Comorbilità psicopatologica nei disturbi del comportamento in età evolutiva

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Comorbilità psicopatologica nei disturbi del comportamento in età evolutiva"

Transcript

1 Comorbilità psicopatologica nei disturbi del comportamento in età evolutiva Dr.ssa Marialuigia Foresta Neuropsichiatra Infantile UOC di Neuropsichiatria Infantile ASL Pescara

2 Perché un master sui disturbi del comportamento????? I problemi di condotta e di aggressività in età evolutiva sono in netto aumento. Il fenomeno dovrebbe essere considerato un problema di salute pubblica, al pari del fumo, dell abuso di droga, delle gravidanze precoci e degli stili di vita a rischio (Bloomquist e Schnell, 2002)

3 IMPORTANZA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO IN PSICOPATOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA Per i problemi di inserimento sociale che causano nell immediato Per le possibili conseguenze che si possono produrre a distanza di tempo: Cognitive Relazionali Emotivo-affettive

4 Il nostro percorso insieme Sintomi comuni denominatori di disturbi differenti Individuazione del significato comunicativo del sintomo Conoscenza dei disturbi di comportamento e di quelli associati Valutazione fattori prognostici 4

5 CARATTERISTICHE COMUNI NEI BAMBINI CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO Aggressività (DOP, DC, Depressione, DOC) Impulsività (ADHD, Ansia, DOC) Mancato rispetto delle regole (DOP, DC, ADHD)

6 DIAGNOSI DIFFERENZIALE O COMORBILITA??????? 6

7 La sua capacità di concentrazione e attenzione sostenuta Il percorso di pianificazione e soluzione dei problemi Il livello di autostima Il bambino non riesce a regolare Icomportamento con gli altri Il comportamento motorio Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno e nello sforzo La capacità di rispondere in modo positivo a certe emozioni La tendenza a dare una risposta precipitosa ed impulsiva

8 CONCETTO DI PATOMORFOSI (Levi e coll. 2003) Possibilità che nello stesso bambino un disturbo della sfera psichica compaia prima ad una certa età (o fase di sviluppo), per poi scemare o scomparire e ripresentarsi in un tempo (o fase di sviluppo) successivo sotto altra forma. Ogni forma di disagio psichico produce una predisposizione e vulnerabilità maggiori rispetto a possibili altri problemi psichici in successivi momenti (o fasi) di sviluppo.

9 SEQUENZIALITA DEI DISTURBI PSICHICI IN ETA EVOLUTIVA La comparsa precoce di un disturbo comportamentale può predisporre fortemente alla genesi di altre problematiche psichiche in altre fasi più tardive di sviluppo (Disturbo della condotta, Disturbi dell umore, Disturbi di personalità).

10 Personalita : Modalita strutturata di pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto e che risulta da fattori temperamentali, dello sviluppo e dell esperienza sociale. La personalita non e fissa e immutabile ma si evolve attraverso le situazioni che formano la storia dell individuo (Lingiardi, 2000) 10

11 Strutturazione della personalità: Fattori di Vulnerabilità Caratteristiche interne del bambino: vulnerabilità biologica, funzioni neurocognitive, temperamento Qualità delle relazioni primarie di attaccamento Stile educativo e strategie di socializzazione Ecologia familiare: eventi vitali critici, stress e traumi della vita familiare, risorse organizzative familiari, rete sociale

12 Il bambino ADHD Eccessiva sensibilità ai rinforzi (Sergeant e Van der Meere, 1988) Deficit delle funzioni esecutive (Pennigton e Ozonoff, 1966; Shallice, Marzocchi, Coser, Del Savio, Meuter e Rumiati, 2002) Deficit motivazionale Deficit nella regolazione degli stati fisiologici (Sergeant e Van der Meere, 1988) 12

13 I bambini con ADHD generalmente non hanno una grande considerazione di sé, non hanno pensieri positivi, il che determina uno scoraggiamento ed una cattiva reazione emotiva e di seguito una cattiva prestazione. Esiste infatti una relazione molto stretta tra Cognizione, Emozione e Comportamento, per cui basta alterare una delle tre e si altera tutto il sistema. 13

14 Le Funzioni di Controllo L attenzione è stata definita una riserva, perché le risorse che sono limitate vengono allocate (cioè utilizzate e/o divise) nei vari compiti selezionati attraverso un processo detto di focalizzazione (ad esempio: leggere senza ascoltare il rumore di sottofondo). I processi attenzionali permettono al sistema cognitivo di avere le caratteristiche di: Resistenza Flessibilità Revisione mantenere attivo il compito resistendo ai possibili distrattori modificare l allocazione in funzione delle variazioni del compito rivedere e correggere il compito in funzione di un progetto

15 COSCIENZA AUTO CONSAPEVOLEZZA VIGILANZA CICLI NATURALI REATTIVITA PERCEZIONE STATO PSICOFISICO RETE ATTENTIVA MOTIVAZIONE MEMORIA COGNIZIONE STATO EMOTIVO AFFETTIVO

16 L Impulsività mpulsività Cognitiva: Spesso quando il bambino si appresta ad effettuare un qualsiasi compito, che gli viene proposto non è in grado di procedere in modo riflessivo e ponderato L Impulsività può manifestarsi a livello: Cognitivo, Comportamentale, Emotivo. Impulsività Emotiva: Questi bambini hanno una bassa tolleranza alla frustrazione; inoltre evidenziano alterazioni della risposta emotiva, con una notevole difficoltà nel gestire i propri sentimenti, le proprie sensazioni Impulsività Comportamentale: Questi bambini interrompono gli altri mentre parlano, non hanno rispetto delle regole imposte dall adulto, e spesso è estremamente difficile relazionarsi con loro, poiché mettendo in atto comportamenti definiti:oppositivi/provocatori

17 Strutturazione della personalità: Resilienza Livello di intelligenza Temperamento tranquillo Competenza e funzione riflessiva genitori Sostegno sociale nell infanzia Esperienza positiva dell istruzione Sicurezza degli affetti

18 L attaccamento L attaccamento tra madre e figlio inizia da prima del concepimento. Bowlby (1969) sostiene che lo scopo dell attaccamento è garantire al piccolo la protezione degli adulti della sua specie; ma il punto cruciale dell attaccamento nella specie umana sta nel fatto che attraverso la relazione con la figura di attaccamento il piccolo IMPARA AD IMPARARE, condizione essenziale e strategica per la sua sopravvivenza (Liotti 1992). Un buon attaccamento è alla base dello sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo.

19 Il comportamento di attaccamento è reso attivo da tutte le circostanze esterne (pericoli) o interne (debolezze, malattia, etc) che rendono il piccolo VULNERABILE. Egli ha quindi bisogno di un sistema cognitivo in grado di valutare tali circostanze. 19

20 Tipi di attaccamento Sicuro: Il bambino amato da una madre affidabile, che ha dato cure costanti e lo ha protetto dai pericoli, svilupperà un attaccamento sicuro a basso rischio psicopatologico. Il piccolo può fidarsi della figura di attaccamento e ciò lo spinge ad esplorare attivamente il mondo alla ricerca di novità che rendano sempre più complessa la mappa di sé e dell ambiente che via via va costruendo. Ambivalente: Se la madre è incostante, poco prevedibile, il bambino sarà ambivalente verso di lei, non si fiderà. Da adulto potrà essere insicuro, controllante, intrusivo. Il piccolo tenta di mantenere con la madre una vicinanza strettissima, rinunciando a qualsiasi movimento esplorativo autonomo. Lo stile cognitivo sarà improntato al restringimento del campo d azione nel tentativo di evitare ogni invalidazione.

21 Evitante: Quando le madri sono distanti, delegano a figure varie la cura del figlio, non raccolgono i bisogni e le richieste del figlio; i bambini sembreranno tranquilli perché non abituati a chiedere per non allontanare la madre. Il piccolo si abitua a contare su di sé e anche a livello cognitivo si chiude in un egocentrismo e in un autarchia di significati che lo immunizzano da qualunque invalidazione proveniente dall esterno (rischio di disturbi di personalità, anoressia nervosa, isteria). Disorganizzato: E la madre maltrattante, abusante. E molto imprevedibile e ogni volta reagisce con il figlio in modo diverso. Il bambino pertanto ha una grande difficoltà ad adattarsi ai comportamenti della madre, da cui si difende con la fuga, o attaccando o congelandosi. Alto rischio di psicopatologia(disturbi di personalità, psicosi). 21

22 Corrispondenze tra attaccamento, stile di conoscenza e disturbi di personalità Attaccamento sicuro Stile cognitivo: ricerca attiva Assenza di disturbi di personalità Attaccamento insicuro-evitante Stile cognitivo immunizzazione A rischio di disturbo paranoide, schizotipico e schizoide Attaccamento insicuro-resistente Stile cognitivo: evitamento A rischio di disturbo evitante, dipendente e compulsivo Attaccamento disorganizzato Stile cognitivo: ostilità A rischio di DOP, DC, disturbo istrionico, narcisistico, borderline e antisociale 22

23 Lo sviluppo della Personalita in Eta Evolutiva Temperamento Apprendimento sociale Sviluppo Psicologico Contesto Psico-affettivo Amplificazione Tratti Personalita Fattori di rischio biologici (impulsivita, instabilità affettiva, etc) Fattori di rischio psicologici (perdita, trauma parentale,etc) Fattori di rischio sociali (disgregazione sociale, etc) Disturbi di Personalita

24 I disturbi del comportamento in età evolutiva A. Disturbi da esternalizzazione -ADHD (Disturbo da deficit di attenzione con iperattività) -DOP (Disturbo oppositivo-provocatorio) -DC (Disturbo della condotta ad esordio nella fanciullezza o nell adolescenza)

25 I disturbi esternalizzanti sono diretti verso gli altri e l ambiente esterno, e comprendono scarsa compliance, aggressività, distruttività, difficoltà attentive, impulsività, iperattività, ed azioni di tipo delinquenziale. Tale pattern comportamentale si manifesta in diversi contesti in cui il bambino rappresenta un elemento di disturbo per gli altri. 25

26 Disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta DSM 5) Tutti i disturbi di questo cluster comportano problemi nella regolazione emotiva e del comportamento, ma cambia la natura del mancato autocontrollo. 26

27 Disturbi della condotta: il comportamento è teso a violare i diritti di altre persone o le principali norme sociali (prevale componente comportamentale). Disturbo oppositivo-provocatorio: c è sia un problema di gestione della rabbia che un problema comportamentale in termini di polemica e sfida. Disturbo esplosivo intermittente: esplosioni di rabbia sproporzionate rispetto alle provocazioni interpersonali o di altro genere oppure rispetto a fattori stressanti psico- sociali (prevale componente emotiva) 27

28 Il DC rappresenta spesso la normale evoluzione di un disturbo oppositivoprovocatorio. Spettro esternalizzante: disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta. Si associano a caratteristiche di personalità di disinibizione ed emotività negativa. 28

29 Disturbo oppositivo-provocatorio La diagnosi si applica a bambini che esibiscono pattern frequente e persistente di umore collerico/irritabile, di comportamento polemico/provocatorio o vendicativo (criterio A, DMS 5). Si possono quindi identificare. Forma collerica/irritabile (evoluzione in disturbo internalizzante, spesso comorbilità ADHD) Forma polemica/provocatoria (evoluzione in DC) Forma vendicativa (evoluzione in disturbo di personalità antisociale)

30 Quadro clinico del DOP (DSM 5) Spesso va in collera E spesso permaloso E spesso adirato o risentito Spesso litiga con gli adulti Spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli adulti Spesso irrita deliberatamente le persone Spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento È spesso dispettoso e vendicativo, almeno due volte negli ultimi sei mesi

31 Altri criteri diagnostici del DOP (DSM 5 ) Il comportamento è associato a disagio dell individuo o di altre persone nel suo immediato contesto sociale oppure ha un impatto negativo sul funzionamento in ambito sociale, educativo, lavorativo o in altre aree importanti. I comportamenti non si manifestano durante il decorso di un disturbo psicotico o di un disturbo dell umore; Specificare la gravità attuale: Lieve: sono limitati ad un unico ambiente (casa, scuola, coetanei) Moderata: alcuni sintomi sono presenti in almeno due ambienti Gravi: alcuni sintomi sono presenti in tre o più ambienti

32 Disturbo oppositivoprovocatorio La componente provocatoria del comportamento di questi bambini si avverte prevalentemente quando essi vivono un contesto relazionale. Provocare qualcuno è intenzionale e indica un tentativo di dialogo, una ricerca (disfunzionale) di comunicazione. Il comportamento si verifica, infatti, tanto più frequentemente in presenza di persone significative affettivamente. 32

33 Disturbo della condotta Pattern di comportamento ripetitivo e persistente in cui vengono violati i diritti fondamentali degli altri oppure le principali norme o regole sociali appropriate all età, che si manifesta con la presenza nei 12 mesi precedenti di almeno tre dei 15 criteri previsti, con almeno 1 criterio presente negli ultimi sei mesi Criterio A, DSM 5) Aggressione a persone e animali Distruzione della proprietà Frode o furto Gravi violazioni di regole

34 Nella forma ad esordio infantile i bambini sono più aggressivi, manifestano maggiori menomazioni nel funzionamento, hanno maggiori problemi temperamentali, cognitivi e neuropsicologici, hanno spesso una storia familiare per tali disturbi, provengono da ambienti più deprivati e hanno problemi sociali più seri (Moffit, Caspi, 2001). L associazione con il DC anche in età adulta è maggiore che nelle forme ad esordio in adolescenza

35 Nelle forme ad esordio in età adolescenziale, hanno meno probabilità di manifestare comportamenti aggressivi e tendono ad avere un maggior numero di relazioni considerate normali con i coetanei. E meno frequente il persistere del DC in età adulta. 35

36 Disturbo della condotta: fattori prognostici sfavorevoli La gravità della trasgressione è destinata ad aumentare con l età e con le potenzialità del soggetto. Le caratteristiche specifiche sono l assoluta mancanza di scrupoli, l insensibilità-mancanza di empatia, l indifferenza per i risultati, l affettività superficiale o anaffettività. Il DC spesso evolve in un disturbo di personalità antisociale (prognosi infausta) 36

37 Prognosi Gli individui con DC sono a rischio di sviluppare: Comportamento criminale; Disturbi dell umore e disturbi d ansia; Disturbo da stress post-traumatico; Disturbo del controllo degli impulsi; Disturbi psicotici; Disturbi da sintomi somatici; Disturbi correlati a sostanze. 37

38 Disturbi di personalità quando? Quando i tratti di personalità sono rigidi e non adattivi; Quando i tratti di personalità causano una significativa compromissione del funzionamento sociale e lavorativo; Quando i tratti di personalità causano una sofferenza soggettiva (DSM III-DSM IV) 38

39 Disturbo antisociale di personalità Vivono la vita come la partecipazione a un gioco nel quale gli altri esistono come pedine di una scacchiera da muovere per i propri scopi ed obiettivi (Cassano et al. 1992, Trattato italiano di psichiatria) 39

40 Disturbo antisociale di personalità: quadro clinico Il loro atteggiamento è mutevole, passa dall aggressività alla gentilezza, dal distacco assoluto al coinvolgimento intenso, ma tende sempre e comunque alla manipolazione degli altri. Privi di qualsiasi regola morale non sperimentano nessun senso di colpa e attribuiscono sempre agli altri l origine dei problemi in cui vengono a trovarsi, senza mai assumersi alcuna responsabilità 40

41 Disturbo antisociale di personalità (DSM 5) Pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che inizia nell infanzia o nell adolescenza e continua nell età adulta. Incapacità di conformarsi alle regole sociali; Disonestà (mentire, usare falsi nomi o truffare gli altri); Impulsività o incapacità di pianificare; Irritabilità e aggressività; Noncuranza sconsiderata della sicurezza propria e altrui; Irresponsabilità abituale; Mancanza di rimorso.

42 Caratteristiche psicopatologiche Autostima ipertrofica; Fascino superficiale (brillanti e disinvolti); Mancanza di empatia; Irresponsabili e profittatori nelle relazioni sessuali; Disforia, lamentele di nervosismo, incapacità a tollerare la noia e umore depresso. 42

43 Prodromi Assenze da scuola; Fughe da casa; Violenze fisiche; Crudeltà su animali e persone; Furti, incendi, guai con la legge; Incapacità a lavorare; Menzogne ripetute; Rifiuto di ogni impegno e ogni ruolo; Incapacità nel mantenere relazioni durature 43

44 Elemento patognomonico Mancanza di rimorso!!! La prospettiva, da cui il soggetto guarda il mondo, non prevede la presenza di altri oltre se stesso. E come se ci dovessimo preoccupare per le ustioni che l acqua bollente produce sulle tagliatelle!!!! 44

45 B. Disturbi da internalizzazione Disturbi d ansia e dell umore Sono rivolti verso l interno e sono connessi ad ansia, paura vergogna, bassa autostima, tristezza e depressione. 45

46 Disturbi d ansia L ansia può considerarsi un esperienza comune del genere umano. Si tratta di uno stato emozionale sollecitato da situazioni nuove e/o potenzialmente pericolose. L ansia fisiologica non è anacronistica, cioè non è collegata ad esperienze passate ma ad esperienze presenti; È collegata a situazioni reali e non a situazioni immaginarie; Non è ricorrente e non fa parte delle modalità abituali di comportamento. 46

47 L ansia patologica Essa si manifesta con modalità diverse in rapporto al livello di sviluppo. Quanto più è piccolo il bambino tanto più l ansia si esprime con manifestazioni che coinvolgono l intero organismo, comportando eccitazione motoria o disagio fisico. Via via che si va strutturando l apparato psichico l ansia viene vissuta come esperienza interiore ed è sperimentata come stato spiacevole. 47

48 Nelle forme patologiche l ansia si caratterizza come uno stato d animo abituale che si manifesta con: sentimenti di inadeguatezza e di indecisione; irritabilità e instabilità; con uno stato di allarme al quale corrisponde spesso una sintomatologia vegetativa (dilatazione pupillare, secchezza delle fauci, nausea, tachicardia, sudorazione, etc.) 48

49 I disturbi d ansia più frequenti in età evolutiva sono: Disturbo d ansia da separazione; Disturbo d ansia generalizzata; Disturbo fobico; Disturbo ossessivo-compulsivo. 49

50 Disturbo d ansia da separazione Paura o ansia eccessiva riguardante la separazione da casa o dalle figure di attaccamento. L ansia va oltre quella che ci si può aspettare in base allo stadio di sviluppo dell individuo (Criterio A, DSM 5) 50

51 Il bambino sperimenta il prototipo dell ansia di separazione intorno all VIII mese di vita (angoscia abbandonica). Una dimensione affettivo-relazionale stabile e rassicurante di solito permette al bambino di elaborare questa esperienza, padroneggiandola o mettendo in atto modalità di risposte sempre aderenti alla situazione. 51

52 Sintomi del disturbo d ansia di separazione Ricorrente ed eccessivo disagio quando si prevede o si sperimenta la separazione da casa o dalle principali figure di accudimento; Persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita delle figure di attaccamento o alla possibilità che accada loro qualcosa di dannoso; Persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento imprevisto comporti separazione dalla principale figura di accudimento; Persistente rifiuto o riluttanza ad uscire di casa per andare a scuola; 52

53 Altri sintomi Persistente ed eccessiva paura o riluttanza a stare da soli o senza le principali figure di attaccamento a casa o in altri ambienti; Persistente rifiuto o riluttanza di dormire fuori casa o di andare a dormire senza avere vicino una delle principali figure di attaccamento; Ripetuti incubi che implicano il tema della separazione; Ripetute lamentele di sintomi somatici ( mal di testa, dolori di stomaco, nausea, vomito) quando si verifica o si prevede la separazione dalle principali figure di accudimento. 53

54 Sviluppo e decorso L esordio del disturbo d ansia da separazione può verificarsi anche in età prescolare, in qualsiasi momento durante l infanzia e più raramente in adolescenza. Vi sono tipicamente periodi di peggioramento e remissione. La maggior parte dei bambini con disturbo d ansia da separazione non sviluppa disturbi d ansia nel corso della vita; Negli adulti in cui il disturbo persiste, può limitare la loro capacità di affrontare dei cambiamenti (sposarsi, traslocare). Gli adulti con questo disturbo sono tipicamente preoccupatissimi per i coniugi e per i figli quando sono separati da loro. 54

55 Una particolare forma di ansia da separazione è la fobia scolare, che si manifesta in bambini tra 5 e 10 anni di normale intelligenza. Questi bambini al momento di andare a scuola manifestano cefalea, dolori addominali, stanchezza, sonnolenza, dolori muscolari, vomito, nausea e diarrea. 55

56 In questi disturbi non è la scuola il reale motivo della sintomatologia ansiosa ma il distacco dalle figure di accudimento. In altri casi invece la fobia scolastica sottende un ansia prestazionale e la relativa paura dell insuccesso. In questi casi pertanto la fobia scolare rappresenta l espressione di una fobia sociale. 56

57 Disturbo d ansia generalizzato (DSM 5) E caratterizzato dalla presenza di ansia e preoccupazioni eccessive. Il bambino ha difficoltà a controllare la preoccupazione. L ansia e la preoccupazione sono associate ad almeno tre dei seguenti sintomi Irrequietezza o sentirsi tesi, con i nervi a fior di pelle Facile affaticamento; Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria; Irritabilità Tensione muscolare Alterazione del sonno 57

58 I bambini con disturbo d ansia generalizzato hanno paura di tutto : Quando vengono lasciati da soli; Quando devono fare nuove esperienze; Quando sono chiamati a svolgere un compito; Hanno paura di eventi catastrofici (terremoti, guerre) e di eventi naturali (temporali). 58

59 Le ansie e le preoccupazioni spesso riguardano la qualità delle prestazioni, anche quando queste non devono essere valutate da altri. Questo aspetto rappresenta un importante elemento per la diagnosi differenziale rispetto alla fobia sociale, in cui invece l ansia è legata alla paura del giudizio dell altro. 59

60 Nei bambini più piccoli il disturbo d ansia generalizzata si manifesta con sintomi somatici quali mimica tesa, irrequietezza manifestazioni vegetative. Nei bambini più grandi, invece, vi è la verbalizzazione di preoccupazione eccessiva. 60

61 L insorgenza del disturbo si verifica raramente prima dell adolescenza. I sintomi del disturbo d ansia generalizzata tendono a essere cronici e hanno un andamento altalenante durante l arco di vita fluttuando tra forme sindromiche e subsindromiche del disturbo. I tassi di remissione completa del disturbo sono molto bassi. 61

62 Le fobie Paure ingiustificate di un oggetto o di un evento, il contatto con il quale determina nel bambino reazioni intense di angoscia. 62

63 Nei confronti della fobia il bambino tende ad utilizzare strategie difensive rappresentate tipicamente dall evitamento. Fobia sociale: paure persistenti e irrazionali nei confronti di specifici oggetti o situazioni che possono comportare sentimenti di umiliazione derivanti dal giudizio degli altri. 63

64 L ansia anticipatoria e l evitamento fanno sì che il bambino tenda ad apparire eccessivamente timido negli ambienti non familiari, a sfuggire al contatto con gli altri, a rifiutare di partecipare ai giochi di gruppo. 64

65 Fobia specifica: è caratterizzata a paure persistenti e irrazionali nei confronti di specifici oggetti o di specifiche situazioni Stimolo Animali Ambiente Sangue-iniezioni ferite Particolari situazioni Esempi Gatti, cani, serpenti, cavalli,etc Temporali, altezza, acqua Prelievi ematici, ferite,etc Trasporti pubblici, tunnel, ponti, ascensori, luoghi chiusi 65

66 La presenza dell evento fobogeno scatena nel bambino intense reazioni di angoscia che si traducono sul piano comportamentale in pianto, scoppi ira, irrigidimento e manifestazioni neurovegetative. Il livello di ansia o paura varia in funzione sia del grado di vicinanza allo stimolo fobico che del grado di limitazione della possibilità di allontanarsi a esso. 66

67 Diagnosi differenziale Disturbi generalizzati dello sviluppo: in alcune fasi del loro decorso si possono avere crisi di panico, angoscia e manifestazioni fobiche, che sono tuttavia sempre conseguenti alla compromissione dell interazione sociale. Depressione infantile: sono presenti oltre alla manifestazione ansiosa, una riduzione del tono dell umore, problematiche che investono l immagine di sé e l autostima; alterazioni che viceversa nei disturbi d ansia non rappresentano un elemento caratterizzante. 67

68 Il disturbo ossessivo-compulsivo Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni che interferiscono in maniera marcata sulla vita del soggetto che ne è affetto (DSM IV). Le ossessioni sono caratterizzate dalla presenza persistente o ricorrente di idee, pensieri, impulsi o immagini mentali che la volontà non riesce ad eliminare dal campo della coscienza e che costituiscono motivo di turbamento e di disagio. 68

69 Per definizione il soggetto è consapevole del carattere morboso del disturbo riconoscendo le ossessioni come intrusive, inappropriate e senza senso (egodistoniche) 69

70 Ossessioni più frequenti Pensieri ripetitivi di contaminazione Dubbi ripetitivi; Bisogno di ordine; Impulsi aggressivi o terrifici; Fantasie sessuali. 70

71 Le compulsioni sono comportamenti ripetuti (come il lavarsi le mani, il riordinare o il controllare) o azioni mentali (come pregare, contare o ripetere mentalmente delle parole) che hanno lo scopo di prevenire o ridurre il senso di malessere che accompagna un ossessione. 71

72 Il DOC è abitualmente ritenuto un disturbo dell età adulta con frequenza stimata intorno al 2,5%. Recenti ricerche hanno messo in evidenza che esso si presenta i età evolutiva con una prevalenza dello 0,5%. In relazione all età evolutiva sembra esistere una distribuzione bimodale con un primo picco di incidenza intorno ai 7 anni e con maggiore frequenza nel sesso maschile ed un secondo picco intorno agli 11 anni con prevalenza nel sesso femminile. 72

73 Manifestazioni di tipo ossessivo si possono riscontrare fisiologicamente in età evolutiva con modalità variabile a seconda dell età. Le ossessioni sono da considerarsi patologiche quando: Sono anacronistiche (inadeguate per caratteristiche e contenuto a livello di sviluppo) Diventano insistenti Presentano carattere angosciante Sono caratterizzate da contenuti insoliti Si sviluppano su una personalità di fondo peculiare 73

74 Caratteristiche di una personalità insolita: Spiccata tendenza agli scrupoli ed al dubbio Facilità a manifestare crisi di coscienza Perfezionismo Eccesso di controllo dell affettività con conseguente inibizione dei contatti sociali o marcata timidezza. 74

75 Disturbi depressivi (DSM 5) Disregolazione dell umore dirompente; Disturbo depressivo maggiore; Disturbo depressivo persistente (distimia); Disturbo disforico pre-mestruale; Disturbo depressivo indotto da sostanze/farmaci; Disturbo depressivo da condizione medica Disturbo depressivo con altra specificazione e disturbo depressivo NAS 75

76 La caratteristica comune di tutti questi disturbi è la presenza dell umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato a modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sul funzionamento dell individuo. Le differenze tra essi consistono nella durata, nella distribuzione temporale o nella presunta etiologia. 76

77 Novità del DSM 5 Ai disturbi depressivi nei bambini di età inferiore ai 12 anni è stato aggiunto il disturbo da disregolazione dell umore dirompente che si caratterizza per irritabilità ricorrente e frequenti episodi di discontrollo del comportamento estremo. Questi bambini sviluppano frequentemente in età adulta disturbi dell umore unipolari o disturbi d ansia. 77

78 Criteri diagnostici del disturbo da disregolazione dell umore dirompente Frequenti scoppi di collera che avvengono tipicamente in risposta alla frustrazione e possono essere verbali o comportamentali; Devono verificarsi frequentemente in almeno due contesti e devono essere inappropriati allo stadio di sviluppo; Nel periodo che intercorre tra i gravi scoppi di collera, l umore deve essere persistentemente o cronicamente arrabbiato.78

79 Conseguenze funzionali Difficoltà nel rendimento scolastico; Incapacità a partecipare ad attività solitamente divertenti per i bambini sani; La loro vita familiare è gravemente disturbata dai loro scoppi di collera ed irritabilità; Hanno difficoltà nell iniziare le amicizie; Sono presenti comportamenti pericolosi di tipo suicidario, grave aggressività e ricovero psichiatrico. 79

80 Diagnosi differenziale Disturbi bipolari; Disturbo oppositivo-provocatorio; ADHD; Disturbi depressivi maggiori; Disturbi d ansia; Disturbi dello spettro autistico. 80

81 DISTURBI DEPRESSIVI Nei soggetti in grado di verbalizzare il loro stato vengono fornite descrizioni del tipo mi sento depresso, mi sento triste, mi sento scoraggiato, mi sento senza speranza, etc. Nelle situazioni in cui il soggetto non è in grado di verbalizzare il suo stato o non è disponibile a farlo, il tono dell umore si manifesta con un esperienza di tristezza, caratterizzata da povertà della mimica, sguardo inespressivo, rarità del sorriso, pianto per motivi futili. 81

82 Sono frequenti anche perdita di interessi riduzione dei livelli di attività (scarsa iniziativa, inibizione e rallentamento motorio); comportamenti ipercinetici e condotte aggressive; 82

83 I disturbi depressivi compromettono la qualità dell interazione sociale, in quanto questi bambini tendono ad evitare le occasioni di incontro con gli altri e quando inseriti nell ambito del gruppo tendono ad assumere atteggiamenti passivi o ad isolarsi. La depressione compromette il rendimento scolastico, che risente delle difficoltà di memoria e di concentrazione e dell eccessiva preoccupazione per l insuccesso presentato dal bambino depresso. 83

84 In tale contesto emozionale sono abituali i disturbi somatici: Eccessiva faticabilità; Alterazioni del ritmo sonno-veglia; Disturbi del comportamento alimentare; Dolori vaghi, riferiti allo stomaco, alla testa o alle gambe. 84

85 I sintomi depressivi descritti possono associarsi in maniera differente dando luogo a quadri clinici diversi per modalità, esordio e durata: Disturbo distimico: quadro clinico caratterizzato da umore cronicamente depresso per un periodo di almeno un anno (in età adulta due anni). Nei bambini tuttavia è più frequente una condizione di umore irritabile più che depresso. 85

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente

Dettagli

I DISTURBI D ANSIA. Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005

I DISTURBI D ANSIA. Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005 I DISTURBI D ANSIA Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005 L ansia L ansia può considerarsi un esperienza normale del genere umano e come tale anche nel bambino e nell adolescente. L ansia quale esperienza

Dettagli

PROBLEMATICHE COMPORTAMENTAMENTALI NEL BAMBINO IN AFFIDO. M. Pincherle

PROBLEMATICHE COMPORTAMENTAMENTALI NEL BAMBINO IN AFFIDO. M. Pincherle PROBLEMATICHE COMPORTAMENTAMENTALI NEL BAMBINO IN AFFIDO M. Pincherle IMPORTANZA DELL AMBIENTE DI VITA E DELLE ESPERIENZE 1 Importanza di una buona relazione di attaccamento con la figura materna Concetto

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA. Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO COMPULSIVO. Prof.ssa Lorettu

Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA. Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO COMPULSIVO. Prof.ssa Lorettu Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO OSSESSIVO- COMPULSIVO Prof.ssa Lorettu DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO Caratteristica essenziale di questo disturbo

Dettagli

L'ANSIA, UN EMOZIONE UNIVERSALE.

L'ANSIA, UN EMOZIONE UNIVERSALE. L'ANSIA, UN EMOZIONE UNIVERSALE. ELEMENTO FONDANTE DELLO SVILUPPO E DELLA MATURAZIONE DELLA PERSONALITA DEI NOSTRI FIGLI, PUO MANIFESTARSI NEGLI ATTACCHI DI PANICO COME UNA FIAMMATA IMPROVVISA CHE TRAVOLGE

Dettagli

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

MODULO 01. DIMENSIONI, SINTOMI ANSIA E DEPRESSIONE DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA Donatella Alesso Alfonsino Garrone

MODULO 01. DIMENSIONI, SINTOMI ANSIA E DEPRESSIONE DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA Donatella Alesso Alfonsino Garrone MODULO 01 DIMENSIONI, SINTOMI ANSIA E DEPRESSIONE DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA Donatella Alesso Alfonsino Garrone STATO DEPRESSIVO: dimensione e sintomi 2 Su 10 pazienti che si presentano nello studio di un

Dettagli

Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI

Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e

Dettagli

Seminario Un ponte tra Ospedale e territorio

Seminario Un ponte tra Ospedale e territorio Seminario Un ponte tra Ospedale e territorio Prof.ssa A. Peloso Tipologie e necessità degli adolescenti ultraquattordicenni in carico al Servizio di Degenza Ospedaliera Chi sono? Presentano sottodiverse

Dettagli

L avversario invisibile

L avversario invisibile L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione

Dettagli

Dott.ssa M.Versino 1

Dott.ssa M.Versino 1 Dott.ssa M.Versino 1 Stress lo stress è inteso come risposta aspecifica dell organismo a tutto ciò che lo costringe ad uno sforzo di adattamento lo stress è la risposta a una o più stimolazioni fisiche

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza

Dettagli

M. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa

M. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa Una persona nervosa 1 Caso: Una persona nervosa modificato da DSM-IV-TR CASI CLINICI, p. 235 Un tappezziere coniugato di 27 anni lamenta vertigini, tremore alle mani, palpitazioni e ronzii alle orecchie

Dettagli

I criteri del DSM-IV

I criteri del DSM-IV La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano

Dettagli

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE REBT = Rational Emotive Behavior Therapy Ideata da

Dettagli

Claudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA

Claudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA Centro Territoriale per l Integrazione degli alunni con disabilità Treviso Centro Claudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA Attention Deficit Hyperactivity Disorders

Dettagli

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli Il disagio in età evolutiva Il disagio in età evolutiva ha origine dall interazione tra diverse variabili

Dettagli

dell organismo a richieste esterno Dott. Giuseppe Marmo Ordine degli Psicologi di Basilicata

dell organismo a richieste esterno Dott. Giuseppe Marmo Ordine degli Psicologi di Basilicata SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO Risposta generale aspecifica dell organismo a richieste provenienti dall ambiente esterno Ordine degli Psicologi di Basilicata Ad un stimolo stressogeno si risponde con:

Dettagli

PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO SICSI

PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO SICSI PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO SICSI Sostegno 400 ore GRUPPO A modulo3 Mag-Giu 2009 Disturbi del comportamento (1) Disturbo da deficit dell attenzione Disturbo da iperattività Disturbo oppositivo-provocatorio

Dettagli

Problematiche psicopatologiche dell'infanzia

Problematiche psicopatologiche dell'infanzia Problematiche psicopatologiche dell'infanzia La fasce di età di infanzia, preadolescenza e adolescenza rappresentano un processo evolutivo molto complesso : per questo motivo è importante rivolgere un

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT

NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT Cagliari Iglesias - Olbia NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Dr.ssa Sabrina Cesetti Qualsiasi bambino (e la gran parte degli adulti) tende a distrarsi e a commettere

Dettagli

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Epidemiologia Disturbi dell Umore Prevalenza Maschi/ femmine Età di esordio Depressione

Dettagli

Dai comportamenti aggressivi al bullismo

Dai comportamenti aggressivi al bullismo Dai comportamenti aggressivi al bullismo Ricercatore e Docente di Psicopatologia Clinica Università degli Studi di Udine I LIVELLI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Livello 1. irritabile Livello 2. indisciplinato

Dettagli

I disturbi d ansia nel bambino. La fobia sociale ed il mutismo selettivo dott.ssa Federica Trivelli

I disturbi d ansia nel bambino. La fobia sociale ed il mutismo selettivo dott.ssa Federica Trivelli I disturbi d ansia nel bambino La fobia sociale ed il mutismo selettivo dott.ssa Federica Trivelli Fobia Sociale Disturbo internalizzante Paura marcata, persistente e irrazionale relativa a situazioni

Dettagli

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto

Dettagli

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Individuazione precoce della difficoltà Riduzione della difficoltà specifica Maturazione dei livelli di autostima Riduce l impotenza

Dettagli

La Depressione nell infanzia di S. Di Salvo, M. Marino e A. Martinetto

La Depressione nell infanzia di S. Di Salvo, M. Marino e A. Martinetto Associazione per la Ricerca sulla Depressione C.so G. Marconi 2 10125 Torino Tel. 011-6699584 Sito: www.depressione-ansia.it La Depressione nell infanzia di S. Di Salvo, M. Marino e A. Martinetto I sintomi

Dettagli

UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO

UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO Benedetta Baquè Psicologa - Psicoterapeuta I BISOGNI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI Ogni bambino ha diritto a crescere in una famiglia, la propria o se questa non

Dettagli

APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON

APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON IPERATTIVITÀ E DI UN PERCORSO DI PARENT TRAINING RIVOLTO AI GENITORI Laura Vanzin,

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCONTRO GENITORI CHIUSA PESIO Aprile 2015 Dott. ALESSANDRO MARANGI CORRELAZIONE (provvisoria) TRA MINORAZIONE e HANDICAP Legge 104/1992: è persona handicappata colui che presenta

Dettagli

I disturbi dell umore

I disturbi dell umore I DISTURBI DELL UMORE I disturbi dell umore Rappresentano la più comune patologia psichiatrica della età adulta Consistono in gravi sbalzi dell umore Comportano un rischio di suicidio del 19% Due categorie

Dettagli

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie

Dettagli

Alcol e disturbi psichiatrici

Alcol e disturbi psichiatrici Alcol e disturbi psichiatrici In tutti i sistemi che si occupano del trattamento dei problemi alcolcorrelati e complessi prima o poi iniziano le difficoltà dovute all inserimento delle famiglie con problemi

Dettagli

INDICE. PARTE PRIMA Premesse metodologiche

INDICE. PARTE PRIMA Premesse metodologiche INDICE PARTE PRIMA Premesse metodologiche IL PROFILO GIURIDICO E MEDICOLEGALE DEL DANNO BIOLOGICO DI NATURA PSICHICA PROIETTATO NEL CONTESTO DEL DSM-5 E DEL PDM... 3 LE PECULIARITÀ EZIOPATOGENETICHE DEL

Dettagli

Rilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB

Rilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB Rilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB Questionario richiesto alla scuola dall UST relativo a : MODALITA DI INTERVENTO (PROTOCOLLO) MAPPATURA DEGLI ALUNNI CON ADHD

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

M.K. Shear, E. Frank, A. Fagiolini, V.J. Grochocinsky, G.B. Cassano SCI-SAS. Structured Clinical Interview for Separation Anxiety Symptoms

M.K. Shear, E. Frank, A. Fagiolini, V.J. Grochocinsky, G.B. Cassano SCI-SAS. Structured Clinical Interview for Separation Anxiety Symptoms M.K. Shear, E. Frank, A. Fagiolini, V.J. Grochocinsky, G.B. Cassano SCI-SAS Structured Clinical Interview for Separation Anxiety Symptoms Expanded Separation Anxiety Interview Ansia di separazione in età

Dettagli

Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini

Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini Caserta, 10 Gennaio 2014 Psicologa/Psicoterapeuta Consultorio Istituto Toniolo Napoli

Dettagli

SCHIZOFRENIA. 3. Eloquio disorganizzato( per es. deragliamento o incoerenza) 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico

SCHIZOFRENIA. 3. Eloquio disorganizzato( per es. deragliamento o incoerenza) 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico DSM-V DISTURBO DELLO SPETTRO DELLA SCHIZOFRENIA E ALTRI DITURBI PSICOTICI SCHIZOFRENIA A. Due o più dei seguenti sintomi, presente per una parte di tempo significativa durante il periodo di un mese. Almeno

Dettagli

Sintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

Sintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico agli elementi

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

LA DEPRESSIONE POST- NATALE (DPN)

LA DEPRESSIONE POST- NATALE (DPN) LA DEPRESSIONE POST- NATALE (DPN) L importanza del riconoscimento e del trattamento tempestivo della DPN: le priorità del Servizio di Psicologia Clinica Territoriale di Ferrara PARLEREMO DI: Il lavoro

Dettagli

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL

Dettagli

*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO

*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DSM: Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali APA *DSM IV : DISARMONIE COGNITIVE DELLO SVILUPPO *DSM-5: DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO *DISTURBO NEUROBIOLOGICO

Dettagli

SERVIZIO DI PSICOLOGIA

SERVIZIO DI PSICOLOGIA SERVIZIO DI PSICOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA SERVIZIO DI PSICOLOGIA PRESSO I CONSULTORI AIED Il servizio di psicologia nei consultori Aied, articolato nelle

Dettagli

RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE

RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE Ufficio stampa CB-Com Milano COMUNICATO STAMPA Convegno della Società Italiana di Psichiatria: costituto l Italian Board for Information and Study of Adult ADHD (IBISa-ADHD)

Dettagli

Aspetti clinici del trattamento psicologico in Oncologia Medica

Aspetti clinici del trattamento psicologico in Oncologia Medica Aspetti clinici del trattamento psicologico in Oncologia Medica F. Gallina*, M. Bani*, L.Tagliabue,, U. Mazza* * U.O. S. Psicologia Clinica, Dipartimento Salute Mentale, A.O. San Gerardo, Monza U.O.C.

Dettagli

Rapporto ansia-depressione (R utter et al. 2006)

Rapporto ansia-depressione (R utter et al. 2006) Rapporto ansia-depressione (R utter et al. 2006) Disturbi d Ansia in età prescolare Disturbi d Ansia in età di latenza Depressione in adolescenza Depressione in età di latenza ANSIA DEPRESSIONE Disturbi

Dettagli

LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO

LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO PERCEPIRE IL PROBLEMA, AVENDO BEN CHIARA LA DIFFERENZA

Dettagli

attacchi di panico, agorafobia, fobia sociale, comportamento

attacchi di panico, agorafobia, fobia sociale, comportamento L ansia, è ciò che permette all uomo di sopravvivere: parleremo in questo caso di ansia reale che viene utilizzata per segnalare un pericolo interno (proveniente dal mondo inconscio), o esterno (proveniente

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

WORKSHOP TRATTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA : UN' INTEGRAZIONE TRA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ED EMDR. ROMA, 21-22 ottobre 2016

WORKSHOP TRATTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA : UN' INTEGRAZIONE TRA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ED EMDR. ROMA, 21-22 ottobre 2016 Scuola di Psicoterapia Cognitiva s.r.l Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Direttore: Prof. Francesco Mancini WORKSHOP Associazione di Psicologia Cognitiva TRATTAMENTO

Dettagli

Aspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa

Dettagli

Gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da una molteplicità di sintomi che si manifestano attraverso un comportamento alimentare disturbato

Gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da una molteplicità di sintomi che si manifestano attraverso un comportamento alimentare disturbato Insieme delle condizioni cliniche che manifestano un disagio espresso attraverso un rapporto alterato con il cibo e con il proprio corpo tali da compromettere la qualità della vita e le relazioni sociali

Dettagli

IL BAMBINO CON PROBLEMI ESTERNALIZZANTI:

IL BAMBINO CON PROBLEMI ESTERNALIZZANTI: IL BAMBINO CON PROBLEMI ESTERNALIZZANTI: riflessioni dopo un anno di lavoro Dr.ssa Acquistapace Susanna Dr. Ruffoni Giampaolo Sondrio, 19 maggio 2014 Programma del corso 1 Incontro I disturbi esternalizzanti:

Dettagli

Quando un sintomo non è solo fisico

Quando un sintomo non è solo fisico SEMINARIO Quando un sintomo non è solo fisico Luciana Biancalani & Alessandra Melosi 16 Convegno Pediatrico Firenze 11-12 novembre 2011 Disturbi non solo fisici problemi psicologici conseguenti a disturbi

Dettagli

Gruppo medici legali e psichiatri forensi della provincia di Trento eventi formativi 2013 Elementi fisiologici e patologici del lutto: stima clinica

Gruppo medici legali e psichiatri forensi della provincia di Trento eventi formativi 2013 Elementi fisiologici e patologici del lutto: stima clinica Gruppo medici legali e psichiatri forensi della provincia di Trento eventi formativi 2013 Elementi fisiologici e patologici del lutto: stima clinica e medico/legale Si riferisce ad una serie di comportamenti

Dettagli

VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO SOCIALE 3_ questionari. Rilevazione dei problemi di disregolazione emotiva

VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO SOCIALE 3_ questionari. Rilevazione dei problemi di disregolazione emotiva VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO SOCIALE 3_ questionari. Rilevazione dei problemi di disregolazione emotiva Problemi internalizzanti Tratti salienti: 1. Sintomi di ipercontrollo 2. Sviluppo e manifestazione

Dettagli

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA Ricordare che l 80% dei malati vive in famiglia! (indagine Censis 2006) Chi è il caregiver? (letteralmente: colui che presta assistenza) Un familiare Un

Dettagli

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione

Dettagli

INDICATORI DI ABUSO SESSUALE E MALTRATTAMENTO. Rose Galante, Centro di Terapia Relazionale 095.221178 www.psicoterapiactr.it

INDICATORI DI ABUSO SESSUALE E MALTRATTAMENTO. Rose Galante, Centro di Terapia Relazionale 095.221178 www.psicoterapiactr.it Indicatori fisici Lividi, ustioni, lacerazioni, fratture Ritardo o arresto della crescita Lesioni traumatiche dell apparato genitale ed anale Denutrizione Aspetto gravemente sofferente Abbigliamento inadeguato

Dettagli

EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT

EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT E BUONA NORMA NON SOTTOVALUTARE NESSUN CASO PERCHÉ: In una percentuale significativa di essi si potrebbe andare incontro a patologie ad insorgenza

Dettagli

GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE

GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE dott. Michele Borghetto Psicologo e psicoterapeuta Ass. La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea Conegliano (TV) Quali possono essere gli

Dettagli

IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO

IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO Baiocco Roberto, Phd Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Facoltà di Psicologia 1 Sapienza Università di Roma 14/12/2009 1 PAROLE-CHIAVE Definizione di Disturbo

Dettagli

NEVROSI. Di Italo Dosio

NEVROSI. Di Italo Dosio NEVROSI Sindromi caratterizzate da sintomi psicologici, comportamentali e vegetativi, senza alcun substrato organico, determinate da situazioni conflittuali intrapsichiche o ambientali e legate a strutture

Dettagli

Seminario. I Disturbi depressivi e le applicazioni terapeutiche. Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Sito:www.antonellochiacchio.

Seminario. I Disturbi depressivi e le applicazioni terapeutiche. Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Sito:www.antonellochiacchio. Seminario I Disturbi depressivi e le applicazioni terapeutiche Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Sito:www.antonellochiacchio.com 1 PARTIAMO DA 3 DOMANDE Cosa fa lo psicoterapeuta in una

Dettagli

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

Dettagli

INSIGHT. IMPARARE A GUARDARSI DENTRO: L insight dell operatore sanitario. Manfredi Manuela Ambulatorio di Psicologia, IRCC, Candiolo

INSIGHT. IMPARARE A GUARDARSI DENTRO: L insight dell operatore sanitario. Manfredi Manuela Ambulatorio di Psicologia, IRCC, Candiolo IMPARARE A GUARDARSI DENTRO: L insight dell operatore sanitario Manfredi Manuela Ambulatorio di Psicologia, IRCC, Candiolo OTTIMA COMPETENZA PROFESSIONALE CAPACITA DI PROBLEM SOLVING CAPACITA DI CONCENTRAZIONE

Dettagli

Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma. Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89. www.adatum.com

Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma. Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89. www.adatum.com Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89 www.adatum.com Sommario Introduzione... 3 Qual è lo scopo del progetto?... 4 A chi è rivolto l intervento?... 5 Come si articolerà il

Dettagli

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

gabriele.giacomelli@asf.toscana.it simone.bacherini@asf.toscana.it IL CONFINE tra di!coltà e malattia Programma

gabriele.giacomelli@asf.toscana.it simone.bacherini@asf.toscana.it IL CONFINE tra di!coltà e malattia Programma gabriele.giacomelli@asf.toscana.it simone.bacherini@asf.toscana.it IL CONFINE tra di!coltà e malattia Programma Obiettivi e punti di vista e presentazioni Ansia Pensiero irrazionale e psicosi Impulsività

Dettagli

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta SOPRAGGIUNGE LA MALATTIA ROTTURA DELL EQUILIBRIO La scoperta della malattia comporta uno scompenso omeostatico nei diversi

Dettagli

Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati

Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Sistemi Internazionali di classificazione dei disturbi mentali Il

Dettagli

S.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo

S.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo S.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo D.ssa Francesca Ragazzo Descrivere cosa si prova a vivere con un bambino ADHD è inspiegabile: è un rapporto fatto di odioamore, un sentimento nuovo tutto

Dettagli

Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria

Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria RESPONSABILI DEI PROGETTI E DEI CORSI DI FORMAZIONE: dott.ssa Mena Caso (Psicologa, Psicoterapeuta) cell. 32081422223

Dettagli

Il bambino con ADHD a scuola

Il bambino con ADHD a scuola Teramo 20-04-2010 Dott.ssa Adriana Sigismondi ADHD Caratteristiche DISATTENZIONE IMPULSIVITA IPERATTIVITA 1 1 ATTENZIONE I bambini con un disturbo di attenzione manifestano problemi in compiti che richiedono

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

DDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI

DDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI :diagnosi differenziale e associata Renata Rizzo Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Pediatria, Università di Catania è una sindrome neurocomportamentale. I sintomi principali sono classificati

Dettagli

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11 3 Indice n IntroduzIone...5 n LA.dIGeStIone...7 n IL.SeCondo.CerVeLLo...11 n L APPArAto.dIGerente...15 Stomaco... 18 Intestino... 23 Ghiandole salivari... 29 Fegato... 30 Cistifellea... 32 n Le.CoMPLICAnze.deLLA.dIGeStIone...

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA Dott.ssa Alessandra Marsili Psichiatra, Psicoterapeuta Civitanova Marche L assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

DIFFERENZE DI GENERE E CURA DEL DISAGIO PSICHICO:

DIFFERENZE DI GENERE E CURA DEL DISAGIO PSICHICO: «Salute di genere fra medicina e società» Ferrara 8 marzo 2014 DIFFERENZE DI GENERE E CURA DEL DISAGIO I SERVIZI DI SALUTE MENTALE FRA CRISI E NUOVI BISOGNI Luciana O. Vianello Maria Grazia Palmonari Nel

Dettagli

Affettività. disponibilità individuale a rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a eventi sia esterni che interni

Affettività. disponibilità individuale a rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a eventi sia esterni che interni Affettività disponibilità individuale a rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a eventi sia esterni che interni Semeiotica psichiatrica - 6 TIZIANA SCIARMA Affettività conscia inconscia

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno

Dettagli

IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO E LE FOBIE: CHE COSA SONO E COME SI MANIFESTANO

IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO E LE FOBIE: CHE COSA SONO E COME SI MANIFESTANO Il disturbo da attacchi di panico è una patologia tra le più frequenti dal punto di vista clinico, soprattutto tra coloro che soffrono già di un altro disturbo d ansia, come il disturbo d ansia generalizzato

Dettagli

Tristezza delle lacrime del latte Depressione post parto Psicosi post parto. 50 84 % frequenza. 10-20 % frequenza. 3-5 % frequenza

Tristezza delle lacrime del latte Depressione post parto Psicosi post parto. 50 84 % frequenza. 10-20 % frequenza. 3-5 % frequenza Tristezza delle lacrime del latte Depressione post parto Psicosi post parto 50 84 % frequenza 10-20 % frequenza 3-5 % frequenza Ogni anno oltre 100.000 italiane soffrono di depressione durante la gravidanza

Dettagli

RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO. Jesús Palacios Università di Siviglia

RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO. Jesús Palacios Università di Siviglia RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO Jesús Palacios Università di Siviglia Milano, 10 giugno, 2011 Ricerca sull adozione La ricerca sull adozione é un fenomeno relativamente recente Si

Dettagli

LE REAZIONI PSICHICHE NORMALI DEL SOCCORRITORE, PRIMA, DURANTE E DOPO IL SOCCORSO

LE REAZIONI PSICHICHE NORMALI DEL SOCCORRITORE, PRIMA, DURANTE E DOPO IL SOCCORSO LE REAZIONI PSICHICHE NORMALI DEL SOCCORRITORE, PRIMA, DURANTE E DOPO IL SOCCORSO Gli operatori di soccorso nell esercizio delle loro funzioni possono andare incontro a STRESS e TRAUMA. Tutti noi, più

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli