Gli obiettivi di sviluppo del millennio dell ONU ove vi è, tra gli altri, quello di assicurare la

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli obiettivi di sviluppo del millennio dell ONU ove vi è, tra gli altri, quello di assicurare la"

Fabia Grassi
7 anni fa
Visualizzazioni

1 Una persona che non abbia mai commesso un errore non ha mai cercato di fare qualcosa di nuovo. A. Einstein Progetto W.T.R.M. Da rifiuto a risorsa Gli spunti che ci hanno mosso Gli obiettivi di sviluppo del millennio dell ONU ove vi è, tra gli altri, quello di assicurare la sostenibilità ambientale ; Il settimo programma quadro Europea POR-FESR ; dell Unione La nuova direttiva europea sui rifiuti 2008/98/CE e la necessità di ridurre il fabbisogno di smaltimento a favore del recupero ; Il c.d. Testo Unico ambientale ed il recepimento delle norme su R.A.E.E., pile ed accumulatori portatili ; Il mercato!! cambiare per crescere o per vivere 1

2 L evoluzione verso il green Da dove veniamo Scavi e demolizioni Urbanizzazioni Bonifica R.C.A. Trasporti Stoccaggio rifiuti Dove siamo e dove guardiamo Recupero e riciclorifiuti con produzione di materie prime per industria ceramica, dei laterizi Logistica, raccolta ed avvio al recupero di R.A.E.E., pile ed accumulatori Progetti complessi nell ambito dello sviluppo sostenibile : Parco Energetico Ambientale su ex discarica in Comune di Collecchio (PR) e recupero ambientale San Secondo (PR) Recupero argento e policarbonato da supporti ottici (spin-off UNIMORE) Il nostro know-how Produzione di materie prime dalla valorizzazione di frazioni di rifiuto GLASS PLUS Bonifica TV Vetro CRT panel Glass panel 2

3 Il nostro know-how Produzione di materie prime dalla valorizzazione di frazioni di rifiuto recuperabile Scarti post produzione Scarto macinato Recupero da CD e DVD di argento e policarbonato Ag Policarbonato 3

4 Con quali partner abbiamo lavorato Player nazionali ed europei nella gestione di R.A.E.E. e pile Università e rete regionale laboratori (Rete alta tecnologia Regione Emilia R.) Amministrazioni pubbliche Aziende Comune di Collecchio Lo scenario di mercato Attenzione del settore ceramico ai sottoprodotti ed alle materie prime provenienti da valorizzazione dei rifiuti ; Mercato delle costruzioni che si muove verso eco sostenibilità ; certificazione LEED ; Miglioramento complessivo del sistema di gestione dei rifiuti privilegiando la filiera del recupero rispetto allo smaltimento ; Contenimento delle emissioni dirette ed indotte per il trasporto delle materie prime e per la loro trasformazione (meno combustibili, meno CO 2 ) ; 4

5 Attività ipotizzate (macroaree macroaree) Macinazione e preparazione : attività legata al reimpiego negli impasti del c.d. coccio cotto e altri materiali per attività di macinazione, selezione granulometrica, essiccazione, omogeneizzazione di scarti di piastrelle ceramiche ed altri materiali recuperabili. L attività descritta si configura come R5 Impasti per ceramica ed affini : ritiro, stoccaggio, miscelazione, essiccazione, omogeneizzazione di materie prime e sottoprodotti per la produzione di impasti e/o additivi in sostituzione di materie prime naturali Valorizzazione di flussi specifici di rifiuti attraverso impianti ad hoc (anche sotto brevetto), in eventuale collaborazione con stakeholder. Macinazione e preparazione Ricevimento presso l impianto di scarti della produzione ceramica e/o della stoviglieria, ecc. per avviarli ad un processo di macinazione, vagliatura, essiccazione, omogeneizzazione al fine di introdurre il prodotto in uscita in impasti in luogo delle tradizionali materie prime. Abbiamo già consolidamento recupero clienti interessati al di un circuito chiuso di 5

6 Impasti per ceramica ed affini Lavorazione presso l impianto di sottoprodotti e materie prime secondarie che, combinate in opportune proporzioni, costituiscono un impasto per l industria della ceramica ed affini che sostituisce materie prime naturali e/o additivi con provati* vantaggi ambientali ed energetici *certificazione attraverso ISO14021 e studi LCA dedicati Abbiamo già consolidamento recupero clienti interessati al di un circuito chiuso di Vantaggi per l ambiente Riduzione del fabbisogno di impianti di smaltimento a favore dell avvio al recupero di materia ed in subordine energetico ; Riduzione del fabbisogno di materie prime naturali e complessiva riduzione della CO 2 emessa per estrazione e trasporto ; Chiusura ottimale della filiera del recupero di rifiuti in cicli produttivi in grado di rappresentare uno sbocco certo e duraturo ; 6

7 Finanziabilità europea Come approcciare l opportunità Verifica tra i partner prioritariamente tra i portatori di know how e poi finanziari per sull interesse per l iniziativa ; Definizione piano strategico con flussi di rifiuto, opportunità di collocazione, investimenti e definizione P.E.F. Verifica localizzazione area d intervento: Progettazione e allestimento dotazioni impiantistiche necessarie Ottenimento autorizzazioni necessarie 7

8 Attività: END OF WASTE produzione materiali da valorizzazione di frazioni di rifiuto recuperabile da impiegarsi in settori contigui al comparto ceramico come additivi e pitture per l edilizia, marmoresine, impieghi fotocatalitici, abrasivi, termoplastici. produzione materiali ECO per il settore ceramico ed affini: 100%riciclati e apportatori di benefici tecnici (risparmio nella conduzione del processo produttivo & nel minor utilizzo di materia prima vergine) autorizzazione e installazione lavorazioni implementazione autorizzazione attività e codici acquisizione preventivi e montaggio impianti reperimento materiale&stoccaggio IN avvio e gestione lavorazioni definizione schede &stoccaggio OUT magazzino vendita materiale nuovi utilizzi LCA & studi Flussi IN & OUT 8

9 Schema di processo 1.SCOUTING: individuazione ingressi per tipologia rifiuti recuperabili e sottoprodotti 2.CARATTERIZZAZIONE QUALI-QUANTITATIVA: QUANTITATIVA: analisi chimica in ingresso quantità disponibili confezionamento processo produttivo d origine 3.CAMPIONAMENTO NEI POSSIBILI SETTORI D INTERESSE: definizione caratteristiche merceologiche specifiche 4.ANALISI DEI FEEDBACK: confronto specifiche richieste da cliente verifica scostamenti del campione dalla materia prima vergine 5.DEFINIZIONE DEL Piano Economico Finanziario: definizione PEF del segmento di attività 6.INDUSTRIALIZZAZIONE: eventuale industrializzazione definizione contrattualistica della filiera Attuazione del progetto Determinazione flussi in ingresso Individuazione area e dotazioni impiantistiche Ottenimento Pratiche autorizzative Realizzazione impianto START UP 9

Documenti analoghi

Impianti di recupero rifiuti: esigenze ed opportunità Sassuolo, Auditorium CONFINDUSTRIA CERAMICA

Impianti di recupero rifiuti: esigenze ed opportunità Sassuolo, Auditorium CONFINDUSTRIA CERAMICA Sassuolo, 29.11.11 Auditorium CONFINDUSTRIA CERAMICA 300 automezzi autorizzati Demolizioni fabbricati industriali Recter Imola : impianto di recupero rifiuti non pericolosi Attività di recupero: R5, R13