Presentazione dei risultati dell indagine empirica
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- Gastone Poletti
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1 Le pratiche partecipative per la tutela della salute e della sicurezza Il ruolo dei RLS nella prevenzione dei rischi sul lavoro. Presentazione dei risultati dell indagine empirica Prof.ssa Michela Marchiori michela.marchiori@uniroma3.it Bologna, 21 Ottobre
2 Obiettivi dell indagine e metodologia OBIETTIVI realizzare un approfondimento del modo in cui il dettato normativo relativo alle pratiche partecipative nel sistema di prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro si traduce nella realtà aziendale. Focus sul ruolo del Rappresentante dei lavoratori per la salute e sicurezza, in termini di obiettivi, responsabilità, compiti e attività, competenze e relazioni con gli altri soggetti del sistema per la salute e la sicurezza, in quanto tramite fondamentale tra datore di lavoro e lavoratore su questi temi. 2
3 Obiettivi dell indagine e metodologia METODOLOGIA ricognizione delle ricerche condotte sul tema a livello internazionale e nazionale. Somministrazione di un questionario in forma anonima ai RLS che operano all interno delle aziende del settore dei servizi ambientali aderenti alla Fondazione Rubes Triva. Unica indagine condotta sul tema a livello nazionale con un focus specifico su un settore Limitate le indagini condotte a livello internazionale 3
4 I temi del questionario Il profilo socio-demografico dei partecipanti all indagine Le competenze percepite e la formazione Le attività distintive del RLS La percezione del proprio ruolo Il rapporto con gli altri attori della sicurezza (lavoratori, datori di lavoro/dirigenti, RSPP, medico competente, sindacato) I rapporti tra RLS e imprese di subfornitura 4
5 RLS rispondenti: Caratteristiche generali Sesso: maschile (93,1%) Età: over 45 (56,5%) Livello di istruzione: medio-basso Esperienza lavorativa: oltre 20 anni di anzianità (65%) Esperienza nel ruolo: più di 3 anni (51%) Qualifica: operaio (71%) Provenienza: Nord e Centro Italia (Lombardia, 21%) Iscrizione al sindacato: Si (83%) Universo di Riferimento: 288 RLS TASSO DI RISPOSTA: 45,5% Equa distribuzione dei rispondenti per dimensione d azienda 5
6 Competenze percepite e formazione Secondo i RLS intervistati La formazione viene erogata nei termini previsti (82%) La formazione migliora la capacità di svolgere il proprio ruolo (88%) Il bagaglio di competenze/esperienze posseduto è adeguato (75%) Tuttavia, I corsi obbligatori non riescono da soli a coprire il fabbisogno di formazione (88%) Il ricorso agli esperti esterni è una grande opportunità soprattutto nelle PMI (40,6%) Emerge un segnale evidente della complessità delle questioni da affrontare 6
7 Argomenti trattati e bisogni di approfondimento analisi e valutazione dei rischi organizzazione del lavoro e sicurezza patologie a carico dell apparato muscolo-scheletrico costi della sicurezza invecchiamento della popolazione attiva sistemi di certificazione/asseverazione/sgsl aggressione e violenza da parte dei soggetti terzi Altro nessuna risposta 11,45% 6,87% 10,69% 7,63% 5,34% 60,31% 50,38% 50,38% 54,96% 52,67% 42,75% 34,35% 25,95% 25,95% 32,82% 23,66% 32,06% 23,66% Trattato nei corsi bisogno di approfondimento «Analisi e valutazione dei rischi», «organizzazione del lavoro e sicurezza», e «patologie a carico dell apparato muscoloscheletrico» sono i temi più trattati ma anche quelli su cui maggiore è il bisogno di apprendimento 7
8 Le attività distintive degli RLS Frequenza delle attività svolte (ex art. 50 TU Salute e Sicurezza) Azioni attive : verifica, controlla, segnala, propone mai o raramente qualche volta spesso o sempre nessuna risposta Accede ai luoghi di lavoro 3% 23% 72% 2% Formula osservazioni in caso di verifiche di autorità competenti 29% 20% 49% 2% Segnala i rischi al Datore di lavoro 5% 12% 81% 2% Denuncia alle autorità competenti di misure di prevenzione non idonee 63% 12% 18% 8% Fa proposte in merito all attività di prevenzione 8% 30% 61% 1% Promuove l'elaborazione, individuazione e attuazione di misure di prevenzione 29% 23% 42% 6% Coinvolgimento da parte del Datore di lavoro: consultazione E' soggetto di consultazione su valutazione dei rischi e attività connesse alla prevenzione dei rischi 24% 22% 51% 3% E' soggetto di consultazione per designazione di RSPP, Addetti al SPP e Medico competente 47% 13% 34% 5% E' soggetto di consultazione per organizzazione formazione dei lavoratori 45% 16% 38% 1% 8
9 Le attività percepite come «più importanti» per il miglioramento di salute e sicurezza informare i lavoratori sui rischi e le modalità di protezione raccogliere e valutare segnalazioni dei lavoratori avvertire e segnalare all impresa le problematiche di sicurezza rilevate prendere parte alla riunione periodica contribuire all analisi/valutazione dei rischi effettuare sopralluoghi formulare proposte all impresa non risponde Grandi Aziende 16,92% 20,31% 9,23% 15,62% 6,15% 0,00% 4,62% 6,25% 1,54% 3,12% 1,54% 3,12% 1,54% 3,12% Aziende medio-piccole 58,46% 48,44% Gli RLS pensano che la propria attività primaria sia contribuire alla sicurezza dei lavoratori informandoli sui rischi presenti sul lavoro e contribuendo a creare una «cultura della sicurezza» 9
10 Attività di valutazione dei rischi Solo il 15,3% dei RLS dichiara di partecipare sempre e il 30,5% spesso alle attività di valutazione dei rischi insieme al RSPP Gli RLS di aziende medio-piccole e grandi sono accomunati da una scarsa propensione a dedicarsi autonomamente ad attività di valutazione del rischio Si rileva una certa demotivazione rispetto a questa attività Solo il 34% dei rispondenti dichiara che gli interventi correttivi suggeriti vengono accolti dalle aziende spesso o sempre 10
11 Partecipazione alla riunione periodica Solo il 10% dei rispondenti dichiara che la riunione periodica viene indetta almeno 4 volte l anno, come previsto dalla contrattazione Prendono regolarmente parte alla riunione oltre a RLS, RSPP e medico competente, mentre con minore frequenza il datore di lavoro (79%) e il management (43%) Durante la riunione vengono effettivamente affrontati i problemi inerenti la salute e sicurezza (85%) e viene dato spazio all analisi degli infortuni sul lavoro (79%), mentre più rara è l analisi dei mancati incidenti (40%) Solo il 3% dei RLS considera la partecipazione alla riunione periodica come un attività prioritaria per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza. La riunione periodica viene spesso percepita come un «adempimento formale», un imposizione legislativa», in cui «non si attiva un dialogo effettivo e proficuo con i RLS» 11
12 Le condizioni di svolgimento delle attività dei RLS Spazi e attrezzature risultano essere più adeguati nelle aziende medio-piccole (70%) che nelle grandi aziende (57%) L accesso alla documentazione è complessivamente agevole (79%) senza differenze significative rispetto alla dimensione d azienda Canali di acquisizione delle informazioni accesso ai luoghi di lavoro 82,44% documentazione fornita dal Responsabile Servizio Prevenzione Protezione documentazione o altre informazioni fornite dai lavoratori documentazione fornita dal datore di lavoro 47,33% 55,73% 64,89% acquisizione di documentazione in modo autonomo informazioni fornite dal medico competente acquisizione di documentazione dalle strutture sindacali 22,14% 29,77% 35,88% 12
13 Accessibilità informativa Aspetti su cui il RLS riceve un informazione adeguata e tempestiva per dimensione L informazione non sempre risulta adeguata e tempestiva, soprattutto se riguarda i RLS operanti nelle imprese di grandi dimensioni 13
14 Le modalità di svolgimento delle attività: l impegno dei RLS Mentre i RLS delle PMI (69%) considerano adeguato il monte ore di permesso retribuito, i RLS delle grandi imprese (68%) lo reputano insufficiente I RLS delle grandi aziende tendono ad usare il proprio tempo libero per espletare la funzione. Ore di tempo libero dedicata alle funzioni di RLS per dimensione nessuna meno di 3 da 3 a 5 da 6 a 10 più di 10 Nessuna risposta 1,56% 1,56% 0% 10,77% 6,25% 9,23% 12,31% 18,75% 24,62% 28,13% 43,75% 43,08% Aziende medio-piccole Grandi aziende 14
15 La percezione del proprio ruolo I RLS considerano importante la loro funzione (92%) per il miglioramento della salute e sicurezza, soprattutto se operano in aziende di grandi dimensioni I RLS sono piuttosto ottimisti rispetto alla capacità di risoluzione dei problemi individuati o segnalati dai lavoratori Problemi segnalati dai lavoratori che trovano soluzione per dimensione tutti più del 50% meno del 50% nessuno nessuna risposta 6,15% 3,12% 1,54% 3,12% 4,62% 15,62% 29,69% 48,44% 42,54% 46,15% aziende medio-piccole grandi aziende Mancanza di cultura della sicurezza e di risorse economiche sono i principali ostacoli alla risoluzione dei problemi insieme alla tendenza allo «scarica barile» e ad una scarsa comunicazione 15
16 La percezione del proprio ruolo -2 Influenza sulle prospettive di carriera per dimensione si, positivamente 3,12% 1,54% si, negativamente 13,50% 24,62% no 53,12% 55,38% non so 13,85% 31,25% nessuna risposta 0% 4,62% aziende medio-piccole grandi aziende Alla base della scelta di assumere il ruolo di RLS c è primariamente una gratificazione personale: contribuire a consentire a tutti i lavoratori di «tornare dai propri cari ogni sera» 16
17 La percezione del proprio ruolo 3 I RLS si dimostrano piuttosto divisi in merito alla percezione della capacità del datore di lavoro di valorizzarli Percezione della propensione alla valorizzazione del ruolo di RLS da parte del datore di lavoro per dimensione tutti più del 50% meno del 50% nessuno nessuna risposta 6,15% 3,12% 1,54% 3,12% 4,62% 15,62% 29,69% 48,44% 42,54% 46,15% aziende medio-piccole grandi aziende 17
18 I rapporti con i lavoratori Il confronto con i lavoratori è frequente Il 58% dei RLS dichiara che i lavoratori segnalano spontaneamente situazioni di pericolo spesso o addirittura sempre Tuttavia i RLS dimostrano alcune difficoltà nel raggiungere tutta la popolazione aziendale Numero di occupati con cui il RLS si confronta annualmente per dimensione d impresa tutti più del 50% meno del 50% nessuno non so, non risponde 9,38% 0% 1,56% 0 6,25% 9,23% 29,23% 30,06% 43,75% 61,54% Aziende medio-piccole Grandi aziende Ciò può essere almeno in parte spiegato con la tendenza abbastanza spiccata di prediligere forme di comunicazione one-to-one a forme molte-a-molti 18
19 I rapporti con la dirigenza L interazione con il datore di lavoro o con la dirigenza non risulta particolarmente frequente Quando presente, il rapporto con il datore di lavoro è più collaborativo che conflittuale per il 55% dei rispondenti Il 41% degli intervistati indica che almeno qualche volta si è sentito combattuti tra le esigenze dei lavoratori e gli interessi della direzione. Questo fenomeno è maggiormente riscontrabile nelle aziende medio-piccole rispetto alle grandi 19
20 I rapporti con il sindacato Il 42% dei rispondenti riconosce la qualità del rapporto con i sindacati abbastanza soddisfacente e il 16% del tutto soddisfacente. Il supporto da parte del sindacato è più frequente nelle grandi aziende che nelle medio-piccole Frequenza del supporto da parte del sindacato mai raramente qualche volta spesso sempre non ho rapporti con il Sindacato Grandi Aziende 6,15% 9,38% 16,92% 15,63% 13,85% 26,56% 23,08% 20,31% 17,19% 6,15% 9,38% Aziende medio-piccole 33,85% 20
21 I rapporti con il sindacato -2 Qualità del rapporto con il sindacato del tutto soddisfacente 12,50% 20,00% abbastanza soddisfacente 41,54% 40,63% poco soddisfacente 18,46% 25,00% del tutto insoddisfacente Nessuna risposta 4,62% 7,81% 15,38% 14,06% Grandi aziende Aziende medio-piccole Alla base dei giudizi negativi sono la scarsa attenzione e lo scarso coinvolgimento manifestato dai sindacati nei confronti della SS e la mancanza di predisposizione alla collaborazione 21
22 I rapporti con il sindacato -3 Giudizio sull opportunità di elezione del RLS nell ambito delle RSU del tutto opportuno 26,56% 32,31% abbastanza opportuno 21,54% 46,88% poco opportuno del tutto inopportuno 9,38% 12,50% 18,46% 23,08% Nessuna risposta 4,62% 4,69% Grandi Aziende Aziende medio-piccole In molti riconoscono la necessità di considerare il tema della sicurezza come «altro» da quelli sindacali e di fare in modo che in ogni caso la sicurezza sia «uguale per tutti» 22
23 I rapporti con le imprese di subfornitura Il 67% dei rispondenti dichiara che la propria impresa ricorre all appalto/subappalto per lo svolgimento di una o più delle attività core. L 81% dei rispondenti o di quelli che hanno imprese dichiara di non aver mai avuto contatti con i RLS delle aziende appaltatrici/subappaltatrici nell arco degli ultimi 12 mesi Solo il 16% dichiara di aver avuto rapporti con i lavoratori delle aziende appaltatrici/subappaltatrici I rapporti con i lavoratori delle aziende di fornitura sono ancora più limitati nel caso di RLS di grandi imprese a fronte di una frequenza lievemente maggiore di contatti con i RLS delle stesse. Complessivamente i RLS intervistati forniscono un giudizio piuttosto negativo in merito alla capacità di contribuire a migliorare la salute e sicurezza nella catena di fornitura. 23
24 Conclusioni (1) le attività dei RLS: principali criticità emerse dall indagine di settore VERIFICA E CONTROLLO INFORMAZIONE FORMAZIONE CONSULTAZIONE PROPOSTA Necessità di competenze adeguate per: analizzare situazioni di lavoro, individuare i rischi ad essi associati e programmare le azioni coerenti per la loro rimozione e/o controllo; Opportunità di ricorso a consulenti esterni Informazione ex post su infortuni sul lavoro, malattie professionali e misure di prevenzione adottate; Informazione non sempre completa sulla VR e sulle misure di prevenzione programmate Scarsa informazione sui mancati incidenti Necessità di formazione aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria Esigenza di potenziamento delle conoscenze/co mpetenze in materia di analisi e valutazione dei rischi e organizzazione del lavoro e sicurezza Scarso ricorso da parte del management al RLS su materie di sua competenze quali : valutazione rischi, designazione RSPP, medico competente organizzazione formazione dei lavoratori Scarsa fiducia dei RLS negli strumenti partecipativi per eccellenza : riunione periodica, formulazione proposte al management contributo all analisi e valutazione dei rischi. 24
25 Conclusioni (2) Complessità del ruolo del RLS Contenuto dell attività e varietà dei problemi da affrontare Molteplicità di relazioni da gestire (lavoratori, datore di lavoro, altre figure della prevenzione, sindacato, RLS stessa impresa/subappalto) La legislazione offre un quadro di opportunità e di diritti che per tradursi in effettiva partecipazione richiede: Adeguate condizioni Apprendimento di conoscenze/capacità Sviluppo di relazioni Tra i fattori che influenzano (ostacolano o facilitano) l esercizio dell azione del RLS vanno considerati: La dimensione dell impresa Il commitment del vertice aziendale verso il tema della salute e sicurezza La cultura della sicurezza diffusa ai vari livelli dell impresa 25
26 Cultura della sicurezza RLS appalto/subappalto RLS altre imprese Altre figure della prevenzione (RSPP, MC, ASPP) Sindacato RLS stessa impresa Lavoratori Datore di lavoro - Motivazioni ad agire - Attitudini - Idee - valori Caratteristiche socio- demografiche professionali Conoscenze Competenze/ Capacità RISULTATI Contribuisce a migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori STRUMENTI Informazioni / Spazi / Attrezzature Tempo retribuito / Formazione 26
27 Cultura della sicurezza Lavoratori CRITICITA POSSIBILI SOLUZIONI «Uno a molti» Adeguatezza del rapporto RLS/lavoratori Adeguatezza canali di comunicazioni 27
28 Cultura della sicurezza Datore di lavoro CRITICITA Commitment del vertice aziendale sul tema SSL Ruolo nella riunione periodica POSSIBILI SOLUZIONI Formazione congiunta Qualità/efficacia delle riunioni periodiche Effettiva partecipazione in occasione della riunione periodica 28
29 Cultura della sicurezza Sindacato CRITICITA Interferenza tra ruolo sindacale e di rappresentanza per la sicurezza Rilevanza della materia sicurezza nell azione sindacale POSSIBILI SOLUZIONI Valorizzazione della specificità del ruolo del RLS 29
30 Cultura della sicurezza RLS della stessa e di altre impresa CRITICITA Condivisione e trasferimento di conoscenze/esperien ze POSSIBILI SOLUZIONI Sviluppo di comunità di pratiche Gruppi di lavoro Reti di collegamento 30
DATI ANAGRAFICI DATI GENERALI
Referente da contattare: funzionario: AS Giulia Goi telefono: +39 0434369708 mail: giulia.goi@aas5.sanita.fvg.it via della Vecchia Ceramica, 1-33170 Pordenone (PN) - Italy C.F. e P.I. 01772890933 PEC:
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