Appunti di lavoro. 1. La Formazione Continua nella costruzione di un nuovo welfare attivo

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1 Appunti di lavoro Luglio 2011 Sommario: 1. La Formazione Continua nella costruzione di un nuovo welfare attivo. 2. I Fondi paritetici interprofessionali 3. Fondimpresa e Fondartigianato in Lombardia. 1. La Formazione Continua nella costruzione di un nuovo welfare attivo Da tempo, non solo in Italia, si dibatte su come valorizzare la formazione lungo tutto l arco della vita per accrescere le competenze del singolo individuo e renderlo più capace di affrontare, partendo dal livello individuale, i cambiamenti in atto nel mercato del lavoro. Il mercato chiede sempre più al lavoratore di sviluppare capacità individuali ( competenze ) per saper leggere i cambiamenti in atto e per saper governare i momenti di transizione lavorativa sia che questa richieda il passaggio da un lavoro ad un altro sia che questa si accompagni a fasi alternate di lavoro e non lavoro. La crescente individualizzazione delle tutele e la frammentazione ed erosione dei sistemi di protezione, se da un lato chiedono al lavoratore di apprestare strategie personali per conservare la propria occupabilità dall altro impongono al Sindacato una duplice azione: sostenere e rappresentare il lavoratore nel governo delle tutele collettive, sostenere e accompagnare il lavoratore nell accrescere attraverso la formazione, le proprie competenze personali e professionali per mantenere una posizione di maggiore forza sul mercato. A queste due azioni il sindacato deve aggiungerne un altra, ossia quella di esigere l accesso alla formazione per quei lavoratori più a rischio di precarizzazione perché svolgono lavori poco qualificati o perché in possesso di un basso livello di istruzione, che rendono le persone in alcuni casi meno consapevoli o capaci di accedere alla leva della formazione.. Non è un caso che l accesso alla formazione continua è condizionata dalla posizione occupazionale e dal livello d istruzione posseduto: essa cioè si accresce e si accumula di più proprio laddove già c è 1. Il tema dell accesso alla formazione come strumento di partecipazione attiva del lavoratore anche per l attivazione di un sistema di sussidi e tutele contro la disoccupazione e per favorire il reimpiego è a nostro avviso un tema centrale in una fase economica di risorse scarse come quella che stiamo attraversando. Il rapporto ISFOL 2010 sulla formazione continua ha, infatti, messo in luce come la crisi abbia determinato un calo degli investimenti in formazione continua delle imprese private, ossia negli 1 Michele Colasanto, La Formazione Continua, in Quaderno CEI n.25,

2 investimenti destinati alla formazione dei dipendenti, con effetti anche sulle partecipazioni complessive dei lavoratori. La partecipazione ai corsi finanziati direttamente dalle imprese è diminuita di quasi 1/3, e in misura maggiore rispetto a quella diretta alle iniziative finanziate dalle regioni, che potrebbero aver svolto in parte un ruolo compensativo, anche in considerazione dell utilizzo della formazione tra gli strumenti di politica attiva. I più alti tassi di partecipazione si sono registrati comunque tra gli occupati, rispetto agli adulti in cerca di occupazione e agli inattivi 2. Sul fronte degli investimenti, il Rapporto ISFOL evidenzia il ruolo di supporto decisivo giocato dai Fondi Interprofessionali che, nel solo biennio , hanno provveduto a stanziare circa 670 milioni di euro, di cui oltre 135 destinati a soddisfare esigenze specifiche delle imprese colpite dalla crisi economica. Anche se in forma ridotta, sono state previste anche forme di indennità di partecipazione alle iniziative di formazione ed iniziative a copertura, totale o parziale, del costo del lavoro dei dipendenti in formazione. Fondimpresa (Confindustria), Fon.Coop (ConfCooperative), Fond.ER (Enti Religiosi), For.Agri, (Confagricoltura) hanno previsto le più rilevanti misure ad hoc per supportare gli investimenti delle imprese in crisi per la formazione dei propri dipendenti. Misure analoghe sul fronte dei dirigenti sono state messe in campo da Fondir (banche, assicurazioni, commercio e trasporti) e Fondirgenti (Confindustria). Il numero maggiore di destinatari raggiunti da tali misure riguarda i lavoratori temporaneamente sospesi, per lo più lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Visto il peso crescente che i Fondi interprofessionali rivestono sulla formazione continua in Italia, dedichiamo i due paragrafi che seguono ad un approfondimento generale sulla natura, composizione e attività portate avanti dai Fondi Interprofessionali e ad un approfondimento specifico sulle attività svolte da Fondimpresa e Fondartigianato in Lombardia. A tale proposito rimarchiamo l esigenza che si avvii per tutti i Fondi un processo di decentramento territoriale effettivo, che possa contare su articolazioni regionali, capaci di svolgere sulle proposte formative un ruolo di reale conoscenza dei fabbisogni formativi nonché di monitoraggio e valutazione degli interventi proposti, al fine di rendere gli Avvisi più aderenti alle necessità di lavoratori e imprese presenti sul territorio. Sullo sfondo resta aperto il problema legato al fatto che i sostegni finanziari nazionali e dei Fondi Paritetici si rivolgono esclusivamente ai lavoratori dipendenti (i soggetti per i quali le imprese versano il contributo dello 0,30). Restano al margine i titolari delle piccolissime imprese e gli autonomi, raggiungibili attualmente dal solo FSE, nonché i dipendenti del pubblico impiego per i quali non è stato attivato alcun Fondo. 2 ISFOL, Rapporto annuale sulla Formazione Continua 2010, pag.10. 2

3 Per accompagnare efficacemente processi complessi (l introduzione di nuove tecnologie, il ridisegno dei sistemi organizzativi o le forme aggregative tra le piccole realtà produttive), è necessario coordinare e integrare gli strumenti ed indirizzarli al sostegno di piani formativi organici di sviluppo, che coinvolgano sincronicamente più imprese e le diverse figure presenti all interno delle stesse (sia dipendenti che titolari). 2. I Fondi Paritetici Interprofessionali I Fondi Paritetici Inteprofessionali Nazionali per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali fra le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Sono stati istituiti dalla l. n. 388/ 2000, art. 118, come modificato dall'art. 48 della Legge n. 289/2002, che consente alle imprese di destinare una quota dello 0,30% dei contributi versati all INPS (il cosiddetto contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria ) alla formazione dei propri dipendenti. I datori di lavoro per questa via possono chiedere all INPS di trasferire il contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali, che provvederà a finanziare le attività formative per i lavoratori delle imprese aderenti. La finalità dei Fondi è il finanziamento di piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, concordati tra le parti sociali, al fine di promuovere lo sviluppo della formazione continua in un ottica di competitività delle imprese ed occupabilità dei lavoratori. E ammesso il finanziamento anche di piani formativi individuali e di attività propedeutiche o comunque connesse alle iniziative formative. I Fondi possono essere istituiti per ciascuno dei settori economici dell'industria, dell'agricoltura, del terziario e dell'artigianato. Gli Accordi Interconfederali possono prevedere l istituzione di Fondi anche per settori diversi, nonché, all interno degli stessi, la costituzione di un apposita sezione per la formazione dei dirigenti anche se nella realtà questo non è avvenuto essendo stata scelta la strada di costituire tre fondi appositamente rivolti ai dirigenti. I Fondi rappresentano attualmente la componente del sistema che concentra le maggiori risorse finanziarie a sostegno della formazione dei lavoratori. L ampliamento delle tipologie contrattuali che versano il contributo dello 0,30 (come noto, già da tempo, hanno fatto il loro ingresso i lavoratori agricoli e quelli delle imprese erogatrici di pubblici servizi) ne accresce ulteriormente il ruolo. L'impresa aderisce ai Fondi in modo volontario attraverso un apposita procedura/denuncia contributiva predisposta dall Inps; l effetto dell adesione o di qualunque altra comunicazione (revoca, revoca e contestuale adesione ad altro fondo) decorre dal mese di competenza nel quale le stesse comunicazioni vengono indicate. In precedenza, la norma fissava al 31 ottobre di ogni anno il termine 3

4 per esprimere le adesioni o le disdette ai Fondi, ma la Circolare Inps n. 107, 01/10/2009 ha superato questo limite permettendo che le scelte si possano operare durante tutto il corso dell anno. L adesione è revocabile: ha validità annuale e si intende tacitamente prorogata, salvo disdetta. Ogni impresa può aderire solamente ad un Fondo, anche di settore diverso da quello di appartenenza, questo perché l impresa può accedere ai finanziamenti per la formazione continua esclusivamente presso il fondo cui aderisce 3. Il ruolo dei Fondi interprofessionali si è ampiamente consolidato nel corso del biennio Dal 2002 ad oggi sono stati costituiti in Italia 20 Fondi Interprofessionali con un saldo positivo di imprese e lavoratori aderenti nel 2010, frutto sia della recente costituzione di nuovi Fondi ma anche dell incremento di adesioni a Fondi esistenti. Esistono comunque margini di crescita sia nel numero di imprese aderenti che di lavoratori rappresentati, anche se ai Fondi hanno ad oggi aderito il 45% delle aziende private italiane rappresentative del 66% dei lavoratori. Nella Tav.1 viene riepilogata ad oggi la situazione dei Fondi circa la loro costituzione, la presenza delle organizzazioni che li hanno promossi, i settori merceologici cui si riferiscono. Rispetto al 2002 anno di costituzione dei primi Fondi e alle originarie previsioni dell art. 118 della L.n.388/2000, abbiamo assistito gradatamente l ingresso di confederazioni e organizzazioni sindacali e datoriali autonome. ad un aumento consistente dei Fondi anche per Tav.1 - Fondi Paritetici Interprofessionali autorizzati e organizzazioni promotrici. Settori merceologici di riferimento FONDI Organizzazioni promotrici Settori merceologici di riferimento FAPI CGIL,CISL,UIL - Confapi Ogni settore Fondartigianato CGIL,CISL,UIL - CNA, Confartig., Casa, Claai Ogni settore Fon.Coop CGIL,CISL,UIL - AGCI, Confcoop, Legacoop Imp.Coop, sociali, no profit Fondimpresa CGIL,CISL,UIL - Confindustria Ogni settore Fondoprofessioni CGIL,CISL,UIL - Consilp, Confprof, Cipa, Confedertecnica Studi prof.li, az. collegate Fon.Ter. CGIL,CISL,UIL - Confesercenti Imp.terziario, turismo, servizi For.Te. CGIL,CISL,UIL - Confcommercio, Confetra Comm, turismo, servizi, logis. trasp. FBA CGIL,CISL,UIL - ABI, Ania Credito e assicurazioni Fond.E.R. CGIL,CISL,UIL - Agidae Enti religiosi (socio-educativo) For.Agri CGIL,CISL,UIL - Confagricoltura, Coldiretti, CIA Settore agricolo Fondo Servizi PP. CGIL,CISL,UIL - Confser., Aastra federambiente Servizi pubblici Fondir ManagerItalia, Federaz.Dir. - Confcom, Abi, Ania, Confetra Terziario, credito, assicurazioni Fondirigenti Federmanager - Confindustria Ogni settore Fondo dirigenti Federmanager - Confapi Ogni settore PMI Fondazienda Conflavoratori, CIU - Confterziario Comm, turismo, servizi, artigianato Fon.Ar.Com. Confsal - CIFA Ogni settore Formazienda Confsal - Sistema commercio e impresa Comm, turismo, servizi, profes. Fonditalia Ugl - Federterziario (Claai) Industria, PMI Fon.In.Coop. Confsal - UNCI Imp.Coop, sociali, no profit Fondo.Ar. Confsal (Fesica, Fisals) - FAPI CESAC Settore artigianato 3 Secondo i nuovi criteri le aziende possono aderire ad un fondo durante l'intero anno solare e gli effetti economici decorrono dal periodo di paga - mese di competenza della denuncia all Inps - nel quale l'adesione è stata proposta. 4

5 Dal punto di vista geografico, il maggior livello di adesione è presente al Nord anche se al Sud si registrano sensibili segnali di ripresa delle adesioni con incrementi superiori al 35%. Stiamo negli ultimi anni assistendo alla messa in atto di strategie di intervento differenziate da parte dei Fondi interprofessionali che in alcuni casi hanno preferito ampliare la platea delle imprese beneficiarie in altri casi ad esempio hanno privilegiato interventi mirati a imprese e territori caratterizzati da esigenze particolari. Ci sono fondi che si sono mostrati particolarmente attivi, intercettando aziende provenenti da altri settori merceologici e rosicchiando spazi ad altri Fondi grazie alla possibilità consentita ora dalla legge che permette alle imprese di poter cambiare il Fondo di adesione. La c.d. mobilità tra Fondi ovvero la possibilità per l azienda, nel rispetto di alcune condizioni 4 (ad es. l importo da trasferire deve essere almeno pari a euro; le quote oggetto di trasferimento non possono essere riferite a periodi antecedenti al 1 gennaio 2009, ecc ), di trasferire ora al nuovo Fondo anche il 70% del totale delle somme confluite nel triennio antecedente al Fondo in precedenza scelto (c.d. portabilità delle risorse), al netto dell ammontare di quanto eventualmente già utilizzato per il finanziamento dei propri piani formativi, ha creato un maggiore dinamismo tra i Fondi, inserendo una sorta di concorrenza tra gli stessi. Per questa via abbiamo assistito, ad esempio, al consolidamento e all ampliamento di alcuni Fondi, come Fondimpresa, su altri. I Fondi finanziano i Piani formativi delle imprese attraverso due modalità: l Avviso pubblico o il Conto Aziendale. Tutti i Piani formativi sono cofinanziati con risorse proprie dalle stesse imprese beneficiarie dei contributi. Per i datori di lavoro che non aderiscono ai Fondi Paritetici Interprofessionali resta fermo l obbligo di versare all INPS il contributo integrativo che viene poi ripartito tra Stato e Regioni e destinato comunque all attività formativa 5. Le percentuali di incidenza delle risorse delle imprese sui costi dei Piani possono variare molto tra un Piano Formativo e l altro, in relazione alle strategie seguite da ciascun Fondo, alla collocazione settoriale e alla dimensione dell impresa. Per quanto riguarda le tematiche formative, e sempre nell ambito della formazione per motivi professionali, si riscontra una forte partecipazione alle iniziative dedicate alla salute/assistenza: ciò è riconducibile in gran parte al peso degli addetti del settore sanitario, la cui formazione oltre ad essere obbligatoria (sistema ECM) è anche focalizzata su tematiche specifiche. 4 Per una disamina completa della normativa prevista sul tema della mobilità tra i fondi rimandiamo all art.19 co.7-bis l.n.2/2009 e successive modifiche e alla Circolare Inps n Le risorse restano all INPS, che le trasferisce per un terzo al Ministero del Lavoro (che le destina al finanziamento degli interventi ex legge 236/93) e per due terzi al Ministero dell Economia (che le destina al cofinaziamento degli interventi del FSE). 5

6 Seguono i temi dell economia e dell amministrazione e la tutela della sicurezza e la prevenzione di infortuni sul posto di lavoro (anch essa obbligatoria). Molto richiesta la presenza delle lingue straniere e dell informatica sia tra i motivi professionali che personali: si tratta di due tematiche che nel tempo hanno assunto natura assolutamente trasversale e che sono considerate essenziali non solo nella sfera professionale, ma anche nell assicurare l accesso ai servizi e ai contesti ricreativi della vita quotidiana (l accesso a internet, l interazione con i servizi pubblici informatizzati, la possibilità di effettuare viaggi all estero) Fondimpresa e Fondartigianato in Lombardia. Fondimpresa, il Fondo costituito da CGIL,CISL,UIL e Confindustria, a seguito dell accordo Interconfederale del 18 gennaio 2002, è a livello nazionale il Fondo con il numero maggiore di lavoratori iscritti e aziende aderenti. A giugno 2010 risultano essere oltre 77mila le aziende iscritte al Fondo (al netto delle cessazioni Inps), che occupano circa lavoratori. Più della metà delle imprese aderenti, rappresentative di oltre il 60% dei lavoratori sono localizzate al Nord. Il finanziamento dei piani formativi avviene attraverso due canali: il Conto formazione e il Conto di sistema. Box 1- Il finanziamento dei piani formativi in Fondimpresa Il finanziamento dei piani formativi avviene attraverso due canali: il Conto Formazione è il conto individuale di ciascuna azienda aderente. E costituito dal 70% degli accantonamenti accumulati sulla base del versamento a Fondimpresa ed è a disposizione dell azienda, che può decidere di fare formazione ai propri dipendenti secondo i modi e i tempi che ritiene più opportuni, sulla base di Piani formativi aziendali o interaziendali condivisi dalle rappresentanze delle parti sociali. Il Piano formativo viene finanziato con l utilizzo del Conto formazione dell azienda proponente a condizione che l azienda interessata cofinanzi almeno un terzo del costo complessivo con risorse proprie. La validità delle risorse finanziarie accantonate dall azienda nel proprio Conto formazione è di due anni. Trascorso tale periodo, le risorse non utilizzate dall azienda vengono destinate al finanziamento delle attività gestite da Fondimpresa mediante il Conto di sistema. il Conto Sistema è un conto collettivo pensato per sostenere le aziende aderenti di piccole dimensioni, favorendo l aggregazione di imprese su Piani formativi comuni, in ambito settoriale o territoriale. Il Fondimpresa è strutturato su due livelli: nazionale e territoriale, attraverso la rete degli organismi Conto sistema utilizza circa il 26% dei contributi versati a Fondimpresa e viene utilizzato per finanziare bilaterali regionali (Obr). Avvisi di carattere generalista o tematico cui possono concorrere gli enti di formazione, individualmente o in consorzio. Una recente indagine di monitoraggio e valutazione condotta per Obr Fondimpresa Lombardia ci restituisce alcuni ordini di grandezza nonché elementi quantitativi e qualitativi importanti per capire il tipo di attività formativa che è stata svolta, le aziende e i lavoratori coinvolti e verso cosa lavorare 6 ISFOL, Rapporto annuale sulla formazione continua,

7 affinché gli Avvisi e i piani formativi presentati siano sempre più aderenti ai fabbisogni personali e professionali di crescita dei lavoratori e alle aspettative delle imprese 7. A giugno 2010 avevano aderito a Fondimpresa in Lombardia aziende, rappresentative di lavoratori. La Lombardia, come evidenziato dalla successiva Tav.2, è la regione che presenta il maggior numero di adesioni in Italia sia per numero di imprese aderenti che di lavoratori. Tav.2 Adesioni a Fondimpresa ( giugno 2010). Raffronto Lombardia e Italia Aziende Lavoratori N. % N. % Lombardia ,0% ,4% Italia ,0% ,0% Le imprese aderenti a Fondimpresa Lombardia sono in prevalenza imprese di medio grandi dimensioni rispetto al tessuto produttivo lombardo. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale 8 la provincia di Milano è quella con la maggiore presenza di imprese aderenti (31% del totale regionale) e di lavoratori (45%). Seguono le province di Brescia (16% aziende e 10% lavoratori) e Bergamo (14% aziende e 12% lavoratori). Tav.3 - Imprese aderenti a Fondimpresa e lavoratori coinvolti nei Piani formativi per provincia (a giugno 2010). Aziende Lavoratori Provincia N. % N. % Bergamo ,0 % ,4 % Brescia ,8 % ,6 % Como ,7 % ,4 % Cremona 407 2,5 % ,8 % Lecco 605 3,7 % ,8 % Lodi 162 1,0 % ,8 % Monza e Brianza ,7 % ,9 % Milano ,5 % ,3 % Mantova 507 3,1 % ,0 % Pavia 580 3,6 % ,1 % Sondrio 86 0,5 % ,5 % Varese ,6 % ,3 % Totale ,0 % ,0 % Per quanto riguarda i settori di appartenenza delle imprese aderenti, le aziende manifatturiere rappresentano la quota più consistente che oscilla tra il 37,5% della provincia di Como e il 61,3% di Monza e Brianza; seguono il commercio e servizi tra il 28,2% di Monza-Brianza e il 45,1% di Milano e le costruzioni tra il 8,5% di Milano e il 25,7% di Como. 7 Obr Fondimpresa Lombardia, Valutare i Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua - Il Conto di sistema Fondimpresa in Lombardia dal 2007 al 2010, a cura di Ivana Pais, Franco Angeli, Milano, Obr Fondimpresa Lombardia, op. cit., pag.45. 7

8 Nonostante il territorio lombardo registri percentualmente una prevalenza di aziende e di occupati nel settore terziario e dei servizi, il maggior peso dell industria nella partecipazione agli avvisi di Fondimpresa è motivato dal fatto che, soprattutto nella fase iniziale, Fondimpresa ha coinvolto in prevalenza aziende del settore meccanico iscritte al sistema confindustriale. Dal monitoraggio dei piani formativi realizzati in Lombardia sui 3 Avvisi generalisti (1/2006, 1/2007, 2/2008) a valere sul Conto di sistema rileviamo che, attraverso gli Avvisi al 30 giugno 2010, sono state coinvolte in attività formative imprese, su un totale di imprese aderenti (pari al 19% del totale), per lavoratori, movimentando risorse complessive per oltre 17 milioni di euro. L analisi dei Piani 9 ha permesso di rilevare alcune caratteristiche di fondo sui lavoratori, sulle tipologie dei corsi frequentati e sui profili professionali maggiormente coinvolti. Box 2 - Il profilo dei partecipanti Il profilo dei partecipanti Per quanto riguarda la distribuzione per genere è netta la prevalenza degli uomini sulle donne con una proporzione di circa due terzi e un terzo. Molti partecipanti possiedono un titolo di studio superiore (diploma), pertanto i partecipanti ai corsi di Fondimpresa sono più istruiti rispetto alla media degli occupati lombardi. La tendenza a coinvolgere persone già istruite nei percorsi di formazione è ancora più accentuata nell ultimo avviso del 2008 in cui il 77% dei partecipanti era diplomato (contro il 67% dell avviso del 2006 e alla media dei diplomati occupati in Lombardia pari al 53%). I partecipanti sono particolarmente concentrati nella fascia di età compresa tra i 30 anni e i 44 anni (59,2%) del totale, che nel mercato del lavoro lombardo interessa il 46,3% degli occupati. L età media dei partecipanti è 41 anni. Sono invece sottorappresentati i giovani e gli over 50. I partecipanti sono per il 97% cittadini italiani. Considerando che in Lombardia i lavoratori stranieri occupati rappresentano il 13,2% della forza lavoro è evidente che ci sono ancora ostacoli all accesso degli stranieri alla formazione continua finanziata. Rispetto all inquadramento professionale prevalgono gli impiegati, pari complessivamente al 62,4% (amministrativi e tecnici 54% e direttivi 8,4%), gli operai sono il 26,2% (11,5% operai generici e il 14,7% qualificati) e i quadri 11,3%. La tendenza degli ultimi anni vede una progressiva diminuzione degli operai a favore di impiegati e quadri. Le aree tematiche prevalenti sono relative alle competenze di base e trasversali: informatica (17%), abilità personali (16%), sicurezza sul luogo di lavoro (15%), lingue (13%), tecniche di produzione (9,6%). Una annotazione: i quadri frequentano prevalentemente corsi relativi alle abilità personali e di gestione e amministrazione, gli impiegati corsi di informatica, lingue, marketing e vendite, gli operai corsi di sicurezza sul luogo di lavoro (per il 45% dei partecipanti) e tecniche di produzione (per il 20% dei partecipanti). L analisi dei Piani ci permette di rilevare anche alcune caratteristiche sulle imprese che sono state coinvolte. 9 Per un analisi approfondita rimandiamo alla pubblicazione di Obr Fondimpresa Lombardia, Valutare i Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua, precedentemente citata. 8

9 Box 2- Il profilo delle aziende coinvolte nei piani formativi Le aziende che hanno svolto attività formativa sono state prevalentemente PMI, più medie che piccole, visto che solo il 13,3% delle imprese fino a 9 dipendenti hanno svolto attività formativa nonostante il loro peso incida per il 42,3% delle adesioni a Fondimpresa. I territori maggiormente coinvolti sono stati le province di Cremona e Lecco (42%), territori in cui si è registrata anche la maggiore partecipazione di imprese fino a 50 addetti. Milano è la provincia con la maggiore incidenza percentuale di imprese di grandi dimensioni. Ogni azienda ha inviato mediamente 7,7 dipendenti in formazione. Si osservato nell ambito degli Avvisi un incremento negli anni dei dipendenti in formazione per ciascuna azienda: dal 6,4% dell Avviso 1/2006, al 7,9% dell Avviso1/2007, fino al 8,8% dell Avviso 2/2008. Le azioni di formazione promosse sono state generalmente brevi. Gli Avvisi hanno previsto una durata delle azioni tra le 8 e le 80 ore: mediamente i partecipanti hanno frequentato 21 ore di formazione. Dall indagine di Fondimpresa emergono tre ordini di considerazioni: 1. la necessità di riequilibrare nell ambito della bilateralità l esplicitazione dei fabbisogni formativi e delle competenze possedute dai lavoratori ancora troppo appannaggio delle imprese; 2. la necessità che non siano le offerte formative proposte dagli enti a determinare la domanda, auspicando un ruolo di maggiore coinvolgimento della RSU e dei lavoratori nell individuazione dei fabbisogni e nel percorso di sviluppo dell attività formativa insieme alle imprese, questo anche al fine di facilitare l ingresso alla formazione a soggetti più deboli, meno coinvolgibili in pacchetti più o meno già definiti; 3. la possibilità che le competenze acquisite siano certificate in modo da essere più facilmente e immediatamente spendibili nel mercato del lavoro. Un altro Fondo che ha articolazioni regionali è Fondartigianato. Dall inizio dell attività nel 2004 a tutto marzo 2010 Fondartigianato ha finanziato con circa 75 milioni di euro più di progetti formativi, che hanno coinvolto lavoratori e aziende. Per la sola Lombardia sono stati erogati circa 13 milioni di euro per 566 progetti a cui hanno che hanno complessivamente aderito lavoratori e aziende. La crisi economica ha colpito duramente il comparto artigiano, che ha vissuto nel biennio momenti di grande difficoltà. Il Fondo ha cercato di sostenere lavoratori ed imprese nei processi di cambiamento, rafforzando competitività e competenze. A marzo 2011 è stato emanato un nuovo Invito per un valore complessivo di 40 milioni di euro e, come già sperimentato nella programmazione 2009, in particolare con l Invito , anche l Invito I è un dispositivo declinato su più ambiti generali di intervento ed articolato su più linee di finanziamento (micro imprese, filiere e distretti produttivi, alta formazione, energie rinnovabili,ecc ), con specifica assegnazione di risorse ripartite a livello nazionale o regionale. 9

10 Un recente rapporto di monitoraggio 10 commissionato da Fondartigianato ci ha restituito le prime indicazioni qualitative sulle attività formative finanziate da Fondartigianato in Lombardia con l Invito 2/2007. Il dispositivo di monitoraggio è stato testato in via sperimentale su un complesso di 123 percorsi formativi afferenti l Invito 2/2007, che hanno interessato partecipanti, 316 dei quali sono stati coinvolti in una rilevazione campionaria volta a valutare la percezione di impatto di medio termine degli interventi a circa un anno di distanza dal termine delle attività d aula. Dal rapporto di monitoraggio sui 123 percorsi formativi è emerso che sono 3 gli ambiti di intervento prevalenti: sviluppo di competenze tecniche, informatica/software, competenze della formazione al ruolo (leadership, team building, management). Tav. 4 - Gli ambiti di intervento nei percorsi formativi monitorati nell Avviso 2/2007 di Fondartigianato Ambiti di intervento N. Percorsi formativi % Incremento di competenze tecniche 27 22,0 Informatica 25 20,3 Relazionali 24 19,5 Lingua 10 8,1 Certificazione qualità 10 8,1 Tecniche commerciali e marketing 8 6,5 Altro 8 6,5 Sicurezza sul lavoro 6 4,9 Progettazione 3 2,4 Privacy e sicurezza dei dati 2 1,6 TOTALE ,0 Per quanto riguarda i contenuti svolti di cui alla precedente Tav.4 essi corrispondono nella grande maggioranza dei casi (78%) a quelli indicati nella progettazione. Punto di forza dei percorsi è stata la coerenza dei contenuti formativi con i bisogni formativi espressi e quindi la chiarezza degli obiettivi formativi espressi nel progetto 11. Le tematiche affrontate durante i percorsi sono state considerate rilevanti rispetto alla professione svolta dall 86% dei partecipanti. La durata media prevalente dei percorsi monitorati è stata compresa tra 11 e 20 ore (23,8% dei casi) e tra 31 e 40 ore (23% dei casi): solo nel 15,6% dei casi i percorsi hanno avuto una durata superiore alle 70 ore. I percorsi di durata maggiore alle 60 ore sono stati per la metà dei casi appannaggio degli impiegati e per un altro 30% degli operai, mentre i percorsi più brevi, sotto le 60 ore hanno coinvolto soprattutto impiegati (38%) e quadri (24%). 10 Fondartigianato, Il monitoraggio qualitativo delle attività formative finanziate da Fondartigianato in Lombardia con l invito 2/2007, aprile Fondartigianato, op. cit. 10

11 Dei partecipanti ai corsi monitorati, la gran parte è stata inserita in percorsi con meno di 10 partecipanti (pari all 80% dei casi). Per il 52% i percorsi hanno visto l inserimento di un numero di partecipanti compreso tra 6 e 10. I profili più ricorrenti dei partecipanti sono stati quelli di impiegato (profilo prevalente), quadro e operaio (generico o specializzato). Tav.5 Profilo professionale dei partecipanti alla formazione Fondartigianato Invito 2/2007 Dirigenti 5,2% Quadri 22,1% Impiegati 39,8% Tecnici 7,8% Operai specializzati 10,4% Operai generici 14,7% Per quanto riguarda i bisogni aziendali ai quali il singolo percorso intendeva rispondere, nonostante sia stato possibile sotto questo aspetto monitorare poco più della metà dei percorsi, l ambito prevalente è di gran lunga quello dell organizzazione e della produzione di servizi, seguito dalla gestione delle risorse umane, gestione del cliente, innovazione, pianificazione strategica mentre invece con riferimento ai lavoratori sono soprattutto le competenze di processo (ossia quelle riguardanti metodi, procedure, tecniche di lavoro), quelle informatiche e quelle riguardanti la gestione e l uso delle tecnologie ad essere maggiormente richieste dai lavoratori. Appunti di lavoro a cura di Silvana Fabrizio 11

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