MODULO D.LGS. N 81/2008 RODCEDURE OPERATIVE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI PROCEDURE OPERATIVE. Movimentazione manuale dei carichi

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1 PROCEDURE OPERATIVE Movimentazione manuale dei carichi 1. Obiettivo Regolamentare il comportamento dei lavoratori per quanto attiene la movimentazione manuale dei carichi in ottemperanza alle disposizioni legislative ed alla prevenzione di infortuni. 2. Campo di applicazione La procedura si applica a tutti i lavoratori che, nello svolgimento delle mansioni assegnate, eseguono operazioni di trasporto e di sostegno di un carico comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare e spostare un carico che comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari (art. 168, primo comma). 3. Definizioni - Movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorsolombari (art. 168, secondo comma). - Lesioni dorso-lombari: lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolari a livello dorso lombare (art. 168, secondo comma). - Peso limite raccomandato: il peso massimo sollevabile tenuto conto dei fattori che possono rendere la movimentazione difficoltosa (forma del carico, ampiezza del movimento, frequenza ecc.; vedi all. I alla presente procedura). - Indicatore sintetico del rischio: il rapporto tra il peso effettivamente sollevato e il peso limite raccomandato. - Forza iniziale: forza massima, espressa in kg, da applicare per movimentare il carico fermo. - Forza di mantenimento: forza massima, espressa in kg, da applicare per movimentare un carico già in moto. 4. Normativa e requisiti di legge (D.Lgs. n. 81/2008) Art. 167 (Campo di applicazione) 1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. 2. Ai fini del presente titolo, s'intendono: a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o Pagina 1 di 17

2 spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorsolombari; b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari. Art. 168 (Obblighi del datore di lavoro) 1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell'allegato XXXIII, ed in particolare: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell'allegato XXXIII; c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta, in base all'allegato XXXIII; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all'allegato XXXIII. 3. Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida. Art. 169 (Informazione formazione e addestramento) 1. Tenendo conto dell'allegato XXXIII, il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato; b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività. 2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi. 5. Procedura A valle di tutte le misure organizzative e tecniche che il datore di lavoro è tenuto ad attuare (in primis ricorrere, ovunque sia possibile, alla movimentazione meccanica) deve essere valutata l esistenza o meno di un rischio di danno biomeccanico (attenzione: non ci si limita più al classico danno dorso-lombare, ma devono essere valutati tutti i rischi, anche quelli legati alla movimentazione di carichi, singolarmente poco significativi, ma che stante la elevata frequenza con la quale gli stessi movimenti sono ripetuti, possono ledere la muscolatura degli arti superiori. La valutazione consiste in un confronto fra il peso movimentato (che non coincide con la massa del carico, ma è corretto per tenere conto dei diversi fattori che possono rendere più o meno agevole Pagina 2 di 17

3 la manipolazione) e valori standard di riferimento, ovviamente diversi a seconda che si tratti di sollevamento, sollevamento con spostamento, spinta o trazione, movimenti ripetitivi. 5.1 Caratteristica del carico Può costituire un rischio un carico: - troppo pesante - ingombrante e difficile da afferrare - in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi - collocato in posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco - possa comportare lesioni in caso di urto - taglienti e caldi 5.2 Caratteristiche dell ambiente di lavoro L ambiente di lavoro può aumentare il rischio quando: - lo spazio libero, specialmente quello verticale, è insufficiente - il pavimento non è omogeneo. il posto di lavoro non consente una movimentazione manuale ad una altezza di sicurezza o in buona posizione - il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli - il pavimento o il punto di appoggio sono instabili - la temperatura e l umidità o la circolazione dell aria sono inadeguati - pavimenti sdrucciolevoli - illuminazione insufficiente 5.3 Sforzo fisico richiesto Lo sforzo fisico può comportare un rischio quando: - è eccessivo; - è effettuato solo con la torsione del tronco (tale condizione, spesso purtroppo citata come fattore di rischio deve essere depennata, in quanto corrisponde a una modalità operativa scorretta e quindi da proscrivere. Dovendo spostare angolarmente un carico, si devono ruotare i piedi a tronco fisso, per non mettere sotto sforzo muscoli inidonei a sopportarlo); - può comportare movimento brusco del carico; - è compiuto con il corpo in posizione instabile; 5.4 Esigenze connesse con l attività L attività può comportare un rischio quando: - gli sforzi fisici sono troppo frequenti o troppo lunghi; - periodo di riposo insufficiente; - distanze troppo lunghe di trasporto; - ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore. 5.5 Capacità individuali La capacità può comportare un rischio quando: - il lavoro necessita di forza e di altezza non normali; - si tratta di lavoratrici gestanti; - si tratta di lavoratori non in buona salute; - è richiesto un particolare addestramento. 5.6 Altri fattori Pagina 3 di 17

4 La postura o i movimenti hanno necessità di: - DPI (dispositivi di protezione individuale); - speciali indumenti. Per valutare i rischi evidenziati nei punti precedenti utilizzare il modello di calcolo proposto dal NIOSH e corretto dall ISPESL riportato nell Allegato I e le tabelle relative alle azioni di spinta e di tiro riportate nell Allegato II. Non si riporta invece il sistema OCRA, uno dei sistemi utilizzabili nel caso di movimentazioni ripetute ad alta frequenza, in quanto, allo stato, è opportuno che la valutazione sia effettuata da un Medico Competente. Nell Allegato III è riportato lo schema di flusso per la valutazione del rischio connesso alla movimentazione manuale dei carichi. 6. Sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria deve ovviamente essere prevista a favore degli addetti alla movimentazione manuale dei carichi per i quali l indice sintetico di rischio è superiore a 1. E però richiesto, da molte ASL, di effettuare una sorveglianza sanitaria già a partire da valori dell indice pari a 0,75. Il medico competente stabilirà la periodicità dei controlli in funzione della valutazione del rischio e delle conoscenze relative allo stato di salute individuale e collettivo della popolazione seguita. 7. Esempio di procedura per movimentare manualmente un carico 7.1 Pianificazione Esaminare il carico (massa, forma, difficoltà di presa, fragilità ecc.). Valutare l opportunità di chiedere un aiuto. Fare un sopralluogo sul percorso da utilizzare per lo spostamento. Spostare eventuali ostacoli presenti e, se il percorso è lungo, considerare la possibilità di brevi soste. Pagina 4 di 17

5 7.2. Sollevamento di un carico di forma regolare (parallelepipedo) Posizionare i piedi e trovare una base solida per alzare il peso. Cercare una buona postura. Piegare le ginocchia in modo che le mani, quando afferrano il peso, siano al livello delle gambe. Pagina 5 di 17

6 Non allargare le ginocchia. Se è necessaria una presa migliore, piegarsi in avanti mantenendo le spalle allo stesso livello. Afferrare bene il peso cercando di tenere le braccia all interno delle gambe. La posizione ottimale e la presa dipendono dalle circostanze e da preferenze individuali ma devono, comunque, essere sicure. Se è necessario variare la presa durante il trasporto, questo deve avvenire dolcemente. Non fare movimenti bruschi ed alzare il peso con un movimento dolce del peso stesso Trasporto e deposito del peso Muovere i piedi con adeguata velocità. Non ruotare il busto quando si cambia direzione: il cambio si fa spostando angolarmente i piedi. Tenere vicino al busto il carico. Appoggiare e poi aggiustare il peso. Se è necessario che il carico sia depositato in un punto ben definito questo deve essere dapprima appoggiato e poi fatto scivolare nella posizione desiderata (ovviamente se esiste lo spazio per tale manovra). Pagina 6 di 17

7 7.5 Esempio di movimentazione manuale dei carichi piccolo sollevatore idraulico Pagina 7 di 17

8 Organizzazione del posto di lavoro ai fini di una corretta movimentazione Evitare intralci durante la movimentazione Ricordarsi di tenere il carico vicino al corpo Pagina 8 di 17

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10 Per cambiare la presa è opportuno appoggiarsi su un supporto Pagina 10 di 17

11 Posizionare bene le mani quando si spostano i pesi con i carrelli. Attenzione ai carichi pesanti che possono sfuggire al controllo Usare i muscoli delle gambe. Pagina 11 di 17

12 Quando si opera in più persone, fare attenzione: a) alla diversa altezza tra gli operatori; b) ai dislivelli durante il trasporto c) agli spazi ridotti Pagina 12 di 17

13 ALLEGATO I CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO Pagina 13 di 17

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15 Se il valore dell'indice sintetico di rischio è 0,75, il rischio dovuto alla movimentazione dei carichi è trascurabile. Se il valore dell'indice sintetico di rischio è compreso tra 0,75 e 1, il rischio dovuto alla movimentazione dei carichi necessita un'attività di informazione ed una sorveglianza sanitaria. Se il valore dell'indice sintetico di rischio è compreso tra 1 e 3, sono necessari interventi strutturali ed organizzativi nonché la formazione, l'addestramento del personale ed una sorveglianza sanitaria frequente. Se il valore dell'indice sintetico di rischio è 3, attuare interventi immediati di riduzione del rischio (mezzi meccanici di sollevamento). Pagina 15 di 17

16 ALLEGATO II SCHEMA DI FLUSSO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONNESSO ALLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Pagina 16 di 17

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