NOVITA LEGISLATIVE E TECNOLOGICHE NEL SETTORE DEI METALLI PREZIOSI
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1 NOVITA LEGISLATIVE E TECNOLOGICHE NEL SETTORE DEI METALLI PREZIOSI Palazzo Bonin Longare Vicenza 15 luglio 2015 ELIO POMA 1 Rev.01
2 NUOVI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI D.P.R. n. 195 del 26 novembre 2014 Modifiche al Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 D.P.R. n. 208 del 26 settembre 2012 Modifiche al Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Decreto 17 aprile 2015 art. 12, commi 5-bis e 5-ter del Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Disposizioni tecniche per la marcatura laser sugli oggetti in metallo prezioso D.P.R. n. XXX Modifiche al Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Principio di equivalenza e adeguamento dei requisiti tecnici 2
3 D.P.R. n. 195 del 26 novembre 2014 ART. 1 Metodi ufficiali di analisi per la determinazione del titolo ISO/ EN / UNI Incertezza di misura dei metodi di analisi delle norme europee einternazionali (All. II) Glossario dei processi produttivi di «laminazione»«placcatura» Nuovi standard del Marchio di Identificazione in n 05 grandezze (All. III) Marchio di 1 a grandezza (0,4 x 1,4mm) applicabile solo con tecnologia laser Presenza e rilevabilità dei rivestimenti in metallo prezioso su metallo vile (es. dorato, argentato, etc.) 3
4 D.P.R. n. 208 del 26 settembre 2012 ART. 1 Applicazione della tecnologia laser per l impressione del Marchio di identificazione e del Titolo legale sugli oggetti in metallo prezioso Requisiti e criteri per la sicurezza informatica e per l esecuzione dei controlli ART. 34 Marchio nazionale «ITALIA TURRITA»che certifica e attesta la conformità dei prodotti 4
5 Decreto 17 aprile 2015 art. 12, commi 5-bis e 5-ter del Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Disposizioni tecniche per la marcatura laser sugli oggetti in metallo prezioso ART. 1 Si applica ai soggetti assegnatari dei Marchi di identificazione, di cui all art. 4 del D.Lgs. 251/1999, che intendono avvalersi della tecnologia laser per l impressione del Marchio di identificazione e del Titolo legale sugli oggetti in metallo prezioso ART. 2 a.definizione di tecnologia laser; b.definizione di marcatrice laser; c.allestimento e archiviazione del marchio laser; d.definizione di «Token USB» dotato di sistemi anti-contraffazione; e.definizione di «prima impronta» del marchio su piastrina di metallo; f.codice di sblocco «PIN» assegnato al Token USB; g.gestione informatica e produzione del TokenUSB da parte della Società informatica Infocamere. 5
6 Decreto 17 aprile 2015 art. 12, commi 5-bis e 5-ter del Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Disposizioni tecniche per la marcatura laser sugli oggetti in metallo prezioso ART. 3 Modalità di richiesta e costi Presentazione della domanda alla CCIAA competente per territoriocon la richiesta del numero di Token e il numero identificativo della Marcatrice laser da abilitare. I costi (diritti di segreteria stabiliti dal MISE) sono a carico del richiedente. ART. 4 Registrazione e allestimento Registrazione su S.I. del Tokene del codice di sblocco PIN Allestimento del Token assegnato esclusivamente all Azienda richiedente Inserimento di elementi anti-contraffazione e di univocitànecessari per la sicurezza e per le verifiche di autenticità Abilitazione di uno o più Token alla marcatrice e produzione prima impronta ART. 5 Vigilanza Vigilanza sull applicazione del decreto Istruzioni operative e modulistica 6
7 D.P.R. n. XXX Modifiche al Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Principio di equivalenza e adeguamento dei requisiti tecnici ART. 1 Saggio facoltativo e Accreditamento dei Laboratori Saggio facoltativo del titolo su leghe e oggetti in metallo prezioso deve essere eseguito da un Laboratorio accreditato ISO/IEC ART. 33 Registrazione dei Marchi aggiuntivi Marchi tradizionali, Marchi collettivi e Marchi dei clienti depositati ai sensi dell art.9 ART. 34 Marchio nazionale di conformitàitalia TURRITA con sigla della provincia (All. VII) Conformità dei prodotti muniti di Marchio identificativo e titolo legale 1 a grandezza (1,00 mm) esclusivamente con la tecnologia laser 7 Spese di analisi e marcatura a carico del richiedente
8 D.P.R. n. XXX Modifiche al Decreto n. 150 del 30 maggio 2002 Principio di equivalenza e adeguamento dei requisiti tecnici Allegato «B» Requisiti tecnici Oggetti in metallo prezioso Rivestimenti / Oggetti multi-metallo Saldature consentite Depositi fisici (PVD) e chimici (CVD) Metodi di analisi ufficiali e di screening Livelli di screening e di qualità Spettroscopia a raggi X (Composizione della lega) Campionamento del Lotto (Linee Guida) Marcatura meccanica e laser 8
9 EN 1811:2011 Determinazione del contenuto e rilascio di Nichel Stato dell arte e iter di revisione Aprile 2013 La Svizzera si candida per la Segreteria del Tavolo tecnico CEN TC347: Vengono evidenziate le problematiche connesse alla Norma appena entrata in vigore; Febbraio 2014La Svizzera presiede la Segreteria del CEN TC347 e propone una richiesta di revisione della Norma che viene votata a favore dai paesi partecipanti; Aprile 2014 Si riunisce a Berlino il CEN TC347 WG1 (per l Italia D. Zito e Da Cortà) viene lanciata una UAP con la proposta di modifica del calcolo dell incertezza di misura (eliminazione della zona grigia ) che ha creato numerosi problemi interpretativi; Luglio 2014 Viene deciso di ridurre lo UAP (Unique Acceptance Procedure) da 5mesi a 3mesi per ridurre i tempi della richiesta di revisione; Ottobre 2014 Viene votata dai membri del CEN TC347 la proposta di revisione definitiva della Norma (revisione completa del p. 9.2 e dell Annex A relativo al calcolo dell incertezza); Aprile 2015 Viene votata dai Paesi membri che aderiscono al CEN la proposta di revisione definitiva della Norma per la quale si prevede l uscita nel ott/nov 2015 nella nuova revisione 1811:
10 TF Traceability& Fashion Il Sistema di Tracciabilità volontario delle Camere di Commercio Italiane
11 IL PROGETTO Obiettivi Il sistema di tracciabilità TFashion nasce dalla volontà di qualificare e valorizzare il settore Metalli Preziosi, attraverso la creazione di uno schema certificativo volontario che possa garantire al consumatore la massima trasparenza rispetto ai luoghi di lavorazione delle principali fasi del processo produttivo.
12 TFashion il sistema di tracciabilitàvolontario delle Camere di Commercio Italiane, uno strumento di supporto dedicato a tutte quelle imprese che intendono garantire l origine e la sicurezza dei propri prodotti attraverso la tracciabilità.
13 IL PROGETTO Le etichette TFashion Etichetta per il settore metalli preziosi Nel caso in cui l origine di tutte le fasi sia nello stesso Paese può essere utilizzata la seguente etichetta:
14 IL PROGETTO Codice identificativo TFashionècontestualmente uno strumento di tracciabilitàe trasparenza per i consumatori che acquistano un prodotto delle aziende TFashion. Attraverso un Codice identificativo univoco, riportato sull etichetta di tracciabilità, i consumatori potranno risalire a tutte le aziende coinvolte nelle diverse fasi di lavorazione del prodotto acquistato, semplicemente immettendo il codice trovato sull etichetta nel database presente sul sito Il codice permette inoltre di risalire alla struttura ispettiva e al numero del Certificato.
15 Un doveroso ringraziamento a coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: UNIONCAMERE INFOCAMERE (Roma) UNIONFILIERE (Roma) SISMA SpA (VI) Dr. Massimo Marnetto MISE Avv. Claudio Tomassini (Roma) Costa Pietro & Figli S.r.L (VI) Orozen S.r.L (VI) E a Voi tutti per l attenzione! Rev.01
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