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1 Pioneer Evolution - Bond Pioneer Evolution - Bond Enhanced Pioneer Evolution - Equity Pioneer Evolution - Equity Global Pioneer Evolution - Balanced Pioneer Evolution Rendiconto annuale al 28 dicembre 2007

2 FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO NON ARMONIZZATI PIONEER EVOLUTION RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 28 DICEMBRE

3 Pioneer Evolution: relazione annuale al 28 dicembre 2007 Scenario macroeconomico e mercati finanziari Il 2007 si è chiuso con una crescita economica robusta, nonostante le tensioni registrate sui mercati finanziari mondiali. In base alla stime del Fondo Monetario Internazionale l economia mondiale dovrebbe essere cresciuta del 5,2%, su livelli inferiori rispetto al precedente esercizio, ma comunque superiori al trend di lungo termine. Il rallentamento riflette essenzialmente la decelerazione delle principali economie sviluppate, mentre le aree emergenti hanno continuato ad evidenziare tassi di sviluppo elevati. Negli Stati Uniti la crescita economica è stata rallentata dalla progressiva discesa del settore immobiliare, ma l attività nel complesso è rimasta elevata grazie all andamento positivo del settore produttivo, alla buona tenuta dei consumi, alla crescita del reddito disponibile ed alla ripresa del mercato del lavoro. Nel corso dell anno la Federal Reserve è intervenuta più volte riducendo il tasso dei Fed Funds di 50 basis point a metà settembre, di ulteriori 25 basis point a ottobre e dicembre fino ad arrivare al 4,25% alla fine dell anno. Sul fronte dell inflazione, l anno ha visto una forte volatilità, complice il forte aumento dei prezzi energetici ed alimentari, superando a dicembre il 4%. Il dato relativo all inflazione core, depurato delle componenti più volatili, si è tuttavia mantenuto su livelli più contenuti, intorno al 2%. L economia dell Eurozona ha evidenziato una crescita del 2,7%, inferiore rispetto allo scorso anno, a seguito della minore spesa per investimenti produttivi. Nella parte finale dell anno gli indicatori di settore hanno evidenziato una flessione, complice l apprezzamento della valuta europea e il maggior costo dei fattori produttivi. Tuttavia, i consumi delle famiglie sono aumentati ed il tasso di disoccupazione in dicembre è sceso al 7,2%, il minimo degli ultimi 15 anni. Anche nell area europea i prezzi di alimentari ed energia hanno contribuito all aumento dell inflazione al di sopra dell obiettivo del 2%. In questo contesto, la Banca Centrale Europea ha innalzato i tassi di 25 basis point per due volte consecutive nel corso dell anno portandoli al 4%. In Giappone, il prodotto interno lordo è cresciuto nel terzo trimestre dello 0,6% portando il dato relativo all intero anno al 2,1%. La produzione industriale ha evidenziato una buona crescita e i sondaggi, come il Tankan, mettono in luce una situazione aziendale in miglioramento, caratterizzata da solidi bilanci e investimenti produttivi in crescita. Nonostante una moderata tendenza all aumento dei prezzi, l inflazione è rimasta su livelli vicini allo zero. La Banca del Giappone ha adottato un approccio molto graduale, con un unico aumento di 25 basis point dei tassi ufficiali, portati in febbraio allo 0,5%. Contrariamente alle economie più sviluppate, quelle emergenti hanno beneficiato di una sostenuta e pressochè continua crescita per tutto il 2007, stimata dal Fondo Monetario Internazionale al 8,1%. A questo risultato hanno contribuito l aumento dei prezzi delle commodities, che ha stimolato le entrate e gli investimenti dei paesi esportatori di materie prime, la forte domanda di esportazione da parte dei paesi più sviluppati ed il miglioramento nelle condizioni economico-politiche locali. Sui mercati finanziari, la prima metà dell anno è stata caratterizzata da elevate performance dell azionario e da rendimenti obbligazionari in aumento, ma nella seconda parte del 2007 la crisi dei mutui subprime originata negli Stati Uniti ha generato forti timori sul credito con conseguenti ripercussioni anche sui mercati azionari. La turbolenza sui mercati azionari è intervenuta in un contesto caratterizzato da utili solidi e da condizioni macroeconomiche favorevoli. Gli utili per azione negli Stati Uniti sono cresciuti del 14% nel 2007, mentre per le imprese europee del 9%. In termini di valutazioni, la situazione appare molto interessante, con un rapporto prezzo-utili basato sugli utili stimati a 12 mesi che si trova sotto la media storica a 20 anni, sui livelli di 15x, 12x, 14x rispettivamente per Stati Uniti, Europa e Giappone. A livello settoriale, le azioni appartenenti ai settori materie prime e costruzioni, energia e utilities hanno registrato le migliori performance, mentre il settore finanziario ha evidenziato il peggiore risultato 2

4 I mercati obbligazionari, invece, hanno risentito di una forte volatilità e l indice Merrill Lynch Global Broad Market ha chiuso il 2007 con una flessione in euro del 1,3%. Il mercato obbligazionario americano ha evidenziato un andamento migliore rispetto a quelli inglese, giapponese ed europeo. Sui Treasury americani si è assistito ad un aumento dei rendimenti nella prima parte del 2007, complici le previsioni di un miglioramento dello scenario economico globale, mentre nella seconda parte dell anno i timori generati dalle turbolenze sul mercato del credito hanno portato ad un nuovo calo dei rendimenti. In Europa, il rendimento del Bund tedesco è salito sino ad un massimo del 4,68% a inizio luglio, sulla scia delle prospettive favorevoli sulla crescita economica globale, per poi ritracciare sino al 4,31% a fine anno. Anche il mercato obbligazionario giapponese si è mosso in linea con quello americano, con un aumento dei rendimenti nella prima parte dell anno ed una successiva flessione. Sul finire dell anno, dati economici contrastanti hanno favorito il recupero del mercato obbligazionario giapponese. Sul mercato del credito, la crisi del sub-prime americano ha determinato un allargamento degli spread che ha coinvolto, sia pure con differente intensità, tutte le emissioni investment grade ed high yield. Una migliore tenuta hanno evidenziato i titoli obbligazionari emergenti, grazie all effetto positivo esercitato dalla crescita economica dell area e dai miglioramenti strutturali realizzati da molti paesi. Sui mercati valutari si è assistito ad un forte indebolimento del dollaro americano, che è sceso sotto i livelli minimi degli ultimi trent anni, deprezzandosi contro euro di circa il 10%. Nella fase di forte incertezza attraversata in agosto, il dollaro aveva in realtà recuperato terreno, ma successivamente la combinazione di dati economici americani inferiori alle attese e tagli dei tassi da parte della Fed ha ripristinato il trend discendente. La divisa europea ha recuperato terreno anche nei confronti della sterlina inglese e, in misura inferiore, dello yen giapponese. Per quanto riguarda le materie prime, il 2007 ha visto un forte aumento dei prezzi petroliferi che hanno raggiunto i 100$ al barile. La forte crescita della domanda globale, guidata dalla Cina e dall India, e le speculazioni legate alla rigidità dell offerta sono alla base della forte crescita dei prezzi delle altre materie prime, in particolare dei metalli. I prezzi delle soft commodities (grano) hanno continuato il trend positivo, complice una stagione metereologica non favorevole e la crescente richiesta di carburanti alternativi. Le prospettive per i prossimi mesi, alla luce della maggiore vulnerabilità dell economia americana ad un prolungato rallentamento, appaiono improntate alla cautela. Pur confermando la preferenza per l investimento azionario, privilegiamo i mercato europei. Indubbiamente esistono fattori di rischio, come l aumento dell inflazione che non lascia spazio alla Banca Centrale Europea per ridurre i tassi di interesse, ed il rafforzamento dell euro. Manteniamo una visione positiva sull area emergente alla luce del notevole potenziale di crescita interna e del ruolo di esportatori di materie prime rivestito da molti paesi. Il sovrappeso sull azionario giapponese si giustifica con livelli di valutazione particolarmente interessanti in un contesto in cui la conferma di bassi tassi di interesse dovrebbe favorire i settori esportatori con uno yen ancora molto competitivo. Sull obbligazionario manteniamo una sottoesposizione sui governativi, in particolare per quei mercati come quello americano che con la recente forte discesa dei rendimenti sembrano incorporare un rischio di recessione che il nostro scenario prospettico non condivide. Migliori, ma comunque contenute, appaiono le prospettive dell obbligazionario euro, dove la flessione dei rendimenti è stata meno marcata. Opportunità interessanti sono presenti sui mercati del credito nei comparti ad elevato rating, sia pure con un approccio estremamente selettivo. 3

5 FORMA E CONTENUTO DEL RENDICONTO ANNUALE Il rendiconto annuale di ciascun comparto è redatto secondo le disposizioni previste dal provvedimento emanato da Banca d Italia in data 14 aprile 2005 Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio, ed è composto da una situazione patrimoniale, una sezione reddituale e da una nota integrativa; esso è accompagnato da una relazione degli amministratori volta a dare indicazioni sia sulla politica di investimento seguita nella gestione del patrimonio, sia sulle prospettive di investimento in relazione all evoluzione dei mercati nei settori di interesse per il fondo. Sono altresì dettagliati principi contabili, criteri contabili e di valutazione, spese a carico dei fondi e regime fiscale. Tutti gli importi indicati nel rendiconto sono espressi in unità di Euro. DURATA DELL ESERCIZIO CONTABILE L esercizio contabile ha durata annuale e si chiude l ultimo giorno di borsa aperta. PRINCIPI CONTABILI Nella redazione del rendiconto di ciascun fondo sono stati applicati i principi contabili di generale accettazione per i fondi comuni di investimento ed i criteri di valutazione previsti dal regolamento Banca d Italia 14 aprile Tali principi sono coerenti con quelli utilizzati nel corso dell'esercizio per la predisposizione dei prospetti di calcolo giornalieri della quota. Gli schemi ed il contenuto dei singoli prospetti sono stati redatti nel rispetto delle disposizioni in materia emesse dalla Banca d'italia. CRITERI CONTABILI Le negoziazioni su titoli e sulle altre attività finanziarie sono contabilizzate nei portafogli dei singoli fondi sulla base della data di conclusione dei relativi contratti anche se non ancora regolati. Le commissioni di acquisto e vendita sono comprese nei prezzi di acquisto o dedotte dai prezzi di vendita dei titoli in conformità agli usi di borsa. Per le operazioni "pronti contro termine" e assimilabili il portafoglio non subisce modificazioni. I movimenti della liquidità a pronti trovano corrispettivo in movimenti di pari importo delle corrispondenti voci pronti contro termine attivi e operazioni assimilate o pronti contro termine passivi e operazioni assimilate. La differenza tra i prezzi a pronti e quelli a termine viene distribuita, proporzionalmente al tempo trascorso, lungo tutta la durata del contratto, come una normale componente reddituale. Nel caso di sottoscrizione di titoli di nuova emissione la contabilizzazione nel portafoglio ha luogo al momento in cui l'attribuzione dei titoli è certa ovvero, in ogni altro caso, nei termini previsti dal programma di offerta o dagli usi e consuetudini di borsa. Le opzioni acquistate / emesse sono computate tra le attività / passività al loro valore corrente. I differenziali su operazioni futures vengono registrati secondo il principio della competenza, sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione ed i costi dei contratti stipulati e/o i prezzi del giorno precedente. Gli interessi attivi e passivi e gli altri proventi ed oneri di natura operativa sono conteggiati secondo il principio della competenza temporale anche mediante rilevazioni di appositi ratei attivi e passivi. Gli interessi attivi sui conti correnti bancari sono rilevati al lordo della relativa ritenuta fiscale, a condi- 4

6 zione che la giacenza media annua non sia superiore al 5% dell attivo gestito. I dividendi vengono contabilizzati nell'esercizio in cui sono deliberati (data stacco) o, in mancanza di tale comunicazione certa, al momento dell incasso. Gli utili e le perdite su realizzi riflettono le differenze fra i costi medi di carico e i prezzi di vendita relativi agli strumenti finanziari ceduti nel corso dell esercizio. Le plusvalenze e minusvalenze su strumenti finanziari riflettono le differenze fra il costo medio di carico e il valore derivante dalla valutazione del portafoglio alla fine dell esercizio. La rilevazione delle sottoscrizioni e dei rimborsi delle quote viene effettuata a norma del regolamento dei singoli fondi secondo il principio della competenza temporale. CRITERI DI VALUTAZIONE Per la determinazione dei valori da applicare al portafoglio dei singoli fondi si osservano i seguenti criteri: - i prezzi unitari utilizzati sono quelli del giorno di borsa aperta al quale si riferisce il valore della quota; - per gli strumenti finanziari quotati, il prezzo è l ultimo prezzo disponibile del giorno della o delle borse indicate nel regolamento. Nel caso di strumenti finanziari quotati presso più borse, si applica il prezzo della borsa più significativa in relazione alle quantità trattate; - per gli strumenti finanziari ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati indicati dall'organo di vigilanza il prezzo è quello risultante dall'ultimo listino ufficiale disponibile, valutandone la significatività, per i valori trattati su più mercati, tenendo conto delle quantità ivi negoziate; - per gli strumenti finanziari quotati o ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati indicati dall organo di vigilanza, qualora sul mercato di negoziazione risultino contenuti gli scambi ed esistano elementi di scarsa liquidità, la valutazione tiene conto del presumibile valore di realizzo determinato sulla base delle informazioni reperibili sui circuiti internazionali di riferimento oggettivamente considerate dai responsabili organi della società; - per gli strumenti finanziari e le altre attività finanziarie non quotati, la valutazione esprime il presumibile valore di realizzo sul mercato, individuato su un'ampia base di elementi di informazione, oggettivamente considerati dagli organi responsabili della società di gestione, concernenti la peculiarità del titolo, la situazione patrimoniale e reddituale dell'emittente e la situazione del mercato con particolare riferimento all'andamento dei tassi; - per gli strumenti finanziari individualmente sospesi dal listino la valutazione è effettuata sulla base dei criteri previsti per quelli non quotati, tenendo anche conto dell'ultima quotazione rilevata; - le poste denominate in valuta diverse da quelle di denominazione del fondo sono convertite in quest ultima valuta sulla base di tassi di cambio corretti alla data di riferimento della valutazione, accertati su mercati di rilevanza e significatività internazionale. Le operazioni a termine in valuta sono convertite al tasso di cambio a termine corrente per scadenze corrispondenti a quelle delle operazioni oggetto di valutazione; - i contratti futures sono valutati sulla base delle quotazioni di chiusura dei rispettivi mercati, rilevate nel giorno di borsa aperta al quale si riferisce il valore della quota; - le opzioni e i warrant trattati in mercati regolamentati sono valutati al prezzo di chiusura del giorno rilevato nel mercato di trattazione; nel caso di contratti trattati su più mercati, al prezzo più significativo, anche in relazione alle quantità trattate su diverse piazze; - le opzioni e i warrant non trattati in mercati regolamentati sono valutati al valore corrente espresso dalla formula indicata dall organo di vigilanza; - per i titoli strutturati la valutazione viene effettuata procedendo alla valutazione distinta di tutte le componenti elementari. Per titoli strutturati si intendono, come indicato dalla vigente normativa, quei titoli il cui rimborso e/o la cui remunerazione dipendano in tutto o in parte dal valore di determinati titoli o altre attività, dall andamento dei tassi di interesse, valute, indici o altri parametri o dal verificarsi di determinati eventi o condizioni, anche secondo meccanismi che equivalgono all assunzione di posizioni in strumenti finanziari derivati. 5

7 SPESE A CARICO DEI FONDI Le spese a carico dei singoli fondi sono rappresentate da: a) una commissione di gestione, calcolata quotidianamente sul valore complessivo netto di ciascun fondo del Fondo, prelevata dalle disponibilità del fondo stesso mensilmente, in occasione del calcolo della quota successivo alla chiusura del mese di riferimento e calcolata secondo le seguenti percentuali annue: Fondo Pioneer Evolution Bond: 1,20% Fondo Pioneer Evolution Bond Enhanced: 1,20% Fondo Pioneer Evolution Balanced: 1,35% Fondo Pioneer Evolution Equity: 1,50% Fondo Pioneer Evolution Equity Global: 1,50% b) il compenso riconosciuto alla Banca Depositaria per l incarico svolto, ivi compreso il calcolo del valore unitario delle quote, calcolato con periodicità giornaliera, sulla base del valore complessivo netto del fondo; la misura massima del compenso è pari allo 0,15%; c) le spese di pubblicazione del valore unitario delle quote e dei prospetti periodici dei Fondi, i costi per la stampa e l invio dei documenti periodici destinati al pubblico e delle pubblicazioni destinate ai sottoscrittori ai sensi di legge, quali, ad esempio, l aggiornamento periodico annuale del prospetto informativo, gli avvisi inerenti la liquidazione del Fondo e quelli relativi al pagamento delle cedole, là dove i Fondi prevedano la distribuzione dei proventi; d) le spese di pubblicazione degli avvisi in caso di liquidazione o fusione dei Fondi; e) le spese di revisione della contabilità e dei rendiconti dei Fondi, ivi compresi quelli finali di liquidazione; f) le spese legali e giudiziarie sostenute nell esclusivo interesse dei Fondi; g) gli oneri di intermediazione inerenti alla compravendita di strumenti finanziari e gli oneri connessi con la partecipazione agli O.I.C.R. oggetto dell investimento; h) gli oneri fiscali previsti dalla normativa vigente; i) gli interessi passivi connessi all eventuale accensione di prestiti ai sensi della normativa vigente; l) il contributo di vigilanza dovuto alla CONSOB. Il pagamento delle suddette commissioni e spese è disposto dalla Società di Gestione mediante prelievo dalle disponibilità di ciascun fondo con valuta del giorno di effettiva erogazione degli importi. REGIME FISCALE Secondo quanto previsto dall'art. 9 della legge n. 77/83, così come modificato dall art. 8 del DL 461/97: - i Fondi comuni non sono soggetti all'imposta sui redditi; - le ritenute operate sui redditi di capitale percepiti dai fondi si applicano a titolo di imposta; - sul risultato della gestione del comparto del fondo maturato in ciascun anno la società di promozione preleva un ammontare pari al 12,50% del risultato medesimo a titolo di imposta sostitutiva. Tale decreto prevede altresì, nel caso di risultato di gestione negativo, la possibilità di iscrivere una posta a credito nel patrimonio del comparto del fondo, corrispondente al 12,50% di detto risultato. Alla fine di ogni esercizio, tale credito può essere recuperato da altri fondi della medesima società di gestione che abbiano conseguito un risultato positivo oppure essere portato in diminuzione dei risultati di gestione positivi degli esercizi successivi. Al fine della predisposizione del rendiconto, conformemente a quanto 6

8 stabilito in materia di redazione del prospetto giornaliero di calcolo del valore della quota, i crediti e i debiti d imposta vengono esposti in maniera separata rispettivamente nelle voci Altre attività e Altre passività. OPERAZIONI IN STRUMENTI DERIVATI I fondi potranno investire in strumenti finanziari derivati per le seguenti finalità: - copertura dei rischi; - più efficiente gestione del portafoglio al fine di ridurre i costi di transazione, utilizzare la maggiore liquidità degli strumenti derivati rispetto agli strumenti sottostanti e avere una più rapida esecuzione delle transazioni; - esposizione ai mercati, compatibilmente con l obiettivo dichiarato e il profilo di rischio di ciascun fondo, realizzata tramite l attuazione di strategie di investimento non conseguibili tramite l investimento in singoli titoli (quale ad esempio l acquisto di contratti futures per assumere posizioni su indici) e/o che modifichino l esposizione ai fattori di rischio specifici (quale ad esempio la negoziazione di contratti swap). Si segnala che l utilizzo dei derivati per finalità non di copertura potrebbe generare un impatto amplificato sulle variazioni della quota del fondo derivanti da variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari sottostanti i derivati. In ogni caso l esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati non di copertura, non potrà superare il 100% del valore complessivo del fondo al netto delle poste non negoziabili e infruttifere. SOGGETTI CHE PROCEDONO AL COLLOCAMENTO Il collocamento delle quote dei fondi avviene, tramite Unicredit Private Banking SpA con sede legale in Torino via Arsenale 21 per il tramite delle proprie filiali, agenzie, mediante offerta fuori sede e con tecniche di comunicazione a distanza. RAPPORTI CON LE SOCIETA DEL GRUPPO UNICREDITO I rapporti con le società del Gruppo Unicredito oltre a Pioneer Investment Management SGRpA, attengono al collocamento delle quote (Unicredit Private Banking SpA e FinecoBank S.p.A.) mentre l attività di negoziazione titoli è svolta tramite Bayerische Hypo Und Vereinsbank AG, succursale di Milano. 7

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10 Rendiconto della gestione per l esercizio chiuso al 28 dicembre 2007 PIONEER EVOLUTION BOND

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12 PIONEER EVOLUTION BOND SCOPO E CARATTERISTICHE DEL FONDO È un fondo Obbligazionario Misto che mira all accrescimento del valore del capitale investito su un orizzonte temporale di investimento di medio periodo (indicativamente 5 anni), a fronte di un livello di rischio medio-basso. Il fondo può investire in strumenti finanziari riconducibili alle seguenti tipologie: OICR, armonizzati e non, aperti e chiusi; strumenti di natura obbligazionaria; titoli azionari; strumenti derivati; depositi bancari. La società di gestione attua una politica di investimento orientata a costituire un portafoglio diversificato tramite la combinazione di un investimento di natura obbligazionaria con un investimento alternativo realizzato sia in fondi di tipo speculativo sia in settori non correlati alle asset class tradizionali, quali quello immobiliare e quello delle materie prime. Almeno il 50% del portafoglio è investito in strumenti di natura obbligazionaria emessi da emittenti governativi e sovranazionali e in OICR di natura obbligazionaria compatibili; la restante parte è investita anche in OICR, chiusi e aperti, inclusi quelli di tipo speculativo, nel rispetto dei limiti massimi sotto indicati. Si segnala che la componente azionaria del portafoglio non può superare il 20%. L investimento in fondi di tipo speculativo viene effettuato tendenzialmente con l obiettivo di diversificare il portafoglio e così di stabilizzarne il rendimento complessivo. Il fondo investe principalmente nelle aree geografiche Europa, Nord America e Pacifico. Gli strumenti finanziari e gli OICR in portafoglio sono denominati in Euro per almeno il 50% e per la parte rimanente in altre valute. Il fondo investe con i seguenti limiti rispetto al totale delle attività: OICR aperti: fino a un massimo del 100%; OICR chiusi quotati: fino ad un massimo del 20%; OICR chiusi non quotati: fino ad un massimo del 10%; OICR di tipo speculativo, italiani ed esteri: fino ad un massimo del 20%; strumenti di natura obbligazionaria: fino a un massimo del 100%; depositi bancari: fino a un massimo del 20%; titoli azionari: fino ad un massimo del 10%. POLITICHE DI GESTIONE Performance da inizio anno al 28 dicembre 2007 Fondo: 0,77% Benchmark: 2,38% Il Fondo termina l anno con una performance inferiore all indice di riferimento. Le motivazioni sono interamente riconducibili alla debolezza evidenziata dal portafoglio nel terzo trimestre dell anno, in concomitanza con l esplodere della crisi del mercato sub-prime americano, e con la fase di maggiore turbolenza dei mercati azionari e del credito. Dopo aver chiuso il primo semestre con un andamento allineato al benchmark, il fondo ha evidenziato nel terzo trimestre un peggioramento. Le cause sono riconducibili al deludente andamento di luglio ed agosto, in parte recuperato in settembre. Il sottopeso sui titoli governativi, la posizione corta di dura- 11

13 tion, l investimento fuori benchmark sulle emissioni corporate investment grade ed high yield, nonchè l esposizione in azioni, hanno penalizzato il portafoglio nel periodo di maggiore tensione sul mercato del credito. Nell ultimo trimestre abbiamo preso profitto dell investimento in obbligazioni inflation linked. La componente liquidità è stata costantemente sovrappesata e gestita con fondi di tipo absolute return, al fine di migliorare il ritorno complessivo del fondo. In generale anche nelle fasi di maggiore turbolenza abbiamo mantenuto le posizioni in essere, riducendo i rischi con il ricorso a contratti derivati. A titolo di esempio, la posizione azionaria è stata ulteriormente incrementata in luglio, approfittando della debolezza dei mercati, ed in settembre, dopo la riduzione dei tassi operata dalla FED. Per quanto riguarda le altre asset class in cui il fondo può investire, sulle commodities abbiamo mantenuto un investimento neutrale o in leggero sovrappeso nell ultima parte dell anno, grazie all investimento in materie prime agricole. L esposizione all asset class è avvenuta prevalentemente attraverso un fondo JPMorgan che replica la composizione dell indice di riferimento. Sulle valute abbiamo effettuato numerose operazioni di trading. Ad inizio anno il portafoglio presentava una sovraesposizione su alcune divise ad elevato rendimento, come lira turca, corona islandese e corona norvegese. L investimento sulla lira turca è rimasto stabile per tutto il periodo, mentre la corona islandese è stata solo parzialmente alleggerita in febbraio. In marzo abbiamo aperto una posizione lunga sullo yen, azzerata in maggio. Sulla corona svedese abbiamo effettuato numerose operazioni di trading, chiudendo il 2007 in sovrappeso. Sulla volatilità abbiamo più volte preso posizione sull indice Vix, con effetti contrastanti sulla performance. Infine a metà anno abbiamo iniziato ad investire in hedge fund, attraverso il fondo di fondi, Pioneer Institutional Hedge. Un investimento quest ultimo incrementato nei mesi successivi. Le prospettive per i prossimi mesi appaiono improntante all incertezza. Da un lato i recenti forti ribassi dei rendimenti dei titoli governativi in Europa ed America hanno portato i mercati obbligazionari su livelli di valutazione elevati, dall altro l avversione al rischio degli investitori continuerà a favorire la domanda di titoli privi di rischio. Migliori opportunità sembrano essere offerte, oltre che dall investimento azionario, dai mercati del credito, dove attraverso un opportuna selezione degli emittenti, è possibile individuare interessanti opportunità di investimento. 12

14 PIONEER EVOLUTION BOND RENDICONTO DELLA GESTIONE PER L ESERCIZIO CHIUSO AL 28 DICEMBRE

15 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER EVOLUTION BOND SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 28/12/2007 Situazione al Situazione a fine ATTIVITÀ 28/12/2007 esercizio precedente Valore In % totale Valore In % totale complessivo attività complessivo attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,65 A1. Titoli di debito , ,72 A1.1 titoli di Stato , ,72 A1.2 altri ,78 A2. Titoli di Capitale ,47 A3. Parti di O.I.C.R , ,93 B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI ,19 B1. Titoli di debito ,96 B2. Titoli di Capitale B3. Parti di O.I.C.R ,73 C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. M argini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA , ,20 F1. Liquidità disponibile , ,92 F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare , ,46 F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare , ,18 G. ALTRE ATTIVITA , ,15 G1. Ratei attivi , ,05 G2. Risparmio di imposta , ,05 G3. Altre , ,05 TOTALE ATTIVITA ,

16 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER EVOLUTION BOND SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 28/12/2007 Situazione al Situazione a fine 28/12/2007 esercizio precedente PASSIVITÀ E NETTO Valore Valore complessivo complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,197 Valore unitario della quota 50,175 49,793 Movimenti delle quote nell esercizio Quote emesse ,746 Quote rimborsate ,724 15

17 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER EVOLUTION BOND SEZIONE REDDITUALE AL 28/12/2007 Rendiconto al Rendiconto a fine 28/12/2007 esercizio precedente A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI ,286 A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di O.I.C.R A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI A2.1 Titoli di debito A2.2 Titoli di capitale A2.3 Parti di O.I.C.R A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A3.3 Parti di O.I.C.R A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI RISULTATO GESTIONE STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di O.I.C.R. B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di O.I.C.R B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI RISULTATO GESTIONE STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA C1. RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C2. RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati 16

18 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER EVOLUTION BOND SEZIONE REDDITUALE AL 28/12/2007 Rendiconto al Rendiconto a fine 28/12/2007 esercizio precedente D. DEPOSITI BANCARI D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E1. OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati E1.2 Risultati non realizzati E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA E2.1 Risultati realizzati E2.2 Risultati non realizzati E3. LIQUIDITA E3.1 Risultati realizzati E.2 Risultati non realizzati F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI RISULTATO LORDO DELLA GESTIONE DI PORTAFOGLIO G. ONERI FINANZIARI G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G2. ALTRI ONERI FINANZIARI RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE DI PORTAFOGLIO H. ONERI DI GESTIONE H1. PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR H2. COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA H3. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO H4 ALTRI ONERI DI GESTIONE I. ALTRI RICAVI ED ONERI I1. Interessi attivi su disponibilità liquide I2. Altri ricavi I3. Altri oneri RISULTATO DELLA GESTIONE PRIMA DELLE IMPOSTE L. IMPOSTE L1. Imposta sostitutiva a carico dell'esercizio L2. Risparmio d imposta L3. Altre imposte UTILE DELL'ESERCIZIO

19 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER EVOLUTION BOND NOTA INTEGRATIVA INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA PARTE A - ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA PARTE B - LE ATTIVITA, LE PASSIVITA E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO Sezione I Sezione II Sezione III Sezione IV Sezione V Criteri di valutazione Le attività Le passività Il valore complessivo netto Altri dati patrimoniali PARTE C - IL RISULTATO ECONOMICO DELL ESERCIZIO Sezione I Sezione II Sezione III Sezione IV Sezione V Sezione VI Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura Depositi bancari Altre operazioni di gestione e oneri finanziari Oneri di gestione Altri ricavi ed oneri Imposte PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI 18

20 Parte A Andamento del valore della quota La tabella riportata di seguito riepiloga dati relativi al valore della quota, con l indicazione dei valori minimi e massimi raggiunti e l andamento dell indice benchmark di riferimento. Il fondo ha iniziato l operatività in data 25 settembre 2006 e il primo giorno di valutazione è stato il 29 settembre ESERCIZIO ESERCIZIO Euro Euro Valore quota inizio esercizio 49,793 50,000 Valore quota fine esercizio 50,175 49,793 Valore massimo quota 50,177 50,475 Valore minimo quota 48,838 49,793 Performance netta quota 0,77% -0,41% Performance benchmark 2,38% -0,46% BENCHMARK: 65% JPM Global Government Bond Emu (Indice dei titoli a reddito fisso trattati nei mercati Government Bond dei paesi sviluppati dell area euro) 20% JPM Cash Euro Currency 6 mesi (l indice riflette i rendimenti totali per i depositi in Euro con scadenza costante pari a 6 mesi) 15% Dow Jones AIG Commodity Index (Indice rappresentativo degli investimenti in commodities materie prime) Si evidenzia con un grafico lineare l andamento del valore delle quote del fondo e del benchmark, nel corso dell ultimo anno dic 29-m ar 29-giu 29-set BMK Pioneer Evolution Bond Le quote del fondo non sono trattate su un mercato regolamentato e il fondo non prevede la distribuzione di proventi. Nel corso del presente esercizio non si sono verificati errori rilevanti di valutazione della quota. 19

21 In riferimento ai rischi assunti durante l esercizio si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi elaborati dalla società Pioneer Investment Management SGRpA Volatilità del fondo 2,08% Volatilità del Benchmark 2,04% Tracking error 2,38% Var settimanale (95%) 0,43% 0,48% I rischi legati agli investimenti sono classificabili come rischio di mercato, di controparte e di liquidità. Il rischio di mercato è costituito dalla potenziale riduzione nel valore dei singoli titoli, eventualmente denominati in diverse valute. Il rischio di controparte è determinato dal peggioramento del merito di credito dell emittente o dalle controparti in contratti derivati. Il rischio di liquidità è infine definito come la potenziale perdita associata all incapacità di una controparte nell eseguire contratti o pagamenti. La definizione e il controllo di tali rischi è suddivisa all interno delle divisioni Investments e Risk Management. Quest ultimo ha la responsabilità di definire e comunicare le policies, sviluppare le linee guida per il monitoraggio e il controllo del rischio, validare metodologie e sistemi utilizzati all interno del gruppo. Partecipa inoltre al controllo del rischio secondo le procedure in essere. I metodi di misurazione del rischio sono basati sulla definizione di corretti benchmark, di controlli ex ante nella costruzione dei portafogli ed ex post nell esame di serie storiche. Gli indicatori maggiormente utilizzati sono il Tracking Error Volatilità (TEV), il VaR (Value at Risk), la volatilità, lo Sharpe Ratio, l Information Ratio, oltre a modelli basati su concetti di duration (per portafogli obbligazionari) e PCA (Principal Component Analysis), per portafogli azionari e obbligazionari. Di seguito si forniscono i dati relativi ai risultati dei principali indicatori di rischio utilizzati: Volatilità del fondo: esprime la misura della variabilità del rendimento della quota rispetto al valore medio del rendimento stesso. Volatilità del Benchmark: esprime la misura della variabilità del rendimento del benchmark rispetto al valore medio del rendimento stesso. Tracking error: esprime la misura della volatilità della differenza tra il valore del rendimento della quota ed il corrispondente valore del rendimento del benchmark. Var settimanale (95%): esprime in termini percentuali il rischio di massima perdita settimanale a cui è esposto il portafoglio del fondo in condizioni normali di mercato, definito un livello di confidenza pari al 95%. Per quanto riguarda i commenti sui principali eventi che hanno influito sul valore della quota e per i riferimenti in ordine ai rischi assunti nell'esercizio si fa riferimento a quanto esposto nelle "Politiche di gestione". Parte B Le attività, le passività e il valore complessivo netto Sezione I Criteri di valutazione Per quanto riguarda i criteri di valutazione del fondo, si fa riferimento a quanto esposto nelle Note Illustrative. 20

22 Sezione II Le attività a) Aree Geografiche. La ripartizione degli strumenti finanziari per aree geografiche e la percentuale di essi sul valore del portafoglio è la seguente: Aree Geografiche Controvalore % sul Portafoglio - Paesi U.E ,41% - U.S.A ,24% - Isole del Canale ,94% - Turchia ,41% Totale ,00% b) Settori economici di impiego delle risorse del fondo. La ripartizione degli strumenti finanziari per settori di attività economica e la percentuale di essi sul valore del portafoglio è la seguente: Settori di attività Titoli di capitale Titoli di debito Parti di O.I.C.R. Alimentari - Agricolo Assicurativo Bancario 0,47% 0,86% Cartario - Editoriale Cementifero Chimico Commercio Comunicazioni Elettronico Finanziario 3,08% 84,62% Immobiliare - Edilizio Meccanico - Automobilistico Minerale - Metallurgico Tessile Diversi 1,87% TOTALE 0,47% 5,81% 84,62% c) Non vi sono altri elementi rilevanti per illustrare gli investimenti del fondo. 21

23 Elenco analitico dei titoli in Portafoglio cod ISIN Titolo Valore complessivo % sul totale Attività LU DWS EURORENTA ,36% LU CA EUROPEAN BOND-AS ,01% IE00B1FCWF60 JP M ORGAN STRUC.COM M OD.INDX FD ,56% FR LYXOR ETF EUROM TS 1-3Y ,26% IE00B02SC499 PIONEER INST HEDGE FUND-EUR ,23% LU GS ABSOLUTE RETURN TRACK I-C ,28% FR LYXOR ETF EUROM OTS GLOBAL ,26% IT BOTS-12 M ONTH ZC ,11% LU PIONEER FUNDS US DOLLAR BOND E ,92% LU JB ABSOLUTE RETURN BOND FD-B ,77% XS LEHM AN BROS TSY ZC ,11% LU PIONEER SF EURO LONG T.BOND"E" ,04% LU ING INT II-SENIOR BANK LOANS ,00% XS LOTTOM ATICA SPA TV% ,85% LU CREDIT AGR.-ARBITRAGE VAR ,49% FR JPM ORGAN ETF GBI EM U ,25% US912828DH04 TSY INFL 1,625% 01/ ,23% LU CSF LX-DJ-AIG C/I PLUS $-B ,23% IT BOTS - 12M ONTH ,22% LU ING (L) RENTA-EM M K DB LC-IH ,06% LU ING(L) LIQUID-EUR B CAP ,05% IT BOTS - 12 M ONTH ZC ,05% LU ING (L) RENTA-GLB HIGH YD-XC ,01% LU PIONEER EURO ENH SHORT TERM -E ,00% IT BOTS - 12 M ONTH ,97% GB00B15KYH63 ETFS AGRICULTURE DJ-AIGCISM ,93% XS CITIBANK INTL PLC 5% ,85% LU FRANKLIN.TEM P.INV.GLOB.BND A ,81% LU DB X-TRACKERS DBLCI-OY BALAN ,81% IT UNICREDIT SPA ,47% TRT150212T15 TURKEY GOV.10% I/L ,40% LU ALIAS FUND ALTERNOVA L ,09% TOTALE ,69% TOTALE PORTAFOGLIO ,69% TOTALE ATTIVITA' I titoli elencati rappresentano i titoli in portafoglio. 22

24 II.1 STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per Paese di residenza dell emittente. PAESE DI RESIDENZA DELL'EMITTENTE Italia Altri Paesi dell'ue Altri Paesi dell'ocse Altri Paesi Titoli di debito: - di Stato di altri enti pubblici - di banche - di altri Titoli di capitale: - con diritto di voto con voto limitato - altri Parti di O.I.C.R. (*) - aperti armonizzati aperti non armonizzati - chiusi TOTALI: - in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 9,66% 76,28% 1,63% 0,93% (*) i Paesi verso i quali sono prevalentemente indirizzati gli investimenti per gli O.I.C.R. detenuti dal fondo sono appartenenti all Unione Europea Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per mercato di quotazione. MERCATO DI QUOTAZIONE Italia Paesi dell'ue Altri Paesi dell'ocse Altri Paesi(*) Titoli quotati Titoli in attesa di quotazione TOTALI: - in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 15,07% 71,80% 1,63% Movimenti dell esercizio. Controvalore Controvalore vendite acquisti e rimborsi Titoli di debito - titoli di Stato altri Titoli di capitale Parti di O.I.C.R TOTALE

25 II.2 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Ripartizione degli strumenti finanziari non quotati per Paese di residenza dell emittente. PAESE DI RESIDENZA DELL'EMITTENTE Italia Altri Paesi dell'ue Altri Paesi dell'ocse Altri Paesi Titoli di debito: - di Stato - di altri enti pubblici - di banche di altri Titoli di capitale: - con diritto di voto - con voto limitato - altri Parti di O.I.C.R. (*) - aperti non armonizzati chiusi mobiliari - altri TOTALI: - in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 10,19% Movimenti dell esercizio. Controvalore acquisti Titoli di debito Titoli di capitale Parti di O.I.C.R TOTALE Controvalore vendite e rimborsi II.3 TITOLI DI DEBITO 1) Di seguito si fornisce l elenco dei titoli strutturati detenuti nel portafoglio del fondo. Titolo ISIN Controvalore Caratteristiche CITIBANK INTL PLC 5% XS Il titolo strutturato in oggetto rimborsa il capitale a scadenza al 100%, il coupon paga 0 od il 5%, a seconda dell andamento di due basket di divise correlate. LEHMAN BROS TSY ZC XS Il titolo strutturato in oggetto garantisce un ritorno minimo del capitale pari a 0,01%, il rendimento del titolo Total Return Index Linked è legato all andamento dell Euribor 12 mesi e dell indice Lehman Brothers Euro Aggregate Treasury Index. 24

26 2) La tabella seguente fornisce la ripartizione dei titoli e degli strumenti finanziari derivati con sottostanti titoli di debito o tassi di interesse, in funzione della valuta di denominazione e della durata finanziaria (duration modificata). Duration in anni Valuta minore o pari a 1 compresa tra 1 e 3,6 maggiore di 3,6 Dollaro U.S.A Lira Sterlina Lira Turchia Euro TOTALE II.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Al 28/12/2007 non erano presenti strumenti finanziari che dessero luogo a posizioni creditorie a favore del fondo (voci C1, C2 e C3 della situazione patrimoniale). II.5 DEPOSITI BANCARI Alla data del 28/12/2007 non erano presenti investimenti di tale tipologia. II.6 PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Alla data del 28/12/2007 non risultavano in essere operazioni di pronti contro termine attivi e assimilati, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di impiego. II.7 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Alla data del 28/12/2007 non risultavano in essere operazioni di prestito titoli attivi, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di impiego. 25

27 II.8 POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÀ La tabella riportata di seguito fornisce la composizione delle sottovoci F1, F2 e F3 della situazione patrimoniale. Importi F1. Liquidità disponibile: - c/c denominato in Euro c/c denominato in Dollaro Stati Uniti c/c denominato in Lira Sterlina 16 - c/c denominato in Dollaro Nuova Zelanda c/c denominato in Dollaro Lira Turchia Totale liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare: - vendite di strumenti finanziari - vendite di divise estere margini giornalieri da incassare Totale liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare: - acquisti di strumenti finanziari - acquisti di divise estere margini giornalieri da liquidare Totale liquidità impegnata per operazioni da regolare Totale posizione netta di liquidità II.9 ALTRE ATTIVITÀ La tabella riportata di seguito fornisce la composizione delle sottovoci G1, G2, G3 della situazione patrimoniale. Importi G1. Ratei attivi: - su disponibilità liquide su titoli di debito su pronti contro termine e operazioni assimilate - su prestito titoli Totale ratei attivi G2. Risparmio di Imposta: - credito d'imposta ai sensi DL 461/97 - credito d'imposta ai sensi DL 461/97 es. precedenti Totale Risparmio di imposta G3. Altre: - dividendi da incassare - crediti commissioni retrocesse crediti diversi - altre -2 Totale altre Totale altre attività

28 SEZIONE III LE PASSIVITÀ III.1 FINANZIAMENTI RICEVUTI Alla data del 28/12/2007 non erano presenti finanziamenti ricevuti. Il Fondo ricorre a forme di finanziamento rappresentate esclusivamente da affidamenti di conto corrente, concessi dalla Banca Depositaria, non utilizzati a fine esercizio. III.2 PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI ED OPERAZIONI ASSIMILATE Alla data del 28/12/2007 non risultavano in essere operazioni di pronti contro termine passivi e assimilati, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di finanziamento. III.3 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Alla data del 28/12/2007 non risultavano in essere operazioni di prestito titoli passivi, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di finanziamento. III.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Al 28/12/2007 non erano presenti strumenti finanziari derivati che dessero luogo a posizioni debitorie a carico del fondo (voci L1 e L2 della situazione patrimoniale). III.5 DEBITI VERSO PARTECIPANTI Al 28/12/2007 non era presente alcuna tipologia di debito verso i partecipanti (voci M1, M2 e M3 della situazione patrimoniale). 27

29 III.6 ALTRE PASSIVITÀ La tabella riportata di seguito fornisce la composizione delle sottovoci N1, N2 e N3 della situazione patrimoniale. Importi N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati: - ratei passivi su finanziamenti ratei passivi su pronti contro termine - ratei passivi commissione di gestione ratei passivi commissione di incentivo - ratei passivi commissione Banca Depositaria ratei passivi altre commissioni e spese Banca Depositaria Totale provvigioni e oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta: - Debito d'imposta ai sensi DL 461/ Debito per rit. 27% Totale debiti di imposta N3. Altre: - Spese di pubblicazione Spese di revisione Spese Consob - Altre -1 Totale altre Totale altre passività Sezione IV Il valore complessivo netto La tabella riportata di seguito illustra le componenti che hanno determinato la variazione della consistenza del patrimonio netto del fondo. Variazioni del patrimonio netto Esercizio 2007 Esercizio 2006 Patrimonio netto a inizio periodo Incrementi a) sottoscrizioni sottoscrizioni singole piani di accumulo switch in entrata b) risultato positivo della gestione c) altri incrementi Decrementi a) rimborsi riscatti piani di rimborso - switch in uscita b) proventi distribuiti c) risultato negativo della gestione Patrimonio netto a fine periodo Numero delle quote in circolazione , ,197 Alla data del 28/12/2007 non erano presenti investitori qualificati e soggetti non residenti fra i sottoscrittori del fondo. 28

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