COMUNE DI OFFIDA (Provincia di Ascoli Piceno)
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- Flaviano Di Gregorio
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1 COMUNE DI OFFIDA (Provincia di Ascoli Piceno) - Sportello Unico per l Edilizia - N. 28/ 2010 del Registro certificati Prot. N N. Rif CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA IL RESPONSABILE DELL AREA URBANISTICA ED EDILIZIA - Vista la domanda presentata il , prot. 3104, dal Geom. Sig. GIUDICI DARIO, nato a OFFIDA (AP), il , Responsabile dell Area Lavori pubblici e Patrimonio del Comune di Offida, residente per la carica in C.so S. Aureo, 66, Offida. - Visto l'art. 30 del T.U. per l Edilizia, D.P.R. 6/6/2001, N 380, modificato dal D. L.vo 27/12/02, n 301; - Visto l art. 5, comma 2, lett. d) del sopra citato T.U. per l Edilizia; - Visti gli atti di ufficio; C E R T I F I C A che il terreno distinto al catasto di questo Comune al Foglio n. 11 particelle n. 91, 184, risulta avere la destinazione urbanistica, come da tabelle e normativa di seguito riportata: STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE : PIANO REGOLATORE GENERALE in adeguamento al P.P.A.R. (parere favorevole della Giunta Provinciale, espresso con delibera n 173, del 22/4/2004, recepito con atto di Consiglio Comunale n 16 del 27/4/2004 (estratto pubblicato su B.U.R. Marche n 63 del 24/6/2004) DESTINAZIONE URBANISTICA : Norme Tecniche di Attuazione P.R.G. N Articolo Art Progetto norma n. E4.1 - zona turistica San Barnaba Rovecciano Particelle interessate (intera consistenza) === Particelle interessate (porzione) Foglio n. 11 particelle 184 Art Piano urbanistico di dettaglio n. E4.2 zona di completamento residenziale San Barnaba - Rovecciano" Foglio n. 11 particelle n. 91; Foglio n. 11 particelle 184; Art Progetto norma n. E4.3 - zona residenziale San Barnaba-Rovecciano === Foglio n. 11 particelle 184 STRUMENTO URBANISTICO ADOTTATO DEFINITIVAMENTE VARIANTE PARZIALE PRG RELATIVA ALLE ZONE VIA IV NOVEMBRE, F5, F7, F8, E1, E3, E4 (Adottato definitivamente con delibera del Consiglio Comunale n 18 del 31/03/2008) N.B. Per le aree oggetto del presente certificato, la variante parziale, adottata definitivamente, riguarda solo la modifica dell assetto viario del comparto Progetti Norma E4.1- E4.2- E4.3 E4.4- E4.5- E4.6, rimangono invariati i parametri urbanistici e la perimetrazione dei comparti edificatori. /UTU
2 ZONIZZAZIONE ACUSTICA (Legge 447/1995 Legge Reg. Marche 28/2001) PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Approvato con delibera del Consiglio Comunale n 21 del 26/04/2007 Le aree oggetto del presente certificato sono individuate nella classe di zonizzazione acustica : CLASSE II - Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale - e sono soggette alle prescrizioni contenute nell elaborato Relazione tecnica sulla classificazione acustica del territorio comunale e del successivo Regolamento di classificazione acustica del Comune di Offida approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 7 del 18/03/2008 REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI NEL TERRITORIO DI OFFIDA (approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 14 del 23/04/2009) Le aree oggetto del presente certificato sono individuate in ZONA B dal Regolamento Comunale per l istallazione di impianti fotovoltaici nel territorio di Offida e dalla relativa planimetria (allegato n 1 alla predetta Deliberazione). Pertanto ai sensi dell articolo 4 del regolamento Criteri territoriali di localizzazione e mitigazione dell impatto ambientale e paesaggistico, le aree sono non idonee all installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, fatto salvo quanto previsto dal Regolamento medesimo e dalla normativa in materia. STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE Prescrizioni del PIANO REGOLATORE GENERALE in adeguamento al P.P.A.R. (parere favorevole della Giunta Provinciale, espresso con delibera n 173, del 22/4/2004, recepito con atto di Consiglio Comunale n 16 del 27/4/2004 (estratto pubblicato su B.U.R. Marche n 63 del 24/6/2004) Art Progetto norma n. E4.1 - zona turistica San Barnaba Rovecciano 1. Tipo di intervento Intervento di nuova edificazione in aree qualificate D ai sensi dell'art. 2 del D.M. 2 Aprile 1968, n Obiettivi L'intervento ha come obiettivi: - la creazione di una nuova attività turistico-ricettiva - il miglioramento del sistema di arredo urbano attraverso l alberatura della viabilità pubblica antistante l area di intervento. 3. Modo d'intervento Intervento urbanistico preventivo 4. Parametri urbanistici ed edilizi IT = mc/ha H max = 6.50 ml DC = 7.50 ml DF = ml 5. Destinazioni d'uso - Destinazioni d uso previste : D3 Terziarie e) Pubblici esercizi per ristoro e svago f) Pubblici esercizi per ricezione delle quali le seguenti sono - Destinazioni d uso regolate : nessuna 6. Prescrizioni particolari - gli edifici lungo la strada Provinciale Castignanese debbono essere arretrati di minimo ml dal confine stradale; - le recinzioni devono essere arretrate di ml 5.00 dal confine stradale (Provinciale Castignanese); 2
3 - la strada provinciale deve essere sistemata come viale alberato (sul lato di competenza) e lo spazio antistante le recinzioni deve avere una sistemazione a verde particolarmente curata; - gli spazi a verde devono essere sistemati secondo le modalità del precedente art.17.; - è vietata l edificazione nelle porzioni di aree individuate nella Carta delle vocazionalità come aree non vocate all edificazione. 7. Tabella riassuntiva Sup. territoriale - fondiaria Aree pubbliche Aree private Edifici ST (mq) SF (mq) Vp (mq) P (mq) Str e Vr (mq) Vpr (mq) V (mc) % SUL 40% SUL Art Piano urbanistico di dettaglio n. E4.2 zona di completamento residenziale San Barnaba - Rovecciano" 1. Tipo di intervento Intervento di nuova edificazione in aree qualificate C ai sensi dell'art. 2 del D.M. 2 Aprile 1968, n Obiettivi L'intervento ha come obiettivi: - la compattazione, il riordino e il completamento di insediamenti ex agricoli; 3. Modo d intervento Intervento edilizio diretto, convenzionato, su area pianificata dal presente PRG con progettazione urbanistica di dettaglio, ai sensi dell Art. 15 comma 4 della Legge Regionale 5 Agosto 1992, n Parametri urbanistici ed edilizi V = mc, in aggiunta al volume degli edifici esistenti H max = 6.50 ml DC = 7.50 ml DF = ml 5. Destinazioni d uso - Destinazioni d uso previste : D3 Terziarie a) Commercio al dettaglio e) Pubblici esercizi per ristoro e svago g) Studi professionali e d artisti l) Artigianato di servizio D4 Residenziali delle quali le seguenti sono - Destinazioni d uso regolate : globalmente max 20 % della SUL totale D3 Terziarie a) Commercio al dettaglio e) Pubblici esercizi per ristoro e svago g) Studi professionali e d artisti l) Artigianato di servizio 6. Prescrizioni particolari - lo schema progettuale ha valore prescrittivo; - le recinzioni devono essere arretrate di ml 5.00 dal confine stradale (Provinciale Castignanese) - la Provinciale Castignanese deve essere sistemata come viale alberato e lo spazio antistante le recinzioni deve avere una sistemazione a verde particolarmente curata; - gli spazi a verde devono essere sistemati secondo le modalità del precedente art.17; - gli edifici lungo la strada Provinciale Castignanese debbono essere arretrati di minimo ml dal confine stradale; - relativamente agli edifici di nuova costruzione, gli standard urbanistici, nella misura minima di mq 30 per ogni abitante, devono essere monetizzati, per la quantità di superficie eccedente gli spazi a parcheggio, comunque da reperire e cedere (in ragione di n.1 posto macchina ogni mc. 400 di nuova costruzione, con un minimo di 1 posto macchina); 3
4 relativamente agli edifici esistenti, gli standard urbanistici, nella misura stabilita dagli Artt. 3 e 5 del D.M. 2 Aprile 1968, n. 1444, e dall Art. 21 della L.R. del 5 Agosto 1992, n. 34, e modifiche, devono essere monetizzati, per la quantità di superficie eccedente quella da destinare a parcheggi (spazi comunque da reperire e cedere); - l edificazione deve mantenere una distanza minima di m.3 dalla condotta idrica principale dell acquedotto consortile del Pescara, la cui esatta posizione deve essere determinata a seguito di specifico rilievo; - negli interventi di edificazione devono essere rispettate le seguenti ulteriori prescrizioni: numero massimo dei piani fuori terra n 2; superficie minima del lotto mq Termini di validità del piano e tempi di attuazione degli interventi Il piano ha validità decennale a partire dalla data di stipula della convenzione disciplinare di cui all art.76 delle presenti N.T.. I tempi relativi all attuazione degli interventi previsti e le priorità devono essere stabiliti dal comune e riportati nella convenzione disciplinare. 8. Tabella riassuntiva Sup. territoriale - fondiaria Aree pubbliche Aree private Edifici ST (mq) SF (mq) Vp (mq) P (mq.) Str e Vr Vpr (mq) V (mc) (mq) * *volume relativo agli edifici di nuova costruzione Art Progetto norma n. E4.3 - zona residenziale San Barnaba-Rovecciano 1. Tipo di intervento Intervento di nuova edificazione in aree qualificate C ai sensi dell'art. 2 del D.M. 2 Aprile 1968, n Obiettivi L'intervento ha come obiettivi: - la realizzazione di una nuova zona residenziale con tipologia edilizia estensiva; 3. Modo d intervento Intervento urbanistico preventivo 4. Parametri urbanistici ed edilizi V = mc, in aggiunta al volume degli edifici esistenti H max = 6.50 ml DC = 7.50 ml DF = ml 5. Destinazioni d uso - Destinazioni d uso previste : D3 Terziarie a) Commercio al dettaglio e) Pubblici esercizi per ristoro e svago g) Studi professionali e d artisti l) Artigianato di servizio D4 Residenziali delle quali le seguenti sono - Destinazioni d uso regolate : globalmente max 20 % della SUL totale D3 Terziarie a) Commercio al dettaglio e) Pubblici esercizi per ristoro e svago g) Studi professionali e d artisti l) Artigianato di servizio 6. Prescrizioni particolari - lo schema progettuale, relativamente al tipo stradale, è prescrittivo; - gli standard urbanistici, nella misura minima di mq 30 per ogni abitante, devono essere monetizzati, per la quantità di superficie eccedente gli spazi a parcheggio, comunque da reperire e cedere (in ragione di n.1 posto macchina ogni mc. 400 di nuova costruzione, con un minimo di 1 posto macchina); - la strada provinciale deve essere sistemata come viale alberato (sul lato di competenza); 4
5 - gli edifici lungo la strada Provinciale Castignanese debbono essere arretrati di minimo ml dal confine stradale, le recinzioni di ml.5.00; - gli spazi a verde devono essere sistemati secondo le modalità del precedente art.17; - gli spazi a parcheggio devono essere realizzati in adiacenza alle strade; - negli interventi di edificazione devono essere rispettate le seguenti ulteriori prescrizioni: numero massimo dei piani fuori terra n 2; superficie minima del lotto mq.600; - è vietata l edificazione nelle porzioni di aree individuate nella Carta delle vocazionalità come aree non vocate all edificazione. 7. Tabella riassuntiva Sup. territoriale - fondiaria Aree pubbliche Aree private Edifici ST (mq) SF (mq) Vp (mq) p.m. (n ) Str e Vr Vpr (mq) V (mc) (mq) STRUMENTO URBANISTICO ADOTTATO DEFINITIVAMENTE Prescrizioni della VARIANTE PARZIALE PRG RELATIVA ALLE ZONE VIA IV NOVEMBRE F5, F7, F8, E1, E3, E4 (Adottato definitivamente con delibera del Consiglio Comunale n 18 del 31/03/2008) Prescrizioni identiche a quelle dello Strumento Urbanistico Vigente. Per le aree oggetto del presente certificato, la variante parziale, adottata definitivamente, riguarda solo la modifica dell assetto viario del comparto Progetti Norma E4.1- E4.2- E4.3 E4.4- E4.5- E4.6, rimangono invariati i parametri urbanistici e la perimetrazione dei comparti edificatori. PRESCRIZIONI DEL : PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Approvato con delibera del Consiglio Comunale n 21 del 26/04/2008 (estratto) 1.4 Classificazione acustica del territorio La classificazione acustica, così come prevista dalla tabella A del D.P.C.M. 14/11/97 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore" e dall'art. 2 della L.R. n.28 del 14/11/01 "Norme per la tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico nella Regione Marche", consiste nella suddivisione del territorio comunale nelle sei classi riportate nella tabella seguente: Tabella 1.4.1: Classi acustiche (Tab. A del D.P.C.M. 14/11/97) CLASSE I - Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. CLASSE III - Aree di tipo misto Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali, aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. 5
6 CLASSE IV - Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali, le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V - Aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - Aree esclusivamente industriali Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. Il D.P.C.M. 14/11/97 fissa, per ciascuna classe, i limiti massimi di esposizione al rumore all'interno di ogni zona territoriale, utilizzando come indicatore il livello continuo equivalente di pressione ponderato A, espresso in db(a) ed associando ad ogni zona quattro coppie di valori limite, uno per il periodo diurno (dalle ore 6 alle 22) e uno per il periodo notturno (dalle ore 22 alle 6). Due coppie di valori sono relativi alla disciplina delle sorgenti sonore e sono: valori limite di emissione valori limite di immissione (suddivisi in assoluti e differenziali) Le altre due coppie sono invece relative alla pianificazione delle azioni di risanamento e sono: valori di attenzione valori di qualità. La definizione di tali valori limite è riportata nella Legge 26 ottobre 1995, n. 447, "Legge quadro sull'inquinamento acustico", mentre i valori numerici sono fissati dal D.P.C.M. 14 novembre 1997, così come riportato sinteticamente nelle tabelle seguenti. Tabella 1.4.2: Valori limite di emissione - Leq in db(a) Definizione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora. Classi di destinazione d'uso del territorio Diurno ( ) Notturno ( ) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Note: I valori limite di emissione del rumore da sorgenti mobili e da singoli macchinari costituenti le sorgenti sonore fisse, laddove previsto, sono anche regolamentati dalle norme di omologazione e certificazione delle stesse. Tabella 1.4.3: Valori limite assoluti di immissione - Leq in db(a) Definizione: il valore massimo di rumore, determinato con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale, che può essere immesso dall'insieme delle sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno misurato in prossimità dei ricettori. Classi di destinazione d'uso del territorio Diurno ( ) Notturno ( ) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Note: I valori sopra riportati non si applicano alle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali ed alle altre sorgenti sonore di cui all'art. 11 della Legge quadro n. 447 (autodromi, ecc.), all'interno delle rispettive fasce di pertinenza. All'esterno di tali fasce, dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione. 6
7 Tabella 1.4.4: Valori limite differenziali di immissione - Leq in db(a) Definizione: la differenza massima tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo, all'interno degli ambienti abitativi. Differenza in db(a) Diurno ( ) Notturno ( ) 5 3 Note: Tali valori non si applicano: 1. nelle aree classificate nella classe VI della Tabella 1 ; 2. nei seguenti casi in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(à) durante il periodo notturno; se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno; 3. alla rumorosità prodotta da: infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso. Tabella 1.4.5: Valori limite di attenzione - Leq in db(a) Definizione: il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente. Per tutte le classi di destinazione d'uso de territorio Diurno ( ) Notturno ( ) Se riferiti ad un'ora I valori della tabella I valori della tabella aumentati di 10 db(a) aumentati di 5 db(a) Se relativi ai tempi di riferimento I valori di cui alla tabella I valori di cui alla tabella Tabella 1.4.6: Valori di qualità» Leq in db(a) Definizione: i valori di rumore da conseguire nel breve, medio e lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare le finalità previste dalla Legge quadro n 447. Classi di destinazione d'uso del territorio Diurno ( ) Notturno ( ) I Aree particolarmente II Aree prevalentemente III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività V Aree prevalentemente VI Aree esclusivamente Prescrizioni del REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI NEL TERRITORIO DI OFFIDA (approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 14 del 23/04/2009) Articolo 4 Criteri territoriali di localizzazione e mitigazione dell impatto ambientale e paesaggistico 1. Gli impianti ad energia solare fotovoltaica sul terreno sono ammessi su tutto il territorio comunale, fatta eccezione per le parti di territorio comunale come di seguito specificato. 2. Sono considerate non idonee alla installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: - le Aree ricomprese nella zona del Comune di Offida individuata con lettera B nella planimetria allegata (Allegato n. 1- Zonizzazione Comunale Impianti Fotovoltaici). 3. Il divieto di cui al punto 2 non si applica per gli impianti: 7
8 - Da realizzarsi sulle coperture degli edifici o fabbricati agricoli, civili, industriali o sulle aree pertinenziali ad essi adiacenti così come desunti dalla classificazione catastale purchè in aree esterne al Perimetro del Centro Storico; - esclusivamente finalizzati all autoconsumo per potenze non superiori a 50 kw in conformità alle disposizioni dell art.2 comma 2 del D.Lgs. n.79/1999 purchè in aree esterne al Perimetro del Centro Storico; - Da realizzarsi in aree artigianali o industriali; 4. La realizzazione degli impianti sul terreno deve comunque perseguire il minimo impatto sul territorio, ricorrendo alle migliori tecnologie disponibili. 5. Ogni intervento deve prevedere le opere di mitigazione necessarie ad attutirne l interferenza visiva con efficaci barriere arboree o arbustive, tenendo conto delle visuali panoramiche, paesaggistiche in particolare da e verso il Centro Storico e della visibilità da strade e da ogni altro spazio pubblico, nonché della vicinanza ad edifici di interesse documentario o artistico; 6. Vanno utilizzati di norma elementi impiantistici di modesta altezza, compatibilmente con le tecnologie disponibili. Per gli Impianti che prevedono strutture di un altezza complessiva superiore a 2.50 metri deve essere prodotto un apposito studio di impatto visivo e di inserimento paesaggistico. 7. Non devono essere mai alterati la naturale pendenza dei terreni e l assetto idrogeologico dei suoli. 8. Il soggetto proponente ed il soggetto responsabile sono tenuti alla presentazione di una dichiarazione di impegno sottoscritta dal legale rappresentante, per lo smantellamento e la dismissione dell impianto al temine dell esercizio non solo per quanto concerne i pannelli fotovoltaici ma anche per le strutture di sostegno e le eventuali fondazioni in cemento armato, nonché per tutte le strutture connesse al suolo. Ai sensi dell art. 30, comma 3, del D.P.R. 6/6/2001, N 380, modificato dal D. L.vo 27/12/02, n 301, il presente certificato ha validità un anno dalla data di rilascio, qualora non siano intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici. Offida, lì, IL RESPONSABILE DELL AREA URBANISTICA ED EDILIZIA F.to Ing. Paolo Leccesi 8
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