I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

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1 I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Stefano Vicari U.O.C. Neuropsichiatria Infantile

2 2 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DSM-IV: -disturbi del comportamento alimentare o comportamenti finalizzati al controllo del peso -compromissione salute fisica o psicologica -non secondari a condizione medica o psichiatrica Condizioni complesse: fattori biologici psicologici e sociali

3 3 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE World Health Organization, ICD-10, 1992; American Psychiatric Association, DSM-IV, 1994 ANORESSIA NERVOSA BULIMIA NERVOSA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE N.A.S. (Binge Eating Disorder)

4 Criteri Diagnostici DSM-IV 4 ANORESSIA NERVOSA Magrezza estrema volontaria BMI < 17,5 Forte paura di ingrassare anche se sottopeso Preoccupazione estrema per peso e aspetto fisico Pazienti di sesso femminile amenorrea per tre cicli consecutivi dopo il menarca A: Sottotipo Restrittivo B: Sottotipo Bulimico

5 Criteri Diagnostici DSM-IV BULIMIA NERVOSA 5 Ricorrenti abbuffate Atti compensatori per evitare aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, esercizio fisico eccessivo, ecc..) Abbuffate e atti compensatori 2v a settimana per 3 mesi Autostima influenzata da forma e peso corporeo A: Con condotte di svuotamento B: Senza condotte di svuotamento

6 BMI <16 Adulti Frequenza cardiaca <40 bpm ; danno miocardico; Aritmie cardiache; QT allungato Pressione arteriosa <90/60 mmhg o ipotensione ortostatica Temperatura corporea <36 C (97 F) Ipoglicemia (<60 mg/dl); Diabete fuori controllo Anemia, leucopenia, piastrinopenia gravi; squilibrio elettrolitico; potassiemia <3meq/l ; Disidratazione grave Segni di insufficienza cardiovascolare, renale o epatica Pancreatite; Ipoprotidemia; edemi Riduzione sostanza grigia cerebrale Osteoporosi Esofago di Barrett Colon atonico o catartico Indicatori somatici di gravità

7 7 Indicatori somatici di gravità Bambini e Adolescenti Vanno considerati anche: mancato accrescimento rapidità del calo ponderale Frequenza cardiaca <50 bpm Pressione arteriosa <80/50 mmhg o ipotensione ortostatica An Italian Expert Consensus Document - Obesity and Eating Disorders. Indications for the different levels of care. 2010

8 Indicatori psico-ambientali di gravità Adulti Intenzioni e progetti di suicidio Gesti autolesivi Bambini e Adolescenti Gravi disfunzioni del sistema familiare Insufficiente collaborazione alle cure Necessità di supervisione ai pasti Necessità di nutrizione artificiale Compulsione continua all esercizio fisico Comorbidità psichiatrica grave Mancanza di supporto familiare An Italian Expert Consensus Document - Obesity and Eating Disorders. Indications for the different levels of care. 2010

9 Eta di insorgenza Studio di prevalenza Campione Swanson et al. 2011

10 Incidenza di esordio e diagnosi per età 14 mesi di osservazione

11 11 Differente distribuzione del rischio fra i due sessi * Studio di prevalenza Campione * * Hudson et al. 2007, Biological Psychiatry

12 Media degli anni 12 Differente decorso tra i disturbi 10 8 * * Studio di prevalenza Campione Durata dell'episodio 2 0 Anoressia Bulimia Binge Eating * Hudson et al. 2007, Biological Psychiatry

13 13 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Condizioni complesse: fattori biologici psicologici e sociali

14 14 Neurobiologia Anoressia Anomalie di attivazione cerebrale nell Anoressia A ttivazione aree che elaborano emozioni (frontale, caudato, uncus, insula e lobo temporale) A ttivazione regioni parietali Quando elaborano immagini di cibo e parti del corpo

15 Immagini CIBO AN > CN Frontale mediale bilaterale, R-cingolato; R-caudato, R- nucleo lentiforme CN > AN L-parietale inferiore e superiore,l-precuneo Zy et al. 2012, Eur Eat Disorders Rev

16 Immagini CORPO AN > CN L-uncus, temporal, precentrale L-superior L-frontale CN > AN L-parietale inferiore Zy et al. 2012, Eur Eat Disorders Rev

17 Anomalie strutturali Anoressia Titiova et al. Riduzione globale materia grigia, aumento fluido cerebrospinale Riduzione regioni: L-ipotalamo, L-parietale inferiore, R-nucleo lentiforme e R-caudato

18 18 Neurobiologia Bulimia Ridotta attivazione in aree coinvolte nell auto-regolazione compiti di attenzione e con informazioni conflittuali March et al. 2009, Arch Gen Psychiatry

19 19 Neurobiologia Anoressia-Bulimia attivazione caudato e giro precentrale nella Bulimia possibile aumentata risposta appetitiva immagini di cibo Brooks et al. 2011, Plos One

20 20 Mortalità nei DCA Disturbi del Comportamento Alimentare mortalità tra i disturbi psichiatrici più elevato tasso di Anoressia Nervosa il più alto tasso 5,9% (studio su 3006 soggetti) Anoressia Nervosa età di valutazione predittiva della mortalità Sullivan 1995, American Journal of Psychiatry Arcelus et al. 2011, Arch Gen psychiatry

21 21 Mortalità nei DCA Tasso di mortalità per 1000 morti all anno Anoressia Nervosa : 5,1 % (1 su 5 per suicidio) Bulimia nervosa: 1,7 % Disturbo alimentare non specifico: 3.3 %

22 22 Quali i segnali di allarme per il pediatra? Cambiamenti attitudinali e comportamentali nei confronti del cibo Calo ponderale Preoccupazione per il cibo e\o alle calorie Inusuali abitudini alimentari Aumento del consumo di caffè, tè, e spezie Consumo di chewing-gum abbuffate Cambiamenti emotivi e sociali Depressione Ansia Irritabilità e/o rabbia Labilità emotiva Cambiamenti di personalità Ritiro sociale

23 Setting di cura V livello ricoveri H24 (ordinari e d emergenza) IV livello riabilitazione intensiva residenziale o riabilitazione psichiatrica Rete assistenziale III livello day service, day hospital (diagnostico/terapeutico/riabilitativo) II livello ambulatorio specialistico in rete interdisciplinare (aree psicologico-psichiatrica e internistico-metabolico-nutrizionale) I livello Medico di Medicina Generale (MMG), Pediatra di Libera Scelta (PLS) e SIAN

24 24 L Intervento d eccellenza nei DCA è l intervento integrato e multidisciplinare: Presenza di un équipe multidisciplinare Integrazione e condivisione degli obiettivi Coerenza d azione tra i vari professionisti Confronto tra i professionisti Costruzione di un progetto univoco

25 AMBULATORIO Valutazione entità del problema (Eat-26) Esperienza dell accoglienza della paziente e della sua sofferenza Evitare il contatto preliminare con i soli genitori e costruire un alleanza terapeutica con la paziente Proporre un percorso diagnostico

26 DAY-HOSPITAL Esami ematochimici, Elettrocardiogramma e visita cardiologica, Eco pelvica, Visita nutrizionale Raccolta anamnestica colloquio clinico Test psicometrici Intervista psichiatrica Seduta diagnostica familiare Percorso diagnostico Valutazione medica Valutazione psicologico psichiatrica Percorso terapeuticoriabilitativo Colloqui di monitoraggio clinicofarmacologico Psicoterapia di gruppo Psicoterapia di gruppo per i genitori Psicoterapia familiare Consulenza dietologiconutrizionale

27 RICOVERO OSPEDALIERO Interventi sul piano organico Esami ematici, ECG, esami strumentali e altre valutazioni internistiche necessarie Nutrizione parenterale ove richiesto Controllo della condizione organica Correzione costante dei dati biologici alterati Uso di presidi medici più intrusivi Colloqui psichiatrici periodici con il paziente e con i familliari Sostegno psicologico al paziente Intervento psicofarmacologico Interventi sul piano psichiatrico Dieta libera Nessun intervento diretto sull alimentazione spontanea

28 Child Psychiatry Unit Prof. Stefano Vicari MD Paolo Alfieri Marco Armando Anna Maria Caramadre Maria Pia Casini Francesco De Maria Giovanni Valeri Valeria Zanna Researchers Paola De Rose Grazia Giana Luigi Mazzone Phd students and Post-Doc Nella Lo Cascio Elena Monducci Livia Sanna Nicoletta Girardi Lavinia De Chiara Psychologists Maria Chiara Castiglioni Flavia Cirillo Lidia D Elia Milena Labonia Deny Menghini Ornella Piscitelli Phd students and Post-Doc Marta Calcagni Floriana Costanzo Simona Di Gioia Lavinia De Peppo Maria Pontillo Carmen Napolitano Giorgia Piccini Pamela Varvara Cristiana Varuzza Speech therapists Luigi Marotta Roberta Bizzarri Cristina Caciolo

29 I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Stefano Vicari U.O.C. Neuropsichiatria Infantile

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