Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2013/2014

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1 Istituto Comprensivo n 2 di Imola Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2013/2014 Riferimento normativo La Direttiva ministeriale del 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica delinea la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficolta. 1 La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilita, estendendo il campo di intervento e di responsabilita di tutta la comunita educante all intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). La parola Bes, quindi, è intesa come macroarea comprendente tutte le forme di disagio derivanti da situazioni clinicamente certificate e non; essa infatti ricomprende tre grandi sottocategorie: alunni con disabilità fisica, psichica o sensoriale (legge 104/1992); alunni con disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici (legge 170/2010); alunni con svantaggio sociale, culturale, economico e/ o con difficolta derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perche appartenenti a culture diverse. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficolta il diritto alla personalizzazione dell apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Finalità generali Il Piano d Inclusione ha come finalita principali: favorire clima di inclusione e di accoglienza definire pratiche inclusive comuni a tutto l Istituto 1 Ogni alunno, con continuita o per determinati periodi, puo manifestare bisogni educativi speciali: o per motivi fisiologici, fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali e necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta D.M. 27/12/2012

2 promuovere la partecipazione di tutti gli alunni al processo di apprendimento sostenere iniziative di collaborazione tra scuola/famiglia/enti territoriali coinvolti PARTE I ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Tutti di tipo psicofisico tranne 1 minorata uditiva (MF) e 1 minorata visiva (MC) Infanzia 2 Primaria 32 Secondaria disturbi evolutivi specifici Primaria 20 Secondaria 34 Primaria 20 Secondaria alunni con svantaggio socio-culturale-economico e/o linguistico Primaria 60 Secondaria 30 N PEI redatti dai GLH N di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria TOTALE BES 1. Disabili Dsa 54 3.Con svantaggi 90 % su popolazione scolastica 15 % del totale

3 Distribuzione dei BES nei plessi

4 B. Come vengono utilizzate le risorse professionali specifiche (crocettare nelle intersezioni o aggiungere eventuali note) Insegnanti di sostegno Personale Educativo Assistenti alla comunicazione Psicopedagogi sti e affini esterni Risorse interne Attività individualizzate Attività in piccolo gruppo Attività laboratoriali Percorsi a classi aperte Attività su classe insieme ai docenti curricolari X X X X X X X Altro Progetto AGIO (dott.ssa Turricchia) in buona parte dei plessi; Progetto Senti-tè (dott.ssa Mambelli): spazio d ascolto rivolto ad alunni genitori e docenti A Innocenzo: progetto L importante non è la fotocamera ma l occhio (prof. Arcella)

5 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe o referenti del team docente Docenti con formazione specifica Altri docenti D. Coinvolgimento del personale ATA Attraverso (crocettare) [X] Partecipazione al GLI [X] Rapporto con le famiglie [_] Tutoraggio alunni [_] Progetti orientati all inclusione [_] Altro: [_] Partecipazione al GLI [_] Rapporto con le famiglie [_] Tutoraggio alunni [_] Progetti orientati all inclusione [_] Altro: [X] Partecipazione al GLI [X] Rapporto con le famiglie [_] Tutoraggio alunni [_] Progetti orientati all inclusione [_] Altro: Attraverso (crocettare) [X] assistenza alunni disabili [_] Progetti di inclusione [_] Laboratori integrati [_] Altro: Laddove è necessario E. Coinvolgimento delle famiglie Attraverso (crocettare) [1] Informazione e formazione su genitorialità e psicopedagogia dell eta evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Conferenza gratuita Educare alla felicità tenuta da Paolo Crepet

6 [2] Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante (es. Festa della scuola, ecc.) Laboratori per genitori Altro: Progetto Scuola in festa Progetto musicale E noi ve le suoniamo (prof. Tarabusi) F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza Attraverso (crocettare) [X] Accordi di programma o protocolli d intesa formalizzati sulla disabilità [_] Accordi di programma o protocolli d intesa formalizzati su disagio e simili [_] Procedure condivise di intervento sulla disabilità [_] Procedure condivise di intervento sul disagio e simili [X] Progetti territoriali integrati (Lab ID) [_] Progetti territoriali a livello di singolo plesso [X ]Altro: Collaborazione con il CTS di Bologna G. Rapporti con privato sociale e volontariato Attraverso (crocettare) Progetti territoriali integrati [X] Progetti territoriali a livello di singola scuola Altro: A Pasolini Dall Onda Laboratorio pomeridiano per alunni con Dsa (cooperativa Il Solco) H. Formazione docenti (indicare il numero dei corsi per ogni ambito, nelle parentesi quadre)

7 [3] Strategie e metodologie educativo-didattiche o di gestione della classe [_] Didattica speciale e progetti educativo-didattici a tematica inclusiva [_] Didattica interculturale o Italiano come L2 [1] Psicologia e psicopatologia dell eta evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) [_] Altro: Corso di formazione Senza zaino Agio a scuola (dott.ssa Gramantieri) Motivare ad apprendere (dott.ssa Mambelli) Corso sui Dsa (dott.ssa Gurrieri) PUNTI DI CRITICITA PUNTI DI FORZA ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità tardiva disponibilità delle risorse finanziarie annuali attraverso le quali attivare opportuni interventi di sostegno/ di recupero difficolta nell individuazione dei Bes e nell istituire protocolli comuni disponibilità di nuove tecnologie inclusive (computer, LIM ) limitata ad alcuni plessi presenza di FS per i Bes presenza di laboratori e progetti specifici per Disabili attivazione di sportello psicologico per studenti, genitori e docenti buona collaborazione con gli enti locali proposta di corsi di formazione specifici per docenti incontri di formazione per le famiglie presenza di un sito della scuola per comunicazioni scuola-famiglia

8 PARTE II OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL INCLUSIONE PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO Aggiungere delle proposte o delle finalità da raggiungere in merito ai vari item Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo; L organizzazione scolastica, relativamente ai Bes, predispone un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti con specifiche responsabilità: Dirigente scolastica: attribuisce i diversi incarichi valorizzando le competenze specifiche. Gruppo di lavoro per l inclusione (GLI): rileva i Bes presenti nell Istituto; raccoglie e documenta gli interventi educativo-didattici; rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola; elabora una proposta di PAI. Consiglio di classe/team docenti: individuano i casi in cui è necessaria l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente l assunzione di misure compensative e/o dispensative; collaborano alla redazione del PEI o del PDP che attraverso una elaborazione collegiale individua le strategie di intervento piu idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti; a fine anno verificano i risultati raggiunti, individuano eventuali criticita per la successiva stesura dei documenti (PEI e PDP). Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti; In base alle esigenze dei docenti e alle risorse (interne ed esterne) disponibili si prevede l attuazione di percorsi di formazione e aggiornamento sulla tematica dell inclusione scolastica (aggiornamento normative, strategie didattiche inclusive ). Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Rispetto alla valutazione si procede in un ottica di valorizzazione dei progressi

9 ottenuti rispetto alla situazione di partenza, evidenziando i punti di forza che promuovono l autostima dell allievo: per gli alunni disabili si tiene conto dei risultati conseguiti nelle varie aree in relazione al PEI; per gli alunni con Dsa si effettuano valutazioni relativamente ai contenuti piuttosto che alla correttezza formale seguendo le indicazioni esplicitate nei singoli PDP; per gli alunni con svantaggio si effettuano valutazioni che tengono conto di ciò che si è stabilito nei singoli PDP per arrivare al raggiungimento degli obiettivi generali della classe. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; I rapporti con gli enti locali sono positivi; prosegue la collaborazione con le associazioni esistenti sul territorio, inserendo nel POF le attività condotte da esperti che hanno condiviso con i docenti le modalità di realizzazione dei progetti proposti. In particolare si segnala il buon esito ottenuto dallo Sportello psicoeducativo per Dsa e per disturbi comportamentali ; si riporta inoltre la proficua collaborazione con il Centro Territoriale di Supporto di Bologna. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Le famiglie sono coinvolte nella progettazione didattica e nella sua realizzazione attraverso la condivisione delle scelte effettuate e l organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento. Nello specifico dei Bes risulta fondamentale la comunicazione efficace e la condivisione di PEI/ PDP con le famiglie che dovranno essere informate e coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei figli. Per favorire un coinvolgimento formativo delle famiglie si continua ad operare attraverso un approccio indiretto, funzionale allo sviluppo di un maggior senso di appartenenza all istituzione scolastica centrato su momenti ludici e di festa, capaci di catalizzare una piu diffusa partecipazione alla vita scolastica.

10 Valorizzazione delle risorse esistenti; Risorse e beni materiali: condivisione sul sito della scuola del materiale, didattico ed informatico, in uso al sostegno alla disabilita e anche per le altre forme di disturbo e svantaggio riconosciute Risorse umane e professionali: valorizzazione delle conoscenze e competenze sul tema delle difficolta scolastiche acquisite dai docenti in virtu di partecipazione a corsi/master di specializzazione o di comprovata esperienza sul campo; valorizzazione delle competenze dei docenti in materia di counseling, mediazione scolastica, materie psico- pedagogiche o affini, acquisite per titoli o per comprovata esperienza nel settore; condivisione dell esperienza professionale acquisita dai docenti specializzati nel sostegno Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione; L impiego calibrato di risorse per l integrazione e l inclusivita a sostegno del piano di intervento riguarda sia risorse di tipo materiale che umane. A tale scopo si propone una maggiore diffusione delle tecnologie informatiche, di software didattici specifici, di lavagne interattive e di materiali adattati, semplificati e facilitati. Alcuni ausili possono essere forniti dai CTS. Anche gli spazi per i laboratori saranno contemplati come risorsa a sostegno del processo inclusivo. Inoltre saranno individuate come fondamentali le altre seguenti risorse: il lavoro di team, la collaborazione tra tutti i docenti che lavorano nella classe, una formazione diffusa e specifica sulla didattica inclusiva. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo; L IC 2 garantisce la continuità educativa tra i differenti ordini di scuola attraverso la pianificazione di un progetto educativo organico e condiviso: il curricolo verticale. La costruzione di un percorso formativo armonico che promuova in continuita la formazione dello studente dall ingresso nel sistema di istruzione con la scuola dell infanzia fino al termine del primo ciclo con l esame di stato e che nel contempo si raccordi con il secondo ciclo e promuova una consapevole scelta del

11 prosieguo degli studi e uno degli obiettivi strategici che l Istituto comprensivo intende perseguire. In questa direzione è possibile formulare progetti per la continuità tra i vari ordini di scuola. Altro: Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data Deliberato dal Collegio Docenti in data. Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)