I trenta anni gloriosi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I trenta anni gloriosi"

Transcript

1 I trenta anni gloriosi Il periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale alla prima metà degli anni settanta è definita come la golden age del capitalismo occidentale. Si tratta di un epoca caratterizzata da: elevato sviluppo tecnico-scientifico, forte crescita economica, diffuso benessere sociale, moderato conflitto sociale Tale periodo, seppur con differenze importanti tra i vari contesti nazionali, è contraddistinto dalla compresenza di tre istituzioni specifiche - In campo economico il modello produttivo si consolida attorno alle imprese di grandi dimensioni operanti sia nel settore industriale (imprese taylor-fordiste) sia nel campo dei servizi (imprese burocratiche) - Sul piano micro-sociale si consolida un tipo di famiglia specifico: la famiglia nucleare all interno della quale domina il modello delle relazioni di genere basate sul male breadwinner - Sul piano dell intervento politico si consolida la logica redistributiva del Welfare State supportata dai principi macro-economici keynesiani

2 L intervento pubblico e lo Stato Sociale Keynesiano Le formulazioni teoriche di Keynes avevano l obiettivo di essere degli strumenti di politica economica di breve periodo da utilizzare, cioè, nei momenti di recessione o di crisi per rilanciare lo sviluppo economico. Nel secondo dopoguerra si assiste però ad un allontanamento da questa impostazione originaria in due direzioni: - Da una parte c è il tentativo esplicito di utilizzare l intervento dello Stato come strumento per sostenere costantemente lo sviluppo economico e non solo in momenti di crisi (Keynesismo della crescita) - Dall altra parte l intervento dello Stato e la spesa pubblica saranno utilizzati in misura crescente anche come strumenti per consolidare il consenso politico e tenere sottocontrollo il conflitto sociale, attraverso il consolidamento e l espansione del Welfare State

3 La nascita del Welfare State Il termine inglese Welfare State fu utilizzato per la prima volta nel 1941 dall arcivescovo di York (GB) William Temple. Tuttavia se indichiamo con questo termine l insieme degli interventi posti in essere dalle istituzioni politiche per far fronte ai rischi sociali della popolazione, le sue origini sono molto più antiche. Esse possono essere individuate nell insieme di misure, per molto tempo disarticolate, messe in atto per rispondere a rischi provocati dalla modernizzazione. La modernizzazione della società coincide, infatti, con una serie di importanti cambiamenti che hanno portato all affermazione di un nuovo ordine sociale caratterizzato da: - una struttura sociale complessa in cui prevale l ambito urbano su quello rurale e le relazioni impersonali su quelle personali, l economia di mercato su quella domestica. - le relazioni impersonali su quelle personali, l economia di mercato su quella domestica. - l economia di mercato su quella domestica.

4 Proletariato rurale e povertà di massa I primi interventi politici di contrasto alla povertà risalgono al XVII secolo. Essi operano all interno di un contesto socio-economico caratterizzato dalla progressiva affermazione di una nuova classe sociale: il proletariato rurale Durante il periodo di transizione al nuovo sistema economico-produttivo, fondato sul mercato autoregolato e caratterizzato dalla razionalizzazione nei sistemi di produzione agricola e dall avvio della prima produzione industriale, le possibilità di allocazione delle risorse vengono a dipendere, quasi esclusivamente, dalla posizione di ciascun individuo nel mercato e, quindi, dalle condizioni congiunturali del mercato stesso La fase che precede la rivoluzione industriale rappresenta un periodo molto difficile per il proletariato a causa della forte instabilità delle condizioni di mercato. Fasi di alta richiesta di manodopera, soprattutto nel settore manifatturiero, erano seguite da fasi di stagnazione della domanda di lavoro in uno scenario caratterizzato da continue fluttuazioni economiche Di fronte a tali condizioni strutturali dell economia, unitamente all avvicendarsi di eventi contingenti quali guerre ed epidemie la povertà si impose per la prima volta come fenomeno di massa

5 Le prima legge sui poveri L Inghilterra fu il paese in cui il fenomeno della povertà di massa si manifestò prima che altrove. Nel 1601, il parlamento inglese approvò, infatti, la Poor Law, con la quale, per la prima volta in un atto legislativo, veniva sancito il diritto a vivere per tutti i cittadini. La legge stabiliva che: - Ad occuparsi dei poveri dovevano essere le parrocchie alle quali venivano trasferite le risorse derivanti dalle imposte locali (le tasse sui poveri) che tutti i proprietari e fittavoli, ricchi o meno, erano tenuti a pagare a seconda della rendita della terra o delle case in loro possesso - Tutti coloro che si trovano in uno stato di indigenza erano tenuti ad accettare, quale prerequisito necessario per l accesso ai servizi offerti, l internamento in apposite strutture residenziali differenziate a seconda del tipo di disagio (poorhouses). - Coloro che erano impossibilitati al lavoro (es. malati o anziani), potevano ricevere un servizio domiciliare ed un eventuale sussidio in denaro oppure essere ricoverati in appositi ospizi - Per gli oziosi, coloro cioè che non accettavano l internamento nelle poorhouses, erano previste sanzioni che andavano dalla reclusione in case di correzione fino alla pena capitale per i recidivi

6 Le povertà come colpa La Poor Law inglese del 1601, così come le leggi di altri paesi europei che nello stesso periodo storico affrontarono il problema della povertà, può essere definita come una «politica sociale negativa», poiché il suo intento primario era soprattutto quello del controllo dei poveri e la difesa dell ordine pubblico La povertà, in pratica, era ritenuta la conseguenza di una colpa ed in quanto tale l unico metodo ritenuto efficace per risolvere il problema era individuato nella responsabilizzazione degli individui attraverso l impegno lavorativo L aspetto repressivo venne ulteriormente accentuato quando nel 1662 venne approvato l Act of Settlement. Esso stabiliva che i poveri potevano ricevere assistenza solo dalla parrocchia presso la quale erano residenti. Tale norma aveva, quindi, lo scopo di scoraggiare i comportamenti opportunistici dei cosiddetti indigenti di professione coloro che, cioè, si spostavano periodicamente alla ricerca dei sistemi parrocchiali di sostegno più efficienti.

7 La mancata differenziazione dei problemi Impegnati a limitare i rischi per l ordine pubblico, i legislatori inglesi non erano ancora in grado di comprendere quanta parte giocasse nelle condizioni di vita di ampi strati della popolazione l indigenza e quanto la mancanza di lavoro. Nel 1722 presso alcune parrocchie, vennero istituite le workhouse. Ricoveri del tutto simili alle poorhouse, ma che, già nel nome, evidenziano un elemento centrale del problema: la mancata di differenziazione tra povertà e disoccupazione. La lettura del problema ignorava, inoltre, tra le cause della povertà la disgregazione sociale (di intere comunità e sistemi familiari), provocata dalla rivoluzione agricola, prima, e da quella industriale successivamente. Il problema, di fatto, veniva interpretato esclusivamente come una questione di reddito disponibile.

8 La Speenhamland Law (1795) È nel contesto sociale e normativo in cui povertà, disoccupazione e indigenza sono letti come un problema unico ed indifferenziato che nel 1795 venne approvato, sempre in Inghilterra, un nuovo provvedimento: la Speenhamland Law. Tale legge ha un impatto rivoluzionario sulla nascita del welfare state poiché stabiliva che:. un individuo con un lavoro ma il cui salario ammontava a meno di una certa soglia, calcolata in base al prezzo del pane aveva comunque diritto a ricevere una integrazione tale da garantirgli un reddito minimo assicurato in qualsiasi circostanza Anche se le conseguenze della sua applicazione in un cotesto economico e normativo come quello inglese del 1800 furono, nel breve periodo, più negative che positive, questa legge segna un punto di svolta fondamentale nella concezione dei rischi sociali in epoca moderna. Per la prima volta viene ammessa la possibilità che il la povertà è un rischio insito strutturale della società e che può riguardare anche chi svolge una attività lavorativa

9 Povertà e disoccupazione come questioni sociali Nel 1800, con la Speenhamland Law e con il successivo Poor Law Amendment Act del 1834, diventò sempre più chiaro che il problema della povertà si intrecciava inestricabilmente con i fenomeni relativi all avvento dell economia di mercato. La povertà, l indigenza e la disoccupazione non erano più soltanto la conseguenza di scelte individuali o di punizioni divine, ma effetti non previsti dei nuovi processi produttivi e, in quanto tali, rappresentavano problemi riguardanti l intera società. Erano, appunto, delle questioni sociali. La società industriale dovette prendere coscienza del fatto che, rispetto al passato, le cause dell insicurezza erano cambiate: ai fattori naturali e politici dell insicurezza e del rischio si erano aggiunti quelli, ben più temibili, dell economia. È solo nel momento in cui i problemi ed i rischi diventano sociali (o sono percepiti come tali) che, quindi, la società stessa è chiamata ad intervenire

10 La pressione dal basso Il fermento delle idee nate dalla rivoluzione francese, insieme al dibattito intorno alla Poor Law diede il via ad una serie di movimenti ed iniziative volte ad incidere profondamente nei processi di riforma istituzionale durante la prima parte del Con il consolidamento della produzione industriale, inoltre, anche la nascente classe operaia iniziò ad organizzarsi e a mobilitarsi per richiedere il riconoscimento dei propri diritti sociali e politici Le condizioni di vita del proletariato urbano, dentro e fuori le fabbriche, portarono, infatti, inevitabilmente alle prime proteste e al consolidamento dei primi gruppi organizzati. I primi sindacati nacquero nel 1820, in Gran Bretagna. Tra il 1860 e il 1880, le organizzazioni sindacali si diffusero in diversi altri paesi europei: Norvegia, Svezia e Finlandia. L ultima parte del XIX secolo rappresentò, quindi, in Europa un periodo di importanti novità nella legislazione sociale e lavorativa È in questo contesto che furono approvate, infatti, alcune importanti riforme destinate ad incidere profondamente sullo sviluppo dei moderni welfare state.

11 I primi interventi strutturali: le assicurazioni per i lavoratori Tra le riforme più importanti introdotte in questo periodo un posto di primo piano spetta, senza dubbio alle assicurazioni sociali La novità insita nelle leggi istitutive delle assicurazioni operaie fu il riconoscimento della responsabilità civile del datore di lavoro L introduzione delle assicurazioni aveva come scopo la predisposizione di misure previdenziali di carattere sistematico, standardizzate e, quindi prevedibili, capaci di responsabilizzare i lavoratori senza macchiarli, come un tempo, dello stigma indelebile di assistiti. Il dato nuovo era che restituire sicurezza ai lavoratori ed alle loro famiglie incominciava a porsi come problema di responsabilità collettiva. La prima forma assicurativa venne introdotta in Germania nel periodo compreso tra la prima legislazione Bismarckiana (1871) e la grande guerra. Nei primi decenni del 1900, altri paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Svezia, Svizzera, e Gran Bretagna) istituzionalizzarono nel proprio apparato amministrativo i sistemi assicurativi come principale meccanismo di copertura dei rischi per i lavoratori.

12 Le Assicurazioni volontarie: interventi residuali e target group selezionati Il modello più diffuso di assicurazione sociale in questa prima fase era quello volontario basato sulla copertura da parte delle società di mutuo soccorso, sovvenzionate in parte dallo Stato, e dall adesione da parte dei lavoratori su base, esclusivamente, volontaria. L intervento regolativo dello Stato in questo modello rimaneva, quindi, molto scarso e considerando che la gran parte dei salariati non era disposta a pagare o non era in grado di garantirsi un assicurazione, coloro che potevano sottoscrivere un piano previdenziale di questo tipo erano soprattutto i lavoratori specializzati meglio remunerati e la piccola borghesia. Si trattava, quindi, di programmi rivolti ad una minoranza della popolazione lavorativa

13 Le Assicurazioni obbligatorie: estensione della protezione a tutti i lavoratori Il modello assicurativo, basato sulle assicurazioni obbligatorie, venne adottato per la prima volta in Germania all inizio del In questo modello le sottoscrizioni spettavano a tutti i lavoratori ai quali veniva richiesto il versamento di contributi previdenziali variabili in base al reddito. In un primo momento l obbligatorietà assicurativa riguardava esclusivamente gli operai dei settori manifatturieri maggiormente a rischio, ma successivamente venne estesa a tutti i settori produttivi ed anche agli impiegati.

14 La protezione minima in caso di bisogno Alla progressiva estensione dell assicurazione sociale contribuirono le esperienze del primo dopoguerra, con gli anni dell inflazione e della Grande Depressione, durante i quali apparve chiaro che anche ceti più abbienti non erano esenti da rischi di impoverimento e disagio La fase successiva nello sviluppo dei programmi previdenziali fu l introduzione delle assicurazioni sociali attraverso cui la copertura dei rischi venne ulteriormente estesa anche ai soggetti non attivi, come i pensionati (assicurazione pensionistica) o i superstiti (assicurazione contro malattia ed infortuni). Questo cambiamento rappresenta un passaggio epocale nella storia dello stato sociale in quanto il principio della sostituzione del salario, che aveva guidato tutti i piani di intervento assistenziali e previdenziali fino ad allora, venne progressivamente integrato dal principio di protezione minima in caso di bisogno L innovazione senza dubbio più significativa, in questa direzione, fu quella avviata in Svezia, nel 1913, dove venne stabilito che tutti i cittadini con oltre 67 anni avevano diritto ad una pensione.

15 L assicurazione contro la disoccupazione L assicurazione contro la disoccupazione fu l ultima ad essere introdotta (negli anni 30). Tale ritardo si spiega con il fatto che la disoccupazione rappresenta una problematica sociale caratterizzata da un andamento altalenante legato essenzialmente agli andamenti congiunturali dell economia. Ciò ne ha impedito una rapida presa di coscienza del problema da parte dei governi nazionali. La definitiva applicazione delle assicurazioni contro la disoccupazione rappresenta la rottura definitiva dei tradizionali schemi di previdenza di tipo liberale, basati su un approccio paternalistico e sull assicurazione obbligatoria da parte dei beneficiari La sua introduzione sancisce definitivamente l affermazione del rischio come contingente e strettamente legato all andamento dei cicli economici

16 La crescita dell intervento pubblico tra le due guerre «L evoluzione generale dei sistemi di sicurezza sociale tra le due guerre si manifesta nella quota crescente di prodotto interno lordo destinato alle assicurazioni sociali; si rileva anche nel forte aumento dei beneficiari, nel passaggio dall aiuto ai bisognosi all assistenza ed alla tutela del benessere [ ] nell edilizia sociale e nelle assicurazioni contro il rischio di disoccupazione introdotte soltanto ora in misura massiccia» (Ritter, 1996:106) Alla base di questa espansione ci sono due visioni ideologiche opposte del welfare state, - quella della protezione sociale vista come alternativa alla piena partecipazione politica del proletariato industriale sostenuta dai conservatori. - quella della cittadinanza sociale quale compimento della democrazia politica, sostenuta dai progressisti. Le risposte alla difficile fase di crisi che condurrà alla transizione al capitalismo regolato non furono omogenee e soprattutto dimostrano un diverso modo di concepire l intervento assistenziale dello Stato tra regimi democratici e regimi totalitari.

17 Le risposte democratiche: La Repubblica di Weimar Gli esempi più eloquenti delle strategie democratiche messe in atto in questa fase furono quelli della Carta Costituzionale Tedesca della Repubblica di Weimar ed il New Deal del presidente Roosevelt negli Stati Uniti. L assemblea costituente di Weimar sancì per la prima volta in un documento costituzionale, il riconoscimento dei diritti sociali e la piena legittimazione dell assistenza sociale intesa come strumento volto a garantire un elevato grado di sicurezza materiale per tutta la popolazione Venne, inoltre, riconosciuto il diritto di partecipazione da parte dei sindacati come espressione della società civile alla definizione dei piani di intervento sociale. Nasceva, in pratica, un nuovo modello regolativo basato sul pluralismo corporativo che inciderà significativamente sul futuro dello stato sociale tedesco e non solo.

18 Le risposte democratiche: Il New Deal Americano Il New Deal americano prese avvio tra il 1933 e il 1937 durante la presidenza Roosevelt e rappresentò, per l epoca in cui si colloca, una sperimentazione estesa e coraggiosa perché aveva l obiettivo di trasformare strutturalmente l intervento pubblico in campo economico e sociale. Nel campo del lavoro e dell industria fu proclamata la legittimazione delle pratiche sindacali riconoscendo il diritto alla contrattazione collettiva. Furono emanati i provvedimenti sulle quaranta ore settimanali e sulla retribuzione salariale minima. Nel campo della sicurezza sociale, invece, venne varato il Social Security Act, che rappresentava un primo impianto di assicurazione obbligatoria contro i rischi di invalidità, di vecchiaia (insieme al programma, di garanzia di assistenza agli anziani più poveri, la Old Age Assistance), di vedovanza e per la protezione dei familiari di defunti. Tuttavia, la tradizione individualista e le resistenze nei confronti di nuove spese da parte dello Stato, spiegano perché la spesa sociale in questo paese rimase relativamente bassa e perché si rinunciò ad ampliare la gamma delle assicurazioni,come ad esempio quelle contro i rischi di malattia

19 Le risposte totalitarie: Il Nazismo I regimi totalitari risposero alle tensioni sociali del periodo compreso tra le due guerre mondiali con una repressione preventiva delle minacce rivoluzionarie soffocando, di fatto, ogni domanda di cambiamento sociale nell interesse delle classi dominanti. La strategie di intervento di questi regimi passarono dai metodi della minaccia e della violenza fino alla progressiva smobilitazione sindacale e l abolizione delle istituzioni democratiche. Le misure della Germania hitleriana riproposero le concezioni della povertà come colpa predisponendo piani di intervento basati sull internamento degli indigenti e sanzioni che prevedevano anche l eliminazione dei superflui. La politicizzazione della sanità con lo sforzo per evitare il deterioramento dell essenza biologica del popolo mostrò, per la prima volta, la possibilità di degenerazione ed abuso dello stato sociale.

20 Le risposte totalitarie: Il Fascismo Nell Italia fascista con il Concordato del 1929 stipulato tra governo e Chiesa Cattolica fu sancita una divisione dei compiti assistenziali, tra le due istituzioni. Il regime fascista rivendicava un proprio primato su tutte quelle attività in cui il contenuto assistenziale coincideva con obiettivi di socializzazione politica e di organizzazione della popolazione secondo i propri principi ideologici. Alla Chiesa venne confermata una delega di gestione da esercitare con la massima autonomia nelle più tradizionali attività di assistenza agli anziani, agli inabili e ai soggetti marginali Lo scopo principale della politica sociale fascista fu quello di creare un opinione pubblica favorevole al regime attraverso opere sociali che avevano forti valenze propagandistiche È in questa logica che vengono creati i grandi istituti previdenziali operanti ancora oggi: INPS e INAIL.

21 Verso un Welfare maturo: il rapporto Beveridge L impulso alla nuova fase dello stato sociale venne dal Regno Unito e da quello che è considerato il documento fondamentale del moderno welfare state: il Rapporto Beveridge Il Piano per la Sicurezza Sociale redatto da Beveridge cambiava radicalmente il modo di affrontare i rischi sociali. La lotta alla povertà si presentava come parte di una più ampia politica di progresso sociale in cui l attacco al bisogno doveva essere accompagnato dallo sviluppo dell assicurazione sociale e da misure di lotta contro gli altri rischi fondamentali: malattia, ignoranza, incuria e inoperosità. Alla base del programma c era lo stretto collegamento tra la politica sociale ed una politica economica nazionale tendente alla piena occupazione.

22 Il Piano di Sicurezza Sociale Beveridge: principali caratteristiche Il Piano per la Sicurezza Sociale redatto da Beveridge era un sistema integrato di misure volte a contrastare i rischi sociali basato su: - Sussidi di sussistenza: previsti per ogni forma di interruzione del reddito (disoccupazione, invalidità maternità, pensione etc.) - Sistema contributivo uniforme: ciascuno in base alla propria condizione lavorativa era tenuto alla partecipazione al sistema contributivo come pre-requisito per l accesso alle misure previdenziali - Unificazione delle responsabilità amministrative in capo al Ministero per la Sicurezza Sociale - Classificazione e Inclusione: I cittadini venivano classificati in 8 categorie (lavoratori dipendenti; imprenditori, commercianti, liberi professionisti; casalinghe sposate con marito lavoratore; tipologie di lavoratori non retribuiti; giovani al di sotto dell età lavorativa; pensionati). Per ciascuna categoria venivano stabilite le tipologie di sussidio cui si aveva diritto.

23 Consolidamento e crescita dello Stato Sociale Dopo la seconda guerra mondiale, la sperimentazione lasciò gradualmente il posto ad un insieme più strutturato e più consensuale di politiche sociali L impostazione paternalistica e discrezionale che da tempo aveva permeato gli interventi e le pratiche assistenziali venne progressivamente abbandonata, di fronte alle sfide poste da vecchi e nuovi problemi sociali. Accanto al nucleo centrale, che rimarrà concentrato intorno alle assicurazioni sociali, si consoliderà l impegno dello Stato in alcuni settori cruciali dell economia e della vita sociale (il mercato del lavoro, la scuola, la sanità, etc.). Questa fase si contraddistingue per un consolidamento del welfare state caratterizzato da una graduale integrazione di idee politiche precedentemente sparse in un affermazione positiva del potere dei governi democratici come manager sociali I risultati di tale consolidamento non portarono a soluzioni univoche e stabili nel tempo, anzi è proprio durante questa fase che si struttureranno le principali linee di differenziazione tra i diversi modelli di welfare

Sociologia Economica

Sociologia Economica La nascita del Welfare State Il termine inglese Welfare State fu utilizzato per la prima volta nel 1941 dall arcivescovo di York (GB) William Temple. Tuttavia se indichiamo con questo termine l insieme

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura

Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura IL Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura Che cos è il modello Beveridge? Il 20 Novembre del 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale, in Inghilterra venne data alle stampe una proposta

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Modelli di organizzazione di un sistema sanitario (a) Si differenziano

Dettagli

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale Facoltà di Scienze Sociali Lezioni di Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale PROGRAMMA DELLE LEZIONI Prima parte Concezione del welfare state e caratteri generali;

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale Facoltà di Scienze Sociali Lezioni di Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale PROGRAMMA DELLE LEZIONI Prima parte Concezione del welfare state e caratteri generali;

Dettagli

LE POLITICHE DI WELFARE

LE POLITICHE DI WELFARE LE POLITICHE DI WELFARE Perché: Come operatori nei servizi Conoscenza del contesto in cui si opera Promozione e critica dei servizi esistenti (attivazione di risorse utili) STORIA E SVILUPPO DEL WELFARE

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

I SISTEMI PREVIDENZIALI

I SISTEMI PREVIDENZIALI I SISTEMI PREVIDENZIALI 1 DEFINIZIONE Il sistema previdenziale, in generale, è un meccanismo di ridistribuzione che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l attività

Dettagli

Il welfare state moderno è un invenzione europea. I diversi sistemi di welfare hanno origine alla fine del XIX secolo, e si sviluppano alla fine del

Il welfare state moderno è un invenzione europea. I diversi sistemi di welfare hanno origine alla fine del XIX secolo, e si sviluppano alla fine del Il welfare state moderno è un invenzione europea. I diversi sistemi di welfare hanno origine alla fine del XIX secolo, e si sviluppano alla fine del XX secolo a seguito dei problemi sociali sollevati dall

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

Introduzione alla macroeconomia

Introduzione alla macroeconomia Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra

Dettagli

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.

Dettagli

Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome. Lo stato sociale. Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma

Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome. Lo stato sociale. Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Lo stato sociale Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Motivazioni Fallimenti informativi e ruolo dei due teoremi dell economia del benessere

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili I trasferimenti monetari alle famiglie Trasferimenti economici alle famiglie Trasferimenti monetari diretti indiretti Assegni per il nucleo familiare Assegno di maternità A3F Detrazioni fiscali Storia

Dettagli

Studio di un progetto di welfare integrativo

Studio di un progetto di welfare integrativo Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare PREVIDENZA E ASSISTENZA: PROPOSTE PER UN APPROCCIO INTEGRATO Studio di un progetto di welfare integrativo Attuario Attuario Indice Di

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione

Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it

Dettagli

TASSO DI SOSTITUZIONE

TASSO DI SOSTITUZIONE TASSO DI SOSTITUZIONE Un tasso di sostituzione è adeguato quando evita per la generalità dei cittadini un eccessiva caduta nel livello di reddito ad un età di pensionamento coerente con l evoluzione demografica

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERA

PROPOSTA DI DELIBERA COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche

Dettagli

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria LIBERA Confederazione Sindacale Li.Co.S. Sede nazionale Via Garibaldi, 45-20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 02 / 39.43.76.31. Fax: 02 / 39.43.75.26. e-mail: sindacatolicos@libero.it IL NUOVO TFR, GUIDA

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli

IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI TRA RISPOSTE PUBBLICHE E PRIVATE

IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI TRA RISPOSTE PUBBLICHE E PRIVATE Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Facoltà di Sociologia Corso di Laurea Specialistica in Scienze per le Politiche Sociali e del Terzo Settore IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI

Dettagli

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro Per un Lavoro Dignitoso Organizzazione Internazionale del Lavoro Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale

Dettagli

La previdenza in Europa

La previdenza in Europa La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,

Dettagli

Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare

Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare DEFINIZIONE DI WELFARE STATE Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare Il Welfare State è un insieme di istituti, principalmente di natura pubblica, sorti nel corso della formazione del

Dettagli

Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare. Scienza delle finanze lezione 8

Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare. Scienza delle finanze lezione 8 Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare Scienza delle finanze lezione 8 DEFINIZIONE DI WELFARE STATE Il Welfare State è un insieme di istituti, principalmente di natura pubblica, sorti

Dettagli

I mutamenti del Welfare State. Genova, 7 Luglio 2015 1

I mutamenti del Welfare State. Genova, 7 Luglio 2015 1 I mutamenti del Welfare State 1 Il Welfare State Nel Welfare State gli unici due attori sono il governo e il mercato. La caratteristica principale del Welfare State è che il mercato produce ricchezza ma

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Le pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2

Le pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2 Le pensioni nel 2013 Le pensioni da lavoro Allegato n. 2 Integrazione al minimo Le pensioni liquidate col sistema retributivo o col sistema misto, in presenza di determinate condizioni di reddito, vengono

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE

LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE AUSTRIA BELGIO CIPRO DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA La pensione ordinaria è erogata al compimento del 60 anno di età

Dettagli

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali Oltre che ad evidenti obiettivi di equità, un sistema di assicurazione sociale contro la disoccupazione risponde a motivazioni di efficienza economica,

Dettagli

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti.

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Per quanto necessari, anche i riscatti, in particolare per i

Dettagli

Glossario Dei Termini Previdenziali: La Previdenza Complementare

Glossario Dei Termini Previdenziali: La Previdenza Complementare Glossario Dei Termini Previdenziali: La Previdenza Complementare www.logicaprevidenziale.it A Albo (delle forme pensionistiche complementari): Elenco ufficiale tenuto dalla COVIP cui le forme pensionistiche

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata

Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata 18 giugno 2013 - Aula Magna Clinica del Lavoro Premessa La gestione e la regolamentazione

Dettagli

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

Comunicazione e promozione della Previdenza Complementare

Comunicazione e promozione della Previdenza Complementare Comunicazione e promozione della Previdenza Complementare INCA PERCHE? Per una maggiore responsabilizzazione ai fini previdenziali Non dimostrarsi neutrale rispetto alla convenienza COME? Quanto mi costa

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia Nel corso degli ultimi trent anni il sistema previdenziale italiano è stato interessato da riforme strutturali finalizzate: al progressivo controllo della spesa pubblica per pensioni, che stava assumendo

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

Disoccupazione e salario reale

Disoccupazione e salario reale Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i

Dettagli

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di

Dettagli

Attualità e storia della mutualità. L esempio della SNMS Cesare Pozzo

Attualità e storia della mutualità. L esempio della SNMS Cesare Pozzo Attualità e storia della mutualità. L esempio della SNMS Cesare Pozzo Stefano Maggi Docente di Storia contemporanea Università di Siena Presidente Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità Le mani intrecciate,

Dettagli

La struttura del sistema previdenziale

La struttura del sistema previdenziale QUANDO ANDRÒ IN PENSIONE? QUANTI SOLDI PRENDERÒ? E IL MIO TFR? Il sistema previdenziale pubblico e complementare 1 La struttura del sistema previdenziale I pilastro: la previdenza pubblica II pilastro:

Dettagli

MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013

MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 Introduzione al D. Lgs. n. 33/2013 1 of 21 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Vita e lavoro in Italia La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Un periodo ricco di trasformazioni Come spiega il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

Sistemi di welfare 10. UN NUOVO WELFARE. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione

Sistemi di welfare 10. UN NUOVO WELFARE. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 10. UN NUOVO WELFARE Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it

Dettagli

Corso di Scienza delle finanze. Lezione 4. IL sistema pensionistico (1 parte)

Corso di Scienza delle finanze. Lezione 4. IL sistema pensionistico (1 parte) Corso di Scienza delle finanze Lezione 4 IL sistema pensionistico (1 parte) Definizioni Il sistema pensionistico Le ragioni dell intervento pubblico Confronto fra sistemi pensionistici a) rendimento b)

Dettagli

I bilanci tecnici nell era della crisi del lavoro

I bilanci tecnici nell era della crisi del lavoro ENPAM MERCATO DEL LAVORO E PREVIDENZA I bilanci tecnici nell era della crisi del lavoro Giampaolo Crenca Presidente Consiglio Nazionale Attuari Roma, 25 giugno 2013 Il mercato del lavoro è cambiato in

Dettagli

Una prima definizione del fenomeno

Una prima definizione del fenomeno Una prima definizione del fenomeno " dovrebbero essere definiti poveri quegli individui, famiglie e gruppi di persone le cui risorse materiali, culturali e sociali sono così limitate da escluderli dallo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) INCA-CGIL MILANO Formazione

Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) INCA-CGIL MILANO Formazione Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) L organizzazione del primo pilastro Interventi legislativi: Decreto legislativo n.

Dettagli

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA Problem Setting Perché è importante disporre in vecchiaia di un assegno pensionistico adeguato? Come garantire nel tempo agli iscritti un dignitoso

Dettagli

Il reddito da pensionato è/sarà sufficiente?

Il reddito da pensionato è/sarà sufficiente? II-3. Il reddito da pensionato è/sarà sufficiente? Le opinioni riguardo al reddito da pensionati rivelano sostanziali differenze e sono strettamente correlate al background professionale e finanziario.

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

Statistiche e osservazioni sul cumulo delle prestazioni pensionistiche. a cura di: Luca Inglese e Oreste Nazzaro

Statistiche e osservazioni sul cumulo delle prestazioni pensionistiche. a cura di: Luca Inglese e Oreste Nazzaro Statistiche e osservazioni sul cumulo delle prestazioni pensionistiche a cura di: Luca Inglese e Oreste Nazzaro Introduzione Un aspetto al quale è stata dedicata relativamente poca attenzione durante gli

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme

Dettagli

DICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO

DICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO DICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO adottata dalla Conferenza internazionale del Lavoro nella sua Ventiseiesima Sessione Filadelfia, 10 maggio

Dettagli

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Associazione Italiana per l Previdenza e Assistenza Complementare Giornata Nazionale della Previdenza Milano, Palazzo Mezzanotte 15 maggio 2015 WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Indice Di cosa

Dettagli

Pensione sempre più lontana i Lavoratori Autonomi Andamenti di carriera e calcolo pensionistico nel lavoro autonomo

Pensione sempre più lontana i Lavoratori Autonomi Andamenti di carriera e calcolo pensionistico nel lavoro autonomo Pensione sempre più lontana i Lavoratori Autonomi Andamenti di carriera e calcolo pensionistico nel lavoro autonomo Quando si parla di previdenza del lavoro autonomo il riferimento normativo ancor oggi

Dettagli

5. Prestazioni di natura previdenziale

5. Prestazioni di natura previdenziale 5. Prestazioni di natura previdenziale Premessa Il tema della riforma delle pensioni in questi ultimi anni, è stato materia di grande dibattito e di aspri scontri. Ricordiamo ad esempio la riforma Maroni

Dettagli

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE II PILASTRO. Il meccanismo del silenzio-assenso

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE II PILASTRO. Il meccanismo del silenzio-assenso LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE II PILASTRO 1 Il meccanismo del silenzio-assenso 2 CASO 1: adesione al fondo negoziale TUTTO il TFR (maturando) verrà versato AL FONDO + PERCENTUALE del LAVORATORE 1% (in media)

Dettagli

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti (15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

I Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo

I Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo I Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (PIP) I Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (PIP) sono forme pensionistiche complementari esclusivamente individuali rivolte a tutti

Dettagli

Tuttavia, il passaggio dal regime di TFS al nuovo regime di TFR non è avvenuto in modo lineare. Sentenza della Corte costituzionale e personale a TFR

Tuttavia, il passaggio dal regime di TFS al nuovo regime di TFR non è avvenuto in modo lineare. Sentenza della Corte costituzionale e personale a TFR La Consulta dichiara non fondata la questione di illegittimità costituzionale in merito alla disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati in TFR e tra assunti post e ante 2001. La recente

Dettagli

La fiscalità della sanità integrativa

La fiscalità della sanità integrativa La fiscalità della sanità integrativa 1 Il trattamento tributario dei contributi Fonti normative Art. 10, comma 1, lettera e-ter del tuir 917/86(oneri deducibili) Art. 51, comma 2, lettera a) del tuir

Dettagli

ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE

ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE PROWELFARE / ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE Iniziano i nostri approfondimenti sulla ricerca promossa dalla Commissione Europea per mappare la situazione in diversi Stati

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MATURANDO A PARTIRE DALL 01.01.2007 IN APPLICAZIONE DELL ART. 8 COMMA 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005 N. 252 Ogni lavoratore del settore

Dettagli

Venezia Venerdì 20 Novembre

Venezia Venerdì 20 Novembre Venezia Venerdì 20 Novembre LA PREVIDENZA PER IL MEDICO E L ODONTOIATRA: MIRAGGIO O REALTA Sala convegni dell OMCeO Venezia, Via Mestrina 86 - Mestre . Compito dell ordine professionale E anche stimolare

Dettagli

Le nuove prospettive della Previdenza Complementare

Le nuove prospettive della Previdenza Complementare Le nuove prospettive della Previdenza Complementare Andrea Lesca 1 Milano, 10 maggio 2012 Lo sviluppo delle forme pensionistiche complementari passa all interno del progressivo mutamento delle forme di

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

ENPAPI ENPAPI. Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della professione infermieristica

ENPAPI ENPAPI. Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della professione infermieristica Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della professione infermieristica FINALITA ASSICURA LA COPERTURA PREVIDENZIALE OBBLIGATORIA IN FAVORE DEGLI ISCRITTI, DEI LORO FAMILIARI E SUPERSTITI ATTRAVERSO

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

La Salute e Sicurezza dello Studio Notarile

La Salute e Sicurezza dello Studio Notarile La Salute e Sicurezza dello Studio Notarile SETTEMBRE 2009 Modifiche al disposto normativo in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro sono state introdotte dal D. Lgs. 106/2009, integrativo

Dettagli

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: UTILIZZO E FINALITA

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: UTILIZZO E FINALITA LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: UTILIZZO E FINALITA Il decreto legislativo n. 252 del 5 dicembre 2005 ha rinviato al 1 gennaio 2007 esclusivamente l obbligo della destinazione del TFR maturando alla previdenza

Dettagli

Fondo speciale dirigenti ex-inpdai. Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali

Fondo speciale dirigenti ex-inpdai. Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali Fondo speciale dirigenti ex-inpdai Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali L Inps prosegue la sua operazione porte aperte pubblicando una scheda sul fondo speciale dirigenti

Dettagli

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Sono interessati alla riforma della previdenza complementare attuata con il decreto legislativo n. 252/2005 che, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria per l anno 2007, entrerà in vigore dal 1

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato

Dettagli