Disciplina dell offerta formativa regionale integrativa

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1 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Direzione Generale per le Politiche per l Orientamento e la Formazione Disciplina dell offerta formativa regionale integrativa nell ambito del contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere finalizzata all acquisizione delle competenze di base e trasversali (ai sensi dell art.4, comma 3 del decreto legislativo 14 settembre 2011, n.167 Testo Unico dell Apprendistato, a norma dell articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 200, n.247 e del Protocollo d Intesa per l apprendistato professionalizzante del 3 maggio 2012) Allegato alla determina dirigenziale n /3335 F.P. del 07/06/2012 1

2 I. Definizione della formazione di base e trasversale La formazione di base e trasversale è finalizzata all acquisizione delle competenze basilari che ogni lavoratore deve possedere, qualunque sia il settore in cui presta la sua opera. Essa deve quindi fornire gli strumenti-base per orientarsi ed inserirsi nei contesti lavorativi, dai più elementari ai più complessi. In particolare, le competenze di base sono quelle necessarie all esercizio della cittadinanza attiva che, nell'ambito di una determinata cultura educativa/formativa e del lavoro espressa dai soggetti sociali e istituzionali interessati, sono considerate essenziali, per favorire sia l'accesso alla formazione e al lavoro negli scenari emergenti sia lo sviluppo di un percorso individuale e professionale. Le competenze trasversali sono invece abilità di carattere generale, a largo spettro, relative ai processi di pensiero e cognizione, alle modalità di comportamento nei contesti sociali e di lavoro, alle modalità e capacità di riflettere e di usare strategie di apprendimento e di auto-correzione della condotta. Tali abilità connotano il modo di impostare e di regolare la personale esperienza di lavoro e si specificano ulteriormente e progressivamente nel corso dell apprendimento on the job e della storia lavorativa della persona, oltre la singola esperienza lavorativa. La formazione di base e trasversale deve : realizzarsi in un contesto strutturato ed organizzato realizzarsi mediante una specifica progettazione essere assistita da figure professionali in possesso di specifici requisiti produrre esiti verificabili e certificabili. 2

3 II. Articolazione del sistema regionale dell offerta formativa integrativa La Regione Sardegna disciplina il sistema dell offerta formativa regionale integrativa finalizzata all acquisizione delle competenze di base e trasversali ai sensi dell art.4, comma 3 del decreto legislativo 14 settembre 2011 n.167 Testo Unico dell Apprendistato (di seguito denominato brevemente TUA) e secondo quanto definito nel Protocollo d Intesa con le parti Sociali e Datoriali sottoscritto il 3 maggio La formazione di base e trasversale può essere erogata nelle modalità interna od esterna, come di seguito precisato: per formazione di base e trasversale interna si intende quella regolamentata dalla Regione Sardegna, gestita e finanziata dall impresa, realizzabile nella stessa impresa o nell ambito di uno stesso gruppo d imprese, sulla base di progetti comuni e quando sussistano condizioni oggettive di condivisione di spazi e di attività, ferma restando l esclusione dell utilizzo dell istituto del distacco o del comando dell apprendista. per formazione di base e trasversale esterna si intende l offerta formativa integrativa regolamentata e finanziata dalla Regione, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, secondo quanto previsto dall art.4, comma 3, del Testo Unico. La formazione di base e trasversale esterna è indirizzata alle imprese sarde che assumono apprendisti. La Regione definisce, anche in relazione all entità delle risorse disponibili, criteri di priorità per l accesso delle imprese all offerta formativa pubblica integrativa. L offerta formativa pubblica è prioritariamente indirizzata alle piccole e alle microimprese sarde con i seguenti requisiti: I. meno di 15 dipendenti; II. presenza di un tutor aziendale con percorso formativo attestato o certificato. 3

4 Le imprese accedono all offerta formativa regionale integrativa previa espressa richiesta, secondo le modalità che saranno successivamente precisate dall Amministrazione regionale. III. Durata, articolazione ed organizzazione dell offerta formativa regionale integrativa In linea generale il monte complessivo di 120 ore per la durata del triennio è articolato in moduli di 40 ore per ciascun anno di durata del contratto. Le attività relative alla seconda e terza annualità formativa possono essere anticipate e concluse nel primo anno formativo. In alternativa le 120 ore possono essere ripartite in 40 ore nella prima annualità ed in 80 nella seconda annualità. La durata, l articolazione e l organizzazione dell offerta formativa pubblica integrativa sono differenziate in relazione all età, al titolo di studio e alle competenze possedute dall apprendista, come di seguito dettagliato. Piano Formativo Individuale Il percorso di formazione nell apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere è realizzato sulla base del PFI, predisposto dal datore di lavoro in relazione al profilo professionale di riferimento come definito dai CCNL e secondo quanto disposto all art.2, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 14 settembre 2011, n.167. La formazione di base e trasversale integra e completa, nel percorso formativo dell apprendista, le competenze tecnico professionali e specialistiche di cui all art.4, comma 2 del decreto legislativo 14 settembre 2011, n.167. Modalità di erogazione della formazione di base e trasversale interna finalizzata all acquisizione delle competenze di base e trasversali La formazione interna finalizzata all acquisizione delle competenze di base e trasversali è svolta sotto la responsabilità delle imprese nel rispetto degli standard di formazione e di certificazione delle competenze acquisite dall apprendista, definiti dalla Regione nel presente atto e con provvedimenti successivi. 4

5 Il datore di lavoro, prima dell avvio della formazione di base e trasversale della prima annualità, comunica al Servizio della Governance della Formazione professionale dell Assessorato Regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, le modalità di erogazione della formazione trasversale e di base (interna), gli standard formativi di riferimento, la durata. Modalità di erogazione della formazione di base e trasversale esterna finalizzata all acquisizione delle competenze di base e trasversali L offerta formativa integrativa regionale è organizzata in un Catalogo regionale dei fornitori di attività e servizi relativi alla formazione di base e trasversale nell ambito del contratto di apprendistato professionalizzante ed è erogata da soggetti accreditati nel sistema regionale per la formazione continua. La Regione definisce le risorse per l offerta formativa regionale integrativa, i soggetti idonei e disponibili all erogazione delle attività formative di base e trasversali, nonché le disposizioni operative per la realizzazione delle azioni formative. L esito delle procedure sopra indicate costituisce l offerta formativa regionale integrativa per l apprendistato professionalizzante o di mestiere. IV. Standard formativi Le competenze di base e trasversali nell ambito del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere devono riferirsi ai seguenti standard: - standard minimi formativi delle competenze di base del terzo e del quarto anno dell Istruzione e Formazione professionale, di cui all allegato 4 dell Accordo approvato in Conferenza Stato - Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011 (Allegato A) - standard delle competenze chiave per l apprendimento permanente, di cui alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (Allegato B); 5

6 - standard minimi formativi relativi alle Competenze tecnico-professionali comuni di qualifica professionale (qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale) di cui all'allegato 3 dell Accordo approvato in Conferenza Stato - Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano il 29 aprile 2010 per la messa a regime del sistema di istruzione e formazione professionale (Allegato C); - lingua straniera: si assumono quali standard formativi minimi i risultati dell apprendimento stabiliti dal Quadro comune di riferimento per le lingue (QCER,2001) Allegato D e quelli definiti nella specifica competenza chiave per l apprendimento permanente (2. Comunicazione nelle lingue straniere) Allegato B; - informatica: si assumono quali standard formativi i risultati dell apprendimento stabiliti dall ECDL (vd. e quelli definiti nella specifica competenza chiave per l apprendimento permanente (4. Competenza Digitale) Allegato B. V. Attestazione e certificazione Le modalità di certificazione delle competenze e di riconoscimento dei crediti formativi acquisiti al termine del percorso formativo oppure in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro, nonché le modalità per la registrazione nel libretto formativo della formazione effettuata e della qualifica conseguita e le modalità per il conseguimento della qualifica professionale saranno disciplinate dalla Regione con atto successivo specifico, previo accordo con le parti sociali e datoriali firmatarie del Protocollo d Intesa del 3 maggio Nelle more della definizione degli atti sopra specificati, l esito della formazione di base trasversale interna all azienda è registrato sul modello Attestato di frequenza. Attestato di frequenza Al termine del percorso della formazione di base e trasversale, l Agenzia Formativa oppure l impresa (nel caso di formazione di base e trasversale interna) rilascia all apprendista un attestato di frequenza, secondo il modello di cui all allegato E. 6

7 L attestazione di frequenza è predisposta per ciascun anno di formazione e rilasciata all apprendista che abbia frequentato almeno l 80% del monte ore complessivo definito di formazione di base e trasversale. Certificazione e registrazione delle competenze Gli esiti, in termini di risultati di apprendimento, dell attività formativa erogata dalle aziende devono essere certificabili. La certificazione delle competenze e la successiva registrazione delle stesse nel libretto Formativo del Cittadino dovranno essere attuate secondo le modalità in corso di definizione da parte della Regione Sardegna e tenuto conto di quanto previsto dall art.6 del TUA. Nelle more dell istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Repertorio delle professioni di cui all'art.6, comma 3 del TUA, le competenze acquisite dall apprendista per poter essere certificate devono essere correlabili alle competenze di base e trasversali come definite nel paragrafo precedente del presente documento. Riconoscimento dei crediti formativi in ingresso Per credito formativo si intende il valore attribuito ai risultati dell apprendimento conseguiti da un individuo, che può essere riconosciuto, in ambito di formazione per l'apprendistato, ai fini della personalizzazione del percorso formativo. Le competenze e le conoscenze di base e trasversali acquisite attraverso percorsi di studio e professionali sono riconosciute come crediti formativi, secondo quanto di seguito precisato. - per i soggetti in possesso di una qualifica o di un diploma conseguiti all interno dell offerta regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) o di una qualifica conseguita nell ambito del sistema regionale di formazione professionale, per quelli in possesso di un diploma di laurea, purchè tali titoli e/o qualifiche siano coerenti alle funzioni/mansioni assegnate all apprendista, la formazione di base e trasversale è differenziabile nei contenuti e nella durata. Per i contenuti (vd. il paragrafo VII. Conoscenze ed abilità della formazione di base e trasversale ) è possibile modulare il percorso privilegiando alcune materie piuttosto che 7

8 altre, vale a dire che i moduli possono essere indirizzati verso un unica competenza di natura informatica o linguistica, qualora il percorso formativo sia finalizzato al conseguimento delle attestazioni di certificazione di tali competenze, quali ad esempio l ECDL (European Computer Driving Licence) oppure l ELP (European Language Portfolio). Per la durata è possibile una riduzione del monte ore complessivo. In ogni caso il monte ore complessivo della formazione di base e trasversale deve essere di almeno 40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea di primo livello o di laurea magistrale; di almeno 80 ore per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola media superiore od attestato di qualifica professionale o di diploma professionale. La riduzione del numero di ore definite per la formazione di base e trasversale è prevista anche per gli apprendisti che abbiano già completato, in precedenti rapporti di apprendistato, uno o più moduli formativi e che siano in grado di documentarne l effettiva frequenza, a condizione che nella prima annualità del nuovo rapporto di apprendistato siano realizzate almeno 40 ore. Per i soggetti in possesso del solo titolo di licenza di scuola elementare, licenza media inferiore e per quelli con obbligo d istruzione assolto la formazione di base deve rappresentare almeno il 60% dell intero percorso formativo; la durata complessiva della formazione di base e trasversale deve essere di 120 ore nel triennio. Le competenze e le conoscenze di base e trasversali acquisite attraverso l'attività formativa nel corso di precedenti contratti di apprendistato, purchè attestate, sono riconosciute come crediti formativi. In questo caso, qualora l apprendista sia in possesso di un attestazione relativa alla realizzazione di un percorso formativo dedicato all acquisizione di competenze di base e trasversali per un monte ore pari a 120, non è obbligatoria la frequenza alla formazione di base e trasversale nell ambito del nuovo contratto di apprendistato professionalizzante. Per gli apprendisti che svolgono la propria attività in cicli stagionali le modalità di realizzazione della formazione di base e trasversale andranno definite di concerto con la contrattazione collettiva. 8

9 VI. Abilità e conoscenze della formazione di base e trasversale ACCOGLIENZA La fase di accoglienza dell apprendista coincide con l inserimento in azienda dell apprendista. Prevede la valutazione del livello d ingresso del giovane (conoscenze e competenze), la definizione del patto formativo e la sottoscrizione del Piano Formativo Individuale OBIETTIVI Effettuare l autovalutazione delle competenze possedute e dei fabbisogni formativi Conoscere e condividere gli obiettivi e i contenuti dell attività formativa PRIMA ANNUALITA E SUCCESSIVE Modulo Competenze trasversali (base o avanzato) Modulo Competenze di base (del terzo e del quarto anno dell Istruzione e Formazione Professionale) (vd. allegato A) Modulo Lingua straniera (base o intermedio o avanzato) Modulo Informatica (base o avanzato) Modulo Aree tematiche previste nei CCNL e/o derivanti da specifiche esigenze di settore. 9

10 MODULO COMPETENZE TRASVERSALI BASE Essere in grado di: assumere attivamente il proprio ruolo di apprendista, identificando i principali elementi organizzativi e gestionali dell impresa, funzionali ad un proficuo inserimento nel contesto lavorativo. Abilità 1. Conoscere i principi e le modalità di organizzazione del lavoro nell impresa - conoscere i principali elementi economici e commerciali dell impresa: le condizioni e i fattori di redditività dell impresa (produttività, efficacia, efficienza) - conoscere il contesto di riferimento di un impresa (forniture,reti,mercato,moneta europea) - sviluppare competenze imprenditive e di autoimprenditorialità anche in forma associata. 2. Interpretare le linee fondamentali di disciplina legislativa del rapporto di lavoro riconoscere i diritti ed i doveri del datore e del prestatore di lavoro conoscere gli elementi che compongono la retribuzione ed il costo del lavoro distinguere gli elementi essenziali del contratto di apprendistato, anche in riferimento alle novità introdotte dal D. Lgs. 167/ Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l ambiente D.Lgs. 81/2008 Dispositivi di protezione individuale e collettiva 10

11 Metodi per l individuazione e il riconoscimento di situazioni di rischio Normativa ambientale e fattori di inquinamento Nozioni di primo soccorso Segnali di divieto e prescrizioni correlate 4. Valutare le competenze e le risorse personali, anche in relazione al lavoro e al ruolo professionale Comunicare efficacemente nel contesto di lavoro (comunicazione interna ed esterna) Analizzare e risolvere situazioni problematiche Definire la propria collocazione nell ambito di una struttura organizzativa. Conoscenze 1. Economia e organizzazione aziendale Il contesto aziendale di riferimento: fasi del processo produttivo, tecnologie utilizzate, caratteristiche strutturali dell azienda, organizzazione del lavoro, mercato di riferimento (clienti, fornitori, concorrenti ) 2. Disciplina del rapporto di lavoro I contratti nazionali e collettivi Tipologie contrattuali Il contratto di apprendistato: caratteristiche, riferimenti normativi I principali aspetti caratterizzanti la retribuzione Il Piano Formativo Individuale dell apprendista 3. Qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale Decreto Legislativo 81/2008 Dispositivi di protezione individuale e collettiva Metodi per l individuazione e il riconoscimento delle situazioni di rischio 11

12 Normativa ambientale e fattori di inquinamento Nozioni di primo soccorso Segnali di divieto e prescrizioni correlate 4. Comunicazione e competenze relazionali Gli stili comunicativi in ambito professionale I flussi informativi e comunicativi dell impresa La collaborazione all interno del gruppo di lavoro. 12

13 MODULO COMPETENZE TRASVERSALI AVANZATO Essere in grado di: sviluppare il proprio ruolo di apprendista, adeguando il comportamento professionale ai processi in atto dentro e fuori l azienda. Abilità 1. Individuare il sistema organizzativo e relazionale presente nella propria azienda, distinguendo tra rapporti formali e rapporti non formali Fornire una rappresentazione grafica della struttura organizzativa della propria azienda Collocare il proprio ruolo organizzativo all interno della struttura aziendale; Analizzare e descrivere il proprio ruolo professionale. 2. Leggere e interpretare la propria busta paga Riconoscere le imposte applicate sulla busta paga Individuare e consultare gli enti al servizio del lavoratore. 3. Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo ed interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa Applicare gli elementi base di un sistema per la gestione della qualità Applicare procedure ed istruzioni operative attinenti al sistema qualità previsti nella struttura organizzativa di appartenenza Utilizzare modelli,schemi o schede precostituiti di documentazione delle attività svolte e dei risultati ai fini dell implementazione del sistema qualità Impiegare metodi e tecniche di verifica del proprio operato e dei risultati intermedi e finali raggiunti 13

14 4. Relazionarsi efficacemente nel contesto lavorativo utilizzando differenti stili comunicativi Cooperare e collaborare all interno del gruppo di lavoro, assumendo adeguate modalità comportamentali Proporre idee innovative all interno del gruppo di lavoro Adottare nuovi stili comunicativi. Conoscenze 1. Economia e organizzazione aziendale La struttura organizzativa: modelli di rappresentazione I processi organizzativi: attività, ruoli Il ruolo professionale (criteri di analisi) 2. Disciplina del rapporto di lavoro La busta paga: contenuti e modalità di compilazione Le trattenute previdenziali e assistenziali Le trattenute fiscali L accesso ai servizi per l impiego L Ispettorato del lavoro Gli enti previdenziali e assicurativi I servizi di Incontro Domanda e Offerta 3. Qualità, sicurezza,igiene e salvaguardia ambientale Direttive e normative sulla qualità di settore Principi ed elementi base di un sistema di qualità Procedure attinenti al sistema di qualità 14

15 Strumenti e tecniche di monitoraggio delle attività e dei risultati raggiunti Strumenti informativi di implementazione del sistema qualità 4. Comunicazione e competenze relazionali Gli stili comunicativi in ambito professionale I flussi informativi e comunicativi dell impresa La collaborazione all interno del gruppo di lavoro 15

16 MODULO LINGUA STRANIERA E finalizzato all apprendimento di una lingua straniera (inglese, francese) oppure della lingua italiana, nel caso di giovani immigrati. La scelta del livello è coerente alle competenze in ingresso dell apprendista. Lingua inglese- livello elementare A1 Lingua inglese- livello intermedio B1 Lingua Inglese- livello avanzato C1 Lingua francese- livello elementare A1 Lingua francese- livello intermedio B1 Lingua francese-livello Avanzato C1 Lingua italiana per stranieri 16

17 MODULO INFORMATICA La scelta del livello è coerente alle competenze in ingresso dell apprendista. Informatica ECDL livello base Informatica- ECDL- Livello avanzato 17

18 VII. Formazione del Tutor aziendale La Regione favorisce il migliore rafforzamento della capacità formativa delle imprese, soprattutto delle piccole e delle microimprese e promuove il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze del tutor aziendale, attraverso la realizzazione delle seguenti azioni di sistema: - formazione e-learning dei tutor aziendali e realizzazione di una piattaforma dedicata; - creazione dell albo dei tutor aziendali con percorsi formativi attestati o certificati. - creazione dell albo dei maestri artigiani o di mestiere La formazione del tutor aziendale è obbligatoria per quelle imprese che intendano: - avvalersi dell offerta formativa regionale integrativa; - contribuire alla certificazione delle competenze dell apprendista. La Regione, previo accordo con le parti sociali e datoriali, definisce standard formativi e di certificazione della formazione dei tutor aziendali. La formazione al ruolo di tutor aziendale è finalizzata all acquisizione degli strumenti necessari a pianificare ed accompagnare i percorsi di apprendimento e di socializzazione lavorativa dell apprendista in azienda. In prima applicazione i contenuti formativi sono articolati nelle seguenti ADA (aree di attività), dettagliate nell allegato B al Protocollo d Intesa del 3 maggio 2012: Il contratto di apprendistato La formazione dell apprendista Il Piano Formativo Individuale Documentazione ed attestazione della formazione 18

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