COMUNE DI OSOPPO ANALISI SULLE INDUSTRIE VERIFICA DI COMPATIBILITÀ. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 11
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- Gabriele Ceccarelli
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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 1/b Data: 08/07/2013 COMUNE DI OSOPPO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 11 Elaborati approvati con Delibera del Consiglio comunale n.14 del Conferma di esecutività: Delibera della Giunta regionale n.1048 del su BUR n.96 del ANALISI SULLE INDUSTRIE VERIFICA DI COMPATIBILITÀ Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, Udine Tel. e Fax rollo_marcello@libero.it
2 VERIFICA DI COMPATIBILITÀ URBANISTICA E AMBIENTALE DI SUPPORTO ALLE ZONE D ai sensi della Circolare 3/90 1. PREMESSA La verifica in oggetto consente di valutare la correlazione potenziale tra le aree individuate per gli insediamenti produttivi industriali e artigianali e l ambiente, considerato nelle sue varie componenti, riferita ad un insieme di requisiti che l attività produttiva e l area di pertinenza devono garantire nei confronti del contesto e nell utilizzazione delle risorse naturali, segnalando gli eventuali interventi necessari per l ottimizzazione dell inserimento insediativo dal punto di vista urbanistico e paesaggistico. La verifica di compatibilità urbanistica e ambientale è stata effettuata seguendo i criteri illustrati nella circolare della Presidenza della Giunta Regionale n 3 del Criteri per la pianificazione urbanistica comunale degli insediamenti industriali e artigianali. 2. SITUAZIONE DI FATTO Sul territorio comunale di Osoppo esistono due aree produttive organizzate definite rispettivamente come Zona D1 Industriale e artigianale di interesse regionale - che comprende l ambito territoriale ubicato in località Rivoli di Osoppo, lungo la S.R. 463, individuato come Zona industriale programmatica nello schema di assetto territoriale del PUR e che coinvolge anche i territori dei Comuni di Buja e Gemona e come Zona D3.1 - Industriale e artigianale di interesse comunale che interessa l ambito esistente lungo la s.p. 63, a sud dell'abitato di Pineta, già quasi completamente saturato; oltre a quelle citate, sono presenti diverse realtà puntuali, per lo più commiste con la residenza, destinate ad attività artigianali o piccolo industriali, classificate a seconda delle caratteristiche tipologicoinsediative, rispettivamente in: Zona D3.2 Insediamenti industriali e artigianali singoli esistenti Zona D3.3 - Attività di lavorazione di inerti 3. LA VARIANTE La Variante ha confermato in toto l assetto zonizzativo attuale relativo agli insediamenti industriali e artigianali singoli esistenti (Zona D3.2) ed all attività di lavorazione di inerti (Zona D3.3), mentre ha ritenuto di conglobare all interno della Zona programmatica D1 il tronco ferroviario di connessione con lo scalo della zona industriale stessa oltre a prevedere un modesto ampliamento della Zona di interesse comunale a sud di Pineta (Zona D3.1), al fine di favorire l insediamento di una nuova attività. Per questo settore, quindi, non sono intervenute situazioni tali da rendere necessarie sostanziali trasformazioni. Oltretutto, per la Zona D1 è stata effettuata la verifica in argomento in occasione della recente Variante n.7, la cui procedura non si è ancora conclusa. La stessa verifica ha avuto esito positivo, riconosciuto anche dalla Regione, ma la variante citata non ha ancora concluso l iter approvativo per motivi legati alla compensazione per l utilizzo dei prati stabili. Pertanto, ai fini della verifica di compatibilità, sono stati presi in considerazione, oltre alla zona di interesse comunale, gli insediamenti singoli esistenti che, frammisti ad altre e prevalenti destinazioni urbanistiche, potrebbero presentare situazioni conflittuali sotto il profilo ambientale ed urbanistico, rispetto alle attività ricadenti in aree organizzate ed appositamente a ciò destinate. Pagina 2 di 7
3 Si tratta, tuttavia, di attività storicamente presenti sul territorio e già oggetto di positiva verifica nell ambito di precedenti varianti. Dal momento che le condizioni originariamente valutate e verificate non sono modificate, si ritiene di confermare i positivi esiti riscontrati in sede delle varianti stesse. Di seguito si riportano, pertanto, le valutazioni formulate precedentemente. Insediamento industriale e artigianale di interesse comunale Zona D3.1 (cfr. con allegato grafico) Esso comprende le seguenti Ditte: DENOMINAZIONE DITTA SETTORE ATTIVITA 1 CI.ELLE.CI s.r.l. Impresa Costruzioni Stradali (impianto di frantumazione inerti) 2 STASIM TECNICA s.r.l Carpenteria in ferro 3 AUTOTRASPORTI COLLINASSI Autotrasporti D.&G. AUTOMAZIONI S.r.l. Produzione quadri elettrici 4 GHIAIE BETON s.p.a Magazzino ed uffici ditta lavorazione inerti e trasporto calcestruzzi. 5 EDILPASCOLO s.n.c. Impresa Edile (Magazzino) 6 CALLIGARO GIANNI s.r.l. Stampaggi termoplastici e costruzione stampi 7 DAL-CO s.n.c. Officina meccanica (tornitura e fresatura) 8 FADI LUCIANO Impresa Edile Stradale 9 SAL. CAR s.n.c. Carpenteria in ferro 10 EASY MEC s.r.l. Lavorazioni meccaniche (tornitura e fresatura) 11 C.M.G. di Codutti Marilena Traslochi e trasporti; 12 METALLAMP s.n.c. Produzione impianti di refrigerazione; 13 LENARDUZZI DANIELE Impresa edile; 14 SANGOI DINO Falegnameria; 15 VENTURINI GIANPIERO Officina meccanica (tornitura e fresatura); 16 Ex Rent s.r.l. Officina manutenzione carrelli sollevatori 17 CARROZZERIA DREUSSI & C. s.n.c. Autocarrozzeria 18 PINETA NOLEGGI s.r.l. Noleggi di tendoni per manifestazioni Pagina 3 di 7
4 Insediamenti singoli esistenti Zona D3.2 La Variante ha ritenuto di confermare sia l assetto zonizzativo attuale, ammettendone il consolidamento, sia quello normativo. Essi riguardano: DENOMINAZIONE DITTA SETTORE ATTIVITÀ CLASSIFICAZIONE URBANISTICA 1 FALEGNAMERIA ROSSI E Zona D3.2 - Nord Pineta Falegnameria e traslochi TRASLOCHI 2 S.I.A.T. s.p.a. Trafilati e laminati a Zona D3.2 - Sud Pineta freddofreddo 3 LEDRA PLASTIC s.p.a. Fabbrica giocattoli Zona D3.2 - Osoppo 4 POLESEL & C. SPEDIZIONI s.r.l. Trasporti Spedizioni - Sdoganamenti Zona D3.2 - Pineta Attività di lavorazione di inerti Zona D3.3 La Variante ha ritenuto di confermare sia l assetto zonizzativo attuale, ammettendone il consolidamento, sia quello normativo. Essa riguarda: DENOMINAZIONE DITTA SETTORE ATTIVITA 5 GHIAIE BETON s.p.a. Lavorazione, produzione e vendita di inerti CLASSIFICAZIONE URBANISTICA Zona D3.3 Osoppo 4. GIUDIZIO DI COMPATIBILITA AMBIENTALE E URBANISTICA Le tabelle sopra riportate mostrano quanto sia limitata la presenza di aziende al di fuori della Zona D1; inoltre le tipologie produttive, unitamente alla localizzazione, non creano particolari conflitti di carattere urbanistico, ambientale e/o paesaggistico con il territorio circostante. Pertanto, esaminata la situazione complessiva delle aree, alla luce di quanto emerso e dalle prescrizioni fornite dal P.R.G.C., è riconosciuta la compatibilità di dette zone in base alle seguenti considerazioni: 1. I siti in esame sono pianeggianti, il tipo di substrato pedologico (ghiaioso) risulta sostanzialmente uniforme ed equilibrato nelle componenti granulometriche; la permeabilità dei litotipi superficiali è elevata. 2. Le zone sono scevre di pericolosità naturali: non risultano interessate da fenomeni esondativi, allagamenti, problematiche di carattere geostatico. 3. La falda freatica si trova ad una minima profondità dal p.c. e la composizione stratigraficogeologica dei terreni è costituita da uno strato superiore di circa 30 m di ghiaie riposte su un banco limo-argilloso di una ventina di metri. Non sussistendo in superficie livelli impermeabili è evidente che essa è vulnerabile nei riguardi di qualsiasi infiltrazione inquinante. Per tali motivi tutte le acque sono raccolte e canalizzate verso le aree di smaltimento. Pagina 4 di 7
5 4. L eterogeneità granulometrica dei terreni porta ad escludere fenomeni di liquefazione in caso di eventi sismici. 5. Le zone sono già servite da un sistema viario e non necessitano di altri collegamenti con la rete stradale principale. 6. Le aree contermini sono sostanzialmente infrastrutturate. 7. Il regime del vento è dominato dalla prevalenza di direzioni comprese nei quadranti settentrionali, facilitando in tal modo la dispersione delle emissioni in atmosfera, laddove presenti. 8. Le aree non sono direttamente interessate da vincoli o tutele di interesse storico e ambientale. 9. In generale le indicazioni fornite dal P.R.G.C. circa i limiti di accettabilità delle imprese e l adeguamento agli standard antinquinamento forniscono una ulteriore garanzia alla salvaguardia dell ambiente. Inoltre la Variante favorisce l inserimento ambientale degli insediamenti dettando normative specifiche sugli accorgimenti da applicare nella sistemazione delle aree di pertinenza dei singoli lotti, con particolare attenzione alle sistemazioni a verde, alle aree riservate allo stoccaggio dei rifiuti e alle fasce arborate, che diventano obbligatorie lungo i confini. Pagina 5 di 7
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