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1 da una buona idea a una buona impresa! Corso sulla nuova imprenditoria per gli studenti delle Scuole Superiori PR_NWImprenditoria_Scuole_Brescia_ _V01

2 Benvenuti in In-formati, il Programma di Educazione Bancaria e Finanziaria di UniCredit! Il corso da una buona idea a una buona Impresa si colloca all interno del più ampio programma di educazione bancaria e finanziaria chiamato In-formati proposto gratuitamente da UniCredit in Italia a giovani, anziani, famiglie, imprese e non profit. In-formati si propone di promuovere nella popolazione italiana la diffusione di conoscenze bancarie e finanziarie per supportare i cittadini nella realizzazione quotidiana di scelte economiche consapevoli e quindi sostenibili. In questo senso In-formati rappresenta per noi una sfida: la sfida di avvicinare sempre di più la Banca alla vita quotidiana dei cittadini, per renderli In-formati, affinché diventino consumatori consapevoli. 2 Iniziamo insieme questa bella sfida!

3 AGENDA L IDEA DI IMPRESA COSTRUIRE L IMPRESA LA TUA PROPOSTA IMPRENDITORIALE - IL BUSINESS PLAN IL DIALOGO BANCA IMPRESA NELLA FASE DI ACCESSO AL CREDITO 3

4 AGENDA L IDEA DI IMPRESA Essere Imprenditore Avviare un attività imprenditoriale Vision, Mission Strategia COSTRUIRE L IMPRESA LA TUA PROPOSTA IMPRENDITORIALE - IL BUSINESS PLAN IL DIALOGO BANCA IMPRESA NELLA FASE DI ACCESSO AL CREDITO 4

5 L essenza dell imprenditorialità: il dialogo tra Socrate ed Iscomaco da L Economico di Senofonte Iscomaco, le terre che tuo padre aveva dissodato, le teneva per sé o le vendeva, se trovava modo di guadagnarci molto denaro? Le vendeva,e subito e ne ricomprava altre! Non permise mai che si comprasse della terra già coltivata, ma quella che, per la trascuratezza o l'incapacità dei proprietari, era improduttiva e non aveva piante! Il padre di Iscomaco era l unico ad avere: VISIONE IMPRENDITORIALE: capacità di osservare la realtà quotidiana con occhi diversi dagli altri; immaginare che quel terreno potesse essere coltivato anziché incolto! CAPACITA DI REALIZZARE UNA BUSINESS IDEA: declinare la visione in un progetto e realizzarlo attraverso l utilizzo di risorse umane e materiali 5 I terreni incolti di cui parla Iscomaco a Socrate, ricordando suo padre, erano sotto gli occhi di tutti: decine, centinaia di contadini e proprietari terrieri giornalmente vi passavano d avanti e in essi vedevano soltanto pietraie e terreni incolti!!!!

6 Avviare un attività imprenditoriale è un processo articolato, occorre.. Individuare un idea di business, Valutare il settore di mercato nel quale ci si vuole inserire e i rischi ad esso connessi, Conoscere la normativa societaria, fiscale, contabile, previdenziale e assistenziale, Trovare i soldi e i finanziamenti che supportino l idea. 6 Fonte: Università di Catania, Start up Accademy

7 individuare il business FUNZIONE D USO quali bisogni soddisfare? TECNOLOGIA come soddisfare? CLIENTI chi soddisfare? 7

8 ..definire la vision e la mission. La vision - la visione del mondo che l impresa assume, propone e alla quale si ispira La mission - la propria RAGIONE D ESSERE e, nel caso di società operative, il proprio mestiere - la propria competenza peculiare - le linee essenziali che orientano la strategia e l azione dell organizzazione 8

9 gli obiettivi e MISSION OBIETTIVI INTERMEDI (a x anni) (espressa con indicatori definiti e misurabili ) TRAGUARDI A BREVE 9

10 la strategia Le logiche strategiche classiche si basano sulla analisi del settore, del mercato, delle forze competitive, delle competenze, delle potenzialità etc. 10

11 La nascita di nuove imprese Le nuove imprese spesso creano mercati nuovi o catturano sacche di crescita che oggi sono ampiamente disponibili, se si è disposti a giocare una partita globale. L Italia vuole essere un paese amico delle nuove imprese, perché Generano sviluppo, ricchezza e soprattutto posti di lavoro per l economia. Contribuiscono alla competitività di un paese, alla sua maggiore efficienza. Sono il primo anello della catena alimentare del capitale, spesso finiscono in pancia a grandi aziende che grazie ad esse conquistano nuovi mercati o producono efficienze. 11

12 AGENDA L IDEA DI IMPRESA COSTRUIRE L IMPRESA L imprenditore L impresa Le novità per le start-up Il ruolo della Camera di Commercio LA TUA PROPOSTA IMPRENDITORIALE - IL BUSINESS PLAN IL DIALOGO BANCA IMPRESA NELLA FASE DI ACCESSO AL CREDITO 12

13 L imprenditore E imprenditore colui che esercita professionalmente un attività economica, organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. (Art C.C.) In tale ambito sono compresi gli imprenditori commerciali, che sono coloro che esercitano un attività (Art Cod. Civ.) 1. Industriale produzione di beni o servizi 2. Intermediaria circolazione dei beni 3. Trasporto 4. Bancaria o assicurativa 5. Ausiliaria alle precedenti (servizi) Gli imprenditori commerciali sono soggetti all obbligo dell iscrizione nel Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. presso la quale esistono sezioni speciali per gli imprenditori agricoli, per i piccoli imprenditori, gli artigiani e per le società semplici. L impresa può essere esercitata da una Ditta Individuale o da una Società 13

14 L impresa Le imprese assumono prevalentemente forma giuridica societaria In base alla forma giuridica, le società si distinguono in: Società di capitali S.p.A., S.r.l., S.a.a. Persone giuridiche che agiscono per mezzo dei propri organi (rappresentanza organica e istituzionale) Hanno obbligo di depositare il bilancio Per gli obblighi assunti dalla società risponde soltanto la società con il suo patrimonio Società di persone S.s., S.n.c., S.a.s. I diritti sono attribuiti alla società, che non ha personalità giuridica, in funzione delle persone che ne fanno parte Pertanto i soci sono responsabili solidalmente e illimitatamente (ma può anche essere limitata la responsabilità di alcuni soci, come per esempio gli accomandanti nelle società in accomandita semplice) 14

15 L impresa altre tipologie di imprese Imprese individuali Imprese che hanno per titolare una singola persona fisica, che assume su di sé tutto il rischio d'impresa, sia che il titolare si avvalga o meno di terzi dipendenti In caso di fallimento o di debiti dell'impresa il titolare ne risponde con tutto il suo patrimonio Imprese familiari Presuppongono un rapporto continuativo di collaborazione lavorativa tra un imprenditore e rispettivamente il coniuge, il parente entro il terzo grado, l'affine entro il secondo grado (anche se non conviventi), salvo che non sia configurabile un diverso rapporto (ad es. di dipendenza, di società, di partecipazione, ecc...) E' ampiamente condivisa l'idea che l'impresa familiare sia individuale e che i rapporti tra i componenti non siano direttamente opponibili ai terzi, determinando soltanto rapporti obbligatori tra i suddetti Sono regolate dall'art. 230 bis c.c. 15

16 Le forme giuridiche di una Impresa Principali vantaggi/svantaggi Vantaggi Svantaggi Settori Impresa individuale/ familiare Pochi e semplici adempimenti per la costituzione Tenuta della contabilità aziendale estremamente semplice Minori costi di gestione L imprenditore risponde con tutto il suo patrimonio personale dei debiti contratti e non pagati svantaggi fiscali (gli utili di azienda si sommano al reddito personale dell imprenditore) Attività manifatturiere Attività commerciali Attività agricole Le tipologie di Impresa Società di persone Pochi e semplici adempimenti per la costituzione Contabilità semplificata Capitale minimo non richiesto Responsabilità solidale ed illimitata dei soci che rispondono in via sussidiaria ai debiti contratti dell azienda Processi decisionali più complessi Attività commerciali Attività professionali in forma associata Attività ricreative e tempo libero Attività agricole Società di Capitali Responsabilità dei soci limitata al capitale versato in azienda Maggiore flessibilità Maggiori adempimenti per la costituzione Capitale minimo richiesto Gestione più complessa e più onerosa Grandi imprese industriali, commerciali, bancarie, assicurative, 16 Fonte: Università degli Studi di Padova Obbligo di redazione del bilancio secondo la forma prevista dal codice civile

17 S.R.L. semplificata e S.R.L. a capitale ridotto N O V I T A Decreto Liberalizzazioni (1) - Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita - Decreto Sviluppo (2) - Misure urgenti per la crescita del paese - Società a Responsabilità Limitata Semplificata Srls, Ssrl può essere aperta con dotazione minima di 1 euro destinata ai soli giovani under 35 anni l apertura è molto semplice e basta la compilazione dell atto costitutivo, redatto sulla base del modello standard che costituisce di fatto anche lo statuto della società Tante altre agevolazioni (ad es. esenzione da diritti di bollo e segreteria, ecc ) Società a Capitale Ridotto Srlcr può essere aperta con dotazione minima di 1 euro destinata anche agli over 35 anni il 25% degli utili netti che risultano nel bilancio annuale è imputata a riserva indisponibile sino a che questa, unitamente al capitale, raggiunge i 10mila euro Una delle differenze fra le due forme di Srl è proprio il fatto che per la Srlcr (quella per gli over 35) non è previsto lo statuto standard, obbligatorio per aprire una Srl Semplificata 17 (1) Decreto Legge , n. 1 e convertito con la Legge n. 27 (G.U ) (2) Decreto Legge , n. 83 e convertito con la Legge n. 134 (G.U )

18 Decreto crescita 2.0 N O V I T A DA A Decreto Crescita 2.0 (1) (anche detto Decreto Sviluppo bis) - Ulteriori misure urgenti per la cresicta del paese - Start-up innovativa, società di capitali che ha quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Start-up innovativa a vocazione sociale, attiva nell'assistenza socio-sanitaria, nell'educazione, nella tutela ambientale e nella cultura. Vengono inoltre inserite nel novero: quelle che svolgono una ricerca scientifica «di particolare interesse sociale» le cosiddette rescue company, ovvero società finalizzate «a salvaguardare una parte dei posti di lavoro e creare continuità di business con aziende in crisi e a rischio di parziale o completo fallimento». Anche un impresa già esistente può diventare start-up innovativa 18 (1) Decreto Legge , n. 179 e convertito con la Legge n. 221 (G.U )

19 La Camera di Commercio Le CAMERE DI COMMERCIO svolgono, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di SUPPORTO e PROMOZIONE degli interessi generali delle imprese nonché. funzioni nelle materie amministrative ed economiche relative al sistema delle imprese RIORDINAMENTO CAMERE DI COMMERCIO, ARTIGINATO E AGRICOLTURA (L. 29/12/1993, n. 580) 19

20 Il Registro delle Imprese L'ufficio del registro delle imprese è istituito presso la Camera di Commercio (art c.c.) L'ufficio provvede alla tenuta del registro delle imprese in conformità agli articoli 2188 e seguenti del c.c. Sono iscritti in sezioni speciali del registro delle imprese : Imprenditori Agricoli (art c.c.) Piccoli Imprenditori (art c.c.) le Società Semplici (art c.c.) Le Imprese Artigiane iscritte agli albi di cui alla legge 8 agosto 1985, n

21 Registro delle imprese e start-up innovative N O V I T A Registro delle Imprese Le Camere di Commercio istituiscono una sezione speciale per le start up innovative e gli incubatori certificati, a cui bisogna iscriversi per beneficiare delle agevolazioni previste per queste tipologie di imprese. Per iscriversi l impresa deve autocertificare, tramite il legale rappresentante, il possesso di tutti i requisiti previsti e presentare domanda completa di una serie di elementi precisamente indicati (come luogo e data di costituzione, sede, oggetto sociale, elenco dei soci, ultimo bilancio). 21

22 AGENDA L IDEA DI IMPRESA COSTRUIRE L IMPRESA LA TUA PROPOSTA IMPRENDITORIALE - IL BUSINESS PLAN Il Business Model Canvas Il Business plan Il fabbisogno finanziario dell impresa IL DIALOGO BANCA IMPRESA NELLA FASE DI ACCESSO AL CREDITO 22

23 Lavorare con i Business Model: rappresentare l idea di impresa con un percorso creativo e partecipativo 1 2 Fate circolare Fai circolare i Post-it, i Fate circolare Post-it, le Idee, questo Fai circolare significa. le idee, Fare Questo Brainstorming! significa fare Brainstorming!!!! 3 23

24 Il Business Model Canvas: le nove domande a cui devo rispondere per capire se la mia idea di impresa è sostenibile supporto nella compilazione della parte qualitativa del business plan Quali attività faccio fare a soggetti esterni (fornitori e partner)? 8 Quali attività deve saper fare bene la mia azienda (core business)? Cosa mi serve per far funzionare l azienda (risorse umane, finanziarie, beni materiali e Immateriali)? 7 6 Quali prodotti o servizi voglio offrire ai miei Clienti? 2 Che tipo di relazione voglio creare con i Clienti (assistenza postvendita, community)? Con quali canali voglio raggiungere i miei Clienti (store, web)? 3 4 Chi sono i miei Clienti? 1 Supporto nella compilazione della parte quantitativa del business plan Quali costi fissi (p.e. stipendi, affitto, impianti produzione)? Quali costi variabili (legati al volume della produzione)? Quali economie di scala? Quali costi devo sostenere per far funzionare l azienda? 9 Quali flussi di ricavi prevedo di ottenere? 5 Per che cosa devono pagare i Clienti? In che modo pagano (soluzione unica/rate)? Quanto devono pagare (prezzo fisso/variabile)? 24

25 Il Business Model Canvas V II D E O 25

26 Il business plan Tale documento, solitamente redatto dall azienda che sta valutando un investimento (in senso lato), viene esaminato dalle banche chiamate a valutare la concessione di finanziamenti (generalmente mutui) a medio lungo termine. Nella casistica più consueta ed elementare si può parlare di un documento che raccoglie dati previsionali relativi alle attese evolutive prefigurate dall imprenditore in ordine agli sviluppi gestionali della propria azienda

27 Il business plan Che cos è è? Perché redigerlo? Quando redigerlo? È il piano d impresa Non è un documento solamente quantitativo! Avvio / modifica di una iniziativa imprenditoriale 27 Si tratta di uno studio preventivo dei problemi e dei valori di un progetto imprenditoriale al fine di stabilirne: fattibilità concreta, opportunità economica, compatibilità finanziaria. È uno strumento di: limitazione del rischio imprenditoriale, programmazione e controllo del progetto imprenditoriale, comunicazione per illustrare il progetto imprenditoriale ad un futuro socio o ad un finanziatore.. Sviluppo e lancio di un nuovo prodotto Introduzione di una nuova rete vendita Riorganizzazione aziendale Ristrutturazione aziendale Operazioni straordinarie (acquisizioni, vendite, fusioni, scissioni, quotazione sui mercati)

28 Il business plan Start-up Il business plan delinea la possibile evoluzione (economico-finanziaria e strategica) di una impresa che sta per essere costituita Ingresso in un nuovo business Il documento analizza le potenzialità inerenti alla decisione di ampliare l attività di una impresa esistente attraverso la introduzione di una nuova attività, parallela o integrata all attività già in essere nell impresa Nuovo investimento L impresa pianifica l ampliamento delle attività attraverso una espansione (modifica) della struttura esistente 28

29 Il business plan Il processo di costruzione 29 Fonte: PRANDINA D. (a cura di), 2001, Start Up, Ed. Il Sole 24 Ore, Milano

30 Il business plan Le componenti fondamentali 30 Fonte: rielaborazione materiali di Università degli Studi di Padova

31 Il business plan L idea imprenditoriale È il biglietto da visita del BP; Deve suscitare interesse per chi la legge; Deve essere sintetica, ma allo stesso tempo, esauriente e chiara; Deve considerare che i destinatari non sono degli addetti ai lavori, ma sono coloro che valutano l idea e decideranno se finanziarla o meno.. I contenuti Declinare vision e mission ovvero l attività che si intende avviare È preferibile fare riferimento alla genesi dell idea per dimostrare che non è una mera intuizione, ma che c è un processo razionale sottostante, maturato nel corso del tempo Vanno infine esposte nel BP le informazioni relative ai soggetti (persone fisiche o giuridiche) che propongono l iniziativa: 31 nome / ragione sociale settore di provenienza tipo di preparazione / oggetto sociale

32 Il business plan Il progetto di Organizzazione aziendale 32 Descrizione della forma giuridica scelta società di persone (snc, sas, impresa individuale), società di capitali (Srl, Spa); Presentazione e descrizione dell organigramma aziendale, con il piano dettagliato di impiego delle risorse umane (dipendenti e collaboratori) e delle mansioni a loro attribuite..

33 Il business plan Il Piano di Marketing È la parte propositiva del progetto imprenditoriale; Parte dalla descrizione dettagliata del nuovo prodotto/servizio (nome, caratteristiche tecniche, prestazioni, design, assistenza, bisogni che va a soddisfare, ecc.) per poi definire obiettivi strategie risorse del progetto. Obiettivi Fatturato; Quota di mercato; Segmento di clientela. Strategie 33 Assortimento prodotti/livello di servizio; Politiche di prezzo; Canali di distribuzione; Canali di comunicazione. Risorse Tutto quanto finora esposto deve trovare sbocco in sintesi progetto piano di azione in dati quantitativi significativi per comporre conto economico preventivo piano finanziario prospettico.

34 Il Business Plan Il Piano Economico e Finanziario Piano delle vendite Deve esporre, per i prodotti/servizi da collocare sul mercato, una stima dei ricavi, scomposta preferibilmente in Quantità Prezzo medio unitario di vendita Piano dei Costi Diretti I 34 costi diretti sono quelli che possono essere riferiti ad un oggetto, senza particolari difficoltà di individuazione Le voci di costo variano a seconda della tipologia d azienda (manifatturiera o di servizi). Per le aziende di produzione è necessario, prima di quantificarle, definire preventivamente il piano di produzione. Piano della produzione Deve presentare il sistema produttivo dell attività aziendale da intraprendere, in termini quantitativi e qualitativi: caratteristiche dei processi produttivi; risorse umane di cui l azienda ha bisogno; risorse finanziarie necessarie per effettuare la produzione all esterno; investimenti necessari per realizzare il progetto. Piano degli altri costi operativi Tutte le altre voci di spesa che non concorrono direttamente alla produzione/distribuzione del prodotto/servizio, come: Costi fissi di struttura Costi del personale di struttura Ammortamenti e accantonamenti a fondi rischi.

35 Il Business Plan Il Piano Economico e Finanziario Piano Finanziario Richiede l esame del conto economico, costruito sulla base di prospetti Ad esempio: Ricavi (Piano delle Vendite) -Costi Diretti (Piano dei Costi Diretti) -Altri costi (piano degli altri costi operativi) = Reddito operativo Piano degli Investimenti Devono essere specificate le caratteristiche tecniche, i problemi che comportano nella produzione, gli investimenti accessori per tutti gli impianti e i macchinari Deve anche considerare il sito internet ed il sistema informativo aziendale necessario per avviare l attività. 35

36 Dal Business Plan al Fabbisogno Finanziario Analisi della CONVENIENZA ECONOMICA Valutazione della FATTIBILITA FINANZIARIA Quantificazione Quantificazione del del FABBISOGNO FABBISOGNO FINANZIARIO FINANZIARIO 36

37 Le fonti di finanziamento 37

38 Ciclo di finanziamento di una start-up Per Per le le Start-Up Start-Up l'intensità, l'intensità, la la qualità qualità ee la la tipologia tipologia dei dei rapporti rapporti che che un'impresa un'impresa instaura instaura con con ilil mondo mondo della finanza dipendono, oltre che dalle caratteristiche, proprie del business, dell'imprenditore della finanza dipendono, oltre che dalle caratteristiche, proprie del business, dell'imprenditore ee del del settore settore di di mercato mercato di di riferimento, riferimento, anche anche dalla dalla fase fase del del ciclo ciclo di di vita vita dell impresa. dell impresa. Ogni Ogni fase fase presenta presenta infatti infatti caratteristiche caratteristiche diverse diverse ee da da esse esse dipende dipende ilil fabbisogno fabbisogno finanziario finanziario dell azienda, dell azienda, che che risulta risulta quindi quindi influenzato influenzato da da variabili variabili quali: quali: l'andamento l'andamento delle delle vendite, vendite, l'intensità l'intensità di di assorbimento del capitale investito e la capacità di autofinanziamento. assorbimento del capitale investito e la capacità di autofinanziamento. 38

39 Le fonti di finanziamento per fase FASE CAPITA LE POSSIBILE FONTE QUANTITA FINALITA PRE-SEED / SEED Contenuto Per valutazione tecnico-economica del progetto di investimento RISCHIO Risorse personali dell imprenditore o da famiglia ed amici [3Fs: Family, Friends and Fools] Incubatori Aziendali Business Angels EARLY / STARTUP Elevato Per cominciare ad avviare l idea imprenditoriale RISCHIO Business Angels Venture Capitalists RISCHIO Venture Capitalists Autofinanziamento Elevato Per sviluppare una rete distributiva capillare sul mercato, Per investimenti in capacità produttiva, Per sviluppo del capitale circolante DEBITO Finanziamenti bancari Mercato (titoli di debito) RISCHIO Autofinanziamento Nuovi Soci Quotazione DEBITO Finanziamenti bancari Mercato (titoli di debito) EXPANSION LATE / IPO 39 FABBISOGNO FINANZIARIO Proporzionale alla crescita del fatturato Per finanziare l attività ordinaria Per investimenti per la crescita

40 Finanziamento con capitale di rischio Gli incubatori aziendali Gli incubatori aziendali, veri e propri facilitatori aziendali, sono di diversa natura ed emanazione (profit oriented, non profit, di emanazione pubblica, universitari, appartenenti a gruppi industriali), raccolgono le idee imprenditoriali stimate ad alto potenziale di ritorno economico, ma non ancora pronte per essere massicciamente finanziate, e forniscono loro, per un periodo di tempo limitato (di solito uno o due anni) tutto ciò che possa aiutarle a nascere e a crescere: ad es. partecipazione societaria di minoranza, spazi fisici dove poter organizzare le prime fasi della propria attività, servizi amministrativi, di marketing, di reperimento del personale e di finanziamenti, assistenza nella redazione del business plan, accesso a contatti con ulteriori potenziali investitori. I business angels I business angels sono investitori informali privati che seguono le giovani imprese con forte potenziale di crescita, al fine di investirvi nella fase di concepimento (seed) o di avviamento e ritrarre in futuro elevati rendimenti. Il loro intervento consente alle neoimprese di finanziare una parte del fabbisogno nelle primissime fasi di vita (il taglio medio degli investimenti va dai ai euro) e di essere affiancati da partner competenti e spesso entusiasti nella conduzione dello start-up. I venture capitalists I venture capitalists sono una tipologia di investitore istituzionale specializzata nell apporto di capitale in realtà di nuova costituzione, di piccole dimensioni e di elevata propensione all innovazione. Rispetto alla categoria precedente la dimensione dell'investimento va da a euro; le competenze e gli apporti supplementari possono andare dalla consulenza tecnico scientifica nella fase di sperimentazione, a ricerche di mercato e studi di fattibilità nella fase di avvio al mercato, a interventi manageriali. 40

41 AGENDA L IDEA DI IMPRESA COSTRUIRE L IMPRESA LA TUA PROPOSTA IMPRENDITORIALE IL BUSINESS PLAN IL IL DIALOGO DIALOGO BANCA BANCA IMPRESA IMPRESA NELLA NELLA FASE FASE DI DI ACCESSO ACCESSO AL AL CREDITO CREDITO La La valutazione valutazione del del merito merito creditizio creditizio L analisi L analisi quantitativa quantitativa IlIl bilancio bilancio d esercizio d esercizio L analisi L analisi economico economico finanziaria finanziaria 41

42 I due pilastri dell attività bancaria 42

43 La valutazione del merito creditizio I rischi economici e finanziari nella concessione del credito La concessione di credito espone la Banca a: Perdita delle somme prestate Rischi Rischieconomici economici Ritardo nella restituzione Rischi Rischifinanziari finanziari Si rende pertanto necessario attivare un processo di valutazione che ha l obiettivo di verificare l esistenza delle condizioni di affidabilità Verificare cioè la capacità del cliente di restituire le somme prese a prestito nei tempi e nei modi concordati 43

44 La valutazione del merito creditizio Viene verificata la capacità del cliente di restituire le somme prese a prestito nei tempi e nei modi concordati Decisione di affidabilità Conoscenza dei fatti e delle condizioni aziendali PROCESSO DI VALUTAZIONE ANALISI QUANTITATIVE Cliente Operazione Garanzia 44 ANALISI QUALITATIVE

45 La valutazione del merito creditizio 45

46 La valutazione del merito creditizio Analisi dei dati andamentali Centrale dei Rischi e Flussi comm.li Analisi quantitative L azienda e il suo Bilancio Valutazione Valutazione delrischio RISCHIO del d IMPRESA d IMPRESA Analisi qualitative Soggetto economico, management, settore, posizionamento strategico Analisi dei dati prospettici Budget economici e finanziari Eventuale ricorso a garanzie come elemento accessorio per mitigare rischiosità 46

47 La valutazione del merito creditizio Analisi quantitativa Storici ANALISI QUANTITATIVA Analisi Bilanci Prospettici 47 Equilibri Economici Patrimoniali Finanziari

48 Analisi quantitativa Il bilancio d esercizio Il Bilancio d esercizio è un documento aziendale di sintesi, di derivazione contabile, rivolto a vari destinatari, che rappresenta in termini consuntivi e con periodicità annuale le modalità di determinazione del reddito prodotto e la consistenza del patrimonio di funzionamento Scopo verifica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati controllo dell operato degli amministratori programmazione futura adempimento degli obblighi civilistici e fiscali informativa alle categorie interessate all andamento aziendale Lo scopo del bilancio è di fornire un quadro fedele della posizione finanziaria, del risultato economico e delle variazioni nei flussi finanziari dell impresa, che sia utile a una vasta gamma di utilizzatori nel prendere decisioni di carattere economico. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell esercizio 48

49 Il bilancio d esercizio I destinatari (stakeholder) del Bilancio sono individui e gruppi che dipendono dall impresa per la realizzazione dei loro obiettivi personali o da cui l azienda è dipendente Azionisti (shareholders) Collettività locale, nazionale ed internazionale Finanziatori (debtholders, bondholders) Fornitori Clienti BILANCIO D ESERCIZIO Enti previdenziali Amministrazione fiscale 49 Dipendenti Concorrenti

50 Il bilancio d esercizio I documenti che compongono il bilancio di esercizio (secondo Art C.C.) sono: 50 Stato Patrimoniale Riepilogo del patrimonio dell impresa Si suddivide in attività e passività (o anche fonti e impieghi) Esprime una visione statica dell azienda (grandezze di stock) Deve riportare la situazione dell esercizio precedente a fini comparativi Fornisce gli elementi che consentono l analisi delle dinamiche finanziarie Conto Economico Fornisce indicazioni sul business dell impresa e sul suo ciclo economico E composto da ricavi e costi e determina il risultato di esercizio Esprime una visione dinamica dell azienda (grandezze di flusso) Deve riportare la situazione dell esercizio precedente a fini comparativi Nota Integrativa Riporta l analisi, l illustrazione e le integrazioni dei dati di Conto Economico e di Stato Patrimoniale E indispensabile la consultazione della Nota Integrativa per una corretta lettura ed interpretazione della struttura patrimoniale e finanziaria e della situazione economica dell azienda

51 L analisi del bilancio Il bilancio d esercizio riflette la situazione economico finanziaria dell impresa ad oggi a seguito delle scelte strategiche dell imprenditore effettuate nel passato (2-3 ANNI) L analisi del bilancio significa valutare quali risultati hanno prodotto le scelte passate dell imprenditore sui risultati attesi Un analisi prospettica significa valutare invece OGGI i possibili effetti delle scelte dell imprenditore sui risultati attesi DOMANI 51

52 ARRIVEDERCI Grazie per l attenzione 52

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