PARROCCHIA S. ANTONIO ABATE

Transcript

1 PAOHIA S. ANTONIO ABATE 1

2 anto iniziale: Lui sta bussando al tuo cuor T T Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo Amen Il Signore, che guida i nostri passi sulla via dell amore e della pace, sia con tutti voi E con il tuo spirito Gesù da ai discepoli un annuncio che riguarda anche tutti noi: vuole percorrere la via dell Amore fino in fondo. Dal Vangelo di Matteo (Mt 20,17-19) Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: <<Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà>>. Veniamo anche noi con Te, Signore Gesù: accogli il nostro desiderio di seguirti. Tu sei il nostro Maestro e la nostra Guida. Preghiamo il Signore, perché le Sue parole possano insegnarci a stare con Lui, a seguirlo e a saper accettare ogni giorno la nostra piccola croce. 2

3 (Un ragazzo entra in chiesa con la croce e si mette davanti all altare in mezzo a due ragazzi con due candele) anto: i libererà il Signor 1^ STAZIONE GESU DONA SE STESSO NELL EUAISTIA Dal Vangelo di Marco (Mc 14, 22-24) Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunciata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: <<Prendete, questo è il mio corpo>>. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: <<Questo è il mio sangue, il sangue dell Alleanza versato per molti>>. SEGNO: Un piatto con il pane e del vino. Ecco il segno con cui il Signore ha scelto di restare per sempre con noi, il pane e il vino, che nella Messa diventano il orpo e Sangue di Gesù. ommento: Gesù, buono come il pane, diventa pane, nutrimento che dà vita. Egli, in questo passo, ci parla, ci accompagna e ci incontra attraverso il pane che spezza per noi, donandosi in tutta la Sua interezza; infatti dice: questo è il mio corpo. Il vino, sangue di Gesù, invece è segno di gioia e di sacrificio, ma anche di unione e di alleanza. Da oggi in poi anche noi siamo chiamati a riconoscere, nel pane e nel vino eucaristico, Gesù, che viene a noi e ci accompagna nel cammino della vita. Signore, noi vogliamo conoscerti meglio e camminare con Te, per imparare a servire e pensare agli altri, che in Te sono nostri fratelli. 3

4 Grazie, Signore, perché il cibo che ci doni fa crescere il nostro desiderio di amare, di perdonare, di dare e ci fa diventare sempre più Tuoi amici. Aiutaci a vivere la Santa Messa come la festa dell incontro con Te, in comunione con tutti i fratelli. anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 2^ stazione) 2^ STAZIONE GESU NELL OTO DEGLI ULIVI Dal Vangelo di Luca (Lc 22, 39-44) Gesù, uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. SEGNO: Un vaso con dei rami di ulivo. Ecco i rami di ulivo, che ci ricordano il luogo dove Gesù si raccoglieva in preghiera per parlare con il Padre. 4

5 ommento: Gesù condivide la vita e la sofferenza di ogni uomo: Egli ha un corpo e un anima, così come noi, ed è in tutto simile a noi, tranne che nel peccato. Attraverso la Sua sofferenza, viene richiamata la sofferenza degli uomini, con i loro momenti difficili e le loro angosce, con le loro delusioni ed i loro tradimenti. Anche Gesù si sentiva sconfortato ed abbandonato dagli amici più cari, provava un forte senso di smarrimento, il cui unico rimedio è la preghiera, oggi come allora. Nell orto degli ulivi non vediamo Gesù che compie miracoli e guarigioni, che annuncia la parola, ma vediamo Gesù che prega il Padre, mostrando la Sua umanità. E nella preghiera, infatti, che trova la forza della Sua missione. Anche noi abbiamo bisogno di pregare, non solo per chiedere, ma soprattutto per lodare e ringraziare. Signore, insegnaci a farlo, perché vogliamo benedirti e trovare in Te la forza per superare le nostre difficoltà e i nostri capricci. T Gesù chiede anche a noi di pregare con Lui e desidera che impariamo a rivolgerci al Padre per conoscere quello che vuole da noi. Preghiamo con le parole che Egli stesso ci ha insegnato tenendoci per mano: Padre nostro, che sei nei cieli anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 3^ stazione) 3^ STAZIONE DAVANTI A PILATO 5

6 Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 6-15) Ogni anno, per la festa di Pasqua, Pilato era solito rilasciare uno dei prigionieri, quello che la folla domandava. In quel tempo era in prigione un tale chiamato Barabba, ch si trovava in carcere insieme ad altri ribelli che, durante un tumulto, avevano commesso un omicidio. La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. Allora Pilato rispose loro. Volete che vi rilasci il re dei Giudei?. Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti misero in agitazione la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato domandò di nuovo: «he farò dunque dell uomo che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi gridarono: «rocifiggilo!». Ma Pilato diceva loro: «he male ha fatto?». Allora essi gridarono ancora più forte: «rocifiggilo!». Pilato non voleva scontentare la folla, per questo rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. SEGNO: Un catino e un asciugatoio. Davanti alla folla, Pilato si lava le mani: non vuole essere responsabile del sangue di un innocente! Il catino e l asciugatoio ci ricordano la scelta di Pilato, che non ha avuto il coraggio di salvare Gesù. ommento: Gesù, tutti Ti hanno abbandonato, anche gli amici e gli apostoli. Sei solo davanti a Pilato, ma non hai colpe. Lui però non ha il coraggio di aiutarti e di mettere fine a questa ingiustizia. Egli non riesce a difendere un innocente e per paura accontenta la folla che urla. Qualche 6

7 volta, caro Gesù, capita anche a noi di comportarci come Pilato e di non essere coraggiosi; qualche volta anche noi restiamo in silenzio di fronte a qualche amico trattato ingiustamente o a dei cattivi comportamenti. hiediamo perdono al Signore per tutte le volte che anche noi abbiamo condannato ingiustamente dicendo: Perdonaci, Signore Per quando abbiamo espresso giudizi duri sulle persone Per quando abbiamo deriso gli altri Per quando non abbiamo avuto il coraggio di difendere chi è timido, debole, solo, innocente Per quando abbiamo preferito stare con i più forti Sigilliamo il nostro impegno scambiandoci un gesto di pace. anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 4^ stazione) 4^ STAZIONE SIMONE DI IENE AIUTA GESU A POTAE LA OE Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 21-23) Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di irene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e ufo, a portare la croce. ondussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo 7

8 del cranio, e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. SEGNO: Una croce. Questa croce è il segno del dono di se stessi, un dono gratuito, senza chiedere nulla in cambio ommento: Simone di irene era lì tra la folla ed improvvisamente si è trovato vicino a Te. Nonostante la situazione, non ha avuto paura e non si è tirato indietro, ma si è messo al Tuo fianco, per aiutarti nel Tuo doloroso cammino. A volte anche noi ci troviamo accanto a chi ha bisogno di aiuto e non ci accorgiamo di lui, un nonno affaticato, un amico in difficoltà, un compagno triste e solo. L esempio del ireneo ci aiuti a guardare chi ci sta vicino. hiediamo al Signore di renderci capaci di fare come il ireneo, nelle piccole, grandi cose che possiamo fare. Signore fa di me uno strumento della Tua pace e del Tuo amore. anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 5^ stazione) 5^ STAZIONE OIFISSO TA DUE MALFATTOI Dal Vangelo di Luca (Lc 23, ) 8

9 Quando giunsero al luogo detto ranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l altro a sinistra. Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: Non sei tu il risto? Salva te stesso e anche noi!. Ma l altro lo rimproverava: Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male. E aggiunse: Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno. Gli rispose Gesù: In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso. SEGNO: Stola viola. La stola viola del sacerdote è il segno del perdono di Gesù per ognuno di noi, donato nel Sacramento della iconciliazione. ommento: Signore Gesù, nel primo pomeriggio del Venerdì Santo, sei stato inchiodato sulla croce, insieme a due malfattori, uno a destra e uno a sinistra. Uno di essi Ti insultava, l altro invece disse: Noi meritiamo di morire, ma quest uomo non ha fatto nulla di male. E Tu Gesù rispondesti: Oggi sarai con me in Paradiso. La Tua promessa Gesù è la nostra grande speranza. Attenderemo fiduciosi ed esultanti il Tuo regno d amore, di giustizia, di verità e di gioia senza fine. Anche noi vogliamo chiedere al Signore di donarci un cuore capace di amare e perdonare. Diciamo insieme: Signore, insegnaci a perdonare 9

10 Per tutte le volte in cui il dolore, la superbia, la cattiveria hanno accecato i nostri occhi Perché non ci limitiamo a guardare solo i difetti degli altri Perché sappiamo riconoscere tutte le cose buone e belle che sono nel cuore degli altri Per tutte le volte in cui è difficile amare e perdonare Per noi tutti, quando fatichiamo a chiedere scusa... anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 6^ stazione) 6^ STAZIONE GESU E MAIA Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19, 25-27) Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di lèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. SEGNO: Un icona di Maria e un rosario. Ecco i segni che ci ricordano Maria, la madre di Gesù. A lei ci rivolgiamo, recitando l Ave Maria nella preghiera del rosario. 10

11 ommento: aro Gesù, mentre eri sulla croce, stavano poco distanti Tua madre ed alcuni amici. Tu dicesti a Tua madre: Donna, ecco tuo figlio!. Poi dicesti a Giovanni: Ecco la tua madre!. E da quel momento Giovanni la prese nella sua casa e si prese cura di Lei. Anche noi, Signore Gesù, vogliamo prenderci cura della Tua cara Mamma, accogliendo nella nostra casa le vedove, le madri afflitte dal dolore e tutti coloro che hanno bisogno di un sostegno morale nel momento della perdita di una persona cara. Signore Gesù, vogliamo essere vicino a chi soffre, offrendo il nostro grande amore, così come Tu ci hai insegnato morendo sulla croce per noi. T Tu sai, o Signore, che senza di te non possiamo far nulla. Grazie, perché non ci lasci mai soli. Grazie, Gesù, per averci donato Maria e per averci affidato al Suo amore e alle Sue cure: Insegnaci a prenderla con noi come compagna di cammino nella vita di ogni giorno. ecitiamo insieme: Ave o Maria, piena di grazia anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 7^ stazione) 7^ STAZIONE ALLE TE DEL POMEIGGIO Dal Vangelo di Luca (Lc 23, 44-46): Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 11

12 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, morì. (i s inginocchia e si rimane un momento in silenzio in adorazione del nostro Dio che dona la vita per noi) SEGNO: Un martello e dei chiodi. Ecco i segni che ci ricordano la passione e la morte di Gesù sulla croce: i chiodi e il martello. ommento: La Tua sofferenza sulla croce è stata un incessante preghiera al Padre, un dialogo con i presenti tra cui Tua Madre ed il discepolo che amavi. Un ultimo grido e tutto è compiuto. Sei giunto dove gli uomini Ti volevano e dove il Padre Ti attendeva. Da quel trono, abbracci l universo con il Tuo orpo e il Tuo Sangue, per ridarlo al Padre nel Tuo sacrificio che è redenzione. Aiutaci, Signore, a pensare alla morte come ultimo atto d amore della vita e come riconsegna a olui che ce l ha donata. Donaci il coraggio di prepararci degnamente al Tuo incontro. Gesù, Figlio di Dio e Signore della nostra vita, è morto in croce per la salvezza di ogni uomo e di ogni donna della terra. Ti ringraziamo, Signore, e Ti adoriamo perché dalla croce ci mostri tutta la misericordia di Dio Padre. Grazie, perché morendo sulla croce, Ti sei donato tutto per noi, Ti sei fatto compagno della nostra sofferenza e di qualsiasi dolore. 12

13 anto: i libererà il Signor (La croce viene consegnata al ragazzo della 8^ stazione) 8^ STAZIONE IL SEPOLO NUOVO Dal Vangelo di Luca (Lc 23, 50-53) era un uomo di nome Giuseppe, membro del Sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all operato degli altri. Egli era di Arimatea, una città dei Giudei e aspettava con fiducia il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce e lo avvolse in un lenzuolo. Infine lo mise in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era stato ancora seppellito e fece rotolare un masso contro l entrata del sepolcro. SEGNO: Una pietra. Questa pietra ci ricorda il masso che chiude il sepolcro dove Gesù è stato sepolto. ommento: Sei di nuovo nelle braccia di Tua Madre. osì come Ti avvolse in fasce quando venisti alla luce, ora Ti prepara per restituirti al Padre. he grazia, Signore, desti a questo Giuseppe! Quella di poterti deporre dalla croce e seppellire, con l aiuto di Nicodemo, il Tuo Divino corpo nel sepolcro nuovo, scavato nella roccia. osì si è compiuto il più grande dramma della storia. Ormai tutto è silenzio, ma non è il silenzio della morte, quanto piuttosto quello del seme che sotto la terra, nel nascondimento, prepara una nuova vita. 13

14 Il buio della tomba è tristezza, è dolore, è pianto. Ma la fede ci dice che la nostra tristezza non è senza speranza. Dopo il buio, viene sempre la luce, la luce della vita, la luce della isurrezione in risto. Per questo preghiamo: Vieni, Signore, a portare luce nei nostri dubbi, perché impariamo a cercarti e ad amarti. Vieni, Signore, apri i nostri occhi, affinché scorgiamo, nel segno del sepolcro chiuso, il chicco di grano che muore per portare molto frutto. T Signore, noi abbiamo fede in Te. Tu sei la isurrezione e la Vita. Amen! anto: i libererà il Signor (L ultimo ragazzo appoggia la croce contro l altare, mentre i due ceri vengono disposti ai lati, e viene drappeggiato un telo bianco sopra la croce) 9^ STAZIONE GESU ISOGE DALLA MOTE Dal Vangelo di Luca: Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, le donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo 14

15 chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato». ommento: Il corpo di Gesù non c è più: è risorto! Non tutti lo vedranno ora che è risorto, solo quelli che vorranno essere Suoi amici, che crederanno in Lui. A questi Gesù darà il potere di diventare figli di Dio e li aiuterà a comprendere cosa significa sepolcro vuoto. erto, un sepolcro vuoto ci parla solo del NULLA. Tutto lasceremo un giorno in quel sepolcro. Ma se avremo fatto tutto con la diversità di Gesù, tutto ciò che abbiamo fatto sarà trasformato e resterà per sempre, come Gesù risorto. Anche le nostre amicizie, le cose belle che facciamo, tutto resterà se sapremo farlo con la DIVESITA di Gesù. E sapete qual è questa diversità? L AMOE! Allora diamoci da fare: via da noi le liti, i dispetti, i rancori, le gelosie. Da oggi saremo una cosa NUOVA, una cosa DIVESA, saremo capaci di fare DIVESO il mondo. Un mondo dove regna la pace, che nasce solo quando c è l amore e un po di umiltà, che è quella piccolezza che i bimbi conoscono bene. Allora, riempiamo il sepolcro di cose belle e nuove, insieme a Gesù, con tanto, tanto amore e facciamo risuonare forte l annuncio della Sua risurrezione, perché la gioia che è nostra raggiunga tanti altri cuori, accendendo in essi la luce della speranza che non delude. PEGHIEA Grazie Signore, perché hai vinto la morte e fai trionfare la vita. Nei momenti tristi e di paura, fa che sentiamo la Tua presenza, prendici per mano e sollevaci. Vogliamo vivere da veri amici, insieme con Te. on il Tuo aiuto, riusciremo anche noi a portare gioia e conforto alle persone che sono nel dolore, che hanno bisogno. on il nostro sorriso e il 15

16 nostro impegno, vogliamo costruire un mondo di pace, dove sia bello vivere, senza più violenze e guerre, perché siamo tutti fratelli e sorelle in cammino verso la casa del cielo. Tu sei il isorto e sei sempre con noi! Amen! ANTO: Tu sei glorioso! O Dio, nostro Padre, il Tuo unico Figlio Gesù, con la Sua morte, ha distrutto la morte e con la Sua risurrezione ha rinnovato la nostra vita. oncedi a noi di vivere come figli obbedienti alla Tua volontà e come fratelli che si amano e che annunciano a tutti il messaggio del Vangelo, nell attesa della gioia senza fine. Per risto nostro Signore. AMEN! BENEDIZIONE (BAIO ALLA OE) anti: Portami alla croce Eloi 16