Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo
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- Guido Manfredi
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1 Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo in vita Ultimo degli allievi della scuola di Berlino. Allievo di K. Lewin e M.Wertheimer. 15/11/06 1
2 R. Arnheim noto in tutto il mondo per i suoi studi psicologici sulle forme e le funzioni artistiche sostiene che tutto il pensiero (non soltanto il pensiero relativo all'arte o ad altre esperienze figurali) ha natura fondamentalmente percettiva e che l'antica dicotomia tra vedere e pensare, tra percezione e ragionamento è falsa e induce in equivoco. Arnheim dimostra che anche i processi primari della percezione coinvolgono meccanismi che sono tipici del ragionare. Ben lungi dal costituire una funzione "inferiore", la nostra risposta percettiva al mondo è il mezzo fondamentale mediante il quale strutturiamo gli eventi e dal quale deriviamo le idee e dunque il linguaggio. 15/11/06 6
3 Il pensiero visivo (1969, trad. it. 1974) [1] CONCETTO CARDINE LA PERCEZIONE VISIVA NON È REGISTRAZIONE PASSIVA DEL MATERIALE DI STIMOLO ma IMPEGNO ATTIVO DELLA MENTE 15/11/06 7
4 LA PERCEZIONE COME COGNIZIONE Può esservi intelligenza nella percezione? Operazioni conoscitive (pensiero) No privilegio di processi mentali posti al di là e al di sopra della percezione Ma ingredienti della percezione stessa Ma ingredienti della percezione stessa: esplorazione attiva; selezione; capacità di cogliere l essenziale; la semplificazione; l astrazione; il completamento; la correzione; il confronto; l inserimento in un contesto, ecc : MODI IN CUI LA MENTE TRATTA IL MATERIALE CONOSCITIVO (ad ogni livello) 15/11/06 11
5 Esplorazione attiva Attraverso il mondo (così come ci viene dato), lo sguardo, diretto dall attenzione, si focalizza ora su un luogo ora su un altro. È questo comportamento attivo che si intende per percezione visiva. Il mondo che emerge da questa esplorazione percettiva non è l immediatamente dato. 15/11/06 13
6 LE FORME SONO CONCETTI IMMAGINE OTTICA proiettata sulla retina è una registrazione meccanicamente completa, corrispondente all oggetto fisico; PERCETTO VISIVO corrispondente non è una registrazione meccanica. LA PERCEZIONE DELLA FORMA CONSISTE NEL COGLIERE GLI ELEMENTI STRUTTURALI DEL MATERIALE DI STIMOLO Solo raramente tale materiale è esattamente conforme alla configurazione che acquisisce nella percezione, esempio: la luna piena è rotonda ma gran parte delle cose che vediamo rotonde non incarnano letteralmente la rotondità (sono approssimazioni); chi percepisce però non la confronta con la rotondità ma vede la rotondità 15/11/06 37
7 Le forma sono concetti 3 Per spiegare complessità e flessibilità della percezione della forma è preferibile ritenere che operazioni decisive vengano effettuate mediante processi di campo nel cervello che organizzano il materiale di stimolo secondo lo schema più semplice (Cfr. leggi di strutturazione gestaltica) SCHEMI DI STIMOLO PERCEPITI dotati di 2 proprietà per svolgere il ruolo di CONCETTI VISIVI: 4) POSSIEDONO IL CONCETTO DELLA GENERALITÀ; 5) SONO FACILMETE IDENTIFICABILI. Nessun percetto si riferisce mai ad una configurazione unica e singola ma alla specie di pattern di cui il percetto consiste (può esserci un solo oggetto che si adatta a tale schema o innumerevoli) NO DIVERSITÀ TRA PERCETTO E CONCETTO: PER ESSERE UTILE LA PERCEZIONE DEVE ISTRUIRCI SUI TIPI DI COSE (ALTRIMENTI NON POTREMMO TROVAR PROFITTO DALL ESPERIENZA) 15/11/06 39
8 COMPLETARE L INCOMPLETO COMPLICAZIONE: la sovrapposizione di un oggetto che impedisce di vederne un altro posizionato dietro. IN MOLTI CASI, LA VISIONE, ANZICHÉ ACCONTENTARSI DELLA SEZ. VISIBILE, COMPLETA L OGGETTO (2Esempi). L ORGANIZZAZIONE PERCETTIVA NON SI LIMITA AL MATERIALE DATO* L OSSERVATORE NON COMPLETA MEDIANTE UNA CONOSCENZA NON VISIVA IL FRAMMENTO CHE VEDE: LE PARTI INVISIBILI DI UN OGGETTO INTEGRANO QUELLE VISIBILI ALLO SCOPO DI PRODURRE UNA CONFIGURAZIONE COMPLETA (potremmo dire migliore secondo la terminologia gestaltista) 15/11/06 45
9 15/11/06 48
10 Completare l incompleto 2 Esempio di ristrutturazione per completamento: IL FENOMENO DELLA TRASPARENZA rosa viola blu 15/11/06 49
11 Completare l incompleto 3 Se le configurazioni sono tali che si ottiene un pattern generale più semplice ove anziché 3 figure adiacenti si scorgono 2 figure sovrapposte si presenta una situazione percettiva problematica: b) La distribuzione dei colori suggerisce un ordine fondato su 3 unità; c) Il carattere della forme suggerisce un ordine fondato su 2 unità. Se il colore centrale è un miscuglio appropriato dei 2 colori, la sensazione unitaria del porpora si spezzerà nelle sue componenti rosso e blu si vedranno come 2 colori distinti l uno dietro l altro: LA TRASPARENZA. La mente ristruttura il colore centrale in modo da vedere una sovrapposizione cromatica dove altrimenti non si vedrebbe che un unico colore: 15/11/06 50
12 Completare l incompleto 4 TALE SOLUZIONE ADATTA L ORDINE DEI COLORI A QUELLO DELLE FORME: RIDISPOSIZIONE INTELLIGENTE DI UNA ORGANIZZAZIONE DI STIMOLI NON SODDISFACENTI HA LUOGO NELLA PERCEZIONE E NON NEL MOMENTO DI UNA QUALCHE ELABORAZIONE SECONDARIA DEL PRODOTTO PERCETTIVO (Quando si osserva un quadro il senso della vista impiega al massimo livello la sua capacità di organizzazione: l osservatore parte da un punto, cerca di orientarsi per quanto riguarda la struttura principale dell opera, cerca le accentuazioni; ecc. Quando l esplorazione ha successo l opera riposa in una struttura congeniale. La lotta con l opera d arte rivela quanto sia attivo il compito di costruzione delle forme ). 15/11/06 51
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