Corso di. Teoria dei Sistemi. Alberto Bemporad. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena
|
|
- Giulia Santini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Teoria dei Sistemi Alberto Bemporad Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena Corso di Diploma in Ingegneria Informatica Anno accademico /
2 Scopo del Corso La scienza consiste in gran parte nel descrivere mediante un modello matematico alcuni aspetti della realtà, catturandone i meccanismi di funzionamento fondamentali. La teoria dei sistemi è lo studio delle proprietà dei modelli matematici associati a sistemi dinamici, cioè a quei processi reali che evolvono nel tempo. Il corso fornirà: Gli strumenti matematici necessari per studiare le proprietà dei sistemi dinamici Esempi di come ottenere modelli matematici per diversi tipi di processi fisici Tecniche al calcolatore per l analisi, la simulazione e il controllo di sistemi dinamici (Matlab)
3 . Sistemi e Modelli
4 Sistemi e Modelli Sistemi ed Esperimenti Un sistema dinamico è un oggetto o insieme di oggetti che evolvono nel tempo di cui vogliamo studiare le proprietà Esempio: il sistema solare, un impianto per la produzione della carta, un condensatore collegato ad una resistenza elettrica Proprietà a cui siamo interessati. Ad esempio: Quando avverrà la prossima eclisse? Come devo manovrare le valvole dell impianto per produrre carta di buona qualità? Cosa succede se collego il condensatore alla resistenza? Prima possibilità: fare esperimenti! -
5 Sistemi e Modelli Perché non fare esperimenti: Troppo costoso Troppo pericoloso (es: centrale nucleare) Impossibile (il sistema ancora non e stato costruito) Soluzione:. Fare un modello matematico del sistema, cioè descrivere i fenomeni essenziali che avvengono nel sistema mediante le leggi della fisica, biologia, economia, ecc.. Analizzare le equazioni del modello matematico e simulare il sistema risolvendo (manualmente o al computer) tali equazioni. Risultato: La simulazione ha costo quasi nullo, ma l utilità della simulazione dipende da quando il modello matematico è vicino al sistema fisico Fare un buon modello èunarte! -
6 Sistemi e Modelli Esempio: Serbatoio Variabili: altezza serbatoio h m flusso d ingresso u m 3 /s flusso d uscita q m 3 /s velocità d uscita v m/s Parametri: sezione serbatoio A m sezione apertura a m accelerazione di gravità g m/s h u q Leggi della fisica: v(t) = gh(t) q(t) = av(t) d [Ah(t) ]=u(t) q(t) dt Legge di Torricelli Flusso di uscita Bilancio di massa Modello matematico del serbatoio: d dt h(t) = a g A q(t) = a g h(t) h(t)+ A u(t) -3
7 Sistemi e Modelli Simulazione per A =m, a =.5 m, h() = m, u(t) m 3 /s Altezza h(t) (m) Flussi di ingresso e uscita (m 3 /s) 5 Tempo (s) 5 Tempo (s) -4
8 Sistemi e Modelli Simulazione per A =m, a =.5 m, h() = m, u(t) m 3 /s Altezza h(t) (m) Flussi di ingresso e uscita (m 3 /s) 5 Tempo (s) 5 Tempo (s) -5
9 Sistemi e Modelli Simulazione per A =m, a =.5 m, h() = m, u(t) =.5sin(t/5) + m 3 /s Altezza h(t) (m) Flussi di ingresso e uscita (m 3 /s) 3 Tempo (s) 3 Tempo (s) -6
10 Sistemi e Modelli Modelli in forma state-space (spazio di stato) ẋ(t) = f(x(t),u(t))) ẋ dx dt y(t) = g(x(t),u(t)) u(t) è l ingresso del sistema (variabili esogene) y(t) è l uscita del sistema (variabili di interesse o misure) x(t) è lo stato del sistema x(t ) = tutta l informazione necessaria al tempo t per poter predire l evoluzione futura dell uscita y(t) del sistema, t t, per un dato ingresso u(t), t t. il concetto di stato è fondamentale per poter simulare i sistemi dinamici. Esempio: modello matematico del serbatoio d dt h(t) = a g A q(t) = a g h(t) h(t)+ A u(t) h(t)=stato, q(t)=uscita, u(t)=ingresso. (In generale, x, u, y sono vettori, x R n, u R m, y R p ). -7
11 . Sistemi Lineari a Tempo Continuo
12 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Considera l equazione differenziale del primo ordine ẋ(t) = ax(t) ẋ dx dt x() = x Esiste una e una sola soluzione: x(t) =e at x x(t) a< t a= a> Esempi fisici: R S C v (t) c m v(t) v c (t)+rc v c (t) = v c (t) =v c ()e t RC βv(t) =m v(t) v(t) =v()e β m t -
13 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Considera l equazione differenziale del primo ordine con ingresso ẋ(t) = ax(t)+bu(t) x() = x La soluzione esiste ed è unica: x(t) = e at x }{{} + risposta libera t e a(t τ) bu(τ)dτ } {{ } risposta forzata x l (t) = e at x effetto delle condizioni iniziali x f (t) = t ea(t τ) bu(τ)dτ effetto dell ingresso Esempi fisici: u(t) S R C v (t) c m v(t) u(t) u(t) RC v c (t) v c (t) = x = V c,a= RC, b = RC βv(t)+u(t) =m v(t) x = v, a = β m,b= m -
14 . Richiami di Algebra Lineare a a... a n a a... a n A = a n a n... a nn I = Equazione caratteristica di A: det(si A) = Polinomio caratteristico di A: P (s) =det(si A) Autovettori di A: vettori v i tali che matrice quadrata di ordine n matrice identità di ordine n Av i = λ i v i, i =,,...,n Autovalori di A: Len soluzioni a λ,...,λ n dell equazione caratteristica di A det(λ i I A) =, i =,,...,n Diagonalizzazione di A: A = T ΛT, T =[v v... v n ], Λ= λ... λ λ n a N.B.: In generale le soluzioni sono numeri complessi -3
15 . Richiami di Algebra Lineare Esempio : A = 6 6 s det(si A) = s = s 3 +6s +s+6 6 s +6 Autovalori: λ =, λ =, λ 3 = 3 Esempio : det(si A) = A = s s = s 3s +7 Autovalori: λ = 3 + j 59, λ = 3 j 59 Nota: j unità immaginaria a + jb = a + b ρe jθ = ρ(cos θ + j sin θ) -4
16 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Sistema di equazioni differenziali di ordine n con ingresso ẋ (t) = a x (t) a n x n (t) +b u(t) ẋ (t) = a x (t) a n x n (t) +b u(t)... ẋ n (t) = a n x (t) a nn x n (t) +b n u(t) x ()= x,... x n ()= x n Forma matriciale equivalente ẋ(t) = Ax(t)+Bu(t) x()= x La soluzione esiste ed è unica: x(t) = e At x }{{ } + risposta libera t e A(t τ) Bu(τ)dτ } {{ } risposta forzata La matrice esponenziale è definita come e At I + At + A t An t n n! +... Se la matrice A è diagonalizzabile: A = T ΛT, Λ= λ... λ λ n e At = T e λ t... e λ t e λ nt Il modo di evolvere del sistema dipende dagli autovalori di A T -5
17 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Esempio fisico: Circuito RLC S R L u(t) i`(t) C v (t) c u(t) Ri l L di l(t) dt v c (t) = Equilibrio tensione i l (t) =C dv c(t) dt Equilibrio corrente Equivale al sistema di equazioni differenziali di ordine : di l (t) dt dv c (t) dt In forma matriciale: = R L i l(t) L v c(t)+ L u(t) = C i l(t) d i l(t) = R L L i l(t) + L u(t) dt v c (t) C v c (t) }{{}}{{}}{{}}{{} ẋ(t) A x(t) B -6
18 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Esempio fisico: Massa-Molla-Smorzatore k u(t) m s(t), v(t) ṡ(t) =v(t) m v(t) =u βv(t) ks(t) Definizione di velocità Legge di Newton Equivale al sistema di equazioni differenziali di ordine : ds(t) dt dv(t) dt = v(t) In forma matriciale: = β m v(t) k m s(t)+ m u(t) d s(t) = s(t) dt v(t) k m + u(t) β m v(t) m }{{}}{{}}{{}}{{} ẋ(t) A x(t) B -7
19 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Equazioni differenziali di ordine n dy (n) (t) dt dy (n ) (t) +a n + +a ẏ(t)+a y(t) = dt Ponendo x (t) y(t), x (t) ẏ(t),..., x n (t) y n (t), equivale al sistema di n equazioni del primo ordine: ẋ (t) = x (t) ẋ (t) = x 3 (t).... ẋ n (t) = a x (t)+... a n x n (t) x() = [y() ẏ()... y n ()] Esempio: x (t) = y(t) x (t) = ẏ(t) ÿ(t)+ẏ(t)+5y(t) = ẋ (t) = x (t) ẋ (t) = 5x (t) x (t) x() = [y() ẏ()] -8
20 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Equazioni differenziali di ordine n con ingresso dy (n) (t) dt + a n dy (n ) (t) dt b n du (n ) (t) dt + + a ẏ(t)+a y(t) = + b n du (n ) (t) dt + + b u(t)+b u(t) Equivale al sistema di n equazioni del primo ordine: ẋ (t) = x (t) ẋ (t) = x 3 (t).. ẋ n (t) = a x (t)+... a n x n (t)+u(t) y(t) = b x (t) b n x n Equivale alla forma matriciale ẋ(t) = y(t) = a a a... a [ ] n b b b... b n x(t) x(t)+. u(t) -9
21 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Esempio : ÿ(t) ẏ(t) +y(t) =u(t) d dt x(t) = y(t) = x(t)+ [ ] x(t) u(t) Esempio : d (3) y(t) dt +5ÿ(t)+3ẏ(t)+6y(t) =3u(t)+4 u(t) d dt x(t) = y(t) = 6 [ 3 ] x(t) x(t)+ u(t) -
22 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Sistema lineare tempo-continuo, tempo-invariante: { ẋ(t) = Ax(t)+Bu(t) y(t) = Cx(t)+Du(t) x() = x Dato lo stato iniziale x() e un segnale di ingresso u(t), t, è possibile predire tutta l evoluzione dello stato x(t) e dell uscita y(t) del sistema, per ogni t. Nota che lo stato x() sintetizza tutta la storia passata del sistema. La dimensione n dello stato x(t) R n è detta ordine del sistema. Il sistema si dice proprio se D =. In generale x(t) R n, u(t) R m, y(t) R p, A R n n, B R n m, C R p n, D R p m -
23 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Soluzione di regime stazionario Ipotesi: A ha tutti autovalori a parte reale < Quale sarà il valore asintotico dell uscita corrispondente ad un dato ingresso costante u(t) u r, t? Imponiamo ẋ r (t) = Ax r + Bu r = Esempio: d dt x(t) = y r = ( CA B + D) }{{} u r guadagno in continua y(t) = 4 x(t)+ u(t) [ ] x(t) Guadagno in continua: [ ] 4 = y(t) 3 u(t) 3 3 t 3 t Evoluzione dell uscita y(t) per diverse cond. iniz. e ingresso u(t) -
24 Sistemi Lineari a Tempo Continuo Definizione generale di equilibrio: Dato il sistema (tempo continuo, non lineare, tempo variante) ẋ(t) = f(t, x(t), u(t)) y(t) = g(t, x(t), u(t)) Lo stato costante x r e l ingresso costante u r sono un equilibrio del sistema se per x(t )=x r e u(t) u r, t t,sihax(t) x r, t t. Definizione equivalente: f(t, x(t), u(t)) =, t t x r è detto stato di equilibrio u r è detto ingresso di equilibrio -3
25 3. Sistemi Lineari a Tempo Discreto
26 Fig. (a)fig. (b) 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto 3.5 y(t), y(kt) 4 y(t), y(kt) tempo t tempo t Campionamento di un segnale continuo Segnale discreto Esprimono relazioni fra variabili campionate ad intervalli T : x(kt), u(kt), y(kt), k =,,..., Il segnale è x(kt) è mantenuto costante durante l intervallo di campionamento [kt,(k +)T ). Il segnale può rappresentare il campionamento di un segnale continuo nel tempo (Fig. a), oppure essere intrinsecamente discreto nel tempo (Fig. b). Fondamentali per il progetto di controllori digitali 3-
27 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Considera l equazione alle differenze del primo ordine x(k +) = ax(k) x() = x Esiste una e una sola soluzione: x(k) =a k x 3.5 a> x(k).5 a=.5 <a< k 3-
28 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Considera l equazione alle differenze del primo ordine con ingresso x(k +) = ax(k)+bu(k) x() = x La soluzione esiste ed è unica: x(k) = a k x }{{ } + risposta libera k i= a i bu(k i) } {{ } risposta forzata Esempio: accumulo di capitale in un deposito bancario ρ: tasso di interesse (fisso) praticato dalla banca x(k): capitale accumulato all inizio dell anno k u(k): capitale versato alla fine dell anno k x : capitale iniziale x(k +)= (+ρ)x(k)+u(k) x()= x Capitale accumulato (k$) Esempio numerico: x k$ u(k) 5k$ x(k) = 6(.) k 5 ρ % x(k) k (anni) 3-3
29 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Sistema di equazioni alle differenze di ordine n con ingresso x (k +)= a x (k) a n x n (k) +b u(k) x (k +)= a x (k) a n x n (k) +b u(k)... x n (k +)= a n x (k) a nn x n (k) +b n u(k) x ()= x,... x n ()= x n Forma matriciale equivalente x(k +)= x()= x La soluzione esiste ed è unica: x(k) = A k x }{{ } + risposta libera Ax(k)+Bu(k) k i= A i Bu(k i) } {{ } risposta forzata Se la matrice A è diagonalizzabile: A = T ΛT, Λ= λ... λ λ n A k = T λ k... λ k λ k n T Il modo di evolvere del sistema dipende dagli autovalori di A 3-4
30 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Esempio x (k +) = x (k) + x (k) x (k +) = x (k) +u(k) x () = x ()= [ x(k +) = x() = [ ] ] [ ] x(k) + u(k) Autovalori di A: λ =, λ = Soluzione: x(k) = = = [ ] k [ [ k k [ ( ) k ] }{{} risposta libera k ] + ] [ + i= k i= [ k ] + i= [ i ] i [ ] u(k i) ] [ i ] u(k i) } {{ } risposta forzata u(k i) Soluzione numerica per u(k) (risposta libera):.5 x (k),x (k) passo k 3-5
31 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Equazioni alle differenze di ordine n con ingresso a n y(k n)+a n y(k n +)+ + a y(k )+ y(k) = b n u(k n)+ + b u(k )+ b u(k) Equivale al sistema di n equazioni del primo ordine: x (k +)= x (k +)=. x n (k +)= x (k) x 3 (k). a n x (k)+... a x n (k)+u(k) y(k) = (b n b a n )x (k)+ +(b b a )x n (k)+b u(k) Equivale alla forma matriciale x(k +)= y(k) = x(k)+... a n a n a n... a [ ] (b n b a n )... (b b a ) x(k)+b u(k). u(t) 3-6
32 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Esempio: y(k )+ y(k) =u(k ) x(k +)= y(k) = x(k)+ [ ] x(k) u(k) Soluzione numerica per x()= [ ], u( )=, u( )=, u(k) perk (risposta forzata): y(k) passo k 3-7
33 A R n n, B R n m, C R p n, D R p m Sistemi Lineari a Tempo Discreto Sistema lineare tempo-discreto, tempo-invariante: { x(k +) = Ax(k)+Bu(k) y(k) = Cx(k)+Du(k) x() = x Dato lo stato iniziale x() e un segnale di ingresso u(k), k =,,... è possibile predire tutta l evoluzione dello stato x(k) e dell uscita y(k) del sistema, per ogni k =,,... Nota che lo stato x() sintetizza tutta la storia passata del sistema. La dimensione n dello stato x(t) R n è detta ordine del sistema. Il sistema si dice proprio se D =. (cfr. sistemi lineari a tempo continuo) In generale x(k) R n, u(k) R m, y(k) R p,
34 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Soluzione di regime stazionario Ipotesi: A ha tutti autovalori in modulo < Quale sarà il valore asintotico dell uscita corrispondente ad un dato ingresso costante u(k) u r k =,,...? Imponiamo x r (k +)=x r (k) x r = Ax r + Bu r Esempio: y r =(C(I A) B + D) u r }{{} guadagno in continua x(k +)= y(k) = Guadagno in continua: [ ] x(k)+ u(k) [ ] x(k) = 3 y(k) u(k) k.5 5 k 3-9
35 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Esempio: Dinamica studenti in un corso di laurea Ipotesi: Durata del corso di laurea: 3 anni Percentuali di studenti promossi, ripetenti e abbandoni: costanti per ogni anno Non è possibile iscriversi direttamente al II e III anno Non sono ammessi studenti fuori corso Notazione: k Anno accademico x i (k) numero di studenti iscritti all i-esimo anno di corso nell anno k, i =,, 3 u(k) numero di matricole nell anno k y(k) numero di laureati nell anno k α i tasso di promossi nell anno di corso i-esimo, α i β i tasso di ripetenti nell anno di corso i-esimo, β i tasso di abbandoni nell anno di corso i-esimo: α i β i Sistema di equazioni alle differenze di ordine 3: x (k +)= β x (k)+u(k) x (k +)= α x (k)+β x (k) x 3 (k +)= α x (k)+β 3 x 3 (k) y(k) = α 3 x 3 (k) 3-
36 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto In forma matriciale: x(k +)= Esempio: y(k) = β α β α β 3 [ ] α 3 x(k) x(k)+ u(k) α =.6 β =. α =.8 β =.5 α 3 =.9 β 3 =.8 35 u(k) 5, k =,,... y(k) valore di regime: [.9 ] ([ passo k ] [ } {{ } guadagno in continua ]) [ ] =
37 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Definizione generale di equilibrio: Dato il sistema (tempo discreto, non lineare, tempo variante) x(k +) = f(k,x(k),u(k)) y(k) = g(k,x(k),u(k)) Lo stato costante x r e l ingresso costante u r sono un equilibrio del sistema se per x(t )=x r e u(t) u r, k k,sihax(k) x r, k k. Definizione equivalente: x(k) = f(k,x(k),u(k)), k k x r è detto stato di equilibrio u r è detto ingresso di equilibrio 3-
38 3. Campionamento di sistemi a t. continuo Campionamento esatto: Dato il sistema a tempo continuo ẋ(t) = Ax(t)+Bu(t) y(t) = Cx(t)+Du(t) x()= x vogliamo esprimerne l evoluzione agli istanti di campionamento t =, T, T,..., kt,..., supponendo che l ingresso u(t)sia costante durante ogni intervallo di campionamento: u(t) ũ(k), kt t<(k +)T Siano x(k) x(kt) e ỹ(k) y(kt) i campioni dello stato e dell uscita, rispettivamente, all istante di campionamento k-esimo..5 y(t), y(kt) u(t), u(kt) tempo t 5 tempo t 3-3
39 3. Campionamento di sistemi a t. continuo Applichiamo la formula risolutiva x(t) =e A(t t ) x(t )+ t t e A(t t τ) Bu(τ)dτ per t =(k +)T, t = kt, x = x(kt), e ingresso u(τ) ũ(k), kt τ<(k +)T : ( T ) x((k +)T )=e AT x(kt)+ e A(T τ) dτ Bũ(k) ottenendo quindi ( T x(k +)=e AT x(k)+ ) e A(T τ) dτ Bũ(k) Il sistema tempo-discreto a segnali campionati x(k +) = Ã x(k)+ Bũ(k) ỹ(k) = C x(k)+ Dũ(k) è legato al sistema tempo continuo dalle relazioni ( ) Ã e AT T B ea(t τ) dτ B C C D D 3-4
40 3. Campionamento di sistemi a t. continuo.4 y(t), y(kt).4 y(t), y(kt) tempo t u(t), u(kt) tempo t tempo t u(t), u(kt) tempo t Nota: in generale, affinchè il sistema a tempo discreto (Ã, B, C, D) eilsistemaatempo continuo (A, B, C, D) coincidano agli istanti di campionamento t = kt occorre che l ingresso u(t) sia costante durante l intervallo di campionamento. Questo normalmente avviene nei sistemi di controllo digitale, dove il segnale di ingresso viene generato a frequenze regolari da un unità di calcolo (microcontrollore/pc/dsp) e mantenuto costante. In ogni caso, (Ã, B, C, D) è una approssimazione del modello tempo continuo (A, B, C, D). 3-5
41 3. Campionamento di sistemi a t. continuo Come scegliere il tempo di campionamento T per discretizzare un dato sistema? Buona scelta (per sistemi lineari): T tempo di salita per ingresso u(t) =,x() = y(t), y(kt) tempo t u(t), u(kt) tempo t Tempo di salita tempo necessario per passare dal % al 9% del valore di regime tempo di salita.9 9% % tempo t 3-6
42 3. Campionamento di sistemi a t. continuo Campionamento con metodo di Eulero: x((k+)t ) x(t) x((k+)t ) x(kt ) T x(kt ) kt T (k+)t _x(t) t (77-783) Idea: approssimare ẋ(t)con x((k+)t ) x(kt ) T Approssimazione per sistema lineare: x((k +)T )=(I + TA)x(kT)+TBu(kT) Il sistema tempo-discreto a segnali campionati x(k +)= à x(k)+ Bũ(k) ỹ(k) = C x(k)+ Dũ(k) è legato al sistema tempo continuo dalle relazioni à I + AT C C B TB D D Nota: e TA = I + TA+ + T n A n +... n! il metodo di Eulero approssima il metodo esatto. Coincidono per T. Il metodo di Eulero è applicabile anche a sistemi non lineari ẋ(t) =f(x(t),u(t)). 3-7
43 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto Esempio: Serbatoio Modello matematico del serbatoio (tempo continuo): d h(t) = a g dt A h(t)+ u(t) A q(t) = a g h(t) Modello matematico del serbatoio (tempo discreto): h(k +)= h(k) Ta g T h(k)+ ũ(k) A A q(k) = a g h(k) u 7 6 Altezza h(t) (m) h q Tempo (s) Minore il tempo di campionamento, migliore l approssimazione (ma maggiore il numero di calcoli) 3-8
44 3 Sistemi Lineari a Tempo Discreto 3-9
45 4. Linearità e Linearizzazione
46 4 Linearità e Linearizzazione Principio di sovrapposizione degli effetti Considera il sistema lineare tempo-discreto, tempo-invariante: x(k +)= Ax(k)+Bu(k) y(k) = Cx(k)+Du(k) x()= x La soluzione esiste ed è unica: y(k, x,u)=ca k x + k i= CA i Bu(k i) Indichiamo con y(k, x,u)la risposta dell uscita y(k) per sottolineare l effetto dello stato iniziale x + ingresso u(), u(),..., u(k). Principio di sovrapposizione degli effetti : y(k, αx +βx,αu+βu )=αy(k, x,u)+βy(k, x,u ) l uscita complessiva è data dalla sovrapposizione delle uscite dovute agli effetti di (x,u)edi(x,u ). Vale anche per sistemi lineari tempo-continui Vale anche se il sistema è lineare tempo-variante Non vale se il sistema è nonlineare. 4-
47 4 Linearità e Linearizzazione Dimostrazione: y(k, αx + βx,αu+ βu )=CA k (αx + βx )+ k i= CAi B(αu(k i)+βu (k i)) = CA k αx + CA k βx + k i= CAi Bαu(k i)+ k i= CAi Bβu (k i)) = α(ca k x + k i= CAi Bu(k i))+ β(ca k x + k i= CAi Bu(k i)) = αy(k, x,u)+βy(k, x,u ) Caso particolare: somma degli effetti (α = β =) y(k, x + x,u+ u )=y(k, x,u)+y(k, x,u ) Caso particolare: moltiplicazione per costante (β =) y(k, αx,αu)=αy(k, x,u) Esempio: x = x =[ ], u(k), u (k) =k/ y(k) u(k) k 5 5 k 4-
48 4 Linearità e Linearizzazione Linearizzazione Considera il sistema nonlineare ẋ(t) = f(x(t),u(t)) y(t) = g(x(t),u(t)) Sia (x r,u r )un equilibrio: f(x r,u r )= Obiettivo: studiare il sistema per piccole variazioni u(t) u(t) u r e x() x() x r. L evoluzione di x(t) x(t) x r è data da x(t) =ẋ(t) ẋ r = f(x(t),u(t)) = f( x(t)+x r, u(t)+u r ) f x (x r,u r ) x(t)+ f }{{} u (x r,u r ) u(t) }{{} A B In maniera simile, y(t) g x (x r,u r ) }{{} C x(t)+ g u (x r,u r ) u(t) }{{} D dove y(t) y(t) g(x r,u r )è la deviazione dell uscita dall equilibrio. Le variazioni x(t), y(t),e u(t)sono quindi governate (in prima approssimazione)dal sistema linearizzato (A, B, C, D). Per sistemi nonlineari a tempo-discreto, vale un ragionamento analogo. 4-3
49 4 Linearità e Linearizzazione Esempio: Serbatoio Modello tempo continuo: d h(t) = a g dt A h()= h q(t) = a g h(t) h(t)+ A u(t) h u q Equilibrio per ingresso costante u(t) u r, t : ḣ r == a g hr + A A u r h r = ( ur g a Sistema linearizzato: ( ) A a g h A h + u = A hr a g Au (,u r ) r B a g u A h + u = A hr A (,u r C a g h = a g h u r D u ( a g h ) hr,ur ) hr,ur = h(t) = a g h(t)+ Au r A u(t) q(t) = a g h(t) u r h()= h h r Il sistema linearizzato permette di analizzare in maniera semplice (seppur approssimata)la dinamica di h, q per piccole variazioni della portata di ingresso u(t)dalla portata nominale u r e per piccole variazioni della cond. iniz. h()dall equilibrio h r. ) 4-4
50 4 Linearità e Linearizzazione 4-5
51 5. Stabilità
52 5 Stabilità Concetto intuitivo di stabilità: Considera il sistema nonlineare ẋ(t) = f(x(t),u r ) y(t) = g(x(t),u r ) Sia x r lo stato di equilibrio relativo a u r : f(x r,u r )= Il punto di equilibrio x r si dice stabile se per ogni condizione iniziale x vicino a x r la relativa traiettoria x(t, x,u r )rimane vicino a x r per ogni t. a Il punto di equilibrio x r si dice inoltre asintoticamente stabile se è stabile e x(t, x,u r ) x r per t Altrimenti, il punto di equilibrio x r si dice instabile x (t) x (t) x (t) (as.)stabile 3 3 x (t) instabile a Def. analitica: ɛ > δ >taleche x x r <δ x(t, x,u r ) x r <ɛ, t. 5-
53 5 Stabilità Stabilità dei sistemi lineari (tempo-continuo): Considera il sistema del primo ordine ẋ(t) = ax(t)+bu(t) y(t) = cx(t) Equilibrio per u(t) u r :=ax r + bu r x r = b a u r. Per u(t) u r, t, la quantità z(t) =x(t) x r soddisfa l equazione differenziale da cui: Pertanto: ż(t) =ax(t)+bu r = ax(t) ax r = az(t) z(t) =e at z x(t) =x r + e at (x x r ) x r è instabile se a> x r è stabile se a x r è asintoticamente stabile se a< a> x(t) x x r a< a= t 5-
54 5 Stabilità Stabilità dei sistemi lineari (tempo-discreto): Considera il sistema del primo ordine x(k +)= y(k) = cx(k) ax(k)+bu(k) Equilibrio per u(k) u r : x r = ax r + bu r x r = b u a r. Per u(k) u r, k =,,..., la quantità z(k) =x(k) x r soddisfa l equazione alle differenze z(k+)= ax(k)+bu r x r = ax(k)+( a)x r x r = az(k) da cui: Pertanto: z(k) =a k z x(k) =x r + a k (x x r ) x r è instabile se a > x r è stabile se a x r è asintoticamente stabile se a < x(k) x a> x r a= <a< k 5-3
55 5 Stabilità sistema tempo continuo tempo discreto stabile a a as. stabile a< a < instabile a> a > Definizione di stabilità dei sistemi lineari Un sistema lineare (A, B, C, D) si dice stabile se la risposta libera è limitata per ogni valore di x(). Un sistema lineare (A, B, C, D) si dice asintoticamente stabile se la risposta libera tende a per ogni valore di x(). Un sistema lineare (A, B, C, D) si dice instabile se per almeno una condizione iniziale x() la risposta libera è illimitata. 5-4
56 5 Stabilità Relazione fra stabilità e autovalori di A (tempo continuo): ẋ(t) = Ax(t) x(t) =e At x x() = x Teorema. Un sistema è asintoticamente stabile se e solo se tutti gli autovalori di A hanno parte reale negativa. Teorema. Un sistema è instabile se esiste almeno un autovalore di A con parte reale positiva. Ricorda: la matrice esponenziale è definita come e At I + At + A t An t n n! +... Se la matrice A è diagonalizzabile: A = T ΛT, Λ= λ... λ λ n e At = T Per autovalori complessi λ = a + jb : e λ t... e λ t.... e λt = e at e jbt = e at e λ nt È quindi la parte reale degli autovalori che determina la stabilità del sistema. T 5-5
57 5 Stabilità Esempio ẋ(t) = 3 x()= [ x x ] x(t) Autovalori di A: {, } soluzione: x (t) = x (e t e t )+x ( e t + e t ) x (t) = x (e t e t )+x ( e t +e t ) Asintoticamente stabile.5.5 x (t) x (t) t t 5-6
58 5 Stabilità Esempio ẋ(t) = x()= [ x x ] x(t) Autovalori di A: {+j, j} soluzione: x (t) = x cos t x sin t x (t) = x sin t + x cos t Stabile x (t) x (t) t.5 5 t 5-7
59 5 Stabilità Esempio 3 ẋ(t) = x(t) x()= [ x x ] Autovalori di A: {, } soluzione: x (t) = x + x t x (t) = x Instabile x (t) x (t) t 5 t 5-8
60 5 Stabilità Esempio 4 ẋ(t) = x(t) x()= [ x x ] Autovalori di A: {, } soluzione: x (t) = x e t x (t) = x e t +(x x )e t Instabile x (t) x (t) t 5 t 5-9
61 5 Stabilità Relazione fra stabilità e autovalori di A (tempo discreto): x(k +) = Ax(k) x(k) =A k x x() = x Teorema. Un sistema è asintoticamente stabile se e solo se tutti gli autovalori di A hanno modulo minore di. Teorema. Un sistema è instabile se esiste almeno un autovalore di A con modulo maggiore di. Ricorda: se la matrice A è diagonalizzabile: A = T ΛT, Λ= λ... λ λ n A k = T λ k... λ k λ k n T Per autovalori complessi λ = ρe jθ : λ k = ρ k e jkθ = ρ k e jkθ = ρ k È quindi il modulo degli autovalori che determina la stabilità del sistema. 5-
62 5 Stabilità Esempio x(k +)= x()= [ x x ] x(k) Autovalori di A: {, } soluzione: x (k) =, k =,,... x (k) = ( ) k x + ( ) k x, k =,,... Asintoticamente stabile.5 x (k).5 x (k) k 5 k 5-
63 5 Stabilità Esempio x(k +)= x()= [ x x ] x(k) Autovalori di A: {+j, j} soluzione: x (k) = x cos kπ + x sin kπ x (k) = x sin kπ + x cos kπ, k =,,..., k =,,..., Stabile x (k) x (k) k 4 6 k 5-
64 5 Stabilità Esempio 3 x(k +)= x()= [ x x ] x(k) Autovalori di A: {, } soluzione: x (k) = x + x k, k =,,... x (k) = x, k =,,... Instabile x (k) x (k) k k 5-3
65 5 Stabilità Esempio 4 x(k +)= x()= [ x x ] x(k) Autovalori di A: {, } soluzione: x (k) = k x, k =,,... x (k) = k x, k =,,... Instabile x (k) x (k) k k 5-4
66 5 Stabilità Esempio: Pendolo y(t) angolo di deflessione u(t) mg forza peso hẏ(t) forza di attrito viscoso y(t) l m h Modello matematico: u(t)= mg ml ÿ(t) = lmg sin y(t) hẏ(t) Equazione in forma di stato: (x = y, x =ẏ) ẋ = x ẋ = g l sin x Hx, H h ml Equilibrio: x r g l sin x r Hx r = x r = x r = ±kπ, k =,,... u(t)= mg m h l l m h u(t)= mg x r =,x r =, ±π,... x r =,x r =, ±π, ±3π,
67 5 Stabilità Sistema linearizzato (x r =,x r =) ẋ(t) = x(t) g H l }{{} A Autovalori di A: det(λi A) =λ + Hλ + g ( ) = l λ, = H ± H 4 g l Parte reale < : as. stabile.5.5 y(t) t Sistema linearizzato (x r = π, x r =) ẋ(t) = x(t) g H l }{{} A Autovalori di A: det(λi A) =λ + Hλ g ( ) = l λ, = H ± H +4 g l Parte reale > e< : instabile 4 3 y(t) t 5-6
68 5 Stabilità 5-7
69 6. Trasformate e Funzioni di Trasferimento
70 6. Trasformata di Laplace Definizione La trasformata di Laplace di f(t) èlafunzionedi variabile complessa s C, (s = σ + jω), F (s) = e st f(t)dt L[f].5 f(t).5 Esempi Funzione impulso (Delta di Dirac) a : { se t f(t) =δ(t) + se t = tale che t δ(t) = L[δ] =F (s) = s C Funzione gradino : se t< f(t) =I(t) se t L[I] = F (s) = s a La funzione δ(t)is può considerare come il limite della successione di funzioni f ɛ (t)per ɛ taliche f ɛ (t) = ɛ se t ɛ altrimenti 6-
71 6. Trasformata di Laplace Proprietà della trasformata di Laplace Linearità : L[k f (t)+k f (t) ]=k L[f (t)]+k L[f (t)] Esempio: f(t) =δ(t) I(t) L[f] = s. Traslazione nel tempo : L[f(t τ) ]=e sτ L[f(t)] Esempio: f(t) =3I(t ) L[f] = 3e s. s Traslazione nella frequenza : L[e at f(t) ]=F (s a), dove F (s) =L[f(t)] Esempio: f(t) =e at I(t) L[f] = s a Esempio: f(t)= cos(ωt)i(t) L[f] = (Nota: cos(ωt) = ejωt +e jωt ) Derivazione nel tempo a : L[ d dt f(t) ]=sl[f(t)] f(+ ) s s +ω Esempio: f(t) =sin(ωt)i(t) L[f] = Derivazione nella frequenza : ω s +ω. L[tf(t) ]= d ds L[f(t)] Esempio: f(t) =t I(t) L[f] = s. a f( + )= lim t + f(t).sef ècontinuain,f( + )=f() 6-
72 6. Trasformata di Laplace Teorema del valore iniziale : L[f(t) ]=F(s) f( + ) lim f(t) = lim sf (s) t + s Esempio: f(t) =I(t) t I(t) F (s) = s s f( + )==lim s sf (s) Teorema del valore finale : L[f(t) ]=F (s) f(+ ) lim f(t) =limsf (s) t + s Esempio: f(t) =I(t) e t I(t) F (s) = s s+ f(+ ) ==lim s sf (s) Pierre-Simon Laplace (749-87) 6-3
73 6. Funzioni di Trasferimento - T. Continuo Considera il sistema a tempo continuo ẋ(t) = Ax(t)+Bu(t) y(t) = Cx(t)+Du(t) x()= x Applichiamo la trasformata di Laplace a : sx(s) x = AX(s)+BU(s) Y (s) = CX(s)+DU(s) dove X(s) = L[x(t)], U(s) = L[u(t)], Y (s) = L[y(t)]. Esplicitando rispetto a x e U(s): X(s) = (si A) x +(si A) BU(s) Y (s) = C(sI A) x }{{} Y L (s) +(C(sI A) B + D)U(s) }{{} Y F (s) Y L (s)=trasformata di Laplace della risposta libera Y F (s)=trasformata di Laplace della risposta forzata Definizione: Lafunzione di trasferimento di un sistema lineare tempo continuo (A, B, C, D) è G(s) =C(sI A) B + D cioè il rapporto fra la trasf. di Laplace Y (s)dell uscita y(t)e la trasf. di Laplace U(s)dell ingresso per u(t) per condizione iniziale nulla x =. a x(t)è una funzione derivabile, e quindi continua x( + )= x()= x 6-4
74 6. Funzioni di Trasferimento - T. Continuo u(t) y(t) U(s) Y (s) A; B; C; D G(s) x = Esempio: Il sistema lineare ẋ(t) = y(t) = x(t)+ [ ] x(t) ha per funzione di trasferimento G(s) = s + s +s + u(t) Nota: La funzione di trasferimento non dipende dall ingresso! È una proprietà del sistema lineare. 6-5
75 6. Funzioni di Trasferimento - T. Continuo Considera l eq. diff. con ingresso dy (n) (t) dt n b m du (m) (t) dt m + a n dy (n ) (t) dt n + + a ẏ(t)+a y(t) = + b m du (m ) (t) dt m + + b u(t)+b u(t) Ponendo condizioni iniziali y(), ẏ(),..., y (n ) () nulle, si ottiene immediatamente la funzione di trasferimento equivalente G(s) = b ms m + b m s m + + b s + b s n + a n s n + + a s + a Esempio: ÿ(t)+ẏ(t)+y(t) = u(t) +u(t) G(s) = s + s +s + Nota: la stessa f.d.t. G(s)si ottiene dalla forma matriciale equivalente dell eq. differenziale: ẋ(t) = y(t) = [ G(s) = x(t)+ u(t) [ ] x(t) ] ( [ s ] [ ]) [ ] 6-6
76 6. Funzioni di Trasferimento - T. Continuo Alcune funzioni di trasferimento: Integratore ẋ(t) = u(t) y(t) = x(t) U(s) s Y (s) Doppio integratore ẋ (t) = x (t) ẋ (t) = u(t) y(t) = x (t) U(s) s Y (s) Oscillatore ẋ (t) = x (t) ẋ (t) = x (t)+u(t) y(t) = x (t) U(s) s + Y (s) 6-7
77 6. Funzioni di Trasferimento - T. Continuo Antitrasformata di Laplace Data la funzione di trasferimento G(s) = b ms m + b m s m + + b s + b (s p )(s p )...(s p n ) (m <n) possiamo scomporla in fratti semplici (Hp: p i p j ) G(s) = α s p + + α n s p n dove α i è detto residuo di G(s)in p i C α i = lim s pi (s p i )G(s) (nota che se p i = p j, allora α i =ᾱ j ) L antitrasformata di Laplace di G(s) è la funzione g(t)tale che L[g(t) ]=G(s): g(t) =α e p t + + α n e p nt Nel caso di radici coincidenti (s p i ) k, nello sviluppo si hanno tutti i termini del tipo α i (s p i ) + + α ik (s p i ) k la cui antitrasformata è α i e p it + + α ik t k k! e p it 6-8
78 6. Funzioni di Trasferimento - T. Continuo Risposta all impulso Considera l ingresso impulsivo u(t) = δ(t) U(s) =. L uscita corrispondente y(t) è detta risposta all impulso. La trasformata di Laplace di y(t) è Y (s) =G(s) =G(s). Pertanto la risposta all impulso coincide con l antitrasformata g(t) della funzione di trasferimento G(s) Esempi Integratore u(t) = δ(t) y(t) = L [ s ]=I(t) U(s) s Y (s) Doppio integratore u(t) = δ(t) y(t) = L [ s ]=t I(t) U(s) s Y (s) Oscillatore u(t) = δ(t) U(s) s + Y (s) y(t) = L [ s + ]=sint I(t) 6-9
79 6.3 Poli e zeri u(t) G(s) y(t) Considera il sistema lineare descritto dalla funzione di trasferimento (m <n) G(s) = b ms m + b m s m + + b s + b s n + a n s n + + a s + a = N(s) D(s) Si dicono poli del sistema le radici di D(s) Si dicono zeri del sistema le radici di N(s) A tempo discreto le definizioni sono analoghe Esempio: G(s) = s + s 3 +s +3s + = s + (s + )(s + s +) poli: {, + j 7, j 7 }, zeri: { }. 6-
80 6.3 Poli e zeri Considera il sistema lineare ẋ(t) = Ax(t)+Bu(t) y(t) = Cx(t)+Du(t) x()= e la funzione di trasferimento corrispondente G(s) =C(sI A) B + D N(s) D(s) Il denominatore D(s) =det(si A). Quindi i poli di G(s)corrispondono agli autovalori di A. La stabilità del sistema si può quindi studiare sia tramite G(s)che tramite A Attenzione: alcuni autovalori di A possono non risultare poli di G(s). Esempio: [ ] [ ] [ ] A =, B =, C = det(si A) =(s )(s +) G(s) = [ ] [ s s+ ][ ] = s + Il polo s = non ha influenza sul comportamento ingresso-uscita del sistema, ma ha influenza sulla risposta libera: x (t) =e t x (il sistema è instabile). 6-
81 6.4 Trasformata zeta Definizione La trasformata zeta di f(k) è la funzione di variabile complessa z C, (z = σ + jω), F (z) = f(k)z k Z[f] k= f(k) Esempi k Funzione impulso discreto : { f(k) =δ(k) se k se k = Funzione gradino discreto : { f(k) =I(k) se k< se k Z[δ] =F (z) Z[I] = F (z) = z z Funzione esponenziale discreto : f(k) =a k I(k) Z[f] =F (z) = z z a 6-
82 6.4 Trasformata zeta Proprietà della trasformata zeta Linearità : Z[k f (k)+k f (k) ]=k Z[f (k)]+k Z[f (k)] Esempio: f(k) =3δ(k) 5 k I(t) Z[f] =3 5z z Anticipo temporale : Z[f(k +)I(k) ]=zz[f] zf() Esempio: f(k) =a k+ I(k) Z[f] =z z z a z = az z a z è detto anche operatore di anticipo unitario Ritardo temporale : Z[f(k )] = z Z[f]. Esempio: f(k) =I(k ) Z[f] = z z(z ) z è detto anche operatore di ritardo unitario Derivazione nella frequenza : Z[kf(k) ]= z d dz Z[f] Esempio: f(k) =k I(k) Z[f] = z (z ) 6-3
83 6.4 Trasformata zeta Teorema del valore iniziale : Z[f(k) ]=F(z) f()= lim F (z) z Esempio: f(k) =I(k) k I(k) F (z) = z z Teorema del valore finale : z (z ) f()= lim z F (z) = Z[f(k) ]=F (z) f(+ ) lim t + Esempio: f(k) =I(k)+(.7) k I(t) F (z) = z + z z z+.7 f(+ ) =lim z (z )F (z) = f(t) =lim(z )F (z) z Witold Hurewicz (94-957) 6-4
84 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto Considera il sistema a tempo discreto x(k +)= Ax(k)+Bu(k) y(k) = Cx(k)+Du(k) x()= x Applichiamo la trasformata zeta: zx(z) zx = AX(z)+BU(z) Y (z) = CX(z)+DU(z) dove X(z) =Z[x(k)], U(z) =Z[u(k)], Y (z) =Z[y(k)]. Esplicitando rispetto a x e U(z): X(z) = z(zi A) x +(zi A) BU(z) Y (z) = zc(zi A) x }{{} Y L (z) +(C(zI A) B + D)U(z) }{{} Y F (z) Y L (z)=trasformata zeta della risposta libera Y F (z)=trasformata zeta della risposta forzata Definizione: Lafunzione di trasferimento di un sistema lineare tempo discreto (A, B, C, D) è G(z) =C(zI A) B + D cioè il rapporto fra la trasf. zeta Y (z)dell uscita y(k)e la trasf. zeta U(z)dell ingresso per u(k) per condizione iniziale nulla x =. 6-5
85 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto u(k) y(k) U(z) Y (z) A; B; C; D G(z) x = Esempio: Il sistema lineare x(k +)= y(k) = ha per funzione di trasferimento G(z) =.5 x(k)+.5 [ ] x(k) z +.5 z.5 u(k) Nota: Anche per i sistemi tempo-discreto, la funzione di trasferimento non dipende dall ingresso, ma è una proprietà del sistema lineare. 6-6
86 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto Considera l equazione alle differenze con ingresso a n y(k n)+a n y(k n +)+ + a y(k )+ y(k) = b n u(k n)+ + b u(k ) Ponendo condizioni iniziali nulle, si ottiene la funzione di trasferimento equivalente G(z) = = b n z n + b n z n+ + + b z a n z n + a n z n+ + + a z + b z n + + b n z + b n z n + a z n + + a n z + a n Esempio: 3y(k )+ y(k )+ y(k) =u(k ) G(z) = z 3z +z + = z z +z +3 Nota: la stessa f.d.t. G(z)si ottiene dalla forma matriciale equivalente dell eq. alle differenze: x(k +)= y(k) = [ G(z) = x(k)+ u(k) 3 [ ] x(k) ] ( [ z ] [ 3 ]) [ ] 6-7
87 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto Alcune funzioni di trasferimento: Integratore x(k +) = x(k)+u(k) y(k) = x(k) U(z) z Y (z) Doppio integratore x (k +) = x (k)+x (k) x (k +) = x (k)+u(k) y(k) = x (k) U(z) z z + Y (z) Oscillatore x (k +) = x (k) x (k)+u(k) U(z) z + z z + Y (z) x (k +) = x (k) y(k) = x (k)+ x (k) Risposta all impulso y(k) k 6-8
88 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto Antitrasformata zeta Data la funzione di trasferimento G(z) = b mz m + b m z m + + b z + b (z p )(z p )...(z p n ) (m <n) Analogamente alla trasformata di Laplace, possiamo scomporla in fratti semplici (Hp: p i p j ) G(z) = ( α z + + α ) nz z z p z p n dove α i èilresiduo di G(z)in p i C α i = lim z p i (z p i )G(z) L antitrasformata zeta di G(z) è la funzione g(k)tale che Z[g(k) ]= G(z): ( ) g(k) = α p k + + α n p k n I(k) Esempio. G(z) = m n {}}{ z + z.5z +.5 =+ + z g(k) = δ(k)+ m<n {}}{.5z +.5 z.5z +.5 = ( 4z z.5z ) z.5 ( 4I(k ).5(.5) k ) I(k) 6-9
89 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto Risposta all impulso Considera l ingresso impulsivo u(k) = δ(k) U(z) =. L uscita corrispondente y(k) è detta risposta all impulso. La trasformata zeta di y(k) è Y (z) =G(z) =G(z). Pertanto la risposta all impulso coincide con l antitrasformata g(k) della funzione di trasferimento G(z) Esempi Integratore u(k) = δ(k) U(z) z Y (z) y(k) = Z [ z ]=I(k ) u(k) y(k) 5 k 5 k 6-
90 6.5 Funzioni di Trasferimento - T. Discreto 6-
91 7. Diagrammi a Blocchi
92 7 Diagrammi a Blocchi U(s) G(s) Y(s) U(z) G(z) Y(z) Sistema tempo continuo Sistema tempo discreto Esprimono le interconnessioni fra sistemi lineari (tempo-continuo o tempo discreto) Permettono di determinare in maniera diretta le funzioni di trasferimento da una qualsiasi grandezza ad un altra Esprimono relazioni ingresso-uscita (risposta forzata o regime permanente): gli effetti delle condizioni iniziali non sono considerati. Elementi fondamentali: Blocco G(s) Freccia U(s) V(s) + V(s) + U(s) Sommatore Punto di diramazione + U(s) V(s) V(s) V(s) 7-
93 7 Diagrammi a Blocchi Esempio V R e J T L Equazioni nel dominio del tempo: V Ri e L di = dt e = kω J dω dt T = ki = T βω Equazioni nel dominio di Laplace: (sl + R)I(s) =V (s) E(s) E(s) =kω(s) (Js + β) Ω=T T (s) =ki(s) Diagramma a blocchi: 7-
94 7 Diagrammi a Blocchi Y G (s) =U (s) G G G U (s) Y (s) U (s) Y (s) Cascata U(s) = U (s) =U (s) Parallelo U (s) U (s) G G Y (s) + Y (s) = Y + (s)+y (s) Y (s) U(s) G +G Y (s) U(s) + + U (s) G U (s) =Y (s) = Y (s) U(s) G G G Y (s) G Retroazione U(s) + + U (s) U (s) G Y (s) U(s) G + + Y (s) Spostamento sommatore a valle U (s) G U (s) G Spostamento sommatore a monte + + Y (s) U (s) U(s) + + G G Y (s) U (s) U(s) G Y (s) U(s) G Y (s) Spostamento punto di prelievo a valle G U(s) U(s) Y (s) U(s) Y (s) G G Spostamento punto di prelievo a monte G Y (s) 7-3
95 7 Diagrammi a Blocchi Esempio H w + G + _ G G z H G 4 H H G 3 w + G + _ G G 3 + z w + G G G _ + + z H H G 4 G 4 w G + _ G G 3 H -H + + G 3 G z w - (+G (H-HG 3)) G G z G 4 G 4 w G 3 (+G (H -H G )) G - 3 G + + z G 4 w G 4 +G 3 (+G (H -H G )) G - 3 G z 7-4
96 7 Diagrammi a Blocchi Teorema. Un sistema costituito da un numero qualunque di sottosistemi fra loro connessi in cascata e/o parallelo è asintoticamente stabile se e solo se sono asintoticamente stabili tutti i sottosistemi che lo compongono. Esempio U(s) G (s) = s + G (s) = +st Y (s) + Y (s) U(s) G 3 (s) = 3 s + s + Y (s) + Il sistema è asintoticamente stabile se e solo se T>, α>, β>. 7-5
97 8. Risposte Tipiche nel Tempo
98 8 Risposte Tipiche nel Tempo Sistema del primo ordine u(t) U(s) k + s y(t) Y(s) (k,τ >) Risposta all impulso : u(t) =δ(t), U(s) =, Y (s) = k +τs, y(t) =k τ e t τ I(t) Risposta al gradino : u(t) =I(t), U(s) = s, Y (s) = k s( + τs), y(t) =k( e t τ )I(t) k y(t) Im[s] crescente decrescente x Re[s] tempo t 8-
99 8 Risposte Tipiche nel Tempo Sistema del secondo ordine (poli reali) u(t) U(s) k ( + s)( + s) y(t) Y(s) (k,τ,τ > ) Risposta al gradino : u(t) =I(t), U(s) = s, Y (s) = k s( + τ s)( + τ s) y(t) = k( + τ τ τ e t τ τ τ τ e t τ )I(t) k y(t) Im[s] x x Re[s] tempo t 8-
100 8 Risposte Tipiche nel Tempo Sistema del secondo ordine (poli complessi) u(t) U(s) k + ³! n s +! s n y(t) Y(s) (k,ω n >, <ζ<) Risposta al gradino : u(t) =I(t), U(s) = s, k Y (s) = s( + ζ ω n s + ω s ) n [ ( ( ) y(t) = k e ω nζt cos ω n ζ t + ζ ζ sin (ω n ζ t) )] I(t) k y(t) x a µ b! n Im[s] Re[s] x tempo t s = a + jb = ω n e j(θ+ π ), θ = arcsin ζ a = ω n ζ b = ω n ζ ω n = a + b ζ = a a +b 8-3
101 8 Risposte Tipiche nel Tempo Sistema tempo discreto nilpotente u(k) U(z) b n z n + b n z n + + b z + b z n y(k) Y (z) Risposta all impulso : u(k) =δ(k), U(z) =, Y (z) = b z n + b z n + + b n z + b n z n y(k) = Z [Y (z)] = Z [ b + b z + + b n z n] b k k n = k>n, k< 5 y(k) Im[z] 4 3 x Re[z] tempo k L effetto dell impulso svanisce dopo un numero finito n di passi. Idem per l effetto delle condizioni iniziali. 8-4
102 8 Risposte Tipiche nel Tempo 8-5
103 9. Risposta in Frequenza
104 9 Risposta in Frequenza u(t) U(s) G(s) y(t) Y(s) Ricorda: la funzione di trasferimento di un sistema lineare tempo continuo è il rapporto fra la trasf. di Laplace Y (s)dell uscita y(t)e la trasf. di Laplace U(s)dell ingresso per u(t)per condizione iniziale nulla x =. Definizione: Larisposta in frequenza di un sistema G(s) è la funzione complessa di variabile reale G(jω), ω R, ω. u(t) = ¹ U sin!t G(s) y(t) Teorema: SeG(s) è asintoticamente stabile (poli a parte reale negativa), allora in condizioni di regime permanente (o asintoticamente per t ) y(t) y rp (t) Ū G(jω) sin(ωt + G(jω)) La risposta in frequenza permette quindi di analizzare la risposta del sistema ad eccitazioni sinusoidali a diverse frequenze. 9-
105 9 Risposta in Frequenza Dimostrazione: L ingresso u(t) =sinωt I(t)ha per trasformata di Laplace ω U(s) = s + ω La trasformata di Laplace della risposta forzata è quindi ω Y f (s) =G(s) s + ω = G(s)ω (s jω)(s + jω) (la risposta libera y l (t)non è rilevante, visto che G(s) è asintoticamente stabile e quindi y l (t) pert ). Scomponendo in fratti semplici a : Y f (s) = ωg(jω) ωg( jω) n R i + jω(s jω) + jω(s + jω) }{{} Y rp (s)=risp. regime permanente s p i= i }{{} risp. forz. transitoria Poiché G(s) è asintoticamente stabile, l antitrasformata di tende a zero asintoticamente. Rimane quindi n i= R i s p i y rp (t) = L [ G(jω) j(s jω) + G( jω) j(s + jω) = j G(jω)ejωt + j G( jω)e jωt = j ( ) j G(jω)ejωt + G(jω)ejωt [ ] j = Re G(jω)ejωt [ ] = Im G(jω) e j G(jω)+jωt ) = G(jω) sin(ωt + G(jω)) ] a Nota: La risposta forzata Y f (s)ha due componenti: Y rp (s)=risposta di regime permanente, Y ft (s)=risposta forzata transitoria. 9-
106 9 Risposta in Frequenza Esempio u(t) = ¹ U sin!t G(s) = ( + :s) y(t) Calcolare la risposta in condizioni di regime permanente per ingresso u(t) = 5 sint. Il sistema è asintoticamente stabile, avendo G(s) poli reali negativi: G(s) = ( +.s), p = p = Posso quindi definire la risposta di regime permanente dove y rp (t) =5 G(jω) sin(t + G(jω)) G(jω)= Per ω = rad/s, e quindi ( +.jω) = +.jω.ω G(j) = +j = 5 j = 5j y rp (t) =5 5 sin(t π )=5 sin(t π ) 9-3
107 9 Risposta in Frequenza u(k) U(z) G(z) y(k) Y(z) Ricorda: la funzione di trasferimento di un sistema lineare tempo discreto è il rapporto fra la trasf. zeta Y (z)dell uscita y(k)e la trasf. zeta U(z)dell ingresso per u(k)per condizione iniziale nulla x =. Definizione: Larisposta in frequenza di un sistema G(z) è la funzione complessa di variabile reale G(e jθ ), θ [,π]. u(k) = ¹ U sin kµ G(z) y(k) Teorema: SeG(z) è asintoticamente stabile (poli in modulo < ), allora in condizioni di regime permanente (o asintoticamente per k ) y(k) y rp (k) Ū G(ejθ ) sin(kθ + G(e jθ )) La risposta in frequenza permette quindi di analizzare la risposta del sistema ad eccitazioni sinusoidali a diverse frequenze. 9-4
108 9 Risposta in Frequenza Esempio u(k) = ¹ U sin kµ G (z) = :5 z z(z :8) y(k) Calcolare la risposta in condizioni di regime permanente per ingresso u(k)= + sin π k. 6 Il sistema è asintoticamente stabile, avendo G(z)poli in modulo minore di G(z) =.5 z z(z.8), p =, = p =.8 Posso quindi definire la risposta di regime permanente y rp (k) = G(e j ) sin( k + G(e j )) + G(e j π 6 ) sin( π 6 k + G(ej π 6 )).5 e j π 6 = G() sgn(g()) + }{{} e j π 6 (e j π 6.8) G() sin( π 6 k + (.5 ej π 6 ) (e j π 6 (e j π 6.8))) sin( π k ) 6 = sin( π 6 k.639) 9-5
109 9. Diagrammi di Bode ¹U sin!t ¹ UjG(j!)j sin(!t + \G(j!)) G(j!) Il diagramma di Bode esprime modulo G(jω) e fase G(jω) di G(jω) in funzione di ω. Serve ad analizzare la risposta del sistema a diverse frequenze ω. Fase (deg) Modulo (db) Diagramma di Bode di G(s) a -3 Frequenza (rad/s) Il modulo G(jω) è espresso in decibel (db) : G(jω) db = log G(jω) La pulsazione ω è visualizzata in scala logaritmica (si disegnano cioè i grafici (log ω, G(jω) db ) e (log ω, G(jω))) a G(s) = (+.s)(+.s+.s ) 9-6
110 9. Diagrammi di Bode Sistema in forma di Bode: G(s) = K s h Π i ( + sτ i ) Π j ( + st j ), τ i,t j C K=guadagno di Bode ; h=tipo del sistema=numeri di poli in ; T j =costante di tempo (se reale > ). Spesso la funzione di trasferimento è data in forma poli/zeri G(s) = K s h Π i (s z i ) Π j (s p j ), z i,p j C Vale quindi z i = τ i, p j = T i, K = K Π iτ i Π j T j, K = K Π i( z i ) Π j ( p j ) 9-7
111 9. Diagrammi di Bode Diagramma di Bode del modulo: K Π i ( + jωτ i ) G(jω) db = log (jω) h Π j ( + jωt j ) Per le proprietà dei logaritmi a : G(jω) db = log K h log ω + log +jωτ i log +jωt j i j Si hanno quindi 4 casi diversi:. log K. log ω 3. log +jωt, T R 4. log +jωt + log +jωt, T C, cioè log +jζ ω ω ω n ωn dove ωn = T, ζ = Re[T ] T a log αβ =logα+log β, log α β =logα log β, logαβ = β log α 9-8
112 9. Diagrammi di Bode Caso : log K jg(j!)j db 4 log jkj! - Caso : log ω ( log ω ) jg(j!)j db 4! - 9-9
113 9. Diagrammi di Bode Caso 3: log +jωt jg(j!)j db T db/ decade! Nota: G(jω) perω T, G(jω) ωt per ω T. Caso 4: log +jζ ω ω n 4 jg(j!)j db ω ω n 4 db/ decade 6 - ³=! n ³ ³ crescente! Nota: G(jω) perω ω n, G(jω) ω ω n per ω ω n. 9-
114 9. Diagrammi di Bode Esempio G(s) = ( + s) s ( + s) 5-4 db/ decade jg(j!)j db - db/ decade 5-6 db/ decade! -5.. Per ω.: G(jω) ω Per ω =.: log ω = log 5 = Per. <ω<: effetto dello zero in s =., aggiungi db/decade. Per ω>: effetto del doppio polo in s =, togli db/decade. 9-
115 9. Diagrammi di Bode Diagramma di Bode della fase: G(jω)= ( ) K Π i ( + jωτ i ) (jω) h Π j ( + jωt j ) Per le proprietà dell esponenziale a : G(jω) = K (jω) h + i ( + jωτ i ) j ( + jωt j ) Si hanno ancora 4 casi diversi:. K = per K> π per K<. (jω) h = hπ 3. ( + jωt), T R 4. ( + jωt)+ ( + jωt ), T C, cioè ) (+jζ ωωn ω ω n a (ρe jθ ) = θ, (αβ) = (ρ α e jθ α ρ β e jθ β ) = (ρ α ρ β e j(θ α+θ β ) )=θ α + θ β = α + β, ( α β )= α β 9-
116 9. Diagrammi di Bode Caso : K ¼= \ G(j!) -¼= K>! -¼ K< Caso : (jω) h ¼= \ G(j!) h=! -¼= h= -¼ h= 9-3
117 9. Diagrammi di Bode Caso 3: ( + jωt) = atan(ωt) ¼= \ G(j!) ¼=4 -¼=4 -¼= T T> T<! Nota: G(jω) perω T, G(jω) π per ω T, T>. Caso 4: ¼ ( +jζ ω ω n \ G(j!) ) ω ωn ³ ¼= ³ crescente! n! Nota: G(jω) perω ω n.perζ, G(jω) = π ) per ω = ω n, G(jω) ( ω = π per ω ω n. ω n 9-4
118 9. Diagrammi di Bode Segue esempio: G(s) = ( + s) s ( + s) -¼= jg(j!)j db -3¼=4 -¼! -5¼=4-3¼=.. Per ω.: G(jω) π Per. <ω<: effetto dello zero in s =., aggiungi π. Per ω>: effetto del doppio polo in s =, togli π. 9-5
119 9. Diagrammi di Bode Esempio: G(s) = ( + s) s ( s)( +.s) Fase (deg) Modulo (db) Frequenza (rad/s) Per ω.: G(jω) ω (pendenza -4 db/decade), G(jω) π Per ω =.: log ω =6db Per. <ω<: effetto del polo instabile in s =., togli db/decade al modulo, aggiungi π alla fase. Per <ω<: effetto dello zero s =, aggiungi db/decade al modulo, aggiungi π alla fase. Per ω>: effetto del polo in s =, togli db/decade al modulo, togli π alla fase. 9-6
120 9. Diagrammi di Bode Riassumendo: L effetto di poli/zeri (semplici) nel diagramma asintotico è il seguente: Modulo Fase polo stabile (T >) db/dec π polo instabile (T <) db/dec π zero stabile (T >) + db/dec π zero instabile (T <) + db/dec π 9-7
121 A. Elementi di Modellistica
122 A. Sistemi Meccanici - Traslazione m s(t), v(t) F F = m dv dt = s md dt massa m m s (t), v (t) s (t), v (t) F = (v v )= F attrito viscoso k m m F = k(s s )= F elasticitµa s (t), v (t) s (t), v (t) s i, v i : posizione e velocità del corpo #i rispetto ad un sistema di riferimento fisso (inerziale) F i : forza agente sul corpo #i P = Fv: potenza meccanica -
123 A. Sistemi Meccanici - Rotazione µ (t),!(t) J T T = J d! dt = J d µ dt inerzia µ (t),! J J (t) µ (t),! (t) T = (!! )= T attrito viscoso µ (t),! J k J (t) µ (t),! (t) T = k(µ µ )= T elasticitµa θ i, ω i : posizione e velocità angolari del corpo #i rispetto ad un sistema di riferimento fisso T i : coppia agente sul corpo #i P = Tω: potenza meccanica -
124 A.3 Sistemi Elettrici i(t) v(t) C i = C dv dt capacitµ a i(t) R v = Ri resistenza i(t) v(t) v(t) v(t) L T(t)!(t) v = L di dt i(t) k v = k! T = ki induttanza motore DC. con controllo in tensione di armatura v, i: tensione ai capi del componente, corrente attraverso il componente P = vi: potenza elettrica ω, T : velocità angolare e coppia prodotta -3
125 A.3 Sistemi Elettrici Strumenti di analisi: Leggi di Kirchhoff v 3 v i 3 i i v 4 v equilibrio delle tensioni alla maglia equilibrio delle correnti al nodo v + v + v 3 + v 4 = i + i + i 3 = -4
126 A.4 Sistemi Termici θ Q P M c s R Temperatura Calore Potenza termica o flusso di calore Massa Calore specifico Resistenza termica fra due corpi Relazioni: P = dq dt P = C dθ dt P = θ θ R flusso di calore Analogo elettrico: variazione di temperatura flusso di calore fra due corpi Per ogni capacità termica C = c s M, associa un condensatore C collegato a massa (=temperatura di riferimento, e.g. o K) Per ogni coppia (i, j)di corpi che si scambiano calore, associa una resistenza elettrica R ij Per ogni generatore di calore, associa un generatore di corrente. Tensione=temperatura, corrente=flusso di calore Nota: non ci sono induttanze termiche ( no oscillazioni!) -5
127 A.4 Sistemi Termici Esempio: Termometro liquido (µ =cost.) R vetro R mercurio µ µ θ θ θ R R Temperatura liquido da misurare Temperatura vetro Temperatura mercurio Resistenza termica fra liquido e vetro Resistenza termica fra vetro e mercurio Equivalente elettrico: R R P P + C C µ µ µ -6
9. Risposta in Frequenza
9. Risposta in Frequenza 9 Risposta in Frequenza u(t) U(s) G(s) y(t) Y(s) Ricorda: la funzione di trasferimento di un sistema lineare tempo continuo è il rapporto fra la trasf. di Laplace Y (s) dell uscita
Dettagli3. Sistemi Lineari a Tempo Discreto
. Sistemi Lineari a Tempo Discreto .5 y(t), y(kt) 4 y(t), y(kt).5.5.5.5.5 4 5 4 5 Campionamento di un segnale continuo Fig. (a) Segnale discreto Fig. (b) Esprimono relazioni fra variabili campionate ad
Dettagli6. Trasformate e Funzioni di Trasferimento
6. Trasformate e Funzioni di Trasferimento 6.3 Richiami sulla Trasformata di Laplace Definizione La trasformata di Laplace di f(t) è la funzione di variabile complessa s C, (s = σ + jω), F (s) = e st f(t)dt
Dettagli4. Linearità e Linearizzazione
4. Linearità e Linearizzazione 4 Linearità e Linearizzazione Principio di sovrapposizione degli effetti Considera il sistema lineare tempo-discreto, tempo-invariante: < : x(k +) = Ax(k)+Bu(k) x() = x La
Dettagli01AYS / 07AYS - FONDAMENTI DI AUTOMATICA Tipologia degli esercizi proposti nel compito del 16/XI/2007
1 01AYS / 07AYS - FONDAMENTI DI AUTOMATICA Tipologia degli esercizi proposti nel compito del 16/XI/2007 Esercizio 1 - Date le matrici A = 2p 1 1 2p 2 C = 1 p di un modello LTI in variabili di stato a tempo
DettagliModellazione e controllo Ca1 (a,b,c) Ca2 (d,e,f,g) Mec(a,c,d,e,g)
Modellazione e controllo Ca1 (a,b,c) Ca (d,e,f,g) Mec(a,c,d,e,g) 13 Luglio 011 a) Una corpo di massa M e soggetto a una forza di richiamo elastica F el = K(x)x, una forza di attrito F att = hẋ e una forza
Dettaglis + 6 s 3, b) i valori di K per i quali il sistema a ciclo chiuso risulta asintoticamente stabile;
1 Esercizi svolti Esercizio 1. Con riferimento al sistema di figura, calcolare: ut) + K s s + 6 s 3 yt) a) la funzione di trasferimento a ciclo chiuso tra ut) e yt); b) i valori di K per i quali il sistema
DettagliMODELLI A TEMPO CONTINUO IN EQUAZIONI DI STATO. Sistema lineare stazionario a tempo continuo in equazioni di stato. = Cx(t) + Du(t) x(0) = x 0
MODELLI A TEMPO CONTINUO IN EQUAZIONI DI STATO Sistema lineare stazionario a tempo continuo in equazioni di stato ẋ(t) y(t) = Ax(t) + Bu(t) = Cx(t) + Du(t) x() = x Risposta completa (risposta libera e
DettagliSistemi dinamici Introduzione Descrizione Soluzione Funzione di trasferimento Stabilità Regime permanente
Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL Sistemi dinamici Introduzione Descrizione Soluzione Funzione di trasferimento Stabilità Regime permanente Sistemi dinamici - Introduzione Concetto di sistema. Si parla
DettagliCorso di Teoria dei Sistemi N. Raccolta di esercizi svolti tratti da temi d esame
Politecnico di Torino - Consorzio Nettuno Michele Taragna Corso di Teoria dei Sistemi - 955N Raccolta di esercizi svolti tratti da temi d esame Diploma Universitario a Distanza in Ingegneria Informatica
DettagliAUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 20 luglio 2006: testo e soluzione
AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 2 luglio 26: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema lineare con ingresso u ed uscita y descritto dalle seguenti
DettagliControlli Automatici I
Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone Controlli Automatici I LEZIONE II Sommario LEZIONE II Trasformata di Laplace Proprietà e trasformate notevoli Funzioni di trasferimento Scomposizione
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Ho seguito il corso con Prof Giarré Prof. Biagiotti Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 12 gennaio 218 - Quiz Per ciascuno
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Ho seguito il corso con Prof Giarré Prof. Biagiotti Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 1 febbraio 18 - Quiz Per ciascuno dei
DettagliCOMPITO A: soluzione
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA (PRIMA PARTE) A.A. 2005/2006 9 novembre 2005 nome e cognome: numero di matricola: Note: Scrivere le risposte negli spazi appositi. Non consegnare fogli aggiuntivi.
DettagliComplementi di Controllo Digitale
Complementi di Controllo Digitale Alberto Bemporad Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena bemporad@dii.unisi.it http://www.dii.unisi.it/~bemporad Corso di Laurea in
DettagliLezione VIII: Funzioni di Trasferimento
ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI Lezione VIII: Funzioni di Trasferimento Sistemi LTI - TC (TD): soluzione nel dominio della frequenza e del tempo Evoluzione libera ed evoluzione forzata Modi naturali
DettagliRisposta temporale: esempi
...4 Risposta temporale: esempi Esempio. Calcolare la risposta al gradino unitario del seguente sistema: x(t) = u(t) s + 5 (s + )(s + ) y(t) Il calcolo della trasformata del segnale di uscita è immediato:
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 2 febbraio 217 - Quiz Per ciascuno dei seguenti quesiti, segnare con una crocetta le risposte
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 9 gennaio 217 - Quiz Per ciascuno dei seguenti quesiti, segnare con una crocetta le risposte
Dettaglis +6 s 3 s 2 +(K 3)s +6K. 6(s +6) s 2 +3s +36. (1) i) Prima di tutto fattorizziamo opportunamente la funzione di trasferimento (1)
Esercizio. Con riferimento al sistema di figura, calcolare: u(t) + K s s +6 s 3 y(t) a) la funzione di trasferimento a ciclo chiuso tra u(t) e y(t); b) i valori di K per i quali il sistema a ciclo chiuso
Dettagli= b ns n + + b 0. (s p i ), l r, A(p i) 0, i = 1,..., r. Y f (s) = G(s)U(s) = H(s) + n i=1. Parte dipendente dai poli di G(s) ( transitorio ).
RISPOSTA FORZATA SISTEMI LINEARI STAZIONARI u(t) G(s) = B(s) A(s) = b ns n + + b 0 s n + + a 0 y f (t) Classe di funzioni di ingresso. U := l Q(s) u( ) : U(s) = P (s) = i= (s z i ) ri= (s p i ), l r, A(p
DettagliAUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 2008: testo e soluzione
AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 8: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema con ingresso u ed uscita y descritto dalle seguenti equazioni:
DettagliSlide del corso di. Controllo digitale
Slide del corso di Controllo digitale Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e dell Informazione Università di Siena, Dip. Ing. dell Informazione e Sc. Matematiche Parte II Sistemi lineari a tempo discreto
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Ho seguito il corso con Prof Giarré Prof. Biagiotti Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 17 luglio 18 - Quiz Per ciascuno dei
DettagliRappresentazione in s dei sistemi lineari continui.
Capitolo. INTRODUZIONE. Rappresentazione in s dei sistemi lineari continui. Applicando la trasformazione di Laplace alle funzioni di stato ed uscita di un sistema lineare: L e quindi: ẋ(t) Ax(t)+Bu(t)
DettagliRappresentazioni e parametri della funzione di trasferimento
FUNZIONE DI TRASFERIMENTO Definizione e proprietà Rappresentazioni e parametri della funzione di trasferimento Risposta allo scalino Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli
Dettaglik 2 m 1 u 2 Figura 1 z 1 β m 1 ż 1 + β m 1 ż m 2 z 2 β m 2 ẋ = A x + B u y = C x + D u
Esercizio Si consideri il sistema meccanico riportato in Figura, dove m e m sono le masse dei carrelli, z e z sono le rispettive posizioni, k e k sono i coefficienti elastici delle molle, e β è un coefficiente
DettagliCorso di Controllo DigitaleAntitrasformate Zeta e calcolo della risposta p.1/32
Corso di Controllo Digitale Antitrasformate Zeta e calcolo della risposta Università degli Studi della Calabria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica. Ing. Domenico Famularo Istituto per la Sistemistica
DettagliCorso di Teoria dei Sistemi N. Raccolta di esercizi svolti tratti da temi d esame
Politecnico di Torino - Consorzio Nettuno Michele Taragna Corso di Teoria dei Sistemi - 955N Raccolta di esercizi svolti tratti da temi d esame Diploma Universitario a Distanza in Ingegneria Informatica
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N. Matr.: Controlli Automatici - Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 8 giugno 217 - Quiz Per ciascuno dei seguenti quesiti, segnare con una crocetta le risposte
DettagliSISTEMI DIGITALI DI CONTROLLO
Sistemi Digitali di Controllo A.A. 2009-200 p. /32 SISTEMI DIGITALI DI CONTROLLO Prof. Alessandro De Luca DIS, Università di Roma La Sapienza deluca@dis.uniroma.it Lucidi tratti dal libro C. Bonivento,
Dettagli06. Analisi Armonica. Controlli Automatici. Prof. Cesare Fantuzzi Ing. Cristian Secchi Ing. Federica Ferraguti
Controlli Automatici 6. Analisi Armonica Prof. Cesare Fantuzzi Ing. Cristian Secchi Ing. Federica Ferraguti ARSControl - DISMI - Università di Modena e Reggio Emilia E-mail: {nome.cognome}@unimore.it http://www.arscontrol.org/teaching
DettagliCorso di Fondamenti di Automatica. Università di Roma La Sapienza. Diagrammi di Bode. L. Lanari. Dipartimento di Informatica e Sistemistica
Corso di Fondamenti di Automatica Università di Roma La Sapienza Diagrammi di Bode L. Lanari Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Roma, Italy Ultima modifica May 8,
Dettagli5. Per ω = 1/τ il diagramma reale di Bode delle ampiezze della funzione G(jω) =
Fondamenti di Controlli Automatici - A.A. 211/12 3 luglio 212 - Domande Teoriche Cognome Nome: Matricola: Corso di Laurea: Per ciascuno dei test a soluzione multipla segnare con una crocetta tutte le affermazioni
DettagliPROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2013/ giugno 2014
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2013/2014 30 giugno 2014 nome e cognome: numero di matricola: prova d esame da CFU : 6 CFU 9 CFU Note: Scrivere le risposte negli spazi appositi. Non consegnare
DettagliEsercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento
Esercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento 28 marzo 208 (3h) Fondamenti di Automatica Prof. M. Farina Responsabile delle esercitazioni: Enrico Terzi Queste dispense sono state
DettagliModelli nello spazio degli stati
Modelli nello spazio degli stati Modelli nello spazio degli stati Stato: informazione che riassume, in ogni istante, l effetto della storia passata del sistema sul suo comportamento futuro. x(t) stato
DettagliCOMPITO DI SEGNALI E SISTEMI 2 febbraio 2017
COMPITO DI SEGNALI E SISTEMI 2 febbraio 2017 NOTA: Tutte le risposte vanno adeguatamente giustificate. Risposte errate e/o con motivazioni errate avranno valore negativo nella valutazione Teoria 1. Si
DettagliNome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Altro.
Controlli Automatici A 22 Giugno 11 - Esercizi Si risolvano i seguenti esercizi. Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Altro. a.1) Calcolare la trasformata di Laplace X(s) dei seguenti segnali
DettagliSISTEMI LINEARI E STAZIONARI A TEMPO CONTINUO
SISTEMI LINEARI E STAZIONARI A TEMPO CONTINUO Movimento ed equilibrio Stabilità Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori MOVIMENTO ED EQUILIBRIO Sistema lineare e stazionario
DettagliAnalisi di sistemi lineari e stazionari: la trasformata di Laplace
Analisi di sistemi lineari e stazionari Analisi di sistemi lineari e stazionari: la trasformata di Laplace I modelli lineari e stazionari presentano proprietà estremamente interessanti e si dispone di
DettagliStrumenti matematici per l analisi dei sistemi tempo discreto LT-Cap. 2
Controllo Digitale a.a. 2007-2008 Strumenti matematici per l analisi dei sistemi tempo discreto LT-Cap. 2 Ing. Federica Pascucci Equazioni alle differenze (ricorsive) f legame tra le sequenze {e k } ed
DettagliDefinizione di Sistema Dinamico
Capitolo 1. INTRODUZIONE 1.1 Definizione di Sistema Dinamico Esistono vari tipi di sistemi dinamici: tempo continui, tempo discreti, lineari, non lineari, a variabili concentrate, a variabili distribuite,
DettagliPROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2011/ settembre 2012
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2011/2012 10 settembre 2012 nome e cognome: numero di matricola: prova d esame da CFU : 6 CFU 9 CFU Note: Scrivere le risposte negli spazi appositi. Non consegnare
DettagliElementi di Analisi dei Sistemi Soluzione esercizi prima prova intermedia
Elementi di Analisi dei Sistemi Soluzione esercizi prima prova intermedia Gianluca Mereu, Alessandro Giua {gianluca.mereu,giua}@diee.unica.it 07/04/207 Soluzione Esercizio. Si risponda in modo chiaro ed
DettagliPolitecnico di Milano. Prof. SILVIA STRADA Cognomi LF - PO SOLUZIONE
Politecnico di Milano Prof. SILVIA STRADA Cognomi LF - PO SOLUZIONE A.A. 25/6 Prima prova di Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) 27 Novembre 25 ESERCIZIO punti: 8 su 32 Si consideri il sistema
DettagliLa trasformata di Laplace e un OPERATORE funzionale
FA-es Parte 1L 1 Trasformate di Laplace Importanza dei modelli dinamici Risolvere equazioni differenziali (lineari a coefficienti costanti) Metodi per risolverle??? FA-es Parte 1L 2 La trasformata di Laplace
DettagliCognome Nome Matricola Corso di Laurea
Fondamenti di Controlli Automatici A.A. 213/14 7 gennaio 215 Quiz di Teoria Cognome Nome Matricola Corso di Laurea Per ciascuno dei test a soluzione multipla segnare con una crocetta tutte le affermazioni
DettagliProprieta. Proprieta. Proprieta. Proprieta. 1. Linearita : 3. Trasformata della derivata: 2. Trasformata dell integrale:
FA-es Parte 1L 1 FA-es Parte 1L 2 Trasformate di Laplace La trasformata di Laplace e un OPERATORE funzionale Importanza dei modelli dinamici Risolvere equazioni differenziali (lineari a coefficienti costanti)
DettagliEsame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI SOLUZIONE
Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI Prova scritta 8 settembre 2017 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Si consideri il seguente circuito elettrico passivo: Applicando le leggi di Kirchhoff
DettagliSoluzione per sistemi dinamici LTI TC Esercizi risolti
Eserciio per sistemi dinamici LTI TC Esercii risolti Dato il seguente sistema dinamico LTI a tempo continuo: [ [ 5 ẋ(t) x(t) + u(t) 4 8 y(t) [ x(t) + 8u(t) determinare l espressione analitica del dello
DettagliControlli Automatici LA Introduzione all'analisi dei sistemi dinamici
Introduzione all'analisi dei sistemi dinamici lineari Prof. Carlo Rossi DEIS-Università di Bologna Tel. 5 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi. 2. movimento e stabilità del
DettagliFM210 - Fisica Matematica I
FM21 - Fisica Matematica I Seconda Prova Scritta [16-2-212] Soluzioni Problema 1 1. Chiamiamo A la matrice del sistema e cerchiamo anzitutto gli autovalori della matrice: l equazione secolare è (λ + 2β)λ
DettagliProf. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel:
Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 051 2093020 email: carlo.rossi@unibo.it Sistemi Tempo-Discreti In questi sistemi i segnali hanno come base l insieme dei numeri interi: sono sequenze
DettagliElementi di Modellistica
Elementi di Modellistica Obiettivo: Sviluppare un modello matematico di un sistema fisico per il progetto di controllori. Un modello fisico per il controllo deve essere: descrittivo: in grado di catturare
DettagliSeconda esperienza - Verifica di alcune proprietà delle trasformate di Laplace -
Seconda esperienza - Verifica di alcune proprietà delle trasformate di Laplace - Alpigiani Cristiano 17 novembre 2005 Introduzione Scopo di questa esperienza è quello di familiarizzare con alcune proprietà
DettagliFondamenti di Controlli Automatici
Cognome: Nome: N. Matr.: Fondamenti di Controlli Automatici Ingegneria Meccanica Compito del 11 settembre 215 - Quiz Per ciascuno dei seguenti quesiti, segnare con una crocetta le risposte che si ritengono
Dettaglirapporto tra ingresso e uscita all equilibrio.
Sistemi Dinamici: Induttore: Condensatore: Massa: Oscillatore meccanico: Pendolo: Serbatoio cilindrico: Serbatoio cilindrico con valvola d efflusso: Funzione di Trasferimento: Stabilità del sistema: (N.B.
DettagliEquilibrio di sistemi dinamici Esercizi proposti. 1 Esercizio (derivato dall es. #8 del 18/09/2002) 2 Esercizio (proposto il 10/02/2003, es.
Equilibrio di sistemi dinamici Esercizio (derivato dall es. #8 del 8/9/22) Dato il sistema dinamico, non lineare, a tempo continuo, descritto dalle seguenti equazioni: ẋ (t) = x (t).5x 2 2 (t)+4u(t) ẋ
DettagliCognome Nome: Matricola: Corso di Laurea: Fondamenti di Controlli Automatici - A.A. 2011/12 20 settembre Domande Teoriche
Fondamenti di Controlli Automatici - A.A. / settembre - Domande Teoriche Cognome Nome: Matricola: Corso di Laurea: Per ciascuno dei test a soluzione multipla segnare con una crocetta tutte le affermazioni
DettagliIngegneria Informatica. Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel
CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica Sistemi a Dati Campionati Prof. DEIS-Università di Bologna Tel. 51 29334 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar lar.deis.unibo.it/people/cmelchiorri
DettagliControlli Automatici 2
Controlli Automatici 2 Stefano Miani 1 1 Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica Università degli Studi di Udine tel: 0432 55 8262 email: miani.stefano@uniud.it web: www.diegm.uniud.it/smiani
DettagliEsame scritto di Teoria dei Sistemi - Modena - 22 Giugno Domande
Esame scritto di Teoria dei Sistemi - Modena - Giugno 5 - Domande Per ciascuno dei seguenti test a risposta multipla segnare con una crocetta le affermazioni che si ritengono giuste. Alcuni test sono seguiti
DettagliControlli Automatici LA Introduzione all'analisi dei sistemi dinamici lineari
Controlli Automatici LA Introduzione all'analisi dei sistemi dinamici lineari Prof. Carlo Rossi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093020 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi
DettagliSegnali e trasformate
Segnali e trasformate - Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Segnali e trasformate DEIS-Università di Bologna Tel. 5 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi Segnali e trasformate
DettagliControlli Automatici - Parte A
Cognome: Nome: N Matr: Ho seguito il corso con Prof Giarré Prof Biagiotti Controlli Automatici Parte A Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 5 settembre 18 Quiz Per ciascuno dei seguenti
DettagliRICHIAMI MATEMATICI. x( t)
0.0. 0.1 1 RICHIAMI MATEMATICI Funzioni reali del tempo: (t) : t (t) (t) ( t) Funzioni reali dell ingresso: y() t t y( ) y() : y() Numeri complessi. Un numero complesso è una coppia ordinata di numeri
DettagliESERCIZIO 1 Si consideri il sistema con ingresso u(t) ed uscita y(t) descritto dalle seguenti equazioni
ESERCIZIO 1 Si consideri il sistema con ingresso u(t) ed uscita y(t) descritto dalle seguenti equazioni ẋ 1 (t) x 1 (t) + 3x 2 (t) + u(t) ẋ 2 (t) 2u(t) y(t) x 1 (t) + x 2 (t) 1. Si classifichi il sistema
DettagliRappresentazione in s dei sistemi lineari continui.
Capitolo. INTRODUZIONE. Rappresentazione in s dei sistemi lineari continui. Applicando la trasformazione di Laplace alle funzioni di stato ed uscita di un sistema lineare: L e quindi: ẋ(t) = Ax(t) + Bu(t)
Dettagliu = quantità di proteina B, y = misura dell attività della proteina A
Esercizio [0 punti] Si vuole descrivere con un sistema dinamico a tempo continuo l evoluzione nel tempo della quantità di una proteina A. La produzione di tale proteina dipende dalla quantità di RNA messaggero
Dettagliẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1
Alcuni esercizi risolti su: - calcolo dell equilibrio di un sistema lineare e valutazione delle proprietà di stabilità dell equilibrio attraverso linearizzazione - calcolo del movimento dello stato e dell
DettagliSISTEMI A TEMPO DISCRETO
CONTROLLI DIGITALI Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica SISTEMI A TEMPO DISCRETO Ing. Tel. 0522 522235 e-mail: cristian.secchi@unimore.it http://www.dismi.unimo.it/members/csecchi Richiami di Controlli
DettagliB = Si studi, giustificando sinteticamente le proprie affermazioni, la stabilità del sistema. si A = G(s) = Y f (s) U(s) = 1.
ESERCIZIO 1 Un sistema dinamico lineare invariante e a tempo continuo è descritto dall equazione differenziale che lega l ingresso all uscita:... y (t) + ÿ(t) + 4ẏ(t) + 4y(t) = u(t) 1. Si determinino le
DettagliEsercizi di Fondamenti di Automatica
Esercizi di Fondamenti di Automatica Bruno Picasso Esercizio Sia dato il sistema lineare { ẋ(t) = Ax(t), x R n x() = x.. Mostrare che se x è tale che Ax = λx, λ R, allora il corrispondente movimento dello
DettagliFondamenti di Automatica - Ingegneria Gestionale (H-PO) Prof. Silvia Strada Prima prova in itinere del 25 Novembre 2016 Tempo a disposizione: 1.30 h.
Politecnico di Milano Fondamenti di Automatica - Ingegneria Gestionale (H-PO) Prof. Silvia Strada Prima prova in itinere del 25 Novembre 206 Tempo a disposizione:.30 h. Nome e Cognome................................................................................
DettagliCapitolo Trasformata di Laplace
Capitolo Trasformata di Laplace. Segnali lo studio dei sistemi. Trasformata di Laplace.3 Antitrasformata di Laplace.4 Antitrasformata di Laplace: metodo delle frazioni parziali . SEGNALI PER LO STUDIO
DettagliElaborazione di segnali e immagini: modulo segnali
Elaborazione di segnali e immagini: modulo segnali 30 gennaio 014 Esame parziale con soluzioni Esercizio 1 Dato un sistema LTI descritto dalla seguente equazione alle differenze: v(k) + v(k 1) 10v(k )
DettagliPROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2004/ settembre 2005 TESTO E SOLUZIONE
PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 4/5 settembre 5 TESTO E Esercizio In riferimento allo schema a blocchi in figura. y y u - s5 sk y k s y 4 Domanda.. Determinare una realizzazione in equazioni
DettagliElaborazione di segnali e immagini: modulo segnali
Elaborazione di segnali e immagini: modulo segnali Luglio 2014 Esercizio 1 Si determini la risposta totale nel dominio complesso e si studi la stabilita asintotica e BIBO del sistema descritto dalla seguente
DettagliElettronica II Segnali periodici; serie di Fourier; trasformata di Fourier p. 2
Elettronica II Segnali periodici; serie di Fourier; trasformata di Fourier Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it
DettagliRaggiungibilità e controllabilità
Capitolo. TEORIA DEI SISTEMI 4. Raggiungibilità e controllabilità Raggiungibilità. Il problema della raggiungibilità consiste nel determinare l insieme di stati raggiungibili a partire da un dato stato
Dettagli4 Analisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in
Indice del libro Alessandro Giua, Carla Seatzu Analisi dei sistemi dinamici, Springer-Verlag Italia, II edizione, 2009 Pagina web: http://www.diee.unica.it/giua/asd/ Prefazione.....................................................
DettagliLa trasformata di Laplace
La trasformata di Laplace (Metodi Matematici e Calcolo per Ingegneria) Enrico Bertolazzi DIMS Universitá di Trento anno accademico 2005/2006 La trasformata di Laplace 1 / 34 Outline 1 La trasformata di
DettagliControlli Automatici Compito del - Esercizi
Compito del - Esercizi. Data la funzione di trasferimento G(s) = s (s +),sicalcoli a) La risposta impulsiva g(t); b) L equazione differenziale associata al sistema G(s); c) Si commenti la stabilità del
DettagliCognome Nome Matricola Corso
Fondamenti di Controlli Automatici - A.A. 212/13 6 novembre 213 - Quiz di Teoria Cognome Nome Matricola Corso Per ciascuno dei test a soluzione multipla segnare con una crocetta tutte le affermazioni che
Dettagli03. Trasformate di Laplace
Controlli Automatici 03. Trasformate di Laplace Prof. Cesare Fantuzzi Ing. Cristian Secchi Ing. Federica Ferraguti ARSControl - DISMI - Università di Modena e Reggio Emilia E-mail: {nome.cognome}@unimore.it
DettagliFondamenti di Automatica. Unità 3 Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici
Fondamenti di Automatica Unità 3 Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici Equilibrio di sistemi dinamici Linearizzazione di sistemi dinamici Stabilità interna
Dettagli1 a PROVA PARZIALE DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2004/ novembre Soluzione
a PROVA PARZIAE DI FONDAMENTI DI AUTOMATIA A.A. 24/25 9 novembre 24 Esercizio on riferimento alla funzione di trasferimento G(s) = 7s2 + 36s + 48 (s + 3)(s + 4) 2 Domanda.. Indicare i valori del guadagno,
DettagliNome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Altro.
Controlli Automatici - Prima parte 18 Aprile 216 - Esercizi Si risolvano i seguenti esercizi. Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Altro. a.1) Calcolare la trasformata di Laplace X(s) dei seguenti
DettagliClassificazione di sistemi dinamici Esercizi risolti. 1 Esercizio (proposto il 16/11/2007, es. #12)
Classificazione di sistemi dinamici Esercizi risolti 1 Esercizio (proposto il 16/11/2007, es. #12) Dato il sistema descritto dalle seguenti equazioni: x 1 (k +1) 2x 2 (k)+cos(u(k)) x 2 (k +1) x 1 (k) y(k)
DettagliTeoria dei Sistemi s + 1 (s + 1)(s s + 100)
Teoria dei Sistemi 03-07-2015 A Dato il sistema dinamico rappresentato dalla funzione di trasferimento 10s + 1 (s + 1)(s 2 + 16s + 100) A.1 Si disegnino i diagrammi di Bode, Nyquist e i luoghi delle radici.
DettagliScomposizione in fratti semplici
0.0. 2.2 Scomposizione in fratti semplici Evoluzione forzata di un equazione differenziale: la trasformata di Laplace Y(s) del segnale di uscita y(t) è uguale al prodotto della trasformata di Laplace X(s)
DettagliProf. SILVIA STRADA Cognomi LF - PO
Politecnico di Milano Prof. SILVIA STRADA Cognomi LF - PO A.A. 2015/16 Appello di Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) 1 Marzo 2016 Tempo a disposizione: 2.00 h. Nome e Cognome:... Matricola...
DettagliReti nel dominio delle frequenze. Lezione 10 2
Lezione 10 1 Reti nel dominio delle frequenze Lezione 10 2 Introduzione Lezione 10 3 Cosa c è nell Unità 3 In questa sezione si affronteranno Introduzione all Unità Trasformate di Laplace Reti nel dominio
DettagliIngegneria Elettrica Politecnico di Torino. Luca Carlone. ControlliAutomaticiI LEZIONE IV
Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone ControlliAutomaticiI LEZIONE IV Sommario LEZIONE IV Importanza dello studio di segnali sinusoidali nell ingegneria Sistemi lineari con ingressi sinusoidali
Dettagli01AYS - FONDAMENTI DI AUTOMATICA. Modellistica e rappresentazione in variabili di stato di sistemi dinamici
01AYS - FONDAMENTI DI AUTOMATICA Modellistica e rappresentazione in variabili di stato di sistemi dinamici proff. Marina Indri e Michele Taragna Dip. di Automatica e Informatica Politecnico di Torino Anno
DettagliScrivere il numero della risposta sopra alla corrispondente domanda. (voti: 2,0,-1, min=14 sulle prime 10) , C = [3 2 2], D =
n. 101 cognome nome corso di laurea Analisi e Simulazione di Sistemi Dinamici 18/11/2003 Risposte Domande 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 N. matricola Scrivere il numero della risposta sopra alla corrispondente domanda.
DettagliMODELLO COMPLETO PER IL CONTROLLO. D r (s) U(s) Y (s) d m (t): disturbi misurabili. d r (t): disturbi non misurabili
MODELLO COMPLETO PER IL CONTROLLO D m (s) D r (s) Y o (s) U(s) P (s) Y (s) d m (t): disturbi misurabili d r (t): disturbi non misurabili y o (t): andamento desiderato della variabile controllata u(t):
Dettagli