Disturbi del Comportamento Alimentare: l esperienza infermieristica del Centro Pilota Regionale Lombardo
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- Ottavia Franceschi
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1 Disturbi del Comportamento Alimentare: l esperienza infermieristica del Centro Pilota Regionale Lombardo Angela Fantoni Coordinatore Infermieristico fanangi1@gmail.com SPEDALI CIVILI BRESCIA, Gussago (BS)
2 I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) Prima causa di morte per malattia mentale¹ Epidemia Sociale² Mancano dati epidemiologici certi e uniformi diffusione del fenomeno³ ¹ AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION (2013); DSM V Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5 ed., Washington ² ORGANIZZAZIONE MONDIALE della SANITÀ (WHO) ³ ISTITUTO SUPERIORE SANITÀ (2013); Stato dell arte e le prospettive nella gestione dei Disturbi del Comportamento Alimentare, Roma
3 DSM IV Anoressia Nervosa - AN Bulimia nervosa - BN EDNOS Disturbi non altrimenti specificati OBESITÀ non è inclusa come disturbo alimentare DSM V AN-BN BED Disturbo da Alimentazione Incontrollata Altri: Pica, Ruminazione, Disturbo Evitante OBESITÀ non è inclusa come disturbo alimentare DSM Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder
4 ANORESSIA NERVOSA Criteri Diagnostici Restrizione nell assunzione di calorie in relazione alle necessità con conseguente perdita di peso (BMI < 18,5) Intensa paura di aumentare di peso o diventare grassi Dispercezione corporea Sottotipi Restrittiva Con abbuffate/con condotte di eliminazione
5 BULIMIA NERVOSA Criteri Diagnostici Ricorrenti episodi di abbuffata Condotte compensatorie Abbuffate e Condotte compensatorie almeno 1 volta/week per 3 mesi Sensazione di perdere il controllo durante l episodio
6 BED Binge Eating Disorder Disturbo da Alimentazione Incontrollata Criteri Diagnostici Ricorrenti episodi di abbuffata 1 v/week 3 mesi Marcato disagio Non è associata a condotte compensatorie
7 Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Gussago (BS), è una struttura ospedaliera, nella quale operatori sanitari preparati ed esperti sono in grado di accogliere e proteggere i malati nell intimità del loro disagio. CENTRO PILOTA REGIONALE PER I DISTURBI COMPORTAMENTO ALIMENTARE A.O. Spedali Civili Brescia disturbicomportamentoalimentare@spedalicivili.brescia.it
8
9 ÉQUIPE: 1 Direttore psichiatra 2 Medici psichiatri 1 Medico internista 1 Psicologo 1 Coordinatore infermieristico 2 Dietiste 8 Infermieri 9 Operatori di supporto 1 Amministrativa CENTRO PILOTA REGIONE LOMBARDIA Gussago, Brescia
10 Linee Guida e Protocolli D intesa NICE National Istitute for Clinical Excellence (2004) APA American Psychiatric Association (2000, 2011, 2013) AED Academy for Eating Disorder SISDCA Società Italiana per lo studio DCA Consensus Conference (2012) Ministero della Salute (2013) ISS Istituto Superiore Sanità (2013) CENTRO PILOTA REGIONE LOMBARDIA Gussago, Brescia
11 LINEE GUIDA MODELLO DI RIFERIMENTO MULTIFATTORIALE PER L ETIOPATOGENESI E LA TERAPIA DEI DCA Operatori con formazione e competenze diverse specifiche cooperano alla risoluzione del DCA aiutando il paziente a essere parte attiva del suo cambiamento L infermiere
12 Conoscenza della malattia e delle sue diverse manifestazioni per consentire di Non focalizzare l attenzione solo ai sintomi, ma a tutti quei segnali che sono espressione di grave disagio Esprimere comprensione verso ciò che il paziente riferisce/manifesta Garantire una presa in carico globale Pianificare ogni azione con estrema attenzione Accompagnare il paziente durante il trattamento di recupero creando alleanza terapeutica Educazione Terapeutica Nursing Riabilitativo (Rehabilitation Nursing) Attraverso
13 Il proprio Piano di Assistenza utilizzando Diagnosi Infermieristiche NANDA¹ compatibili con il modello fisiologico/funzionale M. Gordon² o con il modello bifocale di L. J. Carpenito³ ¹North American Nursing Diagnosis Association Seconda Tassonomia NANDA, 2000 (XIV Conferenza) ²Marjory Gordon, Nursis Diagnosis: process and application, 2ⁿ, New York ³Linda Juall Carpenito, Nursing Diagnosis Application toclinical Practice, 2002
14 DIAGNOSI INFERMIERISTICHE (D.I.) Diagnosi infermieristiche (D.I.) anno 2013 Totale:
15 DIAGNOSI INFERMIERISTICHE (D.I.) Diagnosi Infermieristiche (D.I.) anno 2014 Totale: D.I. Nutrizione Inf. al fab.: 30 casi D.I. Coping Inefficace: 4 casi 7 D.I. Insonnia: 4 casi D.I. Deficit cura di sé: 1 caso D.I. Stipsi: 7 casi D.I. Ansia: 3 casi D.I. Dolore Acuto: 1 caso 4 D.I. Rischio di cadute: 3 casi
16 OBIETTIVI ANNO Diagnosi infermieristiche (D.I.) anno 2013 Totale: 94 Ob. raggiunto: 62 casi Ob. non raggiunto: 17 casi 17 Ob. parzialmente raggiunto: 15 casi 62
17 OBIETTIVI ANNO 2014 Diagnosi infermieristiche (D.I.) anno 2014 Totale: Ob. raggiunto: 28 casi Ob. non raggiunto: 12 casi Ob. parzialmente raggiunto: 13 casi 12
18 EDUCAZIONE TERAPEUTICA Informare il paziente sui comportamenti corretti inerenti l ambito dell alimentazione e dell attività fisica Allenare nella gestione dei momenti di stress ed ansia (Problem Solving) Contrastare le pratiche improprie e dannose (mezzi di compenso) per il controllo del peso Favorire la compliance terapeutica
19 L atto di mettersi a tavola e mangiare è uno dei momenti più complicati per coloro che iniziano un percorso di guarigione
20 In tale contesto i pazienti affrontano, sotto la supervisione dell infermiere, le loro più radicate paure nei confronti del cibo, rinforzando un corretto stile di vita in una logica educazionale e di autonomia, cercando di recuperare l esperienza della convivialità L infermiere durante i pasti
21 L infermiere durante i pasti Somministra il giusto schema alimentare Osserva comportamento e modalità durante l assunzione del pasto Aiuta il paziente a mantenere postura corretta, rispetto delle regole e dei tempi per il consumo del pasto Interviene eliminando i rituali perpetuati durante il pasto Interviene in situazioni che potrebbero influenzare negativamente il pasto favorendo un clima disteso e garantendo privacy Osserva emozioni/mimica
22 Osserva e favorisce convivialità/relazioni Utilizza una comunicazione efficace e adeguata Fornisce supporto e sostegno Distrae e decentra dai pensieri malati Stimola e rinforza i comportamenti positivi Potenzia e fa leva sulle risorse Educa su comportamenti corretti inerenti l ambito dell alimentazione e dell attività fisica
23 ATTEGGIAMENTI DA EVITARE Assecondare e/o dire sempre di si Farsi manipolare (entrare nei circuiti mentali) Farsi sedurre Mettersi sotto ricatto Intervenire in discussioni tra i pazienti Non forzare il paziente ad affrontare argomenti che si connotino con forte emotività
24 L infermiere partecipa al processo di guarigione nuova vita verso una maturazione della personalità per consentire alla persona di vivere tutte le esperienze senza il rifugio nel sintomo
25 GRAZIE PER L ATTENZIONE
26 SITOGRAFIA regione.lombardia.it rg BIBLIOGRAFIA American Psychiatric Association, 2013; DSM V-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5 ed., Washington Istituto Superiore Sanità, 2013; Stato dell arte e le prospettive nella gestione dei Disturbi del Comportamento Alimentare, Roma Eating Wheight Disorder 2010, Editrice Kurtis Consensus Conference, 2012 Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) Rapporti ISTISAN n 13/49, 2013 Quaderni del Ministero della Salute n 17/22 Luglio-Agosto, 2013
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