AZIONI A SUPPORTO DEL PIANO TRENTINO TRILINGUE Potenziamento delle aree disciplinari di base per student del primo e del secondo ciclo di istruzione

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1 AZIONI A SUPPORTO DEL PIANO TRENTINO TRILINGUE Potenziamento delle aree disciplinari di base per student del primo e del secondo ciclo di istruzione Codice: 2015_3_1022_IP.01 Questa iniziatva è realizzata nell'ambito del Programma operatvo FSE della Provincia autonoma di Trento grazie al sostegno fnanziario del Fondo sociale europeo, dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento

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3 Opere di misericordia. La misericordia di fronte alla vita e ai suoi problemi 6-7 settembre 2016 La misericordia, Festa della Prossimità 1 di S.E. Mons. GianCarlo Maria Bregantini L intervento al Corso riprende alcune riflessioni e provocazioni della Lettera pastorale di mons. Bregantini alla Diocesi di Campobasso-Bojano. La Lettera è suddivisa in tre parti, progressive ed insieme intrecciate: A) LA MISERICORDIA FONDATA SULLA PAROLA DI DIO. Cercheremo di capire il cuore stesso di Dio, per comprenderne la sua infinita misericordia. Sarà la parte relativa alla FORMAZIONE BIBLICA E CATECHISTICA alla Misericordia. B) LA MISERICORDIA GUSTATA NELLA LITURGIA. Rifletteremo insieme sulla bellezza di certi testi liturgici, nel valorizzare la sorprendente presenza della misericordia divina, specie nella SANTA MESSA e negli altri sacramenti. C) LA MISERICORDIA TESTIMONIATA E DIFFUSA, presente nelle 14 opere di misericordia corporale e spirituale. Sono LE VIE per meglio vivere la forza del Giubileo, con scelte specifiche innovative. LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE 1 - Dar da mangiare agli affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - Vestire chi è nudo 4 - Accogliere i forestieri 5 - Assistere gli ammalati 6 - Visitare i carcerati 7 - Seppellire i morti LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE 1 - Consigliare i dubbiosi 2 - Insegnare agli ignoranti 3 - Ammonire i peccatori 4 - Consolare gli afflitti 5 - Perdonare le offese 6 - Sopportare pazientemente le persone moleste 7 - Pregare Dio per i vivi e per i morti

4 2 Abstracts Testimonianza di Claudia Francardi e Irene Sisi (Ami Caino Abele) Perdonare le offese Visitare i carcerati Consolare gli afflitti Claudia Francardi e Irene Sisi sono due donne divise da una tragedia. L'una è la vedova del carabiniere ucciso vicino al rave party di Sorano il 25 aprile 2011, l'appuntato scelto Antonio Santarelli. L'altra è la mamma del ragazzo che l'ha ucciso, Matteo Gorelli, 22 anni, condannato a venti anni per l'omicidio. Dovrebbero, o potrebbero, odiarsi e invece sono diventate amiche. E sapere il motivo per cui sono tante volte insieme non può che straziare e aprire il cuore nello stesso istante. Ad unirle non è stata una scelta inconsapevole, legata alla depressione che le ha colte nella tragedia. Il loro è, come lo chiamano le due protagoniste, «un percorso di riconciliazione», il dolore che supera l'odio e la rassegnazione. E che diventa, grazie anche alla fede che le accomuna, una fonte di nuova luce. Quale? Quella del recupero di Matteo che nella comunità di don Antonio Mazzi a Milano si è iscritto all'università. Ma anche quella di aiuto a tante altre persone vittime di violenza, sia dalla parte di chi la subisce e di chi, invece, l'ha messa in pratica.

5 Opere di misericordia. La misericordia di fronte alla vita e ai suoi problemi 6-7 settembre Leggere il nostro tempo, interpretarlo e viverlo da cristiani di Paola Bignardi Introduzione Il kerygma possiede un contenuto ineludibilmente sociale: nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l impegno con gli altri. Il contenuto del primo annuncio ha un immediata ripercussione morale il cui centro è la carità. (EG 177). Papa Francesco nell Evangelii Gaudium chiede ai cristiani di non vivere una fede disincarnata e intimista, ma di farsi partecipi della vicenda umana e storica dei loro contemporanei e nella quale essi pure sono immersi. È un invito ad essere attenti alla realtà in tutte le sue dimensioni, come espressione del fatto che il cristiano crede in un Dio che è entrato nella storia umana. È chiamata alla responsabilità di una lettura sapiente della vita. I PARTE Luci e ombre di un tempo di cambiamento 1. Di fronte al nostro tempo, si coglie un senso di spaesamento da parte soprattutto degli adulti, che si trovano a vivere oggi in un mondo molto diverso da quello in cui sono cresciuti e per il quale sono stati educati; un senso di disorientamento da parte dei giovani; dentro il vortice dei cambiamenti in corso essi non hanno maestri che li accompagnino in maniera adeguata a trovare le coordinate per muoversi nella vita. 2. Ciò che rende difficile orientarsi nel nostro tempo è non solo il cambiamento continuo che lo caratterizza, ma la velocità del cambiamento stesso, e ciò che dà l impressione di stare sulle sabbie mobili di un mondo in cui nulla è sicuro e stabile. 3. Un tempo dalle mille contraddizioni: tra globalizzazione e localismi; tra fondamentalismi e relativismo; tra ritorno del religioso e perdita del senso di Dio; tra consumismo sfrenato e povertà estreme; Fenomeni inediti, imprevedibili, davanti ai quali si prova un impressione di paura e la tentazione di chiudersi su se stessi e sul proprio passato. 4. Prendo in considerazione, quasi come un esercizio, tre fenomeni, che stanno su tre piani diversi e che penso caratterizzino il nostro tempo: a. L individualismo come cifra di un cambiamento antropologico profondo, che arriva a toccare tutte le dimensioni della vita b. La solitudine del mondo giovanile, come causa ed effetto dello spezzarsi della comunicazione tra le generazioni c. Il fenomeno migratorio

6 4 Abstracts II PARTE Per una lettura sapiente della vita 1. Il cristiano ha un modo originale di stare davanti ai fatti della vita e della storia; un originalità che gli viene da una serie di convinzioni importanti: Dio si è fatto uomo, dunque il cristiano non può disinteressarci della società e del mondo Dio è presente nel mondo che ha creato buono, dunque il credente non può vedere nella realtà solo gli aspetti negativi Il male è entrato nella storia umana, dunque non il cristiano non può essere ingenuo; occorre stare in un atteggiamento di vigilanza, disposti a lottare contro il male. 2. Discernimento: è l atteggiamento del cristiano che cerca di guardare in profondità la storia per vedere in essa i segni dei tempi 3. I segni dei tempi: segnali della presenza di Dio nel mondo e dell azione dello Spirito in esso 4. Come fare una lettura sapiente della vita: a. La Parola di Dio b. La pensosità come atteggiamento davanti alla realtà c. Il confronto comunitario: suo valore. Qualche criterio. Conclusione L educatore cristiano, anche il docente, qualunque sia la disciplina che insegna, ha il compito di esercitarsi in una lettura sapiente della vita, per accompagnare le nuove generazioni a farsi un idea serena e seria, impegnata e responsabile, della vita e della storia.

7 Opere di misericordia. La misericordia di fronte alla vita e ai suoi problemi 6-7 settembre L esperienza cristiana del morire di don Piero Rattin Pregare Dio per i vivi e per i morti Seppellire i morti Consigliare i dubbiosi E un tema che richiede riferimenti: con la tradizione, con la sensibilità e la cultura di oggi, con le indicazioni della Chiesa al riguardo. Tre momenti La riflessione prende in esame tre voci che stanno in successione cronologica 1. Prima della morte Il vocabolario proprio della morte è poco frequentato, ma ne è spettacolarizzata la presenza nei mezzi di comunicazione. Esercitarsi a morire, consiglio già della filosofia antica, trova nel Cristianesimo coscienza di atto da compiere con dignità e libertà. Accompagnare alla morte, atto cristiano dell essere accanto. 2. Durante la morte La dimensione comunitaria del morire nella liturgia del Nuovo rituale e nella pietà cristiana. I segni pasquali centro della celebrazione del funerale; esperienze e consuetudini dei funerali dei nostri tempi. Dignità dei morti: sepoltura e cremazione, cimitero e dispersione delle ceneri 3. Dopo la morte Cosa si può e si deve fare dopo la morte da parte di coloro che restano? La Comunità deve in primo luogo prendersi cura dei vivi, soprattutto a tempi più lunghi rispetto alle settimane successive al lutto. Il culto dei morti si esprime in varie pratiche, alcune inaccettabili per la fede, altre proprie di un cristianesimo autentico che vede in Cristo la porta che apre ad un oltre la morte.

8 6 Abstracts Insegnare agli ignoranti. Vivere da insegnanti il Vangelo della misericordia di don Armando Matteo L idea di fondo della riflessione proposta è quella per la quale l opera di misericordia dell insegnare agli ignoranti possa diventare un occasione proficua per restituire al gesto dell insegnamento tutta la sua profondità e la sua straordinaria verità. Ma che cosa fa un insegnante quando insegna? Quando insegna, un insegnante nulla di meno permette che l autentica esperienza della conoscenza, che è sempre esperienza di una nuova nascita al mondo, con occhi nuovi e con una coscienza nuova. Conoscere sarebbe pure co-nascere: conoscere dunque quasi come una seconda nascita, come un nascere un altra volta con una nuova coscienza, con una nuova intelligenza, con un nuovo sguardo sulla vita. Per questo conoscere, nel suo senso pieno, non significa semplicemente allungare l elenco delle cose che sappiamo, incrementare le nozioni mandate a memoria il giorno prima. Conoscere significa più radicalmente cambiare il proprio modo di vedere e di interagire con il mondo. Il gesto dell insegnamento è tutto perciò nell introdurre gli studenti all avventura della conoscenza. La relazione sviluppa tale idea, interrogando e analizzando alcuni dei verbi che in un modo o in un altro indicano l atto dell insegnare: istruire, erudire, orientare, addomesticare, abituare.