CRITERI PER LO SVILUPPO SISTEMATICO DELLA TESI

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1 SEZIONE IMPIANTI INDUSTRIALI CRITERI PER LO SVILUPPO SISTEMATICO DELLA TESI

2 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi 1.2 CAPITOLO 1 CRITERI PER LO SVILUPPO SISTEMATICO DELLA TESI 1.1 INTRODUZIONE Il presente documento serve, nell ambito degli argomenti della Sezione Impianti Industriali, da ausilio alla stesura sia di un Elaborato Finale per il Corso di Laurea di Primo Livello (Gestionale o Meccanica), sia di una Tesi di Laurea per il Corso di Laurea Specialistica (Gestionale o Meccanica). Nel seguito del presente documento, per comodità, verrà usato sempre il termine Tesi intendendo, con questo, indistintamente uno qualsiasi dei due documenti succitati. Prendendo lo spunto dal riordino degli studi di Ingegneria, e considerando che le nuove disposizioni prevedono esplicitamente un numero di crediti per la preparazione dell esame di laurea, si ritiene opportuno proporre alcune direttive che possano servire da guida per i laureandi. Lo scopo è duplice:? sul piano formale ottenere una uniformità grafica degli elaborati che caratterizzi le Tesi di impiantistica industriale, anche in vista di possibili raccolte e pubblicazioni;? sul piano sostanziale dare maggiore risalto al lavoro effettivamente svolto dal candidato, evitando infarciture inutili, in modo da abbreviare i tempi di elaborazione, contenere i costi (per stampa e rilegatura) e ridurre gli oneri di archiviazione. La prima parte fornisce alcune regole generali da seguire per quanto concerne i contenuti; la seconda parte illustra semplici regole da seguire per l editing del documento. Si prendano queste pagine come esempio, dove si è supposto che si stia scrivendo un ipotetico capitolo 1 di una Tesi di laurea o di uno studio analogo.

3 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi REGOLE GENERALI PER LA STRUTTURAZIONE DEI CONTENUTI DELLA TESI In questo paragrafo si forniscono alcune indicazioni generali in merito alla strutturazione dei contenuti di una Tesi con particolare riferimento a:? Struttura della Tesi;? Ringraziamenti, prefazione, introduzione;? Indice della Tesi;? Articolazione in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi;? Conclusioni;? Bibliografia e Riferimenti Bibliografici;? Allegati Struttura della Tesi La Tesi dovrebbe riportare principalmente l attività sviluppata dall allievo sull argomento specifico, riservando alla trattazione generale o a temi marginali uno spazio limitato. Di norma non dovrebbe essere riportato nella Tesi quanto non indispensabile alla comprensione dell argomento trattato. Un ampiezza massima dei documenti può essere stimata in circa:? 150 pagine con interlinea 1,5 per gli Elaborati Finali;? 300 con interlinea 1,5 per le Tesi di Laurea. Una delle modalità migliori di procedere, prevede come primo passo della stesura della Tesi la redazione di una bozza del suo indice che conterrà tutti gli argomenti che, in fase iniziale, si prevede di sviluppare. La bozza iniziale è il primo documento da sottoporre al vaglio del Relatore o dei suoi collaboratori; sarà poi oggetto di successive revisioni in funzione dell effettivo sviluppo del lavoro. E opportuno redigere la relazione in forma impersonale, sono infatti sconsigliate altre forme (Io o Noi) in quanto non adatte ad una trattazione tecnico-scientifica. In generale, a prescindere dalla complessità dei contenuti, è buona norma scrivere una Tesi chiara e di non difficile lettura; per fare ciò conviene utilizzare, il più possibile, elenchi puntati, schemi di riferimento, figure e tabelle. Sempre volendo

4 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi 1.4 utilizzare il presente documento come esempio, l introduzione o le prime righe del paragrafo 1.2, pur non essendo prettamente indispensabili, ne favoriscono l immediata comprensione in termini di contenuti e di articolazione. Un possibile schema da adottare per una corretta strutturazione della Tesi è riportato in tabella 1.1. Tab. 1.1 Schema dell Elaborato Finale e/o della Tesi di Laurea Sottocopertina Sottosottocopertina Ringraziamenti Terminologia, simboli ed abbreviazioni Prefazione Indice Introduzione Capitoli Titolo della Tesi, relatore, correlatore, allievo, data della laurea (mese ed anno) Titolo in italiano con abstract in italiano di circa 100 parole Titolo in inglese con abstract in inglese di circa 100 parole (facoltativo) Sempre presente almeno per la parte abbreviazioni Notizie di carattere generale sulla tipologia della Tesi, sulle condizioni di svolgimento, obiettivi, eventuali risultati. Presentazione di relatori/correlatori esterni (1 pagina circa) Sempre presente come indice generale Descrizione del filone scientifico o tecnologico, nel quale la Tesi si inserisce. Stato dell arte di riferimento. Obiettivi, metodologia ed articolazione dello studio. Capitoli specifici (studio, analisi, o ricerca, o progettazione, ecc...) Descrizione dell attività svolta per la Tesi. Eventuale descrizione dell Azienda ospitante, dei processi analizzati, degli impianti e delle attrezzature delle modifiche introdotte ad impianti ed attrezzature, delle innovazioni organizzative e gestionali introdotte, delle analisi sperimentali condotte, delle metodologie adottate, delle elaborazioni, ecc. Risultati ottenuti presentazione risultati e discussione Bibliografia e Riferimenti Bibliografici Siti Web di riferimento Allegati o Appendici Conclusioni Sempre presente Sempre presente Quando necessario

5 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Ringraziamenti, prefazione, introduzione In generale i capitoli Ringraziamenti, Prefazione e Introduzione sono da redigersi nella fase finale della Tesi, ovvero quando una visione completa del lavoro è stata raggiunta. Una pagina dedicata ai ringraziamenti, generalmente riportata dopo la sottosottocopertina, è da prevedersi quasi sempre. È da considerarsi un obbligo per tutti quei lavori di Tesi che si sono svolti nell ambito di un periodo di stage presso un Ente o un Azienda, o grazie ad una forte collaborazione con altre Istituzioni. Nei ringraziamenti è sempre opportuno ricordare tutti coloro che hanno fornito contributi. La Prefazione è, di norma, la parte dello studio che riporta notizie di carattere generale su:? tipologia della Tesi (teorica, applicativa, progettuale, sperimentale);? condizioni di svolgimento (luogo, collaborazioni);? principali obiettivi e risultati attesi;? presentazione di relatori/correlatori esterni. L Introduzione è opportuno che contenga i seguenti paragrafi:? descrizione del contesto scientifico o tecnologico nel quale la Tesi si inserisce;? stato dell arte delle conoscenze e/o impiantistiche tecnologiche;? ambito del lavoro inteso sia sul piano scientifico/tecnologico, sia sul piano aziendale (azienda, impianto, processo, reparto);? obiettivi del lavoro;? metodologia di riferimento;? articolazione del lavoro Indice della Tesi Parlando di Indice di un documento è sempre possibile fare riferimento a:? un Indice Generale;? un Indice di Dettaglio.

6 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi 1.6 Nell'Indice Generale vengono riportati i vari capitoli, paragrafi e sotto paragrafi nei quali è suddivisa la relazione e le corrispondenti pagine di inizio, almeno dei capitoli e dei paragrafi. L Indice Generale della Tesi deve essere sempre presente nelle prime pagine del documento al fine di assicurare una visione d insieme dell elaborato. Ove ritenuto opportuno è possibile riportare, a monte di ogni capitolo, un Indice di Dettaglio dello stesso per agevolare una eventuale lettura selettiva. Per la numerazione si veda quanto riportato al paragrafo Tab Esempio di editing dell Indice Generale INTRODUZIONE I.1 1 L EVOLUZIONE DEL SISTEMA QUALITA : DALLA CERTIFICAZIONE AL TOTAL QUALITY MANAGEMENT IL SIGNIFICATO DELLA QUALITA IL COMPANY-WIDE QUALITY CONTROL E IL MIGLIORAMENTO 1.22 CONTINUO: LA DIMENSIONE VERTICALE DELLA QUALITÀ Le strategie fondamentali del CWQC Le metodologie e gli strumenti del CWQC I meccanismi mentali Le logiche manageriali Articolazione in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi Il testo sarà suddiviso nel necessario numero di punti principali (prima suddivisione o capitoli), che vengono numerati progressivamente a partire da 1. Per comodità di presentazione si consiglia di suddividere il testo della relazione in un numero non eccessivo di capitoli (max 5-8). Ogni punto principale può essere suddiviso in quanti si vogliono punti secondari (seconda suddivisione o paragrafi), numerati anch'essi progressivamente a partire da 1.

7 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi 1.7 La suddivisione può essere continuata (terza suddivisione o sotto-paragrafi ed eventuali ulteriori suddivisioni sotto-sotto paragrafi) con lo stesso sistema. Si consiglia, tuttavia, di introdurre i sotto-sotto paragrafi solo quando è strettamente necessario, limitandosi quindi ai soli sotto paragrafi, in modo che i numeri risultino facilmente intelligibili e citabili. Ogni numero di ciascuna suddivisione deve essere seguito da un punto (es ); il punto finale può essere omesso. Eventuali appendici, presenti alla fine della relazione, saranno distinte mediante una lettera maiuscola messa subito dopo la parola Appendice: es. Appendice A, Appendice B, ecc. Il testo di ogni appendice può essere suddiviso in parti, usando la numerazione prima indicata; i numeri devono essere preceduti dalla lettera distintiva dell'appendice, non seguita dal punto come di seguito riportato:? Appendice A Appendice A1 Appendice A2? Appendice B Appendice B1 Prendendo come esempio questo documento è evidente l utilizzo di paragrafi e sottoparagrafi, apparentemente ridondanti per un testo così semplice, ma spesso appropriati per la descrizione di uno studio articolato e/o complesso Conclusioni Le conclusioni, partendo dall analisi dei risultati conseguiti, devono illustrare quello che può essere considerato un riesame del lavoro svolto al fine di individuare:? i punti di forza più significativi del lavoro;? tematiche che non sono state inserite nella trattazione o non sufficientemente approfondite e le relative motivazioni;? problematiche che sono emerse durante lo svolgimento del lavoro:? possibili ulteriori sviluppi e/o approfondimenti utili per chi potrebbe continuare lo studio delle tematiche trattate.

8 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Bibliografia e Riferimenti Bibliografici Nella Bibliografia si riportano le opere consultate nello svolgimento del lavoro (libri, articoli su rivista o in atti di congressi, rapporti tecnici) ed eventualmente richiamate nel testo della Tesi. La bibliografia sarà riportata in fondo ad ogni capitolo, oppure in fondo al volume. I riferimenti bibliografici saranno citati nel testo, indicando tra parentesi quadre il cognome del primo autore seguito dall eventuale cognome del secondo autore o dall espressione et al se gli autori sono più di due e l anno di pubblicazione. Nella Bibliografia i riferimenti saranno indicati in ordine alfabetico riferito al cognome del primo autore. A - Libri, opuscoli e pubblicazioni Cognome ed iniziale del nome o dei nomi dell autore o degli autori; in mancanza di essi scrivere s.a. (senza autore). Nel caso di una pubblicazione collettiva va indicato, come autore, il curatore della stessa, facendo seguire al cognome ed all'iniziale del nome l abbreviazione Ed. Analogamente, per opere curate da enti, istituiti, università, industrie, ecc., si indica come autore, la denominazione (eventualmente la sigla) dell'ente, senza l abbreviazione predetta. Anno della pubblicazione, in mancanza scrivere s.d. (senza data). Titolo della pubblicazione, per intero e nella lingua originale. Numero del volume, per opere in più volumi, in numeri romani preceduti dall abbreviazione v.. Numero dell'edizione in numeri romani preceduti dall abbreviazione ed.. Editore (nella forma più precisa atta a distinguerlo), in mancanza scrivere s. ed. (senza editore). Luogo di edizione (in lingua originale), in mancanza scrivere s.l. (senza luogo). ESEMPIO: Galgano A, (1995), La Qualità Totale. Il Company-Wide Quality Control come nuovo sistema manageriale, Ed. II, Il Sole 24 Ore, Milano.

9 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi 1.9 B - Articoli di periodici Cognome ed iniziale del nome o dei nomi dell autore o degli autori; in mancanza di essi scrivere s.a. (senza autore). Nel caso di una pubblicazione collettiva va indicato, come autore, il curatore della stessa, facendo seguire al cognome ed all'iniziale del nome l abbreviazione Ed. Analogamente, per opere curate da enti, istituti, università, industrie, ecc., si indica come autore, la denominazione (eventualmente la sigla) dell'ente, senza l abbreviazione predetta. Data di pubblicazione, indicare solo l'anno, se è ben individuato il numero, altrimenti indicare anno e mese, per periodici settimanali, anche il giorno. Titolo dell articolo in lingua originale. Titolo del periodico nelle lingua originale, anche abbreviato; quando esistono più riviste con lo stesso nome, pubblicate in luoghi diversi, far seguire il luogo di pubblicazione. Numero del volume, per opere in più volumi, in numeri romani preceduti dall abbreviazione v.. Nel caso di pubblicazione collettiva va indicato, come autore, il curatore della stessa, facendo seguire al cognome ed all'iniziale del nome l abbreviazione Ed. Analogamente, per opere curate da enti, istituiti, università, industrie, ecc., si indica, come autore, la denominazione (eventualmente la sigla) dell'ente, senza l abbreviazione predetta. Numero del fascicolo in numeri romani preceduti dall abbreviazione n.; Numero della prima ed ultima pagina, preceduti dall abbreviazione p.. ESEMPIO: Anderson SD, Green L., (1992), Project quality and project managers, International Journal of Project Management, vol. 10, n. 3, p Rossi A., Bianchi B., Verdi C., (1999), Una teoria sui colori caldi, Il colore illustrato, 9/4, p

10 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Allegati Negli allegati andranno riportate quelle trattazioni e quelle informazioni tecniche la cui presenza appesantirebbe troppo il testo ed in particolare:? eventuali trattazioni monografiche di argomenti speciali;? materiale illustrativo, dati di analisi effettuate Revisione della Tesi Le Tesi devono essere revisionate dal relatore o dai suoi collaboratori nella loro interezza. Una buona regola è pertanto quella di non costringere il Relatore alla lettura affrettata del lavoro svolto; è quindi essenziale consegnare la propria Tesi, o parti della stessa purché organicamente strutturate, appena questo risulti possibile. In tal modo sarà possibile indirizzare lo studente per tempo e in maniera opportuna. Ogni volta che si consegna del materiale occorre inserire:? l intero Indice nel quale devono essere evidenziate le parti di Tesi che si stanno consegnando e quelle già visionate;? i numeri di pagina sugli stampati (anche se non definitivi). 1.3 EDITING DELLA TESI Per quanto riguarda le scelte di editing e di impaginazione della Tesi è opportuno fare riferimento alle seguenti indicazioni generali in merito a:? formato pagina? formato paragrafo? tipo e corpo del carattere numerazione delle pagine? figure e tabelle? formule

11 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Formato pagina Si propone uno schema di formato tale da aumentare la densità del testo senza per questo ridurne la leggibilità. Facendo riferimento ad un comune word processor come Microsoft Word si suggeriscono i margini riportati nella tabella seguente. Tab. 1.2 Margini di riferimento per il documento MARGINE VALORE (cm) Superiore 3 Inferiore 3 Sinistro 3,5 Destro 2 Rilegatura Formato paragrafo Come scelte di paragrafo, sempre facendo riferimento a Microsoft Word, si consigliano i valori riportati nelle tabella seguente. Tab. 1.3 Valori Paragrafo di riferimento VOCE Allineamento VALORE Giustificato Rientro a Sinistra 0 cm Rientro a Destra 0 cm Rientro Speciale (nessuno) Spaziatura Prima 0 cm Spaziatura Dopo 0 cm Interlinea 1,5

12 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Tipo e corpo del carattere Per quanto riguarda la scelta del font (tipo di carattere) si consiglia di utilizzare font standard quali il Times, il Times New Roman o l Arial, in maniera tale da favorirne la compatibilità anche con i sistemi operativi più poveri. Il testo normale va scritto con corpo di 12 punti; i titoli dei capitoli saranno scritti con corpo di 16 punti in grassetto centrati; i titoli dei paragrafi saranno scritti con corpo di 12 punti in maiuscoletto grassetto e allineamento a sinistra; i titoli dei sottoparagrafi saranno scritti con corpo 12 punti in grassetto e allineamento a sinistra; eventuali sotto-sottoparagrafi avranno un titolo scritto in corpo 12, in corsivo e allineato a sinistra Numerazione delle pagine La numerazione delle pagine della Tesi dovrà essere effettuata a due cifre separate da un punto (es. 1.1, A.1, A1.1) dove la prima cifra rappresenta il numero del capitolo e, la seconda, il numero della pagina. Questa modalità di numerazione, applicata a tutti i capitoli e agli allegati, nonché alle figure e alle tabelle, consente di poter chiudere la redazione di singole parti dell intero documento in maniera indipendente. Si può, così, evitare di dover attendere la chiusura dell elaborazione del documento per procedere all impaginazione finale ed alla relativa numerazione sequenziale dello stesso in tutte le sue parti. La numerazione della parte della relazione antecedente il primo capitolo (contenente in genere i ringraziamenti, l indice, l introduzione ed ecc.) viene effettuata sempre a due cifre utilizzando per la prima cifra la numerazione romana. Le pagine contenenti esclusivamente grafici, figure, tabelle ecc. possono, se necessario per facilità di gestione, essere escluse dalla numerazione.

13 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Figure e tabelle Come detto in precedenza, figure e tabelle sono uno strumento esplicativo e riassuntivo chiaro ed efficace; fondamentale è ovviamente richiamare sempre tali elementi nel testo nella posizione più opportuna, in maniera tale da non lasciarne nessuno senza commento esplicativo. Figure e tabelle saranno, se possibile, inserite nel testo; dovranno essere corredate di didascalia e numerate con riferimento al capitolo. Tutte le figure e le tabelle dovranno essere richiamate nel testo con l espressione (Fig. x.y) o (Tab. x.y). È opportuno attenersi ad alcune semplici regole per la corretta titolazione di figure e tabelle:? nel caso di figure il titolo si pone al di sotto della figura stessa;? nel caso di tabelle il titolo si pone al di sopra della tabella stessa;? il titolo della figura o tabella deve essere costituito da due parti, la prima riporta la numerazione, la seconda una concisa descrizione del contenuto della figura o della tabellacome nell esempio di seguito riportato (Fig. 1.1). ACT CHECK PLAN DO Plan : stabilire obiettivi e processi necessari per fornire risultati conformi ai requisiti del cliente ed alle politiche dell'organizzazione; Do : dare attuazione ai processi; Check : monitorare e misurare processi e prodotti a fronte delle politiche, degli obiettivi e dei requisiti relativi ai prodotti e riportarne i risultati; Act : adottare azioni per migliorare in modo continuo le prestazioni dei processi. Fig. 1.1 Il Ciclo PDCA

14 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi Formule Le formule saranno centrate e la numerazione, progressiva per capitolo, sarà posta sul margine destro tra parentesi tonde utilizzando, come per la numerazione di figure e tabelle, una numerazione a due cifre di cui la prima è quella che riporta il numero del capitolo nel quale la formula è inserita. Ad esempio, per calcolare il numero di caratteri C t contenuto nella Tesi si può adottare la formula: p C t??? c i? 1 r i j? 1 ij (1.1) dove: p = numero di pagine r i = numero di righe contenuto nella pagina i c ij = è il numero di caratteri contenuto nel rigo j della pagina i. 1.4 REDAZIONE (EDITING) DEL MATERIALE PER LA DISCUSSIONE DELLA RELAZIONE Un ottima presentazione del lavoro di Tesi nel corso dell Esame Finale è fondamentale ai fini della valutazione complessiva del lavoro svolto. Al momento della discussione, grande importanza rivestono le slides in quanto da un lato aiutano ad esporre correttamente la relazione mettendone in evidenza i punti-chiave, dall altro permettono alla Commissione d Esame Finale di seguire e partecipare meglio all esposizione. Per una corretta stesura delle slides è opportuno che esse evidenzino attraverso frasi concise, figure, tabelle, grafici, i punti-chiave della relazione. Come tipologia di editing si consiglia di predisporre le slides con un programma come Power Point e di riportare tali immagini orizzontalmente su fogli A4, rilegati dal lato lungo del foglio. I punti cardine della relazione dovranno illustrare compiutamente:? obiettivi dello studio;? metologia utilizzata;? stato dell arte (se opportuno);

15 Criteri per lo sviluppo sistematico della Tesi 1.15? articolazione del lavoro;? risultati conseguiti;? conclusioni e raccomandazioni per ulteriori sviluppi. Il numero optimum delle slides può oscillare tra le unità, è opportuno redigerne un numero tale da supportare in modo efficace ed efficiente un esposizione di circa minuti.

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