NOI & LORO Le principali zoonosi di cane e gatto
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- Giulia Franco
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1 NOI & LORO Le principali zoonosi di cane e gatto Relatrice: dottoressa Leila Dallafior
2 Le ZOONOSI Sono malattie trasmissibili dall' animale all' uomo: il pericolo della loro diffusione è dovuto all'intensificarsi degli scambi commerciali di animali e prodotti di origine animale tra i vari paesi e dall'aumento di animali che vivono in ambiente urbano.
3 Categorie esposte al contagio I bambini Gli anziani Le donne in gravidanza Le persone con deficienza del sistema immunitario
4 Modalità di trasmissione Zoonosi trasmesse dagli animali da compagnia (cani e gatti) direttamente attraverso il contatto Zoonosi trasmesse tramite il terreno, cioè contatto con materiale contaminato da feci e urine dell'animale infetto Zoonosi di origine alimentare, cioè trasmesse attraverso alimenti di origine animale (carne, latte e uova contaminati)
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6 LA TOXOPLASMOSI Causata da un protozoo (Toxoplasma gondii) che presenta un complicato ciclo di vita, durante il quale si moltiplica nei muscoli di numerosi animali e nell'intestino del gatto (specialmente giovane), che ne è il serbatoio.
7 Nell' uomo L' infestazione di solito non provoca malattia, che è grave solo in persone immunodepresse (HIV), bambini e anziani. Pericolosa la prima infestazione per le donne in gravidanza (specialmente nel secondo trimestre): può causare aborto, malformazioni del feto oppure gravi patologie neonatali.
8 La trasmissione L'uomo si infetta: Maneggiando o mangiando carne cruda o verdura e frutta non lavata infetta Ingerendo occasionalmente il parassita eliminato dal gatto con le feci in una forma molto resistente (oocisti). Le oocisti appena deposte non sono infettanti, ma lo diventano dopo 48 ore, e se si mescolano con il terreno lo rendono infettante per mesi. Le oocisti vengono eliminate solo per 6-8 giorni dall'infezione del gatto. I gatti randagi restano pericolosi diffusori, contaminando il terreno ovunque, compresi orti, giardini e parchi per bambini.
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12 La prevenzione Cambiare la lettiera del gatto ogni giorno, prima che le feci diventino infettanti Il gatto domestico non deve essere nutrito con carni crude e deve essere alimentato a sufficienza per evitare che divori topi e uccelli Cuocere bene la carne Lavare frutta e verdura prima di servirla Tutte le donne all'inizio della gravidanza si devono sottoporre a esame del sangue: se questo è negativo significa che non possiede anticorpi contro la toxoplasmosi e che durante la gravidanza dovrà seguire scrupolose norme di igiene (usare guanti anche per il giardinaggio, lavare i taglieri, lavarsi le mani dopo aver toccato carne cruda e verdura non lavata)
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18 MALATTIA da GRAFFIO di GATTO o LINFORETICOLOSI BENIGNA
19 La malattia L'agente eziologico è Bartonella henselae, un parassita ematico trasmesso all'uomo dalle pulci e dal gatto
20 Nell'uomo Non sempre segnalata, colpisce i bambini, i giovani adulti e i soggetti immunocompromessi Si manifesta a distanza di una settimana-un mese dall'infezione con un gonfiore linfonodale regionale (l'infezione può essere purulenta, con dolore e moderata febbre) Guarisce generalmente in poche settimane
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22 La trasmissione Con il graffio o il morso di un gatto portatore sano La prevenzione Evitare di farsi graffiare dai gatti
23 LE DERMATOFITOSI (TIGNA) Sono micosi cutanee causate da microscopici funghi (specie diverse di Microsporum e Trichophyton). I cani sono frequentemente colpiti, mentre i gatti sono spesso portatori sani
24 La malattia nel gatto
25 La malattia nel cane
26 Nell'uomo
27 La trasmissione Per contatto diretto con l'animale infetto (sia malato sia portatore sano) Per contatto indiretto (cioè con oggetti che sono stati a contatto con l'animale)
28 La prevenzione Curare gli animali infetti limitando al massimo ogni occasione di contatto, mantenendo un isolamento igienico fino alla guarigione Disinfezione dell'ambiente di vita dell'animale Particolare attenzione ai gatti perchè possibili portatori sani (in caso di sospetti per la razza o provenienza dell'animale, rivolgersi al veterinario per l'esecuzione di una piastra con terreno di coltura idoneo)
29 Diagnosi
30 La terapia
31 LA ROGNA (SCABBIA) Causata da parassiti non visibili a occhio nudo (Sarcoptes scabiei) che scavano microscopiche gallerie nelle pelle degli animali domestici e dell'uomo causando irritazione e prurito
32 Nel cane e nel gatto
33 Nell'uomo
34 La trasmissione Per contatto diretto e di solito prolungato con l'animale malato La prevenzione Curare gli animali infetti e limitare al massimo i contatti fino alla guarigione Pulizia degli ambienti di vita dell'animale
35 La terapia
36 LA ROGNA DEMODETTICA (cane) L'agente eziologico è il Demodex canis, un acaro che si localizza nei follicoli piliferi della pelle del cane, spesso a notevole profondità
37 LA ROGNA OTODETTICA OTOACARIASI Causata da Otodectes cynotis, un comune acaro dell'orecchio che infesta indifferentemente cani e gatti (mancanza di speciespecificità), per contatto diretto, talvolta indiretto
38 La terapia
39 PULCI Sono parassiti esterni ematofagi (si nutrono del sangue di mammiferi e uccelli)
40 Nel cane e nel gatto
41 Nell'uomo Le pulci non sono ospitespecifiche, quindi possono occasionalmente pungere l'uomo Sono vettori biologici importanti, cioè attraverso la loro puntura sono responsabili della trasmissione biologica attiva di malattie (Dipylidium caninum e Bartonella henselae)
42 La trasmissione
43 PRODOTTO ANTIPARASSITARIO periodicamente, a scopo preventivo
44 PIDOCCHI Possono infestare gli animali, ma essendo ospite-specifici, non passano all'uomo (che ha i propri)
45 ZECCHE Parassiti che compiono il loro lungo pasto di sangue adesi attraverso il rostro (apparato buccale) alla cute dell'ospite (animale o uomo) Sono vettori biologici importanti (possono trasmettere malattia di Lyme e le rickettsiosi, tra cui la febbre Q)
46 Nel cane e nel gatto
47 Nell'uomo
48 La trasmissione Sono insetti ben adattati all'ambiente in cui viviamo, sia all'esterno che all'interno, e persistono tutto l'anno. Le manifestazioni cliniche prevalgono però in primavera e autunno.
49 Trattamento antiparassitario
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51 MALATTIA di LYME Malattia infettiva causata da Borrelia burgdorferi, trasmessa da una zecca Ixodes (dommini, pacificus, ricinus) con fasi successive a carico della cute, del sistema nervoso centrale, del cuore e delle articolazioni
52 Nell'uomo La malattia insorge nel momento in cui la zecca, contenente nelle ghiandole salivari l'agente patogeno, morde l'uomo ed emette saliva che contiene le spirochete nella sede del morso. L'infezione precoce localizzata si verifica nel primo mese dal morso (in media 7 giorni) con una lesione maculo papulare (eritema migrante) localizzata in qualsiasi punto, ma prevalentemente su coscia, inguine e ascella. Al primo eritema, molti giorni dopo, si associano da 1 a 100 lesioni simili, segno della disseminazione precoce della spirocheta (infezione precoce disseminata). Si possono aggiungere malessere, astenia, febbre, brividi, artralgie, mialgie. L'infezione tardiva disseminata si verifica da settimane a mesi dopo il morso della zecca con interessamento del SNC (meningite e encefalite), del cuore, del sistema muscolo-scheletrico e dell'occhio. L'infezione cronica è caratterizzata dalla comparsa di disordini neurologici (neuropatia periferica, meningoencefalite cronica) e artrite.
53 Nell'uomo
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56 Profilassi
57 TOXOCARIASI o LARVA MIGRANS VISCERALE Malattia dell'uomo dovuta alla presenza, generalmente nel polmone o nel fegato, di larve di parassiti intestinali del cane e del gatto, gli ascaridi (Toxocara canis e T.felis).Talvolta le larve si localizzano nell'occhio, causando cecità. Sono colpiti spt i bambini da 1 a 3 anni.
58 La trasmissione Il bambino si ammala se ingerisce le microscopiche uova del parassita eliminate dal cane con le feci (le feci del gatto sono pericolose ma meno frequentemente). Poichè cane e gatto si leccano, le uova possono essere presenti nella saliva e sul pelo; e resistono per molto tempo nel terreno
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60 La prevenzione I cuccioli devono essere sverminati a giorni di età (possono eliminare le uova sin dalle prime settimane di vita poiché nascono già infestati) Ripetere periodicamente l'esame microscopico delle feci e eventuale sverminazione I cani non devono sporcare nei parchi o nei luoghi dove giocano i bambini Educare i bambini a rispettare le norme di igiene Lotta al randagismo
61 La terapia
62 LA DERMATITE VERMINOSA o LARVA MIGRANS CUTANEA Malattia dell'uomo causata dalla penetrazione nello spessore della pelle delle larve di un parassita intestinale di cane e gatto, l' ancilostoma (Ancylostoma caninum). Il cammino delle larve è molto irritante e provoca forte prurito e dolore. La dermatite guarisce solo dopo diverse settimane.
63 La trasmissione L'uomo si infetta per contatto con il terreno contaminato dalle feci del cane e del gatto contenenti le microscopiche uova del parassita, dalle quali si sviluppano le larve, spt con il caldo dell'estate e nei terreni umidi. I bambini sono i più colpiti perchè spesso giocano con la sabbia.
64 La prevenzione I cani e i gatti devono essere sverminati e le loro feci sottoposte periodicamente a un esame microscopico Gli animali non devono sporcare nei luoghi dove giocano i bambini I bambini devono rispettare le norme igieniche di base Lotta al randagismo
65 L' ECHINOCCOSI-IDATIDOSI E' causata da cisti che contengono le larve di una piccola tenia del cane, l' Echinococcus granulosus. Le cisti si possono formare ovunque nell'organismo, spt polmoni e fegato, rene e cervello. Inizialmente sono piccole e non danno disturbi, poi si ingrandiscono comprimendo gli organi: la loro rottura è pericolosa per la vita e la cura è chirurgica.
66 La trasmissione L'uomo ingerisce le microscopiche uova della tenia eliminate dal cane con le feci, o che si trovano nella sua saliva o sul pelo, o che contaminano oggetti e alimenti cadendo nel terreno. Il cane si infesta mangiando carni e visceri (spt polmone e fegato) infestati, non cotti, spt di ovino (la malattia è più diffusa dove sono allevati gli ovini, es. in Sardegna)
67 La prevenzione Il cane non deve mangiare frattaglie, se non ben cotte Il cane deve essere periodicamente sverminato Dopo ogni contatto personale con un cane bisogna lavarsi le mani (spt i bambini) La verdura da consumarsi cruda e la frutta devono essere sempre ben lavate
68 DIPYLIDIUM CANINUM o TENIA del CANE E' un cestode (verme piatto) parassita del cane, dei canidi e felidi e di tutti gli animali che ospitano le pulci, spt le specie Ctenocephalides canis e C. felis (le comuni pulci di cane e gatto)
69 La sintomatologia Negli animali causa diarrea e prurito nella zona anale Nell'uomo l'infestazione è poco pericolosa: causa mancanza di appetito e perdita di peso
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71 La prevenzione Utilizzare vermifughi per cani e gatti Utilizzare antiparassitario contro le pulci Lavarsi le mani dopo aver toccato animali
72 LA GIARDIASI E' una zoonosi enterica causata da un protozoo, la Giardia duodenalis. L'infezione, sia nel cane che nell'uomo, è solitamente asintomatica e sono comuni i portatori sani. Nelle forme croniche si ha presenza di diarrea.
73 La trasmissione L'infezione nell'uomo deriva spt dal contatto con acque contaminate e varianti di protozoo specifiche, ma anche il cane può esserne veicolo, in condizioni di scarsa igiene e promiscuità stretta. La prevenzione è nell'igiene ambientale e personale
74 La terapia
75 LA LEPTOSPIROSI Malattia infettiva acuta causata da spirochete del genere Leptospira. Bifasica: caratterizzata da una fase setticemica e una successiva localizzazione d'organo (rene, fegato, meningi). Molto frequente nel cane: gatti e topi sono portatori sani
76 Nel cane Infezione acuta: dopo un'incubazione da 4 ai 12 giorni, febbre, vomito, diarrea, epatite e nefrite: se non trattata porta alla morte Infezione subacuta e buono stato immunitario del soggetto, si può avere guarigione completa
77 Nell'uomo La malattia è spesso grave, anche mortale, perchè provoca epatite e nefrite
78 La trasmissione Le leptospire sono eliminate dal rene di animali malati: è pericoloso il contatto con le urine o con acque stagnanti contaminate dalle urine
79 La prevenzione Evitare di venire a contatto con le urine dei cani e dei topi Non bagnarsi in acque stagnanti Vaccinare i cani, spt quelli a rischio di venire a contatto con urine di topi e ratti (quelli da caccia), sia per proteggerli da una pericolosa malattia, sia per limitare il rischio che la trasmettano all'uomo
80 LA LEISHMANIOSI Causata dal protozoo Leishmania infantum, trasmesso dalla puntura di piccoli insetti, i flebotomi (pappataci), che in Italia sono attivi da maggio a ottobre e dal tramonto all'alba.
81 La diffusione Un tempo la malattia era presente solo al centro e sud Italia spt nelle aree litoranee, ma da alcuni anni sono stati registrati nuovi focolai anche in molte aree del nord Italia (hanno contribuito all'ampiamento dell'area di diffusione una maggiore movimentazione di persone, cani e merci, oltre a variazioni climatiche)
82 Nel cane
83 Un cane risultato + al test può vivere per molto tempo (anche 7 anni) senza manifestare sintomi, ma può diffondere la malattia
84 Nell'uomo Il protozoo non viene trasmesso direttamente da cane a uomo (prima di diventare infettante deve compiere nel flebotomo una parte del proprio ciclo biologico). La vicinanza o il possesso di un cane infetto comporta un rischio epidemiologico risibile (visto che in una zona endemica sono milioni i pappataci infetti in grado di pungere) Forma cutanea Forma viscerale (spt fegato, milza e midollo osseo)
85 La trasmissione
86 La prevenzione Terapia dei cani infetti (anche perchè costituiscono il serbatoio del parassita per l'uomo) Nelle zone endemiche utilizzo di collari o prodotti specifici ad effetto repellente contro i pappataci Vaccinazione dei cani
87 PSITACCOSI - ORNITOSI Causata da germi simili ai batteri, le Clamidie. Nell'uomo la malattia può essere più o meno grave: spesso si manifesta come un'influenza, ma spt nelle persone anziane, si può avere una grave forma generalizzata, con polmonite e sintomi nervosi.
88 La trasmissione L'uomo si infetta inalando le clamidie disperse nell'aria dai volatili, di solito portatori sani. Frequentemente colpiti gli psitaccidi (pappagalli e cocorite), i canarini e i piccioni
89 La prevenzione E' consigliabile acquistare animali provenienti da allevamenti in cui siano rispettate le norme di prevenzione Gli uccelli importati devono subire un periodo di quarantena prima di essere immessi in commercio
90 LA RABBIA Causata da un Rhabdovirus che provoca danni gravi e irreparabili al sistema nervoso. E' una malattia che colpisce uomo e animali a sangue caldo: dopo la comparsa dei primi disturbi, la morte sopravviene in pochi giorni
91 La trasmissione La rabbia viene trasmessa con morsi, graffi o semplice contatto con la saliva degli animali infetti CICLO SILVESTRE colpisce gli animali selvatici carnivori,spt le volpi CICLO URBANO quando cani o gatti sono morsicati da volpi
92 Cosa fare se il proprio cane viene morsicato Rivolgersi al veterinario: il cane verrà immediatamente vaccinato Se si può identificare il cane morsicatore, verrà tenuto in osservazione per 10 giorni, per stabilire se è affetto da rabbia (se la malattia era in incubazione, si manifesterà) Se l'animale morsicatore risulta malato, il cane morsicato deve essere soppresso o sequestrato sotto vigilanza sanitaria per 2-6 mesi Se non si può disporre dell'animale morsicatore, bisogna procedere al sequestro del cane morsicato, anche a domicilio
93 Cosa fare se si è morsicati da un cane o da un animale selvatico Lavare e disinfettare bene la ferita Recarsi in ospedale: intorno alla ferita sarà iniettato siero antirabbico e sarà praticata la vaccinazione Sarà iniettato siero antitetanico Il cane morsicatore è mantenuto sotto controllo per 10 giorni: se non manifesta la malattia, il trattamento antirabbico viene interrotto
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95 La prevenzione Vaccinare tutti i cani (spt da caccia e da pastore, i più esposti al rischio dell'infezione) Condurre i cani al guinzaglio Controllare la popolazione delle volpi (e vaccinarle) Non depositare i rifiuti in luoghi accessibili agli aa Segnalare all'azienda Sanitaria Locale Servizio Veterinario qualsiasi ritrovamento di aa morto e ogni comportamento spiccatamente anormale di aa selvatici e domestici (il virus della rabbia, aggredendo il sistema nervoso, provoca modificazioni di indole e di comportamento negli aa colpiti)
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98 NORME per LA CONVIVENZA CON GLI ANIMALI
99 Cura dell'igiene e della salute dell'aa Sverminare cani e gatti a giorni di età e in seguito periodicamente in caso di esame delle feci + per la presenza di uova di parassiti Vaccinare i cani (seguire i consigli del veterinario) Portare gli animali dal veterinario quando hanno disturbi, non solo per curarli, ma per ridurre i rischi che si tratti di zoonosi
100 Igiene del contatto personale con l'aa La saliva, il pelo, le unghie possono essere contaminati da microbi e uova di parassiti pericolosi per l'uomo, specie se ingeriti: quindi non baciare gli aa e non lasciarsi leccare, spt sul viso Lavarsi le mani (spt i bambini) Gli aa devono avere i loro oggetti personali, così da non mangiare nei piatti dell'uomo e non dormire su divani o letti
101 Igiene dell'alimentazione dell'aa Non somministrare carne o frattaglie crude, o latte non bollito Lavare o cuocere frutta e verdura Evitare che bevano da acque stagnanti o mangino rifiuti o feci di altri aa
102 Igiene delle deiezioni dell'aa Non portare i cani a sporcare sui marciapiedi, in giardini e parchi pubblici, sulle spiagge Raccogliere ed eliminare le feci
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105 ZOONOSI trasmesse attraverso il TERRENO Spore (dei batteri), oocisti (dei protozoi), uova (dei parassiti) nelle feci degli animali, sono forme molto resistenti Miceti, nella pelle e nel pelo di aa infetti Attenzione all' igiene personale e dell'ambiente Attenzione all'igiene dell'alimentazione (gli alimenti non devono essere contaminati da terra, lavare frutta e verdura che si vogliono consumare crude)
106 IL TETANO Malattia comune a uomini e aa, porta a contrazione e irrigidimento dei muscoli con convulsioni e morte. Causata dalla tossina di un batterio, il Clostridium tetani, che raggiunge il terreno con le feci di aa, spt erbivori, e resiste per anni: supera la barriera cutanea attraverso ferite profonde o morsi di aa Vaccinazione: prima con rinforzo l'anno successivo, poi richiami ogni 4 anni. Chi non è vaccinato e viene ferito con oggetti sporchi di terra o viene morso, deve recarsi al pronto soccorso per la pulizia della ferita e l'iniezione di siero antitetanico.
107 LA CRIPTOCOCCOSI Causata da un micete, il Cryptococcus neoformans, è una micosi profonda che colpisce gli organi interni, spt cervello, con formazioni simili ai tumori. Si trasmette con la terra contaminata dagli escrementi di piccione Tenere lontani i bambini e gli immunodepressi dai luoghi molto contaminati.
108 LE ZOONOSI trasmesse CON GLI ALIMENTI Le carni, il latte e i loro derivati (salumi, formaggi, ecc), i pesci, le uova possono essere causa di malattie parassitarie e batteriche Ispezione veterinaria, con controlli nelle fasi di produzione, lavorazione e vendita, riduce i rischi sanitari per i consumatori Opportuno adottare alcune precauzioni: cuocere carni, pesci, frutti di mare a fondo (se si vogliono consumare carni crude, congelarle a -10 per una settimana); acquistare solo prodotti freschi e ben conservati; riscaldare sempre bene gli alimenti già cotti e raffreddati; non consumare alimenti con aspetto, odore o sapore anormali Consumare latte pastorizzato o a lunga conservazione; se consumato appena munto, riscaldarlo su fiamma piccola fino all'ebollizione
109 LA TENIASI L'uomo si infesta mangiando carni crude o poco cotte di suino o bovino contenenti le larve (cisticerchi) delle tenie (Taenia solium e T.saginata) Il parassita adulto nell'intestino dell'uomo (T. solium 2-4 metri, la T. saginata 4-10 m) provoca nausea, diarrea, fame e dimagrimento: eliminate nelle feci proglottidi con uova La terapia è a base di prodotti vermicidi Se l'uomo, per scarsa igiene, ingerisce le uova della T. solium ( VERME SOLITARIO ) contenute nelle feci sue o di altri uomini, le larve si sviluppano nel suo corpo (spt occhio e cervello) causando la cisticercosi La terapia è solo chirurgica
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111 LA SALMONELLOSI E' una tossinfezione, cioè causata dalle tossine prodotte da batteri, le Salmonelle, che vivono nell'intestino di uomo e aa, anche portatori sani, e che possono contaminare le carni (anche pollame, conigli, selvaggina), salumi freschi, uova, latte e prodotti della pesca Le tossine causano disturbi gastrointestinali con dolori, vomito, diarrea, febbre e prostrazione fino al collasso (anche forme gravi, mortali, spt nei bambini) Le salmonelle non resistono al calore
112 IL BOTULISMO E' una tossinfezione causata dalla tossina del batterio Clostridium botulinum, causa disturbi nervosi con paralisi, spesso mortale Prodotta solo in assenza di aria: si trova solo nei prodotti insaccati e inscatolati e nelle conserve L'industria alimentare con i suoi controlli garantisce prodotti sicuri; il rischio è il consumo di salsicce e conserve casalinghe mal preparate e mal conservate La tossina non si forma nelle salamoie forti, nelle conserve acide, nei prodotti conservati a temperature inferiori a 10 Il calore distrugge la tossina (consumare salsicce ben cotte e dare bollore alle conserve)
113 TUBERCOLOSI e BRUCELLOSI Trasmissibili consumando latte crudo e formaggi freschi fatti con latte crudo Il Mycobacterium tubercolosis con il latte di bovini infetti, la Brucella melitensis con quello di ovini, caprini e bovini Piani nazionali per la loro eradicazione: abbattimento di bovini infetti da tubercolosi, vaccinazione di pecore e capre che producono latte Qualifica di allevamenti indenni da brucellosi e tubercolosi Latte pastorizzato (pastorizzazione lenta: riscaldamento a 60 per 30') e a lunga conservazione è esente da rischi
114 BSE (ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA) Malattia degenerativa cronica a esito inevitabilmente fatale che colpisce il sistema nervoso centrale del bovino, causata da una proteina indicata con il termine prione (Prion=Proteinaceous infectious particle) Malattia della mucca pazza con riferimento alla sintomatologia clinica
115 Trasmissione Via di trasmissione esclusivamente alimentare Fonte dell'epidemia (1986): utilizzo delle farine di carne e ossa ottenuti da tessuti di aa affetti da BSE (proteina prionica patologica sopravissuta per interruzione dell' utilizzo dei solventi degli idrocarburi e riduzione della temperatura di lavorazione) Correlazione fra le caratteristiche biochimiche e molecolari della proteina prionica evidenziata nel bovino affetto da BSE e nell'uomo affetto dalla variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob
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117 Prevenzione e controllo Divieto di somministrazione di proteine di origine animale ai ruminanti Analisi microscopica degli alimenti a uso zootecnico per la ricerca di componenti di origine animale Esclusione del MSR (Materiale Specifico a Rischio) dalla catena alimentare dell'uomo: cranio, colonna vertebrale, apofisi spinali e trasverse delle vertebre cervicali, toraciche e lombari, midollo spinale di bovini di età superiore a 12 mesi, tonsille, intestini Intensificazione della sorveglianza passiva (attenzione alla sintomatologia nervosa, sospetto clinico) Sorveglianza attiva (test rapidi: su aa regolarmente macellati o su quelli morti o sottoposti a macellazione d'urgenza o differita; risultati in 24 ore; con apposito strumento si preleva tessuto nervoso dal midollo allungato attraverso il foro occipitale, senza dover aprire la scatola cranica, rendendo quindi l'operazione eseguibile al macello)
118 Grazie a tutti! Dott.ssa LEILA DALLAFIOR 338/ leilavet@libero.it
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