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1 Cergas Oasi :07 Pagina 1 Collana CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale dell Università Bocconi Rapporto OASI 2004 L aziendalizzazione della sanità in Italia Il rinnovamento dei sistemi sanitari è da tempo al centro del dibattito politico e scientifico nazionale e internazionale. Con l istituzione di OASI (Osservatorio sulla funzionalità delle Aziende Sanitarie Italiane), il CERGAS ha voluto confermarsi quale punto di riferimento per l analisi dei cambiamenti in atto nel sistema sanitario italiano secondo un approccio economico-aziendale. Ha inoltre creato un tavolo comune dove mondo accademico e operatori del SSN possono interagire ed essere nel contempo promotori e fruitori di nuova conoscenza. Ogni anno, l attività di ricerca di OASI viene raccolta in un Rapporto Annuale. Il Rapporto 2004: riprende e aggiorna temi già proposti negli anni precedenti: assetto complessivo del SSN e principali dati che lo caratterizzano; indirizzi regionali in materia di finanziamento, medicina generale, assistenza farmaceutica; mobilità dei direttori generali; caratteristiche dei sistemi aziendali di programmazione e controllo; a livello regionale, introduce il tema della programmazione e del finanziamento degli investimenti; presenta inoltre un analisi dei bilanci consolidati dei SSR; a livello aziendale, approfondisce i processi di revisione degli assetti istituzionali, l estensione delle logiche e degli strumenti aziendali alle funzioni amministrative, l evoluzione degli strumenti manageriali per la medicina generale, lo sviluppo della funzione finanza e degli strumenti di finanza innovativa, le caratteristiche della funzione sistemi informativi con specifico riferimento all area clinica; presenta infine l aziendalizzazione della sanità come percepita dai principali consulenti specializzati nel settore. Nell analisi dei temi proposti, il Rapporto fa frequente ricorso allo studio di casi. Eugenio Anessi Pessina si è laureato in Economia aziendale presso l Università Bocconi. Ha successivamente conseguito un Master of Arts e un Ph.D. in Managerial Science and Applied Economics presso la Wharton School dell Università di Pennsylvania. Attualmente è professore straordinario di Economia aziendale presso l Università Cattolica (sede di Roma) e senior fellow della Wharton School. È responsabile scientifico di OASI. Elena Cantù si è laureata in Economia Aziendale presso l Università Bocconi. Ha successivamente conseguito il Dottorato di ricerca in Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso l Università degli Studi di Parma. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca al CERGAS Bocconi e svolge attività di docenza presso la SDA. È coordinatrice di OASI. ISBN ,00 Anessi Pessina Cantù Rapporto OASI 2004 a cura di Eugenio Anessi Pessina Elena Cantù Rapporto OASI 2004 L aziendalizzazione della sanità in Italia prefazione di Elio Borgonovi e Francesco Longo CERGAS CENTRO DI RICERCHE SULLA GESTIONE DELL ASSISTENZA SANITARIA E SOCIALE DELL UNIVERSITÀ BOCCONI
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3 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie: profilo e priorità strategiche percepite di Luca Buccoliero, Elisabetta Dassoni 19.1 Obiettivi e metodologia Questo capitolo presenta i risultati di una ricerca condotta presso le aziende sanitarie pubbliche, volta a indagare da una parte la posizione, la rilevanza e l autonomia decisionale dei responsabili della funzione Sistemi Informativi all interno dell organizzazione aziendale, dall altra le loro percezioni riguardo le priorità strategiche d investimento in soluzioni ICT (Information and Communication Technology). In un contesto di forte sviluppo dell ICT all interno delle aziende sanitarie italiane, infatti, i responsabili dei Sistemi Informativi stanno assumendo un ruolo sempre più strategico nella definizione degli obiettivi del cambiamento e delle metodologie per governare l innovazione. Di conseguenza le loro opinioni e percezioni appaiono di particolare importanza per comprendere le dinamiche delle nuove tecnologie e prevedere i trend che caratterizzeranno gli investimenti futuri. In particolare sono stati oggetto d indagine i seguenti temi: il profilo organizzativo dell Unità Operativa Sistemi Informativi: il posizionamento dell UO all interno dell azienda, la dimensione e la composizione del personale; il ruolo dell UO Sistemi Informativi e il rapporto con il top management: le principali funzioni svolte dall unità, il grado di autonomia decisionale e di coinvolgimento nelle strategie aziendali; lo stato dell arte degli investimenti IT all interno dell azienda: la spesa in IT nel 2003 e le principali aree di investimento, i fattori di spinta e freno all investimento in IT, le strategie di outsourcing adottate dall azienda; le priorità strategiche nella realizzazione di investimenti IT: a livello di inter- Sebbene il capitolo sia frutto di un comune lavoro di ricerca, i parr. 19.1, 19.2 e 19.5 sono attribuibili a Luca Buccoliero, mentre i parr. 19.3, 19.4 e 19.6 sono attribuibili a Elisabetta Dassoni, la quale ha altresì curato la raccolta dei dati presso il campione di aziende.
4 542 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Tabella 19.1 Distribuzione delle aziende per area geografica (percentuali per colonna; confronto tra aziende partecipanti e universo di riferimento) Universo Aziende partecipanti ASL AO Totale ASL AO Totale Nord 44,7 49,5 46,3 58,5 46,4 54,3 Centro 20,8 13,1 18,2 13,2 21,4 16,0 Sud e isole 34,5 37,4 35,5 28,3 32,1 29,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 venti in ambito aziendale; a livello di interventi integrati, in collaborazione tra più aziende; a livello di standard informatici internazionali specifici di settore. L indagine, promossa e finanziata da Microsoft Italia, è stata condotta tramite l invio di un questionario ai responsabili dei sistemi informativi di un campione di aziende sanitarie. In particolare la ricerca fa riferimento a un campione composto da 81 aziende sanitarie pubbliche, di cui 53 Aziende Sanitarie Locali e 28 Aziende Ospedaliere distribuite su tutto il territorio nazionale. Il peso delle aziende del nord è leggermente più elevato tra le aziende partecipanti (54,3 per cento) che nell universo di riferimento (46,3 per cento). L opposto vale per le aziende del sud (29,6 per cento contro il 35,5 per cento) e del centro (16 per cento contro il 18 per cento) (Tab. 19.1). Si noti inoltre che nelle regioni del centro il peso delle AO è più elevato tra le aziende partecipanti (21,4 per cento) che nell universo di riferimento (13,1 per cento), mentre al nord è maggiore il peso delle ASL (58,5 contro il 44,7 per cento). La rilevazione dei dati è terminata il 30 aprile Il Profilo organizzativo dell UO Sistemi Informativi Dalla rilevazione emerge che è presente una specifica funzione aziendale dedicata alla gestione e allo sviluppo dell Information Technology in quasi tutte le aziende intervistate (96 per cento). Nella maggior parte dei casi (65 per cento) l unità si colloca in staff alla direzione generale; nei casi restanti è posizionata in staff alla direzione amministrativa (12 per cento) o all interno di un dipartimento, in genere di natura amministrativa. Per quanto riguarda le dimensioni, l unità è composta in media da 8,4 dipendenti, cui si aggiungono 2 consulenti esterni, per un totale di circa 10,3 addetti per azienda. Se riportassimo questo valore a livello nazionale si potrebbe stimare in
5 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 543 Figura 19.1 Numero medio di addetti IT per azienda ogni mille dipendenti ,8 Consulenti Dipendenti ,5 4,4 0,9 2,2 0 Nord Centro Sud e Isole Italia un numero totale di addetti all ICT nelle aziende sanitarie pubbliche di poco superiore alle unità. Le risorse dedicate all IT, in realtà, differiscono notevolmente sia a livello di area geografica che per tipologia di azienda. In particolare (Fig. 19.1) il numero di addetti è decisamente più elevato al nord (5,4 per mille dipendenti) e al centro (5,2) rispetto al sud (3) e nelle aziende ospedaliere (5,6) rispetto alle aziende sanitarie locali (4,3). Inoltre, in termini relativi rispetto alla dotazione complessiva di addetti IT, si nota un maggiore ricorso ai consulenti esterni nel meridione (un consulente su una media di tre addetti, mentre nelle aziende del Nord si rileva un consulente ogni 5,5 addetti) Il ruolo della funzione Sistemi Informativi e il rapporto con il top management Sembra stia iniziando a emergere una maggiore consapevolezza della strategicità degli investimenti e dei progetti IT all interno dell azienda, testimoniata dalla crescente importanza attribuita sia alla definizione di una strategia IT che alla sua compenetrazione con le strategie aziendali. Da una parte, infatti, i responsabili dei sistemi informativi appaiono sempre più consapevoli del loro ruolo nella definizione di un disegno aziendale per l IT. Come mostra la Fig. 19.2, i responsabili considerano l elaborazione di una strategia IT e la progettazione dei sistemi informativi come attività fondamentali e prioritarie della propria funzione, mentre attribuiscono minore importanza ad attività più operative quali l analisi dei costi/benefici di progetti definiti da terzi, l individuazione delle forme più opportune di acquisto di beni e servizi IT, la selezione dei fornitori. Dall altra (Fig. 19.3), la maggior parte dei responsabili ritiene che la priorità
6 544 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Figura 19.2 I principali obiettivi funzionali dell UO Sistemi Informativi (attribuzione diunlivellodiimportanzada1a5:1=pocoimportante;5=molto Elaborazione di una strategia IT Progettazione sistemi informativi aziendali Gestione e mantenimento infrastruttura IT Realizzazione sistemi informativi aziendali Individuazione delle forme più opportune di acquisizione di beni e servizi ICT Analisi costi/benefici di progetti definiti da terzi Selezione dei fornitori 4,4 4,2 3,9 3,7 3,3 3,1 3, Figura 19.3 Sensibilità del Top Management nei confronti dell IT rispetto a due anni fa Minore attenzione 7% Niente di rilevante 19% Maggiore attenzione 49% L IT è diventata un'area strategica 25% strategica riposta dall azienda nell IT sia aumentata negli ultimi due anni e una percentuale non indifferente (25 per cento) ritiene addirittura che l IT sia diventata per il management un area strategica. Sembra inoltre (Fig. 19.4) che il management stia iniziando a coinvolgere la funzione Sistemi Informativi nell ambito delle decisioni strategiche aziendali e non solo di quelle che implicano pesanti investimenti in tecnologie. La disaggregazione geografica di tale dato evidenzia che tale tendenza si avverte maggiormente nelle aziende del nord (dove il 27 per cento dei responsabili
7 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 545 Figura 19.4 Grado di partecipazione formalizzata dell UO Sistemi Informativi alla definizione delle strategie aziendali 80% 60% 40% 58% 20% 0% 26% Sempre Solo per strategie che implicano pesanti investimenti intecnologie 14% 2% Mai Non sa/ non risponde dichiara di essere coinvolto nella definizione di tutte le strategie aziendali) e soprattutto del centro (tale percentuale si attesta intorno al 38 per cento), mentre risulta ancora poco sentita al sud (con solo il 18 per cento). Per quanto riguarda il grado di controllo che l unità esercita effettivamente sulle decisioni di spesa in beni e servizi IT all interno dell azienda (Fig. 19.5), la percezione dei responsabili dei sistemi informativi è quella di riuscire, nella maggior parte dei casi, a controllare, o quantomeno a indirizzare, gli investimenti IT: solo Figura 19.5 Grado di influenza che i pareri dell U. O Sistemi Informativi hanno sulle decisioni di acquisto di soluzioni IT all interno dell azienda 50% 40% 30% 20% 47% 47% 10% 0% 5% Vincolanti Indicativi Non hanno alcuna influenza 1% Non sa/ non risponde
8 546 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Figura 19.6 Grado di controllo dell UO Sistemi Informativi sul budget aziendale dedicato all IT 50% 40% 30% 20% 32% 47% 10% 20% 0% Su tutto il budget Solo su parte del budget Nessun controllo sul budget 1% Non sa/ non risponde una percentuale trascurabile (5 per cento) dei responsabili afferma di non riuscire in alcun modo a governare le decisioni di acquisto di soluzioni IT all interno dell azienda (si noti tuttavia che tale percentuale raggiunge il 13 per cento nelle aziende del sud). È infine interessante notare (Fig. 19.6) che, a fronte di tale percezione, meno di un terzo (il 32 per cento) dei responsabili dichiara di avere controllo su tutto il budget IT aziendale; circa la metà ne controlla solo una parte e ben il 20 per cento non ne ha alcun controllo. Quest ultima percentuale sale ancora una volta in maniera significativa nelle regioni del sud, dove raggiunge punte del 33 per cento Lo stato dell arte sulla spesa in IT nelle aziende sanitarie pubbliche La spesa IT delle aziende sanitarie pubbliche Al fine di determinare la spesa IT delle aziende sanitarie e ospedaliere del SSN sono stati riclassificati e utilizzati, laddove disponibili e privi di evidenti incoerenze, i modelli LA (schemi obbligatori di rilevazione delle attività gestionali ed economiche delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, trasmessi periodicamente dalle aziende sanitarie al Ministero della Salute che procede alle necessarie elaborazioni), con specifico riferimento alle voci relative agli oneri sostenuti per sistemi informativi e statistici. Sono stati selezionati i modelli LA di 153 aziende (93 ASL e 60 aziende ospedaliere) relativi all anno 2001 (ultimo esercizio per il quale sono disponibi-
9 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 547 Figura 19.7 Scomposizione qualitativa spesa IT aziende sanitarie 50% 40% Nord Centro Sud 30% 20% 10% 0% 5,04% 5,62% 3,58% 41,38% 31,40% 43,54% 42,33% 48,21% 45,21% 11,25% 14,76% 7,66% Consumi non sanitari Costi servizi non sanitari Personale Altri costi li dati ufficiali). Su tale base si è stimata la spesa media per azienda relativa all acquisto di IT. La media nazionale colcolata secondo la modalità sopra descritta è di ,00 euro 1 per ciascuna azienda. La Fig illustra la scomposizione qualitativa della spesa in IT, evidenziando la rilevanza della componente relativa al personale e l andamento delle diverse voci nelle aziende del nord, del centro e del sud. La Fig consente di scomporre per ruoli il costo del personale IT. Si evidenzia chiaramente una prevalenza del personale tecnico, seguito da quello amministrativo e sanitario. L ordine di grandezza sopra descritto derivabile dall analisi dei dati ufficiali 2001 è stato confermato dai dati 2003, raccolti mediante questionario nel campione di 81 aziende sanitarie oggetto della presente ricerca. Secondo tali dati, la spesa media in IT del 2003 è stimabile in euro, con una spesa per unità di dipendente pari a 514,5 euro. Sempre considerando la spesa per dipendente (Fig. 19.9), emergono ancora una volta consistenti differenze tra nord e sud Italia. In termini quantitativi le risorse dedicate all IT sono infatti significativamente maggiori nelle regioni del nord (722 euro per dipendente), dove raggiungono una dimensione quasi doppia rispetto a quelle del centro (397,2 euro) e pari a circa cinque volte quelle delle regioni meridionali (147,8 euro). In termini qualitativi, gli investimenti in IT nel 2003 si sono ancora concentrati in tutte le aziende prevalentemente sulle tecnologie di base (Protocollo Informati- 1 Tale dato è stato utilizzato da Borgonovi e Camussone (2004) che hanno ricostruito il costo complessivo in IT del sistema sanitario nazionale (ministero, regioni, aziende sanitarie e ospedaliere, IRCCS, determinato in circa 476 milioni di euro (pari allo 0,62 per cento della spesa sanitaria complessiva).
10 548 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Figura 19.8 Scomposizione per ruoli costo del personale IT 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 58,52% 30,96% 8,21% 2,30% Personale sanitario Personale professionale Personale tecnico Personale amministrativo Figura 19.9 Spesa in investimenti IT per unità di personale dipendente (euro) , ,2 147,8 Nord Centro Sud e Isole co, Server Consolidation, Sicurezza, Application Integration). La Fig evidenzia il numero di ASL e aziende ospedaliere del campione (e la relativa percentuale sul campione complessivo) che hanno effettuato investimenti IT nelle diverse categorie. Tuttavia, a conferma di un diverso grado di maturità tecnologica tra nord e sud e tra AO e ASL, emerge come al centro-nord e soprattutto nelle aziende ospedaliere siano stati maggiori gli investimenti nell informatica clinica (cartella clinica elettronica, gestione diagnostica, laboratori) rispetto a quelli nell area amministrativa e direzionale.
11 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 549 Figura Natura degli investimenti in IT nel % 19 AO (n. 28) ASL (n. 53) Tecnologie di base 46% Migrazioni tecnologiche 41% 37% Informatica clinica 22 ERP amministrativo 32% 9 17 CRM 17% 2 12 Knowledge Management Si presuppone infatti che tali aree, essendo state il primo oggetto di informatizzazione, siano qui già consolidate. Al contrario, nel sud le principali aree di investimento fanno ancora riferimento alle migrazioni tecnologiche (rinnovo parco PC, upgrade sistema operativo, office automation), ai sistemi informativi amministrativi (soluzioni ERP, pacchetti integrati per la gestione amministrativa) e direzionali (business intelligence tools, document management, knowledge management) Fattori di spinta e freno all investimento IT I benefici dell IT percepiti e le motivazioni che spingono all implementazione di nuovi progetti di informatizzazione riguardano ancora principalmente aumenti nell efficienza e nella produttività e, solo in secondo ordine, anche se con una sensibilità crescente, le trasformazioni positive nella qualità, nei risultati e nella sicurezza, accompagnate dai progressi nell assistenza e nella soddisfazione degli operatori. Ancora scarsa importanza viene invece attribuita alla possibilità offerta dall IT di interagire con altre aziende sanitarie, probabilmente a testimoniare un livello di maturità tecnologica che non permette di considerare nell immediato veramente prioritaria quest area (Fig ). La difficoltà di reperire le risorse economiche nell ambito dei budget aziendali viene invece considerata il principale fattore di freno agli investimenti. I responsabili dei sistemi informativi lamentano inoltre una sensibilità non ancora soddisfacente da parte del management verso gli effettivi benefici dell ICT sull organizzazione e sui processi aziendali (Fig ).
12 550 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Ulteriori fattori di freno all investimento IT, in verità correlati con i precedenti, sono la carenza di competenze e professionalità interne e la difficoltà nell individuare i reali benefici dei progetti per l equilibrio economico aziendale, spesso dovuta alla mancanza di strumenti adeguati di valutazione della fattibilità del progetto. L offerta del mercato e la ricerca di fornitori affidabili non viene invece percepita come una reale difficoltà nell implementazione di soluzioni IT. Figura Fattori di spinta all investimento in IT (attribuzione di un livello diimportanzada1a5:1=pocoimportante;5=moltoimportante) Efficienza e produttività 4,0 Qualità, performance e sicurezza 3,7 Soddisfazione degli pazienti 3,6 Cambiamenti nei servizi erogati/ introduzione nuovi servizi 3,4 Integrazione con altre aziende 2, Figura Fattori di freno all investimento IT (attribuzione di un livello di importanzada1a5:1=pocoimportante;5=moltoimportante) Budget 4,2 Scarsa sensibilità del management Carenza competenze e professionalità interne Difficoltà a determinare il ROI 3,1 2,9 3,1 Difficoltà a trovare fornitori affidabili 2,
13 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie Politiche di outsourcing Relativamente alle strategie praticate dalle aziende sanitarie nei confronti della gestione interna o esterna dell IT (Fig ), solo una minoranza delle aziende (il 14,8 per cento) pratica una politica di totale insourcing. L outsourcing viene principalmente adottato per la gestione di attività considerate poco strategiche per l azienda (50,6 per cento) e per le quali risulta difficile o poco conveniente acquisire e gestire all interno le competenze adeguate. Le aree tecnologi- Figura Strategie praticate nei confronti della gestione interna o esterna dell IT dall azienda 60% 40% 20% 0% 14,8% Totale insourcing 50,6% 23,5% Gestione interna Outsourcing e outsourcing prevalente su aree poco strategiche 4,9% 6,2% Altro Non sa/ non risponde Figura Servizi di outsourcing maggiormente adottati dall azienda 50% 40% 30% 20% 39,5% 34,6% 10% 11,1% 9,9% 0% Desktop Management/ Network Management Application Management ASP Full outsourcing
14 552 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 che in cui l outsourcing si è maggiormente sviluppato sono (Fig ): la gestione del desktop e degli apparati di rete (desktop e network management, in outsorcing nel 39,5 per cento delle aziende rispondenti) e la gestione delle applicazioni (34,6). Occorre notare che alcune delle aziende rispondenti hanno indicato anche la ricorrenza di tipologie diverse di outsourcing Le priorità strategiche nella realizzazione di investimenti IT La Fig descrive le priorità d investimento ripartite tra le diverse aree del sistema informativo aziendale, che sono state così individuate (Buccoliero, Caccia e Nasi 2002): area amministrativa (moduli di supporto alle UO amministrative ecc.); area direzionale (soluzioni per il supporto della contabilità analitica, del budget e del controllo di gestione, del sistema direzionale ecc.); area per la gestione dei servizi sul territorio (soluzioni per il governo della medicina generale, delle prestazioni ambulatoriali, dei servizi veterinari ecc.); area per la gestione dei servizi ospedalieri (soluzioni per la gestione di reparti e servizi, software per la gestione cartella clinica ecc.). Nelle aziende campione la percezione di strategicità dell investimento in ICT è più elevata per l area della produzione, che per le ASL si identifica sia con l area territoriale che ospedaliera e per le AO solo con l area ospedaliera. L area direzionale, tuttavia, presenta ancora un grado di priorità decisamente significativo mentre l area amministrativa, che occupa l ultima posizione, sembra confermarsi quella già più consolidata all interno del sistema informativo aziendale. Al fine di delineare le tendenze evolutive che caratterizzeranno in futuro gli investimenti IT, la ricerca ha voluto indagare anche la priorità strategica attribuita dai responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie a diverse tipologie di interventi che riguardano rispettivamente l informatizzazione dell azienda, l integrazione con altre aziende e le attività di supporto di pertinenza delle regioni o delle istituzioni nazionali o internazionali. In particolare si sono individuate sei tipologie di interventi (riepilogati nella Tab. 19.2): interventi e decisioni localizzati, in ambito aziendale, a livello di singoli reparti o servizi; interventi pervasivi nell intera azienda, con forte componente di riorganizzazione dei processi; interventi integrati in collaborazione tra più aziende;
15 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 553 Figura Aree di priorità aziendale per gli investimenti in IT (attribuzionediunlivellodiimportanzada1a5:1=pocoimportante; 5 = molto importante) Area Ospedaliera 4,2 4,6 Area Territoriale Area Direzionale 1,9 3,6 4,1 4,0 Area Amministrativa 3,3 3,5 AO ASL Figura Grado di priorità strategica attribuita agli standard specifici di settore (tra parentesi la percentuale di aziende rispondenti per ciascuno Standard HL7 (58%) 4,3 Standard DICOM (70%) 4,3 Profili IHE (43%) 3,4 Standard CEN/TC251 (36%) 2,0 Standard CORBAmed (31%) 2, infrastrutture tecnologiche e servizi regionali a supporto di funzionalità integrate; infrastrutture informative inter-regionali e internazionali di supporto strategico allo sviluppo dell ICT e al change management; standard specifici di settore per l interoperabilità semantica (HL7, DICOM, IHE ecc.)
16 554 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Dalla rilevazione emergono le seguenti indicazioni (per un riepilogo si veda sempre la Tab. 19.2): le azioni e le decisioni localizzate in ambito aziendale sono ancora quelle a cui viene attribuita la priorità più alta. In particolare vengono ritenuti fondamentali i seguenti interventi: l integrazione dei servizi diagnostici (immagini, laboratorio) nei sistemi informativi ospedalieri, l informatizzazione della cartella clinica di reparto, ambulatoriale, infermieristica e del medico di medicina generale (anche con l obiettivo di favorire la continuità assistenziale all interno della medesima azienda), l alimentazione di datawarehouse aziendali per manager sanitari e relativi indicatori e cruscotti per il controllo direzionale; per quanto riguarda le azioni che coinvolgono ristrutturazioni dell intero sistema informativo aziendale, iniziano a suscitare un discreto livello di attenzione gli interventi volti all introduzione di piattaforme di integrazione tra applicazioni eterogenee (i sistemi legacy); nell ambito delle implementazioni e delle decisioni che coinvolgono l integrazione tra aziende, anche in rete regionale o inter-regionale, e che quindi comportano l adesione a complessi processi di cambiamento, hanno riscosso un elevato livello di priorità in particolare: la continuità assistenziale, intesa come condivisione di dati clinici tra operatori di aziende sanitarie diverse, e l integrazione tra sistemi CUP aziendali, ovvero l implementazione di centri di prenotazione condivisi da più aziende contigue (si noti che l informatizzazione dei CUP aziendali appare sostanzialmente ormai acquisita da gran parte delle aziende); tra le decisioni strategiche che vanno oltre la sfera d influenza dell azienda stessa e che riguardano le infrastrutture tecnologiche e i servizi regionali o inter-regionali a supporto di funzionalità integrate, è stata attribuita un elevata priorità strategica alle anagrafi sanitarie on-line degli assistibili, in quanto necessarie per gestire in modo appropriato sia la continuità assistenziale sia il fascicolo sanitario personale, e al fascicolo sanitario personale (Electronic Patient Record), con la sintesi degli eventi sanitari di un cittadino, memorizzata possibilmente a livello regionale e resa accessibile in modo sicuro in rete; in generale le infrastrutture informative (standard e conoscenze di riferimento) inter-regionali e internazionali di supporto non vengono invece ancora considerate realmente prioritarie. Tuttavia sembra suscitare crescente attenzione il ruolo di supporto che potrebbe essere svolto dalle istituzioni nel garantire la trasparenza e l affidabilità delle informazioni, e in particolare la certificazione della qualità dei siti web (sia per i cittadini che per gli operatori sanitari) e la definizione di specifiche dettagliate per la valutazione del software, da utilizzare sia per la certificazione che per la stesura di bandi di gara sempre più chiari e puntuali.
17 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 555 Tabella 19.2 Grado di priorità strategica percepita nella realizzazione di investimenti IT (percentuale di ricorrenza sul totale delle aziende rispondenti) Priorità Tipologia di intervento Percentuale Interventi localizzati in ambito aziendale Integrazione dei servizi diagnostici nei sistemi informativi ospedalieri 98 Priorità massima Priorità alta Priorità media Alimentazione di datawarehouse aziendali per manager sanitari e relativi indicatori per controllo direzionale Infrastrutture tecnologiche e servizi regionali e inter-regionali Anagrafi sanitarie on-line degli assistibili e degli operatori sanitari Interventi localizzati in ambito aziendale Cartella clinica elettronica (di reparto, del MMG, dello specialista, ambulatoriale) Interventi in ambito aziendale con impatto sui processi Piattaforme di integrazione tra applicazioni legacy eterogenee (ospedaliere, territoriali ecc.) Interventi in collaborazione tra più aziende Integrazione tra sistemi CUP aziendali (sovracup metroplitani, regionali ecc.) Continuità assistenziale: condivisione di dati clinici tra operatori di strutture sanitarie diverse. Collegamento in rete di 118 e dipartimenti di emergenza 86 Infrastrutture tecnologiche e servizi regionali e inter-regionali Fascicolo sanitario personale (sintesi degli eventi sanitari di un cittadino dalla nascita alla morte) Interventi localizzati in ambito aziendale Sito aziendale e portale con informazioni amministrative, organizzative e cliniche Implementazione di messaggi standard su prescrizioni e refertazione: scenari, messaggi standard, codifiche ecc. Infrastrutture informative inter-regionali e internazionali Certificazione della qualità delle informazioni cliniche su web per il cittadino e l operatore sanitario Definizione delle specifiche di base e opzionali per le applicazioni sanitarie, ai fini della certificazione di SW e servizi
18 556 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 Tabella 19.2 (segue) Priorità Tipologia di intervento Percentuale Interventi localizzati in ambito aziendale Telemedicina come modalità organizzativa per il collegamento organico di una struttura sanitaria 98 Priorità bassa Interventi in collaborazione tra più aziende Servizi di telemedicina, anche a livello nazionale e internazionale, su singoli pazienti: telerefertazione. Infrastrutture informative inter-regionali e internazionali Osservatori regionali e coordinamento interregionale sulla diffusione dell ICT in sanità. Distribuzione in formato elettronico strutturato di profili di cura autorevoli Figura Percentuale di aziende rispondenti che attualmente utilizzano standard specifici di settore 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 60% 32% 7% 7% 1% DICOM HL7 IHE CORBAmed CEN/TC251 Per la realizzazione della maggior parte degli interventi fin qui citati, e in particolare per le cartelle cliniche elettroniche e la continuità assistenziale, risulta essenziale l utilizzo di standard informativi per l interoperabilità semantica, cioè di protocolli standardizzati in grado di far comunicare tra loro sistemi informativi diversi. I dati della ricerca (Fig ) evidenziano come DICOM (Digital Imaging and Communication in Medicine) e HL7 (Health Level Seven), i due standard
19 19 I responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie 557 oggi più diffusi e specifici a livello internazionale per la gestione dei dati clinici e delle immagini mediche, vengano considerati di massima rilevanza strategica. Vi è una discreta propensione anche verso l approccio IHE (Integrating the Healthcare Enterprise), che fornisce i profili per l utilizzo di HL7 e DICOM. Si osserva invece una rilevanza molto bassa attribuita agli standard CORBAmed (componenti specifici per la sanità) e agli standard prodotti dal CEN (l ente normatore europeo) e recepiti in Italia dall UNI. Si noti tuttavia che per tutti gli standard, con una relativa eccezione per DICOM, è significativamente elevato il numero di risposte mancanti, a indicare, probabilmente, una scarsa conoscenza di questi ultimi da parte dei responsabili dei sistemi informativi. Per quanto riguarda la diffusione di tali standard a livello nazionale, emerge (Fig ) come un loro effettivo utilizzo sia ancora limitato. L unico standard oggi utilizzato dalla maggior parte delle aziende, specialmente quelle ospedaliere, è DICOM (lo utilizza il 60 per cento delle aziende), seguito da HL7 (32 per cento) Conclusioni Il grado di maturità dell ICT nel settore sanitario pubblico italiano appare oggi ancora basso. Si nota inoltre un significativo divario tra le aziende più avanzate, localizzate soprattutto nelle regioni del nord, e quelle meno sensibilizzate, situate soprattutto nel meridione. Lo scarso livello di maturità tecnologica all interno del settore è evidenziato da diversi fattori: le risorse dedicate in azienda all ICT restano scarse. Tale carenza testimonia il persistere della mancanza da parte del management di una visione degli effettivi benefici realizzabili con un uso strategico dell ICT. La portata di tali benefici renderebbe infatti irrinunciabili gli investimenti in ICT anche in presenza di forti restrizioni di bilancio; la percezione dei benefici derivanti dall ICT è ancora focalizzata prevalentemente sugli aspetti dell efficienza e della produttività e solo in secondo piano sui miglioramenti della performance e della qualità dell assistenza e quindi sulla centralità del paziente; viene ancora attribuita una maggiore priorità agli interventi circoscritti a singoli dipartimenti e servizi rispetto a quelli che riguardano il sistema informativo aziendale nel suo complesso e l integrazione con altre aziende; anche quando emerge una certa sensibilità verso le azioni volte all integrazione e alla continuità assistenziale, il basso utilizzo e la scarsa conoscenza degli
20 558 L aziendalizzazione della sanità in Italia. Rapporto OASI 2004 standard informatici, essenziali per la loro realizzazione, evidenzia la mancanza di una reale percezione del problema del suo complesso. Dai dati pervenuti emergono però anche numerosi segnali positivi e in particolare: una maggiore consapevolezza, sia da parte dei responsabili dei sistemi che del management, dell importanza della definizione di una strategia per l IT e della sua compenetrazione con le strategie aziendali; la conseguente apertura di uno spazio per l esternalizzazione delle attività più operative, al fine di concentrarsi su quelle più strategiche; lo spostamento delle priorità strategiche di investimento dalle aree amministrativa e direzionale, fino a oggi sempre privilegiate, all area della produzione, cioè quella clinica territoriale e ospedaliera. Ciò lascia prevedere per il futuro un maggiore sviluppo dei sistemi informativi clinici e una maggiore integrazione tra le applicazioni amministrative, direzionali e cliniche. Bibliografia Borgonovi E., Camussone, P. F, Occhini G. (2004), L ignoranza informatica: il costo della sanità, Milano, McGraw-Hill. Buccoliero L., Caccia C., Nasi G. (2002), Il sistema informativo automatizzato nelle aziende sanitarie, Milano, McGraw-Hill.
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