Risultati della Ricerca

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1 Titolo Prove di meccanizzazione della raccolta e della potatura Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Le prove sono state svolte presso aziende e campi sperimentali siti in Campania, Sardegna ed Umbria. I risultati acquisiti con la potatura con barre a dischi ruotanti dimostrano che i succhioni vanno prontamente eliminati e deve rimanere dopo la potatura una buona quantità di chioma superiore al 50% perché su questa si sviluppi la vegetazione capace di produrre rami fruttiferi. La sperimentazione ha dimostrato che con la potatura meccanica è possibile riportare i volumi delle piante a quelli ottimali per l'impianto e che una eventuale forte riduzione della chioma con la applicazione del topping più hedging può risultare utile per una migliore ricostituzione della forma di allevamento, ma ritarda la ripresa produttiva. Con il topping e la eliminazione dei succhioni si ottiene una produttività del lavoro di circa 40 piante/ora per operatore, con l'aggiunta dell'hedging si arriva a circa 30 piante/ora, cioè un valore 3-4 volte superiore a quello con agevolatori. La meccanizzazione della potatura può essere considerata una interessante opportunità, da migliorare, con l'obiettivo di poter eseguire tagli anche di buon diametro e con una opportuna integrazione con quella agevolata in uno schema di coltivazione dell'olivo altamente meccanizzato. Sono stati eseguiti rilievi sulla trasmissione delle vibrazioni nella pianta in funzione della frequenza e delle direzioni x, y, z e su piante con diversa inclinazione delle branche e su branche di 4 5 ordine; almeno su due assi deve arrivare una accelerazione superiore a ms-2 per ottenere nelle cime e nei rami fruttiferi la caduta dei frutti per il 90-95%. Una prima esigenza per ridurre i costi di produzione è la disponibilità di oliveti che esprimono una produzione elevata, quindi debbono essere efficienti per età, dislocazione ed ottimizzazione delle tecniche colturali. Poi debbono essere fortemente meccanizzati, specie per la raccolta. I vibratori di tronco con ombrello rovescio hanno mostrato una elevata efficienza ed elevata produttività del lavoro su piante con produzione di 7-20 kg, piante tendenzialmente giovani (8-40/50 anni) con volume di chioma fino a 40m3, tronco libero per 1,0-1,2 m. Hanno mostrato una larga adattabilità per gran parte delle varietà e debbono essere impiegati durante il periodo ottimale di raccolta. Per gli impianti superintensivi sono impiegate le scavallatrici derivate dalle vendemmiatrici con capacità di raccolta di 1 ettaro in 3-4 ore. Hanno bisogno di chiome con altezza massima di 2,5-3,0 m e larghezza di m 1,0-1,5. Hanno mostrato buoni risultati principalmente con le varietà Arbequina e Arbosana.La tendenza mondiale è quella di integrare queste due tipologie di impianti per valorizzare la qualità dell'olio delle varietà tradizionali con gli impianti intensivi e le alte e precoci produzioni degli impianti superintensivi. Ciò comporta limitati rischi nei confronti di una scelta univoca, permette una adattabilità agli ambienti di coltivazione e l'inserimento sul mercato con una solida indicazione di qualità del prodotto. Pertanto per ridurre i costi di produzione ed adottare la meccanizzazione su larga scala è necessario adattare gli impianti alle macchine più efficienti e soprattutto procedere ad un graduale rinnovo di una buona parte della olivicoltura che presenta vincoli strutturali. Quindi il rinnovo degli impianti va effettuato secondo le due seguenti soluzioni: 1. Oliveti intensivi con circa 300 piante/ha, con varietà tradizionali, raccolta con vibratori di tronco ed intercettatore ad ombrello rovescio. 2. Oliveti superintensivi con 1600 piante/ha. Solo poche varietà sono disponibili. La raccolta viene effettuata con scavallatrici. E' necessario inoltre ottimizzare tutto il processo produttivo e l'intera filiera olivicola. Il risultato è trasferibile e le soluzioni ottenute possono essere previste dai piani regionali di sviluppo e costituire un obiettivo strategico di piani nazionali olivicoli. 1/5

2 Responsabile del risultato Agostino Tombesi, () Tel.: 075/ Anno 2010 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO OLIVICOLO-OLEARIO Comparto olivicolo-oleario in generale Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: PARTICOLARI CATEGORIE DI PRODOTTI IN GENERALE Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi in generale STRUTTURE, IMPIANTI, MACCHINARI E ATTREZZATURE Strutture, impianti, macchinari e attrezzature STRUTTURE, IMPIANTI, MACCHINARI E ATTREZZATURE Parole chiave macchine raccoglitrici Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di processo Aree interessate Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Puglia 2/5

3 Sardegna Sicilia Toscana Umbria Veneto Impatto dal punto di vista tecnico ottimizzazione tecniche produttive Impatto dal punto di vista socioeconomico diminuzione lavoro Impatto dal punto di vista ambientale altro Presupposti di contesto impianti/attrezzatura/laboratori specifici personale specializzato Soggetti istituzionali da coinvolgere Assessorati agricoltura, ambiente, ricerca Servizi sviluppo agricolo Organizzazioni di produttori Potenziali utilizzatori Divulgatori Tecnici agricoli Imprenditori agricoli singoli e associati Modalità di diffusione altro Pubblicazioni De Simone, G.; Tombesi, A. (2007): Influenza delle caratteristiche strutturali della pianta di olivo 3/5

4 sulle rese di raccolta con l uso di vibratori di tronco, Vol. p Di Vaio, C.; Marra, L.; Duella De Rosa, M.; Tombesi, A. (2006): Risultati della raccolta meccanica delle olive con scuotitore intercettatore in Campania, Vol. p Di Vaio, C.; Marra, L.; Dumella De Rosa, M.; Tombesi, A. (2007): Scuotitore con ombrello per una raccolta DOP, Vol. p Farinelli, D.; Boco, M.; Ruffolo, M.; Tombesi, A. (2006): Ottimizzazione del periodo di raccolta per aspetti agronomici, meccanici e di qualità dell olio, Vol. p Farinelli, D.; Boco, M.; Tombesi, A. (2006): Results of four years of observations on self-sterility behaviour of several Olive cultivars and significance of cross-pollination, Vol. 1 p Farinelli, D.; Ruffolo, M.; Novelli, A.; Boco, M.; Tombesi, A. (2007): Valutazione agronomica di olivi ad alta densità (1000 p/ha) con differenti forme di allevamento e varietà, Vol. p Farinelli, D.; Ruffolo, M.; Boco, M.; Tombesi, A. (2009): Yeld efficiency and mechanical harvesting with trunk shaker of some international olive cultivar, Vol. p. p. 208 Tombesi, A. (2006): Planting systems, canopy management and mechanical harvesting..., Vol. p Di Vaio, C.; Dumella, M.; Rizzitelli, I. (2007): Benevento, raccolta dop con lo scuotitore ad ombrello, Vol. p Ruffolo, M.; Tombesi, A.; De Simone, G. (2008): Incremento delle rese di raccolta con potatura di adattamento ai vibratori di tronco, Vol. 1 p Di Vaio, C.; Dumella De Rosa, M.; Rizzitelli, I.; Tombesi, A. (2008): Raccolta meccanica delle olive con scuotitore ad ombrello intercettatore delle cultivar beneventane ortice e ortolana, Vol. 1 p Farinelli, D.; Sànchez Martìnez, R.; Ruffolo, M.; Tombesi, A. (2008): Meccanizzazione della raccolta di alcune varietà di olivo da mensa, Vol. 1 p Tombesi, A.; Guarella, P.; Di Vaio, C.; Toscano, P. (2008): Innovazioni nella meccanizzazione della raccolta e della potatura e ristrutturazione degli impianti olivicoli, Vol. 1 p Tombesi, A.; Farinelli, D.; Ruffolo, M.; Sforna, A. (2008): First results of olive mechanical pruning, Vol. p. p. 240 Ruffolo, M.; Farinelli, D.; Tombesi, A. (2008): Meccanizzazione della potatura dell' olivo, Vol. 1 p Tombesi, A.; Farinelli, D.; Ruffolo, M. (2008): Work productivity of teams with different pruning tools in olive, Vol. p. p. 309 _ Progetto / Ricerca di riferimento Titolo del progetto Ricerca ed innovazione per l'olivicoltura meridionale - RIOM Coordinatore del progetto 4/5

5 Enzo Perri C/da Li Rocchi Vermicelli, RENDE () Tel.: Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Gli obiettivi generali del progetto sono i seguenti: - caratterizzazione del germoplasma olivicolo delle sei regioni dell obiettivo uno; - miglioramento genetico e sanitario di ecotipi di germoplasma di olivo di interesse dell Italia meridionale per produrre accessioni da avviare alla certificazione volontaria; - studio e valorizzazione della biodiversità dell olivo; - caratterizzazione, valorizzazione e miglioramento quali-quantitativo delle produzioni olivicole (olio e olive da mensa); - sviluppo di strategie, agronomiche e tecnologiche, per la riduzione dei costi di produzione; - sviluppo di sistemi di produzione olivicolo-oleari sostenibili per l ambiente; - sviluppo di innovazioni in alcune tecniche colturali (gestione del suolo, nutrizione delle piante, difesa fitosanitaria, ecc.) finalizzate ad incrementi quantitativi e qualitativi della produzione; - analisi di mercato ed analisi economica della filiera; - riduzione dell impatto ambientale dei sottoprodotti dell industria olearia; - maggiore sicurezza alimentare a tutela della salute del consumatore; - studiare e promuovere lo sviluppo delle imprese olivicole multifunzionali per lo sviluppo rurale, in accordo con la nuova politica agricola comune; - sviluppare nuovi modelli di rinnovamento e ristrutturazione degli impianti olivicoli; - studiare le proprietà salutistico-nutrizionali delle olive e degli oli; - studiare le caratteristiche di tipicità degli oli di oliva e sviluppare tecniche per la loro rintracciabilità, anche con l ausilio della Spettroscopia di Risonanza Magnetica. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Università degli Studi di Perugia Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 5/5