Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2006 Alcune tendenze
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- Fabiana Moretti
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1 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2006 Alcune tendenze Ottobre 2007
2 Nel 2006 il numero totale delle Interruzioni Volontarie di Gravidanza (I.V.G.) effettuate è stato pari a , praticamente stabile rispetto al dato dell anno precedente (+0,7%), di cui effettuate da residenti in regione (-0,5% rispetto al precedente anno). Il 72,3% delle donne risulta residente nella stessa Azienda USL sede della struttura ove ha effettuato l intervento, il 9,6% in un altra dell Emilia-Romagna, il 9,8% in un'altra regione d Italia e il restante 8,3% risulta risiedere all estero. I dati relativi all I.V.G. in Emilia-Romagna hanno evidenziato una forte diminuzione degli interventi verificatasi nei 15 anni successivi all applicazione della legge 194 del 1978, per stabilizzarsi a partire dalla metà degli anni 90. VARIAZIONI % I.V.G IN EMILIA-ROMAGNA E ITALIA CON BASE ANNO 1980= ,1109,7 106,6 100,0 102,6 100,0 98,3 95,3 90,6 85,6 98,7 93,0 89,8 84,0 80,5 77,8 75,2 72,8 70,7 66,9 65,4 65,8 65,9 64,9 65,3 63,2 62,0 62,9 62,0 64,8 75,8 60,8 69,8 65,8 60,6 56,0 54,8 53,6 49,8 49,0 45,2 43,3 44,7 44,7 44,5 44,9 45,2 44,9 46,6 46,1 48,4 46,5 46, EMILIA-ROMAGNA ITALIA L analisi più approfondita conferma il trend in decremento delle I.V.G. effettuate dalle residenti con cittadinanza italiana che sono passate da casi nel 1994 (anno in cui si è cominciato a differenziare l analisi per cittadinanza) a nel Per le donne residenti con cittadinanza straniera si è invece evidenziato un trend in aumento, passando da 760 nel 1994, pari all 8% del totale, ai del 2006, con una quota percentuale più che quadruplicata (37,5% del totale). Si sottolinea però come tra il 2005 e il 2006 l incremento in questa popolazione (straniere residenti) sia stato praticamente nullo (6 casi). 1
3 IVG EFFETTUATE DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA-ROMAGNA Valori percentuali in base alla cittadinanza % Italiane Straniere Risultano invece in ulteriore aumento nell ultimo anno le interruzioni effettuate da straniere residenti all estero (900 nel 2006, 801 nel 2005), presumibilmente straniere di più recente immigrazione. Nel complesso le I.V.G. effettuate da donne con cittadinanza straniera sono nel 2006 oltre il 40% del totale degli interventi avvenuti nelle strutture della nostra regione (dieci anni prima, nel 1996, tale quota era del 13,3%). Questo andamento è prioritariamente determinato dal significativo aumento del fenomeno migratorio avvenuto negli ultimi anni nella nostra regione, in particolare dai paesi dell Europa centro-orientale. Dai dati Caritas risulta che, in Emilia-Romagna, gli immigrati presenti (regolari) hanno un incremento del 519% nel periodo , passando dalle unità del 1995 alle del , a fronte di un incremento nazionale del 348%. I dati di fonte anagrafica relativi ai cittadini stranieri residenti in regione (rilevazione ISTAT e, dal 2005, rilevazione regionale) mostrano in specifico come il numero di donne straniere residenti sia più che quadruplicato nel giro di dieci anni (dalle unità dell alle dell ). Ulteriore conferma di come il trend in aumento non sia attribuibile a modifiche di comportamento/rischio nelle straniere, si ha rapportando il numero di I.V.G effettuate da residenti straniere al numero totale di cittadine residenti straniere: nel corso degli anni tale rapporto percentuale ha subito un costante calo (passando dal 3,6% nel 1996 al 2,3% nel 2006). 1 CARITAS/MIGRANTES, Dossier Statistico Immigrazione
4 Considerando le aree di provenienza delle cittadine straniere che hanno fatto ricorso all I.V.G. nel 2006 nella nostra regione, si evidenzia che oltre il 55% di esse proviene da soli sei paesi (Romania, Moldavia, Albania, Ucraina, Marocco e Nigeria). DISTRIBUZIONE % DELLE IVG EFFETTUATE IN EMILIA-ROMAGNA DA CITTADINE STRANIERE IN BASE AL PAESE DI CITTADINANZA % Romania Moldavia Marocco Albania Cina Ucraina Nigeria India Tunisia Ghana Ecuador Polonia Russia Filippine Serbia-Montenegro Cuba Bangladesh Macedonia Pakistan Rep. Dominicana altri paesi Il tasso di abortività (I.V.G. per 1000 donne residenti in età feconda anni) in Emilia-Romagna risulta in calo fino al 1994, stabilizzandosi poi intorno al 10,0 negli anni seguenti (9,9 nel 2006). (Dall ultimo rapporto del Ministero della Salute il tasso di abortività in Italia si è attestato nel 2005 al 9,3 per mille). 16 TASSO DI ABORTIVITA' IN EMILIA-ROMAGNA ED ITALIA - Anni , ,3 12,4 13,5 12,9 12,2 12,0 11,8 11,1 11,0 11,4 10,4 11,0 10,1 10,0 10,0 10,2 10,2 10,2 10,0 10,2 10,0 10,7 10,0 10,5 9,7 9,9 9,7 9,8 9,8 9,8 9,9 10,0 9,8 9,6 9,5 9,6 9,3 9, EMILIA-ROMAGNA ITALIA 3
5 Il rapporto di abortività regionale (I.V.G. per 1000 nati residenti), che nel 2006 è pari a 238, risulta in costante diminuzione (-57% dal 1987) con un calo molto più accentuato rispetto al trend nazionale. Questo fenomeno è determinato sia dalla stabilizzazione del tasso di abortività, che dal contemporaneo incremento dei nati osservato nella nostra regione negli ultimi 10 anni. RAPPORTO DI ABORTIVITA' IN EMILIA-ROMAGNA E ITALIA - Anni EMILIA-ROMAGNA ITALIA L analisi delle caratteristiche demografiche e socio-economiche delle donne residenti in Emilia-Romagna che sono ricorse all I.V.G. nel 2006 evidenzia che le classi di età anni (22,7% delle donne) e anni (24,4%) rappresentano insieme quasi la metà degli interventi, mentre rimane costante e bassa la quota di minorenni che ricorrono all intervento (2,5% del totale). La distribuzione per età si differenzia se si analizza il dato in base alla cittadinanza: considerando anche le non residenti, la curva per età è decisamente più spostata verso classi di età più giovani per le straniere rispetto alle italiane. Ciò è essenzialmente dovuto alla diversa composizione per età della popolazione femminile straniera rispetto a quella italiana (si vedano in appendice le diverse curve di distribuzione per età della popolazione residente femminile italiana e straniera) e in parte, forse, ai diversi comportamenti riproduttivi e alle minori conoscenze e informazioni in termini di prevenzione. 4
6 DISTRIBUZIONE % DELLE IVG EFFETTUATE NEL 2006 IN EMILIA ROMAGNA PER CLASSI DI ETA' - Confronto italiane - straniere % Fino a e oltre Italiane Straniere Per quanto riguarda lo stato civile, il 47,5% delle donne risulta nubile, il 44% coniugata, l 8,5% ha un altro stato civile (separata, divorziata o vedova). Analizzando la distribuzione percentuale in base allo stato civile e alla cittadinanza si osserva che la quota di I.V.G. effettuate da donne coniugate è maggiore nelle residenti straniere (53,5%) rispetto alle italiane (38,3%). Nel valutare questi dati bisogna tenere presente le trasformazioni familiari che si stanno osservando nel nostro paese. Nel 2005, in Italia sono stati celebrati infatti poco più di matrimoni, un numero in continua diminuzione dal 1972, mentre sono sempre più numerose le coppie, ormai oltre le , che scelgono di formare una famiglia al di fuori del vincolo del matrimonio 2. Accanto a questo fenomeno, bisogna considerare che molte delle straniere presenti sul nostro territorio sono coniugate, ma non vivono in coppie stabili poiché vengono in Italia per lavorare, lasciando nel paese di origine il coniuge. Considerando il titolo di studio, circa l 8% delle donne residenti che hanno effettuato un I.V.G. nel 2006 ha una scolarità bassa (licenza elementare) o nulla, la quota prevalente ha un diploma di scuola media inferiore (41,8%) o superiore (43,1%) e possiede una laurea il 7,2%. Come per lo stato civile, la distribuzione cambia a seconda che si considerino le italiane o le straniere: per queste ultime più cospicua è la quota di donne con titolo di studio medio-basso. 2 ISTAT: Il matrimonio in Italia: un istituzione in mutamento. Anni Nota informativa del 12/2/2007 5
7 I.V.G. EFFETTUATE NEL 2006 DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA-ROMAGNA Valori percentuali in base al titolo di studio e alla condizione professionale Confronto italiane - straniere nessun titolo o elementare media inferiore Italiane media superiore Straniere laurea 0 occupata casalinga studentessa altra non occupata Italiane Straniere Rispetto alla condizione professionale, il 59,7% delle donne risulta occupata, il 14% casalinga, l 8% studentessa e il restante 15,5% disoccupata o in cerca di 1 occupazione. Distinguendo in base alla cittadinanza, maggiori nelle straniere rispetto alle italiane risultano le quote di donne casalinghe e non occupate, minori quelle di studentesse e occupate. Non risultano al momento disponibili i dati di popolazione necessari per il calcolo dei tassi specifici di abortività per stato civile, titolo di studio e condizione professionale per l anno I dati fino al 2005 vedono tassi pressoché costanti negli ultimi 10 anni relativamente allo stato civile (con un rischio di abortività leggermente superiore nelle nubili rispetto alle coniugate - 8-9, dato legato anche al fatto che le donne coniugate sono comprese nelle classi di età più alte), tassi decisamente in aumento negli anni per le donne con basso titolo di studio (oltre 22 nel 2005, con un rischio di abortività decisamente maggiore rispetto a donne con scolarità superiore) e tassi piuttosto stabili relativamente alla condizione professionale (maggiori per le donne casalinghe e disoccupate - 18, minori per occupate e studentesse). Analizzando il numero di nati vivi in gravidanze precedenti, tra le donne che sono ricorse all I.V.G. nel 2006, il 57% ha già almeno un figlio, di queste più della metà è madre di almeno 2 figli. Tra le straniere la quota di donne con figli arriva quasi al 65% (maggiore anche la quota di donne con più di un figlio); tra le donne nubili ricorse all I.V.G. più di un 6
8 quarto ha già almeno un figlio, dato che può essere spiegato dalla trasformazione della famiglia che si è osservata in questi anni. Per quanto riguarda il fenomeno dell abortività ripetuta si riscontra che la percentuale di I.V.G. ripetute sul totale delle I.V.G. è rimasta pressoché costante nel tempo (intorno al 25-27%), con un leggero aumento negli ultimi due anni analizzati (circa 29%), dovuto principalmente all incidenza del fenomeno nelle cittadine straniere. Infatti, analizzando il dato delle residenti secondo la cittadinanza, elaborazione disponibile per gli ultimi otto anni, si osserva che la quota di I.V.G. ripetute nelle donne con cittadinanza italiana (21,5% nel 2006, stabile rispetto al 2005 e 2004) è minore rispetto alle donne con cittadinanza straniera (41,8% nel 2006, stabile rispetto al 2005 e in aumento rispetto al 38,4 del 2004). Per quanto riguarda il luogo della certificazione, nel 2006 si conferma in ulteriore lieve aumento il ricorso delle donne al consultorio familiare (55,6% del totale il dato nazionale nel 2004 era del 35,1%), assai maggiore rispetto alla quota di donne che si rivolge al medico di fiducia (26,6% delle donne, ulteriormente in calo rispetto al 2005) e all ambulatorio ostetrico-ginecologico (16,8%, in aumento rispetto al 15% del 2005). I.V.G. EFFETTUATE DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA-ROMAGNA SECONDO IL SERVIZIO CHE HA RILASCIATO LA CERTIFICAZIONE (% sul totale) 60 55,0 55, ,1 28,6 44,3 27,2 44,7 28,2 28,4 29,7 30,2 30,0 39,5 39,8 39,2 31,5 32,8 34,8 42,0 40,1 36,4 34,5 41,4 39,9 41,6 39,6 44,5 36,9 46,7 36,7 49,4 50,0 33,5 34, ,9 23,2 24,4 23,0 25,0 26,9 26,4 25,8 23,9 22,4 21,1 19,4 18,4 18,3 17,8 29,2 15,5 16,1 15,4 15,0 26,6 16, Consultorio Familiare Medico di fiducia Ambulatorio ostetrico-ginecologico La scelta del consultorio appare in particolare prevalere fra le donne straniere (67,9% rispetto al 48,3% per le italiane) e tra le donne in giovane età (si va da circa il 68% nelle ragazze sotto i 20 anni fino a circa il 48% nelle donne dai 40 anni in su). 7
9 Relativamente all età gestazionale al momento dell intervento, con il dato 2006 si interrompe il trend in calo della quota di donne con età gestazionale inferiore o uguale a 8 settimane (38,8%, leggermente maggiore rispetto al 2005), ma continua ad aumentare la quota di donne che arriva all intervento dopo le 11 settimane di gravidanza (19,6%, di cui un 3,1% dopo le 12 settimane, quindi attribuibile ad aborti di tipo terapeutico). E importante di conseguenza che le Aziende Sanitarie mantengano monitorati i propri percorsi al fine di ridurre i tempi di attesa tra il primo colloquio e l effettuazione degli esami e tra il rilascio della certificazione e l intervento stesso. Relativamente alle modalità di effettuazione dell intervento, si conferma il prevalente utilizzo del metodo Karman o altre forme di isterosuzione (90% degli interventi), il ricovero in regime di day-hospital (93%), ma anche il maggior ricorso ad anestesia generale (80%). Per quanto riguarda la metodica di intervento, da fine 2005 si è avviato in Emilia-Romagna l utilizzo della pillola RU 486, anche se solo dal 2007, anno in cui è stata modificata la scheda di rilevazione, sarà possibile avere dati correnti sul ricorso a tale metodica. A tale proposito per il periodo dicembre 2005 (mese in cui è iniziato l uso del RU486) - anno 2006 è stata effettuata un indagine ad hoc nelle varie Aziende Sanitarie, da cui risulta che, in regione, 464 donne risultano trattate con RU486 (pari al 4% di tutte le donne che hanno fatto ricorso all IVG). Da una prima analisi, queste sono principalmente donne con cittadinanza italiana (il 76% circa, rispetto ad un 60% circa di donne italiane che effettua IVG), occupate (circa il 58%) e con un titolo di studio di scuola media superiore o laureate (circa il 66%). Tra queste donne non si sono rilevate complicanze importanti, quali infezioni od emorragie, mentre si sono verificati effetti collaterali distribuiti in vario modo, ma sempre e comunque con un entità talmente modesta da essere difficilmente quantizzabili. Con la delibera dell Assemblea legislativa regionale n. 45/2006 la Regione ha sottolineato l esigenza di analizzare con un metodo transculturale il fenomeno dell interruzione volontaria di gravidanza nelle donne straniere immigrate e l esigenza di aumentare le azioni che facilitano l accesso ai servizi, l informazione, la presa in carico, anche con l applicazione di politiche di gratuità dei servizi offerti. Le Aziende sanitarie, attraverso i Consultori familiari, negli ultimi anni, hanno messo in atto interventi per ridurre il fenomeno dell interruzione volontaria di 8
10 gravidanza, finalizzati in particolare a riqualificare gli interventi di educazione sessuale e di informazione contraccettiva, soprattutto rivolti alle fasce di popolazione più deboli e più a rischio: - ragazze e ragazzi immigrati - donne immigrate A tale proposito la Regione ha realizzato un corso per professionisti dei Consultori familiari sul tema della contraccezione transculturale, che ha previsto due edizioni, per raggiungere la maggior parte dei professionisti, e che si concluderà con la seconda edizione il ottobre Inoltre nelle Aziende sanitarie sono stati organizzati percorsi per facilitare l accesso ai servizi alle donne in difficoltà, ed è stata potenziata l attività di educazione sanitaria e di informazione nei confronti delle donne immigrate, con l obiettivo di promuovere la salute sessuale e riproduttiva. La Regione, a supporto dell attività delle Aziende Sanitarie, ha aggiornato e ristampato nel febbraio di quest anno l opuscolo sulla contraccezione realizzato in 8 lingue (italiano, albanese, arabo, cinese, inglese, rumeno, russo, spagnolo) e lo ha distribuito nei Consultori familiari, negli Spazi donne immigrate e loro bambini, negli Spazi giovani, nei reparti di ostetricia. L opuscolo, pubblicato per la prima volta nel 2000, si rivolge in particolare alle donne straniere che vivono nella nostra regione per favorire una corretta conoscenza dei metodi di contraccezione e l eventuale scelta del metodo più adatto alle esigenze di ciascuna donna e della coppia. 9
11 Appendice dati
12 CONTESTO DEMOGRAFICO: LA POPOLAZIONE STRANIERA IN REGIONE Percentuale di popolazione straniera sulla popolazione residente in Emilia-Romagna - Anni % 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% Maschi Femmine Totale % di straniere sulla popolazione femminile residente in Emilia-Romagna per di residenza (dati al ) 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Imola Ferrara Ravenna Forli' Cesena Rimini % aziendale % media regionale Fonte: Popolazione residente - Servizio controllo strategico e statistica - Regione Emilia-Romagna
13 CONTESTO DEMOGRAFICO: LA POPOLAZIONE STRANIERA IN REGIONE Popolazione femminile straniera residente in Emilia-Romagna per zona di cittadinanza (dati al ) 4% 5% UE 15 9% 7% Paesi Neocomunitari Paesi europei non comunitari 0% 7% 8% 40% 20% Africa Settentrionale Africa Centro-Meridionale America Settentrionale e Oceania America Cento-Meridionale Asia Orientale Asia Occidentale e Centro-Meridionale Popolazione femminile straniera residente in Emilia-Romagna per Paese di provenienza (20 nazionalità più rappresentate - dati al ) Marocco Albania Romania Ucraina Cinese, Rep. Popolare Moldova Tunisia Polonia Filippine India Nigeria Ghana Pakistan Macedonia (ex Rep. Jugos.) Russa, Federazione Serbia e Montenegro Brasile Ecuador Sri Lanka (ex Ceylon) Perù Fonte: Popolazione residente - Servizio controllo strategico e statistica - Regione Emilia-Romagna
14 CONTESTO DEMOGRAFICO: LA POPOLAZIONE STRANIERA IN REGIONE % di straniere sulla popolazione femminile residente in Emilia-Romagna per classi di età (dati al ) 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% > 64 Distribuzione % per classi di età delle donne in età feconda residenti in Emilia- Romagna all' Confronto italiane - straniere 25% 20% 15% 10% 5% Italiane Straniere Fonte: Popolazione residente - Servizio controllo strategico e statistica - Regione Emilia-Romagna
15 I.V.G. EFFETTUATE IN EMILIA-ROMAGNA PER DI RESIDENZA E CITTADINANZA Valori assoluti e percentuali di riga - Anno 2006 CITTADINANZA AZIENDA USL di RESIDENZA ITALIANA STRANIERA TOTALE V. A. % V. A. % V. A. % PIACENZA , , PARMA , , REGGIO EMILIA , , MODENA , , IMOLA , , BOLOGNA , , FERRARA , , RAVENNA , , FORLI' , , CESENA , , RIMINI , , Totale E-R , , ALTRE REGIONI , , ESTERO 42 4, , Totale generale , , Nota: per l'anno 2006 mancano i dati del IV trimestre dell'ospedale di Porretta Terme - Bo Fonte: Banca dati regionale I.V.G.
16 INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (I.V.G.) EFFETTUATE DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA-ROMAGNA Valori assoluti, variazioni percentuali e valori relativi in base alla cittadinanza ANNI TOT. IVG DONNE RESIDENTI IN E.R. V.A. ITALIANE % SUL TOTALE IVG RESIDENTI VARIAZ. % SU ANNO PRECEDE NTE STRANIERE % SUL TOTALE IVG RESIDENTI VARIAZ. % SU ANNO PRECEDE NTE , , ,0-5, ,0 7, ,5-0, ,5 31, ,8-2, ,2 13, ,7-1, ,3 16, ,8-3, ,2 19, ,2-2, ,8 8, ,1-6, ,9 19, ,3-0, ,7 9, ,2-7, ,8 19, ,0 1, ,0 12, ,7-9, ,3 9, ,5-0, ,5 0,2 V.A. I.V.G. EFFETTUATE DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA-ROMAGNA SECONDO CITTADINANZA E STATO CIVILE Valori assoluti e percentuali - Anno 2006 Stato Civile Italiane Straniere Totale V.A % V.A % V.A % Nubile , , ,5 Coniugata , , ,0 Separata 416 7, , ,7 Divorziata 134 2,3 82 2, ,3 Vedova 24 0,4 22 0,6 46 0,5 Totale , , ,0 Nota: per l'anno 2006 mancano i dati del IV trimestre dell'ospedale di Porretta Terme - Bo Fonte: Banca dati regionale I.V.G.
17 DISTRIBUZIONE DELLE I.V.G. EFFETTUATE DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA- ROMAGNA SECONDO L'ETÀ GESTAZIONALE Valori percentuali sul totale ANNI ETÀ GESTAZIONALE (in settimane) < 9 sett sett sett. > 12 sett. N. I. Totale ,5 32,6 9,9 0,9 1, ,0 32,8 10,3 0,7 1, ,0 32,4 9,6 0,8 1, ,7 34,1 9,7 1,2 1, ,1 33,4 9,6 0,8 1, ,6 32,4 10,0 0,8 1, ,0 31,5 9,7 1,2 1, ,2 32,4 9,9 1,7 0, ,1 32,9 9,5 1,8 0, ,7 33,2 10,6 1,8 1, ,6 33,2 10,4 2,2 1, ,6 34,3 10,4 2,3 1, ,1 37,0 11,7 2,2 0, ,8 38,4 11,6 2,2 0, ,8 39,0 11,9 2,4 0, ,1 42,2 13,1 2,6 0, ,9 43,2 13,6 2,3 0, ,5 43,4 14,4 2,6 0, ,2 43,4 15,6 2,9 0, ,8 41,6 16,5 3,1 0,0 100 Nota: per l'anno 2006 mancano i dati del IV trimestre dell'ospedale di Porretta Terme - Bo Fonte: Banca dati regionale I.V.G.
18 I.V.G. RIPETUTE EFFETTUATE DA DONNE RESIDENTI IN EMILIA-ROMAGNA E ITALIA Valori assoluti e percentuali ANNI V. A. ITALIA % sul Tot. IVG V. A. EMILIA-ROMAGNA % sul Tot. IVG % nelle donne italiane % nelle donne straniere , ,8 n.d. n.d , ,1 n.d. n.d , ,3 n.d. n.d , ,9 n.d. n.d , ,5 n.d. n.d , ,9 22,1 42, , ,0 21,4 39, , ,3 21,8 36, , ,9 21,0 39, , ,9 21,9 41, , ,0 21,4 38, nd nd ,0 21,4 41, nd nd ,1 21,5 41,8 I.V.G. EFFETTUATE IN EMILIA-ROMAGNA IN BASE AI TEMPI DI ATTESA Valori assoluti e percentuali di colonna - Anno 2006 Tempo di attesa Urgenti Non urgenti Totale N IVG % N IVG % N IVG % 0-7 giorni , , , giorni , , , giorni , , , giorni 173 7, , ,1 oltre 28 giorni 53 2, , ,4 Totale , , ,0 Note: il tempo di attesa è il numero di giorni tra data di intervento e data di emissione certificato Per l'anno 2006 mancano i dati del IV trimestre dell'ospedale di Porretta Terme - Bo Fonte: Banca dati regionale I.V.G.
19 TASSO DI ABORTIVITA' PER PROVINCIA DI RESIDENZA - ANNO 2006 (ivg per 1000 donne in età feconda) ,3 11,2 11,0 10,6 10,1 9,7 9,8 7,7 8,9 9, PIACENZA PARMA REGGIO EMILIA MODENA BOLOGNA FERRARA RAVENNA FORLI'-CESENA RIMINI REGIONE RAPPORTO DI ABORTIVITA' PER PROVINCIA DI RESIDENZA - ANNO 2006 (ivg per 1000 nati vivi) ,0 281, ,6 235,9 241,7 243,1 236,5 219,2 238, , PIACENZA PARMA REGGIO EMILIA MODENA BOLOGNA FERRARA RAVENNA FORLI'-CESENA RIMINI REGIONE Fonte: Banca dati regionale I.V.G.
20 Il presente fascicolo è stato curato da: Camilla Lupi, Simonetta Simoni, Eleonora Verdini Servizio Sistema informativo sanità e politiche sociali Silvana Borsari, Elena Castelli, Angela Paganelli Servizio Assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari Per qualsiasi informazione è possibile contattare: Camilla Lupi tel clupi@regione.emilia-romagna.it Simonetta Simoni tel ssimoni@regione.emilia-romagna.it Elena Castelli tel ecastelli@regione.emilia-romagna.it
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