Le nuove regole dell IVA comunitaria

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1 Le nuove regole dell IVA comunitaria Le novità IVA: i principali effetti per le imprese Convengo nazionale UNAGRACO Pescara, 23 aprile 2010 Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 1

2 Il pacchetto IVA: i principali effetti per le imprese E possibile identificare due categorie di effetti: 1. Effetti di natura finanziaria: Plafond degli esportatori abituali; Reverse charge generalizzato. 2. Effetti sugli adempimenti: Identificazione dello status del committente; Elenchi riepilogativi delle prestazioni di servizi. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 2

3 Effetti di natura finanziaria: il plafond Passaggio da non imponibilità ad esclusione per alcune prestazioni: le lavorazioni su beni mobili materiali eseguite nei confronti di committenti comunitari ( vecchio art. 40, co. 4-bis, DL 331/93); i trasporti intra-comunitari di beni ed i servizi accessori ai trasporti e le relative intermediazioni ( vecchio art. 40, co. 5 e 6, DL 331/93); le intermediazioni relative ad operazioni su beni mobili ( vecchio art. 40, co. 8, DL 331/93). Non concorrono più alla formazione del plafond. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 3

4 Effetti di natura finanziaria: il plafond Le prestazioni indicate, se rese a committenti soggetti passivi stabiliti in un altro Stato membro (prestazioni B2B), sono fuori campo IVA. Effetto: difficoltà di smobilizzo del credito IVA per le imprese che effettuano prevalentemente queste attività. Attualmente ammesso solo il rimborso annuale (art. 30, co. 3, lett. d), DPR 633/72). In futuro, possibilità di aggiustamento dei presupposti per il rimborso trimestrale: comunque ausilio limitato. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 4

5 Effetti di natura finanziaria: il reverse charge obbligatorio Le disposizioni comunitarie di riferimento: Reverse charge (obbligo): art. 196, Dir. 2006/112/CE. Reverse charge (opzione): art. 194, Dir. 2006/112/CE. La norma nazionale: Art. 17, co. 2, DPR 633/72: Gli obblighi relativi alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato da soggetti non residenti nei confronti di soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato ( ) sono adempiuti dai cessionari o committenti. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 5

6 Effetti di natura finanziaria: il reverse charge obbligatorio Finalità dell opzione adottata: semplificazione e controllo. Conseguenze per i soggetti non residenti identificati ai fini IVA in Italia: venir meno dell utilità/necessità di identificazione in Italia, per la maggioranza delle situazioni. Triangolazioni Italia su Italia effettuate da non residenti risultano penalizzate: mantenendo i flussi operativi utilizzati fino al 31/12/2009, la partita IVA italiana del non residente maturerebbe un credito IVA che non può compensare con l IVA esigibile sulle operazioni attive e dovrebbe essere chiesta a rimborso secondo le regole dell art. 30 o dell art. 38-bis, con presentazione di idonee garanzie. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 6

7 Effetti di natura finanziaria: il reverse charge obbligatorio Effetto: per evitare i tempi più lunghi per il rimborso interno e la presentazione di garanzie, è più conveniente ove possibile utilizzare le nuove modalità di rimborso (art. 38-bis2 o 38-ter): necessità per i soggetti non residenti di modificare consolidati flussi operativi e gestionali; rischio che gli operatori non residenti a parità di condizioni - si rivolgano a terzisti di altri Stati membri in cui possono compensare il credito IVA con l imposta esigibile, evitando la necessità del rimborso. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 7

8 Effetti sugli adempimenti: status committente Per la corretta applicazione del criterio di territorialità, cruciale determinare lo status del committente della prestazione di servizi. COM(2009)0672 del 17 dicembre 2009: proposta di regolamento del Consiglio recante disposizioni di attuazione della direttiva 2006/112/CE. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 8

9 Effetti sugli adempimenti: status committente Art. 21, co. 2: si considera che il prestatore abbia agito in buona fede nel determinare che il destinatario stabilito nella Comunità sia un soggetto passivo se ha soddisfatto tutti i requisiti seguenti: a) ha accertato che il destinatario è un soggetto passivo tramite il numero di identificazione IVA comunicato gli dal destinatario stesso o mediante qualsiasi altra prova attestante che il destinatario è un soggetto passivo o una persona giuridica non soggetto passivo identificata ai fini dell IVA; b) ha ottenuto conferma della validità di detto numero di identificazione IVA o di altra prova fornita dal destinatario; c) ha effettuato una verifica di ampiezza ragionevole dell esattezza delle informazioni fornite dal destinatario applicando le procedure di sicurezza esistenti. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 9

10 Effetti sugli adempimenti: status committente Problema pratico: committente stabilito in altro Stato membro che esercita effettivamente attività economica, ma non dispone di partita IVA, in virtù di particolari regimi agevolativi. Si privilegia l aspetto sostanziale o quello formale? Spunto di carattere più generale: regolamento comunitario utile quale interpretazione autentica della disciplina comunitaria, ma rischio di previsioni difformi dalle norme di recepimento degli Stati membri (es. art. 23 della bozza di regolamento). Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 10

11 Effetti sugli adempimenti: status committente Art. 21, co. 3: si considera che il prestatore abbia agito in buona fede nel determinare che il destinatario stabilito al di fuori della Comunità sia un soggetto passivo se ha ottenuto un certificato, ove esista già, rilasciato dalle autorità fiscali competenti per il destinatario attestante che questi svolge un attività economica ( ) o che ha rispettato tutti o alcuni dei requisiti seguenti: a) dispone del numero IVA o di un numero analogo attribuito al destinatario dal paese di stabilimento dello stesso e utilizzato per identificare le imprese; b) dispone di estratti stampati provenienti dal sito internet delle autorità fiscali competenti per il destinatario che ne confermano lo status di soggetto passivo; c) è in possesso dell ordinativo del destinatario recante il suo indirizzo commerciale e il numero di registrazione commerciale; d) dispone di prove provenienti dal sito internet del destinatario attestanti che questi svolge un attività economica. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 11

12 Effetti sugli adempimenti: status committente Conseguenze pratiche: complessità nella predisposizione di una adeguata procedura interna volta ad appurare l esistenza di tutti i requisiti indicati; la richiesta della documentazione indicata (in particolare stampati o estratti provenienti dalle autorità fiscali del Paesi di stabilimento), può incidere specie nei rapporti con clienti consolidati sugli ordinari rapporti commerciali. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 12

13 Effetti sugli adempimenti: elenchi riepilogativi servizi Considerazione preliminare: la base giuridica comunitaria a supporto dell obbligo di presentare gli elenchi riepilogativi delle prestazioni di servizi acquisite: art. 268, Dir. 2006/112/CE: gli Stati membri hanno la facoltà di istituire elenchi riepilogativi degli acquisti intracomunitari, limitatamente ai beni acquisiti; secondo la relazione allo schema di decreto legislativo di recepimento del 18 gennaio 2010 la norma comunitaria di riferimento è l art. 273, Dir. 2006/112/CE. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 13

14 Effetti sugli adempimenti: elenchi riepilogativi servizi Art. 273, dir. 2006/112/CE: consente agli Stati membri di stabilire altri obblighi che essi ritengono necessari ad assicurare l esatta riscossione dell IVA e ad evitare l evasione nel rispetto del principio di parità di trattamento delle operazioni interne e delle operazioni effettuate tra Stati membri da soggetti passivi; a condizione che i maggiori obblighi non diano luogo a formalità connesse con il passaggio di frontiera. L esistenza della prima condizione appare dubbia. Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 14

15 Effetti sugli adempimenti: elenchi riepilogativi servizi Criticità: numerosità delle informazioni richieste (molte non alimentano le banche dati VIES) e quindi difficoltà di compilazione (specie nei primi mesi): maggiori costi di compliance; aumento della possibilità di subire sanzioni (fatta salva la possibilità di sanatoria entro il 20 luglio 2010). Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 15

16 Grazie! Raffaele Corso Confindustria Area FFW Fisco, Finanza, Welfare Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele Corso FFW - Confindustria 16

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