JOBS ACT e LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI e DEI CONTROLLI A DISTANZA. TRENTO 15 dicembre 2015 Avv. Alberto Piccinini

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1 JOBS ACT e LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI e DEI CONTROLLI A DISTANZA TRENTO 15 dicembre 2015 Avv. Alberto Piccinini

2 LA DISCIPLINA DELLE MANSIONI PRIMA DELLA RIFORMA PRINCIPIO DI EQUIVALENZA OBBLIGO DI ADIBIRE IL LAVORATORE A MANSIONI EQUIVALENTI A QUELLE PER CUI E STATO ASSUNTO O A QUELLE CORRISPONDENTI ALLA CATEGORIA SUPERIORE SUCCESSIVAMENTE ACQUISITA O A QUELLE ULTIME EFFETTIVAMENTE SVOLTE E NULLITA DI OGNI PATTO CONTRARIO; DIVIETO DI DIMINUZIONE DELLA RETRIBUZIONE LEGITTIMITA DELL'ASSEGNAZIONE A MANSIONI SUPERIORI CON OBBLIGO DI EROGARE IL TRATTAMENTO CORRISPONDENTE E CON ASSEGNAZIONE DEFINITIVA DECORSI TRE MESI (PURCHE L'ASSEGNAZIONE NON ABBIA AVUTO LUOGO PER SOSTITUIRE UN LAVORATORE ASSENTE CON DIRITTO ALLA CONSERVAZIONE DEL POSTO, ES. IN MATERNITA O IN MALATTIA).

3 con riguardo allo ius variandi del datore di lavoro, il divieto di variazione in peius opera anche quando al lavoratore, nella formale equivalenza delle precedenti e delle nuove mansioni, siano assegnate di fatto mansioni inferiori, sicché nell indagine circa tale equivalenza non è sufficiente il riferimento in astratto al livello di categoria ma è necessario accertare che le nuove mansioni siano aderenti alla specifica competenza del dipendente, salvaguardandone il livello professionale acquisito e garantendo lo svolgimento e l accrescimento delle sue capacità professionali. ( ). 3

4 In particolare le nuove mansioni possono considerarsi equivalenti alle ultime effettivamente svolte soltanto ove risulti tutelato il patrimonio professionale del lavoratore, anche nel senso che la nuova collocazione gli consente di utilizzare, ed anzi arricchire, il patrimonio professionale acquisito con lo svolgimento della precedente attività lavorativa, in una prospettiva dinamica di valorizzazione della capacità di arricchimento del proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze (Cass. 1916/2015 ) 4

5 PRIMA DELLA RIFORMA: IPOTESI DI LEGITTIMO DEMANSIONAMENTO INDIVIDUATE DALLA LEGGE ART. 4, COMMA 11, L. 223/91 PROCEDURE DI MOBILITA : SOLO A CONDIZIONE CHE SIANO RAGGIUNTI ACCORDI SINDACALI CHE PREVEDANO IL RIASSORBIMENTO TOTALE O PARZIALE DEI LAVORATORI RITENUTI ECCEDENTI ART.. 4, COMMA 4, E 10, COMMA 3 L. 68/99: IL LAVORATORE DIVENUTO DISABILE O CHE ABBIA SUBITO UN AGGRAVAMENTO DELLA PROPRIA INVALIDITA : PURCHE SIA GARANTITO IL PIU FAVOREVOLE PRECEDENTE TRATTAMENTO RETRIBUTIVO

6 ART. 7 D.LGS. 151/2001 (T.U. MATERNITA ) NEI SETTE MESI SUCCESSIVI AL PARTO, IN CASO DI MANSIONI CHE COMPORTINO IL TRASPORTO E SOLLEVAMENTO DI PESI OVVERO CHE SIANO PERICOLOSE E INSALUBRI, LA LAVORATRICE DEVE ESSERE ASSEGNATA AD ALTRE MANSIONI, ANCHE INFERIORI, CON CONSERVAZIONE DELLA PRECEDENTE RETRIBUZIONE ART. 42 D.LGS. 81/2008: IL LAVORATORE CHE SIA STATO DICHIARATO FISICAMENTE INIDONEO ALLA SUA MANSIONE SPECIFICA, IN SEGUITO AD ACCERTAMENTI MEDICO SANITARI EX ART. 41 DEL TU, CON CONSERVAZIONE DELLA PRECEDENTE RETRIBUZIONE

7 LEGGE DELEGA n. 183/2014 I PRINCIPI E I CRITERI DIRETTIVI (ART. 1 COMMA 7, lett. E) REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI, IN CASO DI PROCESSI DI RIORGANIZZAZIONE, RISTRUTTURAZIONE O CONVERSIONE AZIENDALE INDIVIDUATI SULLA BASE DI PARAMETRI OGGETTIVI, CONTEMPERANDO: L INTERESSE DELL'IMPRESA ALL'UTILE IMPIEGO DEL PERSONALE L'INTERESSE DEL LAVORATORE ALLA TUTELA DEL POSTO DI LAVORO, DELLA PROFESSIONALITÀ E DELLE CONDIZIONI DI VITA ED ECONOMICHE PREVEDENDO LIMITI ALLA MODIFICA DELL'INQUADRAMENTO 7

8 Segue I PRINCIPI E I CRITERI DIRETTIVI (ART. 1 COMMA 7, lett. E) PREVISIONE CHE LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA, ANCHE AZIENDALE OVVERO DI SECONDO LIVELLO, STIPULATA CON LE OO.SS COMPARATIVAMENTE PIU' RAPPRESENTATIVE SUL PIANO NAZIONALE A LIVELLO INTERCONFEDERALE O DI CATEGORIA POSSA INDIVIDUARE ULTERIORI IPOTESI RISPETTO A QUELLE DISPOSTE AI SENSI DELLA PRESENTE LETTERA 8

9 D.lgs. 15 giugno 2015 n. 81/2015 (Art. 3) LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI 9

10 COMMA 1 ART c.c. Nel testo modificato dall art. 3 IL LAVORATORE DEVE ESSERE ADIBITO ALLE MANSIONI PER LE QUALI È STATO ASSUNTO O A QUELLE CORRISPONDENTI ALL'INQUADRAMENTO SUPERIORE CHE ABBIA SUCCESSIVAMENTE ACQUISITO OVVERO A MANSIONI RICONDUCIBILI ALLO STESSO LIVELLO E CATEGORIA LEGALE DI INQUADRAMENTO DELLE ULTIME EFFETTIVAMENTE SVOLTE 10

11 VIENE MENO Il PRINCIPIO DI EQUIVALENZA DELLE MANSIONI 11

12 ART c.c. COMMA 2 IN CASO DI MODIFICA DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI AZIENDALI CHE INCIDE SULLA POSIZIONE DEL LAVORATORE, LO STESSO PUÒ ESSERE ASSEGNATO A MANSIONI APPARTENENTI AL LIVELLO DI INQUADRAMENTO INFERIORE PURCHÉ RIENTRANTI NELLA MEDESIMA CATEGORIA LEGALE 12

13 VIENE CONSENTITO IL DEMANSIONAMENTO UNILATERALE, MA SOLO IN PRESENZA DI CINQUE CONDIZIONI, OVVERO: VI SIA UNA MODIFICA DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI AZIENDALI VI SIA UN NESSO DI CAUSALITÀ TRA MODIFICA ORGANIZZATIVA E DEMANSIONAMENTO NON SI SCENDA DI OLTRE UN LIVELLO DEMANSIONAMENTO CONSENTITO SOLO AL LIVELLO IMMEDIATAMENTE INFERIORE NON VI SIA UN «SALTO» DI CATEGORIA LEGALE LA MODIFICA SIA COMUNICATA IN FORMA SCRITTA 13

14 ART c.c. COMMA 3 IL MUTAMENTO DI MANSIONI E ACCOMPAGNATO, OVE NECESSARIO, DALL ASSOLVIMENTO DELL OBBLIGO FORMATIVO, IL CUI MANCATO ADEMPIMENTO NON DETERMINA COMUNQUE LA NULLITA DELL ATTO DI ASSEGNAZIONE DELLE NUOVE MANSIONI. 14

15 COMMA 4 ART c.c.. ULTERIORI IPOTESI DI ASSEGNAZIONE DI MANSIONI APPARTENENTI AL LIVELLO DI INQUADRAMENTO INFERIORE, PURCHÈ RIENTRANTI NELLA MEDESIMA CATEGORIA LEGALE, POSSONO ESSERE PREVISTE DA CONTRATTI COLLETTIVI. DISPOSIZIONI FINALI ART. 51. D.LGS. 81/2015 NORME DI RINVIO AI CONTRATTI COLLETTIVI 1. SALVO DIVERSA PREVISIONE, AI FINI DEL PRESENTE DECRETO, PER CONTRATTI COLLETTIVI SI INTENDONO I CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI, TERRITORIALI O AZIENDALI STIPULATI DA ASSOCIAZIONI SINDACALI COMPARATIVAMENTE PIÙ RAPPRESENTATIVE SUL PIANO NAZIONALE E I CONTRATTI COLLETTIVI AZIENDALI STIPULATI DALLE LORO RSA OVVERO DALLA RSU 15

16 COMMA 5 ART c.c. NELLE IPOTESI DI CUI AL SECONDO E QUARTO COMMA IL MUTAMENTO DI MANSIONI È COMUNICATO PER ISCRITTO, A PENA DI NULLITÀ, E IL LAVORATORE HA DIRITTO ALLA CONSERVAZIONE DEL LIVELLO DI INQUADRAMENTO E DEL TRATTAMENTO RETRIBUTIVO IN GODIMENTO, FATTA ECCEZIONE PER GLI ELEMENTI RETRIBUTIVI COLLEGATI A PARTICOLARI MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PRECEDENTE PRESTAZIONE LAVORATIVA.

17 COMMA 6 NELLE SEDI DI CUI ALL ART. 2113, QUARTO COMMA, O AVANTI LE COMMISSIONI DI CERTIFICAZIONE, POSSONO ESSERE STIPULATI ACCORDI INDIVIDUALI DI MODIFICA DELLE MANSIONI, DELLA CATEGORIA LEGALE E DEL LIVELLO DI INQUADRAMENTO E DELLE RELATIVA RETRIBUZIONE NELL INTERESSE DEL LAVORATORE ALLA CONSERVAZIONE DELL OCCUPAZIONE AL MIGLIORAMENTO ALL ACQUISIZIONE DI UNA DIVERSA PROFESSIONALITA DELLE CONDIZIONI DI VITA IL LAVORATORE PUÒ FARSI ASSISTERE DA UN RAPPRESENTANTE DELL ASSOCIAZIONE SINDACALE CUI ADERISCE O CONFERISCE MANDATO O DA UN AVVOCATO O DA UN CONSULENTE DEL LAVORO

18 In caso di impugnativa dell accordo, l onere di dimostrare la sussistenza delle condizioni di fatto che avrebbero giustificato il licenziamento incombe sul datore di lavoro, in osservanza tanto del disposto della legge 15 luglio 1966, n. 604, art. 5, che del divieto opposto dall art cod. civ. (Cass. 22 agosto 2006, n )

19 MANSIONI SUPERIORI COMMA 7 NEL CASO DI ASSEGNAZIONE A MANSIONI SUPERIORI IL LAVORATORE HA DIRITTO AL TRATTAMENTO CORRISPONDENTE ALL ATTIVITA SVOLTA, E L ASSEGNAZIONE DIVIENE DEFINITIVA, SALVA DIVERSA VOLONTÀ DEL LAVORATORE, OVE LA MEDESIMA NON ABBIA AVUTO LUOGO PER RAGIONI SOSTITUTIVE DI ALTRO LAVORATORE IN SERVIZIO, DOPO IL PERIODO FISSATO DAI CONTRATTI COLLETTIVI, O, IN MANCANZA, DOPO SEI MESI CONTINUATIVI 19

20 COMMA 8 IL LAVORATORE NON PUÒ ESSERE TRASFERITO DA UN UNITA PRODUTTIVA AD UN ALTRA SE NON PER COMPROVATE RAGIONI TECNICHE, ORGANIZZATIVE O PRODUTTIVE. COMMA 9 SALVO CHE RICORRANO LE CONDIZIONI DI CUI AL SECONDO E QUARTO COMMA E FERMO QUANTO DISPOSTO AL SESTO COMMA, OGNI PATTO CONTRARIO E NULLO. L ART. 6 DELLA LEGGE 13 MAGGIO 1985 N. 190 E ABROGATO * *L art. 6 norma prevedeva che l'assegnazione del Quadro a mansioni superiori dirigenziali, non avvenuta in sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, divenisse definitiva quando si fosse protratta per il periodo di 3 mesi o per quello superiore fissato dai contratti collettivi. 20

21 INFLUENZA DEL JOBS ACT «IL RIFERIMENTO ALLA EQUIVALENZA DELLE MANSIONI "ULTIME EFFETTIVAMENTE SVOLTE" ( ) NON COSTITUISCE TITOLO PER UNA SOSTANZIALE INAMOVIBILITÀ DI SETTORE, OVE LE MANSIONI DI NUOVA ASSEGNAZIONE SIANO COERENTI CON IL BAGAGLIO PROFESSIONALE GIÀ ACQUISITO DAL LAVORATORE. ( ) ESSENDO LA TUTELA APPRESTATA DALL'ART COD. CIV. RIVOLTA A GARANTIRE LA CONCRETA POSSIBILITÀ CHE AL LAVORATORE SIA CONSENTITO DI VALORIZZARE, E POSSIBILMENTE DI AFFINARE O ARRICCHIRE, IL LIVELLO DI CONOSCENZE CULTURALI E DI PROFESSIONALITÀ RAGGIUNTO IN PRECEDENZA». (Cassazione sentenza 6 maggio 2015, n. 9119)

22 E ancora. «LA DISPOSIZIONE DELL'ART C.C. SULLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E SUL DIVIETO DI DECLASSAMENTO VA INTERPRETATA ALLA STREGUA DEL BILANCIAMENTO DEL DIRITTO DEL DATORE DI LAVORO A PERSEGUIRE UN'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE PRODUTTIVA ED EFFICIENTE E QUELLO DI LAVORATORE AL MANTENIMENTO DEL POSTO, CON LA CONSEGUENZA CHE, NEI CASI DI SOPRAVVENUTE E LEGITTIME SCELTE IMPRENDITORIALI, COMPORTANTI, TRA LE ALTRE, RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI, L'ADIBIZIONE DEL LAVORATORE A MANSIONI DIVERSE, ED ANCHE INFERIORI, A QUELLE PRECEDENTEMENTE SVOLTE, RESTANDO IMMUTATO IL LIVELLO RETRIBUIVO, NON SI PONE IN CONTRASTO CON IL DETTATO DEL CODICE CIVILE» (Cassazione 22 maggio 2014 n , conferma Corte d Appello di Trento che accerta diminuzione quantitativa ma non qualitativa e in ogni caso assegnazione di mansioni appartenenti alla qualifica di iniziale assunzione)

23 Da ultimo LA CASSAZIONE IN UNA RECENTE PRONUNCIA EVIDENZIA COME NON SIA SUFFICIENTE A VIOLARE L'ART C.C. «QUALSIASI SOTTRAZIONE DI SINGOLI COMPITI, SEMPRE CHE CIÒ NON ALTERI I TRATTI ESSENZIALI DELLE COMPETENZE RAGGIUNTE DAL PRESTATORE DI LAVORO SPECIALMENTE NEL MOMENTO IN CUI ESIGENZE ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE INDUCANO MUTAMENTI SOGGETTIVI NELLA TITOLARITÀ DEL RAPPORTO DI LAVORO, CON INCORPORAZIONI O FUSIONI SOCIETARIE, OPPURE CON CESSIONI D'AZIENDA O DI SINGOLI RAMI, È FREQUENTE CHE NELLE CATEGORIE E QUALIFICHE PIÙ ALTE, NELLE QUALI L'ATTRIBUZIONE DELLE MANSIONI PIÙ FACILMENTE SI BASA SULL'INTUITUS PERSONAE, SI POSSONO AVERE DIMINUZIONI DI COMPITI E DI RESPONSABILITÀ, NON GRATIFICANTI MA NEPPURE CONTRASTABILI IN SEDE GIUDIZIARIA, ONDE NON FRUSTRARE OPERAZIONI ECONOMICHE, LEGITTIMAMENTE PERSEGUITE NELL'ESERCIZIO DEL POTERE DI GESTIRE L'IMPRESA E, SE OCCORRA, DI RISANARLA IN TUTTO O IN PARTE» (Cassazione 24 novembre 2015 n )

24 NELLA STESSA PRONUNCIA RICHIAMATE POI LE DUE SENTENZE DI CASSAZIONE PRECEDENTI ESPRESSAMENTE SI AFFERMA: «CON QUESTE SENTENZE VENGONO AVVERTITE ESIGENZE NUOVE, POI RECEPITE DAL LEGISLATORE IN SEDE DI RIFORMA DELLA MATERIA (L. 10 DICEMBRE 2014 N, 183, ART. 7, L. E)» (Cassazione 24 novembre 2015 n )

25 Art. 3 D.lgs. 15 giugno 2015 n. 81/2015 CAMPO DI APPLICAZIONE TEMPORALE DEMANSIONAMENTI INIZIATI PRIMA DEL 25 GIUGNO 2015 E PROSEGUITI ANCHE SUCCESSIVAMENTE L ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO LEGISLATIVO

26 I PRIMI ORIENTAMENTI «IL GIUDIZIO DI EQUIVALENZA DEVE ESSERE CONDOTTO ASSUMENDO QUALE PARAMETRO NON PIÙ IL CONCRETO CONTENUTO DELLE MANSIONI SVOLTE IN PRECEDENZA DAL DIPENDENTE, BENSÌ SOLAMENTE LE ASTRATTE PREVISIONI DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE ADOTTATO DAL CONTRATTO COLLETTIVO APPLICABILE AL RAPPORTO. «SICURAMENTE LA DESCRITTA NOVELLA LEGISLATIVA SI APPLICA ANCHE AI RAPPORTI DI LAVORO GIÀ IN CORSO ALLA DATA DELLA SUA ENTRATA IN VIGORE», COSICCHE NON PUÒ FARSI ALCUNA DISTINZIONE TRA VECCHI ASSUNTI E NUOVI ASSUNTI «LA VALUTAZIONE ( ) VA NECESSARIAMENTE COMPIUTA CON RIFERIMENTO ALLA DISCIPLINA LEGISLATIVA E CONTRATTUALE VIGENTE GIORNO PER GIORNO; CON L ULTERIORE CONSEGUENZA CHE L ASSEGNAZIONE DI DETERMINATE MANSIONI CHE DEVE ESSERE CONSIDERATA ILLEGITTIMA IN UN CERTO MOMENTO, PUÒ NON ESSERLO PIÙ IN UN MOMENTO SUCCESSIVO» (Tribunale di Roma est. Sordi)

27 Contra.. LA NUOVA NORMATIVA NON PUÒ TROVARE APPLICAZIONE IN FATTISPECIE IN CUI IL FATTO GENERATORE (IL DEMANSIONAMENTO) SI È PRODOTTO NEL VIGORE DELLA LEGGE PRECEDENTE ( ) A NULLA CONTA CHE ESSO CONTINUI NEL VIGORE DELLA LEGGE SUCCESSIVA LA QUALE, PERALTRO, NON CONTIENE ALCUNA NORMA DI NATURA RETROATTIVA E NEMMENO DI DIRITTO INTERTEMPORALE. (Tribunale di Ravenna est. Riverso)

28 IMPIANTI AUDIOVISIVI ED ALTRI STRUMENTI DI CONTROLLO LA RISCRITTURA DELL ART. 4 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI DA PARTE DEL JOBS ACT

29 Art. 4 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI ERA VIETATA L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI AUDIOVISIVI E DI ALTRA APPARECCHIATURA PER FINALITA DI CONTROLLO A DISTANZA DELL ATTIVITA DEI LAVORATORI. IL CONTROLLO ERA CONSENTITO IN CASO DI -ESIGENZE ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE E ESIGENZE DI SICUREZZA DEL LAVORO PREVIO ACCORDO CON LE R.S.A (O C.I.)

30 Segue.. NEL VECCHIO TESTO ERA PREVISTO CHE IN MANCANZA DI ACCORDO PROVVEDESSE L ISPETTORATO DEL LAVORO DETTANDO, SE NECESSARIO, LE MODALITÀ PER L USO DEGLI IMPIANTI STESSI. LA POSSIBILITÀ DI RICORSO, ENTRO 30 GIORNI, CONTRO I PROVVEDIMENTI DELL ISPETTORATO DEL LAVORO AL MINISTRO DEL LAVORO

31 CONTROLLI DIFENSIVI E CONTROLLI PRETERINTENZIONALI E CERTAMENTE VIETATA LA SORVEGLIANZA SULL ESECUZIONE DELLE PRESTAZIONI LAVORATIVE DEGLI ADDETTI. MA.. PRIMO ORIENTAMENTO: SONO SEMPRE LEGITTIMI I CONTROLLI DIFENSIVI, A PRESCINDERE DAL LORO GRADO DI INVASIVITA (Cass. 3 aprile 2002, n. 4746)

32 SUCCESSIVAMENTE: ESSENDO IL CONTROLLO DIFENSIVO UN CONTROLLO CD. PRETERINTENZIONALE, ESSO RIENTRA NELLE PREVISIONI DEL DIVIETO FLESSIBILE DI CUI ALL ART. 4, COMMA 2 E COME TALE RICHIEDE LA PROCEDURA CONTRATTUALE CON LE OO.SS O AUTORIZZATIVA DELL ISPETTORATO. (CASS. 23 FEBBRAIO 2010, N. 4375). LE GARANZIE PROCEDURALI IMPOSTE DALL ARTICOLO 4 ( ) TROVANO APPLICAZIONE ANCHE AI CONTROLLI CD. DIFENSIVI, OVVEROSSIA QUEI CONTROLLI DIRETTI AD ACCERTARE COMPORTAMENTI ILLECITI DEI LAVORATORI QUANDO TALI COMPORTAMENTI RIGUARDINO L ESATTO ADEMPIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI DISCENDENTI DAL RAPPORTO DI LAVORO E NON LA TUTELA DI BENI ESTRANEI AL RAPPORTO STESSO (CASS. 1 OTTOBRE 2012 N )

33 CONTROLLI OCCULTI SONO RITENUTI TENDENZIALMENTE AMMISSIBILI I CONTROLLI DIFENSIVI OCCULTI ANCHE AD OPERA DI PERSONALE ESTRANEO ALL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE IN QUANTO DIRETTI ALL ACCERTAMENTO DI COMPORTAMENTI ILLECITI DIVERSI DAL MERO INADEMPIMENTO DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA, PURCHE ATTUATI CON MODALITÀ NON ECCESSIVAMENTE INVASIVE E RISPETTOSE DELLE GARANZIA DI LIBERTÀ E DIGNITÀ DEI DIPENDENTI (v. da ultimo Cass. 12 ottobre 2015, n )

34 PERÒ RIFERENDOSI IL DIVIETO PREVISTO DALL ART. 4 ALLE SOLE INSTALLAZIONI POSTE IN ESSERE DAL DATORE DI LAVORO, NON PRECLUDE A QUESTO, AL FINE DI DIMOSTRARE L ILLECITO POSTO IN ESSERE DA PROPRI DIPENDENTI, DI UTILIZZARE LE RISULTANZE DI REGISTRAZIONI VIDEO OPERATE FUORI DALL AZIENDA DA UN SOGGETTO TERZO, DEL TUTTO ESTRANEO ALL IMPRESA, PER ESCLUSIVE FINALITÀ DIFENSIVE (Cass. 28 gennaio 2011, n. 2117; conf. Cass. 17 febbraio 2015, n. 3122) 34

35 LEGGE DELEGA 10 dicembre 2014 n. 183 REVISIONE DELLA DISCIPLINA DEI CONTROLLI A DISTANZA I PRINCIPI E I CRITERI DIRETTIVI (ART. 1 COMMA 7, lett. F) SUGLI IMPIANTI E SUGLI STRUMENTI DI LAVORO, TENENDO CONTO DELL'EVOLUZIONE TECNOLOGICA E CONTEMPERANDO: LE ESIGENZE PRODUTTIVE ED ORGANIZZATIVE DELL'IMPRESA CON LA TUTELA DELLA DIGNITA' E DELLA RISERVATEZZA DEL LAVORATORE 35

36 D.lgs. 14 settembre 2015 n. 151 ART. 23 LA MODIFICA ALL ART. 4 STATUTO DEI LAVORATORI COMMA 1 GLI IMPIANTI AUDIOVISIVI E GLI ALTRI STRUMENTI DAI QUALI DERIVI ANCHE LA POSSIBILITÀ DI CONTROLLO A DISTANZA DELL ATTIVITA DEI LAVORATORI POSSONO ESSERE IMPIEGATI ESCLUSIVAMENTE: PER ESIGENZE ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE; PER LA SICUREZZA DEL LAVORO; PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO AZIENDALE 36

37 Segue. COMMA 1 D.lgs. N. 151/2015 ART E POSSONO ESSERE INSTALLATI PREVIO ACCORDO COLLETTIVO STIPULATO DALLA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA O DALLE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI. IN ALTERNATIVA, NEL CASO DI IMPRESE CON UNITÀ PRODUTTIVE UBICATE IN DIVERSE PROVINCE DELLA STESSA REGIONE OVVERO IN PIÙ REGIONI, TALE ACCORDO PUÒ ESSERE STIPULATO DALLE ASSOCIAZIONI SINDACALI COMPARATIVAMENTE PIÙ RAPPRESENTATIVE SUL PIANO NAZIONALE.

38 NELLA VIGENZA DEL VECCHIO TESTO IL MINISTERO DEL LAVORO HA RITENUTO NON SUFFICIENTE L ACCORDO RAGGIUNTO CON LE RSA DELLA DIREZIONE GENERALE DI UN ISTITUTO BANCARIO CON INSTALLAZIONI DEL TUTTO IDENTICHE SU TUTTO IL TERRRITORIO NAZIONALE, RITENENDO CHE LA PROCEDURA PER L INSTALLAZIONE DELLE VARIE APPARECCHIATURE DI CONTROLLO ANDASSE AVVIATA PRESSO TUTTE LE UNITA PRODUTTIVE SPARSE SUL TERRITORIO NAZIONALE. (Cfr. Risposta ad interpello, prot. 2975/2005)

39 Segue.. COMMA 1 IN MANCANZA DI ACCORDO GLI IMPIANTI E GLI STRUMENTI DI CUI AL PERIODO PRECEDENTE POSSONO ESSERE INSTALLATI PREVIA AUTORIZZAZIONE DELLA DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO O, IN ALTERNATIVA, NEL CASO DI IMPRESE CON UNITÀ PRODUTTIVE DISLOCATE NEGLI AMBITI DI COMPETENZA DI PIÙ DIREZIONI TERRITORIALI DEL LAVORO, DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI.»

40 COMMA 2 LADISPOSIZIONE DI CUI AL COMMA 1 NON SI APPLICA : A) AGLI STRUMENTI UTILIZZATI DAL LAVORATORE PER RENDERE LA PRESTAZIONE LAVORATIVA; B) AGLI STRUMENTI DI REGISTRAZIONE DEGLI ACCESSI E DELLE PRESENZE

41 STRUMENTI DI REGISTRAZIONE DEGLI ACCESSI E DELLE PRESENZE E CONSENTITO IL CONTROLLO DEGLI INGRESSI E DELLE USCITE PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DELL ORARIO DI LAVORO SENZA NECESSITÀ DEI REQUISITI CAUSALI, NÉ DEGLI ACCORDI DI CUI AL COMMA 1. DOVREBBERO RITENERSI NECESSARI I REQUISITI CAUSALI PER EVENTUALI CONTROLLI SU SPOSTAMENTI INTERNI DELLA PRESENZA SUL POSTO DI LAVORO (PENA UN ECCESSO DI DELEGA RISPETTO ALLE PREVISIONI DELLA L. 183/2014)

42 STRUMENTI DI LAVORO PER GLI STRUMENTI DI LAVORO (CELLULARI, COMPUTER, ECC.) È INCONDIZIONATAMENTE CONSENTITO AL DATORE DI LAVORO DI SVOLGERE I CONTROLLI FUNZIONALI AD ACCERTARE INADEMPIMENTI CONTRATTUALI, ILLECITI EXTRACONTRATTUALI, USO NON AUTORIZZATO DI POSTA ELETTRONICA E INTERNET SENZA NECESSITÀ DI ACCORDI SINDACALI E/O DI SPECIFICHE CAUSALI? N.B. LE ESIGENZE PRODUTTIVE NON POSSONO IDENTIFICARSI CON L INTERESSE AL CONTROLLO SUL CORRETTO ADEMPIMENTO DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA COME SI TUTELA LA DIGNITA E LA RISERVATEZZA DEL LAVORATORE? 42

43 COMMA 3 LE INFORMAZIONI RACCOLTE AI SENSI DEI COMMI 1 E 2 SONO UTILIZZABILI A TUTTI I FINI CONNESSI AL RAPPORTO DI LAVORO A CONDIZIONE CHE SIA DATA AL LAVORATORE ADEGUATA INFORMAZIONE DELLE MODALITÀ D USO DEGLI STRUMENTI E DI EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI E NEL RISPETTO DI QUANTO DISPOSTO DAL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, n. 196.

44 TROVANO APPLICAZIONE LE REGOLE CONTENUTE NEL CODICE DELLA PRIVACY E NEI PROVVEDIMENTI DEL GARANTE I PRINCIPI COSTITUZIONALI POSTI A TUTELA DELLA INVIOLABILITÀ DELLA LIBERTÀ E SEGRETEZZA DELLA CORRISPONDENZA (ART. 15 COST.)

45 LINEE GUIDA DEL GARANTE PER POSTA ELETTRONICA E INTERNET DEL 1 MARZO 2007 OBBLIGHI DI INFORMATIVA IL DATORE DI LAVORO DEVE A) INDICARE IN OGNI CASO, CHIARAMENTE IN MODO PARTICOLAREGGIATO QUALI SIANO LE MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE RITENUTE CORRETTE E SE, IN CHE MISURA E CON QUALI MODALITÀ VENGANO EFFETTUATI I CONTROLLI (P. 3.1.) B) DARE ADEGUATA, PREVENTIVA E CHIARA INFORMAZIONE AI LAVORATORI SUI TRATTAMENTI DEI DATI CHE POSSONO RIGUARDARLI

46 VANNO IMPEDITE INTERFERENZE INGIUSTIFICATE «SUI DIRITTI E SULLE LIBERTÀ FONDAMENTALI DEI LAVORATORI, COME PURE DI SOGGETTI ESTERNI CHE RICEVONO O INVIANO COMUNICAZIONI ELETTRONICHE DI NATURA PERSONALE O PRIVATA». (Provvedimento n. 345 del 4 giugno 2015 che richiama la delibera n. 13 del 1 marzo 2007)

47 RISPETTO DELLA NORMATIVA DEL CODICE PRIVACY PRINCIPI PREVISTI DAL CODICE PRINCIPIO DI NECESSITÀ (art. 3 cod. privacy) PRINCIPIO DI CORRETTEZZA (art. 11 cod. privacy) PRINCIPIO DI COMPETENZA, PERTINENZA E NON ECCEDENZA (art. 11 cod. privacy)

48 I TRATTAMENTI DEVONO ESSERE EFFETTUATI PER FINALITÀ DETERMINATE, ESPLICITE E LEGITTIME (art. 11 codice privacy) LE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO DEVONO TENER CONTO DELLA NORMATIVA SULLA PROTEZIONE DEI DATI E DEL PRINCIPIO DI SEGRETEZZA DELLA CORRISPONDENZA. (PARERE DEL GARANTE N. 8/2001)

49 riepilogando L UTILIZZO È SOGGETTO A TRE CONDIZIONI AUTORIZZAZIONE ad eccezione degli strumenti utilizzati per rendere la prestazione lavorativa e gli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze ADEGUATA INFORMAZIONE AL LAVORATORE DELLE MODALITÀ D USO DI TALI STRUMENTI RISPETTO DELLA NORMATIVA DEL CODICE PER LA TUTELA DEI DATI PERSONALI

50 CODICE DI DEONTOLOGIA E DISCIPLINARI INTERNI IL GARANTE EX ART. 12 DEL CODICE PROMUOVE LASOTTOSCRIZIONE DI CODICI DI DEONTOLOGIA E BUONA CONDOTTA, IL RISPETTO DEI QUALI: «COSTITUISCE CONDIZIONE ESENZIALE PER LA LICEITÀ E CORRETTEZZA DEL TRATTAMENTO ANCHE NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO» (Cfr. provv. 5 febbraio 2015 N rif. Art. 111 cod. privacy)

51 CON RIFERIMENTO AI DISPOSITIVI TECNOLOGICI NECESSARIA ADOZIONE DI UN DISCIPLINARE INTERNO (I.E. POLICY INTERNA), CONFORME ALLE PRESCRIZIONI DELLE LINEE GUIDA DEL GARANTE PER LA PRIVACY PER POSTA ELETTRONICA E INTERNET, (delibera n.13 del 1 MARZO 2007) IL DISCIPLINARE DEVE CONTENERE: L INDICAZIONE DEI COMPORTAMENTI VIETATI QUALI INFORMAZIONI SONO MEMORIZZATE TEMPORANEAMENTE IN CHE MISURA IL DATORE DI LAVORO SI RISERVA DI EFFETTUARE I CONTROLLI LE CONSEGUENZE DI TIPO DISCIPLINARE

52 SANZIONI PENALI ART. 38 STAT. LAV 2. L ARTICOLO 171 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196, È SOSTITUITO DAL SEGUENTE: «ART. 171 (ALTRE FATTISPECIE) LA VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL ARTICOLO 13 E ALL ARTICOLO 4, PRIMO E SECONDO COMMA, DELLA LEGGE 20 MAGGIO 1970, N. 300, È PUNITA CON LE SANZIONI DI CUI ALL ARTICOLO 38 DELLA LEGGE N. 300 DEL 1970.». Art. 38.* (Disposizioni penali) Le violazioni degli articoli 2, ((...)) 5, 6, ((...)) e 15, primo comma, lettera a), sono punite, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, con l'ammenda da lire a lire un milione o con l'arresto da 15 giorni ad un anno. Nei casi più gravi le pene dell'arresto e dell'ammenda sono applicate congiuntamente. Quando, per le condizioni economiche del reo, l'ammenda stabilita nel primo comma può presumersi inefficace anche se applicata nel massimo, il giudice ha facoltà di aumentarla fino al quintuplo. Nei casi previsti dal secondo comma, l'autorità giudiziaria ordina la pubblicazione della sentenza penale di condanna nei modi stabiliti dall'articolo 36 del codice penale. * Nel testo modificato dal Decreto Legislativo 196/2003.

53 GRAZIE

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