FORMAZIONE GENERALE DEI LAVORATORI: «presentazione dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro»

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1 FORMAZIONE GENERALE DEI LAVORATORI: «presentazione dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro» Contenuti: Il contesto legislativo Concetti di rischio Danno Prevenzione Protezione Organizzazione della prevenzione aziendale Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali Organi di vigilanza, controllo e assistenza

2 La mancata tutela della sicurezza e salute del lavoratore può dare origine: da una parte ad infortunio (declinato nei vari gradi di gravità fino alla morte) o malattia professionale dall altra può determinare gravi conseguenze in termini civili e soprattutto penali per chi oggettivamente sia stato individuato come causa. Nelle slide successive verranno quindi analizzati alcuni dei riferimenti normativi che in Italia sanzionano il soggetto responsabile che ha cagionato il danno al lavoratore sia penalmente che civilmente 2

3 Vigilanza e controllo Adottarsi aziendalmente di un Sistema di Gestione della sicurezza sul lavoro significa mettere in atto al proprio interno meccanismi di controllo continuo della sicurezza e salubrità dei posti di lavoro e di verifica e segnalazione. Tuttavia è comunque necessaria la presenza di soggetti pubblici indipendenti preposti alla verifica sul territorio del rispetto delle norme di sicurezza da parte dei datori di lavoro e delle aziende. In molti casi poi, proprio in fase di autorizzazione di inizio attività alcuni di questi Enti Pubblici, sono necessariamente interpellati per l acquisizione da parte del datore di lavoro delle adeguate rassicurazioni sul rispetto delle norme di sicurezza, salute e igiene. CHI SONO DUNQUE QUESTI ENTI PREPOSTI AL CONTROLLO E VIGILANZA E CHE POSSONO DISPORRE SANZIONI O SEGNALARE ALLA MAGISTRATURA LA PRESENZA DI REATI DI NATURA CIVILE E PENALE? 3

4 ORGANISMI DI VIGILANZA 4

5 Vigilanza e controllo Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro del Dipartimento di Prevenzione dell ASL Le Aziende Sanitarie Locali, a seguito dell istituzione del servizio sanitario nazionale prima, e quindi con la legge quadro in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sono stati individuati quale i principali soggetti preposti ad attività di controllo e vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro Legge 23 dicembre 1978, n. 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale Art. 21 Organizzazione dei servizi di prevenzione In relazione agli standard fissati in sede nazionale, all'unità sanitaria locale sono attribuiti, con decorrenza 1 gennaio 1980, i compiti attualmente svolti dall'ispettorato del lavoro in materia di prevenzione, di igiene e di controllo sullo stato di salute dei lavoratori, in applicazione di quanto disposto dall'art. 27, D.P.R. 24 luglio 1977, n Per la tutela della salute dei lavoratori le unità sanitarie locali organizzano propri servizi di medicina del lavoro anche prevedendo, ove essi non esistano, presidi all'interno delle unità produttive. 5

6 Vigilanza e controllo Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro del Dipartimento di Prevenzione dell ASL Art.13,comma1d.lgs.81/08 La vigilanza sull applicazione della legislazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è svolta dall unità sanitaria locale e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Gli ispettori del lavoro, oggi Direzione Provinciale del lavoro, esercitano oggi la vigilanza in materia di igiene e di sicurezza del lavoro esclusivamente sulle attività previste dal DPCM 14 ottobre 1997, n. 412: attività nel settore delle costruzioni edili o di genio civile; lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei. ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati, 6

7 Le attività ed i compiti istituzionali dello S.Pre.S.A.L. Vigilanza e controllo sull applicazione delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza del lavoro; Inchieste a seguito di infortuni e/o malattie professionali; Informazione: attraverso la produzione di documentazione informativa sia in ambito locale che Regionale; Formazione: attraverso la programmazione e lo svolgimento di corsi formativi, organizzati sia autonomamente dai servizi di prevenzione che in collaborazione con istituti ed enti privati; Assistenza continua offerta dagli uffici dei Servizi di prevenzione e dallo Sportello Unico per la Sicurezza 7

8 Lo Sportello Unico per la Sicurezza Riunisce le competenze della Direzione Provinciale del Lavoro, del Servizio S.Pre.S.A.L. dell ASL e del Servizio di Prevenzione dell INAIL Si propone come un punto di riferimento di ogni singola azienda, lavoratore e professionista E uno strumento creato per dare informazione sulla gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro; Fornisce informazioni sugli adempimenti previsti dalla normativa vigente: Valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs 81/2008; Valutazione del rischio esposizione a rumore; Valutazione del rischio esposizione a vibrazioni; Valutazione del rischio chimico; La sicurezza dell apprendistato; La sicurezza nella maternità; La sicurezza nei cantieri edili; Ecc. 8

9 Funzioni della Polizia Giudiziaria Articola 55 del Codice di Procedura Penale 1. La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant altro possa servire per l applicazione della legge penale. 2. Svolge ogni indagine ed attività disposta o delegata dall autorità giudiziaria. 3. Le funzioni indicate nei commi 1 e 2 sono svolti dagli ufficiali e dagli agenti di polizia giudiziaria. 9

10 Obblighi della Polizia Giudiziaria Articola 347 del Codice di Procedura Penale 1. Acquisita la notizia di reato, la polizia giudiziaria, senza ritardo, riferisce al Pubblico Ministero per iscritto, gli elementi essenziali del fatto e degli altri elementi sino ad allora raccolti, indicando le fonti di prova e le attività compiute, delle quali trasmette la relativa documentazione 2. Comunica, inoltre, quando è possibile, le generalità, il domicilio e quanto altro valga alla identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti. 10

11 Articola 347 del Codice di Procedura Penale 2. Bis. Qualora siano stati compiuti atti per i quali è prevista l assistenza del difensore della persona nei cui confronti vengono svolte indagini, la comunicazione della notizia di reato è trasmessa al più tardi entro quarantotto ore dal compimento dell atto, salve le disposizioni di legge che prevedono termini particolari. 3. omissis. 4. Con la comunicazione, la polizia giudiziaria indica il giorno e l ora in cui ha acquisito la notizia. 11

12 Infortuni e malattie professionali A seguito d infortunio sul lavoro o di presunta malattia professionale, il Servizio S.Pre.S.A.L. svolge, per conto dell autorità giudiziaria, le indagini necessarie ad assicurare le fonti di prova. Le indagini si rivolgono a: Alla verifica dello stato dei luoghi e/o alla ricostruzione della vita lavorativa; Alla dinamica dei fatti; All acquisizione di fonti di prova e di informazioni utili allo svolgimento dell indagine; Al sequestro delle cose pertinenti al reato; Alle violazioni connesse all evento lesivo; All individuazione di eventuali soggetti responsabili; A quant altro possa essere utile ai fini dell indagine. 12

13 La vigilanza sull applicazione delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza del lavoro La vigilanza sull applicazione delle norme di igiene e sicurezza del lavoro è la parte predominante e caratterizzante dell attività di prevenzione svolta dal Servizio S.Pre.S.A.L. delle ASL. E attraverso l attività di vigilanza che viene svolta l azione preventiva rispetto agli eventi infortunistici ed alle malattie professionali. Con l Istituto della prescrizione (D.Lgs 758/94), una volta individuate le situazioni a rischio, si dispongono gli interventi di bonifica, le misure di prevenzione e protezione adeguate a far cessare o a ridurre al minimo possibile il pericolo. 13

14 Il D.Lgs 758/94 Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro Il decreto ha introdotto una nuova causa di estinzione dei reati commessi in contravvenzione alle norme di igiene e sicurezza del lavoro. Anche se la contravvenzione a tali norme costituisce di fatto ancora un reato, il procedimento penale viene temporaneamente sospeso in attesa della sua estinzione. L estinzione dei reati non è automatica ma avviene a due condizioni: 1. L adempimento nei tempi e nei modi alle prescrizioni, impartite di volta in volta dall organo di vigilanza, al fine di eliminare le violazioni; 2. Il pagamento, in via amministrativa, di una somma pari al quarto dell ammenda massima prevista dalla legge per le stesse violazioni. 14

15 PROCEDURA DEL D.Lgs 758/94 ACCERTAMENTO DEL REATO Prescrizione Termine per adempimento (fino a 180 gg) Rapporto al Magistrato Sospensione del procedimento POSITIVA Pagamento oblazione VERIFICA ADEMPIMENTO NEGATIVA Comunicazione al Magistrato Estinzione del reato Procedimento penale 15

16 La vigilanza Soggetti titolati a effettuare vigilanza sulle norme di SSL ASL - Aziende Sanitarie Locali Agenzie Regionali Protezione Ambiente (Non tutte) Regioni (settore estrattivo) VVF (antincendio) NIL (nucleo di igiene del lavoro dei carabinieri) Autorità portuali e aeroporti DPL - Dipartimenti Provinciali del Lavoro ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (radioprotezione) Forze armate e polizia di Stato (si controllano da soli) INAIL (rapporto assicurativo) VISAG (organismo per il controllo di SSL nell amministrazione giudiziaria) Sanità Marittima Docente <Nome> -Corso di formazione generale per i lavoratori 16

17 L erogazione della sanzione La sanzione è emessa in automatico? Il D.Lgs. 758/94 ha profondamente riformato le modalità di erogazione della sanzione. Gli organi di vigilanza possono prescrivere l adeguamento della situazione rilevata con depenalizzazione della violazione. Il meccanismo del 758/94 si applica ai reati del D.Lgs. 81/08. Docente <Nome> -Corso di formazione generale per i lavoratori 17

18 L interruzione dell attività imprenditoriale Art. 14 D.Lgs. 81/08 Gli organi di vigilanza del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, [ ] possono adottare provvedimenti di sospensione in relazione alla parte dell attività imprenditoriale interessata dalle violazioni quando riscontrano l impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, nonché in caso di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro individuate con decreto, [ ]. In attesa della adozione del citato decreto, le violazioni [ ] presupposto per l adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale sono quelle individuate nell Allegato I. Docente <Nome> -Corso di formazione generale per i lavoratori 18

19 L interruzione dell attività imprenditoriale Quali reati? Lavoratori al nero > 20% del totale; Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi; Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione; Mancata formazione ed addestramento; Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile; Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS); Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall alto; Mancanza di protezioni verso il vuoto. Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno. Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi; Presenza di conduttori nudi in tensionein assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi; Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale). Mancata notifica all organo di vigilanza prima dell inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione ad amianto. Docente <Nome> -Corso di formazione generale per i lavoratori 19

20 IL SISTEMA SANZIONATORIO Il Dlgs 81/08 e s.m.i. prevede 3 tipologie di sanzioni: arresto o ammenda ammenda sanzioni amministrative Rispetto al passato (Dlgs 626/94 e prec.) è confermata l impostazione generale con qualche variazione: alcune sanzioni sono state ridotte ed altre incrementate (per garantire la proporzionalità rispetto alla gravità dell illecito) introdotte specifiche sanzioni per il dirigente (prima non previste) per il datore di lavoro, in alcuni casi per il preposto Modifiche sostanziali per procedure sanzioni amministrative ed estensione del D.Lvo758/94 alle Ammende

21 Reati puniti pena alternativa ARRESTO O AMMENDA D.Lvo n 758/94 RISCONTRO DI VIOLAZIONI IN SEGUITO A SOPRALLUOGO ISPETTIVO ADEMPIMENTO PRESCRIZIONE SOPRALLUOGO DI VERIFICA COMUNICAZIONE NOTIZIA DI REATO AL P.M. INADEMPIMENTO AMMISSIONE AL PAGAMENTO DI 1/4 DEL MASSIMO IN VIA AMMINISTRATIVA IL P.M. CHIEDE AL G.I.P. IL RINVIO A GIUDIZIO Il P.M. chiede al G.I.P. l archiviazione Esempio

22 Reati puniti con la pena dell AMMENDA D.Lvo n 758/94 RISCONTRO DI VIOLAZIONI IN SEGUITO A SOPRALLUOGO ISPETTIVO ADEMPIMENTO PRESCRIZIONE SOPRALLUOGO DI VERIFICA COMUNICAZIONE NOTIZIA DI REATO AL P.M. INADEMPIMENTO AMMISSIONE AL PAGAMENTO DI 1/4 DEL MASSIMO IN VIA AMMINISTRATIVA IL P.M. CHIEDE AL G.I.P. IL RINVIO A GIUDIZIO Il P.M. chiede al G.I.P. l archiviazione Esempio

23 Reati puniti con sanzione amministrativa L. 689/81 RISCONTRO DI VIOLAZIONI IN SEGUITO A SOPRALLUOGO ISPETTIVO Art 301 bis CONTESTAZIONE con TERMINE PER LA REGOLARIZZAZIONE REGOLARIZZAZIONE VERIFICA MANCATA REGOLARIZZAZIONE AMMISSIONE AL PAGAMENTO DELL IMPORTO MINIMO SANZIONE Esempio AMMISSIONE AL PAGAMENTO COME DA L.689/81 Doppio minimo Un terzo del massimo

24 Reati puniti pena alternativa ARRESTO O AMMENDA D.Lvo n 758/94

25 Reati puniti con la pena dell AMMENDA D.Lvo n 758/94 Art 35 Riunione Periodica [..]

26 Reati puniti con sanzione amministrativa L. 689/81 Art 35 Riunione Periodica [..]

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