1. MISSION ED OBIETTIVI (pag. 3) 4. DATI SOCIETARI (pag. 8) 5. COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI AL 31 DICEMBRE 2013 (pag. 9)

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2 Harmont & Blaine INDICE INTRODUZIONE - LA NOSTRA AZIENDA 1. MISSION ED OBIETTIVI (pag. 3) PRODOTTI E DISTRIBUZIONE LA NOSTRA STORIA IN BREVE (pag. 4) (pag. 6) 4. DATI SOCIETARI (pag. 8) 5. COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI AL 31 DICEMBRE 2013 (pag. 9) RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE (pag. 10) BILANCIO D ESERCIZIO 1. PROSPETTI DI BILANCIO (pag. 37) 2. RENDICONTO FINANZIARIO (pag. 45) 3. NOTA INTEGRATIVA (pag. 47) 1

3 Harmont & Blaine La nostra Azienda INTRODUZIONE LA NOSTRA AZIENDA 2

4 Harmont & Blaine La nostra Azienda Harmont & Blaine S.p.A. è la società che produce, commercializza e distribuisce abbigliamento sportivo di classe contraddistinto dal noto marchio del Bassotto. Con circa 500 dipendenti diretti e più di 1000 di indotto, Harmont & Blaine ha la sua sede principale in Campania, dove è concentrata la produzione di tutte le linee di abbigliamento e accessori. La griffe del Bassotto è oggi un marchio fortemente riconosciuto in Italia e all estero per un prodotto di elevata qualità caratterizzato dalla costante ricerca di colori, forme e materiali sempre nuovi. Harmont & Blaine accompagna l uomo nella riconquista dei propri attimi di libertà: veste i suoi colori, le sue gioie, le sue emozioni ed aspirazioni. MISSION ED OBIETTIVI fornire agli individui elementi di coerenza rispetto al proprio stile di vita La società evolve e si trasforma così come mutano gli stili di vita. La griffe del Bassotto propone un look nuovo, che meglio soddisfi le mutate esigenze, distaccandosi dalla tradizionale interpretazione della moda, per ricomporla alla luce di una visione più eccitante e fantasiosa. Fornire agli individui elementi di coerenza rispetto al proprio Stile di Vita: da questa osservazione nasce il concetto che ispira ogni creazione Harmont & Blaine e che è alla base della missione aziendale. Gli obiettivi della proprietà e del management sono focalizzati nel mantenere e rafforzare il carattere unico del Brand e la sua awareness a livello globale ed espandere la presenza in settori di business correlati tramite le seguenti linee strategiche: Penetrazione di nuovi mercati geografici Espansione del canale retail diretto e indiretto Ampliamento delle linee di business Focalizzazione nel dialogo diretto con i clienti 3

5 Harmont & Blaine La nostra Azienda PRODOTTI E DISTRIBUZIONE Il sole, il mare, la natura, la vita stessa costituiscono la fonte di ispirazione maggiore e poi un idea attorno alla quale si costruisce il tutto. Un lavoro paziente, un impegno duro. Modelli, tessuti, bottoni ed accessori si combinano per dare vita a qualcosa di unico Harmont & Blaine si contraddistingue per la creazione di collezioni sportive e allo stesso tempo eleganti, con tratti inconfondibili e con un personale uso dei colori, peculiarità che da sempre contraddistingue l universo e le creazioni del Bassotto. Un team di 15 stilisti, guidato e coordinato dai fratelli Paolo e Massimo Montefusco, disegna le collezioni del bassotto che si caratterizzano da sempre per un sapiente ed elegante uso dei colori attraverso l impiego di tessuti nuovi e naturali. Le Collezioni non sono contaminate dai ripetitivi diktat del sistema moda; propongono uno stile innovativo e casual, esprimono un rivoluzionario concetto di eleganza sempre focalizzato su qualità e dettagli. Il risultato è un mix vincente di tinte solari, provocazioni ispirate e audacia creativa che ha rivoluzionato l abbigliamento informale maschile, riscoprendo tessuti e nuance che la monocromia quotidiana aveva disperso. Harmont & Blaine non propone semplicemente un prodotto, ma un concetto che trae origine da uno stile di vita: il Mediterranean Lifestyle. Le collezioni sono inspirate da un feeling di ottimismo e libertà e disegnate per offrire la giusta combinazione di stile e confort sia nei momenti lavorativi sia nella vita sociale. L azienda è leader riconosciuta nell esplorazione di metodi alternativi per l utilizzo di un mix di tessuti e nella proposizione di un nuovo stile che soddisfi le esigenze dell uomo che nell abbigliamento è sempre alla ricerca di nuovi elementi di design e funzionalità. Uno dei segreti del successo e del posizionamento di Harmont & Blaine è il suo logo: un piccolo cane bassotto. La storia di questo simpatico cane rispecchia infatti la filosofia e i valori dell azienda. Pochi sanno che il bassotto è un cane tedesco nato per la caccia; anche riconosciuto come uno dei migliori segugi: la natura gli riserva un fisico più buffo che efficiente per cui il bassotto deve affinare fiuto e intelligenza per dimostrare le sue capacità. Così la piccola azienda campana, nata nel difficile contesto della seconda metà degli anni 80, ha dovuto affinare fiuto e intelligenza per affermarsi in un mercato impegnativo e competitivo come quello della moda Made 4

6 Harmont & Blaine La nostra Azienda in Italy. Questo logo, che ha subito varcato i confini italiani riscuotendo successo e riconoscimenti significativi, accompagna una linea di abbigliamento sportivo total look dalla qualità estrema e dallo stile giovane. Già presenti nelle principali città italiane tra cui Milano, Torino, Napoli e Palermo e nelle località turistiche italiane più alla moda, come Capri, Porto Cervo, Portofino, Forte dei Marmi, Riccione, Sanremo con boutique monomarca, le collezioni Harmont & Blaine sono presenti ormai da alcuni anni nei principali mercati mondiali di Stati Uniti, Messico, Russia ed Emirati Arabi, Qatar, Spagna, Turchia. Oggi la rete commerciale del Bassotto conta in Italia 67 boutique ad insegna Harmont & Blaine e 70 nel mondo, shop in shop e corner con partner di prestigio presso i più importanti shopping mall. Il piano di aperture di Harmont & Blaine è in continua espansione con attenzione particolare per Centro America, Russia, Medio Oriente e Grande Cina. Lo sviluppo del network commerciale è supportato da un aggressiva strategia di pubblicità, comunicazione e marketing. Nel 2005 per le prime boutique monomarca Harmont & Blaine fu studiato un concept che ricreasse un ambiente raffinato ed elegante reso luminoso da giochi di riflessi dei marmi beige Sahara e dei cristalli laccati color moka e panna. Nel 2010 è stato ideato un nuovo concept, con l'obiettivo di creare un contenitore in grado di esaltare le radici dell essenza mediterranea del marchio. L attenzione è stata quindi posta su colori e materiali che ricordano le abitazioni di Capri, Ischia, Saint Tropez con mobili in legno decapato di chiara ispirazione sarda, ceramiche di Vietri e capriate in legno. 5

7 Harmont & Blaine La nostra Azienda LA NOSTRA STORIA IN BREVE Nel 1986 Domenico Menniti, attuale Amministratore Delegato di Harmont & Blaine S.p.A., fonda, insieme agli attuali soci e fratelli, Vincenzo Menniti, Paolo e Massimo Montefusco, un azienda che, forte anche della tradizione napoletana, si dedica alla produzione di guanti in pelle. Nei primi anni 90, il settore conosce una crisi pesante e spietata dovuta principalmente alla concorrenza esercitata, in particolare sul mercato americano, dai produttori statunitensi. Così nel 1993 nasce e viene depositato il marchio Harmont & Blaine per la produzione di cravatte di qualità, espressione di un antica tradizione napoletana; il settore si presenta difficile e caratterizzato da un elevata competitività Per questo nel 1994, a fianco delle cravatte viene presentata la prima collezione di boxer da mare Anno decisivo per il Bassotto è il 1995, si definisce il total look per l uomo Harmont & Blaine: forte la scelta di integrare le collezioni con camicie, pantaloni e golf caratterizzati dall uso di colori per una linea fresca e dinamica Nel 2000 viene aperta la prima boutique monomarca, che funge da negozio pilota, a Frattamaggiore in provincia di Napoli Nel marzo del 2001 viene inaugurata la boutique di Capri e, nel maggio del 2004, Harmont & Blaine varca i confini italiani con l apertura del primo negozio monomarca a Miami. Il 2005 è l anno che contraddistingue una maggiore profondità di gamma con il lancio della collezione "Harmont & Blaine Junior", affidata in licenza alla AGB Company. Nel 2006, un passaggio importante e un segnale forte di trasparenza per il mercato: la trasformazione della denominazione dell azienda da PDM ad Harmont & Blaine S.p.A., l inizio di un nuovo percorso che potrebbe portare anche a importanti operazioni di finanza straordinaria. Sempre in linea con questo progetto, è l avvio della procedura di aumento di capitale, di frazionamento del valore della singola azione e dematerializzazione delle azioni stesse che è stato approvato da un Assemblea straordinaria il 1 ottobre Nel 2008 viene siglato l accordo di licenza per la produzione e distribuzione della linea "Harmont & Blaine Shoes" dedicata alle Calzature Uomo, alla marchigiana Giano S.r.l

8 Harmont & Blaine Nel giugno 2009 viene presentata la collezione Harmont & Blaine Junior" dedicata alle bambine. Il 2009 è per l azienda del Bassotto l anno della diversificazione; nasce il primo Harmont & Blaine Cafè in Costa Smeralda cui ne seguiranno altri in altrettante prestigiose location nazionali e internazionali. Nel giugno 2010 viene presentata alla stampa la collezione dedicata alla donna; con un evento celebrativo presso l esclusiva location di LUISAVIAROMA. Dalla stagione Autunno-Inverno 2012/13 il design, la produzione e la distribuzione della linea donna di Harmont & Blaine sono passati sotto il diretto controllo dell azienda. In settembre viene inaugurato il primo flagship store a Madrid. Nella primavera del 2011 la proposta a marchio "Harmont & Blaine Junior" sarà completata con le calzature per i piccoli e le piccole fashion-victim del Bassotto. Nel settembre 2011 nasce la prima HONDA CR-V HARMONT & BLAINE attraverso un operazione di co-branding tra Honda Automobili Italia S.p.A. e Harmont & Blaine. Nel settembre del 2012 inaugura il primo flagship store di Harmont & Blaine in Italia. Nel pieno centro di Milano in Corso Matteotti: 3 piani, 6 vetrine, 8 finestroni e 526 metri quadrati nei quali sarà ospitato l intero universo delle collezioni del bassotto, dall uomo alla donna fino al bambino, alle calzature e agli accessori. Nel gennaio 2013 Harmont & Blaine inaugura la nuova showroom in via Tortona 37 a Milano: uno spazio di oltre metri quadri che ospiterà tutte le collezioni del marchio e rappresenterà la sua vera e propria casa internazionale. Nel Giugno 2013, la collezione Uomo viene presentata alla stampa durante MilanFashionWeek. Nell Ottobre del 2013, viene inaugurato il flagship store di Praga. Nell Aprile 2014 Harmont & Blaine inaugura il primo flagship store a Mosca. Al Via il progetto Global Cities del Bassotto. Situata nel cuore del centro culturale e commerciale della città, è la prima delle 3 boutique che saranno inaugurate nel corso del 2014 nella capitale russa. Madrina dell evento Sophia Loren, intramontabile icona dell Italia nel Mondo. A solo 5 giorni da Mosca, sempre nello stesso mese, il taglio del nastro della nuova boutique virtuale Harmont & Blaine: shop.harmontbaline.it Il nuovo portale di e-commerce, che sarà gestito direttamente dal gruppo, permetterà ad Harmont & Blaine di essere più vicino al consumatore, dialogando, interpretando e fornendo risposte alle esigenze e alle aspirazioni della clientela Il sito, in 5 lingue - italiano, inglese, russo, tedesco e spagnolo - offrirà un'ampia scelta delle collezioni uomo, junior-layette (bambino e bambina), accessori e calzature, proposte in una nuova grafica accattivante che consentirà al consumatore di immergersi nel mood mediterraneo di Harmont & Blaine. La nostra Azienda

9 Harmont & Blaine La nostra Azienda DATI SOCIETARI Sede Legale della Società Harmont & Blaine S.p.A. S.S. 87 Km Caivano Napoli Dati legali della Società Capitale Sociale deliberato Euro Capitale Sociale versato Euro Registro delle Imprese di Napoli n Partita IVA n REA n Sito istituzionale 8

10 Harmont & Blaine La nostra Azienda COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI AL 31 DICEMBRE 2013 Consiglio di Amministrazione Domenico Menniti Paolo Montefusco Vincenzo Menniti Massimo Montefusco Renato Montefusco Presidente e Amministratore delegato Amministratore con deleghe Amministratore Amministratore Amministratore Collegio Sindacale Alfredo Gargano Marcellino Leone Roberto Giordano Fernando Bonardi Raffaele De Leonardis Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. 9

11 RELAZIONE AL BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE

12 Signori soci, con la nota integrativa Vi vengono fornite le informazioni necessarie a corredo dei dati esposti nel bilancio d esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, mentre con la presente relazione, ai sensi dell art.2428 del codice civile, Vi illustriamo le informazioni relative all andamento della gestione della Vostra società. L esercizio 2013 chiude con un risultato positivo pari a Euro/ dopo aver accantonato imposte a carico dell esercizio per Euro/ e aver effettuato ammortamenti e accantonamenti per Euro/ La differenza tra valore e costo della produzione, così come l EBITDA (differenza tra valore e costi della produzione maggiorata degli ammortamenti e degli accantonamenti ai fondi rischi) risultano positivi. Nei paragrafi dedicati verranno descritti in maniera analitica gli eventi che hanno condotto a tali risultati. Infine, per una migliore comprensione dei valori inclusi nel presente bilancio di esercizio Vi segnaliamo che questo bilancio della Società è il primo dopo la fusione per incorporazione, stipulata con atto notarile del 22 febbraio 2013, tra la Harmont & Blaine Spa, società incorporante, e la H&B Diffusion Srl, società incorporata che gestiva prevalentemente il comparto degli outlet e che nel precedente esercizio era stata consolidata con il metodo del patrimonio netto. Per effetto di quanto segnalato l esposizione di dati comparativi al 31 dicembre 2012 non sono immediatamente confrontabili con quelli al 31 dicembre 2013; pertanto per favorire la comparabilità dei valori sono stati rielaborati i valori economici dell esercizio precedente per tener conto del risultato della H&B Diffusion srl, nonché dei valori economico-patrimoniali (dati pro-forma). ANDAMENTO DELLA GESTIONE Andamento economico generale L anno 2013 si è caratterizzato per un progressivo ulteriore rallentamento rispetto ai dodici mesi precedenti dell economia globale. In presenza di forti tensioni sul debito sovrano nell area Euro e di persistente incertezza circa il processo di consolidamento delle finanze pubbliche sia negli Stati Uniti che in Europa, nel corso dell esercizio, si sono ulteriormente indebolite le aspettative circa una ripresa della crescita nelle economie avanzate. Anche i Paesi emergenti ( i cosiddetti BRICS) hanno rallentato in modo significativo la crescita del Prodotto Interno Lordo Nell area dell Euro l attività economica ha continuato a perdere vigore anche nell ultimo trimestre Le conseguenze delle tensioni finanziarie che hanno colpito alcuni paesi dell area e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie ritenute più solide. Grazie anche alla credibilità acquisita dall azione dei governi nazionali sono migliorate le condizioni dei mercati finanziari con una diminuzione dei rendimenti 11

13 dei titoli di stato dei paesi maggiormente interessati dalle tensioni e un maggior afflusso di capitali verso alcune dell economie più colpite dalla crisi del debito sovrano, tra cui l Italia. In Italia il PIL ha interrotto, nella seconda parte del 2013, la propria caduta iniziata nel 2011, anche se la variazione media dell intero anno è stata comunque negativa (-1,8%). Le previsioni per il 2014 indicano una crescita dello 0,7% con un contributo positivo a tale miglioramento da parte sia della domanda interna che di quella estera. Il quadro congiunturale per le imprese italiane è stato tuttavia molto diverso a seconda della categoria e della localizzazione geografica. Al miglioramento delle prospettive per le imprese di maggiore dimensione e di quelle più orientate verso i mercati esteri, si contrappone un quadro ancora sfavorevole per le aziende più piccole e per quelle del settore dei servizi. Le condizioni del mercato del lavoro in Italia hanno continuato ad essere difficili con un tasso di disoccupazione attestatosi in aumento intorno al 12,4%, anche causato dal ritardo con il quale tale mercato segue le evoluzioni dell economia. Per il 2014 si prevede un aumento dei consumi interni che dovrebbe attestarsi intorno allo 0,2% ed un ritorno alla crescita delle esportazioni con le vendite totali che aumenterebbero del 3,7% beneficiando di un consolidamento della crescita nelle principali economie avanzate e di un miglioramento delle condizioni di domanda nelle maggiori economie dell Area Euro. Andamento economico dei settori in cui opera la Società. Dopo un periodo di forte crescita del settore luxury che negli anni ha realizzato incrementi percentuali a due cifre, l anno 2013 ha evidenziato una crescita intorno al 3-5%. L Europa e gli Stati Uniti rappresentano sempre il mercato di riferimento del settore ( oltre il 50% delle vendite) anche se la Cina si sta posizionando in modo stabile al terzo posto (con l assorbimento di circa il 13 % delle vendite globali). Il canale retail ha continuato a crescere in modo significativo nel corso del 2013 confermando la tendenza del 2012, mentre sempre più significativo è il peso dell E-commerce e del canale rappresentato dagli outlets delle principali marche del lusso. Nonostante la crescita le imprese del settore si sono dovute misurare con le difficoltà di accesso al credito e con una difficoltà di riscossione dai clienti dovuta ad una peggiorata condizione di solvibilità complessiva. Le vendite all estero hanno giocato anche nel 2013 un ruolo fondamentale nell attenuare la flessione dei consumi interni con una variazione positiva sia in valore (+11%) sia in quantità (+3,7%). Alcuni mercati hanno evidenziato dinamiche di crescita sostenuta, quali Brasile (+73%), Emirati Arabi (+34%), Cina e Turchia (+28%); altri confermano il tradizionale interesse verso il made in Italy come Regno Unito (+20%), Hong Kong (+19%), Stati Uniti (+18%) e Germania (+16%); altri ancora mostrano dinamiche espansive più contenute quali Giappone (+9%) e Russia (+13%). Le uniche eccezioni con segno negativo sono state Francia, Spagna e Paesi Bassi. 12

14 Nonostante il difficile contesto macroeconomico e finanziario appena descritto la società ha confermato anche quest anno buoni risultati. ANDAMENTO GENERALE DELL ATTIVITA Dati di sintesi al 31 Dicembre 2013 Nelle seguenti tabelle si riporta il prospetto di conto economico di sintesi al 31 dicembre 2013, comparato con il corrispondente esercizio precedente, lo schema riclassificato per fonti e impieghi della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2013, comparato con il 31 dicembre Conto Economico di sintesi Di seguito viene fornita una sintesi dei risultati dell esercizio 2013 e 2012 ; i dati del 2012 sono stati modificati per tener conto del risultato della H&B Diffusion che è stata fusa nel corso del (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre Variazione 2013 % su Ricavi 2012 (Pro-forma) % su Ricavi 2013 vs vs 2012 % Ricavi delle vendite/prestaz ,0% ,0% ,0% E BITDA ,8% ,5% ,5% E BIT ,2% ,3% ,1% Risultato prima delle imposte ,7% ,1% ,1% Risultato netto dell'esercizio ,1% ,5% ,6% L EBITDA è rappresentato dal risultato operativo al lordo degli ammortamenti ed accantonamenti. Esso rappresenta una misura utilizzata dal management della Società per monitorare e valutare l andamento operativo della stessa. Poiché la composizione dell EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. 13

15 Situazione patrimoniale riclassificata per fonti e impieghi I dati dell esercizio 2012 della situazione patrimoniale riclassificata tengono conto degli effetti della società H&B Diffusion Srl. (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre Variazione (Pro-forma) 2013 vs vs 2012 % Capitale Circolente Netto ,9% Immobilizzazzioni Nette ,8% A ltri crediti ,3% Capitale Investito Netto ,1% P atrimonio netto ,9% Posizione finanziaria netta ,8% Fondi e accantonamenti ,0% T otale delle fonti ,1% La Posizione finanziaria netta non include il valore equo degli strumenti finanziari che è indicato nei conti d ordine del Bilancio di esercizio né il valore dei canoni di leasing a scadere sugli immobili ed arredi che è illustrato nella nota integrativa al suddetto bilancio. I RISULTATI DELLA SOCIETA NELL ESERCIZIO 2013 Nell esercizio 2013 i Ricavi delle vendite e delle prestazioni si sono attestati ad Euro/ registrando un incremento dell 8% rispetto all esercizio precedente. I Ricavi Netti al 31 Dicembre 2013 registrano un incremento del 10,5%, attestandosi a Euro/ rispetto ai del 31 Dicembre I Ricavi Netti verso la società del Gruppo incrementano del 14% attestandosi a Euro/ L EBITDA dell esercizio 2013 si attesta ad Euro/ , pari al 15,8% dei Ricavi delle vendite e delle prestazioni, registrando un incremento del 102,5% rispetto all esercizio precedente. Tale incremento rispetto all esercizio 2012 è dipeso principalmente ai costi (non ricorrenti) sostenuti nel 2012 dalla società per l apertura di 24 DOS (Directly Operated Stores) ed al conseguente aumento della marginalità derivante dal canale Retail rispetto al canale Wholesale. Il Risultato netto dell esercizio è passato a Euro/ , pari al 6,1% dei Ricavi delle vendite e delle prestazioni rispetto a Euro/ pari al 3,5% dell esercizio precedente. 14

16 Andamento dei Ricavi delle vendite e prestazioni anni dal 2005 al I dati tengono conto dell effetto fusione. Milioni di Euro ANALISI DEI RICAVI Il fatturato della società relativo all esercizio ammonta a Euro/ , di cui Euro/ verso la società del Gruppo, con una crescita del 10,5% rispetto all esercizio ,5% dicembre dicembre

17 L incremento del fatturato complessivo pari ad Euro/ è dovuto essenzialmente alle seguenti motivazioni: (i) crescita del canale retail legata allo sviluppo dei punti vendita esistenti ed alla apertura di nuovi punti vendita; (ii) espansione nel canale Wholesale dei mercati esteri sia Monomarca che Multimarca. RICAVI SUDDIVISI PER CANALE DISTRIBUTIVO L esercizio 2013 ha registrato tassi di crescita nei canali di vendita Retail e Wholesale estero, mentre regredisce nel canale Wholesale Italia. La tabella che segue evidenzia i ricavi netti generati dalla Società nel 2013 e 2012, suddivisi per canale distributivo ed include il dati economici 2012 della H&B Diffusion. (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre Variazione 2013 incid. % 2012 (Pro-forma) incid. % 2013 vs vs 2012 % Retail ,2% ,6% ,0% Wholesale Italia ,0% ,9% ,3% Wholesale Estero ,8% ,5% ,3% TOTALE ,0% ,0% ,5% Wholesale Estero Wholesale Italia Retail 28,0% 16,8% ,2%

18 RETAIL I ricavi netti generati dal canale Retail sono pari a Euro/ , registrando un incremento di Euro/ , pari a + 40,0% rispetto all esercizio precedente. Alla data del 31 Dicembre 2013 il canale Retail rappresenta il 55,2% dei Ricavi netti, in aumento rispetto al 43,6% del 31 Dicembre Nel canale Retail sono inclusi i due Harmont & Blaine Cafè; di Portorotondo e Eboli i cui ricavi ammontano a Euro/ contro i 251 dell esercizio precedente registrando un incremento del 121,1%. I punti vendita diretti, che erano 55 al 31 Dicembre 2012, passano a 67 al 31 Dicembre L incremento di 12 punti vendita diretti (14 nuove aperture e 2 chiusure) è così composto: 1 Punto vendita Boutique a Viareggio; 3 Punti vendita nei Centri Commerciali di Catanzaro, Rende e Mestre; 9 Punti vendita negli Outlet di Marcianise, Soratte, Mondovì, Palmanova e Agira con il marchio HBJeans, Eboli e Castelromano con la linea donna, Pescara e Castelguelfo con il marchio Harmont & Blaine; 1 Punto vendita all aeroporto di Roma Fiumicino; 2 Punti vendita chiusi nei Centri Commerciali di Cagliari e di Martignacco. WHOLESALE ITALIA I dati di cui sotto tengono conto dell effetto fusione. I ricavi realizzati attraverso il canale Wholesale Italia sono pari ad Euro/ , registrando una flessione in valore assoluto di Euro/ , pari al -24,3% rispetto all esercizio precedente. Al 31 dicembre 2013 il canale Wholesale Italia rappresenta il 28,0% dei ricavi, in diminuzione rispetto al 40,9% del 31 dicembre Tale flessione è giustificata dalla contingente crisi economica del mercato italiano che ha spinto la società ad una più severa selezione della clientela wholesale sulla base dell affidabilità creditizia. 17

19 WHOLESALE ESTERO I ricavi realizzati attraverso il canale Wholesale Estero sono pari ad Euro/ , registrando un incremento in valore assoluto di Euro/ , pari al 19,3% rispetto all esercizio precedente. Al 31 dicembre 2013 il canale Wholesale Estero rappresenta il 16,8% dei ricavi, in incremento rispetto al 15,5% del 31 dicembre Tale risultato è la conseguenza degli incrementi riscontrati prevalentemente nelle aree geografiche del Centro Sud America +186%, Medio Oriente +26%, Paesi Ex U.R.S.S. + 6%. RICAVI SUDDIVISI PER AREA GEOGRAFICA Anche i dati che seguono tengono conto dell effetto fusione ed includono i valori economici 2012 della H& B Diffusion Srl. Di seguito si rappresenta in forma tabellare e grafica la composizione dei ricavi per area geografica al 31 dicembre 2013, comparata con l esercizio precedente, suddivisi per Italia, CEE e ExtraCee. (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre Variazione 2013 incid.% 2012 (Pro-forma) incid.% 2013 vs vs 2012 % Italia ,2% ,5% ,9% Cee ,8% ,1% ,4% ExtraCee ,0% ,4% ,0% Totale ,0% ,0% ,5% ExtraCee Cee Italia

20 ITALIA I ricavi netti Italia rappresentano l 83,2% del totale dei ricavi (84,5% nell esercizio precedente) e registrano un incremento rispetto al 2012 in valore assoluto di Euro/ , pari all 8,9%. Le dinamiche delle vendite evidenziano il continuo e positivo contributo del flusso della clientela all interno dei Centri Commerciali e degli Outlet. CEE I Ricavi CEE rappresentano il 4,8% ( 4,1% nell esercizio precedente) del totale e registrano un incremento rispetto al 2012, aumentando in valore assoluto di Euro/ , pari al 28,4%. Si consolida la posizione in Spagna, diventando il primo mercato di riferimento in Europa e cresce del 96% il mercato francese, utilizzato dalla società per lo stoccaggio dei prodotti di passate stagioni. Segnali positivi provengono da alcuni paesi come la Germania Cipro e Malta, mentre si segnala l apertura di una Boutique a Praga a fine 2013, realizzando un fatturato di Euro/ EXTRA CEE I Ricavi EXTRA CEE rappresentano il 12,0% del totale e passano da Euro/ a Euro/ , con una crescita di Euro/ , pari al 16,0%. Rimangono stabili le posizioni in Sud Africa, e a Hong Kong, si registra un incremento in Svizzera +11,1% dipeso prevalentemente dalle vendite effettuate alla controllata Svizzera e, triplica il fatturato del distributore a Panama passando da un fatturato di Euro/ del 2012 a Euro/ del Nei mercati Extra Cee si segnalano le seguenti aperture eseguite nell esercizio 2013: Boutique Mall of Emirates Dubai (EAU); Boutique Rostov (Russia); Boutique Erevan (Armenia); Boutique Santa Fè Mexico City (Mrssico); Boutique Masarick Mexico City (Messico); Boutique Multiplaza Mall Panama City (Panama); Shop in Shop Sultan Centre Bagdad (Iraq); 19

21 Dpt. Stores El Palacio de Hierro Acoxpa (Messico); Dpt. Store El Palacio de Hierro Interlomas (Messico); RICAVI SUDDIVISI PER MARCHIO E PER TIPOLOGIA DI CLIENTE FINALE Di seguito si rappresenta in forma grafica la composizione dei ricavi della società al 31 dicembre 2013, comparata con l esercizio precedente, suddivisi per marchio: 8% 13% % 6% % 79% Di seguito si rappresenta in forma grafica la composizione dei ricavi della società al 31 dicembre 2013, comparata con l esercizio precedente, suddivisi per tipologia di cliente finale: 4% 7% 2013 Uomo Donna % 93% 20

22 ALTRI RICAVI E PROVENTI LA voce ammonta a Euro/ facendo registrare un decremento di Euro/ rispetto all esercizio precedente. Tale voce accoglie, prevalentemente proventi: - per royalties (Euro/ ) generate dalla licenza della linea junior concessa alla società A.G.B. Company S.r.l., dalla licenza calzature concessa alla società Giano S.r.l. e dalla licenza dell intimo alla società Albisetti S.p.A.; - per il fitto del ramo d azienda relativo al punto vendita di Capri (Euro/000 92); - per contributi in conto impianti (Euro/000 16); - per rimborsi assicurativi (Euro/000 25); - per revisione stima del fondo indennità suppletiva di clientela (Euro/ ); - per contributi su spese erogati dai licenziatari (Euro/ ); - per contributi su spese per adattamento locali erogati dai centri per alcuni punti vendita aperti nel corso dell esercizio (Euro/ ); - per proventi vari (Euro/ ). Il decremento si riferisce prevalentemente alla cessione verificatasi nel 2012 del punto vendita di Milano Corso Venezia. 21

23 Harmont & Blaine Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2013 ANALISI DEL CONTO ECONOMICO Di seguito si presenta in forma grafica una riesposizione dei dati economici al 31 dicembre 2013 volta a rappresentare l andamento dell esercizio: (20,5%) (25,6%) (14,6%) (23,4%) (15,8%) (3,7%) (12,2%) (1,2%) (0,3)% (10,7%) (4,6%) (6,1%) (14.559) (18.174) (10.360) (16.609) (2.596) (850) (210) (3.268) EBITDA /000 Ebitda % 15,8% 12,2% EBIT /000 EBIT % ,5% ,3% dicembre dicembre dicembre dicembre

24 I fattori chiave che hanno permesso di ottenere un miglioramento del valore assoluto in termini di EBITDA e di EBIT nel corso dell esercizio 2013 sono: maggiore incidenza percentuale, sul totale dei Ricavi, dei ricavi derivanti dalla vendite realizzate attraverso il canale Retail (in ragione del maggior numero di DOS presenti nel 2013 per effetto sia di nuove aperture sia per la fusione per incorporazione della H&B Diffusion che ha portato all incorporazione di 14 punti vendita) conseguente aumento della marginalità derivante dal canale Retail rispetto al canale Wholesale. minor incidenza percentuale dei costi della produzione totali, attestatosi nel 2013 al 37,2% dei Ricavi Totali rispetto al 46% del 2012 (dettaglio tabella). Per una corretta lettura del dato riferito ai costi di produzione riportiamo di seguito l analisi congiunta dei costi per materia prime e materiali di consumo, dei costi di lavorazioni esterne (fasonisti) e dei prodotti finiti commercializzati. Valori in migliaia di Euro Descrizione incid.% su Ricavi (Pro-forma) incid.% su Ricavi M aterie prime ,8% ,4% Materie sussidiarie e di consumo ,2% ,0% Prodotti per commercializzazione ,8% ,4% A ltri acquisti ,3% ,7% L avorazioni esterne ,0% ,6% V ariazione rimanenze (2.697) -3,9% 487 0,8% Totale costi della produzione ,2% ,0% Considerando congiuntamente le evoluzioni di queste voci di costo si evidenzia che la loro incidenza sui Ricavi delle vendite e delle prestazioni si riduce rispetto all esercizio precedente. Tale decremento in termini percentuali è riconducibile sia all incremento dei Ricavi netti, sia dalle politiche di razionalizzazione sui prezzi d acquisto delle Materie Prime, Accessori e Prodotti Finiti Commercializzati effettuate dalla società. 23

25 Provvigioni Il costo delle provvigioni dell esercizio in corso pari a Euro/ fanno registrare un decremento rispetto all esercizio precedente in valore assoluto per Euro/ pari al 27,23%. Tale decremento è il risultato sia del minor fatturato 2013 verso il 2012 del canale Wholesale Italia, sia della politica di razionalizzazione della forza vendite attuata dalla società, con la diminuzione dell aliquota provvigionale che passa dall 8% al 6,5%. Informazioni attinenti al personale Costo personale E/000 24,2% incidenza % su Ricavi 21,3% dicembre dicembre 2012 Organico medio suddiviso per Categoria Dirigenti e quadri impiegati operai 31 dicembre dicembre

26 Il costo complessivo del lavoro è stato pari a Euro/ e presenta un aumento rispetto al precedente esercizio pari a circa il 25,7%. Tale incremento è la conseguenza: degli incrementi retributivi derivanti dal rinnovo della parte economica dei contratti nazionali di lavoro, oltre che della normale dinamica salariale legata agli scatti di anzianità; dell incremento del numero di risorse direttamente impiegate nella realizzazione dell output aziendale (cosiddetti diretti ); E' ribadito l'impegno della Società nel perseguire obiettivi di formazione del personale. In particolare è continuato il programma di formazione delle risorse incentrato su temi di carattere gestionale, a sostegno delle responsabilità e delle competenze dei capi intermedi. Con riferimento al personale, si segnala quanto segue: - non si sono verificati morti sul lavoro del personale iscritto a libro matricola; - non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale iscritto a libro matricola per i quali è stata accertata la responsabilità aziendale; - non si sono verificati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing per cui la Società è stata dichiarata responsabile; - i costi relativi alle indennità di buonuscita e bonus conciliativo sono stati rilevati a conto economico; - la Società adotta politiche retributive legate alla produttività del lavoro. Principali indici di Bilancio Un ulteriore e più dettagliata illustrazione delle tendenze in atto e dei risultati raggiunti è posta in evidenza dall illustrazione dei principali indici di Bilancio. Indicatori finanziari di risultato Con il termine indicatori finanziari di risultato si definiscono gli indicatori di prestazione che vengono costruiti a partire dalle informazioni contenute nel bilancio e possono essere suddivisi in: indicatori reddituali; indicatori economici; indicatori finanziari; indicatori di solidità; indicatori di solvibilità. 25

27 Indicatori reddituali Nella tabella che segue si riepilogano gli indicatori desumibili dalla contabilità generale che sono in grado di arricchire l informativa già contenuta nei prospetti di bilancio. L analisi dello sviluppo di tali indicatori evidenzia il trend dei principali veicoli di produzione del reddito della società. I dati del 2012 tengono conto dell effetto fusione. Descrizione indice (Valori in migliaia di Euro) 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) Fatturato Valore della produzione Risultato prima delle imposte Risultato netto dellʼesercizio Risultato netto dellʼesercizio % 5,70 3,29 Di seguito vengono riportati i seguenti margini intermedi di reddito. Descrizione indice (Valori in migliaia di Euro) 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) Margine operativo lordo (MOL)=EBITDA Risultato operativo caratteristico=ebit Indicatori economici Nella tabella che segue si riepilogano alcuni dei principali indicatori economici utilizzati per misurare le prestazioni economiche: Descrizione indice 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) ROE netto - (Return on Equity) 21,66 13,77 ROI - (Return on Investment) 21,82 8,91 ROS - (Return on Sales) 12,59 5,56 Indicatori finanziari Per verificare la capacità della società di far fronte ai propri impegni, è necessario esaminare la solidità finanziaria della stessa. A tal fine, è opportuno rileggere lo Stato Patrimoniale civilistico secondo una logica di tipo finanziaria. Di seguito viene riportato lo schema di Stato Patrimoniale finanziario: STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO (Valori in migliaia) 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE Importo Peso % Importo Peso % Disponibilità liquide , ,06 Crediti commerciali , ,43 Altre Attività entro 12 mesi , ,56 Magazzino , ,55 26

28 Attività finanziarie correnti 329 0, ,52 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI , ,12 Immobilizzazioni materiali , ,20 Immobilizzazioni immateriali , ,01 Immobilizzazioni finanziarie 612 0, ,78 Altri crediti a M/L termine 926 1, ,47 Attività finanziarie non correnti 0 0, ,41 TOTALE ATTIVITAʼ CONSOLIDATE , ,88 TOTALE CAPITALE INVESTITO , ,00 Debiti vs. Banche , ,98 Debiti vs. Fornitori , ,16 Debiti vs. altri Finanziatori (quota a breve) 26 0,04 0 0,00 Altri debiti a breve termine , ,61 TOTALE PASSIVITA' CORRENTI , ,75 Fondi e accantonamenti 823 1, ,64 Mutui e finanziamenti bancari , ,63 Debiti vs. altri Finanziatori (quota a M/L) 6 0, TOTALE PASSIVITA' CONSOLIDATE , ,28 Capitale Sociale , ,48 Riserve , ,65 Risultato di esercizio , ,85 CAPITALE PROPRIO , ,98 TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO , ,00 Capitale circolante netto (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre (Pro-forma) C rediti commerciali Rimanenze Debiti Commerciali Altre attività/passività correnti nette C apitale Circolante Netto Immobilizzazioni (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre (Pro-forma) Immobilizzazioni Immateriali I mmobilizzazioni Materiali I mmobilizzazioni Finanziarie I mmobilizzazioni

29 Indebitamento finanziario netto (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre (Pro-forma) D ebiti Verso Banche P assavità stumenti finanzari - - A ltre passività finanziarie correnti 26 - Indebitamento finanziario corrente F inanziamenti a m/l termine P assività finanziarienon correnti 6 - Indebitamento finanziario non corrente Totale indebitamento finanziario lordo A ttività finanziarie correnti Attività per strumenti finanziari derivati correnti - - A ttività finanziarie non correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti I ndebitamento finanziario netto L indebitamento finanziario corrente e non corrente non sono identificati come misura contabile nell ambito dei principi contabili italiani. Il criterio di determinazione applicato dalla società potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre società. Esso inoltre non include il valore degli strumenti finanziari derivati, che tuttavia non è significativo, né il valore delle rate a scadere dei leasing sui valori immobiliari ed arredi. Le informazioni circa entrambe le fattispecie sono state indicate in nota integrativa. Nel corso del corrente esercizio l indebitamento finanziario netto della Harmont & Blaine Spa ha registrato una diminuzione rispetto al corrispondente valore dell esercizio precedente pari ad Euro/ La diminuzione dell indebitamento finanziario netto è principalmente legata al miglioramento dei flussi di cassa operativi derivanti dal canale retail ( in particolare degli outlet e centri commerciali) ed ad una minore fuori uscita di risorse per attività di investimento. Indicatori di solidità L analisi di solidità patrimoniale ha lo scopo di studiare la capacità della società di mantenere l equilibrio finanziario nel medio-lungo termine. Tale capacità dipende da: modalità di finanziamento degli impieghi a medio-lungo termine; composizione delle fonti di finanziamento. Con riferimento al primo aspetto, considerando che il tempo di recupero degli impieghi deve essere correlato logicamente al tempo di recupero delle fonti, gli indicatori ritenuti utili ad evidenziare tale correlazione sono i seguenti: 28

30 Descrizione indice (Valori in migliaia di Euro) 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) Margine primario di struttura (1.145) Con riferimento al secondo aspetto, vale a dire la composizione delle fonti di finanziamento, gli indicatori utili sono i seguenti: Descrizione indice 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) Debt/Equity 0,95 1,24 Debiti finanziari totali (Euro/000) V ariazione debiti finanziari totali (Euro/000) Debiti finanziari a m/l termine (Euro/000) Variazione debiti a m/l termine (Euro/000) R.O.D. 5,12 3,49 Indicatori di solvibilità (o liquidità) Scopo dell analisi di liquidità è quello di studiare la capacità della società di mantenere l equilibrio finanziario nel breve, cioè di fronteggiare le uscite attese nel breve termine (passività correnti) con la liquidità esistente (liquidità immediate) e le entrate attese per il breve periodo (liquidità differite). Descrizione indice (Valori in migliaia di Euro) 31/12/ /12/2012 (Pro-forma) Margine di tesoreria (17.985) (15.209) Attività di ricerca e sviluppo La società ha sostenuto per l esercizio corrente costi pari a Euro/ per l attività di ricerca e di sviluppo per la creazione di una nuova linea di fascia alta denominata Napoli. PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE Nell ambito della gestione dell impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti dalla società per mitigarne gli effetti sono i seguenti: - rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti; - rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all accesso al mercato del credito; 29

31 - rischi relativi ai tassi di interesse, poiché la società ricorre a forme tecniche di finanziamento a tassi di interesse variabili; - rischi relativi ai tassi di cambio, poiché opera a livello internazionale in aree valutarie diverse e, nella sua attività, è potenzialmente esposta alla variabilità delle valute; - rischi relativi alla volatilità dei costi di approvvigionamento, poiché parte degli acquisti provengono da paesi come l India, la Turchia la Romania, e, sono quindi soggetti alla situazione macro-economica di tali mercati. Rischio di credito La massima esposizione teorica al rischio di credito della società è rappresentata dal valore contabile dei crediti esposti in bilancio. La società adotta specifiche politiche commerciali volte a monitorare la solvibilità dei propri clienti provvedendo tempestivamente al recupero di eventuali posizioni di scaduto. Sono oggetto di accantonamenti specifici le posizioni creditizie se in presenza di un oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono talvolta stanziati, per ragioni prudenziali, fondi su base collettiva, tenuto conto dell esperienza storica e di pareri legali. La Società ritiene non rilevante il rischio in esame per la qualità creditizia dei propri clienti e per le procedure descritte adottate. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità si può manifestare con l incapacità di generare e/o reperire, a condizioni di mercato, le risorse finanziarie necessarie per l operatività. La società monitora costantemente l andamento delle disponibilità liquide, dei flussi finanziari, delle linee di affidamento disponibili e delle condizioni di mercato applicate dal sistema bancario ottimizzando l utilizzo delle risorse disponibili. La Società riesce a bilanciare i flussi in uscita della gestione corrente con la liquidità generata dall ordinaria attività di gestione canalizzandola al rimborso delle passività operative a breve, delle quote dei finanziamenti a breve termine e dei canoni di locazione e di leasing. Il rischio in esame non è pertanto ritenuto dalla società significativo. Rischio di tasso d interesse La società ricorre a forme tecniche di finanziamento, sia a breve (anticipazioni bancarie) che a medio e lungo termine (contratti di finanziamento e leasing) normalmente a tassi di interesse variabili. Variazioni nei livelli dei tassi d interesse di mercato influenzano pertanto il livello degli oneri finanziari netti. La società ha ritenuto al momento di ridurre tale rischio ricorrendo all utilizzo di strumenti di 30

32 copertura tenuto anche conto del livello favorevole di tassi di interesse applicati dal sistema bancario. Rischio di cambio La Società non è esposta al rischio finanziario derivante dalla variazione dei tassi di cambio in quanto, pur operando in un contesto internazionale in cui le transazioni, commerciali e finanziarie, possono essere denominate in una valuta diversa da quella di conto, gli acquisti e vendite avvengono prevalentemente nella moneta di conto dell Euro Rischio di volatilità dei costi di approvvigionamento I risultati della società sono influenzati dalle variazioni dei prezzi di acquisto dei prodotti venduti. La società fa fronte a tale rischio, monitorando costantemente i prezzi dei mercati di riferimento, ricercando sempre soluzioni alternative, con standard qualitativi immutati. Informazioni attinenti l ambiente Il Sistema di Gestione Ambientale dell Azienda è conforme alla norma ISO ed è stato certificato dal RINA In tale ambito, la strategia ambientale della Società si basa sui seguenti principi: o ottimizzare l utilizzo delle risorse energetiche; o minimizzare gli impatti ambientali negativi; o diffondere la cultura di un corretto approccio alle tematiche ambientali; o realizzare il progressivo miglioramento delle performance ambientali; o adottare politiche di acquisto sensibili alle tematiche ambientali. L adozione di tali principi ha fatto sì che nel 2013: o non si siano verificati danni causati all ambiente per cui la Società è stata dichiarata colpevole; o non siano state inflitte alla Società sanzioni o pene per reati o danni ambientali. Le esigenze di prevenire l inquinamento e di salvaguardare l ambiente sono tenute in massimo conto nel corso delle attività operative. Tutte le unità operano sulla base dei più alti standard dettati dalle normative nazionali, comunitarie e internazionali inerenti il rispetto dell ambiente. Infine, i rifiuti sono smaltiti nel rispetto del disposto del Dlgs. n. 182/03 e del Dlgs. n. 152/06, in particolare per ciò che attiene ai rifiuti classificati come speciali. Azioni proprie e azioni/quote di società controllanti La Vostra Società non possiede azioni proprie né azioni di società controllanti né direttamente né tramite società fiduciarie. 31

33 Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e consociate Nel corso dell esercizio sono stati intrattenuti i seguenti rapporti con imprese controllate, collegate e controllanti e con imprese controllate delle controllanti: Società (imp.euro/000) Debiti finanziari Crediti finanziari Crediti comm.li al 31/12/2013 Debiti comm.li al 31/12/2013 Vendite Acquisti H&B Diffusion Suisse Tali operazioni riguardano le vendite di prodotti ed i relativi resi, e che sono state effettuate a normali condizioni di mercato. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NEL CORSO DELL ESERCIZIO 2013 Operazione di fusione Nell intento di procedere ad una semplificazione della struttura societaria, finalizzata ad una maggiore efficienza nella gestione delle attività mediante la riduzione dei livelli decisionali e la razionalizzazione delle sinergie del Gruppo stesso, realizzando altresì risparmi sui costi inerenti la gestione societaria, contabile, ed amministrativa, il 22 Febbraio 2013 si è perfezionato il procedimento di fusione per incorporazione della collegata H&B Diffusion S.r.l. nella controllante Harmont & Blaine SpA, i cui effetti civilistici e fiscali decorrono dal 1 gennaio Ampia ed esaustiva informativa, viene data nella Nota Integrativa. Altri aspetti da segnalare Nel secondo semestre del 2013 la società ha conferito ad UBS Italia S.p.A. un incarico per la ricerca di un partner finanziario al fine di supportare, tramite un operazione di aumento di capitale in minoranza, l accelerazione dello sviluppo all estero da conseguire, in prevalenza, con l apertura di negozi diretti monomarca. A gennaio 2013 è stata inaugurata la showroom di Milano in Via Tortona 37, uno spazio espositivo di circa m 2 che permetterà di accogliere soprattutto la clientela estera e di presentare le collezioni potendo adeguatamente ospitare gli operatori del settore. L operazione finanziaria per l acquisto dei locali è avvenuta mediante contratto di Leasing. Il costo annuo dei canoni pari a Euro/ , sono coperti dalla riduzione del costo delle provvigioni per Euro/ e, per Euro/ , dalla risoluzione anticipata del contratto di fitto dei locali di Milano via Montenapoleone. 32

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