la movimentazione manuale dei carichi e i movimenti ripetuti

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1 la movimentazione manuale dei carichi e i movimenti ripetuti

2 prevalenza ed incidenza delle patologie da movimenti ripetuti in Italia nella popolazione generale uno studio del 2008 ha dimostrato un tasso grezzo di incidenza media annuale di diagnosi di STC pari a 329 x persone-anno (139 per gli uomini, 506 per le donne) pari ad un tasso standardizzato di 276. L incidenza età-specifica dimostra nei due sessi un aumento con l età, raggiungendo per le donne il massimo nella decade per poi discendere; negli uomini i tassi si distribuiscono con due picchi rispettivamente nelle decadi e [fonte: dati statistici Ministero della Salute]

3 da un'indagine condotta nel 2005 sulle malattie legate all'attività lavorativa riferite dai lavoratori ha rivelato che tra le persone che avevano lavorato nel settore alimentare negli ultimi 8 anni si registra il tasso di incidenza più alto (38 su 1000) di disturbi muscoloscheletrici (DMS) rispetto a qualsiasi altro comparto industriale 34,7% di tutti i casi di disturbi occupazionali sono associati all effettuazione di movimenti ripetitivi o di sforzi cospicui

4 costi assistenza sanitaria e previdenziale mancata produzione rimpiazzo sul lavoro richieste di danno biologico (costo sociale nell'unione Europea : 0.5% - 2% del P.I.L.) maggior rischio per le donne (ripercussioni sul lavoro femminile) necessità di adeguati interventi ergonomici: riduzione dal 30 al 90% dell'incidenza dei disturbi muscolo muscoloscheletrici

5 incidenza per patologie distribuzione per regioni

6 nella lavorazione carni dolore muscolare regione collo/spalla dolore muscolare arto superiore effettuazione movimenti ripetitivi di 37 % 24 % nessun ripetitivo movimento 11 % 4 % tutti i lavoratori 23 % 13 %

7 nella lavorazione carni dolore muscolare regione collo/spalla lavorare continuamente ad alta velocità non lavorare mai ad alta velocità 35 % 15 % lavorare con ritmi pressanti 31% lavorare senza ritmi pressanti 17%

8 è nota da tempo la relazione tra l insorgenza di disturbi dell apparato muscoloscheletrico e l esposizione lavorativa a fattori di rischio biomeccanico 1975 istituzione del Committee on Ergonomics (ISO): promuovere l adattamento delle condizioni di lavoro all uomo dal 1975 ISO ha pubblicato numerosi standard in tema di Ergonomia

9 patologie e disturbi muscoloscheletrici dell arto superiore correlati al lavoro definiti Work Related Musculoskeletal Disorders (WRMSDs) possono manifestarsi con una patologia ben definita (tendinite, epicondilite, sindrome del tunnel carpale, sindrome di De Quervain) oppure mediante sintomi più o meno specifici, talora non accompagnati da segni clinici ( disorders ) colpiscono diverse regioni dell arto superiore (dita, mano, polso, avambraccio, gomito, spalla)

10 patologie e disturbi muscoloscheletrici dell arto superiore correlati al lavoro genesi multifattoriale: fattori di rischio lavorativi di tipo biomeccanico e fattori non professionali ( work-related ) insorgenza graduale come conseguenza di una prolungata esposizione a fattori biomeccanici

11 evidenza di relazione tra fattori di rischio biomeccanico e WMSDs nella lavorazione carni mano/polso STC evidenza forte (+++) evidenza (++) evidenza insufficiente (+/0) ripetitività forza postura vibrazioni combinazione

12 mano/polso tendiniti evidenza forte (+++) evidenza (++) evidenza insufficiente (+/0) ripetitività forza postura combinazione

13 gomito evidenza forte (+++) evidenza (++) evidenza insufficiente (+/0) ripetitività forza postura combinazione

14 spalla evidenza forte (+++) evidenza (++) evidenza insufficiente (+/0) ripetitività forza postura vibrazioni

15 fattori di rischio professionali fisici movimenti ripetitivi ad alta frequenza movimenti che richiedono l applicazione di forza posture incongrue compressioni localizzate vibrazioni altri: basse temperature, mancanza di idonei periodi di recupero

16 non fisici fattori psicosociali organizzazione del lavoro (ritmi produttivi, orari, sistemi di controllo e verifica) rapporti coi colleghi e i superiori

17 movimenti ripetuti movimenti identici o molto simili eseguiti ad elevata frequenza

18 misura della ripetitività stima della durata del tempo necessario per completare un compito (cycle time) e della percentuale di tempo impiegato per compiere lo stesso tipo di movimenti all interno del ciclo (fundamental cycle) bassa ripetitività: cycle time > 30 secondi e fundamental cycle < 50% alta ripetitività: cycle time < 30 secondi o fundamental cycle > 50%

19 misura della ripetitività molto alta: i segmenti corporei compiono movimenti rapidi e regolari, il lavoratore fa fatica a mantenere il ritmo di lavoro alta: i segmenti corporei compiono movimenti regolari, qualsiasi imprevisto implica un ritardo rispetto al ritmo di lavoro media: i segmenti corporei compiono movimenti regolari; il lavoratore mantiene comodamente il ritmo e può permettersi brevi pause bassa: il lavoratore non ha nessuna difficoltà a mantenere il ritmo, le pause sono frequenti per attendere il lavoro successivo molto bassa: il lavoratore è fermo per la maggior parte del tempo, occasionalmente usa le mani

20 forza azione meccanica necessaria per compiere uno specifico movimento, mantenere una postura, movimentare un carico

21 fattori che influenzano lo sviluppo di forza postura coefficiente di attrito rapidità di esecuzione dello sforzo caratteristiche dell individuo

22 misura della forza misura diretta: dinamometro o sensori di pressione posti nella sede di contatto tra la mano e l oggetto stima (analisi del compito): peso sollevato, collocazione dell oggetto nella postazione di lavoro, distanza percorsa mantenendo l oggetto sollevato e il tempo impiegato per compiere l azione

23 misura della forza metodi psicofisici valutazione della percezione dell individuo del limite di sforzo accettabile (scala di Borg) scala analogica che esprime la percezione dello sforzo compiuto (Armstrong e Ulin 1995)

24 posture per ciascuna articolazione esiste un area ottimale nell ambito della quale è possibile compiere uno sforzo con la minima fatica e il minimo sovraccarico dei tessuti allontanandosi da questo ambito (posture incongrue o estreme) si ha: sovraccarico legamenti articolari compressione strutture vascolari/nervose variazione geometria dei muscoli riduzione delle capacità funzionali il compito lavorativo risulta più affaticante

25 posture estreme/incongrue collo: evitare flessioni anteriori 20 spalla: evitare flessioni o abduzioni 30 oppure estensioni e rotazione interna abduzione estensione

26 posture estreme/incongrue flessione estrema supinazione pronazione gomito: evitare la flessione estrema del gomito, la massima supinazione e la pronazione contemporanea alla presa

27 posture estreme/incongrue flessione/estensione deviazione radiale/ulnare polso: evitare flesso-estensioni estreme oppure deviazioni ulnari o radiali associate a presa dita: evitare di afferrare o premere con la punta delle dita, evitare l estensione del pollice

28 conclusioni esiste una chiara evidenza scientifica della relazione tra esposizione a movimenti ripetitivi e insorgenza di WMSDs dell arto superiore in letteratura sono stati proposti diversi metodi per la valutazione del rischio biomeccanico in attività ripetitive

29 conclusioni esiste sufficiente evidenza scientifica della relazione tra assunzione di posture estreme o incongrue e insorgenza di WMSDs solo per alcuni distretti dell arto superiore (tendiniti mano/polso, spalla) in letteratura sono stati proposti diversi metodi per la valutazione del rischio biomeccanico in attività che implicano l assunzione di tali posture

30 conclusioni il datore di lavoro ha l obbligo di valutare TUTTI i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza adottare le misure organizzative necessarie per ridurre il rischio legato alla movimentazione manuale dei carichi, ai movimenti ripetuti ed alle posture incongrue

31 misure di prevenzione 1. misure tecniche 2. misure organizzative 3. misure procedurali

32 1. misure tecniche sono legate alla possibile meccanizzazione dei processi di lavoro: riguardano gli oggetti, gli strumenti e le tecniche di lavoro utilizzo di carrelli e sollevatori 2. misure organizzative sono legate all organizzazione dei processi di lavoro: riguardano l introduzione di pause e tempi di recupero rotazione del personale pause da lavori ripetitivi 3. misure procedurali riguardano la formazione dei lavoratori

33 That s s all folks!!!