Mungitura: strutture, macchine e attrezzature I SUPPLEMENTI DI

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1 ASSESSORATO AGRICOLTURA, AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE I SUPPLEMENTI DI 24 Mungitura: strutture, macchine e attrezzature A cura di PAOLO ROSSI e ALESSANDRO GASTALDO Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia

2 INDICE Presentazione, di PAOLO ROSSI ealessandro GASTALDO......pag. 4 Principali caratteristiche delle diverse sale di mungitura......pag. 7 Soluzioni costruttive e impiantistiche per la mungitura in Emilia-Romagna......pag. 11 Impianti di mungitura: costi di acquisto e andamento del mercato... pag. 17 La routine di mungitura......pag. 22 Progettazione della zona di mungitura... pag. 27 Costi di costruzione della zona di mungitura... pag. 32 Costi di gestione della zona di mungitura... pag. 35 Emissione del latte e sanità della mammella... pag. 40 Il monitoraggio delle bovine da latte.....pag. 46 GLI AUTORI PAOLO ROSSI e ALESSANDRO GASTALDO, del Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia, hanno scritto i capitoli 1; 2 (con MARZIA BORCIANI, del Crpa); 3 (con LORENZO FERRARI, del Crpa); 4; 5; 6; 7. MARCO NOCETTI, del Laboratorio veterinario dell Associazione provinciale allevatori di Modena, ha scritto il capitolo 8; LUCA SPOTTI e PAOLO LIBERATI del Dipartimento di Protezione e valorizzazione agroalimentare, Sezione Ingegneria- Università di Bologna, hanno scritto il capitolo 9. Foto di copertina: Archivio Crpa, EnneEffe-Gascoigne Melotte Copyright Regione Emilia-Romagna - Anno 2004 Distribuzione: Redazione Agricoltura Viale Silvani, Bologna Tel Fax e- mail: agricoltura@regione.emilia-romagna.it 3

3 PRESENTAZIONE Un vademecum La mungitura è l'operazione più importante, oltre che la più delicata, fra tutte quelle che si svolgono in un allevamento bovino da latte. Ciò deriva principalmente dal fatto che la mammella viene sottoposta ad un trattamento comunque stressante qual è l'estrazione del latte ad opera di un gruppo di mungitura meccanico. Gli errori commessi durante il suo svolgimento (scarsa igiene, mungitura a vuoto, mungitura incompleta, eccessivo stress a carico delle vacche, ecc.) possono avere gravi conseguenze sia a livello di qualità e quantità delle produzioni, sia a livello dello stato sanitario degli animali allevati. È fondamentale, quindi, il ruolo della zona di mungitura nell'ambito di una stalla a stabulazione libera. In questo luogo si svolge, per alcune ore al giorno e durante tutto l'anno, il lavoro più impegnativo fra quelli necessari in un allevamento da latte; per questo dalla sua progettazione e dalla sua conduzione dipende pure la qualità del lavoro umano. Anche dal punto di vista economico, il corpo mungitura ha grande importanza, sia perché la sua concezione influisce in modo determinante sulla produttività del lavoro e, quindi, sul costo della manodopera, sia perché il suo costo di costruzione costituisce una percentuale considerevole del costo complessivo di una stalla libera. Nella progettazione di una zona di mungitura si devono tenere sempre presenti le seguenti irrinunciabili finalità: consentire la raccolta della massima quantità di latte possibile, compatibilmente con le potenzialità produttive degli animali ospitati; permettere la raccolta di un latte di qualità dal punto di vista igienicosanitario, senza apportare alterazioni alle sue caratteristiche chimico-fisiche; preservare la salute degli animali favorendone il controllo da parte degli addetti; limitare i tempi di lavoro, 4

4 per l allevatore l'affaticamento fisico, lo stress ambientale (temperatura, umidità relativa, correnti d'aria, rumorosità, illuminazione) ed i pericoli di infortunio a carico dei mungitori; contenere il quantitativo di reflui prodotti durante le operazioni di mungitura e di successiva pulizia, ottimizzandone, al tempo stesso, la destinazione e l'impiego. In questo supplemento vengono esaminate alcune delle tematiche più interessanti legate alla mungitura della bovina da latte. In particolare, gli argomenti trattati spaziano dalle principali tipologie di sale di mungitura ai costi di acquisto degli impianti e all andamento del mercato; dalla routine di mungitura alla progettazione e ai costi di costruzione e gestione della zona di mungitura. Buona parte di questi lavori sono frutto dell attività svolta dal Centro ricerche produzioni animali nell ambito del progetto di ricerca triennale Tecnologie innovative per la mungitura e la gestione della mandria negli allevamenti bovini da latte, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, o comunque sono il risultato di indagini condotte sempre dal CRPA. Vengono affrontati inoltre i temi relativi alla valutazione oggettiva delle modalità di emissione del latte durante la mungitura per il miglioramento della sanità della mammella bovina, derivanti dal lavoro e dall esperienza maturati dall Associazione provinciale allevatori di Modena. Infine vengono presentati i dispositivi per le misurazioni in continuo del flusso di latte durante la mungitura, oltre alle nuove tecnologie elettroniche e informatiche per il controllo e la gestione della mandria, a cura del Dipartimento di Protezione e valorizzazione agroalimentare Sezione Ingegneria dell Università di Bologna. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte PAOLO ROSSI, ALESSANDRO GASTALDO Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia 5

5 (Foto Arch. Crpa)

6 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE Principali caratteristiche delle diverse sale di mungitura La zona di mungitura è l'insieme delle aree destinate al processo di mungitura delle lattifere nelle stalle a stabulazione libera. La grande diffusione di questo sistema di allevamento nel settore bovino da latte è in buona parte dovuta proprio alla mungitura in sala, che consente, rispetto alla mungitura in stalla, tipica della stabulazione fissa, maggiore produttività della manodopera, migliori condizioni di lavoro e migliore qualità del latte prodotto. La sala di mungitura risulta dall unione e dalla interazione fra edificio, attrezzature interne e impianto di mungitura e rappresenta il cuore tecnologico di ogni stalla a stabulazione libera per bovine da latte; in essa, infatti, sono installati impianti costosi e sofisticati che devono svolgere il delicato compito di estrarre il latte dalle mammelle e di inviarlo allo stoccaggio temporaneo. La scelta del tipo di sala di mungitura comporta la valutazione di numerosi aspetti tecnici ed economici, come la dimensione della mandria, la disponibilità di manodopera per la mungitura, la routine di lavoro, il benessere e la salute delle vacche, l igiene e la qualità del latte raccolto, i costi dell'edificio, il livello di automazione o informatizzazione degli Foto 1 - Sala di mungitura ad autotandem. (Fonte: Sac) impianti. Molti di questi fattori sono fra loro interdipendenti e le scelte non sono mai facili, anche a causa delle numerose tipologie di sale e di impianti proposte dalle ditte specializzate. Un aspetto da non trascurare al momento della scelta è quello relativo alla possibilità di ampliamento futuro. Da questo punto di vista, oltre alle valutazioni di tipo planimetrico e costruttivo (collocazione della zona di mungitura rispetto alla stalla e agli altri locali del centro aziendale, disposizione dei locali annessi alla sala di mungitura, modalità di uscita degli animali, tipo di struttura portante dei fabbricati, ecc.), ha grande importanza la tipologia d impianto prevista. È indubbio, infatti, che le sale a pettine e quelle a spina si prestano bene ad un eventuale ampliamento, a patto che non sussistano vincoli di tipo spaziale o strutturale, ed è possibile già in fase di realizzazione prevedere una buca del mungitore più lunga del necessario per l eventuale aggiunta di altre poste di mungitura. Le tipologie di sala di mungitura oggi disponibili possono essere distinte in due categorie: a mungitura individuale e a mungitura collettiva. Nel primo caso (autotandem) le vacche sono alloggiate in poste individuali e vengono accudite in modo indipendente rispetto agli altri soggetti presenti nella sala; nel secondo caso gli animali vengono trattati per gruppi di dimensione pari al numero delle poste di mungitura di una fila (spina e pettine), oppure sono alloggiati in stalli singoli ma accuditi in rigida sequenza (giostra). Con la mungitura collettiva si semplifica lo svolgimento delle diverse operazioni, che vengono eseguite in modo regolare e sequenziale, ma si rendono i tempi di routine decisamente più rigidi, fatto che implica un preciso dimensionamento della sala 7

7 e una discreta uniformità nei tempi di mungitura degli animali allevati. LA SALA AUTOTANDEM È la versione automatizzata della sala a tandem, con stalli di mungitura posti in fila uno dopo l altro con il loro asse maggiore parallelo al bordo della buca del mungitore (foto 1). La conduzione delle operazioni di mungitura degli animali avviene in modo individuale; ciascuna vacca, infatti, è alloggiata in una posta singola. La disposizione degli stalli comporta una considerevole lunghezza della buca del mungitore, con conseguente maggiore ingombro della sala in senso longitudinale rispetto alle altre tipologie con poste in linea; l ingombro trasversale è condizionato dalla presenza del corridoio di smistamento-sorpasso posto a fianco di ciascuna fila di stalli. Ogni posta di mungitura, delle dimensioni medie di 2,5x0,9 metri, è dotata di un cancello posteriore per l ingresso della vacca e di un cancello anteriore per l uscita; è necessario, inoltre, un cancello aggiuntivo posto all ingresso di ciascun corridoio di smistamento per regolare l ingresso individuale degli animali. Il comando dei cancelli è automatico e l apertura del cancello d ingresso alla sala è comandato dall apertura del cancello d ingresso allo stallo che si è liberato. 8 Foto 2 - Sala di mungitura a spina di pesce tradizionale. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) I principali vantaggi della sala autotandem sono la routine di lavoro abbastanza elastica, l adattabilità a mandrie non omogenee per i tempi di mungitura e l ottima visione dell animale nello stallo. Per contro, fra gli svantaggi si ricordano i maggiori spostamenti a carico degli addetti, la maggiore superficie coperta del locale, a parità di numero di poste, rispetto alla tipologia a spina (tabella 1), gli elevati costi d investimento per la componente impiantistica e i maggiori oneri per le operazioni di manutenzione e di riparazione. LA SALA A SPINA DI PESCE La sala a spina di pesce, caratterizzata da mungitura di tipo collettivo, è quella maggiormente diffusa sia Tab. 1 - Fabbisogni indicativi di superficie (m /posta) per la sala di mungitura. SALA DI MUNGITURA POSTE (1) A TANDEM A SPINA A SPINA CON A PETTINE A GIOSTRA TRADIZIONALE FRONTALE MOBILE RADIALE 4 7, ,5 5, ,5 4, ,4 4, ,4 4,3 6, ,1 6, ,0 6,4 5, ,9 6,3 5,8 4,5 20-3,8 6,2 5, ,7 6,0 5,7 5, ,9 5, ,8 5,7 5, ,7 5, ,7 5,7 6, , ,1 (1) Per tutte le tipologie di sala, ad eccezione di quella a giostra, si è fatto riferimento allo schema doppio, su due file simmetriche ai lati della buca. Fonte: Rossi ed al., 2000.

8 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE nelle piccole, sia nelle grandi stalle a stabulazione libera (foto 2). La zona destinata agli animali in mungitura è delimitata da una barriera posteriore a filo con il cordolo della fossa del mungitore, da una barriera anteriore che ferma le vacche a livello del petto e/o della spalla, impedendone un eccessivo avanzamento che provocherebbe l allontanamento della mammella dal bordo della fossa, e dai cancelli d entrata e d uscita. La barriera anteriore può essere fissa o mobile; nel secondo caso si può muovere sul piano orizzontale, consentendo un allargamento dell area delle poste e un migliore scorrimento degli animali in uscita, oppure può sollevarsi, permettendo l uscita delle vacche su tutto il fronte delle poste (spina a uscita rapida) (foto 3). Non sono previsti divisori fra una vacca e l altra e gli animali, quindi, sono fisicamente in contatto; questo fatto può causare problemi nell occupazione quando il numero di vacche entrate sia inferiore al numero delle poste stesse, come spesso accade alla fine della mungitura. Il passo delle poste, ossia la distanza misurata parallelamente all asse maggiore della fossa fra due poste successive, varia in base all angolazione che gli animali assumono durante la mungitura, a sua volta dipendente dall angolazione del cancello anteriore: con angolazione di circa 30 rispetto all asse longitudinale della fossa il passo risulta pari a circa 1,15 metri. I principali vantaggi della sala a spina rispetto alla sala a tandem sono la minore superficie coperta (tabella 1), i minori costi d investimento, i minori spostamenti dell operatore nella buca e la semplicità delle attrezzature. Per contro, si possono elencare i seguenti svantaggi: movimentazione degli animali e loro posizionamento nelle poste meno agevoli rispetto ad altri tipi di sala e animali meno tranquilli durante la mungitura perché a diretto contatto tra loro. Recentemente sono stati proposti impianti a spina con mungitura da dietro, caratterizzati da un angolazione degli animali nelle poste variabile da 50 a 70 rispetto all asse longitudinale della fossa. Queste soluzioni possono essere particolarmente interessanti per la ristrutturazione di sale di mungitura esistenti, perché permettono di potenziare l impianto aumentando il numero di poste senza variare la superficie occupata. LA SALA A PETTINE Questo tipo di sala, a mungitura collettiva, rappresenta la più recente innovazione del settore ed è caratterizzata dal fatto che le vacche sono disposte perpendicolarmente al bordo della fossa, per cui l addetto opera posteriormente all animale (foto 4). Gli animali entrano in gruppo, ma si autocatturano singolarmente e in successione all interno delle poste di mungitura; ciò è possibile grazie a cancelletti o a barre pivottanti sull asse verticale, che vengono chiusi in sequenza dagli stessi animali che si sistemano nelle poste. La larghezza della singola posta di mungitura è di circa 0,8 metri. La barriera anteriore può essere costituita da un cancello per ogni posta ad apertura laterale, oppure da un frontale sollevabile (singolo o per gruppi); in questo secondo caso si possono avere il frontale sollevabile a 90, il frontale singolo con rotazione a 360 e il frontale doppio con rotazione a 180. Negli impianti a pettine le deiezioni vengono raccolte da un apposita cu- Foto 3 - Sala di mungitura a spina di pesce ad uscita rapida. (Fonte: Tecnozoo) 9

9 netta sopraelevata, posta a ridosso del posteriore delle bovine, a circa 0,8 metri d altezza rispetto al piano delle poste. I principali vantaggi della sala a pettine sono la rapida movimentazione degli animali in entrata e in uscita, i limitati spostamenti dell operatore nella buca, la corretta occupazione delle poste anche nel caso in cui il gruppo entrato abbia un numero di vacche inferiori al numero delle poste stesse, i minori rischi di infortuni per gli addetti a seguito di calci inferti dalle vacche, la riduzione delle cadute dei gruppi di mungitura provocate dagli animali e una maggiore tranquillità delle bovine. Fra gli svantaggi, invece, si ricordano la difficoltà per l operatore a riconoscere il singolo capo alla posta (è praticamente obbligatorio il riconoscimento automatico), il costo d investimento piuttosto elevato e la maggiore superficie coperta, a parità di numero di poste, rispetto alle sale a spina prive di frontale mobile (tabella 1). LA SALA A GIOSTRA La tipologia di sala a giostra, dopo aver suscitato un grande interesse nella seconda metà degli anni Settanta, era stata via via abbandonata a causa della scarsa affidabilità meccanica e degli elevati costi d investimento e di manutenzione. Recentemente, però, sono ricomparse sul mercato sale a giostra di nuova concezione, nelle quali sarebbero stati risolti i problemi di durata e affidabilità delle parti meccaniche sottoposte a forti sollecitazioni. In questi nuovi modelli, di norma, le vacche sono disposte perpendicolarmente al bordo della fossa e radialmente rispetto al centro del cerchio della giostra, per cui l addetto opera posteriormente all animale e all e- Foto 4 - Sala di mungitura a pettine. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) Foto 5 - Sala di mungitura a giostra con le vacche disposte radialmente e con mungitura da dietro. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) 10

10 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE sterno della giostra stessa (foto 5). La piattaforma rotativa è dotata di poste di mungitura fisse (foto 6), nelle quali le vacche entrano direttamente e dalle quali escono, retrocedendo, una volta completate le operazioni di mungitura e completato il giro della giostra. Benché le vacche siano ospitate in poste singole, le operazioni di mungitura sono di tipo collettivo, nel senso che la routine di lavoro è molto rigida e dipendente dalla rotazione della piattaforma di mungitura. I vantaggi della sala a giostra radiale sono la movimentazione singola degli animali in entrata e in uscita, gli spostamenti dell operatore praticamente nulli (si muovono gli animali) e le vacche tranquille, in quanto le poste di mungitura sono ben delimitate. Per contro, i principali svantaggi sono la routine di lavoro molto rigida e l elevato costo d investimento. Relativamente alla superficie occupata dalle sale a giostra di tipo radiale (tabella 1), risulta interessante notare che, mentre per le grandi sale con poste di mungitura l impegno di superficie coperta è considerevole (circa 7 8 m 2 /posta), per le piccole sale da poste la superficie necessaria scende a circa 4,5 5,3 m 2 /posta, cioè inferiore a quella delle sale a pettine e delle sale a spina con frontale mobile di analoga capienza. Foto 6 - Sala a giostra di tipo radiale: particolare delle poste di mungitura. (Fonte: Bellucci-Westfalia) Soluzioni costruttive e impiantistiche per la mungitura in Emilia-Romagna Quali sono le tipologie di sala di mungitura più diffuse in Emilia-Romagna? A questa domanda ha risposto un questionario realizzato in un gruppo di aziende selezionate nell ambito del progetto Tecnologie innovative per la mungitura e per la gestione della mandria negli allevamenti bovini da latte. Tutti gli allevamenti scelti sono dotati di stalle a stabulazione libera, ma mostrano soluzioni diverse per quanto riguarda gli aspetti costruttivi e impiantistici per la mungitura. Il questionario presentava, oltre ad una parte generale relativa alle principali caratteristiche dell allevamento e della stalla, una parte specifica sulla mungitura suddivisa in 3 sezioni: sala di mungitura, con domande relative alla marca e al tipo di impianto installato, all anno di installazione, al numero di posti e di gruppi di mungitura, al numero di addetti, alla durata della mungitura, ecc.; sala del latte e altri locali, con domande relative alla presenza e all ubicazione della sala del latte e degli altri locali, alla vasca di refrigerazione, alla sala d attesa, ecc.; reflui di mungitura, con domande relative alla gestione dei reflui della mungitura. 11

11 Tab. 1 - Distribuzione percentuale delle aziende per tipologia di sala di mungitura. TIPOLOGIA DI SALA DI MUNGITURA AZIENDE (1) % Spina su due file 66,7 Spina su fila singola 3,0 Parallelo su due file 6,1 Parallelo su fila singola 9,1 Autotandem 12,1 Giostra con poste a tandem 3,0 (1) Totale casi = 33 Tab. 2 - Distribuzione percentuale delle aziende per tipologia di barriere anteriori nella sala di mungitura. TIPOLOGIA DI BARRIERE ANTERIORI AZIENDE % Spina di pesce Fissa 56,5 Mobile su piano orizzontale 26,1 Rotativa 17,4 Pettine Sollevabile 60,0 Rotativa 40,0 UN INDAGINE SU 33 AZIENDE Complessivamente le aziende interessate dall indagine sono state 33, la maggior parte delle quali nelle province di Reggio Emilia (72,8%), Parma (9,1%) e Modena (12,1%). Poco più della metà delle aziende presenta una capienza non superiore alle 100 vacche, mentre la parte rimanente ha un patrimonio compreso fra 101 e 400 capi. Foto 1 - Sala a spina di pesce con barriere di contenimento anteriori ribaltabili. (Foto Arch. Crpa) La quasi totalità delle aziende (94%) produce latte destinato alla trasformazione in Parmigiano-Reggiano. TIPOLOGIA DI SALA E ANNO DI INSTALLAZIONE Nel 70% delle stalle libere oggetto dell indagine è presente una sala di mungitura a spina di pesce (tabella 1), prevalentemente a 2 file di poste. L 87% di queste sale a spina, inoltre, prevede lo stacco automatico dei gruppi mungitori. Le altre tipologie presenti, pettine, autotandem e giostra, hanno una diffusione rispettivamente del 15, del 12 e del 3%. Decisamente buono risulta, nel complesso, il grado di aggiornamento tecnologico degli impianti di mungitura; infatti, solo in 5 casi (16%) l epoca di installazione è antecedente al Il 66% degli impianti di mungitura è stato installato a partire dalla seconda metà degli anni 90. TIPI DI BARRIERE Le poste di mungitura sono delimitate da barriere e cancelli normalmente realizzati in tubi di acciaio zincato di diversa foggia e di adeguata sezione. Nelle sale a spina è possibile predisporre diverse barriere di contenimento anteriori: fisse; mobili sul piano orizzontale; sollevabili o rotative (foto 1). La tipologia numericamente più diffusa risulta essere la prima (circa 57% delle sale a spina), mentre la seconda in ordine di importanza è la barriera mobile orizzontalmente (26%) (tabella 2). Le sale di mungitura a spina di pesce ad uscita rapida hanno tutte frontale rotativo. In queste sale la barriera di contenimento posteriore, che impedisce la caduta degli animali nella fossa, può avere andamento rettilineo oppure essere sagomata a zig-zag: nel nostro 12

12 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE Foto 2 -Sala a pettine con barriera di contenimento anteriore sollevabile. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) campione il 65% delle sale presenta barriere a zig-zag. Anche nelle sale a pettine è possibile predisporre diverse barriere di contenimento anteriori: sollevabili (foto 2) e rotative. La tipologia numericamente più diffusa risulta essere la prima (60% delle sale a pettine) (tabella 2). Tab. 3 - Distribuzione percentuale delle aziende per numero di addetti nella fossa e per tipologia di sala di mungitura. TIPOLOGIA DI SALA AZIENDE % DI MUNGITURA 1 ADDETTO 2 ADDETTI 3 ADDETTI Spina di pesce 59,1 27,3 13,6 Pettine 60,0 40,0 0 Autotandem 100,0 0 0 Giostra a tandem 100,0 0 0 Tab. 4 - Distribuzione percentuale delle aziende per numero di addetti alle operazioni di mungitura (lavoro complessivo). ADDETTI AZIENDE (1) % 1 25,0 259,4 3 9,4 4 6,2 (1) Totale casi = 32 DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI E IMPIEGO DI MANODOPERA Nel 91% delle stalle libere oggetto dell indagine vengono utilizzati non più di 16 gruppi di mungitura, mentre il rimanente 9% utilizza da 28 a 32 gruppi; inoltre, c è sempre corrispondenza fra numero di gruppi e numero di poste di mungitura, cioè le sale di mungitura prevedono sempre un gruppo di mungitura per ogni stallo. Relativamente al numero di addetti alla mungitura, è possibile constatare la prevalenza delle aziende nelle quali è previsto l impiego di un operatore nella fossa del mungitore. In totale gli allevamenti con un unico mungitore raggiungono circa il 66% dell intero campione di aziende, mentre solo nel 25% dei casi vengono impiegati 2 addetti; nel rimanente 9% si utilizzano 3 addetti. Nelle sale autotandem viene sempre impiegato un singolo mungitore (tabella 3), mentre nelle sale a spina si registrano gli unici tre casi di impiego di 3 addetti. Il singolo mungitore utilizza da un minimo di 5 ad un massimo di 16 gruppi, mentre la coppia di addetti può impiegare da un minimo di 12 gruppi ad un massimo di 32, con una prevalenza di 12 6 gruppi. Infine, tre sale con 12, 16 e 28 gruppi utilizzano 13

13 3 mungitori. Per quanto riguarda il totale di addetti alle operazioni di mungitura è possibile constatare la prevalenza delle aziende nelle quali è previsto l impiego di 2 addetti (circa 60% dell intero campione, tabella 4), mentre nel 25% dei casi viene impiegato un unico operatore. Il tempo di mungitura (dall entrata della prima vacca all uscita dell ultima vacca dalla sala di mungitura) si aggira mediamente sui 90 minuti. Nella maggioranza delle aziende (56% dei casi) le operazioni di mungitura richiedono un tempo compreso fra 61 e 120 minuti. Nelle stalle con più di 80 capi munti il tempo di mungitura è in ogni caso superiore ai 75 minuti, mentre in nessun caso il tempo supera gli 80 minuti nelle stalle con numero di vacche munte compreso fra 16 e 60. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELLA SALA DI MUNGITURA Le poste di mungitura vengono realizzate con materiali antisdrucciolevoli, resistenti alla corrosione, ma che si possono anche pulire facilmente; fra questi si possono ricordare: il porfido in lastre piane irregolari, posate ad opus incertum (foto 3); il grès in piastrelle con superficie antisdrucciolo a rilievi; la malta di resine epossidiche e quarzo con finitura antisdrucciolo e antiusura (foto 4). Sul totale delle aziende del campione risultano maggiormente rappresentati i casi 1 e 3, rispettivamente con il 45 e il 36% degli allevamenti. Per quanto riguarda il rivestimento Tab. 5 - Distribuzione percentuale delle aziende per tipo di sistema computerizzato di gestione della mandria. TIPOLOGIA DI SISTEMA COMPUTERIZZATO AZIENDE % Trasponder solo per alimentazione 66,7 Trasponder per alimentazione e controllo di produzione 27,3 Conducibilità elettrica del latte 6,1 Attività motoria mediante collare 9,1 Attività motoria mediante pedometro 3,0 Tab. 6 - Distribuzione percentuale delle aziende per tipologia di vasca di refrigerazione del latte. TIPO DI VASCA AZIENDE (1) % Semicilindrata orizzontale 11,5 Cilindrica orizzontale 15,4 Cilindrica verticale 57,7 Parallelepipeda 15,4 (1) Totale casi = 26 delle pareti, nel 70% delle sale di mungitura vengono utilizzate piastrelle di ceramica a superficie liscia, mentre solo il 27% adotta vernice lavabile a base di resine. Un altro aspetto di rilevante importanza per il corretto svolgimento delle operazioni di mungitura è quello relativo all illuminazione della sala: le aziende esaminate presentano, a giudizio dei rilevatori, una buona illuminazione nella quasi totalità dei casi. INGRESSO E USCITA DALLA SALA DI MUNGITURA Nel 64% delle aziende oggetto dell indagine l accesso alla sala di mungitura è frontale, mentre nel rimanente 36% è laterale. Per quanto riguarda l uscita, la quasi totalità delle aziende (94%) la prevede di tipo laterale. Infine, i dispositivi di ingresso e uscita dalla sala di mungitura maggiormente diffusi sono i cancelli con comando manuale e apertura automatica. FOSSA DEL MUNGITORE La pavimentazione della fossa del mungitore può essere realizzata in diversi modi: a schiena d'asino con doppia pendenza verso i lati; in doppia pendenza verso il centro della fossa; in pendenza verso una testata; in pendenza verso l asse trasversale mediano. Sul totale delle aziende considerate ri- Foto 3 - Sala a spina di pesce con pavimento in lastre irregolari di porfido.(foto Arch. Crpa) 14

14 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE sultano maggiormente rappresentate le prime 3 tipologie. Generalmente la fossa di mungitura è collegata al piano di calpestamento degli animali tramite due scalette, posizionate, di norma, ai due estremi della fossa stessa. La scaletta posteriore permette al mungitore di accedere agevolmente all area d attesa, mentre quella anteriore consente il collegamento con l'area di uscita delle bovine e, in genere, con la sala del latte. Nelle sale di mungitura di dimensioni medio-grandi, nelle quali i percorsi degli addetti non incrociano quelli degli animali, è possibile collocare il pavimento della buca del mungitore allo stesso livello della pavimentazione dei locali annessi (sala latte, locale macchine, ecc.), sopraelevando le poste di mungitura (foto 5). Circa questo aspetto, le aziende esaminate presentano nella quasi totalità dei casi un dislivello fra pavimento della fossa del mungitore e pavimento dei locali annessi, con l eccezione di una sola stalla. Foto 4 - Sala a pettine con pavimento in resine epossidiche. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) SISTEMI DI IDENTIFICAZIONE E GESTIONE DELLE VACCHE Nel 90% circa delle aziende è presente un sistema computerizzato di identificazione e gestione delle vacche. Un analisi più approfondita mostra che nelle aziende oggetto dell indagine (tabella 5) vengono generalmente utilizzati transponder solo per l alimentazione (67% del totale dei casi), oppure per l alimentazione e il controllo della produzione (27% delle aziende), con identificazione della bovina all ingresso della sala. Scarsamente rappresentati sono i rilievi di altri parametri, quali la conducibilità elettrica del latte, presente soltanto nel 6% dei casi, o la temperatura del latte, non presente nel campione indagato. Infine, soltanto una piccola quota di aziende è dotata di un sistema di lettura dell attività motoria degli animali, mediante pedometro (3%) o mediante collare (9%); in quest ultimo caso la registrazione dei dati è sempre del tipo orario. METODOLOGIA DI LAVAGGIO DELLE MAMMELLE Sulla base delle informazioni raccolte con i questionari sono state individuate 3 differenti metodologie per la pulizia delle mammelle: uso di tovagliolini di carta a perdere; lavaggio e asciugatura; uso di lavacapezzoli Pulimamm. Il primo sistema è assolutamente prevalente, con circa l 85% delle aziende che lo adottano, mentre le rimanenti metodologie sono scarsamente rappresentate. SALA LATTE E VASCA DI REFRIGERAZIONE Il locale adibito esclusivamente alla raccolta e alla conservazione temporanea del latte ha diffusione generalizzata nelle stalle oggetto dell indagine. In prevalenza la sala del latte è ubicata ad una testata della sala di mungitura (60% dei casi), ma è abbastanza comune anche la disposizione a lato della sala di mungitura. Per quanto riguarda la vasca di refri- 15

15 gerazione, questa risulta presente nella maggioranza delle aziende (82% dei casi) e la tipologia maggiormente diffusa è la vasca cilindrica verticale (tabella 6). La capienza delle vasche di refrigerazione varia da 800 a kg; poco più della metà delle aziende (56%) ha vasche comprese fra gli 800 e i kg. Il rapporto medio fra capienza del serbatoio e numero di vacche munte è pari a circa 30 kg/capo, con valori minimi di circa 15 kg/capo e valori massimi di circa 50 kg/capo. ALTRI LOCALI Nella zona di mungitura delle aziende oggetto dell indagine, oltre alla sala del latte, trovano collocazione anche altri locali, singolarmente o in diverse combinazioni. Di fatto, la zona d attesa è presente nel 91% degli allevamenti, il locale macchine nel 97% dei casi, l ufficio nell 88% dei casi e i servizi igienici nel 94% dei casi. La zona d attesa deve ospitare gli animali in attesa della mungitura. Quest area può essere ricavata all interno del corpo stalla (48% nel nostro campione) o nel corpo mungitura (52%). Sulla base delle informazioni raccolte con i questionari e con l aiuto delle immagini fotografiche raccolte per ogni azienda sono state individuate 3 differenti tipologie di zona d attesa: in pendenza; a vasca; zona d alimentazione o corsia di smistamento. La prima tipologia prevale con il 63% delle aziende, mentre la terza tipologia annovera circa il 34% dei casi. Sono state poi individuate 4 differenti tipologie di pavimento della zona di attesa: lastre piane di porfido; resina; battuto di cemento; battuto di cemento + pavimento fessurato. In questo caso, la tipologia numericamente maggioritaria risulta essere la terza, con il 44% delle aziende, che comprende anche le aree d attesa ricavate in zona d alimentazione o in corsia di smistamento. Abbastanza frequente anche il pavimento in lastre di porfido (34% dei casi). Nell area di attesa possono essere installati dispositivi atti ad accelerare l avanzamento degli animali verso la sala di mungitura (spingivacche meccanici). Nelle aziende censite questi dispositivi risultano scarsamente adottati (12% dei casi). Foto 5 - Sala di mungitura con buca dei mungitori direttamente collegata alla sala latte. (Fonte: Enne Effe-Gascoigne Melotte) SEPARAZIONE FRA ZONA DI MUNGITURA E CORPO STALLA Il passaggio fra corpo stalla e corpo mungitura può essere diretto, cioè privo di muri di separazione, oppure possono essere previsti porte e portoni da aprirsi soltanto durante le operazioni di mungitura. In taluni casi la separazione è prevista fra zona di attesa (compresa nel corpo stalla) e sala di mungitura. Di fatto, il 58% delle aziende presenta porte di separazione fra il corpo stalla e il corpo mungitura. Le stalle che prevedono un locale servizi igienici nella zona di mungitura sono 31; il 32% con l accesso dall esterno, mentre il 42% da un altro locale diverso dalla sala latte. SEPARAZIONE DEI REFLUI La distinzione fra aree calpestate e aree non calpestate dalle vacche è alla base di una razionale gestione dei reflui prodotti; la zona di mungitura può essere progettata in modo da rendere possibile la separazione dei reflui provenienti dalla sala d attesa e dalle poste di mungitura (zona sporca ) da quelli derivanti dalla fossa del mungitore, dalla sala del latte e dall impianto di mungitura (zona pulita ). Di fatto, la separazione dei reflui è presente soltanto nel 28% dei casi. Per quanto riguarda la destinazione dei reflui della zona sporca occorre distinguere fra zona d attesa e poste di mungitura: i reflui dell attesa vengono allontanati mediante rete fognaria (63% dei casi) o direttamente in corsia (37% dei casi), mentre quelli delle poste vengono principalmente evacuati mediante tubazione. La destinazione di questi reflui è sempre la vasca di stoccaggio per il liquame. 16

16 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE Impianti di mungitura: costi di acquisto e andamento del mercato L impianto di mungitura, per la delicatezza del lavoro che deve svolgere, può influire in modo rilevante sulla quantità e sulla qualità del latte prodotto, nonché sul benessere e sullo stato sanitario delle bovine allevate. Inoltre, considerando l importanza delle operazioni di mungitura nel complesso del lavoro svolto in una stalla di lattifere, l impianto condiziona fortemente la produttività della manodopera e quindi la redditività dell allevamento. L evoluzione recente del mercato degli impianti di mungitura è stata caratterizzata dalla proposta di nuove tecnologie elettroniche per il controllo della produzione, per l ottimizzazione dei parametri tecnici della mungitura e per la gestione sanitaria e riproduttiva della mandria, con particolare riferimento alla conducibilità del latte e all attivometria. Ma questo importante comparto tecnologico a servizio della zootecnia ha visto anche la proposta di nuove tipologie d impianto (pettine), rivisitazioni aggiornate d impianti già presenti (giostra radiale) e l introduzione commerciale dei sistemi robotizzati di mungitu- Tab. 1 - Costi medi degli impianti a tandem con riferimento al Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura della Regione Emilia-Romagna (revisione e aggiornamento 2002). NUMERO DI POSTE COSTO TOTALE (EURO) IMPIANTO MANUALE IMPIANTO AUTOMATICO Foto 1 - Impianto di mungitura ad autotandem. (Foto Arch. Crpa) 17

17 ra (AMS). Grazie ai numerosi e consolidati rapporti del Crpa con ditte che producono e/o commercializzano impianti di mungitura, anche in virtù del lavoro di aggiornamento del Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura, è stato possibile raccogliere una grande mole di dati relativi ai costi di acquisto dei vari tipi di impianti. Inoltre, per comprendere l andamento del mercato in Italia, è stata svolta un indagine sulle vendite di impianti per la mungitura tradizionale nelle stalle libere e alle principali tecnologie installate. 18 Tab. 2 - Costi medi degli impianti a spina di pesce tradizionale con riferimento al Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura della Regione Emilia-Romagna. (revisione e aggiornamento 2002). NUMERO COSTO TOTALE (EURO) MAGGIORAZIONE DI POSTE IMPIANTO A BASSA AUTOMAZIONE IMPIANTO AD ALTA AUTOMAZIONE PER FRONTALE SENZA VASI CON VASI A NORME ISO PER ALTI FLUSSI RIBALTABILE ( ) Foto 2 - Impianto di mungitura a spina di pesce tradizionale. (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) I COSTI Il primo passo verso la formulazione di giudizi di merito relativi alle diverse tipologie di sale di mungitura consiste nell individuazione dei costi di acquisto e di installazione dell impianto di mungitura, che è certamente la componente più rilevante di una stalla a stabulazione libera per vacche da latte. È interessante ricordare che in un recente lavoro sui costi di costruzione dei ricoveri per bovini, svolto dal Crpa nell ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, l impianto di mungitura aveva evidenziato un incidenza variabile dal 9 al 12% del costo totale di costruzione di una stalla per lattifere. Per valutare i costi di acquisto medi delle diverse tipologie d impianto, comprensivi di acquisto, trasporto in azienda e installazione a regola d arte, ci si è avvalsi dei dati raccolti per l aggiornamento del Prezzario regionale. Nel costo sono comprese anche tutte le attrezzature necessarie per l allestimento delle diverse tipologie di sala, quali poste di mungitura, cancelli, frontali mobili, piattaforme girevoli, ecc., mentre sono esclusi alcuni componenti impiantistici quali il programmatore di lavaggio e l eventuale serbatoio di refrigerazione del latte. Sono pure esclusi gli oneri per allacciamenti idrici ed elettrici e, naturalmente, l Iva di legge. Un ultima importante precisazione è d obbligo: i prezzi esposti sono da intendersi di listino e, quindi, non considerano gli eventuali sconti che possono scaturire dalla normale contrattazione privata fra cliente e ditta venditrice. I costi degli impianti a tandem (foto 1), riportati in tabella 1, evidenziano una differenza netta fra tipologie manuali e tipo-

18 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE Tab. 3 - Costi medi degli impianti a spina di pesce a frontale ribaltabile con riferimento al Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura della Regione Emilia-Romagna. (revisione e aggiornamento 2002). NUMERO COSTO TOTALE (EURO) DI POSTE IMPIANTO A NORME ISO IMPIANTO PER ALTI FLUSSI logie automatiche; mediamente i primi costano la metà dei secondi, a parità di numero di poste di mungitura. Per il tandem manuale il costo unitario varia da circa euro/posta per l impianto più piccolo a circa euro/posta per quello più grande (4+4 poste), mentre con la versione automatica, nota come autotandem, i valori salgono a euro/posta per l impianto a 3 stalli e a quasi euro/posta per quello con 6+6 stalli. I costi degli impianti a spina di pesce sono innanzitutto suddivisi nelle due versioni tradizionale (foto 2) e a uscita rapida con frontale sollevabile. Nel primo caso, che annovera impianti da 3+3 a poste (tabella 2), è prevista un ulteriore distinzione fra impianti a bassa e ad alta automazione. Negli impianti a bassa automazione è prevista la dotazione standard, con costruzione secondo norme ISO, e i costi unitari variano da a euro/posta per gli impianti senza vasi misuratori; l inserimento dei vasi fa aumentare il costo di circa 600 euro/posta. Gli impianti ad elevata automazione, che prevedono dispositivi per il riconoscimento automatico delle bovine, Foto 3 - Esempio di barriera anteriore ribaltabile. (Foto Arch. Crpa) per la registrazione automatica della produzione di latte, per la disinfezione dei capezzoli e per il lavaggio in controcorrente dei gruppi fra una bovina e l altra, oltre a stacchi automatici con posizionamento e trazione e cancelli con comando automatico, hanno un costo che varia da a euro/posta. Se questi impianti sono dimensionati per alti flussi di latte il costo aumenta di euro/posta. Le grandi sale a spina da a poste di mungitura prevedono sempre l uscita rapida, attuabile grazie alla barriera anteriore sollevabile o ribaltabile (foto 3). Gli impianti a norme ISO per queste sale (tabella 3) costano da a euro/posta, mentre con il dimensionamento per alti flussi di latte il costo sale a euro/posta. I recenti impianti di mungitura a pettine (detti anche paralleli), dimensionati secondo norme ISO e dotati di discreto livello di automazione, evidenziano costi unitari compresi fra euro/posta per il modello 6+6 poste e euro/posta per il modello (tabella 4). I moderni impianti a giostra radiale (tabella 5 e foto 4), infine, mostrano costi unitari variabili da un massimo di euro/posta per la tipologia a 24 poste a un minimo di euro/posta per la tipologia a 60 poste. TIPOLOGIE D IMPIANTO VENDUTE Per l indagine sulle tendenze di mer- 19

19 Foto 4 - Impianto di mungitura a giostra radiale (Fonte: EnneEffe-Gascoigne Melotte) 20 cato hanno collaborato 11 ditte, tra le più importanti del panorama nazionale. Di queste, però, solo 7 hanno indicato il numero assoluto di impianti venduti nel periodo , mentre tutte hanno indicato le rispettive percentuali di vendita; di seguito, quindi, saranno riportati dapprima i dati medi relativi alle sole percentuali dichiarate dalle ditte e poi i numeri d impianti delle diverse tipologie venduti dalle sole ditte che hanno stimato questo dato. Inoltre, non tutte le ditte commercializzano tutti i tipi d impianto; alcune sono specializzate per particolari modelli. I dati raccolti evidenziano il forte interesse che ancora suscitano le sale a spina, soprattutto nella versione tradizionale, benché secondo molti tale tipologia abbia subito una flessione di vendite rispetto al più recente passato; fatto pari a 100 il numero d impianti venduti negli ultimi 3 anni, ben 31 sono a spina tradizionale, come media di tutte le ditte, con punte per singole aziende anche del 70%. La flessione degli impianti a spina è certamente da attribuirsi al grande successo di quelli a pettine, che come media generale registrano una percentuale di vendita del 36%, con alcune ditte che raggiungono punte del 60 75%. Per la metà delle ditte intervistate la soluzione a pettine (foto 5) risulta la più venduta negli ultimi 3 anni, in alcuni casi a pari merito con la spina tradizionale; queste ditte sottolineano il fatto che della soluzione a pettine gli allevatori apprezzano in modo particolare il livello di igiene e la protezione dell operatore nella buca. Bisogna considerare, inoltre, che il pettine può prestarsi alla ristrutturazione di sale di mungitura a spina, consentendo l aumento del numero di poste nei casi in cui sia possibile allargare il locale. La soluzione a spina con inclinazione degli animali di 50 70, nota come parabone, si colloca al terzo posto nella classifica delle vendite, con il 21% delle preferenze. Il dato, che come detto è la media delle percentuali dichiarate, è particolarmente influenzato dal fatto che due ditte si dedicano quasi esclusivamente a questa tipologia d impianto, per cui la lo- Tab. 4 - Costi medi degli impianti a pettine con riferimento al Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura della Regione Emilia-Romagna (revisione e aggiornamento 2002) NUMERO COSTO TOTALE DI POSTE (EURO)

20 MUNGITURA / STRUTTURE. MACCHINE E ATTREZZATURE Foto 5 - Impianto di mungitura a pettine. (Fonte: EnneEffe- Gascoigne Melotte) ro percentuale (75 90%) fa aumentare le media generale, benché altre ditte abbiano percentuali anche del 20 30%. Di scarsa rilevanza appaiono le percentuali di vendita per gli impianti tandemautotandem, che in media superano di poco il 5%; soltanto 4 ditte dichiarano vendite per questa tipologia e le loro percentuali variano dal 3 al 30% circa. Discorso analogo si può fare per le spine ad uscita rapida e per le giostre, ciascuna con il 3% circa delle preferenze, anche se in questo caso conta il fatto che tali impianti, in genere, sono rivolti alle stalle di elevata capienza, che nel nostro Paese non sono poi così numerose. Come detto in precedenza, 7 delle 11 ditte che hanno collaborato all indagine hanno stimato il numero d impianti venduti nel periodo , consentendo di calcolare, sulla base delle percentuali di vendita dichiarate, il numero totale di impianti venduti per tipologia. Tali dati, benché non esaustivi del mercato, sono piuttosto interessanti se si considera l importanza delle ditte in questione nel panorama italiano. L elaborazione restituisce la seguente classifica: circa 580 impianti a pettine; circa 400 impianti a spina tradizionale; circa 260 impianti parabone; circa 60 impianti a spina con uscita rapida; circa 45 impianti a tandem; circa 45 impianti a giostra; circa 10 impianti autotandem. Le percentuali relative applicate al numero di impianti rispecchiano abbastanza fedelmente quelle riportate in precedenza relative alle frequenze dichiarate: 40% per il pettine, 28% per la spina tradizionale e 18% per il parabone. LE TECNOLOGIE INSTALLATE Una parte dell indagine ha riguardato le principali tecnologie installate negli impianti di mungitura negli ultimi 3 anni ( ), con particolare riferimento ai cosiddetti optional finalizzati ad una più accurata gestione della mandria. Lo stacco automatico è la tecnologia in assoluto più diffusa: anzi, lo si può considerare ormai uno standard per gli impianti installati negli ultimi anni; per la maggior parte delle ditte, infatti, la sua diffusione è pari al 100% degli impianti venduti, quasi sempre in abbinamento con i flussometri. Un interesse crescente viene riservato a tecnologie relativamente recenti Foto 6 - Esempio di pedometro applicato nella parte distale dell arto. (Fonte: Inra). Tab. 5 - Costi medi degli impianti a giostra radiale (mungitura da dietro) con riferimento al Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura della Regione Emilia-Romagna (revisione e aggiornamento 2002) NUMERO COSTO TOTALE DI POSTE (EURO) come la conducibilità del latte (anche per quarti) e l attivometria mediante pedometri o collari (foto 6). In media questi sistemi sono presenti rispettivamente nel 50% e nel 40% degli impianti venduti, ma in molti casi l allevatore si interessa al costo degli optional e, pur non acquistandoli al momento della firma del contratto per l impianto, richiede che sia prevista la possibilità di installarli successivamente. Secondo alcuni intervistati appartenenti a ditte che commercializzano marchi diffusi a livello mondiale, l Italia è probabilmente il Paese con il più alto livello di informatizzazione degli impianti di mungitura installati negli ultimi anni. Fra le zone più interessate agli optional c è sicuramente quella di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano. 21

21 La routine di mungitura Nell ambito del progetto Tecnologie innovative per la mungitura e per la gestione della mandria negli allevamenti bovini da latte sono stati verificati i tempi complessivi di mungitura e i tempi necessari per lo svolgimento delle principali operazioni di routine per la mungitura; inoltre è stata calcolata la produttività oraria delle diverse tipologie di sala di mungitura. Per lo svolgimento di queste attività sperimentali sono state individuate 16 aziende (tabella 1), tutte con stalle a cuccette: 3 con sala di mungitura autotandem, 6 con sala a spina di pesce tradizionale, 2 con sala a spina di pesce a uscita rapida, 4 con sala a pettine e una con sala di mungitura a giostra. Le attività sperimentali svolte nell ambito di queste prove sono le seguenti: rilievo del grado di imbrattamento delle mammelle delle bovine prima della mungitura; rilievo dei tempi complessivi di mungitura (preparazione della sala, raggruppamento delle bovine, mungitura vera e propria, pulizia dei locali di mungitura); rilievo dei tempi necessari per lo svolgimento delle principali operazioni di routine di mungitura (entrata vacca/vacche, verifica primi spruzzi di latte, preparazione, pulizia, attacco del gruppo, sgocciolatura, stacco gruppo, registrazione latte, disinfezione capezzoli, lavaggio gruppo, uscita vacca/vacche); calcolo dei valori di produttività oraria. GRADO DI IMBRATTAMENTO Il rilievo del grado di imbrattamento delle vacche prima della mungitura è Tab. 1 - Principali caratteristiche delle aziende selezionate. AZIENDA CAPI TIPOLOGIA ANNO GRUPPI IN MUNGITURA IMPIANTO INSTALLAZIONE DI MUNGITURA A 74 Spina di pesce B 88 Spina di pesce C 98 Spina di pesce D 146 Spina di pesce (1) E 75 Spina di pesce F 112 Pettine (2) G 316 Pettine (3) H 33 Autotandem I 50 Autotandem L 110 Autotandem M 68 Spina di pesce N 205 Spina di pesce O 65 Pettine (2) P 280 Spina di pesce (1) Q 236 Pettine (3) R 594 Giostra (1) con uscita rapida (2) su fila singola con frontale sollevabile (3) su fila doppia con frontale sollevabile Foto 1 - Pulizia della mammella prima della mungitura. (Foto Arch. Crpa) 22

22 MUNGITURA / STRUTTURE, MACCHINE E ATTREZZATURE stato effettuato mediante valutazioni che permettono l attribuzione di un punteggio totale, per singolo capo, calcolato sulla somma di punteggi parziali relativi al grado di imbrattamento di diverse parti anatomiche. La valutazione è stata fatta sul 20% dei capi in mungitura (con un minimo di 20 capi per stalla). Tab. 2 - Indice di imbrattamento medio per tipologia di sala di mungitura. TIPO DI SALA NUMERO DI CASI INDICE MEDIO DI IMBRATTAMENTO Autotandem 3 0,90 Spina di pesce 8 0,56 Pettine 4 0,92 Giostra 1 0,32 Media generale 16 0,70 Tab. 3 - Descrizione della routine di mungitura individuata nelle aziende selezionate. TIPO VERIFICA PULIZIA SGOCCIOLATURA STACCO DISINFEZIONE DI SALA PRIMI SPRUZZI DELLA MAMMELLA AUTOMATICO DEI CAPEZZOLI DEL GRUPPO Spina di pesce (tradizionale) A B A A B A Spina di pesce (uscita rapida) B A Pettine 16 (fila singola) 1 A (fila singola) 2 D C A Autotandem A B E Giostra 40 1 A Note: 1= sì; 2 = no Pulizia mammella: A = carta; B = stimolazione e carta; C = disinfezione premungitura e carta; D = salviettine umidificate; E = stimolazione e carta solo a bovine molto sporche. La media aritmetica dei punteggi totali riferiti ai singoli capi valutati esprime il valore di riferimento per l intero gruppo di bovini. In questo caso, per le vacche si è deciso di analizzare le seguenti parti anatomiche: la mammella vista dal retro; la regione al di sotto della piega della grassella, costituita dalla parte anteriore della mammella e dal ventre fino all ombelico (dei due lati si considera sempre quello più sporco). A queste parti anatomiche è stato attribuito un punteggio da 0 a 2 in base alla scala seguente: punteggio 0 - la parte è assolutamente priva di sporcizia; punteggio 0,5 - la parte analizzata presenta aree sporche poco estese; punteggio 1 - le aree sporche sono estese per meno del 50 % dell intera superficie della parte anatomica; punteggio 1,5 - le aree sporche sono estese per più del 50 % dell intera superficie della parte anatomica; punteggio 2 - la parte è completamente sporca e/o ricoperta da una spessa crosta. Sommando questi punteggi parziali si ottiene un punteggio totale, variabile da 0 a 4, che possiamo definire indice di imbrattamento individuale. La tabella 2 mostra l indice di imbrattamento medio suddiviso per 23

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