La sicurezza stradale come prerequisito per la Mobilità Sostenibile Visione zero un nuovo approccio alla sicurezza stradale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La sicurezza stradale come prerequisito per la Mobilità Sostenibile Visione zero un nuovo approccio alla sicurezza stradale"

Transcript

1 La sicurezza stradale come prerequisito per la Mobilità Sostenibile Visione zero un nuovo approccio alla sicurezza stradale di ing. Marco Passigato Mobility Manager dell Università degli studi di Verone e membro del gruppo tecnico della Federazione Italiana Amici della Bicicletta e di Dario Manuetti presidente dell Associazione La Città Possibile Sintesi Lo sviluppo della Mobilità Sostenibile è la sfida delle nostre città per i prossimi anni. Il cittadino deve poter scegliere di volta in volta tra andare a piedi, in bicicletta, in autobus o in auto a seconda degli spostamenti che deve fare. Scegliere significa che tutte queste possibilità sono possibili e sufficientemente confortevoli, sicure e convenienti. Non si tratta soltanto di migliorare i marciapiedi e di realizzare una rete di piste ciclabili, ma si tratta di rendere una città accogliente e sicura per tutte le componenti della mobilità. Visione zero è il programma di sicurezza stradale che viene praticato da anni in Svizzera e in Svezia con successo a fronte di un grande impegno di risorse umane e finanziarie. Ci pare che i medesimi principi e il medesimo livello globale di impegno possa essere una proposta praticabile in Italia ove l incidentalità tra le fasce deboli è sempre molto elevata. L esperienza di Visione zero è stata presentata a Rimini il 27 maggio 2005 in un convegno promosso da FIAB, La città Possibile, Provincia di Rimini e Comune di Cattolica. L articolo che segue è organizzato in due parti, la prima con preciso riferimento alla bicicletta è sviluppato sotto forma di domande e risposte, la seconda in modo esteso Visione zero e le sue modalità applicative. Il bisogno di sicurezza per l Utenza debole La sicurezza stradale è un problema di soluzione hard, soft o innanzitutto politico di presa di coscienza?: Quando si pensa alla sicurezza stradale molta gente pensa all aspetto hard, ingegneristico alcuni all aspetto soft, educativo e comunicativo ma la maggior parte pensa che non ci sia nulla da fare, che l incidentalità è il prezzo della libertà di mobilità! Invece è possibile e doveroso ridurre l ecatombe sulle strade! Le associazioni sono convinte che anche in Italia un miglior livello di sicurezza sulle strade è possibile! E incredibile come un fenomeno che ha interessato moltissime persone con conseguenze molto pesanti non venga assunto automaticamente e politicamente a problema oggettivo, evidente, prioritario. E pensare che i costi diretti ed indiretti per gli incidenti ammontano nel Veneto a circa 2.000,00 euro/persona anno. La circolazione stradale è un attività 40 volte più pericolosa di ogni altra attività lavorativa; l incidentalità diminuisce la vita media della gente di un anno circa. E inaccettabile che l Italia non abbia ancora intrapreso un percorso realmente incisivo sul fenomeno! Affrontare e ridurre il problema è compito di tutti, la parte politica centrale deve dimostrare la volontà mettendo a disposizione le risorse e la normativa favorevole, a livello locale le amministrazioni devono intraprendere azioni concrete, i cittadini devono prendere coscienza e assumere comportamenti virtuosi. 1

2 Il percorso culturale deve essere analogo a quello intrapreso per la raccolta differenziata, un comportamento ormai automatico per molte persone, similmente si deve acquisire in forma automatica la scelta del modo adatto per ogni spostamento, a piedi per gli spostamenti brevi, in bici nel quartiere o verso il centro città, altri mezzi per gli spostamenti più lunghi; così si deve dare sicurezza ai modi più a rischio se si vuole che sia ragionevole proporli ed utilizzarli. Se molta gente, classe politica compresa, dimostra di non essere ancora consapevole allora bisogna partire da più lontano, dai grandi valori di riferimento. I grandi valori di riferimento: Il diritto alla mobilità Muoversi tutti, anche bambini ed anziani secondo necessità Il diritto alla salute Inquinamento, incidenti, stress, solitudine riducono la salute La sostenibilità del sistema Consegnare alle future generazioni un mondo che abbia almeno le stesse risorse naturali, le stesse qualità ambientali e caratteristiche di biodiversità uguali a quelle che abbiamo ricevuto noi I grandi obiettivi da raggiungere: Mobilità- accessibilità per le persone ovunque Accessibilità dei centri storici, autonomia per bambini ed anziani Riduzione degli incidenti e dell inquinamento Andare piano, evitare stop and go, costruire strade sicure! Creare città più ricche, più salubri, più cortesi Più ricche di qualità urbana, di spazi verdi ed accoglienti Più salubri, con meno smog, meno rumore, meno frenesia Più cortesi, ove ci sia rispetto, attenzione, e relazioni tra le persone Gli strumenti operativi I Piani Urbani del Traffico, PGTU, PPTU Riduzione dell inquinamento, dei tempi di spostamento, degli incidenti Il Piano Nazionale della sicurezza stradale Ridurre i punti neri, creare banche dati, creare professionalità Le tecniche di Moderazione del Traffico Promuovere l integrazione piuttosto che la separazione funzionale Favorire la convivenza sulla strada di pedoni, ciclisti ed autoveicoli Riduzione degli incidenti e riqualificazione urbana della città Visione zero propone di adattare l errore umano al sistema, evitare che l errore umano provochi morti o feriti gravi; non si tratta di ridurre la mobilità ma di fare in modo che essa non produca incidenti gravi. 2

3 Moderazione del Traffico = riduzione della velocità (esempio la velocità 30 conferisce maggior sicurezza sulle strade) + nuova ripartizione modale (aumentando la sicurezza sulle strade cresce la modalità pedonale e ciclabile e si riduce quella autoveicolare) Quali finalità per la Sicurezza Stradale delle utenze deboli in ambito urbano? Indurre l automobilista a guidare piano e con attenzione Evitare strade monotone a canale e proporre strade a situazione variabile Costruire strade scorrevoli ma lente e belle Rotonde, chicane, piattaforme rialzate, riordino della sosta Dare sicurezza ai pedoni e ciclisti Isole salvagente, attraversamenti rialzati, ciclabilità in sede Aumentare il verde, la sosta, gli spazi accoglienti La strada deve riacquistare la funzione sociale, ritornare ad essere il centro della comunità, il luogo di incontro e di socializzazione La visione della FIAB e dei ciclisti: ottenere il 30% di mobilità ciclabile in ambito urbano, sia in grandi città che in piccoli paesi e attivare grandi reti per la mobilità ciclabile extraurbana con funzione trasportistica e ricreativa. Perché: crediamo diritto alla mobilità ed alla salute per tutti nel principio della mobilità sostenibile, ridurre l incidentalità è condizione necessaria per la mobilità sostenibile. La sicurezza stradale pertanto è un prerequisito, un sottoinsieme della Mobilità Sostenibile. La situazione attuale: il 40% dei morti e il 70% degli incidenti accadono in ambito urbano, i bambini e gli anziani vengono trasportati in automobile dagli adulti. Soprattutto nelle città medie e nei piccoli paesi la gente utilizza l auto per fare brevissimi spostamenti, il 30 % degli spostamenti è inferiore ai 2 km, pertanto sono distanze tipiche da bicicletta, la pigrizia e soprattutto la paure del cittadino di subire incidenti disincentiva l uso della bicicletta. Perdoni e ciclisti: il tasso di mortalità per gli occupanti di una autovettura è di 5 morti per Milioni di passeggeri chilometro, per i ciclisti è 40 = 8 volte di più e per i pedoni è 35, cioè 7 volte di più! In questo contesto come è possibile proporre alla gente di andare a piedi ed in bicicletta, in sostanza come è possibile proporre i principali modi di trasporto della Mobilità Sostenibile? I pedoni e ciclisti chiedono sicurezza stradale soprattutto nei centri urbani ove la funzione trasportistica quotidiana è più utilizzabile. Molti incidenti comunque accadono anche ai ciclisti in fase extraurbana ed anche a questo fenomeno va data risposta. E una visione utopistica o raggiungibile? È una realtà raggiungibile in quanto già esistente in molte parti d Europa e anche d Italia, vedi Bolzano e Ferrara. Quanto influisce l incidentalità sull insicurezza di andare a piedi ed in bicicletta? Moltissimo, non sono solo gli incidenti, ma anche la guida troppo brillante e un po spericolata delle auto e dei motocicli a seminare paura e insicurezza. E solo un problema di quantità del traffico o anche di qualità? Direi che è decisamente più importante la qualità del traffico che è generato dalla qualità della guida e dall educazione non tanto stradale, ma proprio sociale in quanto correre su strade urbane in quartieri poco trafficati seminando insicurezza, parcheggiare sui marciapiedi, nei pressi degli incroci, non rispettare le precedenze, giustificare i comportamenti sconvenienti con la motivazione della fretta, di essere in ritardo, sono comportamenti egocentrici ed antisociali; è soprattutto una questione di maleducazione rassicurata dal fatto di non incorrere in sanzioni. 3

4 E importate il ruolo delle sanzioni per incentivare la sicurezza stradale? Sicuramente il comportamento sociale dell individuo è condizionato da due fattori: la sua educazione e il dover rispettare regole per non incorrere in sanzioni ; in un contesto ove c è poco controllo la motivazione sanzionatoria non è efficace. Sul fronte della dell educazione stradale c è una buona attività? Scarsa, e spesso è solo mirata a insegnare la regola e la sanzione, invece dovrebbe essere una educazione alla mobilità, alle molte forme di mobilità esistenti, dai piedi,alla bicicletta, al ciclomotore, alle auto, al trasporto pubblico urbano ed extraurbano, ai treni, agli aerei, alle navi, inquadrando in modo approfondito i costi diretti ed indiretti, i pregi personali ed i difetti verso la società che offre ogni sistema di trasporto ed educare ogni cittadino, soprattutto i giovani dai 10 ai 18 anni a scegliere per ogni spostamento il mezzo adatto. Perché i ciclisti e la FIAB guardano a Visione zero? Perché è un programma rigoroso che da scadenze ed indica le strategie e le azioni per raggiungerle. E un programma che richiede risorse umane e finanziarie, ma è dimostrato che in dieci anni i benefici ottenuti per la riduzione dei costi sociali saranno maggiori degli investimenti effettuati. Tornando all esperienza svizzera ed in particolare al programma Via Sicura, quali sono i principali insegnamenti da raccogliere? Più che andare a cercare le singole azioni, ognuna con la propria posizione nella scala delle priorità e con i propri effetti diretti ed indiretti che gli svizzeri hanno quantificato in morti ed incidenti gravi evitati, bisogna cogliere il modello organizzativo, la volontà politica forte e la programmazione impostata mirata realmente ad affrontare il problema. Gli svizzeri hanno coinvolto molto gli psicologi nel loro piano per la sicurezza stradale, pertanto oltre alle azioni di riorganizzazioni dello spazio strada, al riordino viabilistico e di offerta di molte forme di mobilità, gli svizzeri credono negli aspetti comunicativi, educativi e percettivi, oltre che nelle modalità di rieducare coloro che trasgrediscono ripetutamente il codice o che compiono incidenti o infrazioni gravi. Gli svizzeri partono da una realtà più avanzata, hanno, soprattutto nei Cantoni di lingua tedesca e francese, una buona diffusione delle zone 30 e della cultura della Moderazione del Traffico, percorsi ciclabili urbani ed extraurbani, eppure comunque si pongono l obiettivo di migliorare, dovremmo pertanto innanzitutto allinearci alle loro condizioni di partenza, Moderazione del Traffico estesa, limiti di velocità, controlli efficaci, e poi potremmo utilizzare le azioni che loro hanno individuato. Quali sono le fasi e le azioni da intraprendere? Si devono intraprendere azioni coordinate in vari campi: Prima fase: creare sensibilità e volontà politica, creare la cultura della sicurezza stradale mettendo a disposizione risorse umane, finanziarie e normative per le attività di studio, di controllo, di monitoraggio e di educazione; Seconda fase: sperimentando e divulgando esperienze di successo e incentivando gli interventi infrastrutturali soprattutto in ambito urbano; Terza fase: l elaborazione dei dati raccolti e la messa a punto degli interventi correttivi Attivando in forme e tempi diversi le seguenti azioni: nella gestione del traffico e nella costruzione delle strade, promuovendo interventi di moderazione del traffico e di realizzazione di percorsi ciclabili su aree vaste, riordinando la mobilità secondo piani improntati alla mobilità sostenibile intesa in termini energetici, di emissioni, di utilizzo dello spazio pubblico e dei costi sociali; 4

5 nel campo della comunicazione, attivando studi ed applicazione estesa co metodi di marketing per l analisi motivazionale dei comportamenti e costruendo la propensione al cambiamento; nel campo dell educazione scolastica evolvendo l educazione stradale in educazione alla mobilità, creando consapevolezza e modelli di comportamento acquisiti e spontanei Una riflessione particolare va dedicata alle azioni per contenere gli incidenti che attualmente coinvolgono gli extracomunitari in bicicletta. Essi, non disponendo di altri mezzi, percorrono spesso con il buio e con la nebbia tratte stradali extraurbane o di grande viabilità in sella a biciclette prive di fari. Questi incidenti spesso mortali rappresentano un fenomeno da evitare sul quale concentrarsi in tempi rapidissimi. Quali sono, al di là degli interventi di dettaglio le principali attese per la sicurezza di ciclisti e pedoni? Le attese si concentrano in una frase: creare l offerta e promuovere la mobilità ciclabile. La strada intrapresa da tempo dalla Svizzera di creare vaste aree a velocità 30, strade residenziali, sistemi estesi e coerenti di piste ciclabili sia urbane che extraurbane, perfettamente interconnesse in forma plurimodale con il sistema dl trasporto pubblico, e la comunicazione per la promozione della mobilità sostenibile, assieme ad un approccio scolastico che non si riduca alla sola educazione stradale ma si configuri come una vera educazione alla mobilità, in tutte le sue opportunità e in tutti gli aspetti ambientali, economici, mettendo in luce le esternalità e le implicazioni generali dei vari sistemi di trasporto sono sicuramente i primi desideri dei cittadini più attenti e lungimiranti. E compito della politica dare risposte e costruire programmi efficaci. Un tema sul quale anche in Svizzera si sta ragionando, e lo si è fato anche al convegno internazionale di Mendrisio Mobility del 20 maggio scorso, è come formare gli operatori della mobilità sostenibile, cultura che passa attraverso la sicurezza stradale diffusa, sono competenze interdisciplinari, che vanno raccolte, messe in rete, si tratta di lavori di gruppo e sicuramente rappresentano nuove professionalità per il futuro. Le Consulte sulla Sicurezza Stradale sono poco diffuse a livello locale, possono esserci altre forme di partecipazione? L argomento della sicurezza stradale trova poche occasioni di essere dibattuto nelle sedi istituzionali, e gran parte delle iniziative sono di tipo propositivo ma al di fuori dei percorsi istituzionali ufficiali. Un tema di così vasto interesse deve diventare a pieno titolo tema di discussione ampia e dovrebbe trovare spazio a livello locale in tutti i processi di Agenda 21 e a livello centrale in un centro studi autorevole che diffonda dati, proponga interventi, divulghi materiali, faccia cultura tecnica e di comunicazione nell ambito di una strategia globale e soprattutto efficace. Su questi temi l esperienza svizzera ha certamente molte cose da insegnare. Quali sono le attività sulle quali la Fiab è attualmente impegnata e che sono coerenti con Visione zero? La Fiab perseguendo nella sua visione di ambiente, sicurezza e convivialità per promuovere la bicicletta da tempo sta lavorando a livello nazionale sui temi della revisione del codice della strada, della divulgazione della Moderazione del Traffico, del diritto dei bambini a muoversi in bicicletta, localmente sta lavorando nelle scuole con iniziative che fanno capo ai percorsi sicuri casa-scuola e ai diritti dei bambini nelle città e nelle strade. La finalità generale oltre alla modifica della ripartizione modale a favore della bicicletta è un presa di coscienza dei cittadini sui temi dell ambiente, della salute secondo il principio di partecipazione alla cosa pubblica per portare le proprie istanze di miglioramento. 5

6 Alcune informazioni su Visione zero Il programma Visione Zero Il programma Visione Zero, fatto proprio nel 1997 dal Parlamento svedese, modifica radicalmente l approccio al problema della sicurezza stradale partendo dall idea che nessuno dovrebbe essere ucciso, gravemente ferito o menomato a causa di un incidente stradale e che I costi umani e sociali che ne derivano non possono più essere accettati come un inevitabile effetto collaterale della circolazione stradale Bisogna partire dalla premessa che tutte le persone possono commettere errori, anche gli utenti della strada più ragionevoli, di conseguenza i sistemi del traffico e di pronto soccorso devono essere organizzati in modo che gli errori inevitabili non abbiano conseguenze fatali. L ambiente strada deve essere adattato maggiormente alle capacità e ai limiti umani, in modo da permettere meno errori alla guida. La responsabilità principale spetta all autorità pubblica che deve: - mettere in campo coerenti programmi di portata generale sui tre elementi del sistema mobilità (l uomo, la strada, il veicolo); - agire con interventi specifici sui fattori di pericolo proteggendo in primo luogo gli utenti della strada che risultano essere i più deboli e i più vulnerabili nelle diverse situazioni della circolazione, volta per volta pedoni, ciclisti, motociclisti, passeggeri di autovetture. La sicurezza stradale non può che essere parte di una politica della sicurezza più complessiva che già viene adottata per quanto riguarda la mobilità con altri mezzi di trasporto (aerei, treni, navi ), dove già ora l insieme del sistema viene studiato e organizzato in funzione della sicurezza. Visione Zero ci dice che lo stesso approccio di sistema può essere adottato per la circolazione stradale in cui la responsabilità per la sicurezza deve essere equamente ripartita tra: - gli utenti della strada che devono seguire le regole della circolazione e agire responsabilmente; - lo stato che costruisce e gestisce la rete stradale, fissa le regole della circolazione e le deve far rispettare anche per finalità educative e di monitoraggio; - l industria e il commercio che producono e vendono i veicoli. Sul piano politico e su quello della cultura della sicurezza, da affermare e diffondere a tutti i livelli, la visione di una circolazione stradale con zero morti e feriti gravi rappresenta uno stimolo potente per attivare le risorse, l energia e la creatività di tutte le persone e di tutti gli organismi implicati, dalle responsabilità politiche a quelle tecniche e professionali, dalle scelte di mobilità ai comportamenti diffusi nel traffico. Valenza etica ed efficacia comunicativa caratterizzano l approccio Visione Zero: la sicurezza stradale diventa un tema all ordine del giorno dei media, dell opinione pubblica e del dibattito politico. Ma perché la prospettiva visionaria diventi realtà si devono fissare obiettivi intermedi, indicare scadenze temporali, precisare programmi e possibili misure, valutare e verificare i risultati via via acquisiti. Oltre alla Svezia anche Germania e Austria hanno adottato la prospettiva di Visione Zero. Il caso della Svizzera La Svizzera sceglie nel 2000 la filosofia di Visione Zero per ripensare profondamente la propria politica di sicurezza stradale e intanto perseguire l obiettivo intermedio di dimezzare la mortalità sulle strade entro il 2010, lo stesso obiettivo indicato anche dalla Unione Europea. 6

7 L Ufficio federale delle strade (USTRA) viene incaricato di elaborare gli elementi che porteranno ad una nuova politica: la visione, gli obiettivi, le strategie, le misure. Nell operazione viene utilizzato l apporto tecnico-scientifico dell UPI, l Ufficio che si occupa di prevenire gli infortuni non professionali nello sport, in casa e nel tempo libero, oltre che nella circolazione stradale. Nel 2002 viene presentato VESIPO, il rapporto-base sulla nuova strategia della sicurezza stradale, che propone obiettivi di riduzione delle vittime e misure rapportati a un circostanziato quadro temporale di attuazione: a breve ( ), medio ( ) e lungo termine ( ). Partecipano alla elaborazione cinque gruppi di specialisti rappresentanti tutti i soggetti pubblici e privati interessati ai diversi aspetti della mobilità e della sicurezza stradale (enti e settori della pubblica amministrazione, strutture scientifiche e formative, organismi professionali, associazioni ) Gruppo 1 uomo-comportamento : come rendere consapevole l utente delle sue responsabilità Gruppo 2 uomo-idoneità : i requisiti per la guida di veicoli motorizzati Gruppo 3 veicolo : sicurezza, ammissione ed esame dei veicoli Gruppo 4 infrastruttura : criteri di sicurezza, riduzione delle conseguenze degli errori umani, tutela della mobilità di pedoni e ciclisti Gruppo 5 gestione : gestione del traffico, manutenzione, servizio di soccorso. Di tre tipi le misure da introdurre progressivamente: - misure di base, volte a creare le premesse per lo sviluppo del sistema attraverso la messa a disposizione di risorse umane ed economiche adeguate e strutture per la gestione e il governo del sistema); - misure puntuali, volte a migliorare direttamente la sicurezza stradale nei diversi ambiti della tecnica, dei servizi di soccorso, dell educazione e comunicazione, delle normative ; - misure che garantiscono la qualità dell attività attraverso la formazione di esperti della sicurezza a tutti i livelli, il controllo di sicurezza per i progetti stradali, il miglioramento delle norme tecniche ed il monitoraggio dei risultati. Le 77 misure individuate nel rapporto VESIPO 2002 sono formulate attraverso un attenta analisi dei rischi e dei potenziali successi di ciascuna di esse, a partire dai deficit concreti nella sicurezza stradale riscontrati nei 592 incidenti mortali sulle strade svizzere analizzati uno per uno dall UPI - Ufficio Prevenzione Infortuni e riguardano in primo luogo: - i soggetti più deboli e a rischio nel traffico, dai pedoni ai ciclisti, dai motociclisti ai passeggeri delle autovetture; - le problematiche della velocità e della attitudine alla guida. Nel 2004 la Confederazione fissa col programma VIA SICURA la sua nuova politica della sicurezza stradale e definisce le misure da attuare per raggiungere nel 2010 il risultato di dimezzare il numero dei morti e dei feriti gravi del 2000, portandolo intorno ai 300 per i morti e a 3000 per i feriti gravi. Il programma riprende quasi due terzi delle misure contenute nel rapporto base VESIPO 2002 dell UPI: 56 le misure nei seguenti campi: - Educazione alla mobilità e sicurezza a tutti i livelli scolastici - Impegno a livello internazionale per una maggiore sicurezza dei veicoli - Analisi e eliminazione tratti stradali pericolosi e con elevato numero di incidenti - Definizione delle norme della circolazione 7

8 - Divieto di guida sotto l influsso di alcol per i conducenti professionali e per i nuovi conducenti - Sistematica formazione continua per i recidivi - Guida con fari di giorno I costi di attuazione dell attuazione del programma a carico del settore pubblico, in gran parte dovuti all intervento sui tratti stradali pericolosi e agli accresciuti controlli stradali, sono coperti da un aumento percentuale del premio di assicurazione di responsabilità civile dei veicoli tenendo conto del fattore di rischio. Sconti per chi non crea incidenti e supplementi per i conducenti a rischio. L UPI accompagna l avvio di VIA SICURA con una particolare sottolineatura degli interventi di miglioramento della infrastruttura stradale e tecnica dei veicoli e della intensificazione dei controlli di polizia, elemento decisivo per la produzione massiccia dei comportamenti virtuosi nel traffico, vista l insufficienza (in Svizzera) degli appelli all autoresponsabilità. L UPI raccomanda inoltre la promozione esplicita del limite di velocità di 70 km/h sulle strade extraurbane particolarmente pericolose e impegni ulteriori sulla tematica dei motociclisti, sull uso delle cinture di sicurezza e sul colpo di sonno. Italia, ambito urbano Per l ambiente urbano, che in Italia fra registrare oltre il 40% dei morti e oltre il 70% degli incidenti, viene fortemente ribadita la necessità di estendere ulteriormente gli interventi e i dispositivi di moderazione del traffico per la riduzione diffusa della velocità, le zone 30 nel quadro di programmi di qualificazione degli spazi pubblici e di promozione della mobilità pedonale e ciclabile. La sicurezza stradale in ambito urbano è il prerequisito per promuovere la Mobilità Sostenibile che tende a valorizzare la mobilità pedonale e ciclabile come modi da preferirsi soprattutto nei quartieri e nei piccoli paesi. 8

La sicurezza stradale orientata a Visione Zero come prerequisito per la Mobilità Sostenibile

La sicurezza stradale orientata a Visione Zero come prerequisito per la Mobilità Sostenibile Università di Verona La sicurezza stradale come prerequisito per la mobilità sostenibile Verona 15 marzo 2006 La sicurezza stradale orientata a Visione Zero come prerequisito per la Mobilità Sostenibile

Dettagli

Zone 30 e isole ambientali

Zone 30 e isole ambientali Zone 30 e isole ambientali Esempi e vantaggi L importanza della Comunicazione Comunicazione ing. Marco Passigato Verona progettista e mobility manager Università di Verona www://marco.passigato.free.fr

Dettagli

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia per la Mobilità EDUCAZIONE STRADALE TRA SCUOLA E FAMIGLIA L educazione

Dettagli

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli

Dettagli

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO Stradale. Procedura concorsuale per l'assegnazione di contributi finanziari ai Regione Campania Decreto Dirigenziale 54 del 25/03/2013 COMUNI AZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE PREMESSA...3 SETTORE A...3

Dettagli

Strategie ed esperienze per una comunicazione efficace. Marco Passigato Università di Verona Mobility Manager e Commissione Sostenibilità di Ateneo

Strategie ed esperienze per una comunicazione efficace. Marco Passigato Università di Verona Mobility Manager e Commissione Sostenibilità di Ateneo Strategie ed esperienze per una comunicazione efficace Marco Passigato Università di Verona Mobility Manager e Commissione Sostenibilità di Ateneo La comunicazione efficace ci richiama concetti come razionale,

Dettagli

Dom. c) Per muoversi in città quale mezzo utilizza principalmente? L auto La moto/ il motorino I mezzi pubblici La bici Va a piedi Altro

Dom. c) Per muoversi in città quale mezzo utilizza principalmente? L auto La moto/ il motorino I mezzi pubblici La bici Va a piedi Altro Dom. a) L area in cui risiede è: Nel centro storico In centro città ma non nel centro storico In altri quartieri Dom. b) Nell area in cui risiede, attualmente: C'è una ZTL (zona a traffico limitato) Non

Dettagli

LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA

LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA In Italia, nel 2008, gli incidenti stradali sono stati 218.963. Hanno determinato 4.731 morti e 310.739 feriti, per un costo sociale di circa 30 miliardi di Euro

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Milano

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Milano I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Milano Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale

Dettagli

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France 27 Novembre 2012 Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France Laurence Debrincat, STIF Workshop sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile - Milano 2 Sommario Il contesto delle politiche

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

ZONA 30 PIÙ SICUREZZA LA PROMOZIONE DELLA MOBILITA SOSTENIBILE

ZONA 30 PIÙ SICUREZZA LA PROMOZIONE DELLA MOBILITA SOSTENIBILE Mod. S5 Rev. 3 del 24/07/2014, Pagina 1 di 5 N ID: 059D14 ZONA 30 PIÙ SICUREZZA LA PROMOZIONE DELLA MOBILITA SOSTENIBILE Presentazione del Convegno 6 novembre 2014 Aula GB Rossi Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA SCUOLA LICEO SCIENTIFICO E ARTISTICO A. SERPIERI ISTITUTO PROFESSIONALE L.EINAUDI

PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA SCUOLA LICEO SCIENTIFICO E ARTISTICO A. SERPIERI ISTITUTO PROFESSIONALE L.EINAUDI Il Progetto Il progetto nasce dalla necessità di riflettere e stimolare la coscienza dei ragazzi più giovani, sulle problematiche ambientali: l ambiente naturale e materiale (cioè modificato dai bisogni

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO STRABUS Aspetti generali (1) Il servizio STRABUS permette di analizzare e valutare lo stato

Dettagli

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti

Dettagli

Per una città più sostenibile SEMINARIO NAZIONALE PROGETTO EUROPEO TIDE

Per una città più sostenibile SEMINARIO NAZIONALE PROGETTO EUROPEO TIDE Per una città più sostenibile NUMERI E CRITICITA Congestione: 135 milioni di ore perse = - 1,5 miliardi di euro/anno Sicurezza stradale: 15.782 incidenti 20.670 feriti 154 morti circa 1,3 miliardi di euro/anno

Dettagli

Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto

Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto Relatore: Ing. Ubaldo DE BEI Unità Complessa Tutela Atmosfera Regione del Veneto Venezia, 15 novembre 2011 Car Pooling Il

Dettagli

GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO

GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO Il Comune di Prato riserva un attenzione particolare

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

«Our streets, our choice» Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2014

«Our streets, our choice» Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2014 «Our streets, our choice» Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2014 Our streets, our choice Ovvero «Le nostre strade, la nostra scelta»: lo slogan scelto quest'anno per la Settimana della Mobilità

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O

C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O Q U E S T I O N A R I O C O N O S C I T I V O P A R T E C I P A Z I O N E

Dettagli

WORKSHOP Big Bang intergenerazionale nel mondo assicurativo. Umberto Guidoni Fondazione ANIA per la sicurezza stradale Napoli, 30 ottobre 2014

WORKSHOP Big Bang intergenerazionale nel mondo assicurativo. Umberto Guidoni Fondazione ANIA per la sicurezza stradale Napoli, 30 ottobre 2014 WORKSHOP Big Bang intergenerazionale nel mondo assicurativo Umberto Guidoni Fondazione ANIA per la sicurezza stradale Napoli, 30 ottobre 2014 La Fondazione ANIA: i numeri chiave. Nata nel 2004 per volontà

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Tavola 1 Incidenti stradali, morti e feriti

Tavola 1 Incidenti stradali, morti e feriti PRINCIPALI EVIDENZE DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN ITALIA I numeri dell incidentalità stradale italiana Nel 2011, in Italia si sono registrati 205.638 incidenti stradali, che hanno causato 3.860 morti

Dettagli

Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità

Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità Patto dei Sindaci Il Comune di Città di Castello ha da tempo riconosciuto la sostenibilità come variabile

Dettagli

1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO Pagina 1 di 5 1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO (rif. punto 4.2 BS OHSAS 18001:2007) 1.1 SCOPO La dichiarazione di politica per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro,

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE Nobody s Unpredictable Metodologia Tipologia d'indagine: indagine ad hoc su questionario semi-strutturato Modalità di rilevazione: interviste telefoniche

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Indagine sugli spostamenti casa lavoro dei dipendenti della Cgil di Rimini effettuata nel periodo maggio giugno 2012

Indagine sugli spostamenti casa lavoro dei dipendenti della Cgil di Rimini effettuata nel periodo maggio giugno 2012 effettuata nel periodo maggio giugno 2012 Una prima valutazione su quanto emerso dalle risposte al questionario. L iniziativa,vuole mettere la CGIL di Rimini nella condizione di dare l esempio (pensata,

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI

INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI 1. OBIETTIVI Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale è istituito dalla legge del 17 luglio

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

MILANO IN RETE ITINERARI CICLISTICI: INTERVENTI PROGRAMMATI

MILANO IN RETE ITINERARI CICLISTICI: INTERVENTI PROGRAMMATI MOBILITA CICLISTICA A MILANO MILANO IN RETE ITINERARI CICLISTICI: INTERVENTI PROGRAMMATI BICICLETTA elaborato: presentazione codifica: 120100013_00 data: 17/05/2012 redatto: Veronica Gaiani verificato:

Dettagli

La Federazione Italiana Amici

La Federazione Italiana Amici La Federazione www.fiab-onlus.it La FIAB è una 9 federazione di 2 Associazioni e Gruppi cicloecologisti locali. Fondata nel 1989 siamo presenti in 17 regioni con 120 associazioni e 13.000 soci 2 1 20 19

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Oggetto: verso una città sostenibile dei bambini e delle bambine strade per bambini, strade per tutti

Oggetto: verso una città sostenibile dei bambini e delle bambine strade per bambini, strade per tutti Alla cortese attenzione - del Sindaco, la d.ssa Annamaria Morelli - dell Assessore alla cultura e pubblica istruzione, la d.ssa Perlita Serra - e.p.c. al dirigente scolastico, la d.ssa Daniela Carminati

Dettagli

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco Sistemi per la Sicurezza Consulenza Sicurezza Analisi Consulenza La La Sicurezza non è un gioco non è un gioco m Il parere del Legale La formazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ha assunto

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

«Comune amico dei bambini»

«Comune amico dei bambini» «Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

WORKSHOP MOBILITA SOSTENIBILE E SICURA IN AMBITO URBANO

WORKSHOP MOBILITA SOSTENIBILE E SICURA IN AMBITO URBANO WORKSHOP MOBILITA SOSTENIBILE E SICURA IN AMBITO URBANO SALA BIBLIOTECA st. 130, 1 p. Dipartimento di Prevenzione ASS1 via Paolo de Ralli, 3 (TS) 21 maggio 2012 il dipartimento di prevenzione Art 7 del

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

Convegno La biblioteca scientifica e tecnologica

Convegno La biblioteca scientifica e tecnologica Università degli Studi Roma Tre Università degli Studi La Sapienza Convegno La biblioteca scientifica e tecnologica Roma, 17 aprile 2008 Valutazione delle pubblicazioni scientifiche e open access Emanuela

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

QUESTIONARIO SULLA MOBILITÀ SCOLASTICA

QUESTIONARIO SULLA MOBILITÀ SCOLASTICA QUESTIONARIO SULLA MOBILITÀ SCOLASTICA Scuola Classe Età Sesso. 1. Dove abiti? 2. Come sei venuto oggi a scuola? A piedi In bicicletta In autobus (urbano) In automobile In autobus (extraurbano) Altro.

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Università IUAV di Venezia Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Ezio Micelli Gli accordi con i privati Gli accordi con i privati nella Lr 11/04 Gli accordi con

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Tavolo Qualità della vita e mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici

Tavolo Qualità della vita e mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici Tavolo Qualità della vita e mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici Premessa Monitoraggio degli spostamenti casa scuola, a. s. 2014-15 LUSERNA SAN GIOVANNI Il monitoraggio degli spostamenti casa

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

Psoprattutto nella fase di informazione,

Psoprattutto nella fase di informazione, UNA VISIONE DALLA PARTE DELL UTENZA DEBOLE, CICLISTI E PEDONI Marco Passigato FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta rima di iniziare vorrei ringraziare le associazioni che hanno collaborato,

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Stato della sicurezza stradale in Italia: priorità. utenti deboli

Stato della sicurezza stradale in Italia: priorità. utenti deboli Stato della sicurezza stradale in Italia: priorità delle politiche nazionali e protezione degli utenti deboli LE DIMENSIONI QUANTITATIVE In Italia, nel 2011, si sono registrati 205.638 incidenti stradali.

Dettagli

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA NORMATIVA DI RIFERIMENTO La funzione di Mobility Manager istituita dal Decreto del Ministero dell Ambiente del 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale

Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria AMICI della STRADA in collaborazione con scuola famiglia polizia municipale 1.quadro normativo 2.strategie d intervento 3.modalità operative : il

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile 1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

Padova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA

Padova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA Padova st innovazione Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA INTRODUZIONE La ZIP di Padova, ha rappresentato e certamente ancora rappresenta una

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio

Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch Comunicato stampa Gennaio 2014 Incentivi della per iniziative nel campo della mobilità aziendale.

Dettagli

PROGETTO DI FORMAZIONE I BAMBINI E LA SICUREZZA SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E IN AUTOMOBILE A PASSO SICURO E TRASPORTACI SICURI

PROGETTO DI FORMAZIONE I BAMBINI E LA SICUREZZA SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E IN AUTOMOBILE A PASSO SICURO E TRASPORTACI SICURI PROGETTO DI FORMAZIONE I BAMBINI E LA SICUREZZA SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E IN AUTOMOBILE A PASSO SICURO E TRASPORTACI SICURI PROPOSTA FORMATIVA Il presente Progetto di formazione sul tema della sicurezza

Dettagli

Piedibus, piccoli passi per una città più sostenibile

Piedibus, piccoli passi per una città più sostenibile Piedibus, piccoli passi per una città più sostenibile Gianluigi Trento I Piedibus di Bassano SSL-ERATE ESPERIENZE E PERCORSI DI SOSTENIBILITA URBANA Bassano del Grappa 29/04/2014 Che cosa è un Piedibus

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli