IL FUMO IN ITALIA Maggio Carlo La Vecchia Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano

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1 IL FUMO IN ITALIA Maggio 2002 Carlo La Vecchia Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano INTRODUZIONE Vengono qui illustrati i dati aggiornati sulle abitudini al fumo in Italia, secondo un indagine campionaria condotta dalla DOXA nei mesi di marzo e aprile 2002, basata su interviste personali ad un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta di 15 anni ed oltre. Sono inoltre presentati alcuni confronti con l indagine condotta con stessa metodologia poco più di un anno fa, cioè nel periodo febbraio-marzo LO SCENARIO ATTUALE La distribuzione attuale del campione globale in base all abitudine al fumo è fornita dalla tabella 1, con l analisi secondo il sesso. Nel complesso, il 26,6% degli italiani adulti (di 15 anni ed oltre) dichiara di essere fumatore (il 31,1% dei maschi e il 22,3% delle femmine). I fumatori si dividono in tre gruppi secondo il consumo medio quotidiano di sigarette: l 11,5% dichiarano di fumare in media meno di 15 sigarette/die e il 12,3% di fumare sigarette/die; costituiscono una ristretta minoranza i forti fumatori (che fumano 25 o più sigarette al giorno): sono il 2,6% degli italiani adulti. Gli ex-fumatori sono il 15,2% del campione (il 21,9% dei maschi e il 9,0% delle femmine). Coloro che dichiarano di non essere mai stati fumatori sono il 58,3% del campione (il 47,0% dei maschi e il 68,7% delle femmine).

2 Tabella 1: distribuzione percentuale del campione in base all abitudine al fumo Analisi secondo il sesso Totale Sesso Maschi Femmine Base: (3.238) (1.556) (1.682) Mai fumatori 58,3 47,0 68,7 Ex-fumatori 15,2 21,9 9,0 Fumatori correnti di sigarette 26,6 31,1 22,3 di cui: - meno di 15 sigarette 11,5 11,0 12, sigarette 12,3 15,5 9,4-25 sigarette o più 2,6 4,4 1,0 Rispetto a quanto emerso dall indagine condotta nel 2001, si è rilevato un lieve decremento dei fumatori correnti di sigarette (che passano dal 28,9% al 26,6% del totale campione). In particolare sembra essersi ridotto il numero dei fumatori maschi, che scendono dal 34,8% al 31,1%, mentre fra le donne il calo non è statisticamente significativo (da 23,6% a 22,3%). In particolare all interno del gruppo dei fumatori correnti diminuiscono i deboli fumatori che passano dal 14,1% del 2001 all 11,5% del 2002.

3 I FUMATORI CORRENTI Età e sesso La percentuale di fumatori correnti fra gli uomini e le donne delle varie classi di età è riportata nel grafico 1. Fra i giovani di anni i fumatori correnti sono il 31,2% dei maschi ed il 26,9% delle femmine. Tali valori aumentano rispettivamente a 37,8% e 29,8% nella fascia d età che va dai 25 ai 44 anni. Fra i 45 e i 64 anni l abitudine al fumo scende in modo significativo, passando a 31,3% fra gli uomini e 21,2% fra le donne, per poi calare ulteriormente e in modo decisamente significativo fra gli oltre sessantaquattrenni (16,6% degli uomini e 10,5% delle donne). Fra gli uomini la percentuale di fumatori è dunque significativamente più elevata rispetto a quanto registrato fra le donne, in tutte le fasce d età. Tale differenza è più accentuata nella fascia anni. Grafico 1: fumatori correnti fra gli uomini e le donne delle varie classi di età (valori percentuali) ,2 26,9 37,8 29,8 31,3 Maschi Femmine ,2 16, , e oltre

4 Rispetto a quanto emerso l anno scorso, è stata registrata una diminuzione del numero di fumatori maschi (che passano dal 34,8% del 2001 al 31,1% del 2002). Tra le donne si registra una diminuzione del numero di fumatori inferiore a quanto emerso tra gli uomini: passano dal 23,6% del 2001 al 22,3% del 2002 (differenza statisticamente non significativa). Ma i dati più incoraggianti sono quelli relativi ai giovani di anni: l abitudine al fumo fra i ragazzi di questa fascia d età si riduce da 37,6% a 31,2%, mentre fra le ragazze si è avuto un calo dal 30,4% al 26,9%. Istruzione Come riportato nella figura 2, sia fra gli uomini che fra le donne, la percentuale più elevata di fumatori è stata rilevata fra gli individui con un livello di istruzione superiore o medio. Il grado di correlazione fra l abitudine al fumo e il livello d istruzione assume però forti diversità fra i due sessi: in particolare tra gli uomini si registra una presenza elevata di fumatori fra coloro che hanno un livello medio d istruzione (35,7%) mentre fra le donne la maggior abitudine al fumo è stata riscontrata fra quelle che hanno la laurea o un diploma di scuola media superiore (28%). Significativamente inferiore l abitudine al fumo fra le persone meno istruite: il 26,2% fra gli uomini e solo il 13,9% fra le donne con licenza elementare o con nessun titolo.

5 Grafico 2: fumatori correnti fra gli uomini e le donne secondo il livello d istruzione (valori percentuali) ,7 Maschi Femmine ,2 23,8 29,3 28, , Inferiore Medio Superiore

6 Area geografica Come illustrato nella figura 3, non si riscontrano apprezzabili differenze nella presenza di fumatori fra le diverse aree geografiche. Grafico 3: fumatori correnti fra gli uomini e le donne secondo l area geografica (valori percentuali) ,2 31,1 29,7 Maschi Femmine ,9 22,4 21, Nord Centro Sud

7 IL FUMO FRA I GIOVANI Soffermandosi ad analizzare in modo un po più dettagliato i dati sui giovani di anni, emerge una situazione piuttosto preoccupante: quasi un giovane su tre (29,1%) in questa fascia d età si definisce fumatore, ed è un dato elevato se confrontato con quello relativo al totale della popolazione adulta (di cui il 26,6% sono fumatori). Nella fascia dei giovani la differenza che si riscontra fra i maschi e le femmine è inferiore rispetto a quella rilevata per altre fasce d età: 31,2% fra i maschi e 26,9% fra le femmine, a fronte di differenze fra i due sessi di 8-10 punti percentuali riscontrate nelle fasce e anni. I giovani fumatori di anni fumano in media 13 sigarette al giorno (14 i maschi e 12 le femmine). E maggiore l abitudine al fumo fra i giovani del Nord (34%) rispetto a quelli del Centro (30,7%) e del Sud (24%) Se da un lato i dati sui giovani sono un po preoccupanti, dall altro lasciano però trasparire uno scenario rassicurante, che deriva dal confronto fra i dati del 2002 e quelli del Il trend sembra infatti essere decisamente positivo, con un calo dei giovani fumatori dal 34,1% al 29,1%, con un calo di oltre 6 punti percentuali fra i ragazzi e di 3,5 punti fra le ragazze.

8 Grafico 4: fumatori correnti fra i giovani di anni confronto 2002 vs (valori percentuali) ,1 29,1 37,6 31,2 30,4 26, Totale Maschi Femmine ETA D INIZIO E ETA DI CESSAZIONE Mediamente l età in cui si inizia a fumare risulta essere attorno ai 18 anni. I maschi sembrano avvicinarsi al fumo un po più giovani rispetto alle femmine (17,6 l età media di accesso al fumo degli uomini, contro il 18,9 delle donne). Più della metà dei fumatori o ex fumatori (il 57,9% del totale - il 62,1% degli uomini e il 51,1% delle donne) ha iniziato a fumare prima dei 18 anni. L età media di accesso al fumo si riduce passando dal Nord al Sud d Italia: se i fumatori correnti o gli ex-fumatori del Nord Italia dichiarano di aver iniziato a fumare mediamente all età di 18,8 anni, al Sud l età d inizio si abbassa ai 17,1 anni. Rispetto all anno precedente si è abbassata l età media di accesso al fumo delle donne (diminuisce di 1 punto passando dal 19,9 del 2001 al 18,9 del 2002) e dei residenti nel

9 Nord Italia (è passata dal 19,4 del 2001 al 18,8 del 2002). L età media in cui gli ex fumatori hanno dichiarato di aver smesso di fumare è pari a 41,4 anni (42,4 quella degli uomini, 39,1 quella delle donne). L età media in cui si cessa di fumare sembra essere correlata con il livello d istruzione: gli adulti più istruiti cessano di fumare prima di quelli meno istruiti (a 37,8 anni coloro che hanno un livello d istruzione superiore, a 49,8 anni quelli con un livello di istruzione inferiore). CONSUMO MEDIO DI SIGARETTE Il numero medio di sigarette consumate al giorno è pari a 16,8 (19,2 per gli uomini; 13,1 per le donne). Questo numero cresce progressivamente con l età: il consumo quotidiano maggiore si rileva nella classe di età 65 anni o più (21,5 sigarette/die tra i maschi in questa fascia d età e 12,3 sigarette/die tra le donne della stessa età). E interessante notare che il numero medio di sigarette fumate in un giorno si riduce piuttosto significativamente se si valuta il consumo relativo al giorno precedente all intervista: il totale campione dichiara di aver consumato mediamente 14,4 sigarette (15,9 tra i maschi e 12,4 tra le donne) cioè oltre 2 in meno rispetto a quanto dichiarato alla domanda sul consumo giornaliero medio. Rispetto al 2001 si registra un leggerissimo aumento nel numero medio di sigarette consumate al giorno: gli uomini passano da un consumo giornaliero di 18,8 a 19,2 sigarette/die; le donne da un consumo di 12,2 a 13,1 sigarette/die. I TENTATIVI CONCRETI PER SMETTERE DI FUMARE

10 Il 37,1% degli attuali fumatori dichiara di aver fatto in passato dei tentativi concreti per smettere di fumare (il 39,5%degli uomini e il 34% delle donne). La percentuale più elevata di coloro che hanno tentato di smettere di fumare è stata rilevata fra gli individui del Sud (42,7%, contro il 36,2% del Nord e il 29,6% del Centro Italia) e fra coloro che hanno un livello di istruzione inferiore (49% contro il 33,8% di coloro che hanno un livello di istruzione superiore). Una parte consistente di coloro che hanno fatto dei tentativi concreti per smettere di fumare sono riusciti nel loro intento per un breve periodo di tempo: il 23,7% solo per qualche giorno, l 11,8% per qualche settimana e il 23,6% per qualche mese. Il 19,4% dichiara invece di aver smesso di fumare per alcuni anni e poi ha ricominciato. Il 13,6% sono solo riusciti a ridurre il numero di sigarette, senza riuscire a smettere totalmente di fumare: di questi poco meno della metà tuttora fuma di meno rispetto al passato, mentre i restanti hanno ripreso a fumare come prima o addirittura più di prima. Infine il 7,8%, nonostante i tentativi fatti, non è riuscito né a smettere, né a ridurre, neanche per un breve periodo di tempo, il numero di sigarette fumate. La stragrande maggioranza (l 86,5%) di coloro che hanno fatto dei tentativi concreti per smettere di fumare non ha cercato né dei supporti psicologici, né farmacologici; il 9,1% ha cercato dei supporti farmacologici, il 4,0% dei supporti psicologici. Anche tra gli ex-fumatori il ruolo dei supporti di tipo psicologico o farmacologico risulta marginale: l 84% ha smesso di fumare senza alcun tipo di supporto, solo con la forza di volontà, il 2,4% frequentando centri appositi, partecipando ad incontri o utilizzando altri supporti di tipo psicologico, l 1,7% utilizzando medicinali, cerotti, gomme da masticare o altri supporti di tipo farmacologico, lo 0,8% utilizzando entrambi i tipi di supporti.

11 ABITUDINI DEI FUMATORI Il 69,1% degli attuali fumatori inizia a fumare nella prima ora del mattino (il 71% degli uomini e il 66,5% delle donne). Il 23,4% dei fumatori trova difficile astenersi dal fumo nei luoghi dove è proibito (27,1% fra gli uomini e 18,7% fra le donne). La sigaretta a cui si fa più fatica a rininciare è per il 38,1% degli attuali fumatori la prima del mattino; questo dato risulta particolarmente alto tra i residenti delle regioni del Sud Italia (44,9% rispetto al 36% del Nord e al 31,4% del Centro) e tra gli adulti di anni (44,2% rispetto al 30,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni, il 38,9% degli adulti tra i 25 e i 44 anni e il 28,8% degli adulti di oltre 64 anni). Un fumatore su 5 dichiara di fumare con maggior frequenza nelle prime ore del giorno che nel resto della giornata. Il numero di coloro che fumano con maggior frequenza il mattino aumenta lievemente con il crescere dell età (19% circa tra gli adulti di anni, 21,8% tra gli adulti di anni, 24,3% tra gli adulti di oltre 64 anni). Il 29,5% degli attuali fumatori dichiara di fumare anche quando è ammalato: questa percentuale risulta più alta tra gli uomini (32,4%) che tra le donne (25,7%).

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