COMUNE DI OLBIA INTRODUZIONE INQUADRAMENTO GEOTENICO PROGETTO DI MONITORAGGIO DELLA STABILITA DEI VERSANTI DELLA DISCARICA

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1 COMUNE DI OLBIA PROVINCIA DI OLBIA - TEMPIO RETE DII MONIITORAGGIIO PER LA STABIILIITA DELLA DIISCARIICA DII SPIIRIITO SANTO IIN OLBIIA

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3 2 COMUNE DI OLBIA RETE DI MONITORAGGIO PER LA STABILITA DELLA DISCARICA DI SPIRITO SANTO IN OLBIA INTRODUZIONE INQUADRAMENTO GEOTENICO PROGETTO DI MONITORAGGIO DELLA STABILITA DEI VERSANTI DELLA DISCARICA INTRODUZIONE Su incarico della CINES, per l ampliamento funzionale della discarica consortile di Spirito santo, in agro di Olbia, a seguito delle richieste espresse in merito dalla Provincia e da ARPAS è stata redatta la seguente relazione, inerente la documentazione necessaria per il completamento della Valutazione di Impatto Ambientale. Il seguente studio, per la creazione della rete di monitoraggio della stabilità dei versanti della discarica nasce dalle valutazioni e dai pareri espressi dagli enti sopra citati. La presente illustra il progetto di creazione di una rete di monitoraggio dei versanti che sarà realizzata in seguito. INQUADRAMENTO GEOTECNICO Il presente inquadramento geotecnica è frutto di numerose indagini condotte all interno della progettazione dell ampliamento della discarica CINES, della VIA della stessa condotti dal Geol. Tusacciu P.S. Inquadramento morfologico generale Il terreno in oggetto è ubicato ad una quota massima, attualmente, di 77,51 metri s.l.m., con esposizione prevalente a est e nord; la pendenza media, è di 7-8 nel versante esposto a est, massimo di 11, nel versante esposto a nord. Quindi, i versanti esposti a nord e a est, come accennato in premessa, sono quelli più acclivi e con dislivello maggiore. Il profilo morfologico che interessa il versante esposto a nord, che è quello maggiormente acclive, è stato sagomato e messo in sicurezza realizzando almeno 8 piani terrazzati, di circa 5-6 metri di profondità del gradone e almeno 2 metri di altezza, sistemando superficialmente della ghiaia, adeguatamente classata. La sistemazione del versante, con la realizzazione della profilata a gradoni, si è resa necessaria per attenuare la

4 3 pendenza dello stesso versante, e per renderlo anche transitabile dai mezzi meccanici della discarica, il cui passaggio è utile quindi anche per migliorare la compattazione dei rifiuti sottostanti; la sistemazione della ghiaia invece, è utile per evitare il dilavamento e l erosione del versante, da parte delle acque piovane e le acque di scorrimento laminare superficiale. I terrazzamenti e la sistemazione della ghiaia, si è rivelata la scelta migliore per la messa in sicurezza e la stabilità di tutto il versante. Per quanto riguarda il versante della discarica esposto a est, questo è molto meno acclive e quindi meno soggetto a instabilità, a dilavamento, ecc; pertanto, la realizzazione dei terrazzamenti e la posa della ghiaia, in questo caso non era necessaria. I rifiuti presenti, sono particolarmente compattatati, mentre superficialmente sono state sistemate delle ecoballe, ovvero colli di rifiuti di carta e plastica, appoggiati sul versante, comunque visibilmente ben stabili sul fronte, e dove la vegetazione sta coprendo tutto. Quindi, dalle osservazione svolte in entrambi i versanti, non sono stati notati alcun tipo di indizi di dissesto, in atto o potenziali, ne fenomeni di dilavamento o erosione dei rifiuti, formazione di aperture nel terreno, collassi o cedimenti dovuti a eventuale scarsa o ancora non sufficiente compattazione dei rifiuti, estrazione del biogas e del percolato; questo considerando la stagione invernale molto piovosa e tormentata che, invece, alla viabilità di accesso alla discarica, ha creato dei danni. La sistemazione della ghiaia nel versante nord, risolve inoltre il problema del dilavamento e dell erosione da parte delle acque piovane e di laminazione superficiale. Anche se dalle osservazioni visive, e considerando l assetto morfologico e la sistemazione della discarica, non vi sono indizi che possano ricondurre a possibili dissesti, in atto o potenziali, anche minimi, si è reso opportuno svolgere uno studio di stabilità dei fronti della discarica, considerando sia la pendenza e il dislivello dei fronti, sia le caratteristiche geotecniche degli strati superficiali meno compattati, quantificate attraverso delle prove penetrometriche. Il progetto di ampliamento della discarica, comporta la sopraelevazione della stessa di alcuni metri, seguendo fedelmente la attuale geometria della discarica, mantenendo le stesse pendenze, sistemando le gradonature (ove necessarie) con le stesse dimensioni di quelle attuali, eseguendo un adeguato livello di compattazione, in modo da ottenere le stesse caratteristiche geotecniche, e di assestamento, dei livello sottostanti.

5 4 Parametri geotecnici del sito Sono stati ottenuti i parametri geotecnci (indicativi) dell ammasso dei rifiuti tramite una serie di prove penetrometriche dinamiche eseguite dal geol. Tusacciu Esempio di elaborazione dati ricavati dalle prove penetrometriche eseguite in sito Osservando i risultati peggiori delle prove penetrometriche, escludendo i primi cm, interessati alle coperture superficiali, i parametri geotecnici, che possono essere presi in considerazione sono i seguenti: angolo di attrito interno = 31,8'; densità relativa= 44%; modulo di deformazione drenato E ' = 315k g/cmq; peso di volume saturo = 1,97V mc peso di volume secco = 1,55U mc; coesione Cu = 1 kg/cmq; Prove e simulazioni di stabilità Sempre a cura del Geol. Tusacciu sono stare realizzate una serie di verifiche di stabilità (a cui si fa riferimento integrale) su diverse sezioni tutte con esito positivo

6 5 Esempio di verifiche di stabilità già prodotte in precedenti elaborati Rete di monitoraggio L importanza relativa dell ampliamento della discarica impone un certo livello di prudenza e pertanto gli enti di controllo hanno ritenuto utile proporre la realizzazione di una rete di monitoraggio della stabilità dei versanti attuali e futuri della discarica. Risulta notorio la difficoltà di monitorare la superficie di una discarica dovuta ai cambiamenti di densità del materiale al suo interno per le note reazioni chimiche che portano alla formazione di percolato e biogas.

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9 8 Schema dei fenomeni che portano alla deformazione del corpo discarica Pertanto risulta indispensabile poter controllare i movimenti del corpo discarica.

10 9 PROGETTO DI MONITORAGGIO DEI VERSANTI DELLA DISCARICA Progetto della rete Condurre delle perforazioni dirette all interno del corpo discarica (in una discarica attiva) risulta alquanto problematico sia dal punto di vista della sicurezza del cantiere e dei lavoratori che logistico. Pertanto risulta problematico rilevare i movimenti interni della discarica tramite la preforazione e realizzazione di in clinometri da pozzo. Quindi non rimane altra possibilità che monitorare la superficie della discarica. Questa può essere monitorata in tutta sicurezza tramite rilevazioni topografiche di precisione mediante la realizzazione di capisaldi fissi esterni (materializzati al suolo tramite aree adeguatamente spianate e liberate da ostacoli visivi, con piastrino di riferimento ancorato al substrato roccioso (ove possibile) o su adeguato plinto/platea di fondazione) e capisaldi (fisicamente materializzati nella superficie tramite piastrini ancorati al sottosuolo tramite barre ad aderenza migliorata della lunghezza di almeno 2 m) interni. Esistendo la possibilità che almeno una parte delle stazioni esterne sia visibile fra loro la misura presso i capisaldi (piastrini) sulla superficie della discarica diviene particolarmente precisa per la possibilità di effettuare una triangolazione diretta su due capisaldi fissi. La strumentazione di controllo dovrà essere preferibilmente mista, con utilizzo di misure GPS e di stazione ottica laser. Questo per ovviare alle problematiche di precisione che sono insite in ambedue i metodi. Infatti d estate e in pieno inverno il laser potrebbe risentire d interferenze dovute alla diversa densità dell aria dovute al diverso irraggiamento (sole/ombra) o al calore emanato dal corpo discarica (in inverno), metre per quanto riguarda il GPS esso ha sicuramente buona copertura avendo l orrizzonte ampiamente scoperto ma per quanto riguarda la determinazione della quota risente di imprecisioni legate alla durata del rilevamento

11 Schema di ubicazione delle stazioni fisse(quadrati verdi) esterne al corpo discarica con linee di visibilità reciproca La posizione dei piastrini all interno della discarica è legata a fattori logistico funzionali quali la visibilità da almeno due punti esterni, la non percorribilità da parte di macchine operatrici (con il rischio di distruzione) il posizionamento

12 11 in punti ove non si corra il rischio di seppellimento, la non interferneza con altre funzionalità (biogas, percolato, etc..) della discarica, etc.. Il lato N e E della discarica è quello con maggior problematiche di visibilità per cui su questi lati (per altro non interessati direttamente dall ampliamento) i piastrini interni al corpo discarica potrebbero avere anche solo un punto di visibilità riferito all esterno. Il numero dei piastrini dovrà essere adeguato alla copertura di una maglia regolare dei versanti della discarica. Essa sarà stabilita una volta costruita la rete esterna. Vista lato N della discarica da un probabile punto di riferimento esterno (1)

13 12 Vista lato O della discarica da un probabile punto di riferimento esterno (piezometro di monitoraggio S7) Vista lato SO della discarica da un probabile punto di riferimento esterno (piezometro) (3)

14 13 Vista lato O della discarica da un probabile punto di riferimento esterno (piezometro), medesimo immagine precedente (3) Ancora una panoramica sulla discarica dal medesimo punti (piezometro) di probabile monitoraggio topografico/di stabilità (3)

15 14 Vista lato SE della discarica da un probabile punto di riferimento esterno Vista lato S della discarica da un probabile punto di riferimento esterno (5)

16 15 Risultati attesi Si potranno valutare i risultati solamente dopo aver un congruo numero di misurazioni.. La frequenza delle stesse è in funzione dei movimenti effettivi del la superficie della discarica (depurata degli errori strumentali). Per un periodo transitorio di circa 9 mesi si propone una misurazione mensile (una volta stabilita la rete). Al termine di questo periodo di monitoraggio si potranno eliminare i punti problematici (legati a situazioni particolari non rappresentative della situazione generale) e decidere una cadenza adeguata (probabilmente bimensile o trimestrale). Una volta l anno è utile procedere con un rilevamento geomorfologico (con adeguata documentazione fotografica) di superficie. Qualora si registrassero movimenti anomali in particolari settori risulterà indispensabile l ispezione diretta del fronte in movimento e la decisione di porre eventuali strumentazioni aggiuntive (quali tilmetri di superficie, estensimetri a cavo, etc..) Relazione elaborata nel mese di agosto 2010

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