Analisi degli scostamenti
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- Gianluigi Bini
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1 Analisi degli scostamenti Enzo Bivona Ricercatore di Economia Aziendale Università di Palermo Cell
2 IL REPORTING Caratteristiche generali La rilevazione ed elaborazione dei dati La progettazione del reporting L analisi degli scostamenti
3 INTRODUZIONE (1/2) na fase fondamentale del reporting riguarda l analisi delle differenze tra alori obiettivo ex-ante contenuti nel budget e i valori ottenuti onsuntivo relativi tali obiettivi (es. con riferimento ai costi variabili, cos issi e ad eventuali ricavi). valori inseriti nel budget generalmente fanno riferimento a fabbisogn tandard relativi a condizioni operative normali di svolgimento della gestion utura. ttraverso l analisi degli scostamenti è possibile individuare quant arte di uno scostamento tra un obiettivo di costo/ricavo e il relativ alore effettivo è attribuibile all operato del responsabile di centr ppure a fattori esterni (variazione dei prezzi dei fattori della produzione cc.) o, ancora, derivare da decisioni ed operazioni intraprese da pi ersone, facenti capo ad aree di responsabilità differenti. biettivo dell analisi degli scostamenti è, dunque, individuare le caus elle differenze tra valori a preventivo e a consuntivo al fine di supportar scelta delle azioni da porre in essere per correggere i gap indesiderati.
4 INTRODUZIONE (2/2) REPORT RICEVUTO ESAME DA PARTE DEL DIRIGENTE ESAME DEL REPORT SUCCESSIVO NO Sono necessarie indagini in un particolare settore? SI INDAGINE ESAME DEL REPORT SUCCESSIVO NO È necessario intervenire? ANALISI DEGL SCOSTAMENT Modifica Budget Modifica attività/procedure Note di merito ai responsabili SI AZIONI CORRETTIVE
5 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI (1/4) costi variabili standard sono calcolati prendendo in considerazione tr attori: il volume programmato di produzione (V st ); il consumo unitario standard dei fattori produttivi (E st ); il costo unitario standard di acquisizione dei fattori produttivi d piegare (C st ). er tali costi è possibile effettuare una scomposizione dello scostament otale nei seguenti scostamenti elementari: scostamento di Volume; scostamento di Efficienza; scostamento di Costo.
6 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI (2/4) SCOSTAMENTO DI VOLUME udget originale (B o ) = V st * E st * C st - udget flessibilizzato (B f ) = V e * E st * C st SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA udget flessibilizzato (B f ) = V e * E st * C st - onsuntivo a costi standard (C ps ) = V e * E e * C st SCOSTAMENTO DI COSTO onsuntivo a costi standard (C ps ) = V e * E e * C st - onsuntivo puro (C p ) = V e * E e * C e
7 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI (3/4) SCOSTAMENTO TOTALE DEI COSTI DI MATERIE PRIME consideri il costo variabile degli interventi di rifacimento del manto stradale realizzati in economi r l esercizio X o ) = metri * 2 Ton/m * 20 /Ton = p ) = metri * 3 Ton/m * 19 /Ton = Scostamento globale = ( ) SCOSTAMENTO DI VOLUME o ) = metri * 2 Ton/m * 20 /Ton = f ) = metri * 2 Ton/m * 20 /Ton= Scostamento di volume = (4.000 ) SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA f ) = metri * 2 Ton/m * 20 /Ton= ps ) = metri * 3 Ton/m * 20 /Ton= Scostamento di efficienza = ( SCOSTAMENTO DI COSTO ps ) = metri * 3 Ton/m * 20 /Ton= p ) = metri * 3 Ton/m * 19 /Ton= Scostamento di costo = 5.700
8 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI (4/4) SCOSTAMENTO TOTALE DEI COSTI DI MANODOPERA DIRETTA o) = unità * h 0,5 * 4 /h = p) = unità * h 0,4 * 4,5 /h = Scostamento globale = 960 SCOSTAMENTO DI VOLUME o) = unità * h 0,5 * 4 /h = f) = unità * h 0,5 * 4 /h = Scostamento di volume = 400 SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA f) = unità * h 0,5 * 4 /h = ps) = unità * h 0,4 * 4 /h = Scostamento di efficienza = SCOSTAMENTO DI COSTO ps) = unità * h 0,4 * 4 /h = p) = unità * h 0,4 * 4,5 /h = Scostamento di prezzo = (560 )
9 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI (1/2) costi fissi standard sono calcolati stimando le risorse corrispondenti all apacità produttiva già acquisita o da acquisire e il relativo valore economico. er tali costi l unico confronto realizzabile è tra il costo fisso a consuntivo e elativo valore di budget. In questo caso, lo scostamento totale non è scompost scostamenti elementari., tuttavia, possibile valutare le conseguenze economiche che la realizzazione d n volume di produzione diverso da quello programmato ha avuto in termini d cidenza di costo fisso unitario. A tal proposito, si parla di scostamento d ssorbimento ed, in particolare, di: sovra-assorbimento, qualora il volume effettivo è maggiore di quello programmat er cui si ha avuto una minore incidenza dei costi fissi unitari; sotto-assorbimento, qualora il volume effettivo è minore di quello programmato pe ui i costi fissi unitari effettivi sono maggiori di quelli standard.
10 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI (2/2) a formula per il calcolo dello scostamento di assorbimento è la seguente: Costo fisso di budget Costo fisso di budget * Volume effettivo Volume programmato ESEMPIO Costo fisso di budget = ; Volume programmato = unità; Volume effettivo = unità; COSTAMENTO DI ASSORBIMENTO = * = ( osto fisso unitario di budget = / = 20 ; osto fisso unitario effettivo = / = 16 ; costamento di assorbimento unitario (4 ) * volume effettivo (1.250 unità) =.000 sovra-assorbimento dei costi fissi
11 L ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEGLI OBIETTIVI NON MONETARI analisi precedentemente svolta fa riferimento agli scostamenti tra i valor seriti nei budget di spesa e i costi fissi e variabili effettivamente sostenu all Amministrazione. l reporting, peraltro, deve supportare il responsabile del CdR anche nell omprensione delle cause di scostamento rispetto ad obiettivi no conomici (tempi, qualità, soddisfazione dell utente, ecc.) tal fine, è opportuno affiancare alla rilevazione dello scostamento un escrizione in formato libero delle cause specifiche che lo hann eterminato. ccorre precisare, peraltro, che allo scopo di rispettare il criterio d ilevanza e selettività è preferibile limitare la descrizione delle cause ag costamenti che superino determinate soglie di tollerabilità.
12 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (1/7) l fine di fornire una spiegazione delle cause di scostamento può rilevars tile formulare ed applicare dei modelli che individuano le possibili caus estionali di uno scostamento e, per ciascuna di esse, una casistica d ossibili cause specifiche. iò consentirebbe di rispettare il criterio della chiarezza, secondo cu ella redazione di un report è necessario scegliere una terminologi ppropriata e un adeguata forma di comunicazione dei dati. er tale ragione, le cause di scostamento saranno dichiarate, da parte de esponsabili dei centri, mediante: l indicazione della tipologia di scostamento tra quelle individuate ne odello; la descrizione della causa specifica (in un formato libero) prendend punto dalle cause specifiche esemplificate nelle tabelle.
13 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (2/7 (tratto da INPS (2000). Manuale operativo per la Programmazione e il Controllo Gestionale, Galleria delle Esperienze)
14 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (3/7 (tratto da INPS (2000). Manuale operativo per la Programmazione e il Controllo Gestionale, Galleria delle Esperienze)
15 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (4/7 (tratto da INPS (2000). Manuale operativo per la Programmazione e il Controllo Gestionale, Galleria delle Esperienze)
16 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (5/7 (tratto da INPS (2000). Manuale operativo per la Programmazione e il Controllo Gestionale, Galleria delle Esperienze)
17 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (6/7 (tratto da INPS (2000). Manuale operativo per la Programmazione e il Controllo Gestionale, Galleria delle Esperienze)
18 MODELLO DELLE TIPOLOGIE E LA CASISTICA DI CAUSE DI SCOSTAMENTO (7/7 (tratto da INPS (2000). Manuale operativo per la Programmazione e il Controllo Gestionale, Galleria delle Esperienze)
19 LA PROGETTAZIONE DEL REPORTING SERCITAZIONE er ciascun obiettivo ttribuito ai gruppi i lavoro predisporre na scheda di report a cui risultino: valori a reventivo; valori a onsuntivo; scostamenti; causa degli costamenti. Obiettivo strategico: Obiettivo operativo: Dipartimento: Struttura operativa: Altri rami amministrazione coinvolti: Prodotto/Servizio: Processo Attività ATTIVITA' 1: ATTIVITA' 2: ATTIVITA' 3: Obiettivo operativo Esempio di scheda per CdR Attività Indicatore intermedio Risultato atteso ATTIVITA' 1: ATTIVITA' 2: ATTIVITA' 3: Risorse umane Risorse economiche Tempo di esecuzion Budget ore lavoro personale Indicatore finale EFFICACIA: EFFICIENZA: ECONOMICITA': ASSESSORATO CRA Responsabile: DIRIGENTE RESPONSABILE: Altri CRA coinvolti: Periodo di riferimento: Costo standard ore lavoro personale Risultato atteso Previsto
20 LA PROGETTAZIONE DEL REPORTING ESERCITAZIONE Esempio di scheda per CdR Obiettivo strategico: ASSESSORATO Obiettivo operativo: Dipartimento: Struttura operativa: Altri rami amministrazione coinvolti: Prodotto/Servizio: ATTIVITA' 1: ATTIVITA' 2: ATTIVITA' 3: Processo Attività ATTIVITA' 1: ATTIVITA' 2: ATTIVITA' 3: Risorse umane Budget ore lavoro personale Attività Consuntivo ore lavoro personale % CRA Responsabile: DIRIGENTE RESPONSABILE: Altri CRA coinvolti: Periodo di riferimento: Indicatore intermedio Risorse economiche Costo standard ore lavoro personale Costo effettivo ore lavoro personale Risultato atteso Risultato conseguito % Tempo di esecuzione % Previsto Effettivo % Obiettivo operativo Indicatore finale Risultato atteso Risultato conseguito % Causa dello scostamento EFFICACIA: EFFICIENZA: ECONOMICITA':
21 LA PROGETTAZIONE DEL REPORTING COMMENTI
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