finanziarie e per il 60% da attività reali e corrisponde in media a 144 mila Euro pro-capite ed a 356 mila euro per famiglia. La parte del risparmio delle famiglie investita in attività finanziarie, circa M.di di Euro, è dunque l aggregato all interno del quale si colloca il mercato del Private Banking, ossia, secondo la definizione corrente, il segmento riferibile a clientela con disponibilità finanziarie nette superiori ai Euro. Secondo le rilevazioni annuali della AIPB (Associazione Italiana Private Banking)-Prometeia, a marzo del 2014 il mercato potenziale del Private Banking era pari a poco meno di M.di di Euro di cui solo il 50% servito da Intermediari (Banche, SGR, SIM) effettivamente in grado di offrire prodotti e servizi di Private Banking. Secondo la stessa fonte, la quota servita varia notevolmente da regione a regione: 63% circa in Lombardia (che peraltro conta per circa il 30% del mercato potenziale), 60% in Piemonte (10% circa del mercato potenziale), 51% in Lazio (9% del potenziale), 49% in Veneto (10% del potenziale), 42% in Emilia Romagna (11% del potenziale). Sulla base delle analisi disponibili le considerazioni che si possono fare circa il mercato di riferimento di Banca Albertini Syz sono: circa la metà del mercato potenziale (pertanto 500 M.di) è effettivamente oggetto di servizi di Private Banking (cosiddetto mercato servito ) la crescita complessiva del mercato potenziale è stata dal (post effetto scudo ) a metà 2014 del 12% circa, pari a quella del mercato servito, essendo rimasta invariata nel periodo l incidenza di quest ultimo sul mercato potenziale la crescita del mercato servito nel medesimo periodo è dovuta per 8.6% alla raccolta netta, in media circa il 2.5% all anno. Il modesto flusso di raccolta netta sconta gli effetti della crisi sul tasso di risparmio ma anche, in qualche misura, i trasferimenti verso conti legalmente detenuti all estero dovuti (in particolare nel 2011 e 2012) ai timori circa il debito pubblico italiano e circa la permanenza nella Moneta Unica una prima conclusione di carattere generale è che, tenuto conto che l incidenza del mercato servito sul mercato potenziale è rimasto invariato nel periodo, gli intermediari del Private Banking hanno evidentemente difficoltà ad espandere la loro presenza presso la clientela non servita (che peraltro rappresenta ben il 50% del potenziale) e per crescere nel loro insieme, al netto dell effetto mercato, devono contare su flussi di raccolta netta presso la clientela esistente di entità ridotta anche se costanti nel tempo osservando i medesimi dati a livello regionale, si può rilevare che fra le regioni più ricche, la Lombardia ed il Piemonte presentano una incidenza dei servizi di Private Banking superiore alla media del Paese, mentre l Emilia Romagna appare decisamente sotto la media (probabilmente per la presenza ancora forte di banche locali non specializzate) quanto alla distribuzione della ricchezza per fasce, si può rilevare che l incidenza dei servizi di Private Banking è, come era da prevedersi, più elevata per le fasce più alte fatta eccezione, tuttavia, per la fascia fra i 5 e i 10 milioni di Euro osservando infine la distribuzione delle masse per tipologia di prodotto di investimento, si può rilevare che la parte non oggetto dei servizi di Private Banking tende ad essere ancora impiegata in larga misura in strumenti liquidi, conti bancari/postali, Titoli di Stato, obbligazioni ed in prodotti assicurativi anche se, da inizio 2013, è in atto uno spostamento verso i fondi una seconda conclusione di carattere generale è che la fascia di ricchezza fra 1 e 10 milioni di Euro (che rappresenta ben il 50% della ricchezza complessiva) include molti clienti il cui grado di familiarità con i servizi di Private Banking (o forse di fiducia negli stessi) è decisamente inadeguato rispetto 4

6 all importanza del patrimonio di cui dispongono. Dall analisi dei dati riferiti agli intermediari che offrono servizi di Private Banking risulta che: le 6 maggiori Banche Commerciali italiane detengono, tramite unità interne specializzate, oltre il 60% delle masse oggetto dei servizi di Private Banking ed hanno, rispetto alle altre categorie di intermediari, il vantaggio di avere un ampio bacino di clientela non servita a cui attingere nonché la possibilità di trarre vantaggio dal legame, tipico delle PMI italiane, fra il patrimonio dell imprenditore ed il credito all impresa. E tuttavia probabile che tale vantaggio non sia uniformemente sfruttato dalle banche, anche perché i modelli organizzativi e commerciali sono diversi fra loro le principali Banche estere (circa il 16% del mercato) hanno storie e modelli diversi fra loro: alcune hanno beneficiato largamente dello scudo altre hanno sviluppato la clientela di banche acquisite. In un caso l attività è stata sviluppata da zero, a lato della attività bancaria. Da segnalare la recente uscita dal mercato del Private Banking di una importante banca inglese nonché la ristrutturazione della attività di una Banca svizzera che ha scelto di concentrare gli sforzi sulla clientela del segmento più alto la categoria Intermediari Italiani Specializzati include entità eterogenee quanto a statuto (Banche, SIM, SGR) ma molto simili come modello organizzativo, commerciale e di prodotto con la eccezione di Banche facenti parte di importanti Gruppi assicurativi, nelle quali l organizzazione tramite promotori è funzionale al raggiungimento di sinergie di prodotto. Da segnalare per alcune Banche l importanza, soprattutto a sostegno dei margini, della attività di credito a clienti persone fisiche la categoria Altre Banche Italiane include Banche di media-piccola dimensione nelle quali la parte Private Banking non è esclusiva ma vuole essere sinergica con altre attività (Investment Banking, Credito ecc.) la categoria delle Banche Specializzate Estere include alcuni dei marchi più conosciuti al mondo. Quella che può vantare la presenza più consolidata ed una clientela di alto livello fa ampiamente leva sulla attività di Investment Banking e di credito all impresa. In generale si può dire che la crescita delle Banche di questo segmento è inferiore a quella che si potrebbe attendere data la notorietà dei marchi a commento sul contesto competitivo complessivo, si può osservare che, a fronte di un mercato a crescita modesta/nulla, le strategie di sviluppo delle varie categorie di attori hanno seguito percorsi diversi: le maggiori Banche Commerciali hanno fatto leva sulle sinergie interne unitamente ad un miglioramento del prodotto offerto mentre le altre categorie hanno essenzialmente puntato sul reclutamento, a volte particolarmente aggressivo, di Private Bankers e di Promotori. La crescita mediante acquisizioni, ancorché perseguita da alcuni intermediari, non ha dato finora risultati tali da incidere significativamente sugli equilibri esistenti. Il contesto generale precedentemente descritto nonché le considerazioni fin qui esposte, relativamente al segmento di mercato in cui la Banca opera, agli intermediari concorrenti ed ai prodotti offerti, sono stati presi a base del Piano strategico della Banca. In quella sede, il profilo di Banca Albertini Syz viene così confermato: Private Bank indipendente, con un team di professionisti credibili e preparati, in grado di offrire prodotti e servizi eccellenti facendo leva sulla presenza nel Gruppo di forti competenze nell asset management e di un network internazionale di Private Banking. Sulla base di questi punti di forza e delle sinergie gestionali a vari livelli date dalla appartenenza al Gruppo Syz, il Piano Strategico conferma, rafforzandolo nei contenuti, l indirizzo strategico fin qui seguito dalla Banca puntando, in particolare, sullo sviluppo dei mandati di gestione discrezionale e su quelli di advisory con un approccio di costante attenzione alla evoluzione della domanda di prodotti e servizi da parte della clientela. Gli interventi previsti a livello organizzativo e quelli relativi alla struttura commerciale sono funzionali a tale approccio. II. Le attività della Società nel 2014 Strategie di investimento dei portafogli gestiti Nel 2014 il maggiore contributo alla performance dei portafogli gestiti è stato prodotto dagli investimenti obbligazionari. Meno significativo, ma comunque positivo, l apporto del comparto azionario. Si è rivelata proficua la diversificazione valutaria ed in particolare il sovrappeso del Dollaro Usa, mentre non ha fornito contributi positivi la componente di strumenti alternativi. 5

7 Nel corso dell anno passato, i movimenti più importanti come impatto sulla struttura dei portafogli sono stati: - riduzione di peso dell Equity a fine gennaio a causa delle tensioni sui Mercati Emergenti e ripristino dello stesso nel mese di Marzo - in Maggio, leggero incremento della componente emergente sia Equity che Bond - a fine Maggio, prima delle Elezioni Europee, riduzione del rischio della parte Bond dei portafogli; a seguito dell esito elettorale orientato alla continuità, incremento dell Equity Americano ed Emergente e della parte High Yield con un Fondo a duration contenuta - in Luglio sostituzione del decennale Usa con un 5 anni in GBP e inserimento dell Etf Oro - a partire da Agosto progressiva sostituzione del sovrappeso dell Equity Europa con Equity Usa date le divergenti prospettive economiche - a fine Agosto e metà Ottobre incremento dell esposizione al Dollaro Usa, per le opposte politiche monetarie della BCE (espansiva) e della Fed - tra Novembre e Dicembre, graduale incremento dell Equity in vista di un probabile Quantitative Easing Europeo e l inserimento in portafoglio del Decennale Usa alla ricerca di maggiori rendimenti rispetto a quelli in core Europe. Ad inizio 2015, l assetto delle Linee è nuovamente caratterizzato da una parte azionaria almeno pari a quella prevista dai rispettivi benchmark, dall elevata diversificazione della componente obbligazionaria e di quella valutaria. Non manca, comunque, una misurata componente di strumenti a performance assoluta. Masse amministrate ed attività commerciale L Esercizio 2014, grazie al favorevole andamento dei mercati, ha visto un incremento dell 1,6% delle masse della clientela della Banca. Nell anno è proseguito lo sviluppo dell attività di advisory arrivata a coprire il 42% (39% nel 2013) delle masse relative ai rapporti amministrati. Le masse oggetto di contratto di gestione discrezionale sono pari al 60% del totale dei patrimoni della clientela della Banca. Il comparto delle Gestioni Patrimoniali, nel corso dell esercizio, non ha visto l introduzione di nuove linee. Peraltro le linee esistenti, come detto nella precedente relazione, sono state oggetto di una approfondita attività di analisi e revisione, con efficacia dall aprile Nel corso del 2014, la Banca ha ulteriormente sviluppato ed affinato, grazie alle sinergie con Banque Syz, il servizio di consulenza in materia di investimenti finanziari (c.d. advisory). E proseguito lo sviluppo della metodologia del calcolo del Budget di Rischio che ora consente il consolidamento delle varie posizioni facenti capo a un medesimo cliente. Le masse in advisory relative a clientela istituzionale sono passate da 521 a 697 milioni per effetto della crescita registrata dal comparto AS Total Return del fondo JB Multilabel e dal comparto Oyster European Corporate Bond. Quest ultimo, grazie alle performances generate, è da tempo posizionato nel primo decile nelle classifiche a livello mondiale. Patrimoni della clientela (in milioni di Euro) Totale dei patrimoni Patrimoni Gestiti Patrimoni Amministrati Raccolta netta da clientela Euro) (in milioni di Totale Raccolta Netta Patrimoni Gestiti Patrimoni Amministrati Numero clienti (in unità) Clienti Rapporti Gestiti Rapporti Amministrati Rete commerciale (in unità) Private Bankers entrati usciti 6 4 6

8 Le dimissioni registrate non hanno determinato, complessivamente, significativi impatti economici, grazie anche all attività di retention effettuata sulla clientela. Sedi secondarie Nel mese di settembre 2014 si è conclusa la procedura di chiusura della filiale di Roma. La decisione di procedere a tale passo era stata presa a seguito di una analisi approfondita circa le effettive prospettive di sviluppo su tale piazza tenuto conto delle sue caratteristiche in relazione agli indirizzi strategici della Banca. A seguito di tale chiusura, l attività della Banca è condotta, oltre che presso la Sede principale di Milano, tramite le filiali di Bologna e Reggio Emilia. Organizzazione e Sistema Informativo Nel corso dell anno si è provveduto a: - realizzare gli interventi previsti dal Provvedimento Garante Privacy sulla circolazione delle informazioni e sul tracciamento delle operazioni bancarie - recepire gli adempimenti relativi alla nuova dichiarazione telematica del bollo virtuale e alla certificazione telematica Sono poi proseguiti gli interventi di realizzazione relativi all applicazione della normativa statunitense FATCA Foreign Account Tax Compliance Act conseguente ai recenti accordi tra l Italia e gli USA. Come di consueto, sono stati aggiornati Regolamenti e Manuale Operativo, per effetto delle modifiche operative, normative e regolamentari verificatesi nel corso dell esercizio. Adempimenti Circolare 263/2006 Nel corso del 2014 hanno trovato realizzazione gli adempimenti previsti nell aggiornamento n. 15 della Circ. 263/2006 Nuove disposizioni di Vigilanza per le banche della Banca d Italia, concernente il sistema dei controlli interni, il sistema informativo e la continuità operativa. In particolare gli interventi aventi scadenza hanno riguardato la definizione e formalizzazione di: - processo di approvazione nuovi prodotti e servizi, avvio nuove attività, inserimento in nuovi mercati - politica di esternalizzazione di funzioni aziendali - processo di gestione delle Risorse Umane - flussi informativi fra le Funzioni di Controllo e gli organi aziendali - quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF ) della Banca e la gestione dei relativi aspetti e dei limiti - politiche, processi e metodologie di valutazione delle attività aziendali - integrazioni da apportare ai mandati delle Funzioni di Controllo - attribuzione delle funzioni dell organismo di vigilanza D.Lgs. 231/01 - responsabilità e procedure per la comunicazione alla Banca d Italia dei gravi incidenti di sicurezza informatica. Nel corso dei primi mesi del 2015 hanno trovato realizzazione gli interventi relativi al sistema informativo - con particolare riguardo al governo e organizzazione del sistema informativo, al rischio informatico, alla gestione della sicurezza informatica, al sistema di gestione dei dati e all esternalizzazione del sistema informativo - il cui perfezionamento proseguirà nel corso del Attività di ricerca e sviluppo La Banca non ha svolto attività di ricerca e sviluppo. Risorse Umane Risorse Umane (in unità) Occupazione puntuale di fine periodo di cui part-time di cui Contratto 0 0 Formazione Lavoro/ Inserimento - di cui a tempo determinato di cui dirigenti di cui quadri direttivi di cui impiegati La Banca si avvale, inoltre, di 10 Promotori Finanziari come nel L attività formativa si è focalizzata sulle numerose novità regolamentari/normative e fiscali. E in corso l adeguamento alle nuove disposizioni emanate dalla Banca d Italia in relazione alle Politiche di remunerazione ed incentivazione del Personale. 7

9 Immobilizzazioni Immobili, mobili e impianti netti (in euro) Mobili e arredi Impianti elettronici ed attrezzature Veicoli Pianificazione, programmazione e controllo di gestione Anche nel corso dell Esercizio 2014 si è provveduto alla revisione di alcuni report relativi al Tableau de Bord direzionale nonché a supporto dell attività della Direzione Commerciale. Sistema dei Controlli Interni Nel 2014 i ratios derivanti dalle istruzioni di Vigilanza della Banca d Italia e del Fondo Interbancario Tutela Depositi si sono mantenuti nei limiti stabiliti. La Società si è avvalsa - come negli anni precedenti - della collaborazione di consulenti esterni per l audit di natura informatica e inerente la sicurezza sul luogo di lavoro. Nel corso dell anno alla Società è pervenuto 1 reclamo da clientela. Operazioni Societarie Nel mese di Gennaio 2014 Financière Syz SA ha acquistato le partecipazioni di due azionisti della controllante Valora S.p.A. divenendo, col 64.3% del capitale, l azionista di maggioranza. Di conseguenza Financière Syz è venuta ad essere, in via indiretta, l azionista di controllo di Banca Albertini Syz. Nel mese di Febbraio 2014, inoltre, Valora S.p.A. ha effettuato l acquisto della totalità delle azioni di Banca Albertini Syz possedute dagli azionisti di minoranza, venendo così a possedere il 100% delle azioni della Banca, al netto delle azioni proprie detenute dalla Banca stessa. Successivamente è stata deliberata ed eseguita una operazione di fusione per incorporazione di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz (fusione inversa). L operazione, che ha avuto efficacia verso i terzi dal 5 agosto 2014 ed effetti contabili e fiscali a partire dal 1 gennaio 2014, ha comportato per la Banca (i) l eliminazione del valore nominale delle azioni componenti il suo capitale, (ii) l annullamento, senza riduzione del capitale sociale, delle azioni proprie detenute in portafoglio, ed infine (iii) il raggruppamento delle azioni, quali risultanti dall annullamento delle azioni proprie, in nuove n azioni. A seguito delle operazioni sopra descritte la struttura societaria è attualmente così composta: Financière Syz SA 64.3% 35.7% Partecipazione nella N+1 Syz S.r.l Per la Società il 2014 si è chiuso con un risultato netto positivo, stimato in utile per circa Euro. Nel corso del 2014 sono stati portati a termine con successo diversi mandati tra i quali si segnalano l'acquisto per conto del fondo di private equity olandese Gilde Buy Out Partners di Riri Group e l acquisto da parte di IMA S.p.A. dell operatore tedesco Gruppo Oystar. Come già nel 2013, i rapporti sinergici con Banca Albertini Syz & C. e con il Gruppo Syz sono stati particolarmente soddisfacenti. La Società, che ha un organico attuale di 11 persone delle quali 8 sono dipendenti, ha sede a Milano nello stesso stabile nel quale è presente Banca Albertini Syz & C. N+1 Syz ha distribuito un dividendo relativo all'utile maturato nell'esercizio 2013 pari - per la quota spettante alla Banca - a Euro. Risultati economici A.Albertini Banca Albertini Syz L esercizio 2014 di Banca Albertini Syz & C. si chiude con un aumento dell utile netto di circa il 4% rispetto al risultato del Al risultato conseguito hanno contribuito: positivamente - l incasso di significative commissioni di performance anche se in misura inferiore all anno precedente - il miglioramento delle principali voci relative a ricavi ricorrenti - l incremento del valore delle masse della clientela per lo più dovuta all incremento della componente relativa alle Sicav in delega /advisory - l eliminazione dell addizionale Ires di 8,5 punti percentuali, che ha di conseguenza 8

10 ridotto l aliquota impositiva totale al 39% (48% nel 2013) - il contenimento delle spese generali (al netto delle spese sostenute per bolli recuperate dai clienti e comprese negli altri proventi) negativamente - la diminuzione del margine d interesse per effetto della riduzione dei tassi d interesse - l incremento dei costi del personale - costi straordinari connessi alla fidelizzazione della rete di vendita ed alla incentivazione all esodo di alcuni dipendenti - effetto dell impairment applicato al disavanzo derivante dalla fusione per incorporazione di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz. Principali fattori e condizioni che incidono sulla redditività In termini generali, tenuto conto del contesto e degli aspetti descritti in punti precedenti della relazione, il settore in cui opera la Banca presenta opportunità di ulteriore, anche se non particolarmente rilevante, crescita. L attività tipica della Banca è caratterizzata da una sostanziale stabilità dei ricavi in rapporto alle masse gestite. Per quanto riguarda i portafogli gestiti, solo la componente dei ricavi relativa alle commissioni di performance riflette l andamento dei mercati e la capacità della banca di produrle, mentre per i portafogli amministrati ed in advisory i ricavi riflettono in parte l andamento dei mercati e la composizione, in termini di strumenti di investimento, dei portafogli. III. Rapporti con Società del Gruppo Sino all operazione di fusione per incorporazione di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz (fusione inversa) richiamata in precedenza, la Banca aveva fornito alla controllante Valora servizi informatici, amministrativi e logistici, nonché servizi di c/c, amministrazione e custodia titoli ed il servizio di investimento di Raccolta Ordini. La Banca ha effettuato operazioni rientranti nella consueta operatività bancaria e di servizi di investimento con amministratori, sindaci e con gli altri soggetti aventi funzioni di amministrazione, direzione e controllo, con i loro familiari e con società da questi possedute o amministrate. Poiché, in tutti i casi, le condizioni praticate non si discostano da quelle applicate alla clientela o presenti sul mercato, l interesse della Banca nel compimento delle operazioni è esclusivamente legato alla realizzazione di opportunità economiche. La Banca ha, infine, rapporti di collaborazione a titolo commerciale, remunerati a normali condizioni di mercato, con diverse società del Gruppo Syz, principale azionista della Banca. IV. Gestione rischi finanziari La Società è esposta ad un contenuto rischio finanziario e creditizio connesso all attività di investimento del capitale sociale, delle riserve e degli utili accumulati nel corso dell'anno. Essendo tale attività finalizzata al solo investimento dei mezzi propri non è stato fatto ricorso ad alcuna forma di indebitamento. La gestione di tali disponibilità ha inoltre rispettato i medesimi criteri di prudenza applicati negli esercizi precedenti. All inizio del 2014 il portafoglio di proprietà ha mantenuto la struttura definita nel corso dell anno precedente, quasi interamente rappresentata da titoli di Stato italiani con scadenza inferiore ai 2 anni (97%) e pertanto esclusivamente investito in Euro, in considerazione dell elevata volatilità dei mercati valutari. La duration del comparto obbligazionario (e di conseguenza dell intero portafoglio) era pari a 0.9 anni. Nel corso dell anno, tuttavia, due fattori hanno contribuito ad un progressivo mutamento di strategia: da un lato la debolezza del ciclo economico europeo e le crescenti aspettative per un ulteriore espansione monetaria della BCE e, dall altro, la fine dell allentamento quantitativo della Fed. Tali fattori hanno determinato un costante ribasso dei tassi di interesse ed un progressivo apprezzamento del dollaro USA. Coerentemente con questi due movimenti, è stata aumentata la duration del portafoglio (fino a 1,5 anni) inserendo strumenti in euro con scadenza fino a 5 anni (20% tra 2 e 5 anni) e reintrodotta una componente valutaria tramite obbligazioni denominate in dollari USA (società con rating AA), con scadenze inizialmente a 3 anni e poi anche a medio termine fino ad un 8% complessivo. Le disponibilità liquide dei conti gestiti ed amministrati, a bilancio nella voce Debiti verso la clientela, sono state collocate in conti correnti a vista presso la Banca d Italia e presso Banche primarie, oltre che in Buoni Ordinari del Tesoro con vita residua entro 12 mesi, facendo anche ricorso a depositi overnight. Nell ultima parte dell anno, tali disponibilità risultano prevalentemente 9

11 depositate in conti a vista presso le controparti autorizzate e in Banca d Italia, ad eccezione di 20 milioni investiti in titoli a 3 mesi, di cui 5 in titoli di Stato USA. V. Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio Nei primi mesi del 2015 non si sono registrati fatti di rilievo. VI. Prevedibile evoluzione della gestione Le risultanze dei primi mesi del 2015 confermano le attese che fanno prevedere per l intero Esercizio un risultato inferiore a quello dell anno precedente, non considerando gli eventuali ricavi da commissioni di performance, per loro natura non prevedibili. Proposte all'assemblea Signori Azionisti, Vi invitiamo ad approvare il bilancio dell esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, così come presentato dal Consiglio di Amministrazione, nel suo complesso e nelle singole appostazioni. Vi proponiamo inoltre la seguente ripartizione dell utile: Utile d esercizio Euro meno: - alla Riserva Legale in ragione del 5% Euro agli azionisti possessori delle n azioni ordinarie: Euro 0.29 per azione Euro a nuovo Euro Milano, 30 marzo 2015 Il Consiglio di Amministrazione 10

12 Relazione del Collegio Sindacale all Assemblea degli Azionisti sull attività di vigilanza svolta relativamente all esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 Signori Azionisti, nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 abbiamo svolto l attività di vigilanza di nostra competenza, ispirandoci ai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e nel rispetto delle disposizioni di legge. Desideriamo rammentare a questo riguardo che l incarico di revisione legale dei conti di cui all Art.2409-bis del C.C. è stato attribuito alla società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Nell esercizio del nostro mandato, abbiamo vigilato sulla osservanza della legge e dello Statuto sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Abbiamo quindi partecipato alle Assemblee ed alle riunioni del Consiglio di amministrazione tenutesi nel corso dell esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 ed ottenuto dagli Amministratori l informativa sull attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, patrimoniale e finanziario delle quali si dà notizia nel bilancio e nella Relazione che lo correda. Vi comunichiamo al riguardo che non abbiamo rilevato deliberazioni in contrasto con la legge e lo statuto sociale. Abbiamo altresì acquisito conoscenza e vigilato sulla adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile mediante l ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni, dalla società di revisione incaricata della revisione legale dei conti e attraverso l esame dei documenti aziendali; abbiamo inoltre intrattenuto sistematici rapporti con i responsabili della funzione di revisione interna, di controllo di conformità e di gestione del rischio e preso atto della rispettiva attività da cui non sono emerse criticità significative. Vi diamo atto che non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ex articolo 2408 del Codice Civile. Rammentiamo che nel corso dell esercizio 2014 si è perfezionata l operazione di fusione inversa per incorporazione, con efficacia retroattiva civilistica e fiscale a partire dal 1 gennaio 2014, fra Banca Albertini Syz (incorporante) e la sua controllante Valora Spa (incorporata). Tale operazione ha comportato l emergere di un disavanzo di fusione, pari a migliaia di Euro che è stato imputato ad avviamento e sottoposto ad impairment test sulla base della dinamica attesa dei flussi di cassa associati al portafoglio di relazioni con la clientela. Possiamo conclusivamente attestarvi che, in esito alle indagini ed agli approfondimenti compiuti nelle aree sulle quali si è espressa la nostra vigilanza - attuata con periodiche verifiche durante l esercizio e successivamente alla data di chiusura dello stesso - non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili o irregolarità né sono emersi fatti significativi tali da richiederne menzione nella presente Relazione. Il Bilancio al 31 dicembre 2014, che viene sottoposto al Vostro esame e che si chiude con un utile d esercizio di Euro , è stato sottoposto a revisione contabile da parte della PricewaterhouseCoopers S.p.A che ha emesso la sua Relazione senza rilievi. Abbiamo verificato, anche tramite le informazioni assunte dalla Società di revisione nel corso di periodici incontri, l osservanza delle norme di legge inerenti la formazione e l impostazione del bilancio d esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, nonché della relazione sulla gestione ed a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Nell esercizio della nostra funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione legale ai sensi dell Art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 N.39, abbiamo preso atto della Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale in cui non si evidenziano criticità. Abbiamo altresì preso atto della conferma annuale della indipendenza del revisore contabile e dei servizi non di revisione forniti alla società, rilasciata dalla società PriceWaterhouseCoopers Spa ai sensi dell Art. 17 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 N.39, ed in cui non sono evidenziate situazioni tali da comportare rischi per l indipendenza del revisore. In considerazione di quanto sopra evidenziato, e tenuto conto che dalle informazioni ricevute dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. sul bilancio al 31 dicembre 2014 non emergono rilievi o riserve, Vi proponiamo la approvazione del bilancio suddetto così come redatto dagli amministratori. Milano, 15 aprile 2015 Il Collegio Sindacale Franco Fondi Paolo Maria Mori Gianluigi Rossi 11

13 BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 STATO PATRIMONIALE ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività materiali Attività immateriali di cui: - avviamento Attività fiscali a) correnti b) anticipate di cui alla L. 214/ Altre attività Totale dell attivo PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche Debiti verso clientela Passività fiscali a) correnti Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi ed oneri: b) altri fondi Riserve da valutazione ( ) (16.781) 160. Riserve Capitale Azioni proprie (-) - (90.567) 200. Utile (Perdita) d esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto

14 BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 CONTO ECONOMICO Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati (9.803) (13.157) 30. Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive ( ) ( ) 60. Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell attività di negoziazione ( ) 120. Margine di intermediazione Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: ( ) ( ) a) spese per il personale ( ) ( ) b) altre spese amministrative ( ) ( ) 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri ( ) ( ) 170. Rettifiche/riprese di valore nette su att. mat. ( ) ( ) 180. Rettifiche/riprese di valore nette su att. immat. ( ) ( ) 190. Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi ( ) ( ) 230. Rettifiche di valore dell avviamento ( ) Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente ( ) ( ) 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) d esercizio

15 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA (in unità di euro) Voci Utile (Perdita) d esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti (83.666) Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (83.666) Redditività complessiva (voce ) Il Prospetto della redditività complessiva riporta l utile d esercizio e le Altre componenti reddituali che riflettono le variazioni di valore delle attività registrate nell esercizio in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle relative imposte). 14

16 Esistenze al Modifica saldi apertura Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva eserczio Esistenze al Patrimonio netto al Esistenze al Modifica saldi apertura Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva eserczio Esistenze al Patrimonio netto al PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO (in Euro migliaia) Allocazione risultato esercizio precedente Variazioni dell esercizio Operazioni sul patrimonio netto Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre (16) Riserve da valutazione (17) - (17) (83) (100) Strumenti di capitale Azioni proprie (91) - (91) Utile (Perdita) di esercizio (237) (2.796) Patrimonio netto (2.796) Allocazione risultato esercizio precedente Variazioni dell esercizio Operazioni sul patrimonio netto Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione - (36) (36) (17) Strumenti di capitale Azioni proprie (91) - (91) (91) Utile (Perdita) di esercizio (546) (1.498) Patrimonio netto (1.498)

17 RENDICONTO FINANZIARIO Metodo diretto (Importi in migliaia) A. ATTIVITA OPERATIVA 1. Gestione interessi attivi incassati (+) interessi passivi pagati (-) (10) (13) - dividendi e proventi simili (+) commissioni nette (+/-) spese per il personale (-) (11.710) (11.297) - altri costi (-) (8.677) (7.476) - altri ricavi (+) imposte e tasse (-) (2.186) (2.781) - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell effetto fiscale - (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (56.681) - attività finanziarie detenute per la negoziazione (20.540) - attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita crediti verso clientela (1.602) - crediti verso banche: a vista (11.791) (25.544) - crediti verso banche: altri crediti 673 (1.339) - altre attività (1.747) (7.656) 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (19.605) debiti verso banche: a vista 69 (458) - debiti verso banche: altri debiti debiti verso clientela (18.948) titoli in circolazione passività finanziarie di negoziazione passività finanziarie valutate al fair value altre passività (726) Liquidità netta generata/assorbita dall attività operativa B. ATTIVITA DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da vendite di partecipazioni dividendi incassati su partecipazioni vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza vendite di attività materiali vendite di attività immateriali vendite di rami d azienda Liquidità assorbita da (3.979) (152) - acquisti di partecipazioni acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza acquisti di attività materiali (147) (94) - acquisti di attività immateriali (3.832) (58) - acquisti di rami d azienda - - Liquidità netta generata/assorbita dall attività d investimento (3.942) (97) C. ATTIVITA DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie emissioni/acquisti di strumenti di capitale distribuzione dividendi e altre finalità (84) (1.479) Liquidità netta generata/assorbita dall attività di provvista (84) (1.479) LIQUIDITA NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL ESERCIZIO

18 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio (importi in migliaia) Cassa e disponibilità liquide all inizio dell esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell esercizio

19 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 Dicembre 2014 Parte A - Parte B - Parte C - Parte D - Parte E - Parte F - Parte G - Parte H - Parte I - Parte L -.. Politiche contabili.informazioni sullo stato patrimoniale...informazioni sul conto economico Redditività complessiva..informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Informazioni sul patrimonio Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda Operazioni con parti correlate..accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali..informativa di settore PARTE A POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente bilancio è stato redatto in conformità alle disposizioni del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha recepito il Regolamento n. 1606/02 del 19 luglio 2002 della Commissione Europea relativo all introduzione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e nelle forme tecniche dettate dal provvedimento della Banca d Italia del 22 dicembre 2005 e successive modificazioni. In particolare, si precisa che non sono stati applicati l IFRS 8 Informativa di settore e lo IAS 33 Utile per azione in quanto previsti solo per le società quotate. Si segnala che a partire dal 2014 è divenuta obbligatoria l applicazione di alcuni principi o la modifica di quelli esistenti che di seguito vengono riportati. - Regolamento (UE) n del 29 dicembre 2012 Il regolamento contiene alcune modifiche allo IAS 32 in merito alla modalità di esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie. - Regolamento (UE) n del 29 dicembre 2012 Il regolamento recepisce alcune modifiche ai seguenti principi contabili internazionali: IFRS 10, IFRS 11, IFRS 12, IAS 27, IAS Regolamento (UE) n. 313 del 5 aprile 2013 e n del 21 novembre 2013 I regolamenti recepiscono alcune disposizioni in tema di consolidamento contabile. - Regolamento (UE) n del 20 dicembre 2013 Il regolamento recepisce alcune modifiche allo IAS 36 in merito all informativa sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. - Regolamento (UE) n del 20 dicembre 2013 Il regolamento recepisce alcune modifiche allo IAS 39 in merito al trattamento contabile dei derivati di copertura. L introduzione dei nuovi principi non ha avuto impatti sui conti economici e patrimoniali della Banca. In applicazione dei provvedimenti sopra riportati tutti gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro e nella Nota Integrativa sono state omesse le tabelle che per Banca Albertini Syz & C. risultano prive di valori. Sezione 2 Principi generali di redazione Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa. Gli schemi di bilancio e le tabelle di nota integrativa presentano anche i corrispondenti dati di raffronto con l esercizio precedente. A tal proposito si segnala, in considerazione dell operazione di fusione per incorporazione, avvenuta in data 28 Luglio 2014 e con efficacia retroattiva civilistica e fiscale a partire dal 1 18

20 gennaio 2014, fra Banca Albertini Syz & C. S.p.A. (incorporante) e Valora S.p.A. (incorporata) che le risultanze sono state poste a confronto nei prospetti contabili e nelle tabelle di nota integrativa con i dati del precedente esercizio della sola entità incorporante, come chiarito nella nota tecnica inviata da Banca d Italia agli intermediari finanziari in data 6 agosto L operazione di fusione inversa di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz & C. S.p.A. ha comportato l emergere di un disavanzo di fusione pari a mila euro. Tale disavanzo, tenuto anche conto delle modalità di formazione di detto importo, è stato imputato ad avviamento. Si è proceduto quindi alla verifica di valore dell avviamento, così iscritto, ai sensi del principio contabile internazionale IAS 36 Impairment of Assets. Considerate le modalità di formazione e la sostanza economica del suddetto attivo patrimoniale, prudenzialmente, ai fini di impairment si è ritenuto opportuno prendere in considerazione la dinamica dei flussi di cassa attesi associati al portafoglio di relazioni con la clientela in essere (cd. customer relationships). Si è quindi provveduto a stimare la vita utile attesa del portafoglio relazioni con la clientela, così come desumibile dall analisi di una curva di sopravvivenza, costruita sulla base dei dati storici riferiti ad un adeguato periodo di osservazione. Tale analisi ha condotto ad una stima della vita utile residua del portafoglio di relazioni con la clientela in essere pari a 15 anni. Si è quindi ritenuto ragionevole e adeguatamente prudenziale correlare il valore dell avviamento ai flussi di cassa attesi del portafoglio clienti in tale orizzonte temporale di riferimento. In ogni caso, annualmente, si provvederà a ulteriori verifiche di valore dell avviamento, qualora si manifestassero indicazioni di potenziali perdite di valore. Per favorire la comparabilità dei dati relativi agli esercizi 2014 e 2013, di seguito vengono rappresentati gli schemi di bilancio evidenziando nella colonna delle rettifiche gli eventuali effetti di tale ricalcolo, successivamente spiegati in calce agli schemi stessi e, nell ultima colonna, i valori contabili rideterminati. Per maggiori dettagli sull operazione di fusione si rimanda alla Relazione sulla Gestione. Nello schema seguente le rettifiche di stato patrimoniale sono relative all eliminazione di crediti e debiti intercompany, nonché all elisione del valore della partecipazione della controllante nella controllata contro il patrimonio netto. Le rettifiche di conto economico rappresentano lo storno del dividendo ricevuto da Valora nel 2014 sugli utili distribuiti da Banca Albertini con contropartita la voce Riserve di quest ultima oltre all eliminazione delle altre componenti di reddito intercompany. 19

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