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1 COMUNE DI SAUZE D OULX PROVINCIA DI TORINO REALIZZAZIONE DI ELISUPERFICIE H 24 POLIFUNZIONALE RELAZIONE DESCRITTIVA N file 74.13_0_0_D_T_CC_001.1 Marzo 2005 Marinoni ing. Pierangelo Pagina 1 di 5

2 1. Riferimento normativo La norma italiana attualmente per le elisuperfici è data da: DM 8/8/2003 pubblicato sulla G.U. DEL 23/12/2004 ed in vigore dal20/06/2004, contenente il regolamento di attuazione della legge Gex n 518 del 2/4/68. Atto di indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 36T del 24/05/2002 (Relativa alle elisuperfici munite di segnaletica adibite a Trasporto Pubblico Passeggeri, elisoccorso, elisuperfici asservite a Comunità Isolate per le quali è richiesta l applicazione della normativa ICAO, Annesso 14 volume 2 - Eliporti) Atto di indirizzo 115T del 16/11/1999 del Ministro dei Trasporti e della Navigazione (equiparazione degli aeromobili adibiti al servizio pubblico di eliambulanza ai velivoli di stato; tale equiparazione è illustrata nella nota 2479 del 12/07/2001 e 585 del 26/02/2001 del Dipartimento Sicurezza di ENAC che limita tale prerogativa al servizio primario elisuperfici non munite di segnaletica e quindi occasionali) In tali atti viene comunque ribadita l applicazione delle JAR OPS 3 e della circolare 41/23100 della DGAC e del DOC 8168 per queste operazioni. Norme operative per servizio medico di emergenza con elicotteri - regolamento ENAC 2 edizione 2-01/03/2004 Circolare ENAC serie OPV n 18 a chiarimento del Regolamento HEMS di cui sopra La normativa internazionale è data dal ICAO - Annesso 14 -vol. II Eliporti ICAO - Doc An/903 - Manuale dell elistazione FAA - Advisory Circular n 91-32B del 6/2/97, n 91/36C del 10/19/84 Per quanto riguarda la normativa attinente alle operazioni di volo è necessario considerare: JAR-OPS 3 in vigore in Italia dal 1/10/2003 Circolari FAA A e FAA 150/5390-2A del 1/20/94 Circolari M3/97 e del 17/1/96 del Servizio Navigazione Aerea della DGAC ora ENAC. Il manuale ICAO -Procedure di volo -voll. 1 e 2 Circolare NPA OPS 31del 1/12/2002 Circolare 41/1528/E.O. del 18/02/2000 sul VFR notturno Per quanto attiene la sicurezza si deve fare riferimento al DPR 547, alle successive integrazioni, nonché alla legge 626 del 19/4/94 al DLgs 494 del 14/8/96 e s.m.e i. Come normativa antincendio DM 121 del 2/4/90 integrato dal DL 4/10/96- art. 7 - convertito in legge n 611 del 4/12/96 2. Descrizione generale Marinoni ing. Pierangelo Pagina 2 di 5

3 L area deve ospitare una elisuperficie gestita polifunzionale ma in prevalenza per elisoccorso e soccorso alpino Il servizio di elisoccorso comprende l HEMS ed il SAR L HEMS consente l assistenza medica sul luogo stesso dell emergenza, con il trasporto rapido di personale sanitario, equipaggiamenti, infortunati, attrezzature e materiale sanitario. Il SAR consente di soccorrere persone in imminente pericolo o ferite in montagna. L intervento proposto consiste nella realizzazione di strutture verticali ed orizzontali La struttura verticale Viene realizzata una Centrale tecnologica interrata divisa in tre locali: Centrale Termica Centrale antincendio Locale quadri elettrici Superficie coperta 40 mq 2.2 Le infrastrutture orizzontali Le infrastrutture orizzontali comprendono: - la piazzola di atterraggio e decollo per operazioni diurne e notturne - il piazzale di parcheggio degli elicotteri in grado di ospitare due elicotteri - il parcheggio auto - la viabilità interna - un punto di decollo decentrato per operazioni con elicotteri non certificati in CAT.A 3. I criteri della scelta La collocazione della piazzola è condizionata dalla disponibilità di aree, dalla urbanizzazione limitrofa e dalla conseguente situazione ostacoli. L esame del sito viene condotto tenendo conto non solo degli aspetti costruttivi ed impiantistici, ma anche del sistema complessivo - infrastrutture - personale addetto onde garantire l operatività in sicurezza, soprattutto in relazione alla situazione ostacoli ed alle caratteriste operative degli elicotteri da utilizzare. Sono quindi stati valutati tutti i fattori di rischio compreso l effetto suolo e la possibile piantata di un motore. La protezione dal vento del rotore al suolo viene realizzata facendo in modo di sorvolare le aree aperte al pubblico ad una quota di almeno 20 metri. Il sito consente inoltre decolli ed atterraggi, in relazione ai venti dominanti 4. La piazzola elicotteri Sulla piazzola verrà svolta anche attività di HEMS e SAR e di TPP generale Le piazzole rientrano quindi nella classificazione dell Atto di indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 36T del 24/05/2002 (Relativa alle elisuperfici munite di segnaletica adibite a Trasporto Pubblico Passeggeri, elisoccorso, elisuperfici asservite a Comunità Isolate per le quali è richiesta l applicazione della normativa ICAO, Annesso 14 volume 2 - Eliporti, nel Regolamento HEMS edito da ENAC con reelativa circolare OPV 18 e delle JAR OPS 3 dal DM 08/08/2003 ) Marinoni ing. Pierangelo Pagina 3 di 5

4 4.1 La valutazione del rumore e l impatto ambientale La normativa riguardante il rumore prodotto dagli aeromobili attualmente in Italia è regolamentata da: Legge Quadro 447 del 26/10/95, art 8 DPCM 5/12/97 D.P.R. 11/12/97. D.P.C.M. 14/11/1997 (valori limite delle sorgenti sonore) D.M. 16/03/1998 (tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico) In campo regionale ogni Regione ha legiferato in proprio. Per la Regione Lombardia: L.R. n 13 del 10/08/2001 (Norme in materia di inquinamento acustico) D.G.R. n VII/8313del 08/03/2002 (Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del lima acustico). In campo internazionale l ICAO ha pubblicato Annesso 16- Protezione dell ambiente /Volume I-Rumore degli aeromobili e Volume II- Emissioni gassose dei motori aeronautici. Norma ISO 3891 del 1978 che stabilisce i criteri di misura del rumore prodotto dal sorvolo degli aeromobili Raccomandazione ISO R 1996 del 1971 che si occupa dell impatto ambientale acustico sulle popolazioni in modo abbastanza approfondito. Essendo la piazzola adibita ad elisoccorso non è richiesto il nulla osta di impatto acustico da parte del Comune interessato che, viceversa, viene richiesto per tutte le altre attività elicotteristiche. 4.2 La piazzola Dimensioni della piazzola La piazzola è circolare di 27 metri di diametro (superiore quindi alla dimensione minima di 1,5 volte il fuori tutto dell elicottero più grande che la utilizza). L area di sicurezza, che si estende lateralmente al FATO per 5 metri (superiore a 0,25 volte il fuori tutto dell elicottero critico) ed è in erba La piazzola è riscaldata con un impianto ad acqua e antigelo tramite caldaia Pavimentazione La piazzola è pavimentata in cls trattato antisdrucciolo 4.3 Scelta dell elicottero La scelta del tipo di elicottero è condizionata da molteplici fattori derivanti dalla necessità di operare in sicurezza secondo quanto previsto dalle normative sopra indicate. Il criterio discriminate è quello stabilito dalle JAR OPS 3, con particolare riguardo per l area sottostante i coni se ostile e/o congestionata. Pertanto nella scelta del tipo di elicottero è necessario valutare quanto esposto nelle sopracitate JAR OPS 3. Marinoni ing. Pierangelo Pagina 4 di 5

5 Nel caso di trasporto pubblico passeggeri devono essere comunque utilizzati elicotteri certificati in categoria A o, limitatamente al sorvolo di aree ostili, elicotteri anche monomotori, ma monitorati ed in grado di utilizzare il tempo di esposizione. Per attività notturna, dato il contesto, saranno comunque utilizzati esclusivamente elicotteri certificati in categoria A. 4.3 Il piazzale di parcheggio elicotteri Il piazzale di parcheggio consiste in due stalli di 18 metri di diametro, pavimentato in cls il primo per l area di appoggio, come la piazzola, con l area di appoggio in asfalto il secondo. Gli elicotteri procedono in self manoevring 4.4 I parcheggi auto ed il piazzale veicoli L area ospita anche alcuni parcheggi auto più un parcheggio più grande d attesa delle ambulanze. Parte dell area è pavimentata in cls bituminoso. Altre aree di parcheggio sono su prato 4.5 La recinzione La recinzione viene realizzata in maglia di rete alta 1,00 metri in quanto durante le operazioni di volo l area è presidiata. L accesso avviene attraverso un cancello carraio 4.7 Sistemazioni esterne Sono state previste aree sistemate a verde e piantumate con essenze locali Marinoni ing. Pierangelo Pagina 5 di 5

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